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CORTENUOVA: Un grave episodio guasta la giornata della Festa dei Lavoratori nella Bassa. Un presidio denuncia la decisione di tenere aperto il Centro commerciale il I maggio. I vigilantes accorrono con calci e pugni interrompendo la protesta. Rotti microfoni e telecamere.
Esattamente una giornata come tutte le altre. Così è passato anche il 1 maggio nel Centro commerciale “Le Acciaierie” di Cortenuova tra lavoratori al lavoro e migliaia di altre persone al consumo.
Così si festeggiava il 1 maggio anche in molti altri Centri commerciali della bergamasca con Orio Center a fare da capofila con le sue 55000 visite raggiunte nella giornata della festa dei lavoratori.
Una giornata come tutte si diceva, o quasi. A Cortenuova infatti nel pomeriggio una ventina tra studenti e lavoratori si presentano con due striscioni fuori dal Centro che recitano: “Solo col fascismo lavoravamo il primo maggio” e “primo maggio, festa del precariato?”. Nel frattempo, tra gli sguardi disorientati degli automobilisti che passano e rallentano incuriositi, una delle persone urla al megafono la necessità di riflettere sul paradosso che vede la festa dei Lavoratori trasformata nella festa dei consumatori.
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Dopo pochi minuti il gruppo si muove verso l’ingresso del Centro commerciale richiudendo uno striscione e riaprendolo all’interno poco dopo. Solo il tempo di aprire lo striscione e dire un paio di frasi ed in pochi secondi il gruppo si trova ad essere aggredito dalle guardie con spintoni, calci e pugni. Il megafono viene rotto, lo striscione strappato ed il gruppo spinto all’esterno dove le guardie arrivano anche a rompere una telecamera e a malmenare la ragazza che la tiene in mano.
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Anche per questo primo maggio la giostra può continuare a girare: i lavoratori precari possono continuare a lavorare e a fare un altro passo indietro nella conquista dei diritti; e i consumatori possono continuare anch’essi a lavorare in un giorno di sole e di festa, nel tentativo di definire una loro identità attraverso il rito del consumo al centro commerciale.