Carcere | Trento - Isolamento e pestaggi nel carcere di Spini di Gardolo

Riceviamo e diffondiamo alcune notizie estratte da una lettera di un detenuto del carcere di Spini di Gardolo (Trento) datata 10 agosto:

"(...) Vi scrivo per chiedervi di pubblicare, di raccontare, di far sapere al mondo esterno ciò che succede all'interno di queste quattro mura (...). Ieri un altro clamoroso fatto, un ragazzo tenuto oltre previsto in una camera di sicurezza, che chiedeva di salire in sezione con  i suoi compagni e ogni giorno con una scusa diversa lo lasciavano lì (...), alla fine lui ha perso la testa e si è chiuso nel bagno dando fuoco al materasso ignifugo, che ha causato la chiusura momentanea del reparto di infermeria per il troppo fumo nero. Ora codesto si trova in isolamento, nudo, gli hanno tolto le finestre, saldato la porta del bagno, costretto a dormire su una coperta, non può farsi una doccia, e per i servizi igienici gli è stato dato un secchio! Inoltre vi aggiungo che Rubichi (magistrato di sorveglianza di Trento) è proprio una merda, (...) con lui le possibilità di uscire sono pari a zero, come penso sappiate nell'ultima data di camera di consiglio c'era anche X e con lui altre nove persone tutte sotto Rubichi e nessuno è riuscito a uscire, tutti rigetti (...)."

Nota: A fine luglio un detenuto si era tolto la vita a Spini dopo il rifiuto dei domiciliari o dei giorni di scarcerazione anticipata da parte del magistrato di sorveglianza Arnaldo Rubichi

Inoltre i giornali locali del primo agosto raccontano un episodio risalente al 20 ottobre 2011, quando due guardie e un sovrintendente avrebbero prelevato nudo dalla sua cella un detenuto, l'avrebbero portato in isolamento, fatto inginocchiare e colpito con calci e schiaffi. Il fatto è stato denunciato e il sovrintendente è stato condannato in appello a sedici giorni per "abuso d'autorità". Per gli altri due secondini il processo si terrà a metà ottobre.

Mer, 20/08/2014 – 12:30
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