SERRE chiama: da ogni parte del paese arrivi la risposta

Oggi (sabato 12 maggio) a Serre la democrazia è stata aggredita, calpestata e ridotta a
rifiuto tossico da gettare in una qualsiasi discarica abusiva. Come nel 2005 in Val di Susa le stesse violenze delle forze "dell'ordine" (!) contro una popolazione che chiede giustizia, gli stessi manganelli contro cittadini che difendono pacificamente il diritto ad avere un futuro.
Serre come Venaus ha visto la stessa stessa arroganza di chi si illude di poter governare calpestando diritti e non costruendo consensi, di chi vuole sotterrare i problemi nelle discariche invece di affrontarli per cercare di risolverli: solo il governo è cambiato, ieri Berlusconi, oggi Prodi. Non ci sono governi "amici".
SERRE non si rassegna e saprà ripescare quella democrazia gettata nella spazzatura, saprà ripulirla, saprà reinventarla e la userà per difendersi: e lo farà con la determinazione di chi sa di essere dalla parte della ragione, di chi sa di non essere solo ma può contare sul sostegno concreto dei tanti che hanno sentito oggi sulla loro testa i manganelli di Serre come ieri quelli di Venaus.

Continuino, si estendano e si intensifichino ovunque le proteste e le manifestazione di solidarietà con Serre.

D'intesa con il presidio di Serre e il presidio di Aprilia è partita una consultanzione urgente tra le realtà che aderiscono al Patto di Mutuo Soccorso sulla possibilità di spostare il prossimo incontro nazionale in programma il 20 Maggio da Aprilia a Serre: lunedì ne comunicheremo l'esito.

E' confermata la manifestazione di Napoli per Sabato 19 Maggio.

Lun, 14/05/2007 – 10:11

Serre, scontri per la discarica tra forze dell'ordine e manifest

I cittadini si oppongono all'apertura della discarica decisa da un decreto

SERRE
Scontri tra Forze dell’ordine e manifestanti dinanzi al sito individuato per ospitare la discarica a Serre nel salernitano. Il presidio di centinaia di persone che, da ieri, bloccano l’ingresso all’area identificata dal decreto approvato dal Consiglio dei ministro, questa mattina si è opposto all’arrivo delle Forze dell’ordine. Fallito ogni tentativo di mediazione si rischia il muro contro muro. Si avverte infatti con preoccupazione il crescere della tensione fra i due blocchi contrapposti.

Circa 1.500 persone, del comitato anti discarica, si stanno preparando al peggio. Tra loro anche donne e bambini e diversi rappresentanti istituzionali come il presidente della commissione ambiente al Senato Antonio Sodano che ha chiesto ragione di quanto sta per accadere a Serre a Guido Bertolaso. «Siamo qui per un ultimo disperato grido d’allarme per questa che è un’emergenza democratica - ha detto Sodano - ci è arrivato un segnale negativo, sembrano falliti tutti i tentativi di mediazione, il commissariato non vuole sentire ragioni eppure c’è un consiglio provinciale che ha individuato altri siti, rappresentanti del parlamento e di altre istituzioni che chiedono ragione di quanto sta per accadere. Non è ammissibile - ha continuato Sodano - che in questo paese ci siano poteri che siano al di sopra di ogni cosa. Sembra l’ora che il commissario vada a casa».

I cittadini di Serre, contrari ad una discarica realizzata in una zona adiacente un’area protetta dal Wwf, attendevano un incontro programmato per oggi in Prefettura a Napoli tra il prefetto Alessandro Pansa e il senatore Tommaso Sodano, presidente della commissione Ambiente del Senato. L’invaso di Valle dei Mulini da diverse ore vede la presenza di abitanti seduti e sdraiati in terra che oppongono resistenza passiva a decine di automezzi pronti ad iniziare i lavori nella discarica che dovrebbe accogliere 700mila tonnellate di spazzatura anche se in maniera temporanea. Ieri il sindaco del Comune salernitano, Palmiro Cornetta, aveva dichiarato durante un comizio: «Da oggi la cittadinanza di Serre dichiara guerra allo Stato». Intanto il senatore Sodano, che dopo aver trascorso diverse ore insieme ai manifestanti, è in costante contatto con il prefetto Pansa.

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