pubblicato il 6.04.16
Lazio-Roma, corteo giallorosso nel rione poi il «tentato assalto» al campo rom abusivo ·
In migliaia hanno visto la partita all’ex-Mattatoio, nel corteo anche gruppi di estrema destra. I commercianti del mercato dell’artigianato costretti ad andare via di Maria Rosaria
È stata una festa vissuta sotto il sole all’ex-Mattatoio di Testaccio, davanti ad un «grande schermo» troppo piccolo per migliaia di persone. Ma poteva essere una festa molto più bella, una gioia enorme da vivere cantando e abbracciandosi, se alla fine la Digos non avesse dovuto proteggere il campo rom abusivo nato sotto Lungotevere Testaccio da ultrà ubriachi che, con ogni probabilità , volevano festeggiare malmenando i nomadi Il lancio della bottiglia E se chi scrive non avesse schivato per pochi centimetri una bottiglia di vetro lanciatale contro, solo perché ha intuito le intenzioni del gruppo dei tifosi (ma non è certo la definizione più appropriata) che si dirigeva verso i rom e li ha preceduti di pochi metri. Rovinando un pochino la sorpresa. Peccato guastare così una gran bella giornata. Il pomeriggio della grande vittoria inizia alle 13.30 davanti all’ex-Campo Testaccio: le tifoserie si incontrano lì da dove parte un corteo non autorizzato nel quartiere. Esplodono bombe carta, vengono accesi i fumogeni colorati, si cammina verso il Mattatoio cantando canzoni contro la Lazio ed il Napoli: «niente foto, te la togliamo», urlano ad un fotoreporter che sta facendo il suo lavoro. Gruppi di estrema destra A piazza Santa Maria Liberatrice un gruppo di estrema destra, vestito di nero, si unisce marciando al corteo dei tifosi. Quando entrano nel Mattatoio c’è il mercato dell’artigianato, c’è il laboratorio pittorico per bambini di Roberto, alcune decine di ultrà rubano a man bassa sui banchi. «Andiamo via, sono degli animali - spiega Roberta del banco in prima fila - passando hanno rubato. Certo potevano avvertirci che il maxi-schermo non era per le famiglie». Il quarto gol di Perotti provoca il boato finale, le bandiere sventolano, la gioia esplode. Vittoria. Ma ugualmente la polizia deve proteggere i rom con i blindati fino a sera. ] Lazio-Roma, corteo giallorosso
nel rione poi il «tentato assalto»
al campo rom abusivo
In migliaia hanno visto la partita all’ex-Mattatoio, nel corteo anche gruppi di estrema destra. I commercianti del mercato dell’artigianato costretti ad andare via
di Maria Rosaria Spadaccino
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È stata una festa vissuta sotto il sole all’ex-Mattatoio di Testaccio, davanti ad un «grande schermo» troppo piccolo per migliaia di persone. Ma poteva essere una festa molto più bella, una gioia enorme da vivere cantando e abbracciandosi, se alla fine la Digos non avesse dovuto proteggere il campo rom abusivo nato sotto Lungotevere Testaccio da ultrà ubriachi che, con ogni probabilità , volevano festeggiare malmenando i nomadi
Il lancio della bottiglia
E se chi scrive non avesse schivato per pochi centimetri una bottiglia di vetro lanciatale contro, solo perché ha intuito le intenzioni del gruppo dei tifosi (ma non è certo la definizione più appropriata) che si dirigeva verso i rom e li ha preceduti di pochi metri. Rovinando un pochino la sorpresa. Peccato guastare così una gran bella giornata. Il pomeriggio della grande vittoria inizia alle 13.30 davanti all’ex-Campo Testaccio: le tifoserie si incontrano lì da dove parte un corteo non autorizzato nel quartiere. Esplodono bombe carta, vengono accesi i fumogeni colorati, si cammina verso il Mattatoio cantando canzoni contro la Lazio ed il Napoli: «niente foto, te la togliamo», urlano ad un fotoreporter che sta facendo il suo lavoro.
Gruppi di estrema destra
A piazza Santa Maria Liberatrice un gruppo di estrema destra, vestito di nero, si unisce marciando al corteo dei tifosi. Quando entrano nel Mattatoio c’è il mercato dell’artigianato, c’è il laboratorio pittorico per bambini di Roberto, alcune decine di ultrà rubano a man bassa sui banchi. «Andiamo via, sono degli animali - spiega Roberta del banco in prima fila - passando hanno rubato. Certo potevano avvertirci che il maxi-schermo non era per le famiglie». Il quarto gol di Perotti provoca il boato finale, le bandiere sventolano, la gioia esplode. Vittoria. Ma ugualmente la polizia deve proteggere i rom con i blindati fino a sera.
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_aprile_03/corteo-rione-poi-tentato-assalto-campo-rom-abusivo-9d1631e8-f9ce-11e5-91c9-425ed3b43648.shtml
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