Carcere | Spagna - Javi, prigioniero in lotta prosegue sciopero della fame e della sete

riceviamo e diffondiamo:

Javi Guerrero Carvajal in sciopero della fame e della sete nel carcere di A Lama è stato ricoverato in ospedale lo scorso 5 gennaio. Cambiato l'anno, non è cambiato nulla per Javi, continua lo sciopero della fame a cui ha aggiunto quello della sete in protesta contro le decisioni arbitrarie e crudeli da parte dell'amministrazione penitenziaria e per il trattamento degradante e torture alla popolazione reclusa. Oggi si compiono 23 giorni di sciopero della fame, dalla notte del 12 dicembre e dal 3 gennaio ha iniziato lo sciopero della sete. Dopo la promessa da parte del vice-direttore della sicurezza di togliergli il permesso che aveva per il 30 dicembre, la situazione rimane la stessa, mentre peggiora la sua situazione sanitaria, già compromessa da altri scioperi, della stessa natura, condotti in passato. Pesa quasi 11 Kg. di meno e ha un principio di ipoglicemia e problemi renali, secondo le ultime analisi fattagli nell'infermeria del carcere, finalmente il 5 gennaio, il trasferimento in ospedale. La crudeltà dell'amministrazione è evidente quando è capace di sospendere un permesso per la fine dell'anno a qualcuno per non aver dichiarato un walkman. Intanto hanno fatto pressione sui testimoni per finire poi trasferendo Javi in un'altra sezione. Ora la direzione del carcere pretende di trasferirlo a Sevilla. In pratica, il carcere crea un problema che non c'era, istruisce rapporti disciplinari illegalmente e, quando c'è la protesta vengono intimiditi i testimoni, abusando del proprio potere. Nel momento che inizia a farsi pubblica la protesta, vogliono disfarsi del problema, trasferendo il detenuto; ciò fa credere che il giudice di sorveglianza non dà seguito delle denunce delle persone dei cui diritti dovrebbe proteggere. Da parte del gruppo d'appoggio ai detenuti in lotta Galiza Sud - CACT chiediamo il massimo appoggio per Javi e la massima diffusione del disperato atto di protesta che sta portando avanti.

Esigiamo:

- si ritiri il procedimento sanzionatorio in atto.
- ottenimento del permesso ordinario, nella massima brevità.
- cessazione delle coazioni e torture psicologiche e fisiche alla quale sono sottoposti le persone detenute che agiscono per difendere i propri diritti.
- esercizio effettivo del controllo giuridico dell'amministrazione penitenziaria in materia di sicurezza e regime.
L'agire dispotico nel carcere di A Lama e già di dominio pubblico, chiaramente contrari ai diritti umani.
L'appoggio deve essere contundente, bisogna difendere coloro che sono in una situazione di maggiore vulnerabilità.

CHIAMATE E INVIATE FAX AL CARCERE DI A LAMA
FAX: 986 75 80 11
TELEFONO: 986 75 8000

FACCIAMO Sì CHE JAVI SENTA IL NOSTRO APPOGGIO, SCRIVIGLI:

JAVIER GUERRERO CARVAJAL
CP A LAMA MONTE RACELO S/N 36 830 A LAMA (PONTEVEDRA)

BAVAGLIO NE' DENTRO NE' FUORI!!
DIFFONDIAMO LA VOCE DEI SENZA VOCE!!!
SOLIDARIETà CON LE PRIGIONIERE E PRIGIONIERI IN LOTTA!!!"
GALIZA-SUR CACT

Lun, 12/01/2015 – 11:01
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