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« Mercoledì Novembre 25, 2009 »
Mer
Start: 14:30
End: 23:59

SABATO 31 OTTOBRE

CORTEO PER LE VIE DI PARMA CONTRO L'EFSA

ore 14.30 presso la stazione dei treni

A SEGUIRE DISCUSSIONE PUBBLICA SUL RUOLO DI QUESTO ORGANO EUROPEO E SULLE PROSPETTIVE DI LOTTA AGLI OGM

Start: 16:00
End: 19:00

*MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE 2009
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE*

*PRESIDIO ITINERANTE DI DONNE,
FEMMINISTE E LESBICHE, MIGRANTI E AUTOCTONE,
VERSO IL CIE DI PONTE GALERIA*

*alle 16:00: appuntamento alla stazione Ostiense
per un volantinaggio sul treno che porta verso il Cie *

*dalle 17:00: presidio davanti al Cie di Ponte Galeria
(via Gaetano Rolli Lorenzini angolo via Cesare Chiodi)
musica e parole, voci, denunce e testimonianze di femministe e lesbiche *

NELLA TUA CITTÀ C'È UN LAGER
È IL CIE (centro di identificazione ed espulsione) DI PONTE GALERIA

NOI NON SIAMO COMPLICI!

SIAMO TUTTE CON JOY
LA DONNA CHE HA DENUNCIATO IL TENTATIVO DI STUPRO
DA PARTE DEL SUO CARCERIERE NEL CIE DI MILANO

NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI
DI UNA VIOLENZA LEGALIZZATA

NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI
DI UNA LEGGE RAZZISTA FATTA IN NOME DELLE DONNE

NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI
DI UN SISTEMA CHE CONSIDERA LE PERSONE IMMIGRATE
COME DEI CRIMINALI SOLO PERCHÉ NON HANNO I DOCUMENTI

NON C'È RISPOSTA ALLA VIOLENZA CHE NON SIA AUTODETERMINAZIONE:
L'AUTODETERMINAZIONE DI UNA È L'AUTODETERMINAZIONE DI TUTTE

*CONTRO LA VIOLENZA SESSISTA E RAZZISTA,
NOI SIAMO TUTTE CON JOY E HELLEN!*

http://noinonsiamocomplici.noblogs.org

Nella tua città c'è un lager. Alle porte di Roma, tra il Parco Leonardo e
la
Fiera di Roma, c'è il centro di identificazione ed espulsione (Cie, ex
Cpt)
di Ponte Galeria, dove vengono rinchiuse, in condizioni disumane, le
persone
immigrate prive di documenti o che hanno perso il lavoro. Con
l'approvazione
del “pacchetto sicurezza” e il prolungamento della detenzione fino a sei
mesi, lo stato vorrebbe privare le persone immigrate di ogni dignità e
costringerle a vivere in un regime di violenza quotidiana e legalizzata.
Nel
corso dell'estate, sono scoppiate numerose rivolte, da Lampedusa a
Gradisca.
Noi ci sentiamo vicine e vogliamo sostenere le lotte delle recluse e dei
reclusi contro questi “lager della democrazia”. In particolare vogliamo
farvi conoscere la forza e l'autodeterminazione di Joy.

Martedì 13 ottobre si è chiuso il processo di primo grado contro i reclusi
e
le recluse accusate dalla Croce Rossa di aver dato vita, ad agosto, alla
rivolta contro l’approvazione del pacchetto sicurezza nel Cie di via
Corelli
a Milano. Nel corso del processo una di queste donne, Joy, ha denunciato
in
aula di aver subito un tentativo di stupro da parte dell’ispettore-capo di
polizia Vittorio Addesso e di essersi salvata solo grazie all’aiuto della
sua compagna di cella, Hellen. Inoltre, entrambe hanno raccontato che,
durante la rivolta, con altre recluse, sono state trascinate seminude in
una
stanza senza telecamere, ammanettate e fatte inginocchiare, per essere poi
picchiate selvaggiamente prima di essere portate in carcere. Dopo essere
state condannate a sei mesi di carcere per la rivolta, ora Joy e Hellen
rischiano un processo per calunnia, per aver denunciato la violenza
subita.

Sappiamo bene che questo non è un caso isolato: i ricatti sessuali, le
molestie, le violenze e gli stupri sono una realtà che le donne migranti
subiscono quotidianamente nei Cie, ma le loro voci sono ridotte al
silenzio
perché i guardiani, protetti dalla complicità della croce rossa, in quanto
rappresentanti dell'istituzione, si sentono liberi di abusare delle
recluse.

Sappiamo bene quanto sia aggravante essere prigioniera e donna: la
violenza
che si consuma nei luoghi di detenzione ad opera dei carcerieri, che viene
sistematicamente occultata, si manifesta anche e soprattutto attraverso
forme di violenza sessuale sulle prigioniere donne: perchè la violenza
maschile sulle donne è un fatto culturale, e si basa sulla sopraffazione
che
sfocia nell'abuso del corpo e nell'offesa della mente.

Per questo pensiamo che sia importante sostenere Joy e Hellen, assieme a
tutte le migranti che hanno avuto – e che avranno in futuro – il coraggio
di
ribellarsi ai loro carcerieri.

Per questo il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza
sulle
donne, assieme ad altre compagne femministe e lesbiche che si stanno
mobilitando in diverse città, saremo a Ponte Galeria. Per affermare che
noi
non vogliamo essere complici, né delle campagne mediatiche costruite
sull’equazione razzista “clandestino uguale stupratore”, né delle leggi
razziste, securitarie e repressive varate in nostro nome; per gridare che
tutti i centri di detenzione per migranti devono essere chiusi; per dire
che
rifiutiamo ogni forma di controllo e ogni tentativo di usare i nostri
corpi
per giustificare gli stereotipi e le violenze razziste e sessiste.

Ma soprattutto saremo lì per esprimere la nostra solidarietà a tutte le
recluse e i reclusi nei Cie e per far sentire a Joy e Hellen che non sono
sole, che il loro gesto rappresenta un atto estremamente significativo di
resistenza e di autodeterminazione, che rovescia il ruolo di vittima
assegnato alle donne immigrate, dando forza a tutte le lotte e i percorsi
contro la violenza sulle donne, dentro e fuori dai Cie.

Start: 17:00
End: 19:00

Locandina della conferenza incontro con Antonio Gibelli, autore di "L'officina della guerra", storico e professore di storia contemporanea all' Università di Genova.

Sarà presente anche la mostra con le foto di Ernst Friedrich e materiale di controninformazione sulle guerre.

CLICCA QUI per scaricare il pdf della locandina.

Start: 21:00
End: 12:00

A Milano, come per il resto d'italia è in atto l'emergenza sgomberi per i posti occupati.
I compagni anarchici e libertari che frequentano il Circolo dei Malfattori ci fanno sapere che Mercoledì 25 Novembre '09 si ritroveranno presso il Circolo per un'assemblea Libertaria con tema. Come difendere il Circolo in pericolo di sgombero. A seguire ci sarà il presidio per aspettare l'arrivo dell'ufficiale giudiziario.
Andiamo a dare la solidarietà al Circolo Anarchico dei Malfattori.
Ecco l' APPELLO DAL CIRCOLO DEI MALFATTORI:

a las barricadas!

Siamo alle solite, giovedi prossimo alle 6 di mattina, il 26 novembre 2009, il Circolo dei Malfattori di via Torricelli 19 rischia di essere sgomberato. Superata l'ultima minaccia del 30 Settembre, dopo nemmeno due mesi il Comune torna all'attacco avventandosi non solo sul circolo, occupato dal 1976, ma anche sull'ambulatorio popolare di via dei Transiti, dando loro lo sfratto esecutivo proprio per lo stesso giorno. Come dire, “dividi et impera”… hanno pensato bene di fare in modo di ridurre le forze in campo e spianarsi la strada più facilmente aprendo due fronti di allerta nella stessa mattinata.

Ma non si tratta solo di questo; non sono solo le quattro mura che racchiudono questi “esperimenti di libertà” che ci interessano, sebbene siano parte della nostra storia, parlino di tutto quello che è avvnuto in 30 anni e ovviamente facciano parte del nostro bagaglio di cultura e di sopravvivenza nel ticinese, quartiere popolare negli ultimi anni dilaniato e stravolto dal mostro della speculazione. Non si tratta solo di affezionarsi ai luoghi.. l'intento repressivo in atto dalla municipalità milanese deve per forza essere letto in un'ottica molto più allagata. La Milano capitale del business, della moda, della velocità, e per contrappasso dello sfruttamento e della repressione, ospiterà tra 5 anni la tanto millantata EXPO 2015 e la Moratti con i suoi scagnozzi, capo del branco De Corato, hanno promesso pulizia e ordine da tutto ciò che non rientra nei canoni della capitale del capitale, questa città tutta gru e cantieri aperti appunto.

Basta anarchici, basta cultura libertaria, basta libera circolazione dei saperi, basta occupazioni, basta sperimentazioni libere e autgestite di spazi, quartieri, vite.

Vogliono estinguere qualunque tentativo di opposizione ad un sistema di cose che vorrebbe fagocitarci, vogliono soffocare ogni tentativo di diffusione di un pensiero libero, anarchico, indipendente e autogestito, proprio perchè non promuove ma anzi combatte tutti i loro desideri e progetti di morte. Ci hanno provato l'anno scorso con Conchetta, ma alla fine non ce l'hanno fatta, e ora ci provano con via Torricelli e l'ambulatorio popolare.. ma non dimentichiamoci che nella lista nera sono presenti anche la sede della FAI di viale Monza, la cascina senz'acqua Torchiera, la sede dell'USI di via Bligny, l'occupazione di Ripa 84, il laboratorio zero, le case popolari occupate di via Pichi e via Gola, le case di San Siro, le case in Lorenteggio, le case in Corvetto e tante altre ancora di cui magari nemmeno siamo a conoscenza. Lo stato di assedio è totale, le continue minacce di sgomberi poi rinviati non hanno altro scopo che portarci al logoramento e all'immobilità.

E la cosa più assurda è che anche chi ha scelto di pagare loro regolarmente l'affitto che il Comune aveva imposto, come la sede della FAI in viale Monza e l'archivio Pinelli e il ponte della Ghisolfa, al fine di preservare il patrimonio librario presente in quella sede, ora subiscono un'ingiunzione di sfratto che ci fa capire come l'abusivismo o l'illegalità dell'occupazione del circolo siano dei pretesti per sgomberare i libertari e per debellare ogni forma di autogestione e lotta libertaria sottraendoci ogni spazio e luogo fisico di progettazione.

Ci vogliono sfinire, provocare, dividere, per riuscire a disfarsi di noi senza resistenza.
Giovedì 26 Novembre 2009, la mobilitazione vorrebbe rivendicare anche questo; non solo un attacco diretto al circolo dei malfattori e all'ambulatorio popolare, ma un tentativo di repressione globale delle idee e delle forme d'azione e autogestione.

Credono che sottraenndoci gli spazi possano eliminare il problema.

Peccato che l'anarchia non si sgombera.
Assemblea libertaria al Circolo dei Malfattori mercoledì 25 Novembre , ore 21, con possibilità di dormire al Circolo per il presidio del giorno dopo.

a seguire

Presidio antisfratto ore 6 del mattino con colazione .

Circolo dei Malfattori (sotto sfratto)

028321155
Via Evangelista Torricelli, 19

20136 Milano MI

Per arrivare:

dalla stazione Mi Centrale metro linea 2 Verde direzione Abbiategrasso, fermata Romolo, uscita Viale Liguria(numeri pari) percorrere il viale
fino ad oltre il numero civico 50, superare il 2° semaforo, che
attraversa il ponte sul naviglio piccolo, svoltare a sinistra, lì c'è
via Torricelli.

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