Germania-antiG8: la polizia adotta tecniche della Stasi

Le autorità tedesche stanno compilando un archivio di odori umani per rintracciare possibili manifestanti violenti durante il Summit del G8 di giugno.
Il metodo, utilizzato una volta dalla polizia segreta della Germania dell'Est, la Stasi, comprende la raccolta anticipata di campioni olfattivi da sospetti prescelti; gli odori vengono quindi forniti alla cinofila che sarà in grado di individuare e prelevare gli obiettivi tra la folla.
I precedenti G8 sono stati caratterizzati da serie opposizioni che la Germania vorrebbe evitare.
Il ministro degli interni, Wolfgang Schaeuble, ha difeso la scelta delle autorità di utilizzare il rintracciamento olfattivo, affermando che si tratta di uno strumento utile nell'identificazione dei sospetti.
Un portavoce della procura federale ha confermato che campioni olfattivi sono stati recuperati da cinque persone fermate durante le recenti perquisizioni.
Si è capito che hai sospetti sono stati fatti tenere in mano tubi di metallo poi conservati dalla polizia per archiviarne i campioni di odore.
Gli investigatori, appoggiati dalla cinofila, sono stati in grado di confrontare i campioni con tracce lasciate sulle scene di oltre una dozzina di attacchi incendiari, riconducibili secondo le autorità ad attivisti anti-globalizzazione.
Il portavoce del parlamento, Wolfgang Thierse, ha avvisato le autorità di non utilizzare tecniche che potrebbero ricondurre ad uno stato di polizia come durante il regime comunista.
Petra Pau, membro della sinistra all'opposizione, descrive questa scelta come "un ulteriore allontanamento da uno stato democratico di diritto verso uno stato di sicurezza preventiva".
"Uno stato che adotti metodi della Stasi della Germania dell'Est, si priva di ogni legittimità", afferma nel suo discorso.

Sorveglianza

Il ministero della Sicurezza di Stato, meglio conosciuto come Stasi, che agì nel corso della Guerra Fredda come polizia segreta della Germania dell'Est, utilizzava il riconoscimento olfattivo come strumento di sorveglianza nei confronti dei potenziali dissidenti. Spesso raccoglievano campioni olfattivi in modo occulto, introducendosi nelle case dei sospettati per rubare la biancheria, o passando tessuti sulle sedie usate per gli interrogatori. I campioni venivano poi conservati in barattoli di vetro, etichettati meticolosamente coi dettagli dell'indagato. Alcuni dei barattoli sono esposti all'interno del museo della Stasi a Berlino. [...]

fonte: BBC news

Sab, 26/05/2007 – 18:16
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