Germania - La Lidl spia i dipendenti

fonte corriere.it

scoperti centinaia di documenti. «metodi da stasi» tuona Der spiegel
I lavoratori di un gran numero di filiali tedesche filmati e ascoltati all'interno dei discount

AMBURGO (GERMANIA) - E' ormai scandalo in Germania: la catena di discount Lidl avrebbe sistematicamente spiato i suoi dipendenti.

Nelle filiali veniva registrato dettagliatamente quante volte e a che ora i lavoratori andavano alla toilette; cosa si raccontavano durante le pause; come svolgevano le proprie mansioni; veniva descritta la loro situazione familiare e persino se questi avevano instaurato eventuali relazioni amorose all'interno dei negozi. Inoltre, con l'aiuto di telecamere di sorveglianza, veniva documentata l'abilità di ogni impiegato e steso un profilo caratteriale.

METODI DA STASI - A rivelare la clamorosa notizia è stato il settimanale tedesco "Stern" venuto in possesso di centinaia di documenti interni alla catena di supermercati. "Metodi da Stasi", scrive invece il settimanale "Spiegel". Secondo Stern, alcuni detective avrebbero installato lo scorso anno nelle relative filiali in Germania tra le 10 e le 15 microcamere, il tutto all'oscuro del direttore del negozio al quale veniva semplicemente spiegato che i dispositivi servivano per scovare potenziali taccheggiatori. Gli investigatori, racconta Stern, annotavano poi all'interno delle strutture una moltitudine di informazioni sui dipendenti e sulla loro vita privata. Lidl non ha smentito l'esistenza di tali documenti, scrive il magazine: «Questi erano tuttavia utilizzati per accertare eventuali comportamenti sbagliati», ha specificato un portavoce del gruppo che oggi conta circa 16.000 supermercati sparsi in Europa. La maggior parte di questi documenti provengono dalle filiali in Bassa Sassonia, alcuni dalla Renania-Palatinato, dall'area berlinese e dallo Schleswig-Holstein.

LAVORATORI SOTTO CONTROLLO - «Mercoledì, alle ore 14.05 la signora M. vorrebbe fare una chiamata col suo cellulare prepagato durante la pausa. Un messaggio automatico le dice che dispone solo più di 85 centesimi di credito sul telefonino. Alla fine riesce a parlare con un'amica, con la quale questa sera organizza una cena. La signora M. specifica che il suo stipendio le è già stato accreditato, sennò non avrebbe più denaro per fare la spesa», recita una delle alquanto semplicistiche note degli investigatori, pubblicate ora da Stern. In un altro caso il controllore scrive: «Mercoledì, alle ore 16.45, anche se la signora N. non è stata in grado di produrre ancora molto nella sua sezione non-food/offerte speciali, fa puntualmente la sua pausa. Siede assieme alla signora L. nella sala relax; le forze lavorative si intrattengono parlando di stipendi, supplementi e straordinari. Anche la signora N. spera che il suo stipendio le venga accreditato già quest'oggi, perché questa sera ha un bisogno urgente di denaro (motivo = ?)». Per di più è stato preso nota se qualcuno aveva tatuaggi sul corpo o altri segni particolari; se i dipendenti avevano problemi di insolvenza e quale tipo di amicizie frequentavano («I suoi amici sono per la maggior parte tossicodipendenti» si legge in una delle note).
«Questi protocolli di sorveglianza sono vergognosi e illegali», è stata la denuncia di una delle organizzazioni sindacali tedesche. Anche a livello politico si pretende di aprire un'inchiesta per accertare eventuali violazioni dei dati e della sfera privata.

Gio, 27/03/2008 – 11:12
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