Minerbio - Liberati migliaia di animali

fonte veganlink.antifa.net/

Messaggio anonimo ricevuto dalla rivista "La Nemesi":

Questa notte abbiamo liberato miliaia di animali rinchiusi in un luogo orrendo, l'azienda Old Agraria di Minerbio, in provincia di Bologna.
Qui si allevano fagiani per scopi venatori. Dopo aver passato parte della loro vita nelle voliere, ad attendere questi volatili c'e' un futuro beffardo, solo in apparenza migliore: portati nei boschi, diventeranno prede dei cacciatori.
Sono fatti nascere per questo: allevati perche' qualcuno gli possa sparare. Perche' per qualcuno e' divertente sparare agli animali. E cosi' malmessi, provati da una vita di stenti, saranno un facile bersaglio.

Centinaia e centinaia di ali che sbattono all'impazzata, cercando di spiccare un volo subito interrotto da robuste reti metalliche, sia alle pareti che alla copertura.
Zampe intrappolate nella recinzione, mancanza di giacigli naturali, impossibilita' per una specie di vivere secondo il proprio destino.
Questa e' la realta' agghiacciante di Old Agraria.

Non ci interessa la presunta legalita' di questa azienda: dentro i capannoni adiacenti alle voliere abbiamo visto cartelli che indicavano la provenienza di questi animali, la Polonia. Se e' legale stipare un essere vivente in un camion, fargli cosi' percorrere migliaia di km, ributtarlo in prigione per poi farlo uccidere a colpi di fucile da cacciatori che amano la natura, allora ci consideriamo pienamente illegali, e fieri di esserlo.

A vederlo questo posto ricorda i campi di concentramento. Treblinka in verita' non e' mai terminata: cio' che fu fatto ad alcuni esseri umani viene sistematicamente ripetuto sugli animali, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo.
La caccia non e' che un esempio: ovunque la specie umana civilizzata sottomette gli altri animali che abitano queso pianeta. 60 anni fa' le SS sparavano a caso sui prigionieri che gli capitavano dinanzi, dall'alto delle torri che sovrastavano i lager.
Oggi, si spara agli animali, dall'alto della torre he impone l'uomo al di sopra di tutto.
E' ora di scendere, o demolire questa torre.
Noi non abbiamo che scalfito un mattone, abbattendo le recinzioni di uno dei piu' grandi allevamenti di fagiani in Italia.

Centinaia sono fuggiti gia' dai primi varchi creati. A poco a poco un cielo colmo di stelle si stava ripopolando. La mancanza del copribecco, strumento che di solito gli allevatori usano per impedire il dilagare del cannibalismo, rendera' la loro liberta' ancora piu' completa.
Purtroppo la mancanza di tempo, l'enormita' di questa struttura e la vicinanza di alcune voliere con l'abitazione del proprietario hanno impedito danni piu' cospicui e una fuga maggiore di animali.

Questa notte i nostri pensieri vanno alle migliaia di fagiani per cui non abbiamo potuto fare nulla. Ci dispiace, non potete immaginare quanto.
Ma i nostri pensieri vanno anche ad Andrea, Cristian, Emanuela, Federico, Maddalena, Salvatore, Sara, Sirio, Alessio, Belle, Bogunovic, David, Juan, al momento in carcere o sottoposti a misure restrittive.
Ragazze, ragazzi, tenete duro!
E sorridete con noi, per migliaia di animali il sogno di una vita liberi, questa notte, si e' trasformato in realta'!
AL Fagiano libero

Gio, 21/02/2008 – 19:29
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