Il prezzo della ricompensa
Con il roboante titolo "Operazione giusta ricompensa", in pieno stile guerra
americana, Israele ha sferrato un attacco massiccio e con una forza distruttiva senza limiti, utilizzando come pretesto la cattura di due soldati israeliani da parte degli Hezbollah.
Le prime operazioni sono scattate all'alba del 13 luglio, e anche se Israele aveva annunciato di voler colpire solo obiettivi militari il risultato è stata l'uccisione fino ad oggi di centinaia di civili. Interrotte inoltre molte vie di comunicazione, i ponti
che collegano sia il nord che il sud della città di Beirut, le autostrade principali e
l'aeroporto. Tutto ciò rende molto difficile i soccorsi e diversi sono gli appelli di solidarietà. Nelle due settimane precedenti Israele aveva fatto la stessa cosa invadendo
Gaza. Ufficialmente
nessuno ammette che si tratti di una guerra. La voce è che le armi
tecnologiche degli Hezbollah provengano dall'Iran, Paese che ha già numerosi capi d'accusa, non considerando che Israele compra armi, anche non consentite, dall'occidente, compresa l'Italia. Olmert ha detto che l'invasione durerà ancora diverse settimane e ciò fa presupporre l'irresponsabile
volontà di guerra totale che come ultimo fine la giustificazione della
violenza e del terrore.
Appello urgente di Imc Beirut - Appello di un ponte per...
Iniziative - Aggiornamenti da Beirut
Documenti-Aggiornamenti
La delegazione O.N.G. a Beirut - Dalla carovana a Tiro(Onda Rossa)
->Testimonianza da Hebron
-> Mappa attacchi Isreliani in Libano
(aggiornata al 4/08/06)
->Mappa infrastutture e vie comunicazione distrutte
(aggiornata al 4/08/06)
-> La strage di Cana
->Corrispondenze dal Libano
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