treno ad alta voracità
Venaus, Resistenza ad Alta Popolarità
Il 6 e 7 ottobre il Treno ad Alta Voracità vorrebbe occupare i terreni di Venaus e dare inizio ai lavori per la realizzazione del mega tunnel geognostico di 10 km.
La notizia di esproprio è stata notificata ai proprietari terrieri, tramite raccomandata postale, dalla LTF, Lyon Turin Ferroviaire e, come avvenne il 29 giugno, ma in un clima totalmente diverso, la CMC, ditta appaltatrice di Ravenna, specializzata in disastri ambientali e incaricata di eseguire i lavori, tenterà di varcare la soglia dei terreni venausini, scortata dalle forze dell'ordine. Tutto ciò dopo la ben riuscita opposizione popolare che da giugno resiste in forma organizzata nella valle di Susa, mantenendo e partecipando ai presidi permanenti di Bruzolo, Borgone e di Venaus.
Da giovedì 6 ottobre alle 7:30 del mattino, blocchi ed azione diretta a
Venaus
AGGIORNAMENTO 6/10 - LTF e polizia non si presentano
TAV e Olimpiadi
I cantieri, ferroviari e olimpici, stanno distruggendo intere vallate, prosciugando falde acquifere, sono causa di ipersfruttamento, morti bianche, speculazioni e corruzione che sono sotto gli occhi di tutti.
Questa è l'altra faccia, forse la vera e unica faccia, del "progresso" portato dal TAV-TAC e dal carrozzone pubblicitario chiamato Olimpiadi, non solo in Piemonte.
Milioni di euro nelle tasche di privati, FIAT in testa.
Come in tutta Italia ( e prossimamente i lavori inizieranno anche sul versante francese ) il disastro sta divorando l'ambiente.
E siamo solo all'inizio.
La corsa verso il cosiddetto "progresso" è la causa maggiore delle ripercussioni umane e ambientali del disastro, e i cantieri per le Olimpiadi completeranno l'opera che renderà irriconoscibile le vallate alpine, in primis quella val Susa già da anni deturpata dall'autostrada più inutile e costosa d'Italia (costruita a suon di mazzette).
Ma la lotta in Val di Susa non si è ancora fermata.
Sotto gli occhi e il silenzio di tutti, a Torino la situazione, se possibile, è ancora peggiore.
Cantieri del TAV, Olimpiadi, Metropolitana e Piano Regolatore stanno letteralmente
macinando il territorio cittadino. Il tessuto urbano viene modificato in funzione di una fittizia immagine televisiva di "Torino città salotto", senza tener conto delle reali necessità di chi vi abita.
Nuovi ipermercati spuntano come funghi in autunno: forse questa regione, orfana di Mirafiori e del suo indotto, ha trovato nel miraggio della velocità dei traffici e nello scintillio dello spettacolo vestito da sport lo sfogo alla propria disperazione.
Una breve storia del progetto in Piemonte
Il TAV nel mugello
Un video sulle condizioni di lavoro: figli d'arte
il nemico
Ma non vogliamo dimenticare chi non c'è più: Sole e Baleno...
Cronaca 1998: suicidi di stato
Dalla manifestazione: i volantini
Un libro: le scarpe dei suicidi
Un commento
AGGIORNA QUESTA FEATIRE
commenta e contribuisci alla ftr!
|