I Fini giochi del ministro Giovanardi
Dopo la fallita
conferenza governativa sulle droghe di Palermo, il governo gioca con
l'acqua alla gola una mossa elettorale sul corpo dei consumatori di
sostanze.
Il ddl Fini, arenatosi in Parlamento per la sua impresentabilità,
soprattutto a livello economico-attuativo, è resuscitato grazie agli "stralci" del
ministro Carlo
Giovanardi.
Il ministro dei rapporti con il parlamento ha sintetizzato i 106
articoli della proposta legislativa di AN condensandoli in una ventina
di articoli, una sorta di grossolano patchwork
anche peggiore dell'originale.
Gli equilibrismi del governo, allo scopo di accontentare l'elettorato di
AN, fanno tentare al ministro il tutto per tutto: dalle minacce di
ricorso al voto di fiducia, fino all'inserimento del pacchetto
Giovanardi come emendamento al decreto di modifica della
ex Cirielli, visto che i tempi parlamentari non avrebbero consentito
l'iter normale della legge.
I contenuti dell'infame decreto possono essere schematizzati come segue:
1) Annullamento della distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti: le
sostanze illegali saranno elencate in un'unica tabella, lo spaccio sarà
punito in maniera indifferenziata con pene dai 2 ai 20 anni con
inasprimento delle pene per i casi di recidività;
2) La certificazione dello stato di tossicodipendenza non sarà più
appannaggio delle strutture pubbliche (SerT) ma sarà effettuabile anche
da strutture private di rieducazione (comunità terapeutiche), le stesse
che successivamente avranno tutti gli interessi a iscrivere nei propri
registri il maggior numero di utenti possibile;
3) Alcune comunità terapeutiche convenzionate (in prima fila Don Gelmini
e gli eredi di Muccioli a San Patrignano) potranno funzionare come
strutture di detenzione/riabilitazione, con utilizzo del lavoro coattivo
come terapia riabilitativa. Si dà inizio anche in italia al modello di
carcerazione privata, già ampiamente sperimentato negli USA.
Mentre nel resto d'Europa la
depenalizzazione delle sostanze porta alla creazione di tabelle di
sostanze a livello di punibilità minore, l'Italia propone un giro di
vite reazionario, che penalizza la libertà dei singoli cittadini e
favorisce le narcomafie e le mafie della riabilitazione.
[26/01] Aggiornamento: Il Senato ha approvato lo stralcio al ddl Fini in materia di tossicodipendnza. La nuova legge liberticida passerà alla Camera nei prossimi giorni, per il voto conclusivo. Leggi la rassegna stampa e gli aggiornamenti dal NewsWire
Approfondimenti: Testo dell'emendamento approvato | Ascolta don Salvo | http://www.cnca.it | http://www.confinizero.it | http://www.fuoriluogo.it | http://droghe.aduc.it/php/
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