Vertice della cupola guerrafondaia a Taormina
Il 9 e 10 febbraio 2006 si tiene a Taormina (ME) un "vertice informale" dei ministri della difesa della NATO.
Questo vertice nelle parole del ministro Martino ha come obbiettivo
primario quello di discutere dell'ammissione di Israele nell'Alleanza Atlantica allo scopo di proteggerlo da un possibile attacco dell'Iran. Gli Stati Uniti e la NATO si preparano alla seconda guerra preventiva del XXI secolo, ancora una volta in Medio Oriente, potenziando a spese dei cittadini i dispositivi di morte, prima fra tutte la base militare di Sigonella, alle porte di Catania, dove un'impresa della Lega delle cooperative (la C.M.C.) sta eseguendo lavori infrastrutturali per oltre 100 milioni di euro.
Con l'allargamento a buona parte dell'Est Europa, l'Alleanza Atlantica ha
anche assunto il ruolo di polizia dei gruppi di potere transnazionale che
puntano al controllo delle risorse economiche e naturali dell'ex blocco
sovietico. A Taormina, in quest'ottica, sarą anche presente il ministro
della difesa della Russia.
Ci saranno inoltre le delegazioni di sette paesi mediterranei: Algeria, Egitto,
Giordania, Israele, Mauritania, Marocco e Tunisia. La NATO guarda a questi paesi del "Dialogo Mediterraneo" come barriera contro le migrazioni di milioni di diseredati che dall'Africa e dall'Asia tentano di giungere in Europa. Č nei deserti di questi stati che USA e alleati vogliono creare i nuovi campi di detenzione per immigrati e "nemici": altre nuove Guantanamo mediterranee.
Contro tutto questo, a Taormina č stata indetta una mobilitazione.
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