Rivolte CPT
Aggiornamento: nuova fuga dal CPT nella notte del 6 settembre.
Tra la mezzanotte e l’alba del 3 giugno il
CPT
di corso Brunelleschi è
stato nuovamente teatro di una rivolta dei
migranti reclusi, la seconda in meno di un mese. Nella notte tra l’11 e il
12 maggio i migranti si erano ribellati,
uno dei loro era riuscito a fuggire mentre altri due erano stati pestati a
sangue e trasferiti in carcere.
Non erano trascorsi che pochi giorni dall’elezione del nuovo presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’uomo che con il Ministro Turco
ideò e firmò la legge che
ha istituito i CPT per immigrati.
La rivolta del 3 giugno è stata tra le più estese e determinate che si
siano verificate all’interno del Cpt di Torino, sin dalla primavera del
1999, quando venne aperto.
Poche e frammentarie le notizie
filtrate dall’interno della prigione. La scintilla che ha
scatenato la protesta dei reclusi, pare, sarebbe stato il violento pestaggio di un
egiziano che aveva tentato di evadere. Ne sono seguite ore di duro scontro,
nel corso del quale 16 reclusi sono riusciti a fuggire facendo perdere
le proprie tracce, mentre 7 poliziotti sono stati feriti.
I media imbeccati dalla questura, con l’intento di criminalizzare
ulteriormente gli immigrati, mettono l’accento sulle distruzioni avvenute
nel CPT e sul fatto che tra i rivoltosi vi fossero spacciatori e migranti
che già avevano tentato la fuga da altri Cpt.
Un giornalista de La Stampa, Massimo Numa, è arrivato a dipingere i
container
immersi nel filo spinato di Corso Brunelleschi come hotel a cinque stelle,
distrutti dai barbari in fuga.
Nella serata del 3 giugno alcuni solidali hanno tracciato scritte sui muri
del cpt e lanciato slogan.
Forte si è levato il grido “libertà”. Quella libertà che nessuna prigione
può ingabbiare.
Il comunicato di solidarietà
della Commissione antirazzista della FAI
Sulle evasioni di venerdi'
Nuovo CPTdi Torino a Lombardore?
*AGGIORNAMENTI* Ancora disordini e repressione al CPT
Nella notte del 28 giugno si cerca di nuovo la libertà
Precedenti rivolte
Contribuisci!
Inserisci direttamente i link e i materiali pertinenti
|