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http://italy.indymedia.org/news/2006/05/1079523.php Nascondi i commenti.

Un silenzio assordante
by Ragazzi di Calabria Friday, May. 26, 2006 at 10:24 PM mail:

venerdì, 26 maggio 2006

Un silenzio assordan...
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Abbiamo marciato, per le vie di Siderno, e lo abbiamo fatto in silenzio. Solo il rumore dei nostri passi. Tanta gente ha sfilato, per ricordare i morti ammazzati nella Locride. 30, negli ultimi dodici mesi… saranno gli ultimi? Gianluca Congiusta è stato ferito un anno fa. Nel luogo dove venne ferito a morte ora cresce un ulivo, simbolo della speranza, della pace, della rinascita.



I nostri occhi erano pieni di lacrime ieri sera, e un passo dopo l’altro abbiamo attraversato una città che ha visto morire tanti dei suoi figli.

C’era tanta gente per le strade, ma molti altri hanno preferito rimanere chiusi in casa, e ci guardavano camminare dalle tapparelle semi-chiuse delle loro abitazioni.

Quel silenzio che ci ha accompagnato… ieri sera era più assordante di cento urla.



Un rumore sordo, un dolore atroce che donne come Donatella, come Liliana, come Maria Grazia conoscono bene.

Noi, del Forum Fo.Re.Ver. per la Resistenza e la Verità dei ragazzi della Locride, non ci siamo fermati, non lo abbiamo mai fatto, continuiamo a lottare, continuiamo a indignarci.

E nel cuore porteremo per sempre il sorriso di Gianluca…

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Marcia di Siderno - Il dolore allo stato puro
by Antonio Baldari Friday, May. 26, 2006 at 10:28 PM mail:


La marcia del silenzio ha registrato una notevole partecipazione ma anche una realtà autentica


Spira forte il vento su Siderno quando sono passate da poco le 21.00 di mercoledì 24 maggio.
Piazza Portosalvo è rannicchiata su sé stessa, quasi intimorita da quanto accadrà di lì a poco, ovvero
sia la “Marcia del Silenzio”. Un breve momento di sosta sul palco dove si prova ad introdurre l'iniziativa,
con poche parole ed una prevedibile ondata di emozione.
Si ricorda Gianluca Congiusta ad un anno dal barbaro omicidio che lo ha strappato alla Vita ed al nostro
affetto. Momenti di grande commozione che si tagliano a fette nell'aria, che sa sempre di più di qualcosa
di unico, che attimo dopo attimo prende forma e soprattutto sostanza.
Sale sul palco una signora che tiene con ambedue le mani un'ampia cartella, aperta, recante la foto di un giovane ragazzo ed una scritta. E' la madre di Massimiliano Carbone, il giovane di Locri brutalmente ucciso dalla criminalità organizzata quasi due anni fa; come un fulmine a ciel sereno, vibrano decise le sue parole nella mente e nel cuore dei presenti: “Grazie, grazie a tutti perché da oggi non mi sento più sola”.
C'è un timido battimani alle parole della signora Carbone ma ci si rende conto della nuda e cruda realtà, di un dolore allo stato puro all'interno del quale s'incastona la piazza, che va via via riempiendosi.
Il vento non accenna a placarsi, i suoi refoli rendono i capelli scarmigliati ed accentuano lo stato emotivo in continua evoluzione: come si fa a rimanere inermi innanzi ad un evento di simil portata?
Ad un tratto irrompono fragorose e nitide le note del silenzio. Fuoriesce limpido e fermo il suono da quella
tromba che arriva lontano, giù giù fino alle stanze della memoria, invadendole in modo discreto. E' un continuo via vai di scene che si affastellano incalzanti e si rivedono in istantanea i 32 volti dei morti ammazzati nella Locride. Ancora in attesa di giudizio.
Si parte con il corteo, aperto dall'ormai famoso “striscione bianco” dei ragazzi di Locri, sostenuto all'altrettanto famoso ed incisivo “E adesso ammazzateci tutti”. Davanti a tutti la famiglia di Gianluca, il
papà,le sorelle e la madre. La signora Donatella che si ritrova accanto alla mamma di Massimiliano, il dolore nel dolore, il dolore allo stato puro. Vero, autentico, dignitoso, perché anche il dolore ha la propria dignità. Dopo un centinaio di passi, in maniera defilata ed accompagnata da due rappresentanti delle Forze dell'Ordine, giunge lateralmente Maria Grazia Laganà, la vedova del Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno.
Ha il passo svelto, e dopo pochi minuti guadagna la testa del corteo.
Si compone una triade assolutamente singolare, che costituisce l'apoteosi del dolore, probabilmente il massimo che si sia mai raggiunto nella Locride, quantomeno prescindendo dalla presenza attiva e continua che si sta attualizzando in questi mesi da parte di chi ha visto affondare le lame affilate della violenza. E vuole dire basta, una volta per sempre!
Cresce a vista d'occhio la partecipazione della gente comune, fra i cui volti si notano anche quelli di personalità delle istituzioni, dei candidati al Comune e alla Provincia che hanno aderito alla proposta di estendere il silenzio all'intero arco della giornata: applausi! Frattanto, si odono soltanto i passi sull'asfalto e il movimento scomposto dei palloncini bianchi, distribuiti all'inizio della serata, con su la scritta: “Ciao Gianluca”. Dopo oltre un'ora di composto camminare si arriva sul punto della vergogna, dell'offesa, del buio, illuminato in quell'istante da un olivo, alberello di pace, dalle gerbere gialle
che gli vengono riposte tutte intorno, e da quelle tre donne che, nel frattempo, son diventate quattro.
C'è la figlia di Antonino Scopelliti, il magistrato ucciso nel 1991 a Campo Calabro. Ed è il tripudio del dolore, per quei fiumi di sangue innocente, copiosamente versati sulle nostre strade. Dal quale far doverosamente rinasce la speranza di una nuova primavera della Locride. Perché il sacrificio, non richiesto, dei nostri figli non sia reso vano.






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DUE GIUGNO: MANIFESTAZIONE AL VALANTAIN CONTRO LA ‘NDRANGHETA
by Forever Saturday, May. 27, 2006 at 11:23 AM mail:

DUE GIUGNO: MANIFESTAZIONE AL VALANTAIN CONTRO LA ‘NDRANGHETA

Solidarietà per i giovani gestori del Valantain


Chi non ha sentito parlare del VALANTAIN?

È un ristorante di S. Trada, a Villa San Giovanni i cui gestori, i giovanissimi fratelli Mazza (di 20 e 23 anni) si sono rifiutati di pagare il pizzo ed hanno denunciato la cosa ai mass media ed ai carabinieri.
È un locale che i ragazzi hanno preso in affitto e ristrutturato in un luogo bellissimo con una splendida veduta sul mare ma, poco dopo aver avviato l’attività, nel novembre del 2004 sono arrivate, puntualmente, le prime intimidazioni con le richieste di denaro.
I fratelli Mazza non hanno tollerato che la ‘ndrangheta affermasse con prepotenza il proprio potere arrogante. Si sono ribellati alla violenza mafiosa denunciando il tutto ai carabinieri e da allora sono stati sistematicamente, insieme ai genitori, oggetto intimidazioni da parte della 'ndrangheta: lettere minatorie, taglieggiamenti, bottiglie incendiarie, etc.
Tra gli episodi più eclatanti va ricordato che nel febbraio dello scorso anno hanno ricevuto per posta tre cartucce da fucile già esplose insieme ad una lettera dal contenuto intimidatorio; alla fine di ottobre 2005, poi, mentre gli ultimi clienti stavano per andar via, si sono accorti che all'interno dello sgabuzzino del locale c’era un forte odore di liquido infiammabile che aveva già saturato la stanza: è stata evitata una tragedia per miracolo.
Un susseguirsi di atti intimidatori ed attentati che hanno messo letteralmente ed inesorabilmente in ginocchio l’attività. I clienti, per paura di ritorsioni, hanno smesso di frequentare il locale e più o meno,verso la fine di dicembre scorso (2005) dopo l’ennesimo atto di intimidazione (un plico simile ad un ordigno, riposto dietro un finestrone del locale e il taglio di diversi rami di una bellissima palma posta all'ingresso del locale ed accuratamente riposti in un angolo del giardino di pertinenza del ristorante) sono stati costretti a chiudere (almeno per il momento) il ristorante.
Oggi, alla difficoltà di riaprire il ristorante e a quella di far fronte agli ingenti problemi economici che l'evolversi della vicenda ha comportato, si aggiunge il fatto che le minacce non sono cessate, come testimonia quanto accaduto pochi giorni fa: sulla loro auto è stato rinvenuto il disegno di tre croci ed una bara … e due giorni dopo è arrivata loro una nuova lettera minatoria …
Sono mesi che non vivono più …
La nostra condanna alla ‘ndrangheta non può essere, ancora una volta, che dura, anzi durissima.
Lo Stato deve reagire realmente, deve intervenire con urgenza, deve garantire il diritto al lavoro e la libertà di impresa, deve essere effettivamente presente e deve essere a fianco dei cittadini onesti che non devono e non possono essere lasciati soli.


Ho fatto un sogno, ci ha scritto Anna Mazza, ho sognato che venivate tutti ed eravate veramente tanti su al mio locale, e ognuno di noi attaccava una sua foto tessera sulle vetrate del locale...poi ci tingevamo le mani d'inchiostro e lasciavamo sui muri le nostre impronte con la firma in parte...quando stamattina ho realizzato , ho capito che non era poi una così cattiva idea.. e se ci organizzassimo. .potrebbe essere perfetto...sarebbe un modo per far capire ai bastardi che il mio locale.. non è stato fatto per loro, ma per le persone per bene.. per i ragazzi calabresi...per la nuova generazione che GRIDA NO! NON TI PAGO IL PIZZO E NON TI FACCIO ENTRARE NEL MIO LOCALE!!!
………. Io vorrei lanciarvela così...ma credo spero sia una buona idea...fare il nostro incontro il 2 giugno...è festa una festa particolare, quella della Repubblica e il lavoro è uno dei diritti inviolabili sanciti dalla nostra costituzione
………. Sarebbe bello avevi tutti lì per lasciare un impronta per purificare un luogo che è stato profanato...lasceremo sui muri le nostre impronte, simbolo che quelle mura sono state tirate su dall'onesta' e dalla purezza, lasceremo lì le nostre foto, perchè in tanti vedano che i ragazzi calabresi che gridano no alla ndrangheta no alla mafia hanno un viso, hanno una testa...quel posto conserverà per sempre il ricordi di tutti i nostri sacrifici...ma diventerebbe grande custodire anche il ricordo di tutti noi insieme...

L’APPELLO DI ANNA MAZZA È STATO ACCOLTO ED IL 2 GIUGNO IL RADUNO DEL FORUM SI TERRÀ AL VALANTAIN
PER URLARE CON RABBIA IL NOSTRO NO ALLA MAFIA
PER TESTIMONIARE VICINANZA E SOLIDARIETÀ
PER NON ACCETTARE IL SILENZIO
PER ESSERE PRESENTI LÀ DOVE LA ‘NDRANGHETA VUOL FAR MORIRE LA SPERANZA
PER REALIZZARE IL SOGNO DI ANNA MAZZA E DELLA SUA FAMIGLIA (non bisogna mai uccidere i sogni e la speranza)

Si invitano tutti i partecipanti al forum di dare la massima divulgazione a questo appello in modo da essere numerosissimi il 2 giugno al Valantain.
In particolare si invitano tutti quelli che hanno un blog o un sito a pubblicizzare l’iniziativa per darle la massima diffusione e raccogliere un più ampio numero di adesioni e di presenze alla manifestazione.
Si invitano, inoltre, tutti gli studenti che partecipano al forum ad impegnarsi attivamente per far partecipare anche il proprio istituto.
FACCIAMO RETE: L’UNIONE FA LA FORZA!


IL DUE GIUGNO
RADUNO AL VALANTAIN
PER DIRE NO ALLA ‘NDRANGHETA
PARTECIPIAMO TUTTI NUMEROSISSIMI!


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In ricordo di Gianluca
by Alessandra Tuzza Saturday, May. 27, 2006 at 5:34 PM mail:


In ricordo di Gianluca

Si è tenuta in una Siderno deserta e muta la marcia del silenzio voluta dal Comitato della costituenda “Fondazione Gianluca Congiusta”. Una marcia cui hanno preso parte numerose famiglie delle vittime degli omicidi di mafia degli ultimi anni. Dalla famiglia Carbone di Locri, in attesa da 20 mesi di un segnale di giustizia rispetto alla morte del giovane Massimiliano. Alla più nota famiglia Fortugno, da ottobre sulla breccia per scoprire i mandanti di uno degli omicidi più eccellenti dell’ultimo decennio in Italia. Quindi la figlia del giudice Antonino Scopelliti, vittima della ’ndrangheta ancora in attesa di risposte certe da parte degli organi inquirenti. Ma soprattutto, presenti ed attivi sono stati i genitori ed i parenti tutti del giovane Gianluca, ormai simbolo di una Siderno violata ed offesa dalla violenza omicida. Accanto ai genitori delle vittime tanti giovani. I ragazzi di Locri del movimento “Ed ora ammazzateci tutti”, dietro il loro immancabile striscione bianco; quindi i ragazzi di Siderno e tanta gente comune. Un corteo emozionato ed emozionante, silenzioso e composto, aperto accanto ai familiari delle vittime dal Sindaco di Siderno Sandro Figliomeni e da padre Massimo della parrocchia di Santa Maria dell’Arco. Più volte le gerbere gialle, segno ormai indiscusso di legalità hanno tremato in mano alle quasi 500 persone giunte dalla Locride a ricordare le tante vittime innocenti dell’ultimo periodo. Più volte gli squilli tristi di una tromba intonante il silenzio hanno marcato il percorso. Un lento incedere del corteo ha segnato una Siderno con le serrande a mezz’asta e inusitatamente silenziosa. Il percorso ha seguito l’andare di Gianluca, che 12 mesi or sono, in una calda sera di maggio, tornava dal lavoro per andare a trovare la mamma. Un percorso breve, se fatto in macchina, che in pochi minuti ha trasportato il giovane nella braccia dei suoi aguzzini, senza ancora un volto ed un nome. Un percorso partito dal Piazza Porto Salvo, poco distante dal negozio di telefonia del giovane e finito accanto agli uffici del giudice di pace, in una zona a forte espansione edilizia. In una stradina buia ancora senza marciapiedi, lì, a poche centinaia di metri da casa Gianluca cadeva senza un lamento. Lì, in centinaia hanno pianto mercoledì scorso, giurando lotta dura contro la ’ndrangheta. Armati di palloncini bianchi e gerbere gialle ma decisi a sconfiggere il tarlo, che riduce giorno dopo giorno, attimo dopo attimo la Locride, trasformandola in un territorio di nessuno. Un luogo in cui ogni sogno di progresso sembra destinato a naufragare. Così come dodici mesi fa naufragò la testarda lotta per la vita dall’amico Gianluca, che forte dei suoi trent’anni voleva vivere e produrre nella sua terra. Il sogno di tanti giovani è parso finire in quella strada buia. Ma Gianluca, oltre la sua stessa volontà, oggi è divenuto un simbolo di riscatto e di ricerca della giustizia, che non può certo rischiare l’oblio. Il suo sorriso aperto e coraggioso, più volte ricordato dagli amici, è tra noi e segue minuto dopo minuto gli sforzi di quanti credono in un avvenire possibile in Calabria e nella Locride.

Alessandra Tuzza

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Asl di Locri, perché il silenzio è totale?".
by asfd Sunday, May. 28, 2006 at 8:26 PM mail:

Non vorrei essere OT, mi sono imbattuto in un articolo, uno dei tanti che fino ad ora si sono letti in giro, riguardo l'ALS di Locri, di seguito ne riporto la conclusione, tratto da:

http://www.nuovacosenza.com/cs/ultime.html

..... Se lo è chiesto oggi il giornalista Elio Veltri durante un incontro al Forum nazionale contro la mafia in corso a Firenze. ..... .... "La cosa che mi piacerebbe se oggi ci fosse stata la vedova Fortugno - ha detto Veltri -, che adesso è deputato della Repubblica, sarebbe chiederle come mai lei, che era direttore sanitario, non si è mai accorta di niente. Perché l'indagine non è stata resa pubblica? Perché Pisanu di fatto l'ha secretata? Perché il materiale, finito nelle mani di un direttore di giornale calabrese che ne ha pubblicato solo la prima parte, è stato sequestrato dalla digos? e perché il silenzio è totale?".

Aggiungo che tutto questo silenzio è veramente assordante, fino a quando non si dirà la verità?


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problema reale ma impostazione qualunquistica
by africota Sunday, May. 28, 2006 at 8:44 PM mail:

Il problema posto da asdf è reale, anche se non ne condivido i toni un po' qualunquistici.

Non sono i direttori sanitari a dirigere le scelte politiche delle Asl ma dei veri e propri Consigli di Amministrazione, in una logica privatistica, nominati dalle giunte regionali, in quel caso dalla precedente giunta di centrodestra.

E probabilmente proprio nei problemi che sarebbero nati nell'allegro andazzo della Asl - soprattutto nelle forniture vere o presunte - con l'impatto con la nuova giunta che va vista la chiave dell' omicidio Fortugno, segnale mafioso preventivo rivolto quindi non contro "il marito del direttore sanitario" ma contro la nuova giunta di cui Fortugno era il vicepresidente.

L'esecuzione plateale davanti il seggio delle primarie ha un inequivocabile carattere di simbolismo politico.

Cosa vuoi chiedere quindi alla moglie di Fortugno ? Se anche sapesse qualcosa è tenuta al segreto istruttorio ....

Quello che è invece veramente preoccupante è la censura di stato - vedi episodio della Digos contro CalabriaOra - sulla intera vicenda della Asl.

Col chiaro coinvolgimento in prima persona del ministro Pisanu nell'operazione .... il che rende l' intera vicenda locrese una questione nazionale ....

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Alla asl di cose scabrose ne son sempre successe....
by micu Monday, May. 29, 2006 at 12:12 AM mail:

Alla asl di cose scabrose ne son sempre successe....la ci lavora gente come Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso ucciso dalla mafia....e cmq a proposito della signora Laganà, mi pare che non fosse lei il direttore sanitario...questa carica è stata smentita dal direttore sanitario in persona un po' di tempo fa...qualcuno si ricorda???? anche se è stata ben impolverata dai giornali la notizia..

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X Africota
by asfd Monday, May. 29, 2006 at 12:30 AM mail:

Ho solo ripreso un articolo pubblicato su la nuova cosenza di Elio Veltri, compunque concordo con te la tua analisi mi sembra aderente alla realtà


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tutte le inchieste "pericolose" vengono secretate...
by Anonimo Monday, May. 29, 2006 at 11:53 PM mail:

... tutte le inchieste "pericolose" vengono secretate... le persone cambiano, i ruoli cambiano, l'unica cosa che non cambia è la paura che si ha di questo mondo cosi corrotto. Anche le forze dell'ordine e le procure hanno paura... non solo di affrontare questa situazione, ma soprattutto di reagire... di colpire i colpevoli che probabilmente sono anche i nostri governanti, almeno quelli che governavano fino a qualche giorno fa ... perchè per l'omicidio fortugno hanno arrestato 4 cani malati esecutori materiali del delitto... ma la mente chi è? si mormora si parla a bassa voce ma nessuno mai pagherà per avere deliberato questo ed altri omicidi!!! non si farà mai pulizia completa perchè non si ha la capacità e la volontà politica !


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Domani tutti al Valantain a Villa S.Giovanni
by Alessandro Thursday, Jun. 01, 2006 at 10:44 PM mail:

ariciao a tutti !
è da un bel pò che non scrivo.
Ma le vicessitudini che ci sono capitate negli ultimi tempi mi hanno allontanato dal PC, diciamo che in generale mi hanno tolto quella poca tranquilità che avevo...
E' un qualcosa che continua giorno per giorno e che devo dire francamente a volte non sopporto proprio.
Pensate che tanti amici miei mi stanno pressando per chiuderla con l'antimafia, mi dicono: "LASCIALI STARE STUPIDO!" e sopratutto "NON VEDI CHE TE LE STAI PROPRIO CERCANDO, MO' PURE AL RADUNO AL LOCALE DI QUELLI CHE NON PAGANO IL PIZZO".
LA MIA RISPOSTA E' UNIVOCA:
E' PER GENTE COME VOI CHE NON CI CREDE, CHE NOI CALABRESI RESTEREMO SEMPRE INDIETRO, E TUTTI, CHI PIU' CHI MENO, MAFIOSI!

io sono stato cresciuto sin dalla nascita con questi valori, e questi valori porterò avanti, PER SEMPRE!

Bisogna crederci cari amici, bisogna crederci davvero, nelle realtà quotidiane, nelle piccole cose.

E io cari amici...
CI CREDO CON TUTTO ME STESSO!!

E DOMANI TUTTA LA NOSTRA FAMIGLIA AL COMPLETO AL VALANTAIN (VABBE', QUESTO ERA SCONTATO) PER RIBADIRE IL NOSTRO "NO" AL FENOMENO CHIAMATO MAFIA!!!


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GRAZIE!!!
by musa Thursday, Jun. 01, 2006 at 10:54 PM mail:

Alessandro...

...GRAZIE!!!

Come sempre sei di esempio per tutti noi...soprattutto per la sottoscritta che troppo spesso si dimentica che il CORAGGIO non va solo predicato, ma VISSUTO...

Come disse un tizio che forse conosci...

...E adesso CREDIAMOCI tutti...

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A/3 (SA-RC): PITTELLA (DS), ESSENZIALE AMMODERNAMENTO
by repubblica.it Saturday, Jun. 03, 2006 at 2:08 PM mail:

Roma, 14:02

A/3 (SA-RC): PITTELLA (DS), ESSENZIALE AMMODERNAMENTO

"I lavori di ammodernamento della Sa-Rc, malgrado i ritardi registrati, rappresentano un'opera essenziale per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell'Italia, e una condizione fondamentale perche' l'Italia sia la piattaforma logistica del Mediterraneo". Lo afferma Gianni Pittella, membro Commissione Economica e Bilancio del Parlamento Europeo. "Il rischio di blocco dei cantieri - continua Pittella - risiede nel limite di spesa previsto nella legge finanziaria varata dal vecchio governo che impedisce all'Anas di spendere piu' di 2 miliardi di euro nell'anno. Non c'e' un problema di disponibilita' di risorse che ci sono e sono prevalentemente di provenienza europea ( anche su questo l'Unione Europea da' una risposta importante per lo sviluppo del Sud ). Il limite di spesa puo' essere modificato o cancellato con decreto dal nuovo governo". "Mi auguro - conclude Pittella - che cio' accada e che non vi siano, quindi, ostacoli alla prosecuzione dei lavori, tra i quali, va ricordato il nuovo maxilotto recentemente appaltato che riguarda il tratto Buonabitacolo Lauria e che mettera' a lavoro 1500 operai, centinaia di professionisti e un notevole indotto".

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Sulla manifestazione al Valentain
by mariocongiusta Saturday, Jun. 03, 2006 at 2:19 PM mail:

RESOCONTO TELEGRAFICO DELLA GIORNATA.
PRESENTI " I BUONI"
ASSENTI "I POLITICI"


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“L’unico bene,ma grande,
che rimane fra disastri agli infelici,
è il distinguer da’ finti i veri amici.”

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GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO ADERITO ALLA MARCIA DI SIDERNO
by mario congiusta Saturday, Jun. 03, 2006 at 10:03 PM mail:

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO ADERITO ALLA "MARCIA DEL SILENZIO"
COME HO DETTO IN TANTE OCCASIONI LA VOSTRA PRESENZA HA ALLEVIATO IL DOLORE DELLA MIA FAMIGLIA,DI QUELLA DI FORTUGNO, DI CARBONE,DI SCOPELLITI.
GRAZIE RAGAZZI E SAPPIATE CHE PER QUALUNQUE VOSTRA NECESSITA' LA COSTITUENDA FONDAZIONE "GIANLUCA CONGIUSTA VI SARA' SEMPRE VICINA
MARIO

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Io Gianluca nn lo conoscevo di xsona...
by Syrius Saturday, Jun. 03, 2006 at 10:07 PM mail:

Io Gianluca nn lo conoscevo di xsona... xò lo conosceva mio frat... infatti quella sera stessa del suo assassinio ci aveva parlato... e qnd è tornato a casa c ha raccontato quel ke aveva saputo sulla sua morte... era mlt amareggiato, dispiaciuto e tanto triste... eppure qua, al sud, sn trp le vittime della delinquenza in generale, e della mafia, e le notizie nn arrivano tte fino al nord, anke xkè in un certo qual modo sarebbero notizie "scomode"... Sta d fatto ke qui muoiono e continuano a morire tante, troppe xsone a causa della mafia, ma nn si conoscono tte, o cmq si dimentikano... nstro compito è continuare a lottare sulla base della loro memoria.

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Lettera aperta alla famiglia Mazza
by musa Monday, Jun. 05, 2006 at 10:11 PM mail:

Non è facile scrivere e mettere su carta virtuale le emozioni che ho provato il 2 giugno, qualunque cosa scrivessi sarebbe riduttiva e sminuirebbe quel non so cosa di meraviglioso che ho provato nell’abbracciarvi tutti, uno per uno…come se vi avessi conosciuti da sempre…

Sarebbe difficile anche trascrivere la rabbia, la commozione, lo smarrimento provato ascoltando la vostra storia e le testimonianze degli altri.

Sento solo di dirvi GRAZIE…
Grazie per questa lezione di coraggio e di dignità.

Franco, hai detto che siamo noi che ti abbiamo restituito la dignità…permettimi di dirti che non è così…

Voi la dignità non l’avete mai persa.
E’ lo Stato in primis ad averla smarrita quando non vi ha saputo tutelare costringendovi ad andare via e rendendosi legale complice di chi, invece, avrebbe dovuto combattere, quello stesso Stato che ha arrestato Provenzano quando ne ha avuto il permesso, uno Stato che permette che Mario Congiusta, Liliana Carbone e troppi altri piangano i propri figli o i propri genitori senza garantire loro giustizia…

Sono i vostri ‘amici’ ad aver perso la dignità lasciandovi soli, scegliendo di essere vili, di avvicinarsi a voi solo nell’ombra e nella sicurezza delle loro vite da ignavi.

Sono le persone che, rimanendo in silenzio, hanno favorito tutto questo ad aver perso questo bene prezioso che ognuno pensa di avere intrinseco nel dna.

Ma voi no…
Voi avete seguito la legge con fiducia, vi siete comportati da persone NORMALI…avete avuto fiducia nelle autorità…ed ecco i risultati.

Chi è che esce sconfitto da tutto questo?
Non voi, ma lo Stato tutto.
Ci sarebbe da riflettere...anche se fa male...e di sofferenza ne abbiamo vissuta troppa.

Mi dispiace nel cuore…troppo…dover assistere come una spettatrice a questo epilogo…
Io voglio ricordarvi nel vostro locale, sorridenti insieme a noi…uniti dall’essere persone giuste…non sconfitti, ma vincitori…

Vincitori perché l’altro giorno ha trionfato l’amore…ha vinto sul silenzio, ha vinto sulla paura, ha vinto sul vuoto…perché il Valantain era pieno di persone oneste, senza falsità o viscide strette di mano.

E’ vero…non eravamo tantissimi, ma abbiamo portato i nostri cuori, abbiamo sognato insieme a voi…ed è stato bellissimo.

ANCORA GRAZIE…

Vi voglio bene…vi porterò per sempre con me.



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comunicato stampa famiglia mazza
by anna mazza Saturday, Jun. 10, 2006 at 12:21 AM mail: al.valantain@libero.it

audio: MP3 stream (mpegurl)

A seguito dell'incontro avvenuto con tanti di voi presso quello che rimane del valantain, sui giornali molti si sono premurati di dare sentenze e commenti questo che inserisco qui sotto è il mio semplice modo per rispondere a coloro che nonostante fossero sati partecipati ed invitati ad intervinire con il solo fine di testimoniare la vicinanza alle famiglie vittime della ndrangheta non sono intervenuti ma commentano o si preoccupano di altro...
Questo è stato inviato alle testate giornalistiche e televisive locali nel primo omeriggio del 9.06.06
COMUNICATO STAMPA:

Stimati e carissimi amici
sono trascorsi dei giorni dall'evento del 2 giugno ormai in tante e svariate maniere definito: incontro politico, passerella e chi più ne ha più ne metta. Gli uomini che ne discutono e che così accaparrano spazi e importanza sui diversi quotidiani, riportano idee e pareri su quanto si è verificato..già lo fanno pur non essendo stati presenti, e non perchè non invitati..e certo non perchè avremmo chiuso loro la porta in faccia . Lo fanno incuranti del velo tragico, della realtà dei fatti: "il locale è chiuso, lo hanno fatto chiudere l'assenteismo, il disinteresse, la non curanza, la poca attenzione, il non intervento e la polemica; polemica che oggi stanca e strema le nostre vite..come se non avessimo già dovuto sopportare abbastanza, come se le parole di critiche su cosa è successo il 2 giugno possa compensare i lunghi e mai interrotti silenzi che hanno accompagnato questi nostri 2 anni di denuncie: dove sono i fatti, le risoluzioni, gli interventi risolutivi ed incoraggianti, è vero siamo beneficiari della legge 44/99 che in teoria dovrebbe tutelarci dalle azioni fallimentari e dai pignoramenti...strano che entrambi ci pesino sulle spalle, e che siamo costretti a dover fare agire nuovamente gli avvocati per far opposizione, strano che uno stato di diritto ti critichi anche e se urli il tuo dolore, la tua disperazione, il 2 giugno non vi erano vip, ma persone che portano e porteranno sulle loro spalle e nel loro cuore dolore incommensurabile, che nessuno dei polemici ha tenuto in considerazione, eppure queste persone sofferenti e provate dovrebbero essere quelle da tutelare, con l'applicazione delle leggi ma anche con l'applicazione delle proprie e personali coscienze. Io ho soli 27 anni, non sono una politica, non sono appartenente ad alcuna associazione...ma come Anna Fortugno, Roasanna Scopelliti, I genitori di Daniele, I genitori di Gianluca Congiusta, sono una cittadina dello stato italiano che si dispera perchè gli è stato portata via la sua vita, solo per aver fatto e seguito i principi della legge!!!Dinanzi alle disgrazie altrui, scevri di polemica sterile tutti dovrebbero chinare il capo ed interrogarsi, più che altro non su una giornata che ha riunito tante persone sofferenti nello stesso luogo, ma su quanto non si è voluto potuto dovuto fare per impedire che ancora una volta l'integrità di persone oneste venisse degradata, sconfitta e umiliata. A tutti dico non ho perso solo io, non ci hanno rimesso solo i parenti e gli amici di chi è vittima della ndrangheta, no.., avete perso voi, criticando e sminuendo la giornata di coscienza, di festa che da "soli" ci siamo creati, e che in vostra assenza abbiamo vissuto. Vi chiedo allora, di perpetrare nel silenzio che avete saputo ottemperare nei tempi trascorsi, anche e solo per portare rispetto, rispetto a me calabrese onesta ma delusa, portare rispetto alle giovani vite spezzate e alle vite strappate di chi con vanto merito e sincerità si batteva per uno stato di diritto anche in calabria....le vostre polemiche non serviranno a riportarli in vita o a compensare gli anni di sacrifici e di ristrettezze che ho dovuto con la mia famiglia sopportare, le vostre chiacchiere o discussioni non serviranno proprio come non è servito il 2 giugno ad aprire le porte delle vostre coscienze....AGITE PER CAMBIARE LE COSE, AGITE PER DARE ONORE AI RUOLI CHE RICOPRITE, AGITE E SINDACATE POCO SUL DOLORE DELLA GENTE"
Vi ringrazio per l'eventuale ospitalità
Anna Mazza

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Perché non ci siano morti di serie A e morti di serie B
by africota Monday, Jun. 19, 2006 at 6:23 PM mail:

Perché non ci siano morti di serie A e morti di serie B, ieri Mario Congiusta, papà del giovane commerciante Gianluca assassinato la notte del 24 maggio 2005 a Siderno, ha dato vita ad una singolare protesta. Ha parcheggiato a fianco del Palazzo Tribunale a Locri una Volkswagen maggiolino tappezzata con le foto del figlio Gianluca recante scritto che nonostante sia passato un anno dalla sua uccisione "ancora nessuna risposta". La protesta di Congiusta si è verificata nel mentre in Procura, il procuratore capo, dottor Giuseppe Carbone, stava effettuando un incontro di lavoro, "per fare il punto della situazione e nel contempo mettere a punto nuove e più idonee strategie atte a contrastare la criminalità organizzata", con i comandanti le compagnie dei Carabinieri di Locri, Roccella e Bianco. Papà Mario, che già in occasione delle ultime elezioni in segno di protesta e per "sensibilizzare" lo Stato, aveva restituito al prefetto il proprio certificato elettorale,a distanza di un anno dalla barbara uccisione del figlio, astro nascente dell'imprenditoria sidernese nel campo della telefonia, con il suo clamoroso e pacifico gesto di ieri mattina ha inteso ancora una volta gridare a voce alta che lo Stato, attraverso le istituzioni preposte, deve a lui, ed a tutti i cittadini, una risposta. Mario Congiusta, un padre affranto dal dolore, non si stanca di ripetere che "la mafia assoggetta" e che lui non si rivolgerà mai ai mafiosi per sapere chi e perché ha assassinato suo figlio. E' lo Stato, con tutte le sue articolazioni, che deve dare risposte, ed in tempi certi, alle attese di giustizia dei cittadini che vivono realtà difficli. Anche per questo Mario Congiusta ribadisce che per quanto lo riguarda lui continuerà "a chiedere giustizia per Gianluca e per tutti quei morti ammazzati, (ormai in quest'ultimo anno nella Locride hanno raggiunto il numero di 30), i cui familiari attendono di conoscere la verità".
Pino Lombardo

ARTICOLO TRATTO DA IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA DEL 17 GIUGNO 2006

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