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[pace] CENSURA: PRIORITA' ALTA_vista dal basso
by Camillo COPPOLA Tuesday, Aug. 08, 2006 at 3:40 AM mail: camillo.coppola@tin.it

Per me è un diritto ed un dovere esporre quanto accaduto il 2 agosto in rete, fatto piccolo piccolo, banale accaduto che ritengo invece sostanzialmente e formalmente di allarmante gravità, inserito purtroppo in giornate di una sempre più vasta drammaticità fuori e dentro l'Italia in vacanza. Scrivo il 1° agosto sul sito Bellaciao Italia un articolo dal titolo NOI-VOI*TU-IO Come non interpretare un "Bella ciao!" come beffardo saluto,avvertimento oggi di scarico e sdoganamento perchè le parole disturbano il governo amico e i suoi amici, i delegati alle istituzioni che "devono lavorare in pace"? E se questo , come ritengo, è un tentativo repressivo, pari a migliaia di piccoli altri, di eliminare-sommergere-soffocare-spegnere lo scontento, il disagio collettivo, l'organizzazione autonoma da partiti e sigle della protesta sociale culturale politica, bene si sappia allora che così come mi sono "prestata" ad essere una donna contro la guerra, di pari passo ho fatto e farò, con ulteriore convinzione, resistenza senza se e ma a questa censura, che si annuncia come una squallida notte senza fine.

----- Original Message -----
From: <doriana@inventati.org>
To: <pace@peacelink.it>
Sent: Thursday, August 03, 2006 11:58 AM
Subject: [pace] CENSURA: PRIORITA' ALTA_vista dal basso


Per me è un diritto ed un dovere esporre quanto accaduto il 2 agosto in rete, fatto piccolo piccolo, banale accaduto che ritengo invece sostanzialmente e formalmente di allarmante gravità, inserito purtroppo in giornate di una sempre più vasta drammaticità fuori e dentro l'Italia in vacanza.

Scrivo il 1° agosto sul sito Bellaciao Italia un articolo dal titolo NOI-VOI*TU-IO, (questo è il link
http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=14460#forum8401),
iniziano i commenti, ne viene "moderato" uno, ritengo a mia volta di commentare questa discriminazione rivolgendomi alla redazione parigina,non credo ai miei occhi..sono "moderata" anche io, interviene un altro
assiduo collaboratore denunciando e appoggiando la mia richiesta, è due volte moderato anch'esso, allora egli tenta la pubblicazione come articolo di questa censura, appare tutto per poche ore, di fatto tutto viene spazzato-eliminato prima di notte, senza spiegazione alcuna. Non
rimane traccia di niente, probabilmente pochi avranno letto e capito,rimane l'articolo con i commenti purgati.

Ora dico che da circa 1 anno collaboro sempre più attivamente e con passione a questo sito, non è superfluo dire gratuitamente e volontariamente, nato in Francia e poi espansosi in Inghilterra e Spagna .Lo spazio di fatto è gestito tecnicamente e graficamente da Parigi, contiguo a Rifondazione e all'area della Sinistra Europea e al
Movimento sopratutto, così come cita il link
http://bellaciao.org/it/collettivo/chi_siamo.php

Mi sembra quindi una straordinaria opportunità per la libertà d'espressione in cui impegnarmi e da diffondere: un sito realmente "in movimento" in cui crescere e confrontarmi, perchè a me affine, non accettando di stare mai seduta al convitato di pietra di qualsiasi bandiera e colore.

Ma evidentemente (almeno per me e pochi altri?) i sintomi della malattia censoria, avvertiti già tutti da tempo, sono diventati una realtà morbosa che di fatto sminuisce, confina il dissenso.
L'attuale governo ricorre alla fiducia per campare e si dice
disponibile all'allargamento, difatto a chi, al Movimento? No a quella destra che sventola come spauracchio a chi dissente.

Come non interpretare un "Bella ciao!" come beffardo saluto,
avvertimento oggi di scarico e sdoganamento perchè le parole disturbano il governo amico e i suoi amici, i delegati alle istituzioni che "devono lavorare in pace"?

Ritrovo sempre più una forma singolare di mobbing nelle liste di discussione, di risposte fredde e silenzi a domande ed istanze precise, si confida comunque nell'autoeliminazione, quando come nel mio caso la censura deve essere rapida e veloce, gli "scripta manent" devono fare poco, pochissimo rumore e non danneggiare nessuno.

Coerenza, ragionamento ed emotività non possono non farmi informare tutti quelli a cui mi sono rivolta con frequenza in questi anni.
Non rinuncio così facilmente alla parola, alla lotta, alla denuncia come persona-donna-cittadina. Reclamo l'applicazione dell'articolo 11 della Costituzione e dell'articolo 21, reclamo le regole dettate da essa, disattese così ampiamente e sfacciatamente, il diritto per tutti di esistere con dignità.

E se questo , come ritengo, è un tentativo repressivo, pari a migliaia di piccoli altri, di eliminare-sommergere-soffocare-spegnere lo scontento, il disagio collettivo, l'organizzazione autonoma da partiti e sigle della protesta sociale culturale politica, bene si sappia allora che così come mi sono "prestata" ad essere una donna contro la
guerra, di pari passo ho fatto e farò, con ulteriore convinzione,resistenza senza se e ma a questa censura, che si annuncia come una squallida notte senza fine.

Chiedo a tutt* di far circolare quanto ho scritto.

Doriana Goracci
----- Fine messaggio inoltrato. -----

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Noi-voi* tu-io | martedì 1 agosto 2006 | di Doriana Goracci
by Camillo COPPOLA Tuesday, Aug. 08, 2006 at 4:45 AM mail: camillo.coppola@tin.it

SI RINTRACCIA L'ARTICOLO MONCO E SENZA I COMMENTI:


Movimenti
Noi-voi* tu-io
martedì 1 agosto 2006

di Doriana Goracci

Avverto lo schieramento di due parti: una diciamo governativa e legale, l’altra libertaria ed extraparlamentare. Da una parte oggi i delusi, dall’altra i "te l’avevo detto, oggi perchè rompi i coglioni?".

Di fatto le posizioni sono molto più ampie, proprio perchè la storia individuale è diversa, allora cerco di capire cosa ci ha accomunato e FORSE ci potrebbe accomunare. Credo davvero che nessuno di noi, che scrive quì sopra tantopiù non incollando "altri" ma esponendo ed esponendosi, si sia mai sentito "asservito" ad un partito, ma proprio per indole o vissuto, si sia identificato meglio in esperienze e modalità diverse.

Non mi è mai piaciuto mettere la parola conclusione a nessuna storia ed ergermi a depositaria di giustizia e verità, neanche a livello personale.Ma credo nelle capacità che l’altro ha di darmi ed io di trasmettere. A parole, a fatti, anche piccoli ed apparentemente insignificanti.
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9 commento(i).

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