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Sulle dimissioni di Elisabetta Pilia
by Ricevo e inoltro Thursday, Nov. 23, 2006 at 8:48 AM mail:

COMUNICATO STAMPA Le dimissioni di Elisabetta Pilia: il segno di una politica culturale fallimentare

L'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda auspica che le dimissioni di Elisabetta Pilia, ex Assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Sardegna siano un'occasione per una politica linguistica finalmente all'altezza di quanto il popolo sardo chiede e merita.

L'ex assessore Pilia, malgrado il settore della lingua sarda sia compreso nel suo assessorato, non si è distinta in modo significativo nella promozione del bilinguismo, né ci risulta che abbia mai parlato o scritto in sardo nella sua attività istituzionale. Le sue dimissioni, per quanto tardive, segnano il fallimento della politica culturale della Regione, improntata a un italianismo conservatore e anacronistico, ormai inadeguato a soddisfare le esigenze dei cittadini e delle cittadine della Sardegna.

La stessa delibera con la quale è stata adottata la cosiddetta Limba Sarda Comuna (LSC) sembra una misura portata più per calcolo politico, con tutte le ambiguità, contraddizioni e assurdità del caso, che per reale convinzione. Se la Giunta Regionale e il presidente Soru sono così convinti della bontà della LSC, perché non la usano per esprimersi quotidianamente nell'attività amministrativa in uscita?

Nella lettera di dimissioni l'ex assessore Pilia sostiene che nessun cambiamento può essere duraturo se non è consolidato dalla condivisione e dalla partecipazione. Due azioni nelle quali lei stessa non ha brillato. L'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda le aveva consegnato (protocollo Assessorato P.I. della R.A.S. del 29.09.2006) la proposta di politica linguistica Sardu de Totus (http://www.comitau.org//SDT.pdf), elaborata e stampata a spese proprie, a differenza di quella della commissione regionale, dichiarandosi disponibile alla cooperazione col suo assessorato. Ma non abbiamo mai ottenuto risposta, neanche per un rifiuto. Evidentemente "Sardegna insieme", "condivisione" e "partecipazione" erano, come temevamo, soltanto slogan da usare in campagna elettorale.

L'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda, diversamente da altre associazioni, si è sempre caratterizzata per il suo essere propositiva. Ne sono testimonianza le nostre attività - raccolte nei siti http://www.acalisa.org e http://www.comitau.org - e anche in quest'occasione sosteniamo senza mezzi termini la necessità che il posto lasciato libero dalla Pilia venga occupato da Antonio Lepori. Uno studioso di grande valore, il primo ad aver compilato un dizionario italiano - sardo campidanese, che a vent'anni dalla pubblicazione ancora va a ruba, e una grammatica della lingua sarda scritta in sardo stesso. Una persona competente e aperta, fuori dalle consorterie politiche e accademiche.


Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda

Quartu Sant'Elena, 22 novembre 2006

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Pilia sbirraccia
by Massimeddu zolo Thursday, Nov. 23, 2006 at 10:47 AM mail:

E' stata una fortuna che quel cesso di Pilia si sia dimessa.
L' ho conosciuta un giorno che ero entrato nella biblioteca universitaria "Pigliaru" di Sassari da lei diretta, vedendo arrivare questa megera (in qualita di diretrice) che affermando di aver chiamato i carabinieri per denunciarmi per minacce, mi ha costretto ad andarmene.
La biblioteca era deserta e lei mi ha cacciato con la scusa che levavo il posto ai figli di papa studenti di legge. Il suo comportamento si addice più alla direzione di un carcere che di una biblioteca, spero di reincontrarla per esprimerle tutto il mio disprezzo a questa aguzzina messa ai vertici della cultura in Sardegna.

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una tira l'altra
by moralizzare Friday, Nov. 24, 2006 at 12:19 AM mail:

E adesso tocca a quell'incapace di Maria Maddalena Salerno.

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naradelu in sardu!
by Kartu Friday, Nov. 24, 2006 at 1:47 PM mail:

Nemmancu a mene mi paret chi s'assessora Pilia hat fattu nudda de novu po sa limba sarda, peroe finzas bois: ite sensu tedet iscriere sos articulos in italianu? Si est'abberu chi cherimos chi sa limba nostra no si che moriat, toccat a incomintzare a iscriere e faeddare in sardu sempere! No li faghe nudda si no este sa manera uffitziale o "standard", amos semper faeddadu in sardu e finzas iscrittu, bastada a badiare sas poesias de Mereu, de Cubeddu, de Poddighe....sas cantzones de sos Kenze Neke, de sos Cordas e Cannas, de su biadu de Andrea Parodi..issos (finzas si a unu no lis aggradant) ite an'ispettau a sa regione po incomintzare a iscriere o cantare in sardu?
S'academia campidanesa it'est ispettande????
Aiòòòò`!

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Kartu tenit arrexoni
by ma no po s'ACALISA Saturday, Nov. 25, 2006 at 12:14 PM mail:

Kartu tenit arrexoni ma no po s'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda, ca sa cosa sua da fait totu in sardu, bàstat a biri is jassus http://www.acalisa.org e http://www.comitau.org

Cussu est in italianu ca est unu comunigau de imprenta po is jorronalistus, po ki du ponjant in is jorronalis. A dolu mannu, a issus sa cosa tòcat a si da mandai in italianu, ca de si nunca nce da fùlianta a primu ancora de da ligi.
E custa no est crupa de s'Acadèmia Campidanesa de sa Lìngua Sarda, ki antzis si fiat oferta in mesu a unu cursu po jorronalistus (su de s'assòtziu I Sardi, duus annus fait) po dis imparai su sardu puru.

Is jorronalistus funt un'arratza mala, ca no dònanta cunsideru a custas cosas de importu.

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