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Elenco sostanze chimiche usate nei laboratori del gran sasso
by abruzzo social forum Wednesday, Feb. 09, 2005 at 1:56 PM mail:

Negli esperimenti condotti nei laboratori sotterranei del Gran Sasso sono utilizzate numerose sostanze chimiche, alcune delle quali molto pericolose e stoccate in notevoli quantità.

Il composto più pericoloso è senza dubbio il Cloruro di Gallio (GaCl3), di cui sono presenti nel laboratorio circa 30 tonnellate. Questa sostanza è inclusa nell’elenco delle “sostanze estremamente rischiose” (extremely hazardous compounds) stilato dall’EPA, l’Agenzia Federale per l’Ambiente del Governo degli Stati Uniti, unanimemente riconosciuta come l’Agenzia per l’ambiente all’avanguardia a livello mondiale.

La scheda redatta dall’EPA con le caratteristiche del Gallio non lascia margini di dubbio sulla pericolosità di questa sostanza. La dose minima letale è tra le più basse tra quelle delle sostanze pericolose presenti nell’elenco dell’EPA: negli esperimenti di laboratorio, infatti, si è verificato che è sufficiente una concentrazione di 0.19 mg (2 decimillesimi di grammo) per litro d’aria per causare la morte delle cavie.
Il Cloruro di Gallio, inoltre, è molto solubile sia in acqua calda che in acqua fredda. Per tali ragioni appare chiaro che un eventuale incidente, anche per il probabile coinvolgimento di altre sostanze, avrebbe conseguenze disastrose in un’area ben più vasta dell’area interessata dal Laboratorio e certamente non basterebbe un cunicolo per rendere possibile il soccorso e l’immediata bonifica dell’area interessata. Nella citata scheda dell’EPA si può leggere: “Per la tossicità del Gallio e dei suoi derivati, come dimostrato dagli esperimenti, tutte le persone coinvolte nel lavoro con queste sostanze dovrebbero essere sottoposte ad un esame medico periodico, durante il quale un’attenzione speciale deve essere posta al controllo delle condizioni del fegato, delle vie respiratorie e della pelle”. Va poi considerato che le caratteristiche della sostanza sono ancora in parte sconosciute: per esempio, in caso di incendio con cloruro di Gallio, non si è in grado di affermare con certezza quale sia il metodo migliore per spegnere le fiamme.

Molteplici e gravissime sono le conseguenze sanitarie di un’eventuale esposizione a questa sostanza (arresto respiratorio, cianosi, paralisi ecc.), tanto da rendere il soccorso delle vittime particolarmente difficoltoso. Sempre nella scheda dell’EPA si può leggere: “L’esposizione acuta al Cloruro di Gallio può richiedere la decontaminazione e supporto rianimatorio delle vittime”.

Tra le altre sostanze presenti nei Laboratori di Fisica Nucleare sotto il Gran Sasso, si possono ricordare: 1.800 tonnellate di idrocarburi (miscelati con altre sostanze) stoccate in circa 1500 tanks, 600 tonnellate di Argon liquido (da portare a varie migliaia di tonnellate nei prossimi anni) e 16 Kg di Germanio arricchito.

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scusa ma
by ti sei mai chiesto Wednesday, Feb. 09, 2005 at 9:04 PM mail:

quante sostanze pericolose si trovano in posti molto più densi di popolazione?

Non mi sembra che hai nominato nulla di fantascentifico...non te la prendere però

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ma tu invece sai che..
by e-lotta Sunday, Apr. 03, 2005 at 4:05 PM mail:

ma le sostanze dei laboratori del gran sasso sono stoccati vicino a una grande falda di (ottima) acqua che da da bere a circa 500.000 persone, che aumentano nei mesi estivi.

ti sei chiesto se mai dovesse succedere un incidente grave (come sono già successi nei labratori del gran sasso) quale potrebbe essere il risultato della combinazione acqua+cloruro di gallio+trimetilbenzene, ...

...ancora non si sa bene quali possano essere i risultati:
sicuro 500.000 persone con crisi epilettiche, e sintomi da grave intossicazione...

Il problema è che con quella grande quantità di sostanze(di quel tipo) si riesce a fare bene molti esperimenti sul neutrino, soprattutto senza costosissimi rilevatori, come ad esempio gli accelleratori di particelle...

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