Da Pagina12 di 16 gennaio 2002, Guillermo Zysman
Casilda. Nella città a 50 km da Rosario una manifestazione convocata
dalle
autorità, organizzazioni produttive e sociali ha sfilato pacificamente
fino a
che non è giunta davanti alle sedi bancarie del posto.
Mentre il grosso della manifestazione capeggiata dal sindaco Eduardo
Rosconi
protestava davanti alle sedi di istituzioni bancarie argentine un
gruppo di
manifestanti ha cominciato a lanciare pietre e sanpietrini. Le vetrate
delle
banche sono andate distrutte; anche alcune sedi delle imprese
privatizzate di
servizi pubblici hanno subito danni e sono state incendiate.
Questa cittadina di 35mila abitanti, è popolata tra gli altri da
produttori
di cereali e padroni di redditizie imprese nel settore delle macchine
agricole, che sono caduti in indebitamenti e mancanza di finanziamenti
man
mano che la convertibilità e l’economia al collasso non aprissero le
porte
alle importazioni senza barriere.
La protesta da mesi si scaglia contro la banca usuraia che viene
considerata da questi, fino a poco fa attori principali dell’economia
della
zona, come la principale responsabile della caduta in picchiata di
Casilda.
L’intenzione del “comité de crisis” che ha convocato la manifestazione
in cui
sono confluiti impresari, fattori, disoccupati, organizzazioni di
lavoratori,
gli stessi funzionari, era quella di ripudiare gli ultimi
provvedimenti
economici come la pressione che sta esercitando da anni il sistema
finanziario.
Gli scontri con la polizia giunta in forze da Rosario, hanno causato 5
feriti
da pallottole da gomma e diversi intossicati dai lacrimogeni. 16
arresti. Gli
organizzatori hanno parlato di gruppi infiltrati, gente che è
venuta da
località vicine per approfittare delle proteste a vantaggio di alcuni
settori
politici.
Affermazioni che lasciano quantomeno riflettere…
Intanto da Buenos Aires:
Il Governo Duhalde ha decretato l’emergenza alimentare su tutto il
territorio
nazionale. Il decreto firmato dal Ministero degli Affari Sociali e
dell’Ambiente prevede il finanziamento di 250 milioni di euro per
acquistare
alimenti per “soccorrere le necessità di base della popolazione più a
rischio
di sussistenza
Traduzione by Matteo Indy na
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