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http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1167514.php Invia anche i commenti.

Olimpiadi: l'avevamo detto che sarebbe finita così...
by green block Wednesday, Oct. 18, 2006 at 2:29 PM mail:

"Il giorno prima della cerimonia d'apertura dei XX Giochi olimpici un gruppo di duecento anarchici sfila assediato da massaie, pensionati e automobilisti che gli vomitano addosso odio viscerale. In testa al corteo uno striscione: «Torino 2006, devastazione e saccheggio» In alcuni momenti le forze dell'ordine trattengono la folla che lincerebbe i manifestanti per la semplice ragione che esistono, che rompono, che rovinano la festa."

Olimpiadi: l'avevamo...
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Consentitemi un timido tentativo (ritardatario) di riflessione post-olimpica. Per comodità, mi ricollego al post: Era qui la festa? ( http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1109582.php ), che riportava un articolo da Diario del 10 luglio 2006:
Si può solo dire: "l'avevamo detto che sarebbe finita così..." ( http://www.spintadalbass.org/images/L'avevamo%20detto%20Olimpiadi%202006.doc oppure http://www.notav-norepressione.it/wordpress/?page_id=88 ).

La festa è finita.
"Le Olimpiadi sono state definite nell'euforia della festa un successo. Sicuramente sono state un investimento economico ad alto rischio fatto da privati con denari pubblici." E alla fine le spese le pagheremo noi. In tasse, ovviamente, e in termini di danno ambientale.
"Le due infrastrutture più esposte a incerto futuro sono (...) la pista di bob-slittino di Cesana Torinese e il trampolino di Pragelato, due esempi di gigantismo italico." Ma c'è molto di più da scoprire nell'articolo di cui sopra, andatevelo a leggere per benino.
Una volta che ci si è resi conto di cotante cosette imbarazzanti, diventa interessante tornare un poco indietro nel tempo ed andare a rileggersi, col senno di poi, un po' di propaganda olimpica pre-Olimpiadi...

I segni dei Giochi sul territorio
di Gianni Romeo, La Stampa
http://www.regione.piemonte.it/pressway/dwd/piedmont6_06/04.pdf
Il nostro eroe parte subito ispirato: "L'Olimpiade? E' un sogno. E' un'astronave, una nuvola che periodicamente attraversa il cielo, in questo caso il cielo della Regione Piemonte."
Poi passa ai consueti deliri strumentali sui "messaggi positivi che si porta appresso, messaggi di pace, di eguaglianza, di lealtà, di comprensione, di rifiuto del razzismo."
Ma...c'è un ma, e persino loro devono ammetterlo: "Ma c'è una robusta àncora che terrà sempre l'evento legato alla realtà: sono i segni lasciati dai Giochi sul territorio."
Strade, innanzitutto: "Sono state modificate e migliorate tante strade (...) Ma proprio l'Olimpiade dà anche segnali di natura opposta; non è (soltanto) consumismo, non è spazio indiscriminato di conquista per le auto e i loro odori. Anzi, i Giochi insegnano prima di tutto il rispetto e l'amore per i luoghi vissuti in quel periodo, che debbono restare il più possibile incontaminati"... Ma tutto questo è pura fantasia, ed il nostro amico articolista lo sa benissimo. Infatti, "Insieme alle strade sono nati impianti sportivi d'avanguardia che metteranno a dura prova le capacità di chi presiede al territorio." E poi la chicca: "Quelle che a volte SEMBRANO FERITE INFERTE ALLA MONTAGNA, come i trampolini o la pista di bob, dovranno diventare FONTE DI NUOVA VITA (...)" (il maiuscolo è mio)... Ma quant'è poetico il nostro giornalista della 'Busiarda'! Riesce magicamente a far apparire meraviglioso quel che è in realtà osceno, inutile, insensato: proseguendo a parlare della "eredità materiale" dell'Olimpiade, riesce a descrivere gli impianti sportivi come "immense astronavi necessarie per disputare i Giochi", che "dovranno essere integrate con saggezza nel territorio". Che Paese strambo che siamo: sbattiamo gli immigrati nei CPT, ma riusciamo ad immaginare l'integrazione degli UFO!
"L'Olimpiade è un sogno", certo. Ma i danni che ha causato, in maniera ormai irreparabile, sono una triste realtà, facilmente verificabile andando su http://nolimpiadi.8m.com/ , ed in particolare alle pagine: Ambiente: pronto per essere distrutto ( http://nolimpiadi.8m.com/ambienteintro.html ) e I progetti per i giochi della neve (ooops...del cemento) ( http://nolimpiadi.8m.com/impianti.html ).

Ma a noi hanno voluto far vedere questo scempio in tutt'altro modo...
Strutture spettacolari per il Piemonte del futuro
di Giorgio Pasini, Tuttosport
http://www.regione.piemonte.it/pressway/dwd/piedmont6_06/06.pdf
"Quasi due miliardi di euro spesi. Bene. I Giochi Olimpici Invernali (...), quelli che si stanno per celebrare a Torino e sulle sue montagne (...), hanno già lasciato un segno indelebile per il futuro della città e del Piemonte. Un segno spesso tracciato da architetti famosi. Un segno colorato, luccicante e riflettente." Proprio come le vetrine dei negozi. Ma in qualche modo bisogna pur far passare al grande pubblico strutture quali "Palasport, trampolini, budelli di ghiaccio, poligoni e piste di ogni tipo"... E fate bene attenzione, perchè Torino 2006 "significa cemento, acciaio e vetro, innovazione e attenzione per l'ambiente": che magia! Una contraddizione in termini che gli si può far passare solamente concedendo anche a quest'altro scribacchino la licenza poetica. Ma voi non dovete preoccuparvi: "I disagi per i cantieri, come le polemiche, sono alle spalle". Sto appunto scrivendo questo pezzo per dimostrare il contrario! "Davanti ci sono i Giochi, ma soprattutto l'utilizzo post-olimpico": appunto. "Perchè troppe cosiddette "cattedrali nel deserto" sono state l'eredità olimpica del passato". Ma adesso no: adesso è tutto diverso! E così, anche qui, arrivano gli UFO in aiuto al giornalista sempre più in difficoltà, e si torna a parlare ad es. di una "tecnologica nave spaziale" che verrà di certo riutilizzata dopo i Giochi, passando poi ai mitici trampolini di Pragelato, che "diventeranno un polo indispensabile per il salto [per i milioni e milioni di amanti di questa assurda disciplina!!!] (...), ma anche centro d'intrattenimento estivo", qualsiasi cosa voglia dire (forse non lo sa neanche lui). E così pure la pista da bob "sorta dopo tanti travagli" "potrebbe trasformarsi in un altro parco dei divertimenti, sullo stile St.Moritz": figata! Non vedo l'ora. In realtà, secondo quanto si legge nell'articolo di Diario, per queste strutture è stato previsto in tempi più recenti addirittura l'abbattimento. Altrimenti, s'è immaginato "un ulteriore investimento, da parte di chi non si
capisce, di ulteriori 4-5 milioni di euro per la creazione di uno snow
park, una cittadella del divertimento montana. Centri commerciali,
discoteche, alberghi, resort, bar" che "cementificherebbero ancora un po' questa montagna", entusiasmando il sindaco di Torino Chiamparino "che sogna «di vedere sfrecciare il sabato e la domenica le famigliole». Sogni o incubi futuribili."

Eppure qualcuno, senza farsi abbagliare da simili luccicanti, ammiccanti prospettive - pochi esagitati anarco-insurrezionalisti, probabilmente - s'era accorto della devastazione in corso...
Olimpiadi invernali Torino 2006 > Un salto nell'ecodistruzione legalizzata
http://viaggi.ciao.it/Olimpiadi_invernali_Torino_2006__Opinione_461788
Leggiamone assieme un significativo estratto: "Adoro le olimpiadi in ogni suo genere. (...) Ormai si sta avvicinando il 2006, anno in cui avremo in Italia, a Torino, le Olimpiadi invernali.
Quando ho saputo che le gare verranno effettuate nella località dove ormai vado da anni [Pragelato, presumo NdR] e dove i miei genitori hanno comprato un piccolo appartamento, ero contentissima.
Giusto fuori il nostro condominio effettueranno le gare di salto.
Che emozione! Mi hanno sempre fatto una gran paura e un po’ di invidia gli atleti che lo praticano per il coraggio che hanno di buttarsi.
Purtroppo però mi sono dovuta un po’ ricredere sul pensiero che ho sempre avuto, che lo sci è uno sport che rispetta la natura.
Questo perché sto osservano la costruzione dei trampolini. (...) Io pensavo che i trampolini fossero delle strutture non fisse, che poi potevano essere eliminate dopo le olimpiadi.
Invece hanno distrutto mezza montagna, eliminando un numero notevole di alberi.
E’ veramente uno scempio.
Certo in Italia non esistono trampolini per il salto e i nostri atleti devono sempre andare all’estero per allenarsi, ma penso che avrebbero potuto trovare un’altra soluzione.
Come chiamare questo intervento? ECODISTRUZIONE MOSTRUOSA.
La cosa che poi lascia basiti è che in questa circostanza nemmeno i tanto “combattivi” Verdi si sono mossi.
Inoltre per poter garantire un buon scorrimento del traffico che si verrà a creare in quel periodo stanno agendo anche sull’allargamento della strada della Val Chisone (quella che porta al Sestriere, altro tristissimo esempio di ecodistruzione in nome dei profitti) espropriando terreni e addirittura intervenendo sul corso del fiume.
Sicuramente le Olimpiadi del 2006 saranno un grande evento per Torino e le località interessate ma se questo tipo di eventi devono andare a discapito della natura e del paesaggio forse sarebbe meglio pensarli in modo diverso. (...) Queste sono mie semplici considerazioni su un evento che, se da una parte mi entusiasma il fatto che si svolga in Italia, dall’altra mi rende particolarmente triste per l’impatto ambientale distruttivo che sta avendo su questi posti stupendi.
Vorrà dire che ci terremo questo "ECOMOSTRO"."

Altra testimonianza: "Io mi ero iscritta ai ragazzi del 2006..ne ero abbastanza convinta, poi ho cominciato a vedere la montagna danti a casa mia trasformarsi in una colata di cemento, le mie stradine spianate dalle ruspe x la pista di fondo e soprattutto, NOVITA' 2005/2006: una statale sul fiume, proprio dove anni fa l'alluvione portò via tutto.
Ora mi chiedo: MA SIAMO FESSI?"
(dal forum di http://www.scidecom.org)

Interessante anche quest'altro contributo: Olimpiadi: Una grande occasione ( http://www.onemoreblog.org/archives/009689.html ), da cui estraiamo una citazione dell'onorevolissimo Piero Fassino: «Le Olimpiadi sono una grande occasione e una grande vetrina per Torino, contestarle è privo di senso». Grande!!!

...Che altro dire? Che la gente, come al solito, s'è lasciata abbagliare dal "sogno" promesso (proprio come con Berlusconi), e che - ecomostro o astronave che dir si voglia - come al solito ci ha rimesso l'ambiente, quindi ci abbiamo rimesso tutti. E a guadagnarci sono stati, come al solito, in pochi.
La storia si ripete, siamo noi a non volerla imparare.

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Alcuni altri link in merito:

XX Olimpiade Invernale - Opere, Finanziamenti, Ambiente
http://it.wikipedia.org/wiki/XX_Olimpiade_Invernale
"I lavori di preparazione delle XX Olimpiadi Invernali sono stati peraltro duramente contestati da chi temeva danni agli spazi naturali (soprattutti in montagna) e alle condizioni di vita degli abitanti e hanno costituito un Comitato Noolimpiadi!. In parte i timori sono stati ad oggi confermati: tra quelli di maggior rilevanza si nota che risultano distrutti molti pascoli (trasformati in parcheggi) e boschi secolari, ed in alcuni siti sono state prese poche precauzioni contro la dispersione di fibre d'amianto durante i lavori di movimento terra e riplasmazione dei versanti."

Olimpiadi Torino 2006: Gli impianti di risalita olimpici
http://www.funivie.org/pagine/speciali/torino2006/index.htm

TORINO 2006
IL DOPO-GIOCHI LA CABINA DI REGIA DEL TOROC AFFRONTA LO SPINOSO PROBLEMA
Il futuro degli impianti
La pesante eredità lasciata dalle Olimpiadi
La gestione sarà affidata a una Fondazione
ma già si calcola un deficit di 6-7 milioni l’anno
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/torino2006/200602articoli/2772girata.asp

TORINO 2006
Il futuro degli impianti
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/torino2006/200602articoli/2778girata.asp

FORUM INTERNAZIONALE “GLI IMPIANTI SPORTIVI” - Atti del convegno
GIBELLO - L’impiego delle strutture olimpiche dopo le olimpiadi. Il caso di Albertville (500 KB)
http://www.agenziatorino2006.it/forum/dwd/atti/gibello/relazione_gibello_ita.pdf

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