Ugo Gaudenzi Rinascita 14 ottobre / 15 ottobre
Antiamericani Forche caudine
Deja-vu
(Rinascita 15 ottobre)
Certo è difficile per i seicento compagni del "campo antimperialista" uscire indenni dalle forche caudine che la sinistra-chic (quella "ufficiale" composta da liberal-chic, ulivisti-chic, comunisti-chic) sta ergendo attorno a loro. Rei di lesa maestà antifascista (anche se rigettano questa "accusa"), rei cioè di avere delle opinioni libere, vengono giorno dopo giorno inseriti nel lager dei reprobi, dei soggetti democraticamente scorretti. Parlano di resistenza irachena e palestinese? Allora sono fascisti anche loro, come peraltro dimostrano ben 3 (sic) "infiltrazioni" nel loro "campo". (Inutile poi andare a vedere chi siano in realtà i presunti "infiltrati"... quando si demonizza qualcuno non c'è distinguo che tenga). Ci dispiace per loro. Anche perché, con i loro tentativi di difesa troppo onesti stanno cadendo tutt'interi nel trappolone del sistema. Non si accorgono - o tentano di non accorgersi - che la manovra è concentrica. Viene portata contro di loro dalla mano destra della liberaldemocrazia e da quella sinistra. La destra ha steso la miccia. La sinistra (chic) fa il lavoro sporco, la accende. La destra resta a guardare (e ne avrà tutti i vantaggi: mostrare, ad un tempo, come siano 4 - e solo 4, e ridicoli ... - i gatti che non approvano la vergognosa aggressione all'Iraq (come quella alla Serbia), e come tra questi quattro gatti vi siano anche i diabolici fascisti. La sinistra vetero-comunista-chic, alla Grimaldi, strepita richiamando gli eretici all' ordine antifascista. La sinistra democratica-chic, con i vari Magdi Allam, Gad Lerner, Giuliano Ferrara & Co, ricorda come gli americani siano stati SEMPRE portatori di libertà. La sinistra-liberal-chic, con i suoi "intellettuali" alla Paul Berman (il pacifista-guerrafondaio Usa ospitato ieri dal "Corriere della sera" per riprendere ed allargare il varco aperto dal Magdi Allam) lancia il suo peto per accomunare i vari "Satana" (adesso si chiamano "canaglie") di ieri e di oggi, da Stalin ad Hitler, da Khomeini a Misolevic, fino a Saddam e ai suoi ba'athisti, socialisti nazionali arabi che vorrebbero permettersi -ahiaiahiahi... - di non cedere agli atlantici il completo dominio sulla propria patria. Alle due ali intercambiabili del sistema liberaldemocratico fa comodo criminalizzare i gruppi di uomini liberi. Ostracizzare i conati di libertà delle opposizioni vere. E, ma surrettiziamente, fa anche loro comodo iniettarvi un po' di veleno, per scompaginarne le fila e addomesticarli meglio. Così i conti tornano. E loro, i camerieri degli angloamericani, non perderanno il posto. u.g. Untori di nuovo al lavoro
Deja-vu
Rinascita 14 ottobre
Una nota è d'obbligo. Anche perché ci risulta oscura - anzi: troppo chiara - la polemica che sta montando su vari organi di informazione sulla presunta "coincidenza degli opposti estremismi" nella critica dei crimini americani e all'aggressione occidentale all'Iraq. Ieri, ad aprire il fuoco, su un'intera pagina del Corriere della sera, contro "l'alleanza tra estremisti" è stato quell'esimio tuttologo sull' Arabia e l'Islam che risponde al nome di Magdi Allam. Questo ex giovin collaboratore della "Quotidiani associati", elevato ai fasti di portavoce del Pensiero Unico democraticamente corretto grazie alla sua presenza pervasiva in ogni canale televisivo italiota con e dopo l' invasione dello Stato iracheno, ha additato alla gogna pubblica, liberal democratica, chi si permette di manifestare a favore della resistenza irachena alle forze occupanti. E, per meglio criminalizzare le voci che si levano contro la vergognosa occupazione di uno Stato da parte degli atlantici, ecco il Magdi Allam "smascherare" (parole sue) coloro che sono "uniti dal collante dell' ostilità, dell'odio e della violenza: antiebraisno, antiamericanismo, antistsitema, antiglobalizzazione". Questo "fronte comune tra integralisti religiosi e gruppi di neofascisti e di ultrasinistra" sarebbe composto in primis (la selezione dei partecipanti al detto "fronte" è sempre di Magdi Allam) da quei militanti della sinistra che nella prima settimana di settembre hanno dato vita al "campo anti-imperialista di Assisi" (i nomi citati? Moreno Pasquinelli, Miguel Martinez, Hamza Roberto Piccardo, Carlo Corbucci) e che oggi stanno preparando una manifestazione pro-irachena per il 6 dicembre; quindi dal gruppo "Comunità politica di Avanguardia", pro-islamico, fondato da Leonardo Fonte e indicato di fatto come di "estrema destra"; da "al Awda" (Il Ritorno, sito pro-palestinese, gestito da Suzanne Scheidt e da Claudio Tullii); da "al Jazira" (sito gestito - anche - da Enrico Galoppini). Ecco dunque i complici del Grande Complotto smascherato dall' egiziano-occidentalista. Tale apprendista politologo assoldato dai media del pensiero unico atlantico che si scandalizza non certo della gravissima ferita inferta al diritto internazionale da un'aggressione ad un popolo libero, ma di una annunciata raccolta di fondi (del campo antimperialista) da 10 euro pro-capite da versare alla resistenza irachena nella persona di Jabber al Kubaysi, un oppositore - tra l'altro! - di Saddam Hussein. Fin qui la cronaca, che abbiamo riportato pur riconoscendo di aver concesso troppo spazio alle elucubrazioni del nostrano Salman Rushdie. Ed ora un paio di nostre considerazioni. La prima è quella del deja-vu. Ricordiamo bene infatti come, un po' meno di quaranta anni fa, una rivolta di generazione che voleva far "morire le bandiere rosse e quelle nere" nel "nome di mille bandiere" fu soffocata scientemente da un pugno di corruttori, pseudo-intellettuali, politicanti e pennivendoli, che, a colpi di "dagli al fascista" e "dagli al comunista" crearono artificiosamente una nuova feroce divisione nel nostro giovane popolo, ricreando sprazzi di guerra civile, di odio, di sangue, di carcere, di esilii, di stragi, di morte. La seconda è quella dell'"abbiamo già dato". Questa volta non ci pugnaleranno alle spalle, questi vari Magdi Allam, Fulvio Grimaldi e loro mentori. Lo dovranno fare a loro rischio e pericolo. Anche perché le loro parole puzzano di menzogna, e di strumentalizzazione pro-Nuovo Ordine Mondiale, da tutti i pori. E lo capiscono tutti, ma proprio tutti: anche i bambini che frequentano ovattati e teledipendenti asili-nido. Sono loro, con le loro stesse parole, ad autosmascherarsi come untori di odio, come servi del sistema, come servi di una nuova inquisizione. u.g.
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