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Americani forche caudine
by nick Tuesday October 21, 2003 at 12:57 PM mail:  

Ugo Gaudenzi Rinascita 14 ottobre / 15 ottobre Antiamericani Forche caudine Deja-vu

(Rinascita 15 ottobre)

Certo è difficile per i seicento compagni del "campo antimperialista" uscire
indenni dalle forche caudine che la sinistra-chic (quella "ufficiale"
composta da liberal-chic, ulivisti-chic, comunisti-chic) sta ergendo attorno
a loro. Rei di lesa maestà antifascista (anche se rigettano questa
"accusa"), rei cioè di avere delle opinioni libere, vengono giorno dopo
giorno inseriti nel lager dei reprobi, dei soggetti democraticamente
scorretti.
Parlano di resistenza irachena e palestinese? Allora sono fascisti anche
loro, come peraltro dimostrano ben 3 (sic) "infiltrazioni" nel loro "campo".
(Inutile poi andare a vedere chi siano in realtà i presunti "infiltrati"...
quando si demonizza qualcuno non c'è distinguo che tenga).
Ci dispiace per loro.
Anche perché, con i loro tentativi di difesa troppo onesti stanno cadendo
tutt'interi nel trappolone del sistema.
Non si accorgono - o tentano di non accorgersi - che la manovra è
concentrica. Viene portata contro di loro dalla mano destra della
liberaldemocrazia e da quella sinistra.
La destra ha steso la miccia. La sinistra (chic) fa il lavoro sporco, la
accende.
La destra resta a guardare (e ne avrà tutti i vantaggi: mostrare, ad un
tempo, come siano 4 - e solo 4, e ridicoli ... - i gatti che non approvano
la vergognosa aggressione all'Iraq (come quella alla Serbia), e come tra
questi quattro gatti vi siano anche i diabolici fascisti. La sinistra
vetero-comunista-chic, alla Grimaldi, strepita richiamando gli eretici all'
ordine antifascista. La sinistra democratica-chic, con i vari Magdi Allam,
Gad Lerner, Giuliano Ferrara & Co, ricorda come gli americani siano stati
SEMPRE portatori di libertà.
La sinistra-liberal-chic, con i suoi "intellettuali" alla Paul Berman (il
pacifista-guerrafondaio Usa ospitato ieri dal "Corriere della sera" per
riprendere ed allargare il varco aperto dal Magdi Allam) lancia il suo peto
per accomunare i vari "Satana" (adesso si chiamano "canaglie") di ieri e di
oggi, da Stalin ad Hitler, da Khomeini a Misolevic, fino a Saddam e ai suoi
ba'athisti, socialisti nazionali arabi che vorrebbero
permettersi -ahiaiahiahi... - di non cedere agli atlantici il completo
dominio sulla propria patria.
Alle due ali intercambiabili del sistema liberaldemocratico fa comodo
criminalizzare i gruppi di uomini liberi. Ostracizzare i conati di libertà
delle opposizioni vere. E, ma surrettiziamente, fa anche loro comodo
iniettarvi un po' di veleno, per scompaginarne le fila e addomesticarli
meglio.
Così i conti tornano. E loro, i camerieri degli angloamericani, non
perderanno il posto.
u.g.
Untori di nuovo al lavoro

Deja-vu

Rinascita 14 ottobre

Una nota è d'obbligo. Anche perché ci risulta oscura - anzi: troppo chiara -
la polemica che sta montando su vari organi di informazione sulla presunta
"coincidenza degli opposti estremismi" nella critica dei crimini americani e
all'aggressione occidentale all'Iraq.
Ieri, ad aprire il fuoco, su un'intera pagina del Corriere della sera,
contro "l'alleanza tra estremisti" è stato quell'esimio tuttologo sull'
Arabia e l'Islam che risponde al nome di Magdi Allam.
Questo ex giovin collaboratore della "Quotidiani associati", elevato ai
fasti di portavoce del Pensiero Unico democraticamente corretto grazie alla
sua presenza pervasiva in ogni canale televisivo italiota con e dopo l'
invasione dello Stato iracheno, ha additato alla gogna pubblica, liberal
democratica, chi si permette di manifestare a favore della resistenza
irachena alle forze occupanti.
E, per meglio criminalizzare le voci che si levano contro la vergognosa
occupazione di uno Stato da parte degli atlantici, ecco il Magdi Allam
"smascherare" (parole sue) coloro che sono "uniti dal collante dell'
ostilità, dell'odio e della violenza: antiebraisno, antiamericanismo,
antistsitema, antiglobalizzazione".
Questo "fronte comune tra integralisti religiosi e gruppi di neofascisti e
di ultrasinistra" sarebbe composto in primis (la selezione dei partecipanti
al detto "fronte" è sempre di Magdi Allam) da quei militanti della sinistra
che nella prima settimana di settembre hanno dato vita al "campo
anti-imperialista di Assisi" (i nomi citati? Moreno Pasquinelli, Miguel
Martinez, Hamza Roberto Piccardo, Carlo Corbucci) e che oggi stanno
preparando una manifestazione pro-irachena per il 6 dicembre; quindi dal
gruppo "Comunità politica di Avanguardia", pro-islamico, fondato da Leonardo
Fonte e indicato di fatto come di "estrema destra"; da "al Awda" (Il
Ritorno, sito pro-palestinese, gestito da Suzanne Scheidt e da Claudio
Tullii); da "al Jazira" (sito gestito - anche - da Enrico Galoppini).
Ecco dunque i complici del Grande Complotto smascherato dall'
egiziano-occidentalista. Tale apprendista politologo assoldato dai media del
pensiero unico atlantico che si scandalizza non certo della gravissima
ferita inferta al diritto internazionale da un'aggressione ad un popolo
libero, ma di una annunciata raccolta di fondi (del campo antimperialista)
da 10 euro pro-capite da versare alla resistenza irachena nella persona di
Jabber al Kubaysi, un oppositore - tra l'altro! - di Saddam Hussein.
Fin qui la cronaca, che abbiamo riportato pur riconoscendo di aver concesso
troppo spazio alle elucubrazioni del nostrano Salman Rushdie.
Ed ora un paio di nostre considerazioni.
La prima è quella del deja-vu. Ricordiamo bene infatti come, un po' meno di
quaranta anni fa, una rivolta di generazione che voleva far "morire le
bandiere rosse e quelle nere" nel "nome di mille bandiere" fu soffocata
scientemente da un pugno di corruttori, pseudo-intellettuali, politicanti e
pennivendoli, che, a colpi di "dagli al fascista" e "dagli al comunista"
crearono artificiosamente una nuova feroce divisione nel nostro giovane
popolo, ricreando sprazzi di guerra civile, di odio, di sangue, di carcere,
di esilii, di stragi, di morte.
La seconda è quella dell'"abbiamo già dato". Questa volta non ci
pugnaleranno alle spalle, questi vari Magdi Allam, Fulvio Grimaldi e loro
mentori. Lo dovranno fare a loro rischio e pericolo. Anche perché le loro
parole puzzano di menzogna, e di strumentalizzazione pro-Nuovo Ordine
Mondiale, da tutti i pori. E lo capiscono tutti, ma proprio tutti: anche i
bambini che frequentano ovattati e teledipendenti asili-nido.
Sono loro, con le loro stesse parole, ad autosmascherarsi come untori di
odio, come servi del sistema, come servi di una nuova inquisizione.
u.g.

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