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FOIBE!
by Voglio capire Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:08 PM mail:

nessuno

Non è mia intenzione provocare,ma vorrei capire e spero tra noi ci possa essere una discussione costruttiva,insomma spero che chi riesce solo ad insultare si astenga dallo scrivere.
Qualcuno mi può dire come mai i morti delle foibe sono sempre dimenticati?
Grazie!

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foibe
by puma Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:17 PM mail:

innanzitutto perchè il n. è effettivamente molto basso rispetto ai milioni di ebrei, rom, russi, comunisti, polacchi, ceki, cinesi e addirittura soldati usa
poi, perchè visti gli antecedenti ossia gli atti di tortura e deportazione degli slavi da parte dei fascisti italiani e tedeschi, la storia delle foibe non è che una piccola conseguenza della guerra

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documentazione
by morfeo Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:19 PM mail:

Giorni fa ho postato un po' di materiale sulle foibe:
eccolo qui:

http://italy.indymedia.org/news/2002/11/120892.php

siti di riferimento delle ricerche:

http://www.cronologia.it/mondo38v.htm
http://www.intermarx.com/ossto/foibe.html
http://www.intermarx.com/ossto/revis2.html
http://www.kwlibri.kataweb.it/storia/storia_010702.shtml
http://www.foibe.net

e in più:
http://www.romacivica.net/anpiroma/DOSSIER/Dossier1a8.htm

ciao
morfeo

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vorrei capire anch'io
by l.goten. Mihailovic a Comando 2° Brigata Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:19 PM mail:

Ma questo qui l'abbiamo lasciato fuori? Chi cazzo è che doveva fare l'appello!?! Per punizione niente bambino al forno nel rancio dell'intera settimana. Disciplina, compagni!

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my opinion
by nach_blok Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:23 PM mail:

io credo che al di là della questione meramente storica ci sia un problema di comunicazione. per chi è stato coinvolto in quella vicenda, chiaramente, non si tratta unicamente di una piccola conseguenza della guerra: ma questo, a ben vedere, vale per tutti quanti. il problema vero è piuttosto che la destra italiana ha fatto delle foibe il proprio stendardo storico, la punta di diamante del revisionismo tipico del movimento sociale prima e di allenza nazionale poi. la verità dei fatti è disponibile a chiunque. informarsi sulle foibe è molto semplice e non è necessario scomodare storici dichiaratamente di destra o di sinistra. le foibe dunque non sono state dimenticate, e se certo non si può dire che siano all'ordine del giorno nella mente di ciascuno, questo vale per molte altre storie in cui semplicemente la violenza, o la sete di potere (vediamola come ci pare) sono passati sopra alla memoria storica.

nach_blok

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morti
by morfeo Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:24 PM mail:

uè puma non è che se ne son morti pochi non serve parlarne!
Inoltre il tuo ultimo rigo sa molto di "quei morti? un inconveniente!"


morfeo

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quei morti
by puma Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:39 PM mail:

NON HO DETTO CHE NON SERVE PARLARNE, VISTO COSA SUCCEDE AI FASCISTI E COLLABORAZIONISTI?
CHIEDI AGLI SLAVI IL PERCHÈ
PUMA

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x puma
by bip Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:41 PM mail:

Ho come l'impressione che Morfeo sia un dalmata :), quindi puoi chiedere direttamente a lui.

bip

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eh si!
by puma Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:42 PM mail:

eh, mi sa proprio di si!
sai come venivano chiamati gli slavi prima della guerra caro Morfeo?

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foibe
by tito Thursday, Dec. 12, 2002 at 1:56 PM mail:

dopo quello che i fasci hanno fatto in yugo ...
le foibe sono il minimo...

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Parlare delle foibe
by Emiliano Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:09 PM mail:

Parlare delle foibe come un eccidio "di sinistra" è fuorviante. Le foibe sono state la risposta a un ventennio di repressione in cui gli slavi che abitavano in F.V.G. non potevano neanche conservare il loro nome (cosa che non ha mai fatto neanche Hitler). Questo non giustifica l'uccisione di innocenti, certo, ma pone l'episodio in un contesto diverso da quello del comunismo (che storicamente di colpe ne ha parecchie, comunque).

Emiliano

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dalmata?
by morfeo Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:10 PM mail:

Non ci riesco...devo rimanere serio...sono un dalmata...non ci riescoproprio...

BAU!
ecco, l'ho fatto. Sono caduto nel luogo comune. Vabbè...

ehm stronzate a parte...no, non dalmata...istriano da parte di madre :-)
di famiglia mista slava-italiana e antifascista scappata dalla Venezia-Giulia in fase di rappresaglie nazi-fasciste e infoibamenti titini. C'era un casino da quelle parti che non vi dico, la mia famiglia rischiava di essere tolta di mezzo in quanto mezza slava dai fascisti italiani in quanto mezza italiana dai titini in quanto antifascista dai nazisti...divertente no?
tra l'altro oltre alle foibe da quelle parti un po' prima c'era un'altra cosina chiamata Risiera di San Sabba (a Trieste) che tutti quelli che si sono fatti il film del fascismo italiano un po' più "umano" del nazismo dovrebbero conoscere meglio...

(http://www.windcloak.it/cultura/risiera/laris.htm, http://www.deportati.it/campi/risiera/risiera.htm)

morfeo

ps: ciao bip! stavolta non la volevo menare troppo con i fattacci sloveni miei, ma grazie al tuo intervento a Puma è toccato il premio "indy-gaffeur" di Dicembre :-)
(sto scherzando)

x puma: no, non lo so ma purtroppo posso immaginare...chiederò a nonna. Dai un occhio ai link che ho messo, ci sono un po'di cose sulla persecuzione fascista contro gli slavi.
Ti assicuro che comunque tanti finiti in foiba erano solo italiani, non fascisti.
ciao

peace+love=information

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Incoveniente della storia?
by Straight Edge in your Face Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:21 PM mail:

Sembrerebbe quasi dai vs post che le foibe siano un'incoveniente della storia. Insomma come fanno i "revisionisti" nazi dell'olocausto o di qualsiasi altra porcheria perpetuata in nome di una ideologia o di uno Stato (anche democratico vedi Israele e USA). Mi si accappona la pelle a sentire stè merdate. Andate a fare in culo. Stop.

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x morfeo
by puma Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:23 PM mail:

venivano chiamati "sciavi" ovvero schiavi, ti rendi conto di quello che può covare un popolo quando è umiliato in questo modo?
per farti un parallelo è come se i palestinesi rinconquistassero(magari!) la loro terra, sarebbero ingiustificate le rappresaglie contro i loro aguzzini?
puma

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ma quale inconveniente
by puma Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:29 PM mail:

nessuno ha detto che è stato un inconveniente, ma bensì un avvenimento naturale in contesto di guerra civile, il problema non sta nei numeri(anche se il parallelo ci darebbe ragione)ma bensì in chi sta dalla parte della libertà e chi da quella dell'oppressione.
Mi sembra che la Yugoslavia di Tito fosse l'esempio da seguire per uno stato al cui interno convivevano pacificamente per lo meno 10 etnie e 3 religioni, sotto la bandiera dell'antinazi-fascismo.
puma

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lo capisco
by morfeo Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:40 PM mail:

Guarda che lo capisco benissimo, lo so com'è andata.
Ma tu capisci quello che ti sto dicendo io?
Ti comporti come se io fossi uno di quei porci che strumentalizzano da decenni le foibe per "far pari" con i crimini fascisti, da tempo cerco di capire.
La ricerca sulle foibe l'ho fatta proprio per cercare di
sciogliere il gomitolo di stronzate fasciste che si sono accumulate e avere un'idea effettiva di come sono andate le cose e perchè. Il quadro che ne esce è molto complesso, ma si può riassumere in:
-persecuzione fascista continuativa e pesante
-rabbia della parte slava del paese
-vendetta iniziale contro i fascisti
-degenero che ha coinvolto per un po' gli italiani in quanto tali.E questo è il punto dolente, per me.
Come è importante sapere cosa è successo prima, e perchè, è importante anche capire che le foibe sono state una cosa diversa dal semplice ribellarsi di cittadini oppressi.
Se si fossero limitati a buttarci dentro chi li aveva perseguitati non avrei avuto nulla da dire.
Non mi piace che non se ne parli, o si minimizzi:
conoscere serve sempre.
Comunque, mia nonna ha cambiato cognome tre volte, italianizzato, poi slavizzato, poi italianizzato ancora.
Non poter avere il proprio cognome è stata praticamente una moda regionale, l'Istria cambiava gestione e tu cambiavi cognome. Al momento non si ricorda neache più qual'era il cognome iniziale, se era slavo o italiano...

morfeo

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facciamo uno schema
by paolox Thursday, Dec. 12, 2002 at 2:41 PM mail:

1)Le foibe sono una schifezza SENZA GIUSTIFICAZIONE.
Ci sono sempre alternative, anche in guerra, a una
barbarie simile.
2)Dopo che gli abbiamo fatto UN MILIONE DI MORTI (gia al
netto di quelli che si sono fatti tra titini e cetnici)
Tito aveva il diritto di prendersi anche Trieste come
risarcimento.
Prendersi Trieste, non riempire le foibe.
3)Puo` sembrare di pessimo gusto, ma forse sarebbe meglio
aprirle ste foibe e vedere cosa c'e` dentro.Basta speculazioni

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Sì non bisogna dimenticare
by Emiliano Thursday, Dec. 12, 2002 at 8:55 PM mail:

Che fascisti e tedeschi (ma con la collaborazione di molti italiani) nell'attuale slovenia hanno fatto veramente di tutto, rastrellavano i villaggi come Santa Croce, violentavano, torturavano. Ricordare le Foibe senza ricordare quello che è stato l'inizio di un genocidio (perchè le idee di Hitler sugli slavi erano abbastanza chiari, dovevano diventare gli "iloti" del Terzo Reich) è fuorviante. Sempre senza giustificarle, però.

Emiliano

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1.000.000 vs 3.000
by drammatici confronti Thursday, Dec. 12, 2002 at 9:27 PM mail:

I nazisti, i fascisti ed i loro tirapiedi ustascia croati di Pavelic hanno ucciso un milione di Yugoslavi.
Gli Yugoslavi per vendetta hanno massacrato migliaia (3.000) persone. Per la maggior parte si trattava di innocenti (non legati con i massacratori nazi-fascisti) come purtroppo erano innocenti il milione di Yugoslavi uccisi.
Insomma è come se i Tedeschi si lamentassero delle brutalità (mol1tissime) commesse dall'Armata Rossa durante la sua avanzata in Germanoia dopo che la Wermacht aveva invaso la Russia, l'aveva distrutta ed aveva ammazzato più di 20 milioni di persone....

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sulla persecuzione italiana contro gli slavi
by morfeo Friday, Dec. 13, 2002 at 6:07 AM mail:

Trovato questo:
"Nel corso dell'occupazione italiana della Yugoslavia, dall'aprile 1941 all'8 settembre 1943, il fascismo istruì 8737 processi contro 13.196 imputati, comminando 83 condanne a morte, 412 ergastoli e 3.082 condanne a 30 anni di carcere. Le vittime della violenza tra civili e partigiani furono 7.000, più di 1.000 gli ostaggi fucilati, oltre 10.000 le case distrutte, circa 40.000 le persone deportate o confinate ( 1/8 della popolazione ) delle quali circa 7.000 decedute per fame, freddo, stenti e malattie nei campi di internamento dalmati e italiani.

Sulla persecuzione razziale, che oggi si preferisce definire "pulizia etnica" , Mussolini non aveva certo bisogno di maestri . L'11 giugno del 1941, a proposito della questione slovena, espresse in modo efficace la sua idea in merito: "Quando l'etnia non va d'accordo con la geografia, è l'etnia che deve muoversi: gli scambi di popolazione e l'esodo di parti di esse sono provvidenziali, perché portano a far coincidere i confini politici con quelli razziali". Non è un caso che nella civile Trieste fu attivo durante il Secondo conflitto mondiale il tristemente noto campo di sterminio della Risiera di San Saba, l'unico del nostro paese (migliaia d'ostaggi, politici, partigiani, ed ebrei "intrasportabili" eliminati e inceneriti nei forni) e che i nominativi di ben 883 italiani figurino in una lista redatta da una commissione Onu, nel 1947, come "criminali di guerra" per le efferatezze compiute contro la popolazione slava (L'ispettorato speciale di Ps, insediato a Trieste fin dal 1942, contro il quale si levò inutile la protesta dell'ordinario diocesano Santin- "Vi sono particolari che fanno inorridire, si torturavano anche donne incinte"- dopo l'8 settembre divenne il braccio destro della Gestapo e cooperò con il famigerato Einsatzkommando di Globocnik. Il massacratore degli ebrei polacchi)".
fonte: http://www.cronologia.it/storia/tabello/tabe1601.htm

da vedere anche:
http://www.isral.it/web/pagine/didattica/foibe/documenti.html
(MOLTO INTERESSANTE un po' troppo lungo per postarlo)
ciao a tutti
morfeo

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domanda
by breath Friday, Dec. 13, 2002 at 7:10 AM mail:

ma tu emiliano sei di Trieste o dintorni???

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Sì, sono di Trieste
by Emiliano Friday, Dec. 13, 2002 at 8:34 AM mail:

Anche se probabilmente Trieste è l'ultimo dei posti in cui si ottenga un'informazione obiettiva, perchè i ricordi e i rancori sono molto forti, e la comunità slovena è abbastanza chiusa (per cui tanta gente in realtà non sa cos'hanno subito, e Menia l'"assessore alla cultura" ex picchiatore è riuscito a dire che quattro antifascisti uccisi dal tribunale speciale fascista erano terroristi predecessori delle BR).

E.

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saluti da un tuo vicino
by breath Friday, Dec. 13, 2002 at 11:15 AM mail:

vista la risposta cortese (una rarità!!) ti rispondo così.."stame ben"
ciau

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FOIBE
by Francesco Monday, Feb. 10, 2003 at 6:10 AM mail:

Penso che delle Foibe non se ne sia parlato tanto perchè è stata un'opera di Tito, e, per me si tende a colpevolizzare e ad evidenziare gli errori delle destre e a omettere i "peccatucci" dei comunisti! non che ci sia un paragone, però, ciò che è stato fatto dai comunisti è un tema che viene sempre trattato con il silenzio e non facendolo risaltare davanti all'occhio dei media.
Perchè avviene questo? è forse una questione di comodo?

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La foiba di Basovizza è un falso
by Fabio Mosca Monday, Feb. 10, 2003 at 8:26 AM mail:

State attenti che la foiba di Basovizza non contiene nessuna salma! Lo prova il fatto che rimase una buca aperta sino al 1959 dove la Nettezza Urbana del comune di Trieste -il cui sindaco era un Istriano ultrapatriottico, Gianni Bartoli- ha scaricato per anni i rifiuti. Venne tappata con una soletta di cemento a causa dei ratti. Solo vent'anni dopo cominciarono cerimonie sempre più frequenti di reduci di Salò e simili, sino alla posa di cippi e monumenti con iscrizioni cervellotiche sui metri cubi di...cadaveri!
La Germania che recuperava i suoi caduti ovunque chiese al Governo italiano di recuperarli anche lì , ed ebbe un pretestuoso diniego. Serviva chiusa e misteriosa! Così oggi Menia può sparare l'assurda cifra di addirittura 20.000 mortiuccisi solo perchè Italiani!
No! E' in grandissima parte un falso, non solo per Basovizza , ma anche per il resto dell'Istria. A Vines , ad esempio, è vero che c'erano un centinaio di corpi. Ma c'erano anche quelli dei partigiani catturati dai fascisti durante il periodo '41-'43! Esistono testimonianze a proposito, fra le quali un mio conoscente il cui padre lavorava alle miniere dell'Arsa. Furono i minatori dell'Arsa, di tutte le nazionalità, anche meridionali, che dopo l'8 settembre gettarono l'intera direzione della miniera in fondo a quella foiba. Loro erano stati vittime di un disastro due anni prima, con oltre 200 morti, e la direzione non aveva ancora provveduto alle vedove...
Come vedete i risentimenti erano grandissimi, e quello era il momento del Giudizio Universale, come veniva percepito dalla povera gente dell'Istria, Italiani, Croati, Sloveni, Rumeni, meridionali... Se ci fu qualche vendetta fu un fatto fisiologico.
Comunque arrivarono i liberatori...nazisti a restaurare l'ordine. Bilancio: 480 corpi estratti da tutta l'Istria (compresi i precedenti di partigiani) ampiamente fotografati e pubblicati in un libro curato dai nazifascisti, ed oltre 10.000 morti nascosti di Istriani uccisi dai nazifascisti!
La verità nascosta è il contrario di ciò che dicono i fascisti.
Quanto ad altre stragi attribuite agli slavocomunisti, in Istria transitarono i cetnici in fuga dalla Krajna di Knin che fecero scempio durante la loro ritirata. Erano al comando del pope Momcilo Giuich, collaborazionista dei fascisti. Si congiunsero a Gorizia coi cetnici di Ljiotich, che erano stati fedelissimi dei Tedeschi durante i tre anni del governo collaborazionista di Belgrado, e ne fecero di tutti i colori, fra cui infoibarono diversi carabinieri, finanzieri ed altri.
La pulizia etnica è termine inventato dai cetnici, non dai comunisti, che tutto erano meno che nazionalisti!

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ARBE
by bronstein Monday, Feb. 10, 2003 at 8:53 AM mail:

Qualcuno ha da indicarmi delle fontidi informazione sul campo di concentramento organizzato dagli italiani nell'isola di Arbe (Rab in croato)?
Grazie

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el tram de Opicina ha deraglià
by BORA Monday, Feb. 10, 2003 at 8:58 AM mail:

Chi è lo STRONZO che ha detto che Tito per risarcimento si sarebbe dovuto prendere la MIA città?
Guarda, se tu sei di Roma, Bressanone o Canicattì poco importa... ma non giocare al risarcimento sulla pelle degli altri! io sono ITALIANO, orgoglioso di esserlo, l'irredentismo scorre nel sangue stesso della mia famiglia, uno dei suoi rami è scappato esule da Pola (ITALIA, finchè i comunisti non l'hanno regalata a Tito).
fatevi le vostre seghe mentali con tutto quello che volete ma GIù LE MANI DA TRIESTE!

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C'è un libro
by Fabio Mosca Monday, Feb. 10, 2003 at 9:04 AM mail:

Il titolo è "Il campo di sterminio fascista:l'isola di Rab", di Franc Potocnik, a cura dell'ANPI di Torino, stampato al villaggio del fanciullo di Opicina,Trieste, a cura della editrice Lipa di Capodistria.
Lo potrai trovare presso l'ANPI.

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anch'io
by italiano Monday, Feb. 10, 2003 at 9:05 AM mail:

E orgoglioso di ciò. Un po' meno di avere per compatrioti imbecilli di questo calibro che hanno partato l'Italia alla rovina, collaborando con lo straniero: i nazisti prima e gli amerikani dopo. Il disastro dell'Istria e tutto imputabile alla loro idiozia.

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Quanti nelle foibe?
by Emiliano Monday, Feb. 10, 2003 at 10:38 AM mail:

Quanti nelle foibe? Chissà. Che di dati di Menia siano esagerati, ci sono pochi dubbi. Ma quanti sono stati i comunisti italiani residenti in Yugoslavia internati perchè "sospetti"? Diffidare della propaganda della "Trieste italianissima" è sacrosanto, ma fare di Tito un santino è revisionismo.
Vi lascio con un simpatico slogan:
ISTRIA E DALMAZIA
IN STRAMONAZA!
A voi il compito della traduzione.

Emiliano

P.S. Pola era Italia come lo era la Mauritania, eccezion fatta per una minoranza italiana più consistente... comprendo le ragioni degli esuli ma a questo punto allarghiamo i confini dell'Italia a quelli dell'impero romano sotto Traiano...

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Quanti nelle foibe?
by Emiliano Monday, Feb. 10, 2003 at 10:38 AM mail:

Quanti nelle foibe? Chissà. Che di dati di Menia siano esagerati, ci sono pochi dubbi. Ma quanti sono stati i comunisti italiani residenti in Yugoslavia internati perchè "sospetti"? Diffidare della propaganda della "Trieste italianissima" è sacrosanto, ma fare di Tito un santino è revisionismo.
Vi lascio con un simpatico slogan:
ISTRIA E DALMAZIA
IN STRAMONAZA!
A voi il compito della traduzione.

Emiliano

P.S. Pola era Italia come lo era la Mauritania, eccezion fatta per una minoranza italiana più consistente... comprendo le ragioni degli esuli ma a questo punto allarghiamo i confini dell'Italia a quelli dell'impero romano sotto Traiano...

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Ma lo sai che Lubiana era stata annessa nel 1941?
by Fabio Mosca Monday, Feb. 10, 2003 at 11:10 AM mail:

caro Italiano, rispetto il tuo legittimo orgoglio nazionale, così potrai capire meglio cosa passasse per la testa agli Sloveni dopo che mezza Slovenia, inclusa la capitale Lubiana, era stata annessa al Regno d'Italia! Guarda che fu l'Italia fascista ad invadere la Jugoslavia, e non viceversa come pensano gli ignoranti-non per colpa loro- che la storia non l'hanno vissuta per motivi anagrafici. Chiedi pure a paparino, o meglio al nonno, se è vero, visto che i libri di scuola non te l'hanno detto. Ed alla legittima insurrezione degli Jugoslavi (come si chiamavano sin pochi anni fa) Mussolini diede l'ordine di rappresaglie terribili, pari a quelle attuate dai nazisti. Nel 1941 il villaggio di Podhum, nell'entroterra fiumano, venne bruciato dalle truppe italiane e TUTTI i suoi abitanti fucilati (180). Così per centinaia di altri villaggi che davano sostegno ai partigiani. Tra il '42 ed il '43 centinaia di migliaia di Sloveni e Croati vennero deportati nei campi di concentramento ITALIANI, ad Arbe, a Gonars, a Visco, a Bosco Chiesanova, a Renicci di Anghiari ecc.ecc., dove migliaia morirono di stenti, soprattutto vecchi e bambini... Ciononostante al crollo dell'Italia fascista, inevitabile vista la spudorata inettitudine della sua classe dirigente, i nostri soldati sbandati poterono tornare incolumi a casa. Chiedi anche questo a papà o al nonno. Quanto alle foibe è vero che ci furono , ma non come pulizia etnica ma come esplosione spontanea e caotica della vendetta degli umiliati ed oppressi. Coi partigiani di Tito andarono almeno 3000 Triestini ed Istriani italiani e 5000 Friulani per il semplice motivo che erano già presenti come organizzazione da due anni!
Quanto alla appartenenza allo Stato, è secondario rispetto alla nazionalità. Esempio: la Svizzera! L'idea socialista internazionalista, precedente addirittura la Prima Guerra mondiale - Mussolini, che forse ammiri, sino al 1915 era internazionalista- propugnava una FEDERAZIONE EUROPEA. Quest'idea era ancora viva negli operai triestini quando collaborarono con l'Armata Jugoslava fornendo ben 4000 "guardie del popolo" durante i 40 giorni. I comunisti di Trieste erano discendenti dei socialisti dell'Austromarxismo assolutamente internazionalisti. Il nazionalismo non era ancora intervenuto a dividere il movimento operaio triestino. Ci penserà Vidali, inviato da Stalin, ad introdurlo dopo la condanna di Tito del '48. Vidali, arrivato fresco dall'America dove se la spassò coi soldi della Ghepeù per tutta la durata della guerra, avvallò le balle fasciste sulle foibe: in fatto di assassini e di menzogne aveva già un bel curruculum in Spagna, dove aveva eliminato Andres Nin inviso a Stalin.Gettò merda su una resistenza che non aveva conosciuto, strapagato dalla Ghepeù poi Keghebè. Per questo motivo i comunisti triestini italiani, che furono soggiogati dal suo mito di eroe di Spagna come dal mito di Stalin, ancora oggi le continuano ad avvallare . Tutto ciò culmina oggi nell'orgia di falsità e menzogne.
Lo stalinismo è stato la miglior linfa del fascismo.

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Lettere al Piccolo
by Fabio Mosca Friday, Feb. 14, 2003 at 12:04 PM mail:

Lettera pubblicata da Il Piccolo di Trieste

1- Come mai subito dopo la fine della guerra " l'orrenda foiba di Basovizza piena di migliaia di cadaveri", come si vuol far credere ed è ormai creduto da tanta gente, per ben 15 anni non è stata nemmeno chiusa ed apposta una croce, come si addice ad ogni sepoltura? Io ricordo che passai di là nel '52 ed era solo una buca aperta dalla quale ci si guardava di avvicinarsi. Nemmeno un cartello di pericolo, niente! Eppure era sindaco di Trieste l'istriano Gianni Bartoli, non sospetto di criptocomunismo né filo jugoslavo. Appena nel 1960 venne chiusa con una semplice soletta di cemento.
2- Come mai vi vennero gettate una grande quantità di detriti, rottami ed olii esausti coll'autorizzazione del Comune ?
3- Come mai il primo sindaco di Trieste, Michele Miani, del partito d'Azione, inviso allora ai comunisti, che durante i quaranta giorni se catturato sarebbe certamente sparito, non ha voluto mettere anche le "foibe" nella motivazione della medaglia d'oro alla Città di Trieste? Eppure era presidente della Repubblica Luigi Einaudi, un liberale, non un comunista. Appena nel 1954 venne aggiunta la parola foibe.
4- Perché solo la seconda generazione degli esuli, nati e cresciuti in pace in tempi di pacificazione avvenuta, ha tirato fuori la balla che non si era mai parlato di Foibe, quando nel dopoguerra ci furono decine di processi in Trieste? Forse perché loro non ne hanno sentito parlare! Basta consultare una raccolta dei giornali dell'epoca e si vede quanto invece se ne parlò.
5- Perché mai nessun esponente della sinistra, la più colpita da questa campagna, cita lo studio del prof. Ennio Maserati, che documentò la realtà dell'occupazione jugoslava in un libro edito nel 1966 dal titolo "L'occupazione jugoslava di Trieste (maggio-giugno 1945)" edito dalla Del Bianco di Udine? Il professore, non certo filojugoslavo, è anzi membro della deputazione di storia patria presieduta da Arduino Agnelli! Da quel libro, a pag.79 e seg. appresi che di infoibati a Trieste ce ne furono circa una quarantina, 28 dei quali infoibati dalla " banda "Steffè" che venne sciolta ed arrestata dagli stessi Jugoslavi! Giovanni Steffè ed il Mazzoni, vennero da loro uccisi mentre tentavano la fuga!
6- Perché malgrado le notizie su riportate, di dominio pubblico ma solo per chi vuole sapere, sono ignorate dai media che invece avvalorano le panzane di Menia, sono condivise dal diessino Spadaro, dal comunista italiano Spetic', dall'on. Violante ecc.ecc.?
7- Come mai nemmeno i rifondaroli hanno il coraggio di smascherare l'ignobile montatura?

Risposta al sig. Rustia mai pubblicata da Il Piccolo

Il sig. Rustia non ha dissipato i miei dubbio sulla foiba di Basovizza.
Egli afferma sdegnato che nella foiba di Basovizza ci sono ben 2000 cadaveri come testimonianza da un certo commissario Giorgi, testimone chiave per scienza infusa, dato che nessuno ha potuto riesumarli e contarli...
Ma se nessuno ha potuto farlo, dice il Rustia, la colpa ricadrebbe unicamente sul Governo Militare Alleato col suo ripugnante diniego di dare cristiana sepoltura a quei 2000 cadaveri di Italiani uccisi solo in quanto tali. Lo proverebbe a detta del Rustia una lettera inviata in tal senso dal Comune di Trieste nel '49 (in ritardo di 4 anni rispetto la fragranza dell'enorme crimine).
Insomma, a detta del Rustia, nel '49 c'era la complicità degli anglo-americani con gli "slavocomunisti"!
Eravamo nel pieno della guerra fredda e che il confine allora era chiamato anche CORTINA DI FERRO. Forse il Rustia non lo sa. Non passava notte senza che si sentisse sparare dalle torrette che dominavano il confine denudato della vegetazione (Ancora oggi si riconosce il confine da quella striscia !)

Ma non basta! La complicità con gli odiati infoibatori titini avrebbe continuato, a detta del Rustia, anche dopo il '54, con l'arrivo dell'Italia di Pella e Scelba. Quelli per dire che nel '53 avevano mobilitato l'esercito ai confini con la Jugoslavia, pronti a farle guerra. Tutti filotitini, a detta di questo personaggio.
Nemmeno i governi dell'Italia, a detta del Rustia, diedero risposta alla richiesta del '49 del Comune di Trieste, che , sempre diretto dall'esule Gianni Bartoli- anche lui filotitino- non rinnovò la richiesta per l'estrazione dei summenzionati 2000 cadaveri dalla foiba di Basovizza!

Nel frattempo il sindaco esule Gianni Bartoli, chiamato scherzosamente anche Gianni Lagrima per la sua emotività riguardo il Tricolore autorizzava nientemeno una discarica d'immondizie sopra quei presunti resti umani!

Passarono altri 6 anni prima che a Roma si decidesse di chiudere la foiba con una soletta di cemento .

Tutto insomma farebbe pensare, col semplice buon senso, che quella di Basovizza era sino alla sua copertura solo una buca vuota.

Resta il sospetto che si tratti di una montatura, costruita a posteriori, per "equilibrare" la Risiera, quella si senza giustizia!

E la sua attualizzazione serve a tirare su le richieste di risarcimenti agli esuli di seconda e terza generazione (quelli veri, fra cui miei parenti, sono trapassati a miglior vita in venerabili età)

Infine sul libro di Maserati il Rustia vi vede la conferma della verità dell'esistenza delle foibe.
Ma una cosa sono i resti umani estratti dalle foibe del Carso triestino, il cui numero resta quello di una quarantina, a cui mi sono riferito io. Altra cosa sono i deportati e gli scomparsi nei lager sparsi nel vasto territorio jugoslavo, ai quali il Rustia si riferisce alle pagine citate. Ma non giacciono a Basovizza!
In ogni caso il citato Gianni Bartoli raccolse i nomi di tutti gli scomparsi raggiungendo il numero di 4500. Ed accurate indagini del prof. Samo Pahor hanno portato alla scoperta che almeno la metà erano tornati a casa e gli altri solo in parte potevano essere nelle foibe.

Poco, per parlare di pulizia etnica! Tesi contraddetta dall'emigrazione in Jugoslavia di 3000 operai italiani, soprattutto dei Cantieri di Monfalcone, che andarono a costruire il socialismo.
( E finirono male non perché Italiani, ma perché fedeli al PCI e non a Tito dopo la rottura col Cominform.

Non ho alcuna remora a riconoscere i crimini del regime comunista jugoslavo, dove ci sono fosse comuni con rinvenimenti di ossa, come a Kocevski Rog e Ljubelj, o come a Goli Otok ed altrove. I comunisti jugoslavi hanno fatto molti crimini, ma non quello della pulizia etnica. Certamente se a Trieste arrivavano le bande cetniche monarchiche invece che i partigiani di Tito la pulizia etnica ci sarebbe stata, eccome! Lasciamo ad ognuno le sue caratteristiche: E' stata la Destra Jugoslava, formata da fanatici nazionalisti, alleata ai nazifascisti, a battere quella strada negli spaventosi eccidi fratricidi fra cattolici, ortodossi e mussulmani tutti parlanti la stessa lingua, non i comunisti che di tutto possono essere accusati ma di razzismo religioso proprio no!
Fabio Mosca

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per emiliano
by TS Friday, Feb. 14, 2003 at 12:29 PM mail:

é facile dire solo "quattro antifascisti uccisi dal tribunale speciale fascista erano terroristi" senza dire cosa avevano fatto questi "antifascisti", perché erano stati condannati a morte. Ormai passano tutti per martiri.

Per fabio mosca: cosa mi tocca sentire....

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Ancora stronzate sulle foibe!!!
by P.le Loreto again!!!! Friday, Feb. 14, 2003 at 12:29 PM mail:

Le foibe bisogna riaprirle e buttarci tutti
i fasci di merda e forzitalioti che ammorbano
l'aria di questo nostro bel paese!!!!

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PER BORA
by ANARCHY IN THE WORLD Friday, Feb. 14, 2003 at 12:36 PM mail:

AH, SEI ITALIANO PUROSANGUE?
E ALLORA PULISCICITI IL CULO CON
IL TRICOLORE!!!!

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Sclafs dibant
by FIUME D'ITALIA! Sunday, Apr. 13, 2003 at 5:15 PM mail:

Vaffanculo figlio di puttana

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.
by kekko Sunday, Apr. 13, 2003 at 6:36 PM mail:

se ci fossimo comportati per bene (e parlo cosi nonostante io sia comunista perchè mi sento in colpa per ciò che mussolini,in quanto"italiano"come io dovrei essere,ha fatto),non sarebbe successo niente di tutto questo se i fascisti di merda avessero agito come quel dio in cui loro credono comanda,basta poi con dire che le foibe sono un crimine del comunismo, sarebbero accadute anche se i partigiani di Tito fossero stati apartitici o di un'altro schieramento.

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riprova e controlla
by stigler Wednesday, Apr. 23, 2003 at 1:15 PM mail:

ma insomma
non se ne può più con questa storia di Basovizza.
Ma anche appurato che sti fascisti hanno ragione, cosa moltoo difficile, cosa c'entra il 25 aprile??????

eppoi: se veramente ci siamo tutti riappacificati, come mai IO giovane triestino, non ho mai avuto la possibilità di imparare lo sloveno nella mia scuola media inferioresuperiore????

basta, lanciamo ste verdure a dipiazza e non se ne parli più!

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ITALIA UNITA DAL VARO AL PASSO DI VRATA
by GABRIELE Sunday, May. 04, 2003 at 1:28 PM mail:

Qui addirittura c'è gente che parla di cedere città italiane allostraniero, quel bastardo slavo infoibatore di fratelli italiani. Pola mio caro stronzo era uan città italianissima, con l'80% di italiani ed una minoranza croata,serba e slovena, ora sono rimasti il 10% di italiani, eppure sono ancora i più attivi e la città viene ancora considerata nella stessa Croazia ben poco croata e non è un caso che non sia stata scelta come capolouogo istriano pur essendo la più attiva e popolosa città dell'Istria, ruolo che invece è andato a Pisino.
Qui il discorso travalica le foibe, il discorso è riportare i confini allo spartiacque, fino al monte Nevoso e il passo di Vrata, poco ad est di Fiume, gli slavi occupano illegittimamente la nostra terra e dovranno andarsene prima o poi, l'appoggio americano ci servirà anche per ottenere i giusti allargamenti territoriali per riavere un confine orientale decente e difendibile da quelle merde sempre bramose e violente!

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Ancora
by Marcos Sunday, May. 04, 2003 at 2:12 PM mail:

D'accordo con Emiliano e Mosca.
Certi pseudo nazionalisti del cazzo; siete voi che fate del male a quelle zone di frontiera,merdoni.
I soliti fascisti vigliacchi,prima umiliano e uccidono poi piangono e si lamentano.
Autoinfoiabatevi vermi!

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Invito a rileggere i post precedenti
by Vittorio Sunday, May. 04, 2003 at 8:46 PM mail:

Fa riflettere leggere certi post:

"la storia delle foibe non è che una piccola conseguenza della guerra"

"VISTO COSA SUCCEDE AI FASCISTI E COLLABORAZIONISTI?"

"dopo quello che i fasci hanno fatto in yugo ...
le foibe sono il minimo..."

"La foiba di Basovizza è un falso"

"Le foibe bisogna riaprirle e buttarci tutti
i fasci di merda e forzitalioti che ammorbano
l'aria di questo nostro bel paese!!!!"

Autoinfoiabatevi vermi!



Se non vi è logicità nelle proprie affermazioni magari non ve n'è neanche nei propri pensieri



ANTAGONISTA CONTRO L'OMOLOGAZIONE

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x Fabio Mosca
by DigisLessico Monday, May. 05, 2003 at 6:44 AM mail:



<Comunque arrivarono i liberatori...nazisti a restaurare l'ordine. Bilancio: 480 corpi estratti da tutta l'Istria (compresi i precedenti di partigiani) ampiamente fotografati e pubblicati in un libro curato dai nazifascisti, ed oltre 10.000 morti nascosti di Istriani uccisi dai nazifascisti!
La verità nascosta è il contrario di ciò che dicono i fascisti.>


Sai dirmi di più a proposito di questo libro? Sia nello specifico, sia a per quanto riguarda la sua reperibilità odierna. E' un rapporto o cos'altro? E' reperibile presso qualche associazione, o edita da qualche casa editrice?

Ti ringrazio in anticipo, in ogni caso.

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tricolore sull'istria
by alvaro Saturday, May. 17, 2003 at 5:09 PM mail:

sono pienamente d'accordo con gabriele sulla questione dei confini orientali.Fiume,Pola, Capodistria, Caporetto,etc spero vivamente possano ritornare all'Italia. credo si dovrebbe iniciare con riesaminare il trattato di Osimo, quel vergognoso trattato. mi dispiace immensamente che alcuni italiani, della sinistra, siano "contenti" della annessione delle terre italiane alla Yugoslavia. Dovrebbero mettere da parte i rancori entre destra e sinistra e unirsi, tutti italiani, per rivendicare quelle terre italianissime. Mi domando, voi della sinistra non siete italiani? Gabriele,e mi rivolgo a tuti gli italiani, non sono e non saró mai un fascista,pero rivendico le terre d'Istria per l'Italia e farei qualunque cosa per ottenerlo. sono anni che mi interesso di questo argomento, perció caro gabriele, mi piacerebbe riuscire a contattarti. Viva Istria italiana!

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Per alvaro
by Gabriele Saturday, May. 17, 2003 at 6:39 PM mail:

Io ed altri abbiamo una comunità di irrendentisti su msn, non siamo fascisti, perlomeno i gestori non lo sono, siamo solo amanti dell'italianità e della giustizia per la nostra Patria. Ci sono molti collegamenti con siti irredentisti estremamente ben fatti, con cartine e riferimenti storici, come quello di un nostro iscritto. Questo è l'indirizzo se ti interessa:

http://groups.msn.com/Lapatriaitalica

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Istria
by Max Thursday, May. 22, 2003 at 10:34 PM mail:

Istria di nuovo all'Italia?????
L'Italia ha INVASO la Yugoslavia con violenza.ha bruciato e ammazzato interi paesi.ha perso la guerra e la gente appena ne ha avuto l'occasione si e' vendicata (foibe)di tutti i torti subiti durante l'occupazione da parte dell'Italia.
Questo e' tanto difficile da comprendere??
E' stata l'ITALIA a invadere la Yuogoslavia e NON viceversa!!
Saluti!

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Convengo col puma
by Quartostato Friday, May. 23, 2003 at 8:44 AM mail:

Convengo con le analisi del puma.
Le foibe per quanto possano sembrare orrende, sono una conseguenza della tirannia nazifascista, in tutti i paesi europei ,a parte l'Italia, che hanno subito la dittatura fascista o l'occupazione nazista la liberazione ha portato regolamenti di conti che hanno causato la morte di migliaia di ex aguzzini. Solo in francia i collaborazionisti uccisi furono più di 30.000, in Italia solo 2/3000 ma nel nostro paese c'era la chiesa cattolica a salvargli il culo col consenso assenso degli USA e DC che li sdoganò nel proprio partito. Nel 1960 i questori in Italia erano tutti ex fascisti unica eccezione era il questore di Milano del partito d'azione.
In Yugoslavia la lotta di liberazione fu portata a compimento e le foibe sono stata una conseguenza della libertà conquistata.
Brutto dirlo, ma se il prezzo per l'abbattimento del capitalismo fosse limitato alla foibe... magari.

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gonars
by toio Thursday, Jun. 19, 2003 at 1:13 PM mail:

gonars dal41 al 43 una vergognosa realta vigliaccha

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toio
by toio Thursday, Jun. 19, 2003 at 1:22 PM mail:

gonars ud triste e vergognosa realta

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toio
by toio Tuesday, Jul. 08, 2003 at 7:16 PM mail:

romano il mancino di s giorgio nogaro capo partigiano libero 70 alle carceri di udine in via spalato tutti erao destinati ai lager o ai campi di concentramento successo il7/2/45 il giorno 11 furono uccisi dai fascisti 24 ragazzi rinchiusi alle carceri erano meglio dei sacerdoti il piu giovane aveva 19 anni il piu vecchio 28 il mancino mori a pisino istia nel 77

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toio
by toio Tuesday, Jul. 08, 2003 at 7:16 PM mail:

romano il mancino di s giorgio nogaro capo partigiano libero 70 alle carceri di udine in via spalato tutti erao destinati ai lager o ai campi di concentramento successo il7/2/45 il giorno 11 furono uccisi dai fascisti 24 ragazzi rinchiusi alle carceri erano meglio dei sacerdoti il piu giovane aveva 19 anni il piu vecchio 28 il mancino mori a pisino istia nel 77

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x digislessico
by x digislessico Tuesday, Jul. 08, 2003 at 9:08 PM mail:

Il libro che chiedi è un opuscolo uscito nel 1944 ed il titolo è "Ecco il conto". edito dall'ufficio propaganda della RSI. Vi si parla di meno di 400 "infoibati".

Pavolini, segretario del partito Fascista Repubblicano, indisse anche una giornata di lutto per i suoi camerati. Poi ci sono diversi articoli dei giornali dell'epoca.

Dal libro di Spazzali:

"...la difesa dell'Istria tramite la ricostituzione dei fascismo. Questo ultimo punto trovava la sua forza nella descrizione degli eccidi dell' autunno 1943 e dei successivi recuperi delle salme, pubblicati sul "Corriere Istriano" e su "Il Piccolo", anche se non bisogna dimenticare che le prime notizie di eccidi giunsero dalla provincia di Gorizia e, segnatamente, da Idria. La stampa fascista repubblicana s'impossessò fin dal principio delle notizie, nella versione della denuncia delle barbarie "slavo-bolsceviche" che venne ripresa ed ulteriormente dispiegata dalla propaganda nazista, con opuscoli tipo "Ecco il conto" oppure 'Le macabre foibe istriane", dove Pavolini espone le sue congetture sulle responsabilità slavo-ebraiche, per cercare il consenso attraverso il terrore. Il 30 gennaio 1944 venne proclamato il lutto su tutto il territorio della Repubblica Sociale Italiana, per onorare le vittime istriane...."

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CALMA!!!
by Gert Sunday, Jul. 13, 2003 at 1:07 PM mail:

Le Foibe non possono essere giustificate in alcun modo, come del resto gli episodi precedenti che hanno visto come protagonisti gli italiani. Nelle Foibe, contrariamente a quanto sostiene la Cernigoi, sono morti anche donne e bambini, addirittura membri del CLN comunisti, colpevoli di non essere della giusta nazionalità!!!

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basta col revisionismo-fw
by lucignolo Sunday, Jul. 13, 2003 at 7:23 PM mail:

Claudia Cernigoi, Operazione foibe a Trieste, Edizioni Kappa Vu, Udine 1997

Operazione foibe a Trieste.
Come si crea una mistificazione storica:
dalla propaganda nazifascista attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo.

E' questo il titolo del libro di Claudia Cernigoi. L'autrice (che è giornalista pubblicista dal 1981, ha collaborato alle prime radio libere triestine ed oggi dirige il periodico "La nuova alabarda") ha deciso di indagare sulle "foibe" per dare una mano a mettere la parola fine alle speculazioni politiche su questo argomento. Il libro è edito dalle Edizioni Kappa Vu, per la collana I Quaderni del Picchio (Udine, luglio 1997); il prezzo di copertina è di lire 22mila.

Un altro libro sulle foibe? Certamente, perché in questo libro si affronta il problema da un'angolazione del tutto diversa da come si è finora parlato di foibe: innanzitutto valutando cosa c'é stato "prima" (storicamente parlando); analizzando poi come si sono svolti i fatti "durante" ed infine cosa è successo "dopo", ovvero come la propaganda reazionaria è riuscita a costruire il "caso foibe".
"Prima" delle foibe ci sono stati vent'anni di fascismo, violenze, snazionalizzazioni forzate, repressione feroce per gli oppositori del regime, una guerra d'aggressione che coinvolse anche popolazioni civili che furono sterminate e deportate: di questo si parla nel capitolo "A Trieste la storia non inizia il 1. maggio 1945", di questo e delle varie formazioni armate che operarono nella zona e furono poi "vittime" delle "deportazioni". Si parla qui anche dell'orrendo fenomeno del collaborazionismo dei "civili" coi nazifascisti, fenomeno non ancora sufficientemente analizzato dagli storici locali.
Come si sono svolti i fatti "durante"? Ovvero: facciamo finalmente quella che viene definita, con un'espressione orribile, la "contabilità degli infoibati", cosa che finora nessuno storico ha voluto fare, vuoi per un malinteso senso di rispetto per i morti, vuoi per mero rifiuto di fare chiarezza sulla questione. Ma se vogliamo rispettare i morti dobbiamo fare chiarezza storica sulla loro morte, ed è anche per rispetto dovuto ai vivi che si deve dire chi è morto, e come, e perché è stato ucciso, che cosa ha realmente fatto in vita; perché gli innocenti sono innocenti, però i criminali di guerra non lo sono, e queste sono cose che vanno dette. Contabilità dei morti, dunque: e al di là delle roboanti cifre sparate da vari pseudo-storici, in questo libro si dimostra che dall'attuale provincia di Trieste nei fatidici "40 giorni" sono scomparse 517 persone, suddivise in queste categorie: Guardia di Finanza: 112; Militari di formazioni varie: 151; Polizia (compresi membri delle SS): 149; civili (compresi collaborazionisti e spie di vario tipo): 105. Con queste cifre non si può quindi parlare di genocidio, né di pulizia etnica, e neppure di violenza politica finalizzata alla conquista del potere.
Infine in questo libro si delinea la manovra propagandistica che ha portato a creare la "mitologia della foiba": dai libelli nazisti sulle foibe istriane apparsi gi à alla fine del '43, ai documenti creati dai servizi segreti della X Mas (1) e diffusi durante la guerra, ai testi mistificanti di Bartoli, Papo, Pirina, fino alla recente inchiesta sulle foibe istriane condotta dal P.M. romano Pititto.
Un capitolo particolare è dedicato alla cosiddetta "foiba" di Basovizza, monumento nazionale, che è in realtà il pozzo di una vecchia miniera abbandonata. Documenti alla mano, a noi non risulta che dentro quel pozzo vi siano salme di infoibati, né i 300 metri cubi incisi sulla lapide fino all'anno scorso, né tantomeno i 500 metri cubi che sono comparsi sulla lapide solo un paio di mesi fa: per questo, per fare chiarezza storica e politica una volta per tutte, chiediamo che si apra il pozzo e si verifichi che cosa c'é dentro. Una volta verificato questo si potrà decidere se e perché andare ad inginocchiarsi sulla "foiba", e in onore di chi.

a cura della Redazione de "La Nuova Alabarda"
direttore responsabile Claudia Cernigoi, C.P. 57 - Trieste Fax 040-577316



(1) La "Decima Mas" era quel corpo della marina militare dell'Italia fascista prima, e della RSI poi, che fu riciclato dagli angloamericani nel '45/'46 in funzione anticomunista e costituì il nucleo originario della più nota struttura "Gladio" (il gladio era il simbolo della X Mas). Il suo capo, Junio Valerio Borghese, ha svolto un ruolo attivo nella politica italiana "dietro le quinte" fino agli anni '70, quando scoppiò il caso del progettato golpe che porta il suo nome.



la prefazione di Sandi Volk

Credo che il lavoro di Claudia Cernigoi sia una specie di lezione per la categoria di persone che si occupano professionalmente di storia, alla quale appartengo, che tanto scarsa prova di sé hanno dato nell'affrontare la questione delle foibe. Mentre infatti paleo e neo revisionisti e fascisti, largamente finanziati da privati e da istituzioni pubbliche , inviano i loro libercoli propagandistici a magistrati e scuole, dove poi vengono invitati - per ignoranza o peggio - atener lezione sul "genocidio di italiani nella Venezia Giulia", gli storici professionisti "democratici" (salvo rare e perciò ancor più apprezzabili eccezioni, che peraltro non trovano spazio sugli stessi media che ne offrono in abbondanza a Pirina & Co.) non si degnano di affrontare seriamente la questione per metter fine alle strumentalizzazioni, ma si dedicano, nel migliore dei casi, a girare intorno all'argomento e a dotte riflessioni su giornali e TV, che generalmente giungono a una conclusione comune: quanto fossero cattivi i comunisti, e gli "slavocomunisti" in particolare, e come le masse combinino orrori quando si muovono per modificare a proprio favore equilibri sociali ormai insopportabili. E nel fare tutto questo si danno sostanzialmente per buone cifre e tesi presentate dai revisionisti, limitandosi a formulare ipotesi sulle motivazioni dei presunti "massacri".
Ma come biasimare gli storici "democratici", se poi a scatenare l'ultima campagna propagandistica sulle foibe a livello nazionale è stata la "sinistra democratica" ora al governo! Essi in realtà non fanno che adeguarsi (con maggiore o minore convinzione) al clima della "pacificazione nazionale" (che partendo dalla comprensione per i fascisti arriva a farne dei martiri dell'"italianità"), finalizzata al ricompattamento politico della borghesia italiana e a fornire un supporto ideologico alla nascente Seconda Repubblica e alle sue mire da potenza regionale. Indirizzandosi queste mire in primo luogo verso obiettivi tradizionali, come l'Albania e le regioni confinarie slovene e croate, ecco rimessi in campo anche gli altrettanto tradizionali strumenti propagandistici e di pressione su Slovenia e Croazia, da sempre inscindibilmente legati fra loro: foibe ed esodo. E non si può non accorgersi di come le campagne stampa su questi temi preparino il terreno, con l'aizzamento dell'odio nazionale, a un eventuale energico intervento di "riparazione dei torti subiti".
Il lavoro di Cernigoi, anche se affronta la questione foibe nel solo territorio della provincia di Trieste, era quindi più che necessario. L'autrice non nega la realtà delle foibe, né gli eccessi e le vendette personali, ma attraverso una ricerca rigorosa riporta il fenomeno fuori dal mito, presentandoci sull'argomento un lavoro agile, ma organico e completo. I risultati immediati del lavoro (presentato già in parte sul periodico La Nuova Alabarda) sono tutt'altro che disprezzabili (tenuto conto poi del fatto che i media locali ne hanno costantemente taciuto) avendo infatti costretto Pirina a ritirare "spontaneamente" dal commercio il suo "Genocidio" per correggerne gli "errori". Ma è stata anche messa in serissimo dubbio l'esistenza di infoibati in quella che è la foiba-simbolo di Trieste, quella di Basovizza (lo "Soht"), dichiarata monumento nazionale non molti anni fa e sulla quale si svolgono ogni anno celebrazioni, alle quali partecipano autorità e picchetti d'onore militari.
I meriti maggiori del libro sono però due: l'aver affrontato la questione di chi e quanti fossero gli infoibati nella zona di Trieste e la ricostruzione, breve ma esaustiva, della storia dell'utilizzo propagandistico delle foibe. Il curriculum di squadristi, aguzzini, spie e altro, nonché la presenza tra gli uccisi di diversi sloveni, smentisce nel modo migliore la tesi degli infoibati uccisi solo in quanto italiani e chiarisce i veri motivi del fenomeno foibe.
Per quel che riguarda il numero degli infoibati si tratta di ristabilire semplicemente la verità storica - quella di un fenomeno limitato - di fronte alle cifre iperboliche letteralmente inventate dagli ambienti nazionalisti e (neo)fascisti. La ricostruzione delle vicende dell'uso propagandistico del tema foibe dimostra come la cosa venga da lontano e come quella intorno alle foibe sia stata, e sia tuttora, una operazione di vera e propria "dezinformacija", di guerra propagandistica, e lascia intravedere, per gli ambienti in essa coinvolti (X Mas), collegamenti con altre operazioni (per es. Gladio). E risulta molto più plausibile anche l'ipotesi che la costante riproposizione delle sparate propagandistiche sulle foibe faccia parte di un progetto politico molto più ampio (comprendente per esempio l'insediamento massiccio di esuli a Trieste) per mantenere alta la tensione nazionale in queste terre di confine.
Ed è proprio a partire da questo ultimo tema, che indica prospettive di ricerca tutte da percorrere, che vorrei fare alcune considerazioni generali più ampie. Contro il revisionismo, ormai divenuto dottrina semi-ufficiale anche della sinistra di governo, non serve a mio avviso cercare di difendersi, come fanno parte degli ex comunisti locali sulla questione delle foibe, vantando meriti patriottici e scaricando le presunte responsabilità sui comunisti sloveni e croati, facendo così il gioco di chi vuole ridurre tutto a contrapposizione nazionale. A mio avviso la sfida del revisionismo va accettata ritorcendogli contro i suoi stessi argomenti, come ha fatto l'autrice di questo libro, e abbandonando l'impostazione oleografica della Resistenza. La Resistenza non è stata infatti solamente lotta di liberazione nazionale, ma anche lotta per il potere da parte della classe operaia e delle altre classi subalterne.
Nella Resistenza c'era chi lottava per questi obiettivi e chi (per sua stessa ammissione) c'era entrato per impedire che tali obiettivi si realizzassero, se necessario anche con le armi e con l'aiuto dei fascisti, e riconsegnare il potere nelle mani di quella borghesia che il fascismo lo aveva finanziato e messo al potere. Come dimostra anche la vicenda delle foibe i connubi con i fascisti sono continuati anche nel dopoguerra, tanto che lo stesso assioma secondo il quale la Repubblica sarebbe nata dalla Resistenza va messo in discussione, viste le persecuzioni dei partigiani comunisti e le stragi di operai e contadini attuate da quella stessa Repubblica (con largo ricorso a personale fascista) fin dall'immediato dopoguerra (per non parlare delle successive "Stragi di Stato").
Alla luce di queste considerazioni e di quanto dice questo libro risulterà forse più chiaro come mai ogni anno rappresentanti ufficiali delle istituzioni repubblicane si rechino alla foiba di Basovizza ad onorare la memoria di "martiri dell'italianità" del tipo di quelli che ci descrive Claudia Cernigoi. Ed i primi a sentirsi offesi dal fatto che l'italianità venga rappresentata dai "martiri" di tale risma, dovrebbero essere proprio quegli italiani che desiderano rispettare se stessi ed essere rispettati dai popoli vicini.

Trieste, giugno 1997

Sandi Volk, ricercatore storic

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memoria
by lucignolo Sunday, Jul. 13, 2003 at 7:33 PM mail:

La memoria storica che manca agli italiani
Antonio Moscato

7 aprile 1939: l'Italia invade l'Albania

Dal protettorato italiano alla conquista dell'Albania

All'alba del 7 aprile 1939 l'esercito dell'Italia fascista sbarcò a Durazzo, Valona, San Giovanni di Medua (Shëngjin) e Saranda, che gli italiani chiamavano Santi Quaranta e poi ribattezzarono Porto Edda (in onore della figlia del "Duce" e moglie del ministro degli esteri Galeazzo Ciano, l'uomo che aveva voluto più di ogni altro la conquista dello sventurato paese). La conquista fu quasi incruenta per molte ragioni: in oltre vent'anni di protettorato l'Italia aveva addestrato e inquadrato il misero esercito albanese, che si squagliò quindi subito come neve al sole; la penetrazione economica e culturale aveva avuto pochi effetti sullo sviluppo del paese, ma aveva permesso di stabilire legami interessati con diversi capi clan della Mirdizia e dei Dukagini, che avevano conti in sospeso con re Zog.

Le perdite italiane per il momento furono modestissime: secondo le cifre ufficiali 11 morti e 42 feriti a Durazzo, un morto e 10 feriti a Saranda. Oltre al disorientamento delle truppe per la precipitosa fuga del re Zog, che appena capita l'antifona era partito in direzione della Grecia con un corteo di auto e di ambulanze e parte delle risorse auree del paese, pesò l'assoluta mancanza di aerei e di batterie antiaeree (sempre grazie ai suggerimenti dei consiglieri militari italiani), mentre l'Italia appoggiò lo sbarco con ben 384 aerei, che anche allora venivano presentati sulla stampa come "apportatori di pace e di sicurezza". Ma le perdite evitate allora sarebbero venute dopo.

Una testimonianza preziosa: il Diario di Ciano

Già pochi giorni dopo l'occupazione Ciano notava sul suo Diario (13 aprile) che "la cosa è andata finora liscia come l'olio perché non abbiamo dovuto ricorrere alla forza, ma se domani dovessimo cominciare a sparare sulla folla, l'opinione pubblica si commuoverebbe di nuovo". Tuttavia nei giorni precedenti aveva notato non pochi problemi: "difficoltà negli sbarchi, carburanti non adatti, ed infine difficoltà di collegamenti perché i radio-telegrafisti richiamati non sono stati né sono in grado di assicurare il servizio". Sono problemi che si riscontreranno in tutte le "guerre del Duce" e che costeranno la vita a tanti soldati italiani.

Il 15 aprile egli osserva che tra i notabili albanesi portati a Roma per ratificare il nuovo stato di cose, e che pure sono da tempo al soldo degli italiani, qualcuno "ha l'aria depressa. Il Duce li riceve a Palazzo Venezia e parla. Vedo che attendono con ansia la parola indipendenza, ma questa parola non viene e ne sono rattristati." Erano evidentemente stati ingannati sullo scopo dell'operazione italiana, che credevano servisse solo a rovesciare il tirannico re Zog, e invece aveva ben altri obiettivi. Il giorno successivo Ciano nota lo stupore di "questa gente dura, montanara, guerriera" nei confronti di Vittorio Emanuele III, quel "piccolo omino seduto su una grande sedia dorata" che risponde "con voce incerta e tremante" al discorso del rappresentante albanese Shevket Verlaci, che a sua volta ha letto "con stanchezza e senza convinzione le parole che deve dire per offrire la corona".

Il 12 maggio Ciano comincia a preoccuparsi dell'opposizione latente negli ambienti intellettuali albanesi e pensa di risolverla ricorrendo al confino per una ventina di essi. Ma già il 16 gennaio 1941 i carabinieri consegnano al Duce un "rapporto allarmante sull'Albania". Il Duce ci crede e Ciano non troppo, ma il 30 gennaio annota che nella sola Corcia (Korcë o, alla greca, Koriza) la quasi totalità degli studenti e dei professori hanno creato disordini, e per "colpire gli irriducibili" propone nuovamente il confino in un isola tirrenica, ma questa volta per due o trecento persone...(in una città di 24 abitanti). Sono i primi accenni di quel che accadrà successivamente.

La tragedia vera avverrà a partire dal 28 ottobre dello stesso anno, con l'invasione della Grecia. Dopo giorni di stupido entusiasmo cominciano i primi segni di inquietudine, puntualmente registrati dal solito meticoloso Ciano, che nei primi giorni li attribuiva al maltempo (contribuiva anche quello, ma non era la causa principale). Il 1deg. novembre salutava con gioia l'arrivo del sole: "ne approfitto per fare su Salonicco un bombardamento coi fiocchi". Ma un po' di inquietudine affiora, perché il suo aereo è stato "attaccato dalla caccia greca". Se l'è cavata ma confessa a sé stesso (il Diario non era destinato alla pubblicazione) che è stata "una gran brutta sensazione". E il peggio deve venire. Il 6 novembre c'è stato un attacco greco su Corcia, che "non ha avuto i risultati che millantano le radio inglesi, ma c'è stato, qualche progresso il nemico lo ha fatto, ed è una realtà che all'ottavo giorno di operazioni l'iniziativa è agli altri." Il giorno dopo Ciano ammette che a Corcia c'è stato un "collasso", che attribuisce a un battaglione albanese che "per paura - non sembra per tradimento - cominciò a fuggire". Da allora in poi il Diario abbandona i toni ottimistici. E' cominciata la catastrofe, che costringerà Hitler a modificare i suoi piani e a invadere la Grecia (e quindi la Jugoslavia) per riparare i guasti provocati dall'impreparazione e alla scarsa motivazione dell'esercito fascista.

La guerra si è spostata già da novembre sul territorio albanese, grazie all'eroismo del popolo della Grecia, più che del suo esercito male armato e pessimamente organizzato. Bene per la Grecia, male per gli albanesi, ormai tragicamente coinvolti in una guerra che non avevano mai voluto. Pagano il prezzo per l'incoscienza dei loro dirigenti, che hanno creduto di ottenere l'appoggio dell'Italia per le loro contese interne, e si sono trovati sottomessi e privati di quella sovranità a cui tenevano molto. Peccato che quell'esperienza sia stata dimenticata da altri albanesi di oggi, quella parte dei dirigenti dell'UCK che hanno accettato gli accordi di Rambouillet, fornendo l'esca per fare scattare l'impresa "umanitaria" della NATO, nell'illusione di ottenere un appoggio per le loro aspirazioni all'indipendenza.

L'antefatto: le relazioni italo-albanesi tra il 1912 e il 1939

L'invasione dell'Albania, da un lato, non era apparsa molto preoccupante per le altre potenze interessate ai Balcani (era un paese già completamente inserito nell'orbita italiana, e il mutamento istituzionale non modificava ancora gli equilibri complessivi dell'area), dall'altro era insensata, inutile e costosa. Ma costosa era stata anche la politica di penetrazione "pacifica" dei decenni precedenti. Intanto fu solo relativamente "pacifica", perché in realtà i tentativi di trasformare il protettorato de facto (riconosciuto dalle altre potenze, ma mai formalizzato di fronte agli orgogliosissimi albanesi) in una vera annessione, erano stati tutti fallimentari, e avevano comportato numerose imprese militari.

L'Italia tra il 1914 e il 1915 aveva contrattato il suo passaggio dalla neutralità (che rappresentava già uno sganciamento dalla "Triplice alleanza" con Germania e Impero austro-ungarico) all'entrata in guerra a fianco dell'Intesa ottenendo con il Patto di Londra (rimasto segreto fino alla pubblicazione da parte dei bolscevichi - dopo la rivoluzione d'Ottobre - di tutti i trattati e gli accordi depositati negli archivi del governo zarista) la promessa di consistenti acquisizioni territoriali in Dalmazia, nella fascia di Adalia in Turchia e in Albania. In particolare era stata promessa all'Italia la baia di Valona, che fu effettivamente occupata al termine della guerra, ma a cui si dovette rinunciare in seguito all'insurrezione della popolazione di quella città il 2 aprile 1920. Il mito della "vittoria mutilata" che alimentò la propaganda fascista nacque da quelle rinunce forzate, determinate dalla vigorosa crescita del nazionalismo albanese, jugoslavo e turco.

L'unica acquisizione di una parte dei territori promessi nel Patto di Londra fu (a parte Trento, e Trieste, che sarebbero state però ottenute lo stesso anche in caso di neutralità) fu quella del territorio allora integralmente tedesco del Sud Tirolo, dell'Istria, di Fiume (conquistata col colpo di mano di D'Annunzio) e l'isolotto deserto di Saseno, strategicamente importante dato che controlla l'accesso alla baia di Valona.

Fallito il tentativo di occupare Valona ed altre parti dell'Albania, l'Italia si accontentò quindi di puntare a un controllo indiretto del paese, assumendosi una serie di compiti di "consulenza tecnica", compresa quella assai delicata della definizione degli incerti confini del nuovo Stato, che comportò in diverse occasioni alcuni incidenti, in cui nel 1923 rimase ucciso il gen. Tellini, capo della Commissione incaricata della ricognizione topografica. Anche nel 1935 il generale De Ghilardi, ispettore italiano dell'esercito albanese, rimase ucciso a Fier in una sollevazione nazionalista.

Le aspirazioni dell'imperialismo italiano sull'Albania d'altra parte non erano nate col fascismo, né ad essa era estranea la casa regnante, come si è detto a torto recentemente. È vero che alla vigilia della conquista del 1939 Vittorio Emanuele aveva manifestato qualche dubbio, che era però legato a considerazioni tattiche contingenti e non certo a divergenze di fondo con Mussolini. Lo sapevano bene gli albanesi, tanto è vero che monsignor Bumçi, il vescovo cattolico che guidava la delegazione albanese a Versailles, nel tentativo di respingere una spartizione o un vero e proprio protettorato, aveva già allora avanzato l'ipotesi che alla testa dello Stato indipendente albanese potesse essere collocato come re un principe di casa Savoia.

La politica di penetrazione economica e di corruzione di dirigenti locali, iniziata almeno dieci anni prima dell'avvento del fascismo dai governi liberali, continuò fino al 1938 sulle stesse linee, anche se senza maggiori successi. Roberto Morozzo Della Rocca, uno degli studiosi più attenti della storia delle relazioni italo-albanesi (con particolare attenzione all'utilizzazione politica del fattore religioso) ha scritto che "le concessioni economiche e la rete di interessi creata dagli italiani in Albania non si traducevano in un parallelo e proporzionale aumento di influenza politica e in un controllo strategico". Al contrario, "era lo stesso aspetto meramente finanziario a costituire un insuccesso per l'Italia", dato che si svolse in perdita netta per il nostro paese, al punto che non rimase che tentare l'avventura dell'annessione.

Un anno prima della conquista militare il console italiano a Tirana lamentava che la situazione dei lavoratori italiani (a parte alcuni specializzati "addetti al Comando della difesa nazionale" ) era piuttosto triste: essendo "quasi tutti mediocri lavoratori" non erano molto ricercati. "Chiedono paghe che, mentre sono fantastiche in paragone di quelle delle quali si contentano gli albanesi, sono insufficienti per loro" e quindi finiscoo per lavorare solo saltuariamente. L'unica eccezione è la richiesta "di cameriere giovani per locali pubblici e per privati", considerata tuttavia inopportuna dal console "per ragioni di decoro e di prestigio, essendo questa terra in genere fatale alle nostre lavoratrici giovani. Presto o tardi esse trovano un protettore straniero e finiscono per disabituarsi al lavoro onesto". E pensare che c'è oggi chi considera "predisposte alla prostituzione" le ragazze albanesi!

Dopo l'occupazione il numero degli italiani occupati crebbe vertiginosamente (da 1200 a 70.000 durante la guerra di Grecia, esclusi i militari ovviamente), come crebbe anche l'apparato statale albanese (da 6.000 a 18.000), senza per questo diventare più efficiente e meno corrotto, ed anzi finendo per essere occasione di illeciti arricchimenti di una torma di profittatori, intermediari, capitalisti "magliari" e tenutari di case chiuse (in cui arrivavano direttamente, con grande scorno del regime, soprattutto "signorine" italiane).

Il finanziamento della Chiesa cattolica (nettamente minoritaria) era stato costosissimo, ma non l'aveva trasformata in una docile pedina della penetrazione italiana. Di fatto, come hanno osservato vari studiosi, la vera religione dell'Albania non è né quella islamica né quella ortodossa o quella cattolica, ma l'albanità. La stessa osservazione è stata fatta successivamente, anche a proposito dello stesso "marxismo-leninismo" di Henver Hoxha, dall'ex ambasciatore a Tirana, Gian Paolo Tozzoli, che ha curato una efficace ricostruzione del regime "comunista" nella guida Albania pubblicata nel 1992 dalla CLUEP di Milano.

Che quei finanziamenti fossero soldi buttati via emerse chiaramente anche dopo la conquista, quando la Chiesa cattolica scoprì di non essere veramente privilegiata, dato che ingenti contributi, proporzionali al numero di fedeli e quindi ben più consistenti, venivano dati anche alle comunità ortodossa e islamica, peraltro senza effetti risolutivi. Così anche l'occupazione si concluse da tutti i punti di vista con un pugno di mosche, come tutte le altre "conquiste" dell'Italia imperiale.

L'invasione e l'occupazione della Jugoslavia (1941-1943)

6 aprile 1941: Belgrado distrutta dai bombardamenti

All'alba della domenica delle palme, il 6 aprile 1941 uno spaventoso bombardamento tedesco distrugge gran parte della città di Belgrado. Sperimentata prima a Guernica, poi a Varsavia, viene applicata quella tecnica della distruzione sistematica di tutte le infrastrutture civili oltre che militari che caratterizzerà poi tutta la Seconda Guerra Mondiale, e che culminerà nella distruzione di Dresda, Hiroshima e Nagasaki. Per tutti gli jugoslavi un trauma indelebile, riecheggiato nel bellissimo film di Emir Kusturica, Underground.

Nel corso dei bombardamenti furono distrutti antichi monumenti artistici, e la Biblioteca nazionale con tutti i suoi tesori. I bombardamenti colpirono anche altre città come Skopije, Cetinjie, Niö. La cifra delle vittime è controversa, per l'interesse convergente dei massacratori ma anche delle autorità del paese aggredito che, per ragioni diverse, omettono il bilancio reale (nel caso dell'esercito jugoslavo si trattava di nascondere la propria impreparazione); tuttavia, secondo Sthephen Clissold, sarebbero state 20.000, e in gran parte civili. Tra i morti, ironia della storia, uno dei più filofascisti del governo guidato dal generale Duöan Simovic, lo sloveno Frane Kulovec, che appena il giorno prima aveva presentato a Hitler - tramite l'ambasciata slovacca - la proposta di creare una Slovenia "indipendente" sotto la protezione tedesca.

Il capo del governo, Simovic, era assente dalla capitale per assistere al matrimonio della figlia. Ma naturalmente questo particolare è solo la conferma di un atteggiamento suicida, che portò a evitare ogni mobilitazione, sperando di non irritare le potenze dell'Asse, a cui venivano ripetute incessantemente dichiarazioni di buona volontà. L'interruzione di ogni comunicazione telefonica e radiofonica impedì poi a Simovic e allo Stato Maggiore di impartire ordini alle truppe, che rimasero disorientate e sbandate come quelle italiane dopo l'8 settembre del 1943. Peraltro, anche se li avessero dati, si poteva dubitare dei risultati, dato il basso livello dei quadri superiori dell'esercito: l'attaché militare francese, che aveva assistito alle manovre del 1937, aveva scritto nel suo rapporto che non era suo compito convincere i vertici militari jugoslavi della loro incapacità e suggerir loro di fare harakiri...

Non si trattava certo di un'inferiorità intrinseca degli jugoslavi - che daranno negli anni successivi una splendida dimostrazione delle loro capacità combattive, impegnando ben trenta divisioni tedesche - ma dell'organizzazione basata sul predominio arrogante dei serbi, che avevano escluso a lungo croati e sloveni dagli alti gradi, generando al tempo stesso frustrazioni, tensioni interetniche e una selezione non basata sul criterio delle effettive capacità.

Inoltre il piano militare tedesco era stato ben congegnato: l'invasione era cominciata da più parti: truppe tedesche erano entrate dalla Romania e dalla Bulgaria, ed erano state spalleggiate dall'esercito bulgaro, a cui era stato promesso un cospicuo bottino. Contemporaneamente l'esercito italiano entrava in Jugoslavia dall'Istria e dall'Albania, e poco dopo si sarebbero aggiunte anche forze ungheresi a cui era stata concessa l'occupazione della Vojvodina, dove esisteva una cospicua minoranza magiara.

L'antefatto

L'invasione della Jugoslavia non rientrava nei precedenti piani di Hitler. Probabilmente questi condivideva il giudizio di Bismarck, che aveva detto che quella terra non valeva le ossa di un solo granatiere di Pomerania. La Germania, d'altra parte, come l'Italia, preferiva puntare a un controllo indiretto dei Balcani attraverso l'alleanza con governi conservatori, anche utilizzando gli storici legami dell'Austria nell'area balcanica. In questo la Germania era entrata più volte in concorrenza e quasi in conflitto con l'Italia, che mirava allo stesso obiettivo e che, in particolare al momento del primo tentativo di annessione dell'Austria nel 1934, aveva puntato a un polo con Ungheria, Jugoslavia, Romania e Bulgaria (più l'Albania semivassalla) per contrastare l'espansionismo germanico. Tuttavia l'incoerenza della politica estera fascista aveva reso debole questo progetto, in particolare per quanto riguarda la Jugoslavia, preoccupata per l'appoggio dato dal governo di Roma al gruppo fascista croato di Ante Pavelic, ma anche ad altri uomini politici croati. Per attenuare le diffidenze, ovviamente accresciutesi dopo l'assassinio di re Aleksandar da parte degli ustaöa avvenuto a Marsiglia il 9 ottobre 1934, alcuni capi del gruppo fascista croato furono confinati a Lipari per qualche tempo. Ma le ambizioni mussoliniane erano tanto manifeste che un vero riavvicinamento con Belgrado non fu possibile. Inoltre, la penetrazione economica della Germania in Jugoslavia era nettamente superiore a quella italiana.

La crisi che doveva portare la Jugoslavia ad allontanarsi dalla Germania e dall'Italia, ormai non più antagoniste dopo la guerra di Etiopia e le sanzioni della Società delle Nazioni, fu la conquista dell'Albania. Concepita come rivincita sulla conquista della Cecoslovacchia da parte di Hitler, l'operazione non fece alcun effetto a livello internazionale, dato che l'Albania fin dal 1912 era di fatto un protettorato italiano. Ma allarmò il governo jugoslavo, preoccupato dalle aspirazioni italiane sul Kosovo. Nel febbraio 1939 era caduto il governo Stojadinovic, che due anni prima aveva firmato un trattato con l'Italia. Il successivo governo di Dragiöa Cvetovic cercò - tardivamente - di attenuare le tensioni con i croati creando accanto alle banovine (province autonome) serba e slovena una banovina di Croazia, e poi altre due in Bosnia-Erzegovina e nella Vojvodina. Ma lo Sporazum (accordo) del 26 novembre 1939 non fu mai attuato, soprattutto per quanto riguarda l'inserimento nei comandi dell'esercito di rappresentanti croati.



Le molte responsabilità dell'Italia

Le responsabilità dell'Italia nella crisi balcanica non sono solo quelle delle maldestre e contraddittorie ingerenze nella politica interna jugoslava, o dell'irresponsabile avallo alle tendenze secessioniste croate e kosovare.

Fu la guerra di Grecia a provocare la catastrofe. Iniziata per velleità di grandezza imperiale e per gelosia infantile nei confronti della vittoria tedesca in Francia, soprattutto se comparata alla miserabile riuscita della proditoria e maramaldesca aggressione italiana a una Francia già piegata, fu avviata il 28 ottobre 1940, l'anniversario della marcia su Roma, che coincideva tuttavia con l'inizio del maltempo autunnale. In poche settimane l'Italia fu ributtata indietro dall'esercito greco, pessimamente armato, ma fortemente motivato e sostenuto da uno sforzo eroico della popolazione civile, che trasportava a spalle i mortai e le munizioni sulle più impervie zone di montagna. La guerra si spostò fin dentro l'Albania, con gravissime conseguenze sulla popolazione locale, che gli italiani non dovrebbero mai dimenticare.

L'orientamento filofascista del governo greco del dittatore Metaxas (morto il 29 gennaio 1941), che aveva lasciato sguarnite le frontiere con l'Albania per illusioni sulle intenzioni dell'Italia fascista, fu abbandonato rapidamente dal nuovo governo Koridzis, che chiedeva e otteneva aiuto dalla Gran Bretagna.

Hitler reagì in modo furibondo, tanto più che Mussolini gli aveva tenuto nascosto il suo insensato progetto, di cui lo informò solo a cose fatte nell'incontro di Firenze avvenuto proprio il 28 ottobre 1940. Il maresciallo Keitel attribuì appunto alla guerra di Grecia l'inizio della fine del "Reich millenario". Al processo di Norimberga dichiarò lapidariamente: "arrivammo [a Firenze] con tre ore di ritardo e ciò fu la catastrofe". Aveva sostanzialmente ragione: l'avventurismo di Mussolini aveva consentito la costituzione di una testa di ponte inglese nei Balcani, particolarmente pericolosa per l'invasione dell'URSS, già decisa e tenuta a lungo nascosta a Mussolini per ricambiarlo della stessa moneta.

Come è noto, Hitler iniziò immediatamente la preparazione di un'occupazione della Grecia, che comportava tuttavia il passaggio per la Jugoslavia. Energiche pressioni in tal senso furono fatte sul reggente Pavle di Jugoslavia, mentre con la massima segretezza grandi forze tedesche entravano in Bulgaria. Nel corso di marzo il reggente Pavle e Cvetkovic cominciarono a cedere, mentre aumentava la protesta popolare. Il 21 marzo si dimisero tre ministri contrari all'adesione della Jugoslavia all'Asse, ma il 25 dello stesso mese Cvetkovic firmava a Vienna l'adesione al Patto tripartito, troncando definitivamente con la Gran Bretagna, ma anche con il suo popolo. Imponenti manifestazioni spontanee protestavano contro la capitolazione del governo e del reggente a Niö, a Spalato, a Leskovac, a Kragujevac, a Cetinje, a Skopje, a Lubiana. Al loro interno ricompariva con molta forza il Partito comunista, che era stato messo fuori legge vent'anni prima.

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo un colpo di Stato militare antitedesco diretto da ufficiali di aviazione filobritannici, tra cui Borivoje Mirkovic e Duöan Simovic, che assumeva la guida del governo, rovesciò il governo Cvetkovic e spedì il reggente in esilio in Kenia, dichiarando maggiorenne Petar Karadjorjevic (a cui mancavano in realtà diversi mesi per la maggiore età), che fu quindi proclamato re.

Il nuovo governo ricordava per molti aspetti quello che si formerà in Italia nel 1943 con Badoglio: prima preoccupazione fu quella di incarcerare centinaia di comunisti. Inoltre aprì trattative sia con la Gran Bretagna sia con l'URSS, che tuttavia era ancora troppo legata dal patto Ribbentrop-Molotov. Nel corso di un incontro tenuto al Cremlino tra Simovic e Viöinskij, questi offrì solo un generico trattato di amicizia e di non aggressione, dal quale si desumeva che l'URSS era disponibile a mantenere un atteggiamento di benevola neutralità nei confronti di Belgrado, ma non ad entrare in guerra al suo fianco. Un trattato che serviva a poco in quel frangente. Due giorni dopo cominciavano i bombardamenti di Belgrado e l'invasione del paese.



L'Italia fascista e gli "eterni" odii interetnici

Un luogo comune assai diffuso attribuisce gli attuali conflitti nel Kosovo e quelli precedenti in Bosnia, in Croazia, ecc., agli "eterni" conflitti etnici. In realtà se, come abbiamo accennato, la questione nazionale non era stata risolta felicemente nella Jugoslavia tra le due guerre per l'eccesso di centralismo serbo, non aveva generato gravi conflitti. Il gruppo di Pavelic esisteva, ma superava appena i 500 aderenti: era una frangia insignificante, che non interpretava affatto l'atteggiamento della stessa popolazione croata.

Anche se a volte la Jugoslavia era stata definita una "prigione dei popoli" dal Partito comunista, fautore da sempre di una soluzione federativa e che - prima della Seconda Guerra Mondiale - difendeva (come tutti i partiti comunisti, compreso quello italiano) il diritto delle minoranze all'autodecisione fino alla separazione, il suo assetto interno non era particolarmente diverso da quello di altri paesi come l'Italia o la Spagna che comprendevano etnie non protette. Non vi furono d'altra parte in quel periodo conflitti significativi su questo terreno.

Nel 1941 cambiò tutto, e la prima responsabilità ricade, più che sulla Germania nazista come si pensa abitualmente, sull'Italia mussoliniana: essa infatti non solo si impadronì di gran parte del litorale dalmata e di Lubiana, che divenne "provincia italiana", ma costituì un Regno di Croazia in cui fu incorporata la Bosnia e quindi un numero altissimo di serbi, di "musulmani" ecc. Questo regno doveva essere affidato a un Ajmone di Savoia, che doveva assumere il nome croato di Tomislav II, ma che preferì non mettervi mai piede per non fare la fine di Massimiliano d'Asburgo in Messico. Rimase prevalentemente a Saint Moritz, frequentandone assiduamente il famoso Casinò. Ciano, tuttavia, lo faceva pedinare per timore che si dileguasse del tutto, e scrisse sul suo Diario che dopo una breve sparizione era stato rintracciato in un alberghetto di Milano, dove aveva passato la notte con una "ragazza di facili costumi", come si diceva allora.

Come reggente fu collocato il criminale comune Ante Pavelic, di cui Curzio Malaparte, allora corrispondente del fascista Corriere della sera descrisse i crimini - a guerra finita - nel suo libro Kaputt: ad esempio disse di avere visto nella villa in cui aveva sede il comando degli ustaöa un cesto che gli sembrava pieno di ostriche. Erano invece venti chili di occhi strappati ai serbi. Altre denunce erano state fatte subito da alcuni ufficiali italiani e perfino tedeschi.

In Croazia furono compiuti crimini atroci, con la benedizione di quel monsignor Aloysio Stepinac che Giovanni Paolo II ha voluto beatificare di recente per compiacere il potente episcopato croato. Religiosi francescani parteciparono alla direzione dei famigerati campi di concentramento in cui a una parte dei serbi e dei "musulmani" si offriva la possibilità di salvarsi con una conversione forzata al cattolicesimo, mentre tzigani ed ebrei venivano direttamente consegnati ai campi di sterminio nazisti.

Quei crimini generarono una spirale di odii e di vendette, giacché anche i cetnici serbi fedeli a re Petar non erano da meno se mettevano le mani su qualche croato. Ma l'innesco era stato provocato proprio dalla spartizione della Jugoslavia voluta insieme da Mussolini e da Hitler.

Una parte degli ufficiali italiani, abbiamo accennato, si indignarono e cercarono di limitare quei crimini; non a caso dopo l'8 settembre del 1943 molti di loro - pur rimasti senza ordini per la viltà di Vittorio Emanuele III e di Badoglio - rifiutarono di piegarsi ai tedeschi e molti si unirono ai partigiani. Gran parte degli ufficiali e dei soldati della Divisione "Venezia" e della "Taurinense" formarono la divisione "Garibaldi", unendosi ai partigiani comunisti pur essendo tendenzialmente monarchici, perché avevano verificato che solo i comunisti combattevano a fondo i nazisti, mentre i cetnici di re Petar preferivano accordarsi con gli occupanti contro gli altri partigiani. E' una storia poco conosciuta, che fa onore al nostro popolo.

Ma torniamo ai famosi "fatali ed eterni odii interetnici", di cui parlano i propagandisti dell'intervento militare di oggi. La prima smentita viene dallo straordinario successo dei partigiani comunisti, che seppero tenere impegnate trenta divisioni tedesche e liberare da soli gran parte del proprio paese, unico esempio in Europa oltre all'Unione Sovietica. La loro forza derivava da due fattori: da un lato non rinviarono come in altri paesi a un "secondo tempo" sia la questione sociale sia quella istituzionale (praticarono da subito una radicale riforma agraria nelle zone liberate e rifiutarono ogni accordo con i seguaci conservatori del re); dall'altro abbozzarono subito un progetto di soluzione della questione nazionale basata su quella Federazione che consentì poi oltre quarant'anni di convivenza sostanzialmente pacifica tra le varie etnie. La stessa composizione del gruppo dirigente era una conferma vivente della concretezza del progetto: Tito era mezzo croato e mezzo sloveno, Kardelij era sloveno, Rankovic serbo, Moshe Pijade ebreo, Djilas montenegrino, ecc....

La dissoluzione della Jugoslavia tra il 1989 e il 1991, e le tragedie successive, non avvennero dunque per la fatale permanenza degli odii antichi, ma come conseguenza di una crisi profonda del regime dovuta all'indebitamento estero, alle pressioni del FMI e della Banca Mondiale, e al tentativo dei dirigenti ex comunisti come Milosevic o Tudjiman di organizzarsi un consenso agitando vecchi spettri e presentandosi come "salvatori" del paese da un pericolo esterno. Ma approfondiremo questi problemi più avanti, nel III capitolo.



L'Italia e il Kosovo durante la Seconda Guerra Mondiale

Gli argomenti della propaganda di guerra talvolta fanno breccia anche nella sinistra, a volte direttamente, oppure attraverso un rifiuto così radicale delle motivazioni ufficiali, che porta a schierarsi non solo contro l'aggressore, ma a fare proprie le tesi dell'aggredito, non necessariamente corrette. Così, essendo innegabile che la Serbia è aggredita, si tende ad attribuire ai kosovari ogni colpa, al di là di quella - di una parte soltanto del gruppo dirigente dell'UCK - di avere accettato una protezione interessata, facendo da esca per la trappola. E si nasconde che, se una parte dei kosovari hanno abbandonato la linea non violenta e gradualista di Rugova, ciò si deve non solo e non tanto ai finanziamenti della diaspora albanese negli Stati Uniti (e magari della stessa CIA), ma al fallimento di quella linea per l'intransigenza serba. Non ci si può scandalizzare dunque se in questo contesto è cresciuto un movimento che punta all'indipendenza, e che si illude di trovare protezione da parte della NATO. È lo stesso ragionamento che abbiamo già fatto a proposito del popolo palestinese, per capire perché di fronte all'intransigenza dei Benyamin Netaniahu e all'inadeguatezza (a dir poco) dei risultati ottenuti da Arafat, si è sviluppato l'integralismo islamico, che si è rafforzato non perché islamico, ma perché è apparso il più deciso oppositore ad accordi che anche lucidissimi e laici esponenti palestinesi come Edward Said, Mahmud Darwish, Hanna Ashrawi o Abdel Shafi hanno criticato severamente.

Può essere utile ricostruire le vicende del Kosovo nell'ultimo secolo, senza nascondere le sue sofferenze, che ci sono state, e senza ignorare il punto di vista dei serbi (non del solo Milosevic). Nel secolo scorso diversi viaggiatori, inglesi o di altre nazionalità, hanno descritto vivacemente i conflitti che esistevano in quella regione dell'Impero ottomano, e che spesso si concludevano a danno della minoranza serba, meno armata e relativamente meno protetta. Ma non erano conflitti "etnici". L'arretratezza del Kosovo e della stessa Albania, la parte più povera e trascurata dell'impero ottomano, aveva fatto protrarre fino alle soglie di questo secolo un'organizzazione per clan che comportava spesso scontri cruenti tra gli stessi albanesi, per faide durate decenni, il ricorso sistematico all'abigeato nei confronti dei vicini in caso di calamità naturali, ecc.

Le leggende alimentate dalla propaganda nazionalista serba hanno ingigantito tutti gli episodi di cui erano vittime gli slavi, ignorando quelli che avevano colpito gli albanesi. Ad esempio, si ingigantivano i dati sugli stupri a danno di serbe, sorvolando sul fatto che analoghi episodi colpivano donne albanesi, e che comunque la percentuale di tali episodi non era diversa da quella riscontrata nei rapporti di polizia nelle regioni più arretrate della stessa Serbia. Un residuo di concezioni che consideravano la donna un oggetto disponibile, ovviamente orribili, ma che non avevano nulla a che vedere con la pratica sistematica e deliberata dello stupro che ha accompagnato la "pulizia etnica" (da parte di croati, serbi e "musulmani") nelle guerre di Croazia e di Bosnia in questo terribile decennio.

La propaganda nazionalista serba aveva ingigantito allora quegli episodi, per teorizzare l'inferiorità "razziale" degli albanesi. Ad esempio, un uomo politico serbo, Vladan Djordjevic, improvvisatosi antropologo, aveva sostenuto seriamente nel 1913 che gli albanesi erano residuati di popolazioni primitive che avevano avuto la coda per appendersi agli alberi (secondo lui, ancora nel secolo scorso c'erano nel Kosovo esemplari umani con residui della coda!). Il residuo animalesco degli "arnauti", come venivano chiamati da turchi e serbi gli albanesi, sarebbe stato provato dalla mancanza di un alfabeto.

La propaganda serba, inoltre, sosteneva che la "Vecchia Serbia" (così veniva chiamato il Kosovo a Belgrado) era sempre stata abitata solo da serbi fino alla battaglia di Kosovo Polje del 1389, quando era cominciata una "invasione" albanese al seguito delle armate turche. Nulla di più falso: nella famosa battaglia, rispolverata da Milosevic nel 1989 per cancellare l'autonomia sancita dalla Costituzione jugoslava, gli albanesi erano presenti in entrambi gli eserciti, come risulta da tutti i documenti dell'epoca. Ciò si doveva naturalmente al fatto che allora, come in tutta l'Europa e nel mondo, non era nata un'identità "nazionale", e la presenza in questo o quell'esercito dipendeva dalle scelte tattiche dei vari capi clan. E ciò era durato a lungo: Skanderberg, l'eroe albanese per eccellenza, era figlio di una serba, mentre Djordje Petrovic, detto Karadjordje, fondatore della dinastia serba, era invece di origine albanese.

I più raffinati propagandisti serbi, invece di negare l'esistenza di albanesi nella "Vecchia Serbia", li consideravano in parte "invasori", in parte serbi convertiti all'islam e albanesizzati linguisticamente. Naturalmente in tutti i Balcani c'erano state molte conversioni alla religione dei dominatori, ma rimaneva da spiegare come mai l'assimilazione linguistica sarebbe avvenuta da parte di quella che doveva essere secondo loro una minoranza insignificante, e non da parte dei turchi, come è accaduto quasi ovunque negli altri casi accertati.



Su questi aspetti è prezioso il libro più organico sulla storia di questa sfortunata regione, quello di Marco Dogo, Kosovo. Albanesi e serbi: le radici del conflitto, C. Marco Editore, Lungro di Cosenza, 1992. Un libro documentatissimo e rigoroso di ben 376 pagine, che costa purtroppo, se lo si trova ancora, 45.000 lire. Anche l'agile ed equilibrato libretto di Thomas Benedikter, Il dramma del Kosovo. Dall'origine del conflittofra serbi e albanesi agli scontri di oggi, Data News, Roma, 1998, p. 140, [[sterling]]. 22.000, fornisce dati assai utili su questo piano.



Come per tutte le convivenze durate per secoli, con qualche tensione, ma senza conseguenze tragiche (ad esempio il Libano fino all'inizio della penetrazione delle potenze europee nel 1840), i guai veri sono cominciati con gli interventi esterni. Nel corso del secolo XIX, oltre alla guerra propagandistica, nel Kosovo e in Macedonia operavano agenti della Serbia da un lato, dell'Austria Ungheria dall'altro, che offrivano protezione a destra e a manca per impossessarsi di quei territori facendo leva sulle rivalità tra i vari capi locali (i serbi stessi protessero alcuni capibanda albanesi contro altri).



Le responsabilità europee ed italiane nel conflitto

Sono le guerre balcaniche (sulla cui origine esterna è difficile dubitare, dato che dietro a ciascon contendente c'erano le maggiori potenze europee che affilavano le armi in vista della Grande Guerra) ad avviare i tentativi di spartizione dell'ampia area dell'Albania etnica, che cominciava ad aspirare all'indipendenza, ma che aveva meno forza degli altri contendenti, e a cui offriva protezione l'ultimo paese arrivato sulla scena balcanica: l'Italia. Nel corso delle guerre balcaniche e poi della Prima Guerra Mondiale i territori del Kosovo e della stessa Albania sono invasi da diversi eserciti. L'Italia offre protezione a una possibile Albania indipendente, scontrandosi con gli interessi della Francia, alleata ma rivale non solo nei Balcani, che appoggia la Serbia e punta decisamente alla spartizione.

Stabilito un discutibile protettorato sull'Albania (riconosciuto alla fine dalle altre potenze dell'Intesa), l'Italia spreca molte delle sue carte nel tentativo di impossessarsi direttamente di Valona, scontrandosi con una fiera resistenza e perdendo così molta credibilità.

Negli anni successivi, l'irredentismo del Kosovo, annesso alla Serbia senza alcun riconoscimento della pur minima autonomia culturale, non trova molti appoggi esterni. L'Italia punta più sulla carta croata, mentre la stessa Albania di re Zog evita di toccare l'argomento della Grande Albania perché ha bisogno dell'appoggio jugoslavo contro i nemici esterni e le mai cessate aspirazioni dell'imperialismo italiano.

Sappiamo dal solito Ciano (fonte preziosa per la ricostruzione della politica estera italiana) che il 21 aprile 1939, appena completata la conquista dell'Albania, aveva cominciato a interessarsi del Kosovo. Riferendo il contenuto di un incontro avvenuto quel giorno con Tahir Stylla, ex ministro di Albania a Belgrado, Galeazzo Ciano parla per la prima volta del "problema dei Cossovesi, cioè 850.000 albanesi fortissimi fisicamente, saldissimi moralmente, entusiasti all'idea di una unione alla madre Patria". Da Stylla apprende che "pare che i serbi ne abbiano un terrore panico". A quanto sembra, non ne sa molto, ma comunque conclude che "oggi non bisogna neppure lasciare immaginare che il problema attira la nostra attenzione: anzi bisogna cloroformizzare gli jugoslavi. Ma in seguito bisogna adottare una politica di vivo interessamento per il Cossovo: ciò varrà a tener vivo un problema irredentista nei Balcani che polarizzerà l'attenzione degli stessi albanesi, e rappresenterà un pugnale piantato nel dorso della Jugoslavia".

Il 18 giugno dello stesso anno riceve di nuovo Stylla, e annota: "Intendo valermi di lui per la questione del Kossovo [questa volta ne trascrive più correttamente il nome NdR], della quale è molto competente. Creerò presso il sottosegretariato per l'Albania un ufficio irredentismi". Il momento buono verrà meno di due anni dopo, con l'invasione e la spartizione della Jugoslavia. Il Kosovo (tranne la zona di Trepca, piccola ma importante per le risorse minerarie, che viene annessa alla zona di occupazione tedesca) viene assegnato all'Italia.

Per una parte degli albanesi sembra la realizzazione del sogno della "Grande Albania", sia pure sotto tutela italiana. Nel giro di un anno, 60.000 contadini serbi sono costretti a lasciare il paese; ma doveva essere solo l'inizio. Il capo del governo fantoccio nominato dall'Italia, Mustafà Kruja, annunciò in un discorso che il Kosovo doveva essere "etnicamente puro": per gli immigrati recenti c'era l'espulsione o l'eliminazione, mentre i serbi che vi risedevano da secoli dovevano essere dichiarati in massa "colonisti" (alludendo anacronisticamente alle colonie di popolamento avviate dopo l'annessione alla Serbia). Va detto che Ciano diffidava di lui, temendo che il suo estremismo facesse danni, ma anche perché Kruja era impopolare tra i notabili albanesi in quanto era figlio di un servitore! Comunque, Mustafà Kruja rimase in carica dal novembre 1941 al gennaio 1943, e di danni riuscì a farne effettivamente parecchi.

Quando l'esercito italiano si sfaldò dopo l'8 settembre 1943, il Kosovo finì ovviamente sotto controllo diretto della Germania. Molti notabili, per ottenere i favori dei nuovi padroni, cominciarono a teorizzare di essere "ariani di stirpe illirica", e ottennero comunque l'espulsione di altri serbi e montenegrini dalle zone miste. Anche per questo la resistenza antifascista nell'area fu più debole che nel resto della Jugoslavia, e radicata prevalentemente tra le minoranze slave, sottoposte a un'oppressione più dura.



Il Kosovo nella Jugoslavia di Tito

Dopo la liberazione la sorte dei kosovari fu contraddittoria: da un lato il Kosovo fu annesso alla Repubblica serba come regione senza diritti amministrativi autonomi (a differenza della Vojvodina, che li ottenne quasi subito), dall'altro non fu concesso il ritorno ai serbi e montenegrini espulsi dai kosovari alleati ai fascisti italiani e ai nazisti. La questione dell'assetto della regione era stata rinviata alla eventuale costituzione della grande federazione balcanica, che doveva comprendere anche Albania e Bulgaria, e la stessa Grecia se fosse diventata - come sembrava probabile - anch'essa una repubblica socialista, e della cui sorte parliamo altrove.

Intanto una spietata repressione colpiva la popolazione, in alcuni casi perché accusata di connivenza con i nazifascisti, in altri perché legata effettivamente a un'organizzazione nazionalista anticomunista come il Balli Kombetar. I metodi adottati erano terribili: a Drenica fu trovata una fossa comune con 250 albanesi, mentre nel Montenegro 1.670 civili albanesi furono chiusi in un tunnel e asfissiati con il gas. Tali misure furono adottate anche in altre repubbliche contro i collaborazionisti, veri o presunti, ma va segnalato che quando nel 1966 il potente ministro degli Interni Aleksandar Rankovic fu destituito, fu accusato tra l'altro (oltre che di avere messo microspie perfino nella camera da letto di Tito...) di crimini commessi contro la popolazione del Kosovo. Le misure staliniste di Rankovic avevano largamente anche i serbi, ma dopo il suo allontanamento da tutte le responsabilità direttive egli era apparso la vittima di una presunta discriminazione antiserba: quando morì nel 1983 un immenso corteo di serbi lo accompagnò alla tomba, trasformandolo in un simbolo.

Questi dati ci permettono di capire che la soluzione dei problemi nazionali nella Repubblica jugoslava non deve essere denigrata, ma neppure mitizzata, giacché, come è stato sperimentato anche durante l'occupazione di Trieste, la formazione stalinista dei dirigenti portò molte volte a oscillazioni tra progetti rispettabili e brutali sopraffazioni.

La Costituzione del 1946 non riconosceva dunque l'esistenza di un'etnia albanese, e manteneva le regioni abitate da essa all'interno di tre repubbliche (Serbia, Macedonia e Montenegro). Sotto la direzione di Rankovic venne anche incoraggiato l'esodo di circa 195.000 albanesi del Kosovo e della Macedonia verso la Turchia. Solo nel 1966 si comincerà a modificare la situazione, dopo il Plenum di Brioni della Lega dei Comunisti di Jugoslavia, che varò un progetto di decentramento, in base al quale fu deciso tra l'altro di istituire l'università albanese di Priötina. Nel 1968 ci saranno forti manifestazioni studentesche in tutta la Jugoslavia, che a Priötina assumeranno caratteristiche nazionalistiche. Ma l'aspirazione all'unione con l'Albania rimarrà circoscritta a pochi gruppi marxisti-leninisti, alcuni dei quali sono confluiti oggi nell'UCK. La ragione è semplice: pur restando l'area più povera e arretrata della Jugoslavia, il Kosovo ha un livello di vita e di cultura nettamente superiore a quello dell'Albania di Henver Hoxha. Il processo di graduale concessione di diritti nazionali agli albanesi culmina nel 1974 in una Costituzione che, pur non riconoscendo lo status di repubblica al Kosovo, lo equipara di fatto a una repubblica con diritto di veto sulle decisioni della federazione. Verrà anche destinata al Kosovo una buona fetta del bilancio della federazione jugoslava, che tuttavia finirà in parte sprecata per la gestione burocratica dei dirigenti locali

Il resto è più noto, ed è conseguenza, non causa, della crisi profonda del paese, indebitato con l'estero e incapace di affrontare democraticamente i problemi che aveva di fronte. Va ricordato tuttavia che, per moltissimi anni dopo la soppressione da parte di Milosevic dei diritti riconosciuti dalla Costituzione del 1974, tra i kosovari continuò a prevalere un orientamento gradualistico e la richiesta di autonomia, non di indipendenza o di unione a un'Albania ancora poco attraente.

In ogni caso, non abbiamo il diritto di decidere noi se la soluzione migliore è l'autonomia o l'indipendenza, o l'unione all'Albania. Possiamo solo batterci perché la decisione possa essere presa democraticamente da tutti gli abitanti del Kosovo, e perché siano garantiti i diritti della minoranza serba. Altro non ci compete. E comunque, meno che mai possiamo farlo noi italiani, che esaltiamo nei libri di storia e nelle celebrazioni rituali il nostro Risorgimento, che si basava appunto su una lotta per la riunificazione degli italiani sparsi in diversi Stati o sottoposti a una dominazione straniera ritenuta intollerabile anche se secolare.

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Balle!
by Gert Sunday, Jul. 13, 2003 at 7:49 PM mail:

Lucignolo, quel pezzo del libro della Cernigoi che hai proposto l'avrò letto milioni di volte (tutto il libro, a dire il vero). Beh, sai cosa ti dico? BALLE! Nessuno mette in dubbio che serva ricordare quel che è stato fatto dal fascismo, anzi, ma BISOGNA RICORDARE TUTTI I MARTIRI!
Aprofitto per segnalarti un libro: "Contro Operazione Foibe a Trieste" che smentisce ogni "mistificazione" del libro della Cernigoi.
Il comunismo ed il fascismo hanno un'unica origine: il socialismo. Meditate.
W gli USA!

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Aggiungo
by Gert Sunday, Jul. 13, 2003 at 8:14 PM mail:

Voglio aggiungere: voi negate che si siano verificati massacri in Istria da parte dei titini; negate i massacri dell'Armata Rossa in Polonia; Negate che nei Gulag ci fossero innocenti; qualcuno addirittura inneggia a Stalin: allora, dico io: immacolati, 'sti comunisti!

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Consiglio
by Bing Thursday, Jul. 24, 2003 at 6:13 PM mail:

Questo sito per rendersi conto di CHI e CHE COSA ha provocato le foibe: http://edu.supereva.it/bravagente/

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Cio' che vede il cuore lo crede l'occhio
by lucignolo Thursday, Jul. 24, 2003 at 8:09 PM mail:

Certo che e' strano.Tu dici una minkiata ed e' storia.Io cito una ricerca storica,documentata e sono balle.
Senti piccolo revisionista di merda i vostri metodi li conosco!Usate il passato per avvelenare il presente;vi ammantate di quella cosa inesistente che e' l'oggettivismo storico,di moderatismo ...,ma poi... il vostro animuccio da topi viscidi vien fuori:non c'e la fate a sopportare repliche,osservazioni circostanziate.E si!A sciaquarsi la bocca coi documenti della XMas sulle foibe si fa' presto...poi non ti dico cogli storici da cronaca vera che ammorbano la cultura europea di oggi.Comunque il punto non e' negare(questo lo fate voi abbondantemente a seconda di come vi conviene)i gulag o le foibe o quel che ti pare.!!Cerca di capirlo: semplicemente la storia la si racconta da diverse prospettive.La mia e' completamente antitetica alla tua/vostra.Non ti affannare a dimostrare,articolare ecc la cosa mi rimbalza.

La storia non e' verita' in senso logico-matematico,e neanche realta' di coscienza e' una consolazione.Per voi un tentativo di autori-legittimazione e un modo di superare l'umiliazione psicologica-intelletuale che vi afflige dai tempi dell'asilo.

Dunque cerco di spiegarmi meglio:la storia nasce da molteplici fattori come il bisogno morale,o come nel vostro caso dalla brama di potere e di potenza;nasce da interessi di partito,chiesa,sociali,di classe..Esiste la storiografia moderna e quella prussiana,cattolica,politica .ecc

Mettiamola cosi'm'importa na sega sai dei tuoi (tze')documenti storici.La quantita' di documenti,atti,discorsi,lettere,racconti necessaria a ricostruire anche un solo giorno rende nullo il tentativo di arrivare ad alcunche' di stabile.

Tutti abbiamo bisogno di una costruzione ausiliaria o di un vettore di direzione nella vita e cosi' ci mettiamo a fare storia,ma quel che tu non capisci e' che dietro alla forma ,al senso che diamo agli avvenimenti storici ci sono un modo diverso di sentire la vita e di vivere.Questo e' il quid.La contrapposizione dunque e' radicale.Cazzo me ne fotte' dei tuoi affanni propagandistico-storici?Nulla.

Tze'! la storia,la ricerca storica,la dimostrazione,i fatti,le foibe,i gulag eheheh ma sei proprio deficiente?
Parole,nient'altro che parole,parole di re',di buffoni,di geni,di sanguinari,di inetti,dissoluti e vanagloriosi.
Visto alla luce del sole ogni fatto storico e' una convenzione menzognera.

Come si vive e come si vuol vivere adesso questo e' il punto.E per cortesia basta con lo scaricare le proprie responsabilita'(di noi oggi)sulla storia,la patria,i comunisti,il dovere e altre amenita' del genere.

Cio che crede il cuore lo vede anche l'occhio.
intendi?


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come prevedevo.
by Gert Saturday, Jul. 26, 2003 at 8:13 PM mail:

Molto di quello che so sulle Foibe, mi è stato raccontato da una persona che ha visto tutto in prima persona e a cui non va in tasca nulla, raccontandomelo. Molti Innocenti sono morti. Comunque, ogni commento è superfluo, ti lascio l'invito a leggere il libro, e aggiungere nuovamente:

voi negate che si siano verificati massacri in Istria da parte dei titini; negate i massacri dell'Armata Rossa in Polonia; Negate che nei Gulag ci fossero innocenti; qualcuno addirittura inneggia a Stalin: allora, dico io: immacolati, 'sti comunisti!

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...
by rome boys Sunday, Jul. 27, 2003 at 9:15 AM mail:

Voi chi? Io sono di sinistra e non nego nè sottovaluto quella tragedia. Evidenziare le responsabilità del fascismo e di quella testa di ca**o del "più grande statista del secolo" non significa ritenere accettabili le foibe. L'idea delle foibe come "giusta vendetta" lasciamole agli esaltati di turno.
Purtroppo credo che dalle parti di Trieste esista un certo numero di fanatici che spacciano merce avariata come un certo virulento nazionalismo anti-italiano per antifascismo. Sono posizioni politicamente ambigue,nel quale la componente nazionalista prevale nettamente su quella ideologica, come in Milosevic. Quando si sarà liberato il campo da queste equivoco ci si potrà esprimere con maggiore serenità su questi temi.

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a Trieste si conoscono i fatti
by un Triestino antinazionalista. Sunday, Jul. 27, 2003 at 9:59 AM mail:

Ti sbagli: qui chi contesta le foibe è ANTINAZIONALISTA.
Qui il tamburo delle foibe batte dal 1943!!!!
Non se ne può più!!!!!
Sono gli esuli fascisti istriani che alimentano la campagna.
Scopo? Soldi!!!!!Soldi e soldi! Dicono di essere stati dimenticati!!!!!Loro, che sono stati PRIVILEGIATI a Trieste nel lavoro, nelle case popolari, in tutto!
Viceversa i Triestini son dovuti emigrare a decine di migliaia in Australia per far posto a loro!!!!Soprattutto gli antifascisti.

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X triestino antinazionalista
by rome boys Sunday, Jul. 27, 2003 at 3:40 PM mail:

OK, ma quello che mi sorprende del dibattito politico ideologico a Trieste è la durezza, la cattiveria e l'incomunicabilità nel confronto tra le parti. Per diversi esuli gli sloveni sono "sciavi". Te, d'altra parte, parli degli esuli come se fossero degli alieni.
Io non conosco bene la vostra situazione, ma, ca**o, almeno tra giovani, sforzatevi un po' più di comprendere le motivazioni di quell'altra componente che abita nella vostra città!
C'è gente che sembra vivere in una logica di scontro e individua negli istriani o negli sloveni in quanto tali il "nemico oggettivo".
Sarebbe ora che tanto i nazionalisti italiani che quelli sloveni la piantassero di usare la storia come strumento di ritorsione politica.
Te che vivi là, che rimedio suggerisci per uscire da questa vostra coazione a ripetere e ricucire le ferite del passato?

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Rispondo
by Gert Sunday, Jul. 27, 2003 at 7:47 PM mail:

Per "un Triestino antinazionalista": definire "fascisti" gli Esuli istriani è una gran boiata, tieni conto che tra quelli che conosco io, qualcuno è addirittura di sinistra! E poi "contestare le Foibe": se permetti, non ha molto senso come affermazione!
Ultimo punto, di Esuli privilegiati ce ne sono stati molto pochi, non tirare fuori la mosca bianca, perché so con certezza che nella maggior parte dei casi non è andata così, te lo assicuro!

Per "rome boys": con "voi", io mi riferivo esattamente agli individui a cui tu fai riferimento. So che non tutti a sinistra sono così, e ti confesso che mi fa piacere, però certi tirano in ballo l'aggressione alla Jugoslavia e gli episodi che ne seguirono proprio per giustificare quei tragici eventi. Sono episodi che vanno studiati indipendentemente, l'unica cosa che hanno in comune, è l'origine.
Un Saluto!

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triestino antinazionalista
by triestino antinazionalista Monday, Jul. 28, 2003 at 6:02 AM mail:

all'Istriano di qui sopra.
Voi, come noi, siete/siamo BASTARDI, nel senso biologico del termine. Siamo mezzi slavi, mezzi forojulani (italiano non è una razza!). Il nazionalismo non contempla questo. La maledizione della Grande Guerra ci pesa ancora...
Privilegi? tutto è relativo...per un disoccupato triestino l'essere stato discriminato perchè "non esule o profugo" è stata una discriminazione. La mia generazione si trova in maggioranza in Australia per questo motivo.

L'Italia a Trieste è stata sinonimo di fascismo. Per questo la maggioranza dei Triestini era CONTRARIA all'Italia, sia sotto l'occupazione tedesca che sotto la jugoslava. Questa è una realtà nascosta agli Italiani. Ma la Jugoslavia si era presentata con le bandiere rosse e la falce e martello, per cui ebbe tanti sostenitori della classe operaia triestina. Anche per questo motivo ci fu la "pulizia politica" di Trieste, con lo svuotamento della città degli "slavocomunisti" ed il suo riempimento con gli Istriani CHIAMATI dalla propaganda italiana. "La Patria vi chiama" era una trasmissione quotidiana da Venezia diretta in Istria durata 10 lunghi anni.
Che poi la maggioranza degli esuli sia finita in miserabili campi profughi fa parte dello sporco gioco che l'Italia democristiana ha loro giocato.

Ma mezzo secolo dopo non dovrebbero più esistere gli Istriani di Trieste. Ed invece non solo esistono, ma hanno lasciato eredi fanatici, come Menia e soci, che non possono fare a meno di insultare gli slavocomunisti aggiungendo INFOIBATORI! Loro! Nati decenni dopo i fatti oggi fanno testo!

Basta!basta! basta!!!!!!!!!!!!

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X TRIESTINO
by PIETRO Monday, Jul. 28, 2003 at 7:32 AM mail:

SE PER EMIGRARE GLI ANTIFASCISTI ( O MEGLIO TG4 : COMUNISTI) ALLORA CHE BEN VENGANO, SE POI PER FARNE ANDARE VIA DI PIU' OCCORRONO ANCHE GLI SLOVENI E I CROATI ALLORA CHE BEN VENGANO ANCHE LORO.

MA NON C'E' UN POSTO UN PO' PIU' LONTANO DELL'AUSTRALIA?

SIAMO VERAMENTE DISPIACIUTI PER L'AUSTRALIANI SE CIO' FOSSE AVVENUTO DAVVERO.....

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pietro col culo pieno!
by triestino Monday, Jul. 28, 2003 at 7:42 AM mail:

si vede che c'hai il culo pieno...il lavoro per il pane non sai cosa sia!

Questo può chiarire tutto anche a quello che mi chiedeva "come superare" l'asprezza di noi antifascisti di Trieste.

ITALIA DI MMMERDAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

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TRIESTINO
by PIETRO Monday, Jul. 28, 2003 at 7:50 AM mail:

.....AHOOO TRIESTINO NESSUNO TI OBBLIGA, VAI PURE IN AUSTRALIA OPPURE NEGLI USA CHE PER QUEL SI DICA LI DAVVERO TI OFFRE UNA CHANCE PER MANGIARE.

NOI ABBIAMO IL CULO PIENO , COME DICI TU, E VORREMMO CAGARE I NOSTRI STRONZI FUORI DALL'ITALIA SUGGERISCICI TU IL POSTO.

.....MA BEVITI UN CAFFE' ILLY E RILASSATI, NON E' CIO' CHE HAI VOLUTO? ADESSO GODITELO

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visti, i "redentori"?
by triestino Monday, Jul. 28, 2003 at 10:45 AM mail:

Sono tornato dall'estero per morire nella mia terra. Ti dispiace? Mio padre è sepolto a S.Barbara California.I miei nonni paterni sono sepolti in Argentina...Solo il nonno materno è tornato nel '39 dagli USA dov'era emigrato clandestinamente da Pola, dopo che l'esercito italiano aveva aperto il fuoco sugli operai del cantiere Scogliolivi che l'avevano occupato per salvare il lavoro nel 1920...
Ti basta?
Vieni a Trieste. Guarda il porto creato dall'Austria: vuoto da decenni e decenni. Tutto decadente. Macerie dappertutto. Ci vogliono fare un "campo di golf", forse non lo sai. I cantieri sono un disastro. La vecchia Trieste è una rovina totale. Cancellata la sua storia. Sparito il suo vecchio dialetto.
Ai giovani di oggi si profila un avvenire nero. Anche perchè invece di individuare nello stato italiano la causa di tutti i loro mali si abbandonano alla droga ed all'alcool o si menano allo stadio...
oppure entrano in AN e FI e fanno i parassiti portaborse...

Cos'ha portato l'Italia? Burocrazia! Tutti i raccomandati, istriani in testa, imboscati negli uffici...

Ma in piazza Unità ogni giorno c'è ancora l'alzabandiera, come a Tripoli! Colonia! Ecco cosa siamo!

Quell'Illy è uno di voi: è lui che ha inaugurato il monumento alle foibe, e vuole equiparare Risiera e foibe con un monumento...congiunto! Il suo scopritore e massimo sostenitore è l'istriano segretario Ds Stelio Spadaro, più nazionalista di Menia (che era un suo allievo!)

Il nazionalismo è la nostra rovina...
Per noi l'Italia è stata una disgrazia. Nessuno, tranne quattro gatti di Ebrei irredentisti, vi voleva!

Nel '45 gli operai di Trieste e Monfalcone salutarono con gioia l'arrivo dei partigiani jugoslavi. A Trieste il Partito Comunista della Regione Giulia assieme al Fronte d'Indipendenza del Libero Stato Giuliano raggiunsero oltre il 50% dei voti alle prime elezioni!
Ti dice niente questo?
Nessuno lo vuol ricordare! Troppo antirettorico!
Triestini antifascisti, in carcere per la tessera del PC sino al '43, come Stoka, Jaksetich, Ursich, sono stati cancellati dal PCI. Vite dedicate alla causa degli operai e dell'internazionalismo, sofferenze....tutto dimenticato!
Ma qualcuno li ricorda ancora, a Trieste , ad Adelaide, a Sidney, a Buenos Aires, ed anche in giro per l'Italia.

L'unica speranza relativa, in mancanza di una vera Internazionale del lavoro, è oggi l'Europa socialdemocratica, a guida tedesca-francese.

Solo rompendo quelle stupide frontiere, erette con la Grande Guerra, Trieste, e non solo, potrà riprendere la speranza.

Mescolare sempre le vecchie carte delle foibe non può che portare a guerre come quella dell'ex Jugoslavia. Anche lì cominciarono con lo scoperchiare le tombe.

E tu, Pietro, vergognati!

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TRIESTINO
by PIETRO Tuesday, Jul. 29, 2003 at 8:32 AM mail:

TRIESTINO IL TUO PIU' CHE UN DISCORSO DISFATTISTA MI SEMBRA UN DISCORSO MOLTO NAZIONALISTA E LA COSA NON DISGARBA AFFATTO ECCEZIONE FATTA DI QUANDO PARLI DEI PARTIGIANI DI TITO CHE TRIESTE ANZICHE' ACCOGLIERLI CON SODDISFAZIONE ( BOH QUESTA POI E' NUOVA) AVREBBE DOVUTO FUCILARLI, POICHE' I MASSACRI DELLE FOIBE E' UNA DELLE TANTISSIME VERGOGNE COMUNISTE DELLA STORIA.

MI SEMBRA CHE TRA I PIU' CHE RICORDINO, ANZI NON SE LI E' PROPRIO MAI DIMENTICATI, L'ITALIANI ALL'ESTERO SIA UN CERTO MIRKO TREMAGLIA, PRESTATO AD AN MA CHE SICURAMENTE E' ANCORA UN MISSINO CONVINTO.
GUARDA CHE UN PO' HO GIRATO ANCHE IO E TANTO,E TI POSSO GARANTIRE CHE DI TUTTO GLI ITALIANI ALL'ESTERO VOGLION SENTIR PARLARE MEN CHE DI COMUNISMO.

SEI VENUTO A MORIRE IN ITALIA, TUA PATRIA, E QUESTO TI FA' ONORE.

MI SEMBRI UN PO' CONFUSO IL TUO DISCORSO , IN MANCANZA DI UNA INTERNAZIONALE DEL LAVORO, UNA SOCIAL DEMOCRAZIA FRANCO -TEDESCA, TRA LE DUE COSE C'E' UNA DIFFERENZA ABISSALE

CHE POI TRIESTE SIA DA ESSERE MIGLIORATA SU QUESTO SIAM TUTTI DACCORDO, MA ARRIVARE AD OSANNARE I PARTIGIANI TITINI E' UN OFFESA PER I TRIESTINI , MA SOPRATUTTO A TUTTI GLI ITALIANI CON UN PO' DI BUON SENSO.

TI AUGURO DI VIVERE IL PIU' ALLUNGO POSSIBILE PER GODERTI LA TUA AMATA E BELLISSIMA TERRA.

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X lo slavo triestino
by Gabriele Sunday, Aug. 03, 2003 at 6:20 PM mail:

Certo che sei proprio un bel sacco di merda, scusa l'espressione ma uso lo stesso termine che tu hai usato per la mia Patria; immagino che tu sia uno di quei sloveni rappresentanti se va bene il 10% della popolazione che vorrebbero Trieste a quella merda di nazione (se così posso definirla) formata dal popolo infoibatore di sloveni. Sono stato a Trieste, ciò fatto il militare e nessuno si esprime in questo modo se non gli slavi e gli zingari slavi immigrati dal cuore della Iugoslavia in disfacimento.
Mi dispiace caro concittadino slavo, ma i ladri sono gli sloveni che occupano a tuttora tutta la Venezia Giulia settentrionale, dal monte Tricorno alla Dragogna, e le tue falsità sul fatto che i triestini erano per la Iugoslavia dimostrano la tua stirpe, come tutti gli slavi voi vi nascondete dietro la parvenza di comunismo internazionalista per nascondere le più bieche smanie di imperialismo sulla terra altrui. Siete degli ipocriti. E ricordati che per gli sloveni Trieste e non Trst non sarà mai loro, sempre che non abbiano voglia di giocarsi la loro indipendenza con una guerra che saremmo molto lieti di vincere e riprenderci il maltolto, dal Tricorno fino a Fiume.

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ALTRI CRIMINI...PIU' NUMEROSI
by CRITYCO Sunday, Aug. 03, 2003 at 6:26 PM mail:

ALTRI CRIMINI...PIU'...
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SE I NUMERI VI INTERESSANO ..
I CRMINI COMUNISTI NE HAN FATTI MOLTI MILIONI MA NON LI RICORDA NESSUNO LO STESSO ( CIRCA 95 MILIONI DI MORTI )

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Marco Wednesday, Aug. 06, 2003 at 8:24 AM mail:

GABRIELE...che gli Italiani sono I PIU' IGNORANTI D'EUROPA (Fonte Unione Europea)!!!)....
ma prima di scrivere tante cazzate guardati questo http://edu.supereva.it/bravagente/ ,cosi' FORSE,capirai perche sono "nate" le foibe...e comincia a studiare.Forse cosi' ridurrai la media di analfabeti (LA PIU' ALTA IN QUROPA!!!!) in Italia!

Ciao!

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Sei sicuro di dare dell'ignorante alla persona giusta?No non credo visto che nn mi conosci
by Gabriele Thursday, Aug. 07, 2003 at 6:36 PM mail:

Del tuo indirizzo me ne sbatto le palle; visto che io la storia la conosco molto bene e sono irredentista proprio per questo. Se tu dell'unità d' Italia non te ne frega niente è una tua opinione ma rispetta la mia, quanto alle offese le rispedisco al mittente visto che neanche sarai laureato, cosa che io almeno lo sono. Ed ora non cominciare con le cazzate che la laurea non vuol dire niente, conta la vita ecc. Pensala come ti pare, la realtà è ben diversa, e sottovalutare ciò che significano anni di studio specialistico rispetto a chi se e quando legge lo fa con un libro di avventura o qualche biografia da calciatore è insulso.

http://www.irredentismo.it

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sono uno slavo infoibatore!GRRRRRR!
by slavo infoibatore Thursday, Aug. 07, 2003 at 8:10 PM mail:

si si si si! ti voglio infoibare, Gabriele! La nostra razza slava, inferiore alla tua superiorissima italianissima ariana (c'entra?)è però dotata di insaziabile appettito di terre e di sangueeeeeeeeeee!!!!!!

fa caldo! fatti un semicupo!

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Marco Friday, Aug. 08, 2003 at 9:28 AM mail:

Fino a prova contraria sono laureato!In Italia,ma sono laureato.Ho sottolineato "In Italia" perche' la laurea in Italia e' paragonabile alla terza media in altri paesi...non lo dico io,ma l'UE!!
L'Italia e' lo zimbello d'Europa.E' oramai un paesse del terzo mondo.Ha un economia da TERZO MONDO,ha il piu' alto numero di ANALFABETI in EUROPA,NON ha un esercito..ecc,ecc..
Ti consiglio di guardarti il sito dell'EU e di VERGOGNARTI di essere Italiano!!

O ,se puoi,dacci UN motivo (UNO SOLO ) per cui uno dovrebbe essere fiero,oggi nel 2003,di essere Italiano.Aspetto.... :)

Ciao

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Grande!
by Tito Friday, Aug. 08, 2003 at 9:58 AM mail:

Grande!...
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Grande!!
Io ci aggiungerei anche questa : :))))

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Ti aspetiamo
by Josip Friday, Aug. 08, 2003 at 10:00 AM mail:

signore Gabriele,tu viene,viene in SLovenia ,noi ti aspetiamo :))))!
Ma sicuro tu e tuoi amici fascisti tropo CONIGLI (coem sempre) per avere coragio di venire da noi in SLovenia! :))))
CIAO CONIGLI FASCISTI!

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Per l'idiota
by Gabriele Friday, Aug. 08, 2003 at 6:28 PM mail:

Certo che ci vengo in Slovenia mio caro, anche se io per Slovenia intendo il territorio al di là di Postumia. Ci vengo a bordo di un Tank Ariete a lanciare qualche bella granata a testata multipla sul tuo bel faccino da infoibatore nazionalista sloveno.
Quanto allo sfigato italiano che si vergogna di esserlo; le ultime parole sono state illuminanti, tu il terzo mondo si vede proprio che non l'hai non dico visto dal vivo, ma manco alla televisione; quindi mi rimane solo da dire: Trasferirsi in Francia quella stolta nazione arraffona no eh? Ti ci troveresti bene.

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Friday, Aug. 08, 2003 at 11:21 PM mail:

hei Gabriele,forse non te l'hanno detto,ma la SLOVENIA E' ENTRATA nell'UNIONE EUROPEA... :)

Ciao

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Friday, Aug. 08, 2003 at 11:23 PM mail:

p.s. e poi io non capisco questo tuo odio verso la SLovenia...
E' STATA L'ITALIA AD INVADERE E A BRUCIARE LA JUGOSLAVIA E N O N VICEVERSA!!!

Ciao

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Friday, Aug. 08, 2003 at 11:27 PM mail:

P.s.2 : La Slovenia E' ENTRATA nell'Unione Europea,la Croazia entra nel 2007! E VAAAAAAAAAI!

Ciao!

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PER NON DIMENTICARE
by Alberto Saturday, Aug. 09, 2003 at 10:13 AM mail:

" (...) forse non è inutile ricordare agli altri italiani quali furono gli orrori dell'occupazione jugoslava di Trieste e dell'Istria: gli spari del maggio 1945 contro un corteo di italiani inermi con cinque morti e innumerevoli feriti, le razzie di miliardi di allora nelle banche. nelle società, negli enti pubblici. A tutti i nostri connazionali è ormai nota la lugubre parola foiba e tutti sanno che cosa sono i campi di concentramento." (quanto ha scritto sui tragici 40 giorni dell'occupazione, jugoslava Diego De Castro, che fu rappresentante italiano presso il Governo militare alleato a Trieste.. VERGOGNA)

Vi vorrei parlare di un logo situato sul cilione del carso a 9 km da Trieste: "IL POZZO DELLA MINIERA" (ubicato nei presii della borgata di Bassoviza" meglio noto come "FOIBA DELLA BASSOVIZZA", divenuta simbolo di tutte le foibe del Carso e dell'Istria, e di tutti i luoghi che videro il martirio e la morte atroce di italiani, sia per il numero delle vittime che ha inghiottito.
Questa tristemente famosa voragine non è una foiba naturale, ma, appunto come ho accennato sopra, il pozzo di una miniera scavato all'inizio del secolo fino alla profondità di 256 metri, nella speranza di trovarvi il carbone. La speranza andò delusa e l'impresa venne abbandonata. Nessuno allora si curò di coprire l'imboccatura e così, nel 1945, il pozzo si trasformò in una grande, orrida tomba.
Un documento allegato a un dossier sul comportamento delle truppe jugoslave nella Venezia Giulia durante l'invasione, dossier presentato dalla delegazione italiana alla conferenza di Parigi, descrive la tremenda via-crucis delle vittime destinate ad essere GETTATE nella voragine di Basovizza; dopo essere state prelevate nelle case di Trieste, durante alcuni giorni di un rigido coprifuoco. Lassù arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso.
Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazioni riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia.
Molte vittime erano prima spogliate e seviziate.
Le vittime, al cui martirio molti sciagurati inneggiano,erano Italiani di ogni estrazione: civili, militari, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia e di custodia carceraria, fascisti e antifascisti,ed anche membri del Comitato di liberazione nazionale. Contro questi ultimi ci fu una caccia mirata, perchè in quel momento rappresentavano gli oppositori più temuti delle mire annessionistiche di Tito. (capito cari compagni? Voi che gioite di fronte a quella vergogna? Voi che inneggiate a Tito? meditate... meditate attentamente)
Furono infoibati anche tedeschi vivi e morti, e sloveni anticomunisti.?
NESSUNO SAPRA' MAI QUANTE FURNO LE VITTIME DELLE FOIBE! Di certo non lo sanno neanche gli esecutori delle stragi. Questi non hanno parlato e non parlano. D'altra parte è, pensabile che in quel clima di furore omicida e di caos ben poco ci si curasse di tenere la contabilità delle esecuzioni.
Alle vittime delle foibe vanno aggiunti i deportati, anche questi a migliaia, nei lager jugoslavi, MOLTI DEI QUALI NON TORNARONO PIU A CASA. (si calcola che, con ogni probabilita, nel complesso morirono circa diecimila persone, questa cifra non è mai stata contestata).
Per quanto riguarda la foiba di Basoviza, hanno calcolato il numero di vittime, con un procedimento matematico inusuale; "tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. Lo spazio volumetrico - indicato sulla stele al Sacrario di Basovizza in 300 metri cubi - conterrebbe le salme degli infoibati" e risulto' che OLTRE DUEMILA VITTIME, UNA CIFRA AGGHIACCIANTE. Ma anche se fossero la metà, questa rappresenterebbe pur sempre una strage immane. A guerra finita!
Nessuno conosce l'identità dei carnefici, probabilmente essi agirono su direttive deII'OZNA, la famigerata polizia segreta del regime titino, i cui agenti calarono a Trieste con le liste di proscrizione e si servirono di manovalanza locale.
Nell'invasione jugoslava di Trieste e di ciò che ne seguì i comunisti locali hanno responsabilità gravissime. In quei giorni le loro squadre con la stella rossa giravano per la città a pestare e ad arrestare. Loro elementi formavano il nerbo della "difesa popolare".
E in questo modo, "cari compagni" vi invito a fare un po di autocritica, prima di criticare gli altri, a guardare le attrocita' commesse in nome dei vostri ideali, prima di puntare l'indice accusatore nei confronti dei vostri (noi)avversari di sempre.....
ONORE E RISPETTO AI MARTIRI DELLE FOIBE E ALLE LORO FAMIGLIE
Alberto









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Alberto non leggi ?
by leggi più sopra,cretino! Saturday, Aug. 09, 2003 at 11:06 AM mail:

Alberto sproloqui su Basovizza ! Perchè non leggi le smentite dimostrate della montatura ?

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dici??
by Alberto Saturday, Aug. 09, 2003 at 11:41 AM mail:

BASSOVIZA UN FALSO? GUARDIAMO I DOCUMENTI:
La cosiddetta "Foiba di Basovizza" è in verità un pozzo minerario, scavato all'inizio del XX secolo per intercettare una vena di carbone e presto abbandonato per la sua improduttività: esso divenne però nel maggio del 1945 un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili dapprima destinati ai campi d'internamento allestiti in Slovenia e successivamente processati e giustiziati a Basovizza. Nella voragine, si dice, sono state gettate anche carcasse di cavalli, salme e diverso materiale militare già alla fine di aprile '45 per sgomberare il campo di battaglia tra le formazioni jugoslave e le unità tedesche.

Non è mai stato accertato con esattezza il numero delle persone precipitato nella voragine, anche perché c'è incertezza sulla profondità dell'abisso e sul numero di salme recuperate in passato. La cavità avrebbe potuto contenere fino a 2.500 salme, vista la profondità raggiunta nel 1953 (226 metri), ma manca qualsiasi conferma. Alle foibe a fianco nella cartina ne aggiungiamo altre 10 della penisola istriana; sorge a questo punto legittima una domanda: quanti furono veramente gli infoibati?

Nel 1980 il pozzo di Basovizza e la foiba n.149 vennero riconosciuti quali monumenti d'interesse nazionale; nel 1991, anno della dissoluzione jugoslava e dell'Unione Sovietica, vi fece visita il Presidente della Repubblica, Cossiga, e due anni più tardi il suo successore, Scalfaro, elevò la foiba a monumento nazionale.

DOMANDA: SE E' UN FALSO, PERCHE' ELEVARLO A MONUMENTO NAZIONALE?
SI CERCA DI FARE APOLOGIA?




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Foibe
by Mirco Saturday, Aug. 09, 2003 at 12:12 PM mail:

Qual'e' il concetto di fondo?
I fascisti hanno invaso la Jugoslavia bruciano interi villaggi e sterminando migliaia di famiglie.La gente si e' ribellata ed ha reagito,vendicandosi comee quando ha potuto.
TUTTI avremmo fatto lo stesso se un giorno qualcuno avrebbe occupato la nostra patria e sterminato la nostra famiglia!!!!

"SE NON CI FOSSE STATO IL FASCISMO ,SE IL FASCISMO NON AVESSE INVASO LA JUGOSLAVIA,ORA NON STAREMO QUI' A PARLARE DI FOIBE!"

Basta domandarsi una semplice cosa (anche se puo' sembrare infantile..) ; CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?

Saluti

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Foibe
by Mirco Saturday, Aug. 09, 2003 at 12:12 PM mail:

Qual'e' il concetto di fondo?
I fascisti hanno invaso la Jugoslavia bruciano interi villaggi e sterminando migliaia di famiglie.La gente si e' ribellata ed ha reagito,vendicandosi comee quando ha potuto.
TUTTI avremmo fatto lo stesso se un giorno qualcuno avrebbe occupato la nostra patria e sterminato la nostra famiglia!!!!

"SE NON CI FOSSE STATO IL FASCISMO ,SE IL FASCISMO NON AVESSE INVASO LA JUGOSLAVIA,ORA NON STAREMO QUI' A PARLARE DI FOIBE!"

Basta domandarsi una semplice cosa ; CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?
CHI HA COMINCIATO?

Saluti

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Per l'idiota antitaliano che scrive con la X (e fortuna che è laureato a suo dire)
by Gabriele Sunday, Aug. 10, 2003 at 3:53 AM mail:

Sarà come dici tu, ma a governare l' Italia è Berlusconi con Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega, tutti partiti che non mi risulta abbiano larghe simpatie per gli slavi e il loro partigianismo pseudonazional-comunista. :-D
Non solo, ancora 3 anni prima di nuove elezioni, aivoglia quante ne possono succedere di cose. AHAHAHAHAH!
Sfigato. Ma cosa si può pretendere da uno che non sa riconoscere nella propria patria la nazione che 2 volte ha dominato ed illuminato il mondo, con la civiltà pagana prima, poi con la cristiana, che i maggiori scrittori stranieri hanno osannato, che ha prodotto il Rinascimento ed opere culturali senza pari, tanto ad oggi possedere il 40% dei monumenti di tutto il mondo, escludendo poi oltre ovviamente ai monumenti che pure sono italiani in tutti i territori non appartenenti alla repubblica, anche tutti i manufatti letteralmente rubati in secoli di saccheggi quando mancava uno stato unitario. Ridicolo poi sbeffeggiare oltre che la propria naziona, la nazione che ha "inventato" le università. Ti dice niente Bologna? No, forse è troppo.

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Sunday, Aug. 10, 2003 at 11:39 AM mail:

Al governo potrebbe anche esserci mussolini La SLOVENIA E' ENTRATA nell'Unione EUROPEA NONOSTANTE il veto dell'Italia :))))) Ennesima prova che l'Italia NON LA CAGA NESSUNO!
Impero Romano,beni culturalI????SVEGLIAAAAAA SIAMO nel 2003 !!!!! E l'Italia ha il piu' grande numero di ANALFABETI IN EUROPA!!!! E' ULTIMA e PENULTIMA IN TUTTO!!! E non te lo dico cosi',per sentito dire.GUARDA QUA': http://europa.eu.int/index_en.htm alla faccia dell'Impero Romano (anche l'Impero Romano si vergognerebbe degli Italiani DI OGGI :)) ) Tutto il mondo ci ride dietro!!!

Ciao

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Sunday, Aug. 10, 2003 at 11:50 AM mail:

P.s. In Slovenia il 39% parla 3 lingue l'86% ne parla correttamente 2 (Inglese o Tedesco).
In Italia il 4% sa a malapena l'Inglese!!! :)
E visto che il link che ti ho dato e' in Inglese e tu esssendo Italiano statisticamente non sai l'Inglese a tal livello da riuscire a capire cosa c'e' scritto ti posto ALCUNI dati;
Italia:a portare a termine le scuole superiori e' il 36,9% ,media Europea: 64,9% (Danimarca 81%,Slovenia 69,2%).
Solo il 9% degli Italiani e' in possesso di una laurea-media Europea; 32% !!!
In Italia 1 SU 4 ha serie difficolta nello leggere e scrivere!!!!!! (Nota;siamo nel 2003!!!!!!!)
E si potrebbe continuare...ma basta una sola parola; VERGOGNA!

Ciao

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non ho capito
by Davide L. Sunday, Aug. 10, 2003 at 12:30 PM mail:

Gabriele,non ho capito la tua frase:
", ma a governare l' Italia è Berlusconi con Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega, tutti partiti che non mi risulta abbiano larghe simpatie per gli slavi e il loro partigianismo pseudonazional-comunista. :-D
Non solo, ancora 3 anni prima di nuove elezioni, aivoglia quante ne possono succedere di cose."
Intendi che nei prossimi 3 anni Berlusconi potrebbe diciharare guerra alla Slovenia e alla Croazia? :)))))
Attendo una tua gentile rispota!

Davide L. - Fi

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cerchiamo di fare chiarezza
by rome boys Monday, Aug. 11, 2003 at 9:00 AM mail:

X Tito:
è chiaro che a te dell'antifascismo non importa un tubo. Semplicemente ti stanno sulle palle gli Italiani e quindi fai un uso del tutto strumentale e in mala fede della questione.
I partigiani a Milano, come a Genova, come nelle Langhe, come a Roma o Firenze hanno combattuto nel nome dell'Italia, per risollevarne la dignità dal discredito generale in cui la fece cadere il fascismo.
Le scemenze radical-chic sul tasso d'istruzione degli italiani (che non tiene conto, poi, della maggior durata dei corsi di laurea in Italia) tienitele per te.

X Mirco:
la questione ha radici antiche. Comunque fu l'Italia (e la Germania) a invadere la Yugoslavia. Non è un buon motivo per mantenere alto il livello dello scontro e perpetuare una campagna d'odio o giustificare le foibe. Altrimenti ai tedeschi, viste le atrocità compiute in Polonia, in Yugoslavia e in tutta l'Europa meritavano come minimo di venir fatti fuori per metà e l'altra metà spediti in Antartide. Ma questo in una logica di odio e di vendetta, non di giustizia e buonsenso.
Piuttosto, ti sei mai chiesto perchè quelli che polemizzano contro l'Italia non lo facciano, con toni ben altrimenti aspri, con gli austro-tedeschi? La cosa parrebbe del tutto incomprensibile in una prospettiva antifascista.

X Gabriele:
non ho niente contro l'amor di patria,che è un valore che va coltivato nel rispetto degli altri popoli. Ma quando parli di Postumia ti sbagli. A differenza dell'Istria, tutta l'area della Carniola - a est del Friuli- che comprendeva Caporetto, Tolmino e Postumia era proprio Slovenia, in quanto popolatamente compattamente da sloveni. Non aveva praticamente nulla di italiano.

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aggiunta
by ***** Monday, Aug. 11, 2003 at 10:12 AM mail:

>A differenza dell'Istria, tutta l'area della Carniola - a >est del Friuli- che comprendeva Caporetto, Tolmino e >Postumia era proprio Slovenia, in quanto popolatamente >compattamente da sloveni. Non aveva praticamente nulla di >italiano.

E non solo;in tutta la provincia orientale di Udine (la cosidetta Benecija) si parla lo Sloveno.Cosi' come in tutta la provincia di Trieste.Gli Sloveni in quelle terre sono AUTOCTONI.

Cordialita'

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Per tutti tranne le merde
by Gabriele Monday, Aug. 11, 2003 at 6:42 PM mail:

Rispondo al penultimo post, visto che mi sono rotto il cazzo di parlare con una merda sottoumana che si vergogna di quel che è (poverino,che pena). Per cui spero che questo coglione abbia la volontà di non cagarmi il cazzo se non vuole gli spacchi la faccia, tanto la realtà è che di schifosi antitaliani, vera quinta colonna degli stranieri ce ne sono pochi per fortuna e loro si che andrebbero infoibati.
Quanto concerne il confine orientale per Postumia, non era compattamente slovena,c'era una maggioranza slovena, i sondaggi parlano nel 21 (epoca prefascista) di 4500 abitanti, di cui circa 700 italiani, tra i rimanenti 3800 vanno aggiunti anche dei nuclei tedeschi. Per non parlare poi della cosidetta (dagli sloveni e dagli antitaliani) "Venezia slava" , nella zona di Cividale essa non è mai stata slava, essendo passata dal dominio della repubblica di Venezia a quello dell'Austria per un sessantennio, e poi direttamente al Regno d'Italia. Inoltre seguendo questo discorso assurdo, allora gli sloveni o slavi che di altro genere se arrivassero col tempo fino a Ravenna che sò, o ancora più giù avrebbero diritto presumo a rivendicare al loro stato anche quelle terre. Non è Italia nemmeno quella? Dove inizia e comincia l'Italia quindi? Per tutti i geografi del mondo, anche stranieri, la regione italiana è quella compresa tra la foce del Varo (a ovest di Nizza) e il passo di Vrata ( a est di Fiume), passando per lo spartiaque interno, punto.

Aggiungo anchio una postilla; per dire degli "ottimi" rapporti a Trieste fra slavi e italiani, mentre svolgevo il mio servizio militare a Trieste, riferisco quanto segue: il poligono di tiro dove ci addestravano a sparare, sta in quel di Monrupino, proprio su una collinetta al di à della quella sempre Italia c'è, ma terra controllata dalla repubblica slovena. I bersagli sono dalla parte del confine, e non immaginate che gusto per tutti i soldati, di leva o professionisti nello sparare proprio da quel lato,anche non centrare il bersaglio la pallottola poteva sempre andare al di là.... :-)))))

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mah
by Tito Monday, Aug. 11, 2003 at 8:35 PM mail:

heheheheh ma quanta fantasia che ha il nostro Gabriele..!!:))
Avrei proprio voluto vedere un "soldato" Italiano che si trova di fronte ad un Granicar Jugoslavo. :))) Il meridionale di 1 metro e mezzo con il suo moschetto della seconda guerra mondiale che scappa a gambe levate (COME HA SEMPRE FATTO hehehe)!
Ma perche?l'Italia ha un esercito????Ma da quando?? Mah
A si,forse quello che ci fa fare sempre delle figure di merda quando va all'estero.Tipo...sparandosi tra di loro o saltando su qualche mina....o mentre puliscono i fucili...o quando perde 2 aerei...o ,dulcis in fundo,quando alpini saltano giu' da un'elicottero da 60 metri...SENZA PARACADUTE!!BWaaahahhahahahahah
Infatti l'Italiano e' noto nel mondo......come TRADITORE E PESSIMO SOLDATO!!!

Ciao

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alberto e gabriele ignoranti e presuntuosi
by che ne sapete voi? Monday, Aug. 11, 2003 at 9:02 PM mail:

io a Trieste c'ero! le vostre sono tutte balle e propaganda fascista o comunque nazionalista, roba da guerra fredda.
le truppe jugoslave si sono comportate bene, e gli "infoibamenti" sono smentiti infinite volte dai...pompieri! in tutto il carso triestino sono state estratte circa 40, QUARANTA salme!

il resto è fantasia e propaganda.

leggete almeno l'inizio del post...

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.....
by Mirco Monday, Aug. 11, 2003 at 10:22 PM mail:

E non solo.....decine di volte si e' chiesto di aprire ad esempio la foiba di Opicina e di contare UNA VOLTA PER TUTTE i corpi;NON E' STATO PERMESSO!!!
Secondo voi perche'? :))))))


Cordialita'

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Triste
by Gert Monday, Aug. 11, 2003 at 11:29 PM mail:

Posso capire i dubbi sulle Foibe (dalle quali sono stati estratti corpi) ma arrivare a dire che i titini si sono comportati bene mi sembra un esempio bello e buono di disinformazione. Caro amico, sono pronto a giurarti che NON si sono comportati affatto bene... Consiglio la visita ad un sito (anche non di parte, ce ne sono molti, fortunatamente) con prove fotografiche.

Fu una vergogna.

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ma Gert, io c'ero!
by perchè non le vogliono riaprire? Tuesday, Aug. 12, 2003 at 7:47 AM mail:

cosa vuoi che guardi, se io c'ero! Una parte della città, formata dai fascisti e nazionalisti, tutta la borghesia e la burocrazia per intenderci, era CONTRO (e sfido!), ma TUTTA LA CLASSE OPERAIA ITALOFONA ED I CONTADINI SLAVOFONI, vale a dire la MAGGIORANZA dei triestini, esultava! Si ballava nelle strade , si facevano gite...era la fine della guerra, lo volete capire cosa significa? Non lo potete capire!

Italia o Jugoslavia? nessuno si poneva tale questione: erano tutti contenti della fine e basta! Erano mal viste entrambe le bandiere, tutti preferivano la ROSSA!!!!!!!

La "foiba" di Basovizza era una discarica a dimostrazione che NON C'ERANO CADAVERI!!!!!!!!!

E' un falso colossale. PUNTO E BASTA:

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X Tito
by rome boys Tuesday, Aug. 12, 2003 at 7:57 AM mail:


Inutile cercare di spiegarti quanto sia meschino e di cattivo gusto ridere sulla morte di quei soldati che ti suscitano tanta ilarità.
Amico, ti riveli per quello che sei: un nazista mascherato, oltre che uno stupido. L'italiano noto come traditore e pessimo soldato...cos'è questo spirito marziale? Il tuo modello di riferimento è forse la Wehrmacht e le SS, loro sì gagliardi combattenti e disposti a combattere fino all'ultimo per il loro fuehrer? E che mi dici del tuo camerata Haider che tratta la minoranza slovena della Carinzia come cittadini di serie B?
Vista l'ideologia reazionaria che ispira i tuoi interventi, perchè non proponi un alleanza sloveno-croato-austro-germanica per dichiarare guerra all'Italia e stabilire il confine sul Tagliamento?





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risposta per gert
by Mirco Tuesday, Aug. 12, 2003 at 8:20 AM mail:

Ciao Gert,
sai qul'era la VERA VERGOGNA?
L'invasione,da parte dell'Italia della Jugoslavia...
Interi paesi bruciati,intere famiglie sterminate,deportazioni,campi di concentramento e filo spinato tutto intorno alla capitale Ljubljana.
Se tutto questo non ci fosse stato,ora non staremo qui' a parlare di foibe.
Questo concetto ti e' chiaro?

Cordialita'!
http://edu.supereva.it/bravagente

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X la merda subumana
by Gabriele Tuesday, Aug. 12, 2003 at 8:20 AM mail:

Sai che sei proprio divertente coglione? Si perchè non ti rendi conto che queste tu esternazioni ti tolgono anche quel minimo di credito che possono darti i tuoi amici comunisti di questo sito di merda.
Quanto al soldato meridionale a Trieste eravamo tutti del centro nord tranne un paio di napoletani, ma tu manco l'hai fatto il militare quindi che cazzo ne vuoi sapere demente?
L'hai fatto il soldato? No immagino, visto che disprezzi le stellette, solo un consiglio rimane fatti curare che ne hai bisogno, sopratutto se avrai la sfortuna di incontrare un soldato italiano tipo come lo sono stato io e fargli questi ragionamenti faccia a faccia coniglio. :-))))

Caro rome boys, a costui i confini sul tagliamento sarebbero troppo, ecco cosa vorrebbe; Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e mezza Lombardia alla Francia; Friuli-Venezia giulia agli slavi, Trentino, Veneto, e L'altra mezza Lombardia ai tedeschi, da Roma a Bologna al Papa, e sotto Roma agli arabi. AHAHAHAHAHAH, sai che mi fa ridere sto fesso? Si perchè se mai ci si giocasse l'indipendenza e la vita d'Italia lui e quelli come lui sarebbero dall'altra parte della barricata e potrei prenderli a fucilate prendendoci pure una medaglia! *_^

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Tuesday, Aug. 12, 2003 at 8:35 AM mail:

Una volta per tutte (lo sa tutto il mondo); Non definire soldato ,quello Italiano.Sminuisci il significato di soldato e i VERI eserciti.E.I. = "esercito" inutile,impreparato,inneficente. Lo dice la sigla stessa...:))
L'"esercito" Italiano NON HA MAI VINTO un cazzo ;NIENTE DI NIENTE!E' sempre l'ultimo a sapere cosa succede nel mondo e viene mandato da qualche parte sempre a cose finite.Gli Inglesi hanno anche detto che e' meglio non avercelo l'"esercito" Italiano tra i piedi perche' farebbe solo confusione e comprometterebbe tutto!!!!! ehhehehe

Ciao!

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Tuesday, Aug. 12, 2003 at 8:35 AM mail:

Una volta per tutte (lo sa tutto il mondo); Non definire soldato ,quello Italiano.Sminuisci il significato di soldato e i VERI eserciti.E.I. = "esercito" inutile,impreparato,inneficente. Lo dice la sigla stessa...:))
L'"esercito" Italiano NON HA MAI VINTO un cazzo ;NIENTE DI NIENTE!E' sempre l'ultimo a sapere cosa succede nel mondo e viene mandato da qualche parte sempre a cose finite.Gli Inglesi hanno anche detto che e' meglio non avercelo l'"esercito" Italiano tra i piedi perche' farebbe solo confusione e comprometterebbe tutto!!!!! ehhehehe

Ciao!

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Tuesday, Aug. 12, 2003 at 8:39 AM mail:

P.s. per Gabriele...Sai cosa si nota dai tuoi interventi?
Che TI RODE molto,ma molto che per colpa di quel PAGLIACCIO di mussolini l'Istria e la Dalmacija sono PERSE PER SEMPRE.
E che ti RODE molto,ma moooooolto,che i PARTIGIANI SLOVENI hanno CACCIATO A CALCI IN CULO i fascistucoli che si sono permessi di invadere la loro terra! heheheheheheheh A CALCI IN CULO E A GAMBE LEVATE SONO SCAPPATI COME CONIGLI!! hehehe
Questo a te,evidentemente,ti rode;ma che vuoi farci? NIENTE! heheheh

Ciao!

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Rispondo
by Gert Tuesday, Aug. 12, 2003 at 4:37 PM mail:

Se era lì, mi sembra il caso di darLe del Lei. Io non c'ero, ma posso fare affidamento sui dettagliati racconti di Parenti, quelli che riuscirono a fuggire (per puro miracolo). Già, quei pochissimi che riuscirono a fuggire. Perché questo accanimento? Andiamo per esclusione: non collaborarono, con i "Repubblichini", non collaborarono con i tedeschi. Quindi cosa rimane? Prima di tutto avevano una buona somma di denaro; e poi... erano italiani! E questo bastò per scatenare l'ira degli invasori. Morirono molti altri abitanti della zona. Innocenti. I titini uccidevano, dopodichè si ubriacavano e uccidevano ancora. In maniera sempre più efferata.
Ogni volta che sento negare ciò, mi pare uno sberleffo a chi è rimasto vittima della furia di quei delinquenti (tra l'altro, anche bambini, preti e donne sloveni).

Per Mirco: Sì, i responsabili di quelle atrocità devono essere puniti; ma certi eventi non devono essere usati per giustificarne altri. La Giustizia non deve avere colore politico!

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Rispost
by Mirco Tuesday, Aug. 12, 2003 at 6:00 PM mail:

Per Gert,
certo che non devono avere colore politico,ma QUEI FATTI devono essere collocati nel loro contesto storico.Oggi commmentarli e' MOLTO ,molto diverso.
Allora,chi si e' visto bruciare la casa e sterminare la famiglia dai fascisti,aveva in mente una sola cosa;la vendetta!
E questo,sbagliato che sia,e' umano!
Tutti,tu (permettimi di dari del tu),avremmo fatto lo stesso...Tu prova un attimo pensare a questo;domani ti svegli e trovi in casa un estraneo il quale ti stermina la famiglia.Reagisci o te ne stai in silenzio a subire?

Cordialita'

P.s. ieri ho "tagliato" la strada ad un signore in motorino.Mi sono scusato,ma lui mi ha lo stesso bestemiato la famiglia,e se mi fermavo,avrebbe anche alzato le mani....questo per capire quale puo' essere una reazione incontrollata e la voglia di vendetta,quando subiamo un torto.Questo erano le foibe;la reazione ai torti e ai crimini subiti dall'Invasore Italiano.

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X la merda slava
by Gabriele Tuesday, Aug. 12, 2003 at 6:32 PM mail:

A me rode che Dalmaza e Venezia Giulia non siano italiane? Certo, l'ho mai nascosto? no. Così come agli sloveni come te rode che Trieste e Gorizia siano italiane, ma che vuoi farci, una guerra? Dimmi di si dai, che almeno spacchiamo quel popolo infoibatore una volta per sempre, riportiamo i confini al Nevoso e rifondiamo Lubiana col nome latino di Emona. :-))))

P.S.
Se non hai mai fatto il militare, nè ti sei mai parlato in questo modo faccia a faccia con un militare italiano si capisce perchè ancora stai facendo il coglione slavocomunista di merda. Te lo dice uno che il militare lo ha fatto; e in una delle zone più "calde" d' Italia, il confine giuliano appunto. Altrimenti non avresti più i denti per parlare, o magari non li hai più e ti rimangono 2 moncherini per schiacciare i tasti e vendicarti come puoi di chi ti ha fatto la bua.
Per non parlare poi dei paracadutisti della Folgore, ma continua ad andare nei tuoi centri sociali pieni di teppa ed immondizia,vedremo alla resa dei conti chi ha più coglioni, se i "duri" terzomondisti merdosi dei centri sociali o i soldati dell'Esercito Italiano che li andranno a stanare. ^__^

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Tuesday, Aug. 12, 2003 at 7:17 PM mail:

Ma l'Italia ha un esercito??

Al mondo intero questo non risulta,ma se lo dici tu... :))))))


Ciao,ciao

p.s. Attento;gia' una volta i fascistucoli SONO STATI CACCIATI A CALCI IN CULO dai partigiani Sloveni.....

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Tuesday, Aug. 12, 2003 at 7:20 PM mail:

>Così come agli sloveni come te rode che Trieste e Gorizia >siano italiane

P.s.A nessun Sloveno Italiano rode questo.Infatti in tutta la provincia di Trieste si parla in Sloveno,le sculo sono in sSloveno,i media sono in SLoveno e anche le CARTE D'IDENTITA' sono in 2 lingue... :))

Ciao,ciao

p.s. ricorda....a CALCI IN CULO dai partigiani Sloveni... :))

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Per Mirco
by Gert Tuesday, Aug. 12, 2003 at 11:43 PM mail:

Non preoccuparti, il "tu" va benissimo.
Hai ragione, la violenza crea violenza. Il problema è che in quella zona, le incomprensioni risalgono a molto tempo prima della Seconda Guerra Mondiale.
Ipotizziamo per assurdo che sia stata la Jugoslavia ad invadere l'Italia: Non credi che ci sarebbero stati ugualmente episodi di violenza (in effetti così fu, dal '43 al '46) da parte loro?
Da troppo tempo c'è un odio becero tra le due popolazioni... non so se ti è capitato di vedere Italia-Slovenia (l'ultima partita commentata da Bruno Pizzul, per intenderci); beh, appena inquadravano gli spalti si presentava una situazione vomitevole. Gli idioti sono sia da una parte che dall'altra.
Qualche tempo fa, sono andato a Pola. I negozianti, una volta capito che ero italiano, mi trattavano in maniera gelida. Passo davanti all'Arena emi fermo un momento per vedere se trovo un volantino. Nel frattempo tre ragazzini di dodici anni al massimo, guardano la mia giacca, sulla cui manica c'è una scritta in italiano, e cominciano a seguirmi. Dopo un quarto d'ora, mi giro e gli dico in tono seccato: "cosa diavolo avete"? Il più piccolo mi risponde: "Italiano di m..."

Un Saluto, aspetto una tua risposta!

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risposta
by Mirco Wednesday, Aug. 13, 2003 at 8:10 AM mail:

Ma ho letto bene ho tu hai scritto ." ipotizziamo per assurdo che l'Italia abbia invaso la Jugoslavia" ???
L'Italia ha invaso la Jugoslavia e fino a Ljubljana,circondandola con il filo spinato e deportando la popolazione nei campi di concentramento.
Ma certamente queta frase e' stata una tua svista.Vero?

Cordialita'

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...
by rome boys Wednesday, Aug. 13, 2003 at 8:13 AM mail:

Uheilà Gert, mi inserisco inopinatamente nel tuo botta e risposta. Anch'io sono convinto che l'astio tra (una parte, non tutta ) dell'opinione pubblica dei due popoli non sia riconducibile certo solo al fascismo e all'invasione della Yugoslavia.
Italiani da un lato, sloveni e croati dall'altro, avevano iniziato a rompersi accanitamente le palle già da mezzo secolo prima, quando l'Austria aveva incominciato a favorire le animosità nazionali in quell'area in base al noto principio "divide et impera".
Comunque, certi professionisti dell'odio tornano sempre sulla questione del 1941. E torniamoci, una volta per tutte. L'Italia, prima ancora di aggredire la Yugoslavia assieme ai crucchi, aveva annesso l'Albania (1939), dichiarato guerra alla Grecia per "spezzarle le reni" e dato alla Francia quella famigerata "pugnalata sulla schiena" doppiamente vergognosa perchè colpiva un paese stremato e prossimo alla capitolazione, con cui peraltro abbiamo secolari legami storici.
A distanza di tanto tempo, nessuno di questi paesi ci odia. Gli albanesi, bonta loro, hanno sovente visto nell'Italia "il paese della speranza". I greci riconoscono le affinità esistenti tra i due paesi. Quanto ai Francesi, non hanno mai infoibato nessuno e non rivendicano la Val d'Aosta con un aggressivo linguaggio nazionalistico ( ne avrebbero storicamente assai più diritto che gli sloveni su Trieste). Anzi, mantengono un attenzione preferenziale con la nostra cultura e la nostra lingua. Tra l'altro noi Romani abbiamo un sodalizio culturale con Parigi, tramutatosi in un solido gemellaggio.
Conclusione:
trovo inaccettabile, che si parli con astio e disprezzo degli italiani ( e degli sloveni) giustificandolo con eventi di quegli anni. Esistono i presupposti per la reciproca comprensione. Se qualche esaltato di frontiera, vuole continuare ad avvelenare il clima lo faccia pure, ma con quale vantaggio per la convivenza lo lascio immaginare.

Concludo dicendo che viaggiando ho avuto modo di conoscere numerosi sloveni del Carso. Gente invariabilmente simpatica che mi ha trattato sempre con cordialità. E' probabile che i rompicoglioni di professione tipo "Tito" appartenga a quella categoria di triestini italiani, che devono dimostrare di essere più sloveni degli stessi sloveni, con risultati tra il grottesco e il patetico.

Saludos a tutti

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riposta
by Mirco Wednesday, Aug. 13, 2003 at 8:20 AM mail:

SCUSA!!!!!!!!!!!!
Ma ieri ho fatto tardi (sono in ferie) e gli effetti si vedono!! :)
Ho letto ora la tua giusta frase!Scusa di nuovo!
Che dire delle tue esperienze di Pola.Lo hai detto anche tu;gli idioti ci sono dapertutto...ma MAI generalizzare!
A me e' successa una cosa simile a Bolzano (Italia) !!
Ma basti ricordare che prigioni e teatri ci sono in tutti i paesi del mondo...
A pola vive una minoranza Italiana ben tutelata.A Trieste vive una minoranza Slovena meno tutelata (con la nuova legge le cose dovrebbero migliorare,ma dovrei farmela spedire da qualcuno e leggermela con calma).
Se ad esempio vai a Capodistria tuttr le insegne sono in 2 lingue,a Trieste le insegne in 2 lingue si contano con il contagocce.I nazionalisti tipo il sig.Menia,da una parte si battono per il bilinguismo (in Istria) e dall'altra si battono contro il bilinguismo (a Trieste).In entrambi questi teritori vivono 2 minoranze linguistiche AUTOCTONE (non sono profughi o immigrati,ma sono li da sempre)...se questa e' coerenza....
Ma basti ricordare che prigioni e teatri co sono in tutti i paesi del mondo...

Cordialita'

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risposta
by Mirco Wednesday, Aug. 13, 2003 at 8:27 AM mail:

Aggiungerei solo che ad esempio a Trieste gia' il cambio generazionale ha cambiato MOLTISSIMO i rapporti tra i due popoli.I giovani Italiani e Sloveni convivono senza rinfacciarsi invasioni o violenze.Cosi' deve essere.LA Slovenia e' entrata nell'Unione Europea ed e' cosi' ancora piu' "vicina".Anche economivamente per Trieste (senza un entroterra) l'UNICO sbocco economico e' proprio la Slovenia.
Rome boys; bel intervento!Complimenti.



Cordialita'

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x Alberto
by triestino Wednesday, Aug. 13, 2003 at 9:56 AM mail:

"Nel 1980 il pozzo di Basovizza e la foiba n.149 vennero riconosciuti quali monumenti d'interesse nazionale; nel 1991, anno della dissoluzione jugoslava e dell'Unione Sovietica, vi fece visita il Presidente della Repubblica, Cossiga, e due anni più tardi il suo successore, Scalfaro, elevò la foiba a monumento nazionale.

DOMANDA: SE E' UN FALSO, PERCHE' ELEVARLO A MONUMENTO NAZIONALE?
SI CERCA DI FARE APOLOGIA? "
----------------------------------------------------------
RISPOSTA

1976: processo Risiera-nessun imputato presente. I collaborazionisti non vennero processati perchè si promise un processo ad hoc, MAI FATTO!

I collaboorazionisti non digeriscono quel processo e cominciano a scalpitare colle foibe. Dai e dai ottengono nel 1980 che la cosidetta "foiba di Basovizza", SINO ALLORA CHIUSA CON UNA SEMPLICE SOLETTA DI CEMENTO - divenga il contraltare della Risiera per "quadrare i conti". Iniziano le costruzioni monumentali colle iscrizioni CERVELLOTICHE dove si parla di finanzieri, di neozelandesi e di METRI CUBI di cadaveri...
TUTTO SENZA UNO STRACCIO DI PROVA!

Inutilmente uno studioso sloveno, il prof. Samo Pahor, presenta innumerevoli documenti che quello è un falso. La Magistratura triestina insabbia tutto e cestina ogni suo esposto. Anche il giornalista Paolo Parovel presenta altrattanti esposti. NIENTE!
CENSURA SU TUTTI I MEDIA! l'ANSA per prima, come tutti i giornali, anche di sinistra.

Ignorando ogni evidenza
1- dal 1945 al 1959 fu una discarica, in una prima fase degli anglo americani per rottami di ferro, poi recuperati da una ditta treistina, poi dal comune di Trieste retto da una giunta ULTRAPATRIOTTICA ed ANTITINA.

2-Nel 1960, governo Tambroni (un caso?) i fascisti cominciano ad andare sulla soletta di cemento a far le loro cerimonie per i camerati infoibati...

3- appena nel 1991 Kossiga , probabilmente tramando qualche cosa di sinistro contro Slovenia e Croazia (grande missiamerda), va ad inginocchiarsi sulla foiba e piangere lacrime di coccodrillo facendo mea culpa filistei per non avere mai onorato quei "martiri dell'Italia"...
Le proteste dell'ANPI di Trieste vengono censurate dall'ANPI nazionale!

4-La Rai tende una trappola al prof. Pahor, invitandolo ad una trasmissione senza fargli conoscere chi erano i suoi contradditori: due fascisti collaborazionisti, resisi colpevoli di diversi crimini contro i partigiani istriani, italiani e croati. L'ANPI di Trieste invia i dossier su questi personaggi...NIENTE! Roma avvalla la linea della Rai!

-----------------------------------------------------------

Conclusione: probabilmente si vuole tenere nel mistero la foiba di Basovizza per usarla come bilanciamento dei crimini italiani, fascisti e collaborazionisti, commessi durante il 1941 ed il 1945.

E GRAZIE AD UNA SINISTRA DI MERDA CI SONO RIUSCITI IN PIENO!
Se non esistesse indy voi queste cose non le avreste mai lette!







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X TITO
by PAOLO ROSSI Wednesday, Aug. 13, 2003 at 6:04 PM mail:

Per te caro il mio slavo ti dico questo:
Avete avuto un esercito cosi potente che vi siete scannati tra di voi per 4 anni, quando poi non avevate piu niente vi siete messi a piangere chiedendo aiuto all'EUROPA.
Punto secondo
Voi Sloveni non avete nemmeno combattuto per la vs indipendenza, l'avete comprata con i soldi degli austriaci e dei tedeschi in cambio di un paradiso fiscale, e intanto i serbi si arricchivano alle vs spalle, quella ridicola messa in scena di guerra d'indipendenza, nient'altro era che l'esecuzione di 4 soldati di leva dell'esercito federale, mentre quei conigli della brigata morris stavano rintanati, vicino al confine austriaco.
Siete tornati in bosnia con un ridicolo plotonoe della VOJASKA POLICIJA che ha dovuto alloggiare ed essere equipaggiato e nutrito con tanti spaghetti presso la base dei CC dell'MSU, i Bosniaci vi hanno pure sputato in faccia quando la NATO (INCLUSI I TORNADO ITALIANI) Rompeva il culo alla tanto decantata armata serba che ha osato solo far alzare in volo 2 Mig Abbattuti a 7 minuti dal decollo. Mentre gli INCURSORI della Folgore sbattevano in faccia la porta a quel ridicolo pugno di uomini della Brigata ZVORNIK facendoli ritornare con la coda tra le gambe in Kossovo.
Voi entrate in Europa semplicemente perchè deve entrare la croazia. Quindi caro il mio slavo, guarda come è ridotta la tua yugoslavia adesso e i tuoi partigianucci da quattro soldi

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****
by Davide Wednesday, Aug. 13, 2003 at 7:13 PM mail:

Evidentemente tu Paolo Rossi non hai capito una mazza delle Jugoslavia!
Gli Sloveni hanno voluto la seccessione peorpio per questo motivo.Loro con i Serbi e i Bosniaci non ci voglio avere a che fare.Non gliene puo' importare di meno di come e' ridotta oggi la Serbia.La Slovenia e' diventata forte economicamente,ha solo 2 milioni di abitanti e per questo tutti vivono benissimo (molto,molto meglio che in Italia dove gestire 60 mln di abitanti e' diventato impossibile).
L'Unione Europea ha previsto che la Slovenia sara' al 5 posto nei paesi piu' sviluppati dell'Unione Europea (per cui MOLTO,molto piu' in alto dell'Italia .Puoi vedere questi dati qui': http://europa.eu.int/index_en.htm ),ma questo ,ripeto,perche' e' molto piu' facile gestire un paese con soli 2 mln di abitanti.La Slovenia sta diventano,per chi ci abita,un vero paradiso e non solo fiscale.Questo vale per tutti i paesi piccoli,vedi Luxemburg il Lichtenstein,ecc,ecc.
Per cui non si riesce a capire il senso del tuo intervento....agli Sloveni non gliene puo' fregare di meno di come stia oggi la Jugoslavia! :)

Un saluto da Firenze!

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X lo sloveno di merda
by Gabriele Wednesday, Aug. 13, 2003 at 7:32 PM mail:

Ricordi l'hotel Balkan che bei fuochi d'artificio ha fatto? *_^ AHAHAHAHAH Fai pena, anche perchè non conosci Triste, ma di dove cazzo sei, d'oltreconfine? :)))
Io a Trieste ci sono stato mesi, te lo vuoi mettere in testa o no che ciò fatto il militare e mi divertivo a sparare col Beretta AR 70/90 dall'altra parte della collinetta di Monrupino sul versante sloveno, ma ti dice niente questa località, o Fernetti? No me sa, visto che non sai che a Trieste ci sono le stesse reti televisive, gli stessi quotidiani che trovi a Milano o Roma, ti dice niente il Piccolo di Trieste? Ah no giusto, tu sei analfabeta, scusa non me lo ricordavo.
Eh ma guarda tu questi, manco sanno di quello che parlano e pretendono di aver ragione,e avrai fatto pure il codardo vile obbiettore che piscialetto :))))))

Occhio sloveno, ricorda l'Esercito Italiano come vi ha ben fatto la festa quando fatevate da servi nelle forze austroungariche, le cose potrebbero ripetersi visto che ormai la maggioranza nella nazione non ne può più dei cattocomunisti che vi hanno dato anche il culo delle loro mogli.

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x l'Ignorantone italiano
by Tito Wednesday, Aug. 13, 2003 at 7:58 PM mail:

:)))))) Ma quanta ignoranza......
Ovvio che ci sono gli stessi quotidiani che a Milano,ma
a Trieste c'e' la RAI IN SLOVENO,c'e' il PRIMORSKI DNEVNIK - quotidiano Sloveno,c'e' Radio TRST A - Emittente in SLoveno,c'e' RADIO OPCINE-emittente in Sloveno,ci sono decine di mensili,tutti esclusivemente in Sloveno.
E poi,cigliegina sulla torta,ci sono i CARTELLI STRADALI IN SLOVENO E LE CARTE D'IDENTITA' IN 2 LINGUE!! :))))
Tu a Trieste ci hai fattoil militare allora sai tutto,vero? Mah,guarda un po'; IO A TRIESTE CI SONO NATO E CI VIVO DA 39 anni..... :)

Ciao,ciao!

P.s. Ricorda......i fascistucoli gia' una volta sono stati cacciati A CALCI IN CULO dai PARTIGIANI SLOVENI....vedi di non farti vedere in Slovenia,potresti prenderne tanti di calci in culo anche tu! :)))) hehehehe

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x l'Ignorantone italiano
by Tito Wednesday, Aug. 13, 2003 at 8:01 PM mail:

>Ricordi l'hotel Balkan che bei fuochi d'artificio ha fatto?

E poi qualcuno si meraviglia delle foibe?

Ciao.ciao

p.s. una bella notizia;l'ex Balkan verra' giustamente RESTITITUITO alla minoranza SLovena entro il 1 maggio 2004 (gia' avviata la pratica)! :))

Ciao

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x l'Ignorantone italiano
by Tito Wednesday, Aug. 13, 2003 at 8:07 PM mail:

p.s.2 d'ora in poi usero' questa firma:

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

:))))))

Ciao,ciao

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non cadere nelle provocazioni!
by Fabio Thursday, Aug. 14, 2003 at 3:17 AM mail:


I media italiani, quasi all'unisono, accreditano le tesi fasciste, non contraddetti da nessuna forza politica.

Così passa la verità fascista come verità storica.

Il danno maggiore lo fece Bruno Vespa nel 1993 con una prima trasmissione sulle foibe alla quale venne invitato il prof.Samo Pahor- famoso a Trieste per le sue trasmissioni documentatissime sulle foibe, su Radio Opcine, l'unica emittente privata slovena.
Fu una trappola! La malizia di Vespa fu di non far vedere al prof. Samo Pahor il "ritorno"a Trieste delle immagini dello studio di Roma nel quale c'erano i due principali "testimoni" e pseudo storici sulle foibe, Luigi Papo, all'epoca capitano della Milizia fascista del paese istriano di Montona, che nel dopoguerra ha scritto innumerevoli articoli e dei libri finanziati dalla Lega Nazionale (con fondi del Ministero) sull'esodo dall'Istria motivato a suo dire dalle stragi delle foibe, in Jugoslavia ricercato per crimini di guerra.
L'altro " testimone" era Udovisi, citato come importante testimone in quanto sedicente sopravvissuto ad un infoibamento, ed anch'egli considerato in Jugoslavia criminale di guerra.

Ci fu poi anche una trasmissione di Minoli, fatta cogli stessi criteri di Vespa e gli stessi testimoni. Un Mixer di bugie, come ebbe a scrivere Maurizio Fogar sull'unica rivista locale non controllata dalla lobby nazional massonica di Trieste.

A specifica domanda di Minoli rivolta a Papo: lei era fascista? Papo rispose spudoratamente :
"no! Ero solo un soldato italiano!"
L'ANPI di Trieste inviò un dossier su quei testimoni.
Il reparto comandato da Papo, che era soggetto come tutti i collaborazionisti al comando delle SS, si rese responsabile di omicidi di partigiani istriani italiani che collaboravano coi croati, e di almeno uno stupro a danno della moglie di un partigiano, come testimoniato da un partigiano suo compaesano , Giovanni Valenta, scomparso da qualche anno che ha lasciato una testimonianza videoregistrata.
A Papo va fatta risalire la campagna sulle foibe iniziata, forse ingenuamente, da Maria Pasquinelli (che nel 47 ammazzò a Pola un generale inglese). Per i suoi libri Papo ricevette cospicui finanziamenti dai governi italiani, come tutta la propaganda antislavocomunista di confine.

Oltre a Papo in studio a Roma c'era Udovisi, "testimone" oculare del rituale sadicamente descritto da tutti i testi sulle foibe, (mani legate col fil di ferro ad altri, uccisione solo del primo che cadendo nella foiba trascinerebbe gli altri ecc.ecc.) ! In realtà anche Udovisi era un milite fascista, richiesto vanamente dalla Jugoslavia come criminale di guerra per aver tolto gli occhi colla bajonetta ad una prigioniera partigiana!

Samo Pahor non potè vedere quei "testimoni", ne seppe che sarebbero stati successivamente inseriti nella trasmissione per smentire le sue affermazioni.
I testimoni vennero aggiunti nel montaggio senza che Samo Pahor ne fosse a conoscenza.
Solo a trasmissione avvenuta li vide! Vane furono le sue proteste alla Rai.
Per la sua apparizione in video Samo Pahor ricevette caterve di minacce ed insulti sia epistolari che telefonici, con grave danno alla sua salute e disagi alla sua famiglia.

Minoli e Vespa adoperarono UN GROSSOLANO MA EFFICACE METODO MANIPOLATORE.

Recentemente La7 ha mandato in onda una riedizione della manipolazione della Rai.

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X Fabio
by rome boys Thursday, Aug. 14, 2003 at 9:08 AM mail:

Pur non mettendo in discussione la tua erudizione sul tema, vorrei muovere qualche obiezione. In primis, non ho capito la storiografia vicina alle tesi titoiste quale di queste 2 tesi sostiene:

1) le foibe non sono mai esistite, sono un'invenzione dei fascisti.
2) le foibe sono esistite, ma quelli che sono finiti dentro erano in larga parte fascisti, quindi se lo meritavano.

Nel primo caso, bisogna pensare che esista una lobby organizzata di individui che si inventa a tavolino una tragedia simile per scopi oscuri. Ipotesi, se non fantascientifica, certo largamente improbabile.

Nel secondo, caso, anche i più fanatici neotitoisti ammettono che ci fu "un certo numero" di persone che finirono nelle foibe pur senza essere fascisti, nel quadro abietto delle vendette personali.
Che "un certo numero" di gente innocente ( tra cui donne e bambini) finisca seviziata e trucidata dentro una foiba è una cosa sordida e terribile rispetto al quale non ci può essere giustificazione alcuna.
E riguardo ai colpevoli reali e presunti, non si può comunque andare fieri dei peggiori eccessi di violenza e di crudeltà giustificandoli con il fatto che si trattasse di fascisti.
Se una cosa del genere fosse avvenuta in qualsiasi altra parte d'Italia, il movimento resistenziale ne avrebbe subito seri contraccolpi in termini di prestigio e credibilità.
Ma mi sembra evidente che talune persone ( non mi riferisco a te, beninteso) possano permettersi il lusso di dare del fascista a chiunque non condivida la vulgata neotitoista sull'argomento - compresa gente di specchiata fede antifascista- perchè evidentemente, non hanno come referente cui rendere conto l'opinione pubblica italiana, ma quella, cui si ricollegano indealmente, di altri paesi (leggi Slovenia e/o Croazia).

Saluti.

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x romeboys,ci sono state, ma nei limiti di jaqueries
by Fabio Thursday, Aug. 14, 2003 at 10:32 AM mail:

dici che devo decidere fra due tesi:
"
1) le foibe non sono mai esistite, sono un'invenzione dei fascisti.
2) le foibe sono esistite, ma quelli che sono finiti dentro erano in larga parte fascisti, quindi se lo meritavano.
"
----------------------------------------------------------
allora proprio non leggi, perchè non sostengo ne l'una ne l'altra tesi.

1) SONO ESISTITE :

a-per gettarci i cadaveri dei partigiani uccisi dai fascisti sino al settembre 1943.

b- per gettarci i fascisti dopo l'8 sttembre.

Quali le proporzioni?
Sino alla caduta del fascismo, l'8 sttembre 1943, non lo sappiamo.
Ad esempio guardiamo Vines, un sistema di pozzi carboniferi del bacino minerario dell'Arsa (Pola).
Un autocarro pieno di partigiani catturati dalla Milizia fascista si fermò su l'orlo di un pozzo; fatti scendere vennero ammazzati coi mitra e gettati dentro. Gridavano "vendicateci" ai minatori presenti...

Dopo l'8 settembre i minatori li vendicarono, giustiziando tutti i fascisti e la Direzione delle miniere. I minatori erano di tutte le nazionalità.

Bene: da quel pozzo vennero estratti poi oltre un centinaio di corpi. Quanti partigianio e quanti fascisti?

Questo lo testimoniano decine di testimoni oculari, fra i quali anche un mio coetaneo, figlio di un impiegato delle miniere, che vide l'episodio coi suoi occhi. (E' italiano, per intenderci!). Lo ha raccontato alla Rai regionale il prof. Guido Miglia, istriano... ma la rai Nazionale si è sempre guardata bene da divulgare queste notizie!

Come definire la cosa? I francesi usano da secoli "jacquérie".

invece la propaganda fascista battè subito il tamburo: Pavolini decretò il 30 gennaio 1944 giornata nazionale di lutto per i martiri fascisti delle foibe... Comunque dall'elenco risultarono nemmeno 400 nomi.(c'è l'opuscolo del 1943, "Ecco il conto!")

QUESTE LE PROPORZIONI E LA REALTA' DELLE STRAGI.

PER BASOVIZZA RIMANDO A QUANTO SCRITTO PRIMA: è una discarica, e non c'e' nemmeno un DECIMETRO CUBO DI ESSERI UMANI!!!! Ci sono i documenti! Come si deve dirlo?

Riguardo Vines voglio solo ricordare che nel 1940 un'esplosione di grisou uccise oltre 200 minatori neri pozzi. A tutto il '43 non si era ancora accertato la responsabilità della Direzione che aveva tenuto privi di sicurezza quei pozzi.
Fu giustizia sommaria? Io penso di si, anche se non tutti quegli "infoibati" erano iscritti al fascio, erano corresponsabili dello sfruttamento bestiale dei minatori.

La realtà è complessa, caro Rome Boys.


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Per la merda slovena
by Gabriele Friday, Aug. 15, 2003 at 3:22 AM mail:

Scusa ma oggi ho poco tempo da dedicare alle tue cazzate, perchè sono in partenza ferragostana per Monte San Vicino, ebbene abito ad Ancona,dove grazie a Dio il problema sloveno-croato non esiste, ma chissà che vogliate arrivare pure qua nel giro di qualche secolo a forza di spingere ad occidente; ed ho 24 anni e ho fatto il militare a Trieste per l'appunto, cosa che tu non hai fatto da nessuna parte, e mi meraviglio del come visto che 20 anni fa l'obbiezione non mi risulta ci fosse, ma forse come minoranza siete avvantaggiati anche su questo. :-)))
Comunque i mensili sloveni,o il Primoska Dveniv (o come cazzo si scrive quotidiano in sloveno che non mi ricordo!) esistono ma certo non hanno le stesse vendite dei quitidiani in lingua italiana o del Piccolo, vero quotidiano tradizionale della città di Trieste,e questo dimostra come tutti sanno tranne i minorati sloveni nazional-comunisti come te che siete appunto una minoranza nella provincia e nella città; ma tanto non vi ci sta nel cervellino visto la vostra volontà ormai secolare di annettere altri pezzi d'Italia al mondo slavo.
Per le carte d'identità esse valgono solo in doppia lingua per le località come Opicina, Fernetti, Aurisina e poche altre, dove c'è una presenza slovena, e comunque da quel che ne so fino a marzo scorso quando me ne andai da Trieste è in corso la nuova legge regionale per permettere agli italiani di eliminare sulla propria la dizione in sloveno, ma immagino che un "tito" sarà contrario anche a questa manifestazione nazionalista e fascista italiana di rifiuto dello sloveno n'evvero?!? :)))))

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Una voce super partes
by Federico Friday, Aug. 15, 2003 at 4:35 AM mail: smotano@email.it

Allora, cerchiamo di fare un po' d'ordine. A parlare e' un romano che da 5 anni vive a Trieste-Trst e quindi vede la cosa da persona 'super-partes'.

Per prima cosa: la citta' di Trieste-Trst si divide in 3 parti:

- la grande maggioranza degli abitati di lingua prevalentemente italiana (o mista) che non vuole piu avere a che fare con le stronzate del passato e che quindi vuole convivere pacificamente coi fratelli europei sloveni e croati per un futuro migliore COMUNE. Di questa maggioranza fa parte anche il sottoscritto, che proprio per apprezzare meglio le culture confinanti sta imparando lo sloveno dopo aver imparato il croato.

- gli abitanti di lingua prevalentemente slovena, che non sono assolutamente dei 'comunisti' pregiudiziali. Tra loro c'e' perfino gente di Forza Italia, come dimostrano le recenti elezioni al comune di Duino-AurisinaDevin-Nabrezina. Essendo una comunita' sostanziosa (e di stanziamento piu' antico di quella italiana nella zona) e' composta da gente che vota per tutti i partiti. Ho conosciuto perfino sloveni che hanno votato per Alleanza Nazionale credendo nella svolta 'liberale' di Fini. Lasciamo perdere, poi, il fatto che si siano pentiti per la svolta tradita, ma questo e' evidentemente un altro discorso.

- una minoranza di delinquenti, questo il giusto termine, militanti della destra piu' o meno estrremista che cerca di seminare odio. Ma chi semina vento raccoglie tempesta e i nonni di questi criminali vigliacchi la lezioncina l-hanno presa gia' 60 anni fa in Istra-Istria ed in Dalmacija-Dalmazia. Evidentemente non e' bastata. Il problema e' che questi signori sono dei fascisti e, come tali, dei vigliacchi. Difatti oltre confine, per la codardia tipica della gente fascista, non si fanno vedere...

Un saluto a tutti. Chiedo al fratello sloveno TITO (se ti ispiri allo Josip Broz di Kumrovec sappi che lo considero uno dei piu' intelligenti, lungimiranti e geniali statisti del secolo, pur essendo io anti-comunista) di contattarmi in privato (smotano@email.it) perche' mi farebbe piacere incontrarlo in un 'osmica' e fare 4 chiacchere.

Federico.

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X Fabio (2)
by rome boys Friday, Aug. 15, 2003 at 8:03 AM mail:

Quel che dici (foibe=jacqueries )può essere una spiegazione verosimile del fenomeno foibe nel periodo 1943-44 ma non nel periodo dell'occupazione titina di Trieste, non a 1945 inoltrato.
Recentemente ho ascoltato sulla Sette un vecchio partigiano friulano della Brigata Garibaldi, certamente non ostile al movimento partigiano sloveno. Questo signore periodizzava il fenomeno foibe in due fasi distinte: per il periodo 1943-1944 compiva una analisi analoga alla tua. Per il periodo dell'occupazione yugoslava di Trieste sosteneva invece che si trattò di un tipo di violenza "a freddo", non spontanea ma organizzata e premeditata, volta a colpire tutti coloro che si opponevano ai progetti annessionistici yugoslavi attraverso l'OZNA, la polizia politica di Tito che non era nota per andare particolarmente per il sottile nel liquidare gli avversari.
Saprai bene che durante il periodo dell'occupazione, i capi del CLN di Trieste di orientamento non comunista furono costretti a fuggire da Trieste, anch'essi ricercati come "fascisti" in quanto ostili al disegno d'annessione da parte della Yugoslavia. Non me la sentirei proprio di affermare che chiunque osteggiasse tale ipotesi o si richiamasse al diritto di autodeterminazione era un fascista.
Quale fu secondo te il ruolo dell'OZNA in quel periodo? Confermi che per il periodo di cui sopra non si può più parlare di "jacqueries"?

Saluti.

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*****
by Mirco Friday, Aug. 15, 2003 at 8:57 AM mail:

Gabriele,tu sei favorevole all'aplicazione del bilinguismo in Istria e sei contrario all'applicazione del bilinguismo a Trieste.Puoi sspiegare questa tua "coerenza"?
Attendiamo una tua gentile risposta.

Grazie

Mirco

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x rome boys
by Fabio mosca Friday, Aug. 15, 2003 at 9:56 AM mail:

Finalmente un onesto curioso! Hai tutte le ragioni per esserlo...

ti dico subito che l'OZNA è stata la GPU personale di Tito, che era stato un agente del IV ufficio della GPU di Stalin sino all'invasione della Jugoslavia. Organizzata su modello bolscevico, dava ai suoi agenti, che venivano cooptati contemporaneamente al Partito, certi privilegi sia durante la guerra - li teneva lontani dal fuoco, avevano un rancio speciale, arrestavano nottetempo anche i partigiani negli accampamenti...- . Durante la guerra era chiamata la XIIIa divisione. I partigiani non conoscevano i suoi membri!
Ma l'OZNA non infoibava, non ne aveva proprio bisogno! Gettare nelle buche... e perchè mai?
L'OZNA aveva i campi di prigionia, ereditati tra l'altro dall'Italia fascista, come quello di Prestranek o quello di Borovnica. In quei campi si moriva di dissenteria, di tifo petecchiale e di fame. Ci finirono circa 2200 deportati da Trieste catturati dopo l'occupazione della città per ordine di Boris Krajger. Fra di loro circa 200 erano del CLN!

Colgo l'occasione per segnalare un libro illuminante scritto da un triestino sloveno, Rudi Ursic, alias Rodolfo Ursini (a Trieste vennero cambiati 60.000 cognomi dal fascismo!), "Attraverso Trieste".

Esso getta uno sguardo inedito sull'interno del movimento di liberazione sloveno. Ursic era comunista, arrestato nel 1938 a 18 anni , uscì dopo l'8 settembre, entrò nell'O.F. (Fronte di Liberazione sloveno) esistente sin dal 1941, si scontrò con Frausin ed altri comunisti triestini che seguivano Togliatti (mentre gli Sloveni si riferivano a Dimitrov, più che a Tito, altra sorpresa!). La lotta fra le due fazioni portò alla "liquidazione" di Marcon-Davilla, un triestino comunista "spontaneo", fra gli organizzatori della rete di solidarietà operaia di Trieste e Monfalcone coi partigiani sloveni e croati sin dal 1942...

Davilla venne effettivamente infoibato! Parola di Ursic!

Questo per dire la complessità della situazione triestina...

Ursic, che venne nominato presidente del Comitato Cittadino di Trieste durante l'occupazione-liberazione jugoslava salvò dalla deportazione di Krajger oltre un centinaio di finanzieri che mai avevano sparato. E si oppose anche al saccheggio della città che l'OZNA di Belgrado aveva ordinato. Per questo entrò in urto con Krajger.

Come vedevano la rivoluzione questi comunisti ? Ursic lo rivela con una sua affermazione: "gli operai non sono poliziotti, e non lo potevano diventare dall'oggi al domani..."

Interessante no?

Gli Jugoslavi non erano comunisti, ma soldati di leva nella grande maggioranza, ed a Trieste erano per lo più Macedoni! quindi con usi e costumi molto diversi dagli Sloveni...più vicini ai Turchi, mentre gli Sloveni sono d'impronta austriaca...

Per gli operai di Trieste, in maggioranza italofoni, il mito non era Tito, allora pressapoco sconosciuto, ma Stalin, come per gli operai ed i contadini dell'Italia dell'epoca. L'arrivo a Trieste e Monfalcone dell'armata jugoslava fu da loro interpretato come l'arrivo della gloriosa Armata Rossa.

Questi erano i sentimenti.

Per saperne di più sul clima di Trieste ti consiglio la lettura di un libro del prof. Ennio Maserati "L'occupazione jugoslava di Trieste", edito dalla Del Bianco di Udine nel 1966. E' il punto di vista simmetrico a quello di Ursic, ma si completano a vicenda. Da quello verrai a saper che di "infoibamenti" durante i 40 giorni ce ne furono qualche decina, dovuti all'azione indisciplinata di un gruppo di delinquenti triestini che credevano fosse tutto possibile portando una stella rossa. Vennero arrestati dall'OZNA!

credo che basti anche per oggi.

ciao

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XE ANDA' IN FOIBA CHI GA MERITA'
by Luigi Fangella Friday, Aug. 15, 2003 at 4:11 PM mail: fangella72@yahoo.it

Delle palle che sparano i fascisti sulle foibe non ce ne frega niente. La realta e' un'altra. Come ripetono sempre gli istro-veneti, gli italiani rimasti in Istria perche' senza coscienza sporca come quelli vigliaccamente fuggiti> XE ANDA' IN FOIBA CHI GA MERITA': e' stato infoibato chi lo ha meritato. E BASTA!

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warning
by rome boys Saturday, Aug. 16, 2003 at 7:36 AM mail:

Il messaggio sopra è scritto dal più noto troll di Usenet, che è solito riempire il web di interventi provocatori o deliranti sull'argomento utilizzando un numero pressochè infinito di pseudonimi. Inviterei a ignorarlo.

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x fabio
by rome boys Saturday, Aug. 16, 2003 at 7:39 AM mail:

Grazie per le informazioni e i riferimenti bibliografici.

Ciao.

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RISPOSTE
by Makky Saturday, Aug. 16, 2003 at 10:04 PM mail:

1.000.000 vs 3.000
by drammatici confronti Friday December 13, 2002 at 12:27 AM

I nazisti, i fascisti ed i loro tirapiedi ustascia croati di Pavelic hanno ucciso un milione di Yugoslavi.
Gli Yugoslavi per vendetta hanno massacrato migliaia (3.000) persone. Per la maggior parte si trattava di innocenti (non legati con i massacratori nazi-fascisti) come purtroppo erano innocenti il milione di Yugoslavi uccisi.
Insomma e come se i Tedeschi si lamentassero delle brutalita (mol1tissime) commesse dall'Armata Rossa durante la sua avanzata in Germanoia dopo che la Wermacht aveva invaso la Russia, l'aveva distrutta ed aveva ammazzato piu di 20 milioni di persone....
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Ma chi sono "yugoslavi"? Yugoslavi non sono e non erano mai una nazione , ma erano una federazione.
In Yugoslavia ognuno uccideva ognuno.Di quelli "1 milione uccisi" non erano tutti innocenti , e non sono sicuro a questo numero di "1 milione".
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el tram de Opicina ha deraglia
by BORA Monday February 10, 2003 at 11:58 AM


Chi e lo STRONZO che ha detto che Tito per risarcimento si sarebbe dovuto prendere la MIA citta?
Guarda, se tu sei di Roma, Bressanone o Canicatti poco importa... ma non giocare al risarcimento sulla pelle degli altri! io sono ITALIANO, orgoglioso di esserlo, l'irredentismo scorre nel sangue stesso della mia famiglia, uno dei suoi rami e scappato esule da Pola (ITALIA, finche i comunisti non l'hanno regalata a Tito).
fatevi le vostre seghe mentali con tutto quello che volete ma GIu LE MANI DA TRIESTE!
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La Citta' di Trieste ( o Trst?) e' molto discutabile per quanto riguarda la sua appartenenza territoriale.Molti dicono che quella citta' e' una citta' slovena , e non vedo il motivo perche' Tito non avrebbe avuto il dirito di prendere Trieste-Trst.
Pula e' senza dubbio una citta' croata perche' si trova sulla penisola croata d'Istra.L'Irrendentismo scorre nel sangue stesso della tua famiglia?
Allora vergognatene!
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ITALIA UNITA DAL VARO AL PASSO DI VRATA
by GABRIELE Sunday May 04, 2003 at 04:28 PM


Qui addirittura c'e gente che parla di cedere citta italiane allostraniero, quel bastardo slavo infoibatore di fratelli italiani. Pola mio caro stronzo era uan citta italianissima, con l'80% di italiani ed una minoranza croata,serba e slovena, ora sono rimasti il 10% di italiani, eppure sono ancora i piu attivi e la citta viene ancora considerata nella stessa Croazia ben poco croata e non e un caso che non sia stata scelta come capolouogo istriano pur essendo la piu attiva e popolosa citta dell'Istria, ruolo che invece e andato a Pisino.
Qui il discorso travalica le foibe, il discorso e riportare i confini allo spartiacque, fino al monte Nevoso e il passo di Vrata, poco ad est di Fiume, gli slavi occupano illegittimamente la nostra terra e dovranno andarsene prima o poi, l'appoggio americano ci servira anche per ottenere i giusti allargamenti territoriali per riavere un confine orientale decente e difendibile da quelle merde sempre bramose e violente!
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Eh , mio Gabriele...nero Gabriele , non sai nulla.

Pula , come tutta l'Istra , Rijeka e Zadar era sotto l'occupazione italiana e nient'altro , e questo e' tanto semplice.Questo tuo "censimento" mi fa solo ridere.
Invece di scusare agli slavi per l'occupazione delle loro terre , tu parli viceversa , della "cosi' detta occupazione slava" delle citta' "italiane"!?

Vergognati!
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tricolore sull'istria
by alvaro Saturday May 17, 2003 at 08:09 PM

sono pienamente d'accordo con gabriele sulla questione dei confini orientali.Fiume,Pola, Capodistria, Caporetto,etc spero vivamente possano ritornare all'Italia. credo si dovrebbe iniciare con riesaminare il trattato di Osimo, quel vergognoso trattato. mi dispiace immensamente che alcuni italiani, della sinistra, siano "contenti" della annessione delle terre italiane alla Yugoslavia. Dovrebbero mettere da parte i rancori entre destra e sinistra e unirsi, tutti italiani, per rivendicare quelle terre italianissime. Mi domando, voi della sinistra non siete italiani? Gabriele,e mi rivolgo a tuti gli italiani, non sono e non saró mai un fascista,pero rivendico le terre d'Istria per l'Italia e farei qualunque cosa per ottenerlo. sono anni che mi interesso di questo argomento, perció caro gabriele, mi piacerebbe riuscire a contattarti. Viva Istria italiana!
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Viva "l'istria italiana" e la tua madre puttana!

dici : - " non sono e non saró mai un fascista,pero rivendico le terre d'Istria per l'Italia e farei qualunque cosa per ottenerlo."

Solo vieni , e sarai ucciso subito!
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X lo slavo triestino
by Gabriele Sunday August 03, 2003 at 09:20 PM

Certo che sei proprio un bel sacco di merda, scusa l'espressione ma uso lo stesso termine che tu hai usato per la mia Patria; immagino che tu sia uno di quei sloveni rappresentanti se va bene il 10% della popolazione che vorrebbero Trieste a quella merda di nazione (se cosi posso definirla) formata dal popolo infoibatore di sloveni. Sono stato a Trieste, cio fatto il militare e nessuno si esprime in questo modo se non gli slavi e gli zingari slavi immigrati dal cuore della Iugoslavia in disfacimento.
Mi dispiace caro concittadino slavo, ma i ladri sono gli sloveni che occupano a tuttora tutta la Venezia Giulia settentrionale, dal monte Tricorno alla Dragogna, e le tue falsita sul fatto che i triestini erano per la Iugoslavia dimostrano la tua stirpe, come tutti gli slavi voi vi nascondete dietro la parvenza di comunismo internazionalista per nascondere le piu bieche smanie di imperialismo sulla terra altrui. Siete degli ipocriti. E ricordati che per gli sloveni Trieste e non Trst non sara mai loro, sempre che non abbiano voglia di giocarsi la loro indipendenza con una guerra che saremmo molto lieti di vincere e riprenderci il maltolto, dal Tricorno fino a Fiume.
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Senta fascista !

JEBEN TI MATER FASISTICKU !
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disturbatore non coprire!
by fabio Sunday, Aug. 17, 2003 at 9:49 AM mail:

I media italiani, quasi all'unisono, accreditano le tesi fasciste, non contraddetti da nessuna forza politica.

Così passa la verità fascista come verità storica.

Il danno maggiore lo fece Bruno Vespa nel 1993 con una prima trasmissione sulle foibe alla quale venne invitato il prof.Samo Pahor- famoso a Trieste per le sue trasmissioni documentatissime sulle foibe, su Radio Opcine, l'unica emittente privata slovena.
Fu una trappola! La malizia di Vespa fu di non far vedere al prof. Samo Pahor il "ritorno"a Trieste delle immagini dello studio di Roma nel quale c'erano i due principali "testimoni" e pseudo storici sulle foibe, Luigi Papo, all'epoca capitano della Milizia fascista del paese istriano di Montona, che nel dopoguerra ha scritto innumerevoli articoli e dei libri finanziati dalla Lega Nazionale (con fondi del Ministero) sull'esodo dall'Istria motivato a suo dire dalle stragi delle foibe, in Jugoslavia ricercato per crimini di guerra.
L'altro " testimone" era Udovisi, citato come importante testimone in quanto sedicente sopravvissuto ad un infoibamento, ed anch'egli considerato in Jugoslavia criminale di guerra.

Ci fu poi anche una trasmissione di Minoli, fatta cogli stessi criteri di Vespa e gli stessi testimoni. Un Mixer di bugie, come ebbe a scrivere Maurizio Fogar sull'unica rivista locale non controllata dalla lobby nazional massonica di Trieste.

A specifica domanda di Minoli rivolta a Papo: lei era fascista? Papo rispose spudoratamente :
"no! Ero solo un soldato italiano!"
L'ANPI di Trieste inviò un dossier su quei testimoni.
Il reparto comandato da Papo, che era soggetto come tutti i collaborazionisti al comando delle SS, si rese responsabile di omicidi di partigiani istriani italiani che collaboravano coi croati, e di almeno uno stupro a danno della moglie di un partigiano, come testimoniato da un partigiano suo compaesano , Giovanni Valenta, scomparso da qualche anno che ha lasciato una testimonianza videoregistrata.
A Papo va fatta risalire la campagna sulle foibe iniziata, forse ingenuamente, da Maria Pasquinelli (che nel 47 ammazzò a Pola un generale inglese). Per i suoi libri Papo ricevette cospicui finanziamenti dai governi italiani, come tutta la propaganda antislavocomunista di confine.

Oltre a Papo in studio a Roma c'era Udovisi, "testimone" oculare del rituale sadicamente descritto da tutti i testi sulle foibe, (mani legate col fil di ferro ad altri, uccisione solo del primo che cadendo nella foiba trascinerebbe gli altri ecc.ecc.) ! In realtà anche Udovisi era un milite fascista, richiesto vanamente dalla Jugoslavia come criminale di guerra per aver tolto gli occhi colla bajonetta ad una prigioniera partigiana!

Samo Pahor non potè vedere quei "testimoni", ne seppe che sarebbero stati successivamente inseriti nella trasmissione per smentire le sue affermazioni.
I testimoni vennero aggiunti nel montaggio senza che Samo Pahor ne fosse a conoscenza.
Solo a trasmissione avvenuta li vide! Vane furono le sue proteste alla Rai.
Per la sua apparizione in video Samo Pahor ricevette caterve di minacce ed insulti sia epistolari che telefonici, con grave danno alla sua salute e disagi alla sua famiglia.

Minoli e Vespa adoperarono UN GROSSOLANO MA EFFICACE METODO MANIPOLATORE.

Recentemente La7 ha mandato in onda una riedizione della manipolazione della Rai


......................................................

dici che devo decidere fra due tesi:
"
1) le foibe non sono mai esistite, sono un'invenzione dei fascisti.
2) le foibe sono esistite, ma quelli che sono finiti dentro erano in larga parte fascisti, quindi se lo meritavano.
"
----------------------------------------------------------
allora proprio non leggi, perchè non sostengo ne l'una ne l'altra tesi.

1) SONO ESISTITE :

a-per gettarci i cadaveri dei partigiani uccisi dai fascisti sino al settembre 1943.

b- per gettarci i fascisti dopo l'8 sttembre.

Quali le proporzioni?
Sino alla caduta del fascismo, l'8 settembre 1943, non lo sappiamo.
Ad esempio guardiamo Vines, un sistema di pozzi carboniferi del bacino minerario dell'Arsa (Pola).
Un autocarro pieno di partigiani catturati dalla Milizia fascista si fermò su l'orlo di un pozzo; fatti scendere vennero ammazzati coi mitra e gettati dentro. Gridavano "vendicateci!" ai minatori presenti...

Dopo l'8 settembre i minatori li vendicarono, giustiziando tutti i fascisti e la Direzione delle miniere. I minatori erano di tutte le nazionalità.

Bene: da quel pozzo vennero estratti poi oltre un centinaio di corpi. Quanti partigianio e quanti fascisti?

Questo lo testimoniano decine di testimoni oculari, fra i quali anche un mio coetaneo, figlio di un impiegato delle miniere, che vide l'episodio coi suoi occhi. (E' italiano, per intenderci!). Lo ha raccontato alla Rai regionale il prof. Guido Miglia, istriano... ma la rai Nazionale si è sempre guardata bene da divulgare queste notizie!

Come definire la cosa? I francesi usano da secoli "jacquérie".

invece la propaganda fascista battè subito il tamburo: Pavolini decretò il 30 gennaio 1944 giornata nazionale di lutto per i martiri fascisti delle foibe... Comunque dall'elenco risultarono nemmeno 400 nomi.(c'è l'opuscolo del 1943, "Ecco il conto!")

QUESTE LE PROPORZIONI E LA REALTA' DELLE STRAGI.

PER BASOVIZZA RIMANDO A QUANTO SCRITTO PRIMA: è una discarica, e non c'e' nemmeno un DECIMETRO CUBO DI ESSERI UMANI!!!! Ci sono i documenti! Come si deve dirlo?

Riguardo Vines voglio solo ricordare che nel 1940 un'esplosione di grisou uccise oltre 200 minatori neri pozzi. A tutto il '43 non si era ancora accertato la responsabilità della Direzione che aveva tenuto privi di sicurezza quei pozzi.
Fu giustizia sommaria? Io penso di si, anche se non tutti quegli "infoibati" erano iscritti al fascio, erano corresponsabili dello sfruttamento bestiale dei minatori.

La realtà è complessa, caro Rome Boys.


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"Nel 1980 il pozzo di Basovizza e la foiba n.149 vennero riconosciuti quali monumenti d'interesse nazionale; nel 1991, anno della dissoluzione jugoslava e dell'Unione Sovietica, vi fece visita il Presidente della Repubblica, Cossiga, e due anni più tardi il suo successore, Scalfaro, elevò la foiba a monumento nazionale.

DOMANDA: SE E' UN FALSO, PERCHE' ELEVARLO A MONUMENTO NAZIONALE?
SI CERCA DI FARE APOLOGIA? "
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RISPOSTA

1976: processo Risiera-nessun imputato presente. I collaborazionisti non vennero processati perchè si promise un processo ad hoc, MAI FATTO!

I collaboorazionisti non digeriscono quel processo e cominciano a scalpitare colle foibe. Dai e dai ottengono nel 1980 che la cosidetta "foiba di Basovizza", SINO ALLORA CHIUSA CON UNA SEMPLICE SOLETTA DI CEMENTO - divenga il contraltare della Risiera per "quadrare i conti". Iniziano le costruzioni monumentali colle iscrizioni CERVELLOTICHE dove si parla di finanzieri, di neozelandesi e di METRI CUBI di cadaveri...
TUTTO SENZA UNO STRACCIO DI PROVA!

Inutilmente uno studioso sloveno, il prof. Samo Pahor, presenta innumerevoli documenti che quello è un falso. La Magistratura triestina insabbia tutto e cestina ogni suo esposto. Anche il giornalista Paolo Parovel presenta altrattanti esposti. NIENTE!
CENSURA SU TUTTI I MEDIA! l'ANSA per prima, come tutti i giornali, anche di sinistra.

Ignorando ogni evidenza
1- dal 1945 al 1959 fu una discarica, in una prima fase degli anglo americani per rottami di ferro, poi recuperati da una ditta treistina, poi dal comune di Trieste retto da una giunta ULTRAPATRIOTTICA ed ANTITINA.

2-Nel 1960, governo Tambroni (un caso?) i fascisti cominciano ad andare sulla soletta di cemento a far le loro cerimonie per i camerati infoibati...

3- appena nel 1991 Kossiga , probabilmente tramando qualche cosa di sinistro contro Slovenia e Croazia (grande missiamerda), va ad inginocchiarsi sulla foiba e piangere lacrime di coccodrillo facendo mea culpa filistei per non avere mai onorato quei "martiri dell'Italia"...
Le proteste dell'ANPI di Trieste vengono censurate dall'ANPI nazionale!

4-La Rai tende una trappola al prof. Pahor, invitandolo ad una trasmissione senza fargli conoscere chi erano i suoi contradditori: due fascisti collaborazionisti, resisi colpevoli di diversi crimini contro i partigiani istriani, italiani e croati. L'ANPI di Trieste invia i dossier su questi personaggi...NIENTE! Roma avvalla la linea della Rai!

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Conclusione: probabilmente si vuole tenere nel mistero la foiba di Basovizza per usarla come bilanciamento dei crimini italiani, fascisti e collaborazionisti, commessi durante il 1941 ed il 1945.

E GRAZIE AD UNA SINISTRA DI MERDA CI SONO RIUSCITI IN PIENO!
Se non esistesse indy voi queste cose non le avreste mai lette!


...................................................

L'OZNA è stata la GPU personale di Tito, che era stato un agente del IV ufficio della GPU di Stalin sino all'invasione della Jugoslavia. Organizzata su modello bolscevico, dava ai suoi agenti, che venivano cooptati contemporaneamente al Partito, certi privilegi sia durante la guerra - li teneva lontani dal fuoco, avevano un rancio speciale, arrestavano nottetempo anche i partigiani negli accampamenti...- . Durante la guerra era chiamata la XIIIa divisione. I partigiani non conoscevano i suoi membri!
Ma l'OZNA non infoibava, non ne aveva proprio bisogno! Gettare nelle buche... e perchè mai?
L'OZNA aveva i campi di prigionia, ereditati tra l'altro dall'Italia fascista, come quello di Prestranek o quello di Borovnica. In quei campi si moriva di dissenteria, di tifo petecchiale e di fame. Ci finirono circa 2200 deportati da Trieste catturati dopo l'occupazione della città per ordine di Boris Krajger. Fra di loro circa 200 erano del CLN!
Comunque ritornò la metà almeno dei deportati entro un anno dalla fine della guerra. Degli altri nessuna notizia.

Colgo l'occasione per segnalare un libro illuminante scritto da un triestino sloveno, Rudi Ursic, alias Rodolfo Ursini (a Trieste vennero cambiati 60.000 cognomi dal fascismo!), "Attraverso Trieste".

Esso getta uno sguardo inedito sull'interno del movimento di liberazione sloveno. Ursic era comunista, arrestato nel 1938 a 18 anni , uscì dopo l'8 settembre, entrò nell'O.F. (Fronte di Liberazione sloveno) esistente sin dal 1941, si scontrò con Frausin ed altri comunisti triestini che seguivano Togliatti (mentre gli Sloveni si riferivano a Dimitrov, più che a Tito, altra sorpresa!). La lotta fra le due fazioni portò alla "liquidazione" di Marcon-Davilla, un triestino comunista "spontaneo", fra gli organizzatori della rete di solidarietà operaia di Trieste e Monfalcone coi partigiani sloveni e croati sin dal 1942...

Davilla venne effettivamente infoibato! Parola di Ursic!

Questo per dire la complessità della situazione triestina...

Ursic, che venne nominato presidente del Comitato Cittadino di Trieste durante l'occupazione-liberazione jugoslava salvò dalla deportazione di Krajger oltre un centinaio di finanzieri che mai avevano sparato. E si oppose anche al saccheggio della città che l'OZNA di Belgrado aveva ordinato. Per questo entrò in urto con Krajger.

Come vedevano la rivoluzione questi comunisti ? Ursic lo rivela con una sua affermazione: "gli operai non sono poliziotti, e non lo potevano diventare dall'oggi al domani..."

Interessante no?

Gli Jugoslavi non erano comunisti, ma soldati di leva nella grande maggioranza, ed a Trieste erano per lo più Macedoni! quindi con usi e costumi molto diversi dagli Sloveni...più vicini ai Turchi, mentre gli Sloveni sono d'impronta austriaca...

Per gli operai di Trieste, in maggioranza italofoni, il mito non era Tito, allora pressapoco sconosciuto, ma Stalin, come per gli operai ed i contadini dell'Italia dell'epoca. L'arrivo a Trieste e Monfalcone dell'armata jugoslava fu da loro interpretato come l'arrivo della gloriosa Armata Rossa.

Questi erano i sentimenti.

Per saperne di più sul clima di Trieste ti consiglio la lettura di un libro del prof. Ennio Maserati "L'occupazione jugoslava di Trieste", edito dalla Del Bianco di Udine nel 1966. E' il punto di vista simmetrico a quello di Ursic, ma si completano a vicenda. Da quello verrai a saper che di "infoibamenti" durante i 40 giorni ce ne furono qualche decina, dovuti all'azione indisciplinata di un gruppo di delinquenti triestini che credevano fosse tutto possibile portando una stella rossa. Vennero arrestati dall'OZNA!

credo che basti anche per oggi.


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TITO CE L'HA INSEGNATO
by Druze Sunday, Aug. 17, 2003 at 1:00 PM mail: jugo@siol.si

TITO CE L'HA INSEGNATO> INFOIBARE I LERCI FASCISTI NON E' REATO!

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PER FIRENZE
by PAOLO ROSSI Sunday, Aug. 17, 2003 at 1:57 PM mail:

La Slovenia esiste xchè l'ha voluta la germania e l'austria, ma io intendevo mettere in risalto il fatto che il grande esercito slavo nient'altro era che uin gruppo di mercenari pronti a vendersi al miglior offerente vedasiio fatti di BIHAC o peggio SREBRENICA dove l'esercito musulmano ha fatto ritirare i suoi ufficiali la vigilia dell'assalto finale dei serbi per poter creare una città martire e chiedere l'intervento della NATO. Il caro TITO farebbe meglio a non sventolare la sua bandiera fatta di marchi tedeschi e scellini austriaci
saluti da BEIRUT

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Srebrenica? vergogna dei Serbi e dell'ONU!
by Paolo Bianchi Sunday, Aug. 17, 2003 at 3:30 PM mail:

Paolo Rossi stai delirando? E'il caldo? O sei uno degli assassini di Srebrenica rifugiato a Beirut?

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serbrenica
by PAOLO ROSSI Thursday, Aug. 21, 2003 at 5:35 PM mail:

Il massacro di SERBRENICA è stato compiuto dalle milizie MERCENARIE sotto controllo di KARADZIC e MLADIC, fra di loro molti delinquenti slavi,(Rumeni, bulgari, russi ecc) e pochi soldati serbi. ma veniamo ai fatti.
Nel 1993 il Generale Philippe Morillon scorta personalmente un convoglio umanitario composto da 73 mezzi di cui solo 12 blindati con armi leggere sulla strada che da Sarajevo porta a Sebrenica giunto nei pressi di Potocari viene fermato dalle milizie di MLADIC che gli intima di tornare indietro, l'ufficiale non demorde e continua per una strada dai serbi indicata risultata poi zeppa di mine anticarro (VEDASI IL FILMATO RELATIVO DELLA B.B.C) giunto nei pressi della città assediata viene fatto passare ed appena entrato non riesce piu ad uscire. ITZEBEGOVIC ha dato l'ordine di bloccare l'ufficiale AD OGNI COSTO e farlo restare il piu possibile nella città. Gli aiuti vengono subito distribuiti ma il convoglio rimane in città e dopo tre giorni il francese proclama la città ZONA PROTETTA. come per incanto dopo 12 ore può tranquillamente fare rientro a Sarajevo. Ma Mladic ha appena vinto sa che potrà prendersi la città quando vorrà.
Luglio 1995 L'esercito Musulmano sta conquistando rapidamente la zona orientale della Bosnia e si avvicina minacciosamente alla Slavonia e Vojvodin, Tudjmann non ci crede e approfitta dell'occasione per riprendersi quello che crede suo e scatena le operazioni LAMPO e TEMPESTA riconquistando in pochio giorni molto territorio che verra annesso con tanto di pulizia etnica (messa in atto dalla terrificante brigata ZGNUT che ha come simbolo quello delle SS tedesche) Le cose si complicano per i serbi che sentono vicina la fine della guerra e pertanto devono unificare il territorio conquistato in vista di futuri colloqui di pace (SPARTIZIONE) I musulmani dal canto loro vogliono un intervento internazionale che vuol dire tanto denaro per la ricostruzione, e sanno che non potranno mai riconquistare Sebrenica troppo lontana da Sarajevo e colgono anche loro l'occasione per dare l'imput alla NATO per intervenire ci vuole qualcosa di forte da dare in pasto ai media e cosi richiamano in gransegreto lo stato maggiore dell'eserciuto musulmano che si trova a Sebrenica consegnando cosi la città a MLADIC e soci. Il piccolo contingente O.N.U. olandese si fa da parte e assiste alla mattanza tutto in nome del dio denaro....
CONCLUSIONE
La comunità internazionale ha avuto le colpe di non fermare prima questa guerra ma da che parte avrebbe dovuto schierarsi?????
GLI SLAVI null'altro hanno saputo che scannarsi per quattro anni per poi ingozzarsi del denaro della BANCA MONDIALE e delle 233 organizzaqzioni "UMANITARIE" presenti nei balcani.
Gli uomini che hanno pèianificato ed eseguito i massacri sono ghli stessi che si resero protagonisti delle persecuzioni degli italiani e gli stessi che reggevano L'APPARATO COMUNISTA YUGOSLAVO da 40 anni circa
Perciò sono artefici del loro destino

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dovevano avere 80 anni di media!
by Fabio Thursday, Aug. 21, 2003 at 10:20 PM mail:

tu dici:

"...Gli uomini che hanno pianificato ed eseguito i massacri sono gli stessi che si resero protagonisti delle persecuzioni degli italiani e gli stessi che reggevano L'APPARATO COMUNISTA YUGOSLAVO da 40 anni circa
Perciò sono artefici del loro destino . "

Allora dovevano avere circa 70/80 anni o più di età? Non risulta...

Come ti spieghi invece che:
1°-dal 1943 al 1945 migliaia di Italiani combatterono con Tito: due divisioni dell'esercito italiano del Montenegro, la Venezia e la Taurinense...
Dal 1944 anche la divisione partigiana italiana Garibaldi Natisone... poi tante brigate italiane di Trieste, Pola, Fiume ...

2°-tra il 45 ed il 48 migliaia di operai italiani fuggirono in Jugoslavia per costruire il "socialismo"...Ed altre centinaia di migliaia continuarono a vivere in Istria e Dalmazia per molti anni ancora, e decine di migliaia ci vivono ancora...

Il 1945 non è il 1991!

Nel 1945 Tito usciva da una guerra non solo contro i nazisti tedeschi ed i fascisti italiani, ma anche contro Ustasci, Cetnici, Domobranzi, collaborazionisti mussulmani.. loro si dediti tutti alla "pulizia etnica" reciproca!
Tito era un comunista, se vuoi apparteneva alla "razza dei senza razza" dei comunisti, che di tutto puoi accusare meno che di essere razzisti...

Tito moriva nel 1980. Il dopo Tito fu altra cosa della guerra di liberazione. A Belgrado nel 1986 decisero che Tito aveva sbagliato tutto, che la sua Jugoslavia era fallita e che bisognava creare in sua vece la Grande Serbia. Esiste quel documento! Si chiama MEMORANDUM SANU, lo ha pubblicato anche Limes.
A Lubiana nel 1988 vennero processati i redattori di Mladina per aver pubblicato le porcate che l'armata jugoslava comandata essenzialmente da generali serbi stava preparando ( e si è poi visto!)

I massacratori del 1991 erano luridi personaggi seguaci di quell'ibridazione fra nazismo e comunismo escogitata dalla strana coppia Milosevic Seselj! Fu NAZI_COMUNISMO! Fenomeno inquietante che nessuno vuole ancora analizzare , tranne poche eccezioni...

Ripeto che il 1945 fu un'altra cosa.

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PAOLO ROSSI DA INFOIBARE!
by Josip Broz Saturday, Aug. 23, 2003 at 5:31 AM mail:

Non c´e´altra soluzione. I razzisti come lui meritano solo questa fine!

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NON RISPONDETE A PAOLO ROSSI!
by Franco Saturday, Aug. 23, 2003 at 5:33 AM mail:

E´un fascista di merda, ma non ve ne rendete conto? E´uno dei vigliacchi neri che si nasconde dietro a un monitor. E´un italiano, quindi un vigliacco per definizione. Rendetevi conto che gli italiani furono cosi vigliacchi da scappare in 300.000 a gambe levate da ISTRA e DALMACIJA.... che popolo di merda!

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Paolo Rossi, sei la vergogna dell´Italia
by Luigi Bigiarelli Saturday, Aug. 23, 2003 at 9:18 AM mail: bigi72@yahoo.it

Non mi riconosco negli italiani razzisti come te!

W lÉuropa! W i fratelli europei slavi!

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Paolo Rossi fascista infame, per te ci son le LAME
by Radical-party Sunday, Aug. 24, 2003 at 6:13 AM mail:

Per i fascisti come te ci vuole tolleranza ZERO, come dice MARCO PANNELLA!

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Commento
by Sempre dubbio Sunday, Aug. 24, 2003 at 6:48 AM mail:

Vi sono sinceri sentimenti di frustrazione e di debolezza psichica in italiani che scrivono di loro stessi e dei loro connazionali: "gli italiani sono vigliacchi per natura e fanno schifo" "gli italiani vanno infoibati,hanno fatto bene i titini",o altri post di altri forum che inneggiano a mustafà che sposa la donna italiana e scalza l'italiano (cito quasi testualmente un post che ho letto),e altri di sorta.
Siete italiani e il vostro disprezzo tout court e becero per la vostra nazionalità a mio parere non ha qualcosa di condivisibile sotto nessun punto di vista,e per fortuna non è un sentimento diffuso nemmeno in tutta l'ala sinistra,è comunque legato a falangi minoritarie (almeno ho questa impressione e spero di non sbagliarmi....)
Vorrei solo far notare che l'insoddisfazione personale e devianze mentali conducono ad un autodisgusto generalizzato che si manifesta in tutti i campi,partendo ovviamente dal soggettivo fino al contesto sociale natio (disgusto per sè stesso,per la propria famiglia,per la propria società e per tutti gli aspetti che la caratterizzano,per la propria nazione e la sua storia).
Mi chiedo quanta sanità ci sia in persone che scrivono le cose di cui sopra,e in persone che inneggiano ad una sovrapposizione di forze altere sulla propria comunità sociale di appartenenza,quasi masochisticamente auspichino essere dominate da "altri" (chiunque è meglio degli italiani...islamici,sloveni,cinesi...chiunque,senza neppure argomentare,senza neppure fornire elementi per un paragone tra culture,società,civiltà,storie rispettive).
Non esprimete un disprezzo storico,non motivate il disprezzo per voi stessi e il vostro paese,lo affermate con violenza,senza accettare repliche,con insulti feroci e con una stolidità esasperante (parlo sempre agli autori di questi post,che mi sembrano cmq essere pochi rispetto ad altri molto ragionevoli).
Siete pieni di odio inutile,la politica non c'entra nulla in quello che scrivete,c'entra la vostra storia personale per voi e quelli come voi.
E' qualcosa di patologico.

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x sempre dubbio
by rome boys Sunday, Aug. 24, 2003 at 9:48 AM mail:

Amico, sottoscrivo a due mani quello che dici, ma ti avverto che il tipo che scrive sopra cambiando ogni volta pseudonimo è un unico coglione che da anni infesta il web con le sue cazzate monomaniacali, il cui nome taccio per umana pietas, pur essendo noto a molte persone.
Quello che scrive non ha nulla a che vedere con la politica, ma rientra a pieno titolo nella patologia.

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Apprezzabile
by Vladimir Bencic Sunday, Aug. 24, 2003 at 1:31 PM mail:

Saluti, scrivo da ROvigno. Io apprezzo molto, invece, che ci siano italiani capaci di ammettere le colpe del popolo italiano durante il fascismo.
Saluti. Vlado

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Apprezzi ciò che ti fa comodo
by Gabriele Monday, Aug. 25, 2003 at 7:29 PM mail:

Conosci l'italiano,perchè Rovigno è forse la più italiana città istriana rimasta ad oggi, tanto che il sito è completamente in italiano e fatto benissimo, a differenza di quello di Parenzo dice semplicemente che Rovigno è "passata" alla Croazia, e non è "ritornata" alla madre patria come ingiustificabilmente (visto che mai Parenzo e l'Istria sono state croate prima del 1947,millenovecentoquarantasette,) dice il sito parentino. Ma apprezzare le merde subumane, veramente da neuro, che insultano se stessi e l'Italia è solo vigliacco da parte tua perchè sai fa comodo a te e al tuo paese che domina su quelle terre.

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x l'Ignorantone italiano
by Tito Tuesday, Aug. 26, 2003 at 8:15 AM mail:

Oh,e' tornato Gabriele.....quello che si divertiva a sparare alle pietre! :))))))


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Eheh
by Solerte Tuesday, Aug. 26, 2003 at 8:18 AM mail:

Ed è tornato anche lo slavo frustrato anti-italiano...

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x l'Ignorantone italiano
by Tito Tuesday, Aug. 26, 2003 at 9:02 AM mail:

Quando scrivi Slavo,specifica;Sloveno o Croato o Serbo o Slovacco o Polacco o Russo ,ecc,ecc,ecc.... Senno' e' come dire di un Italiano o di uno Spagnolo o di un Rumeno,ecc... "quel latino"...
Sono Triestino.Per cui,ne Sloveno ,ne Italiano.

Ciao

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NON SOLO LE FOIBE SONO DIMENTICATE
by ANTICOMUNISTA SERIO Tuesday, Aug. 26, 2003 at 11:46 AM mail:

NON SOLO LE FOIBE SO...
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NON DIMENTICHIAMOCI
by MSFT Tuesday, Aug. 26, 2003 at 11:49 AM mail:

NON DIMENTICHIAMOCI...
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NOI NON DIMENTICHIAMO

UGO VENTURINI (MSI – Genova 18.04.70, colpito alla testa da un sasso lanciato dai rossi durante un comizio di Almirante)

CARLO FALVELLA (F.d.G. – Salerno 07.07.72, ucciso a coltellate sotto casa da un anarchico e due militanti dell’ultrasinistra)

STEFANO E VIRGILIO MATTEI (MSI – Roma 16.04.73, morti nel rogo della loro casa, quartiere Primavalle, appiccato da appartenenti a "Potere Operaio")

GIUSEPPE SANTOSTEFANO (CISNAL – Reggio Calabria 31.07.73 aggredito da militanti rossi durante un comizio del PCI)

MANUELE ZILLI (F.d.G. – Pavia 03.11.73, morto in seguito alle percosse ricevute sul capo in una aggressione rossa di qualche giorno prima)

GIUSEPPE MAZZOLA, GRAZIANO GIRALUCCI (MSI – Padova 17.06.74 uccisi durante un’incursione delle "Brigate Rosse" nella federazione del MSI di Padova)

MIKIS MANTAKAS (FUAN – Roma 28.02.75 ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un assalto rosso alla sede MSI di Via Ottaviano – Prati)

SERGIO RAMELLI (F.d.G. – Milano 29.04.75 ucciso a sprangate e colpi di chiave inglese sotto casa da 10 militanti di "Avanguardia Operaia")

MARIO ZICCHIERI (F.d.G. – Roma 29.10.75 ucciso a colpi di fucile a canne mozze, sparati da un’auto di passaggio, da un commando rosso di fronte alla sezione MSI del quartiere Prenestino)

ENRICO PEDENOVI (MSI – Milano 29.04.76 ucciso un anno dopo Ramelli da militanti di "Lotta Continua" aspiranti ad entrare in "Prima Linea" con colpi d’arma da fuoco sotto casa alle 7 del mattino)

ANGELO PISTOLESI (MSI – Roma 28.12.77 ucciso sotto casa dopo averlo fatto scendere con una scusa, con colpi d’arma da fuoco dal gruppo "Nuovi Partigiani")

ROBERTO CRESCENZIO (simpatizzante – Torino 01.10.77 ucciso nel rogo appiccato dai rossi al Bar "Angelo Azzurro")

FRANCO BIGONZETTI, FRANCESCO CIAVATTA (F.d.G. – Roma 07.01.78 uccisi da un commando di 5-6 giovani con colpi di mitraglietta dinanzi alla sede MSI di Acca Larentia)

STEFANO RECCHIONI (F.d.G. – Roma 07.01.78 ucciso dopo poche ore gli omicidi Bigonzetti – Ciavatta, dal capitano dei Carabinieri Edoardo Sivori, dinanzi ad Acca Larentia, a causa degli scontri con le forze dell’ordine causati dalla tensione e dal gesto di un operatore RAI che per disprezzo o distrazione getta un mozzicone di sigaretta sul sangue ancora fresco di Ciavatta. Recchioni apparteneva alla sezione di Colle Oppio)

FRANCO ANSELMI ( spontaneismo extraparlamentare – Roma 06.03.78 ucciso in uno scontro a fuoco)

RICCARDO MINETTI (F.d.G. - Roma 20.04.1978, arrestato dopo scontri con le Forze dell'Ordine durante un funerale. Fu trovato morto in cella subito dopo, in circostanze poco chiare. Come al solito, si parlò subito di suicidio...)

ALBERTO GIAQUINTO (FUAN – Roma 10.01.79 ucciso durante i tafferugli della commemorazione di Acca Larentia da un proiettile, che lo colpisce alla testa, esploso a distanza ravvicinata dall’agente in borghese Alessio Speranza)

STEFANO CECCHETTI (F.d.G. – Roma 10.01.79 ucciso poche ore dopo Giaquinto, di fronte ad un bar dei giovani di destra da colpi d’arma da fuoco sparati da un auto in corsa. L’agguato è rivendicato da "Compagni Organizzati per il Comunismo")

FRANCESCO CECCHIN (F.d.G. – Roma 29.05.79 atteso da un commando comunista, uno iscritto al PCI, sotto casa, viene aggredito e colpito duramente al capo. Il corpo viene poi afferrato e scagliato in un cortile del garage con un volo di 5 metri)

ANGELO MANCIA (MSI – Roma 12.03.80 ucciso sotto casa da due killer di "Compagni Organizzati in Volante Rossa" con due colpi di pistola alla schiena e un colpo di grazia alla nuca; era dipendente del "Secolo d’Italia" e segretario della sezione Talenti)

MARTINO TRAVERSA (simpatizzante – Bari 12.03.80 ucciso a colpi di lupara dai compagni mentre registrava canzoni in una emittente privata)

NANNI DE ANGELIS ( T. P. – Roma 05.10.80 ucciso in carcere in circostanze misteriose: venne trovato impiccato e si parlò subito di suicidio, ma le cose non stavano cosi...)

ALESSANDRO ALIBRANDI ( ex FUAN di Via Siena – poi spontaneismo extraparlamentare – Roma 05.12.81 ucciso in uno scontro a fuoco con le forze dell’ ordine)

GIORGIO VALE ( T. P. – poi spontaneismo extraparlamentare – Roma 05.05.82 ucciso in un appartamento durante una perquisizione delle forze dell’ ordine, la versione delle quali parla di suicidio per essersi sentito braccato; come per De Angelis sono ancora troppi i misteri che circondano la vicenda)

PAOLO DI NELLA (F.d.G. – Roma 02.02.83 ucciso con un colpo di spranga da un gruppo di autonomi mentre al quartiere Trieste stava affiggendo manifesti sul verde pubblico. Morirà dopo 7 giorni di coma

Per Loro lo stato antifascista non ha mai speso una parola. Noi li ricorderemo con l'Azione, la Fede e la Militanza: quello per cui Loro hanno sacrificato la vita terrena.



NON LACRIME, MA AZIONE!!!


NESSUNA TREGUA ALL'IMPERIALISMO AMERICANO!



GN aderisce alla campagna internazionale di boicotaggio dei prodotti petroliferi americani

Gioventù Nazionale e la Fiamma Tricolore contro la guerra liberalcapitalista voluta dagli USA e dai poteri economico-finaziari alle loro spalle. In un paese distrutto da guerre e sanzioni economiche, l'unico interesse degli USA è il petrolio. Intanto continuano i raid USA sull'Iraq, senza alcuna dichiarazione di guerra e contro qualsiasi regola del diritto internazionale.

CLICCA QUI per sapere quali sono i veri motivi della guerra.

Le cosiddette "prove" fornite dagli Americani e dagli Inglesi? BUFALE!!!



CONTINUA IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE



Aderisci anche tu alla campagna internazionale di BOICOTTAGGIO DEI PRODOTTI ISRAELIANI per protestare contro l'aggressione al Popolo Palestinese>>>>




GN alla Convenzione italiana dei giovani sull’avvenire dell’Europa

GN ha partecipato ufficialmente alla Convenzione Italiana dei Giovani sull'avvenire dell'Europa (CIG), dal 10 al 12 gennaio. Un portavoce di GN ha contribuito alla stesura del documento finale Italiano. Sono stati approvati importanti emendamenti proposti da GN in tema di Identità Europea, Famiglia e Demografia, Disoccupazione e rapporti con la NATO. CLICCA QUI per il resoconto dettagliato.

EUROPA NAZIONE RIVOLUZIONE!





Sito Nazionale MS-Fiamma Tricolore: http://www.msifiammatric.it

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Per la merda slovena
by Gabriele Wednesday, Aug. 27, 2003 at 1:07 AM mail:

Che fai mi segui e controlli? Non sarai anche un pò finocchio no per caso!? Va bè, giusto perchè mi sento buono ti presto il mio dito virtuale, ma non chiedermi di più cagasotto di un obbiettore ;-)))))


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x l'Ignorantone italiano
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:43 AM mail:

Decisamente in Italia e' meglio fare l'obiettore o il boy scout che perdere 1 anno in un branco di impreparati ridicoli "soldati" (cosi' definisce il mondo intero l'"esercito" Italiano..Leggiti il Times del 12/7 heheh

Ciao SPARASASSI (questo sanno fare i "soldati" Italiani;sparare ai sassi ;lo hai detto anche tu almeno 10 volte heheheheheh).

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Uhm Tito
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:59 AM mail:

Tito guarda che come frustrato e slavo ti ho appellato io...e se controlli l'ip non sono Gabriele...sono uno che ti ha letto e ti da del frustrato e dello slavo :D

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****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:13 AM mail:

Cosa cambia,caro latino?

Ciao

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Cambia!
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:17 AM mail:

Che io sono Latino (e c'è orgoglio di una Storia mirabile in quel termine) e tu sei slavo (che è sinonimo di schiavo perfino in alcune lingue coeve) :D

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*****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:30 AM mail:

:)))))))
"che è sinonimo di schiavo perfino in alcune lingue coeve"
Elenca in quali lingue,grazie!

:))))

Ciao
ATTENDO una risposta.

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by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:31 AM mail:

Te l'ho gia' detto; SONO TRIESTINO,per cui,ne SLoveno ne' Italiano!! TRIESTINO!

Ciao

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*****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:31 AM mail:

Te l'ho gia' detto; SONO TRIESTINO,per cui,ne SLoveno ne' Italiano!! TRIESTINO!

Ciao

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Uhm
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:34 AM mail:

Ti basta l'inglese "slave"? :D

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*****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:40 AM mail:

Ma quanto sei IGNORANTE!! :)))
Slavo deriva da Slovan.E tu lo sai,vero che cosa significa?


Ciao

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Sei tu ignorante in malafede
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:44 AM mail:

Visto che la parola "schiavo" deriva da slavo,e nell'antichità la maggior parte degli schiavi erano per l'appunto slavi ;) Mai provato a leggerti un libro di Storia?

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by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:49 AM mail:

Piu' di uno;sono laureato (in Italia,per quello che puo' valere..).
Evidentemente tu sei uno di quelli che fanno si che gli Italiani siano al primo posto in EUROPA per IGNORANZA.

Ciao

SMRT FASIZMU , SVOBODA NARODU!
http://edu.supereva.it/bravagente

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Posso dirti una cosa?
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:56 AM mail:

Tu sei un frustrato SLAVO che odia gli italiani per un evidentissimo complesso di inferiorità biografico ma anche storico,e che da dell'ignorante a chiunque lo contraddica (e una cosa...ci hai rotto con la storia degli italiani analfabeti,qui dentro scrivono sicuramente persone non tutte della stessa ideologia ma di certo non analfabeti). Io non ho NULLA contro di te e contro gli sloveni,e sono anche contento che la Slovenia sia entrata nell'UE. Ma tu hai un odio così forte verso gli italiani,verso l'Italia che io non ce la faccio a trattenermi e ti do dello slavo. Cambia registro. Non sei l'unico laureato. E chiunque può darti dell'analfabeta e dell'ignorante...è solo questione di opportunità.

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by tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:03 AM mail:

"che io non ce la faccio a trattenermi e ti do dello slavo"
Ma secondo te dare dello Slavo e' un'offesa?
Complimenti! :)))

Ciao

SMRT FASIZMU,SVOBODA NARODU

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

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Grazie.....
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:10 AM mail:

Ti ringrazio ma non erano necessari i complimenti...vedi non è difficile discutere,dialogare...basta farlo senza offendere,e anche tu capisci la giustezza della mia posizione...io non intendevo di certo ferirti,volevo solo arrivare ad uno scambio di opinioni proficuo,contribuire con una osservazione esatta,e ti ringrazio per averne preso atto...cmq anche io comprendo il tuo malessere e prendo atto dei tuoi sforzi...a presto :D

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IN FOIBA I FASCI
by Luigi Faganella Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:13 AM mail:

Solerte e Gabriele saranno i primi a finire in foiba e a fare compagnia a quei 500 fasci di merda che ci sono finiti nel 45.

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*****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:16 AM mail:

Luigi......CALMATI!

Ciao

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Dimenticavo!
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:16 AM mail:

Sei triestino? Ma allora sei italiano...consulta un atlante geografico...Trieste è nel Friuli Venezia Giulia,Italia.


P.S.
Per Luigi...vuoi infoibarci? Oh...e mentre lo fai tu e altri cantate "andiam,andiam,andiamo ad infoibar"?
Ha sostituito come lirica "Bandiera rossa"? :D

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****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:21 AM mail:

Certo,cosi' come RIJEKA,ROVINJ,UMAG,ecc,ecc....sono in ISTRA,CROAZIA. :)

Ciao

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Eh!
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:23 AM mail:

Se lo dice l'atlante io mi fido...tu no? :P

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Gita sociale
by Circolo Speleologico Maresciallo Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:25 AM mail:

ANNUNCIO

Il Circolo Speleologico "Maresciallo Tito" organizza la sua annuale gita sociale nel Carso, alla scoperta del misterioso ed intricato sottosuolo della regione.

Viaggio gratuito (sola andata) per gli iscritti a Forza Nuova, Alleanza Nazionale, Fiamma Tricolore, Forza Italia e Lega Nord.

La speleologia è uno sport meraviglioso!

Il Presidente

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*****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:27 AM mail:

Sarebbe ora! Visto che MAI le foibe sono state aperte per contare il reale numero di corpi!
DECINE di richieste,sempre negate! Chissa' perche....... :))))

Ciao

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Oddio.....
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:31 AM mail:

Credo di avere un impegno che mi terrà lontano da terra slovena e italica di confine per i prossimi...facciamo 15 anni? Sono seppellito dal lavoro e dallo studio,se non lo fossi sarei seppellito per davvero,quindi devo purtroppo far mancare la mia presenza alla "Festa rossa della foiba"...devo,per inciso,ammettere che la partecipazione degli iscritti a Forza Italia a questo viaggio (senza ritorno sicuro,se non in una bara) non è un fatto malvagio,posso consigliare anche i Diessini? giusto per fare pulizia morale nel nostro paese,non disdegnerei...

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Sempre che...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:33 AM mail:

...Tito non voglia metterci tutti gli italiani,indistintamente dal colore politico :D

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by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:39 AM mail:

>Se lo dice l'atlante io mi fido...tu no? :P

Fidarsi e' bene,non fidarsi.....
Sono pochi i Triestini,contenti che Trieste sia geograficamente in Italia.
Fino all'annessione all'Italia,Trieste era IL PIU'IMPORTANTE porto d'Europa.SUbito dopo e' cominciato il declino.Fino ad oggi,quando Trieste e' una citta' MORTA.
il 64% della popolazione ha piu' di 75 anni,i giovani se ne sono andati per mancanza di un futuro,il porto e' morto,l'economia basata sul commercio con la Slovenia,Croazia,ecc..e' finito (non vengono piu' perche'comprano le stesse cose da loro),il centro e' stato acquistato dai Cinesi....
E cigliegina sulla torta;la perdita del corridoio n. 5!!!!!

Ciao

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Si può fare
by Circolo Speleologico Maresciallo Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:43 AM mail:

In via eccezionale (il numero di posti a disposizione è purtroppo limitato) l'offerta "ti infoibiamo, e pure gratis" viene estesa anche ai diesse che avranno sostenuto e superato íl necessario esame di revisionismo storico.
Contiamo sulla partecipazione di Luciano Violante, che non vorrà sicuramente mancare ad una reimpatriata di ragazzi di Salò.
Venghino siori... venghino!

Il Presidente

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Cosa vuoi che ti dica...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:47 AM mail:

...organizza una rivoluzione armata a Trieste e conduci il tuo esercito vittorioso alla secessione dall'Italia e all'annessione con la Slovenia,poi scatena una puliza etnica anti italiana,ridai slancio all'antica usanza delle foibe,sfonda la linea gotica e conquista l'infame nazione italica,sgancia bombe atomiche su milano roma napoli,incoronati come despota teocratico del movimento del panslavismo unito,riparti alla conquista dell'europa,del mondo,dell'universo...e per allora il medico ti avrà praticato l'iniezione e avrai inghiottito le pillole,e le voci nella testa si dissolveranno,e il campo di battaglia diventerà più lontano,e tutto scenderà nel silenzio e nel buio del sonno,e dirai a te stesso,prima di cadere tra le braccia di morfeo:"domani è un altro giorno..."

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by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:52 AM mail:

A me personalmente non interessa un'annessione alla SLovenia.Ma molti,molti Triestini la vorrebbero,vista l'ottima situazione economica (stanno molto meglio di noi) della Slovenia.
Mai sentito parlare del TLT ? (territorio libero di Ts).

Ciao

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Se viene Violante...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:55 AM mail:

...vengo anche io! Non avvenga che mi perda la compagnia dell'uomo che aveva proposto la legge sul legittimo sospetto nel 1980 (ci aveva già pensato 20 anni prima lui a salvare Previti dalla galera,e ad aiutare tanti mafiosi e corrotti)...e se questo mi costerà il sacrificio estremo...cosa dire...non sia mai detto che privi un rosso del suo diritto a masturbarsi sui morti delle foibe :D


P.S.
Avete provato con lo Xanax? Rilassa,produce effetto duraturo e soprattutto è un ottimo conciliante del sonno...se dormite non infoibate :D

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by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 10:05 AM mail:

Se gli infoibati sono fascisti,sai che goduria.Altroche' matturbarsi!!!!! :)

SMRT FASIZMU,SVOBODA NARODU

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

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Domanda
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 10:25 AM mail:

Matturbarsi è sloveno?

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*****
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 10:32 AM mail:

Siamo senza argomenti,eh? hehehehehe


SMRT FASIZMU,SVOBODA NARODU

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

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Scusa...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 10:34 AM mail:

...era troppo ghiotta,non ho resistito :D

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by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 11:10 AM mail:

E' vero!Te l'ho servita su di un piatto d'argento! :)

Ciao

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Trieste
by Udinese forever Wednesday, Aug. 27, 2003 at 11:53 AM mail:

Una città di merda,con gente di merda.Pieni di vecchiacci tra l'altro.
Forza Udine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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...
by rome boys Wednesday, Aug. 27, 2003 at 1:11 PM mail:

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

Questa frase viene in genere usata a mo' di epitaffio dai fascisti per dire che loro l'8 settembre 1943 non hanno tradito. Se c'era ancora bisogno di dare una dimostrazione del fatto che "Tito" è un fascista, eccola.
Se tu abitassi a Roma, staresti culo e camicia con Storace e Forza Nuova. Tra coglioni ci si intende.

W l'Italia libera. W il 25 aprile.





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Uhm...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 2:05 PM mail:

Su quella frase volevo intervenire anche io che son dell'altra parte della barricata di Rome Boys...concordo con lui ma ovviamente limitirei le parole offensive al solo Maresciallo tito...anche se ad ogni modo non riesco a provare rancore per il suo anti-italianismo perchè è chiaramente prodotto da un complesso di inferiorità ottenebrante e da un'infanzia infelice...auspicherei ancora una terapia,lo Xanax è facoltativo,esistono tanti ottimi psicofarmaci...

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X solerte
by rome boys Wednesday, Aug. 27, 2003 at 3:21 PM mail:

Ebbene, proviamo a discutere della cosa tra persone ragionevoli. Per orientamento politico e idee (sx) sono refrattario a una logica nazionalista; il mio "patriottismo" viene fuori quando viene platealmente provocato, come accade in questo thread.
A Trieste pare ci sia un certo numero di individui - non solo lo skizzato sopra - che esprime una logica nazionalista ferocemente avversa all'Italia sulla base di un sillogismo zoppicante ( l'Italia fascista aggredì la Yugoslavia nel 1941 dunque sta dalla parte del torto, dunque chiunque non avalli le tesi del nazionalismo slavo, anche le meno ragionevoli e più oltranziste, è un fascista).
E' chiaro che questo è un ragionamento malato che, portato alle estreme conseguenze, legittima i peggiori abusi e le peggiori soperchierie. Ma non per questo provo simpatia per la destra neo-ex-post fascista, tutt'altro.
Quello che volevo sottolineare sopra è il carattere patriottico che la guerra di liberazione ha avuto in Italia, non in contrasto, ma come premessa e complemento della lotta per la libertà e le democrazia.
I fascisti, oltre alle skifezze del ventennio e la confisca della libertà , hanno avallato la subordinazione dell'Italia a chi voleva farne una semplice appendice del reich tedesco. Hanno sostenuto il regime di occupazione sull'intero territorio del Paese e l'annessione diretta alla Germania di due vaste zone del nord Italia ("Adriatisches Kunstenland", "Alpenvorland") che corrispondevano al Trentino, al nord del Veneto, al litorale adriatico, al Friuli e allo stessa Trieste.
Per questo vedo analogie tra chi è nostalgico della Repubblica di Salò ( non dico che tu debba esserlo, è un ragionamento generale) e taluni skizzati neotitoisti italiani: entrambi esprimono una logica perniciosa per l'Italia (anche se i danni provocati da quest'ultimi riguardano un area circoscritta, non l'intero paese).
Infine se l'Italia ha perso quei territori ed ha conosciuto quelle vicende, lo deve purtroppo in misura predominante alle decisioni del fascismo e di Mussolini. Non lo dico certo con la trionfa soddisfazione di certi esaltati, ma, al contrario, con lo spirito di chi avrebbe preferito di gran lunga che tanti nostri nazionali non avesser pagato il prezzo di quella sciagurata politica.

Saluti.

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Per la merda slovena
by Gabriele Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:17 PM mail:

Sloveno o croato che tu sia, se preferisci che anzichè sparare ai bersagli sulla collinetta di monrupino mi avessero fatto sparare sulla feccia slava in uniforme dall'altra parte lo avrei senz'altro fatto e mi avrebbe dato più soddisfazione, ma poi quelli come te e i comunisti antitaliani avrebbero cominciato la solita nenia sulla pace, altrimenti magari fare alla Slovenia ciò che gli USA hanno fatto all'Iraq! :-))))
Ma una cosa, invece di inveire come un deficiente senza cervello, e su questo ti dò ragione, tu la laurea l'avrai presa in Italia con CEPU, prova a rispondere a Solerte o chiunque altro argomenti i suoi interventi coglione!

Una chicca per Luigi; le armi così come le mani le sappiamo usare tutti quanti; forse un pò meno chi come te non avrà fatto il militare e i fucili li ha visti solo nei film americani, poi vediamo chi ci entra nella foiba, a quelli come te prima è da aprirgli un altro buco però.

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Gabriele?
by Tequila Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:34 PM mail:

Ma si può sapere perché odi tanto gli slavi? Il problema è che tu odi tutto il mondo!

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Una correzione Tequila...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:51 PM mail:

...solo una piccola correzione. Tu odi è seconda persona del verbo udire...io presumo tu intendessi che Gabriele "odii" tutto il mondo,non che lo "oda"...se sbaglio dimmelo ma credo tu debba aggiungere una "i" a "odi". Mi stavo per l'appunto chiedendo perchè mai Gabriele dovesse udire tutto il mondo...

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:51 PM mail:

Decisamente in Italia e' meglio fare l'obiettore o il boy scout che perdere 1 anno in un branco di impreparati ridicoli "soldati" (cosi' definisce il mondo intero l'"esercito" Italiano..Leggiti il Times del 12/7 heheh

SMRT FASIZMU,SVOBODA NARODU

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

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Maresciallo...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 7:58 PM mail:

...sa cosa le dico,carissimo Tito (avrebbe potuto usare un nick più lindo,meno intorbidato dalla Storia e meno gravato da atrocità,cmq credo che ognuno si identifichi in coloro di cui mira le gesta)?
Le dico che sono Latino,Italiano...che per lei sono un traditore,uno che perde con disonore...non me ne frega nulla...sono orgoglioso di essere Italiano,con tutti i difetti e con tutti gli errori che questo paese e i suoi cittadini hanno compiuto...sono orgoglioso della mia patria e questo orgoglio è acuito dalla frustrazione di fanatici irrisolti e ignoranti (perchè sa quante cose ignora lei,carissimo? ne ignora quanto me,più di me,più di molti) e le rido in faccia,con il riso di chi di un patetico idiota come lei si fa beffe.
E adesso torni a masturbarsi al pensiero degli Italiani seppelliti nelle foibe.
E si ricordi di dormire bene stanotte,anche se le voci la tormentano.

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Italietta....
by Pepito Sbazzeguti Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:05 PM mail:

L'Italia non ha mai finito una guerra con lo stesso alleato con cui l'aveva cominciata. Se succedesse, vorrebbe dire che l'Italia avrebbe cambiato 2 volte....

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Odi - Odii
by Tequila Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:06 PM mail:

Dal Devoto-Oli (oli-i????): entrambe le varianti sono ammesse per la 2^ persona del verbo ODIARE. Attaccati alla fava e tira forte ora...

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Spiegatemi
by Redento, quel che no xe mai contento Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:08 PM mail:

Spiegatemi come mai, se gli slavi odiavano tanto gli italiani, ben 100.000 italici sono rimasti in Istra, a Rijeka ed in Dalmacija.

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Sei sicuro?
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:10 PM mail:

Ho controllato (ovviamente) prima di scrivere.
Ho qui un Garzanti del '99 e un vecchio (l'ho preso per dovere di perizia) Paravia che ti smentiscono.
Tira tu,che io non ho da pentirmi :)

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In attesa che tu abbia controllato nuovamente...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 8:38 PM mail:

...e meglio: http://www.verba.org/owa-v/verba_dba.verba_it.select_page?query_verba=udire&lingua_menu=it

Questa è la coniugazione del verbo Udire.

http://www.verba.org/owa-v/verba_dba.verba_it.select_page?query_verba=odiare&lingua_menu=it

Questa è la coniugazione del verbo Odiare.

Il sito http://www.verba.org è encomiabile,l'ho scoperto grazie alla tua insipienza linguistica...buon pro mi faccia.
Come vedi,nessuna variante,se non nella tua (sgrammaticata) crapa.
Oddio...mi sento come un insegnante alle elementari...Tequila ora coniugami il verbo Splendere...ah e qual'è il participio passato di Splendere?
Attendo risposta,alunno Tequila...

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Foibe, un problema di prove
by Tequila Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:07 PM mail:

Dell'esistenza delle foibe non c'è mai stata nessuna PROVA...

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Caro Tequila...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:09 PM mail:

...è vero,le foibe non sono mai esistite...e tu sei laureato!

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Per ROME BOYS e gli altri
by Tequila Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:12 PM mail:

L'Italia non solo aggredì la Jugoslavija, ma attuò in Istra, a Rijeka ed in Dalmacija una vera e propria PULIZIA ETNICA che non fu portata a termine per il coraggio e la tenacia dei fratelli slavi (al contrario, gli italiani dopo l'8 settembre scapparono a gambe levate, ma la codardia di noi italiani è proverbiale, pertanto niente di nuovo....).

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Io odio, tu odi - odii
by Tequila Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:16 PM mail:

Così riporta il DEVOTO - OLI. Mi dispiace per te

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Ecco...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:21 PM mail:

...la vulgata (molto vulgata,trattandosi di Tequila le cui manchevolezze nella nostra lingua madre sono evidenti) di un tipico marxista (che dio abbia in gloria Marx,io non di certo)...
Tesi: l'Italia ha aggredito militarmente la Jugoslavia
Antitesi: gli Italiani sono codardi
Sintesi: le foibe non esistono e non possono essere esistite
-
Fine del materialismo dialettico applicato alla Storia.
Meccanicistico come l'insieme della ferraglia mobile (semimobile? immobile?) che lavora (lavora? sciopera forse...) nella crapa di Tequila.
Tutto il resto è aria e scheletri,seppelliti in profonde caverne...

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Ah nichilismo...
by Solerte Wednesday, Aug. 27, 2003 at 9:25 PM mail:

...ahinoi! Eppure io sono nichilista...e devo accettare che la brutalità linguistica di Tequila possa anche essere avvalorata...da Tequila stesso! L'orizzonte di Tequila:una coniugazione del verbo odiare dove la seconda persona del presente indicativo sia "odi" e non "odii"...Friedrick,se tu solo avessi saputo,se tu solo avessi saputo...

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Dieta Democratica Istriana
by Federico DEGNI Thursday, Aug. 28, 2003 at 5:50 AM mail: federico.degni@degni.it

Non capisco perché con tanto livore ed odio (per Tequila: la 2^ persona presente singolare del verbo ODIARE è ODII, è inutile che dici palle, il Devoto-Oli ce l'ho anch'io....) si debba parlare dell'Istria e delle foibe.

La gente come me, membro onorario della Dieta Democratica Istriana, unico partito MULTI-ETNICO d'Europa, si batte da anni per dialogo e convivenza, uniche ricette possibili per risolvere i confini contesi.

Quanto alle foibe, i primi ad usarle furono gli italiani per gettarci dentro gli sloveni ed i croati che non volevano farsi italianizzare nomi e cognomi. Pertanto, dal nostro pulpito non si può alzare nessuna predica. Sul numero REALE, poi, dei morti nelle foibe non ci sono prove. Pare che si tratti di poche centinaia, sia per quanto riguarda le foibe di colpa italiana che di quella jugoslava.

Federico Degni, Trieste-Trst
federico.degni@degni.it

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Per SOLERTE
by Federico Degni Thursday, Aug. 28, 2003 at 5:55 AM mail: federico.degni@degni.it

Che l'Italia abbia aggredito la Jugoslavia non mi pare sia un'opinione di Tequila o simili, ma un dato di fatto. O arriveremo a negare anche questo?

Che i morti nelle foibe non siano migliaia ma centinaia è dimostrato dal numero dei corpi riesumati. E' evidente che le foibe siano esistite ma è altrettanto evidente che destra, esuli e nazionalisti in genere ne abbiano fatto un cavallo di battaglia elettorale speculando sulla morte di innocenti. E di questo An e soci dovrebbero vergognarsi.

Federico Degni, Trieste-Trst

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Sul materialismo dialettico applicato alle foibe...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 9:00 AM mail:

La tesi è sincera.
L'antitesi pretestuosa.
La sintesi (le foibe non esistono e non sono mai esistite) è revisionismo o negazionismo.
Sono tendenze che allegramente e trasversalmente vanno da sinistra a destra,sapete sul comunismo come sul nazismo.
Negare le foibe,come negare i gulag,come negare le stragi di kulaki o sminuire e dissimulare la stessa figura di Stalin,Mao,Pol Pot (c'è chi ha avuto il coraggio di dire che non siano stati comunisti...ohibò) è negazionismo comunista.
Le foibe saranno state un fenomeno sicuramente di portata quantitativa (numero di morti) inferiore alle tragedie naziste,ma non per questo la sintesi del discorso è che non siano esistite.
E se,come ho già scritto su altri post,per valutare le tragedie della Storia dobbiamo relazionarci alle dimensioni in numero di vittime (come credo sia giusto fare) non esiste tragedia peggiore del comunismo.
Perciò,per favore,basta negare l'esistenza delle foibe e basta dire:sono un fatto marginale.
Accolgo l'intervento di Romaboys,che almeno sembra disponibile a dialogare e non è preso da fanatismo anti-italiano (masochismo,sempre problemi relativi all'infanzia per molti). Sicuramente le foibe furono una reazione all'aggressione (mai negata da me) dell'Italia,e sicuramente furono molti di meno i morti italiani infoibati di quelli slavi.
Ma ci sono state,e non sono state una pagina di trionfo per nessuno (anche se ci sono certi che sembrano farsene un vanto qui...).

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da cosa nasce l'antipatia tra i popoli?
by rome boys Thursday, Aug. 28, 2003 at 9:23 AM mail:

"L'Italia non solo aggredì la Jugoslavija, ma attuò in Istra, a Rijeka ed in Dalmacija una vera e propria PULIZIA ETNICA "

Proprio così un disegno di genocidio culturale che fu una bella porcata, non c'è che dire. Come al solito, i fascisti provocano danni e poi a pagarne le conseguenze sono tutti gli Italiani.
Ciò che contesto e che si usi vicende come queste, o sul lato opposto quella delle foibe, come strumento per leggittimare una generica e ingiustificata attribuzione di colpe a un popolo in quanto tale e per continuare a mentenere acredine e intorbidare le acque nei rapporti tra i popoli.
Quest'acredine se c'è non trae origine solo da quelle vicende, perchè Germania e l'Austria ebbero responsabilità ancora maggiori, ma malgrado ciò rappresentano una specie di padre putativo della Slovenia e della Croazia e intrattengono con i medesimi stati rapporti più che cordiali.
La mia impressione è che, ancor più delle vicende della storia contemporanea, contino le affinità culturali e sopratutto il volume degli scambi economici tra due nazioni. Questo spiega, ad esempio, perchè gli Albanesi non detestino gli Italiani malgrado ne avrebbero, volendo, le stesse buone ragioni degli Sloveni.

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Mia opinione personale...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 9:56 AM mail:

L'odio di italiani verso sloveni (lasciando perdere la vicenda delle foibe per un attimo),o viceversa o comunque l'odio tra popoli europei è oggi totalmente fuori dal contesto storico,fuori dalla logica e del tutto velleitario. Il progetto dell'Unione Europea annulla,annullerà e dovrà annullare questi residui maligni del passato tra gli europei,su cui possiamo e vogliamo e dobbiamo discutere ma senza rancori...come ho già detto a Tito io non ho assolutamente nulla contro gli sloveni e sono ben felice siano entrati nell'Ue,così come spero ci entrino anche la Croazia,la Bosnia...esplodo se qualcuno insulta la mia patria,ma è un astio naturale che si riversa su un individuo,non di certo contro un popolo,come quello sloveno,verso cui sento solidarietà spontanea come verso tutti i popoli europei.
Credo sia giunto il momento in cui il patriottismo nazionale e quello europeo marcino di pari passo,e se questo deve indurre anche ad atti di umiltà,ben vengano...

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Per ROMA BOYS, affinità culturali
by Tequila Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:15 AM mail:

che gli italiani siano più affini culturalmente agli albanesi che agli sloveni è verissimo, hai proprio colto nel segno...

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Albanesi, sloveni, italiani
by Federico Degni Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:42 AM mail: federico.degni@degni.it

Ci sono, effettivamente, delle popolazioni che abitano l'Italia - una mera espressione geografica cui non corrisponde un popolo unitario ed omogeneo - che hanno delle affinità con gli albanesi.
Ad esempio, la mentalità tribale ed arretrata delle culture sicialiana, calabrese e pugliese è molto simile a quella albanese. Il "delitto d'onore" è tipico dell'Albania e di certe parti del Montenegro e della Macedonia. E' sconosciuto, invece, a croati e sloveni. Non a caso questi ultimi sono più affini, vuoi per il passato austro-ungarico, vuoi per quello veneziano, ai friulani, ai giuliani, ai romagnoli, ai marchigiani ed agli abruzzesi.

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Alunno Tequila...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 11:07 AM mail:

...ma tu sicuramente hai poche affinità con gli italiani,visto che ancora devi imparare la nostra beneamata lingua! E comunque in Italia,come in Germania,come in Spagna,come in Gran Bretagna esistono differenze socioculturali a seconda degli insiemi geografici presi in considerazione...è una cosa tutta italiana quella di voler spingere ad oltranza,masochisticamente,sulle alterità all'interno del nostro panorama nazionale...in Germania esiste una situazione simile al dualismo nord-sud italiano (tedeschi dell'ovest,tedeschi dell'est...questi ultimi vengono anche chiamati,dispregiativamente,Ossie...potremmo paragonarlo all'italico "terrone"),in Gran Bretagna esiste una frattura storico-geografico-culturale nettissima per quello che riguarda Galles,Scozia e Irlanda del Nord...in Spagna è inutile citare il caso dei paesi baschi...in Francia la Corsica è sentita più come una colonia (visti anche tutti i problemi che causa al governo francese) che come una regione.
Tutto questo è indubitabile,eppure in Italia continuiamo a spingere,spingere,spingere (in realtà qui sembrano farlo soprattutto leghisti,irridentisti e comunisti con complessi d'inferiorità) sulle differenze regionali come a volerci far del male inutile,questo come prologo,poi...è verissimo che la Slovenia come stile di vita,contesto sociale e culturale abbia più similitudini con il contiguo Friuli che (ovviamente) con regioni più a sud (ma direi anche con le regioni ad ovest) dell'Italia...ma qual'è il punto? Ancora si vaneggia di annessioni,di irredentismo...sono concetti ormai superati in Europa e a che serve calcare la mano inutilmente...presto il confine tra Slovenia e Italia sarà ancora più labile,un giorno scomparirà del tutto...per quello che riguarda l'Albania e la Sicilia...mi sembra improponibile un paragone,sia storicamente che per quello che riguarda il contemporaneo,questo è un esempio di pretestuosità,ma vabbeh,ormai...

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Solertis, solerte
by Tequila Thursday, Aug. 28, 2003 at 12:55 PM mail:

Hai ragione, è improponibile un paragone tra Sicilia ed Albania: gli albanesi sono molto più civili dei siciliani, visto che al mondo è tristemente famoso il CLAN DEI SICILIANI e non quello degli albanesi....

Differenza negli stati d'Europa ci sono ovunque. Quello che c'è solo in italia (con la 'i' rigorosamente minuscola) è il divario tra un Nord civile ed un Sud incivile e dominato da sistemi di vita primitivi.

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Domanda per l'alunno Tequila!
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 1:52 PM mail:

Tu di dove sei? Sei italiano? Slavo? Celta? Scandinavo? Di dove sei,giusto per capire se tu possa permetterti queste affermazioni molto rozze...sul fatto che in Sicilia e in altre zone dell'Italia meridionale vi sia la presenza manifesta di organizzazioni criminali non abbiamo nessun dubbio,sul fatto che la mafia sia un fenomeno puramente meridionale ho paura di doverti deludere,come già fatto in un post precedente,giacchè è (per ragioni storiche e politiche che non voglio tornare a ripetere) ormai un fenomeno italiano,italiano,italiano...un problema italiano...aggiungo il problema numero 1 d'Italia tant'è che abbiamo un brianzolo di discendenza e attitudini corleonesi come presidente del consiglio...ti sei perso 50 anni di storia d'Italia in cui la mafia ha messo radici (anni 60 70 e 80) nel nord Italia,piantandosi bene e facendo anche la fortuna di alcuni settentrionali...il tuo discorso poteva servire come trafiletto d'apertura al Corriere di Milano nel 1863,le cose oggi sono un pò diverse...e per concludere permettimi di ricordarti come dalle parti del triveneto sia esistita,per lungo tempo,una originale (nel senso di legata in maniera originale al territorio che l'ha prodotta) organizzazione mafiosa,la Mala del Brenta di cui penso avrai sentito parlare...se poi tu fossi slavo (non lo so,per questo adopero l'ipotetica),ti ricordo che di mafie dedite al traffico di droga,all'immigrazione e al contrabbando che appestano l'Europa intera,dalle tue parti abbondano...quindi per favore informati,leggi,studia prima di parlare.
A proposito...questo benedetto participio passato di splendere me lo vuoi dire? Guarda che ti piazzo un 4 in pagella...

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AGAINST COMUNIST
by RAGE OF PEOPLE Thursday, Aug. 28, 2003 at 2:25 PM mail:

AGAINST COMUNIST...
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Ipocrisia
by Realista Thursday, Aug. 28, 2003 at 3:23 PM mail:

Non pensavo che queste menti di sinistra fossero così mallevadrici Sulle "conseguenze della guerra civile", la vostra ipocrisia non ha fine.

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Chi son io?!?!
by Tequila Thursday, Aug. 28, 2003 at 4:36 PM mail:

"Tu di dove sei? Sei italiano? Slavo?"

SE USI IL TERMINE SLAVO, NON DEVI CHIEDERE - SEI ITALIANO, SLAVO? - MA PIUTTOSTO: SEI ITALIANO, SLOVENO, CROATO? - oppure: SEI LATINO, SLAVO?
IL PROBLEMA E' CHE VOI FASCISTI USATE IL TERMINE "SLAVO" IN MANIERA GENERICAMENTE DISPREGIATIVA.

"Celta? Scandinavo? Di dove sei, giusto per capire se tu possa permetterti queste affermazioni molto rozze..."

DIRE LA VERITA' E' ROZZEZZA? OSERESTI DIRE CHE LA SICILIA E' CIVILE QUANTO LA CARINZIA? O CHE LA PUGLIA E' ORDINATA ED EVOLUTA COME LA BAVIERA? O CHE A NAPOLI C'E' LO STESSO RISPETTO PER LE LEGGI E LA STESSA ONESTA' DI HELSINKI?

"sul fatto che in Sicilia e in altre zone dell'Italia meridionale vi sia la presenza manifesta di organizzazioni criminali non abbiamo nessun dubbio,"

AH, E COME MAI LA MAFIA E' NATA IN SICILIA E NON IN FRIULI? COME MAI IN AMERICA CI SONO EMIGRATI SETTENTRIONALI E MERIDIONALI MA SOLO I MERIDIONALI SI SONO DATI ALLA MALA?

"ti sei perso 50 anni di storia d'Italia in cui la mafia ha messo radici (anni 60 70 e 80) nel nord Italia,"

RESTA IL FATTO CHE NON SIA NATA A CUNEO, NE' A PORDENONE. COME MAI?

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Teroni...
by Terun fora di bal! Thursday, Aug. 28, 2003 at 4:46 PM mail:

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Mah?
by Portiere di notte Thursday, Aug. 28, 2003 at 5:00 PM mail:

Non capisco come faccia gente come Solerte a pretendere di mettersi qui a fare lezioni e nello stesso tempo accetta come dato storico l' immensa puttanata sui crimini comunisti, dimostrando solo la sua ipocrisia e
disinformazione.
Addirittura si mette ad accusare noi di negazionismo e revisionismo per bassi fini politici, cioè ciò che quelli della sua parte hanno praticamente inventato.

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Duplice risposta...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 6:05 PM mail:

Allora,per quello che riguarda l'alunno Tequila dall'italiano incerto vedo che su tante cose che ho scritto ha tagliuzzato solo le parti su cui ha potuto imbastire una sorta di risposta,neanche troppo articolatamente...sulla differenza nord-sud in Italia rispondo,malgrado il nocciolo della discussione fosse altro...che tu odii (odii caro Tequila...odii,non odi...) gli italiani del sud non mi tange minimamente nelle mie idee e nella mia dottrina (non cambia,cioè,il mio punto di vista avvallato dalle mie conoscenze),così come non mi ha turbato l'odio del maresciallo Tito precedentemente...oltretutto riesci ad argomentare le tue frasette anti-italiane in un modo così farsesco ed elementare che tranquillamente ti lascerei fare...cosa vuoi che ti dica...dovresti leggere Fortunato o Nitti,o qualche altro grande meridionalista...ti posso consigliare,per andare sul contemporaneo che a te sembra essere tanto caro (come a tutti coloro che ignorano la Storia del passato) un agile libro di Bevilacqua "Breve storia dell'Italia meridionale",leggilo e magari non solo quello...forse studiando di più,cercando di conoscere meglio ciò su cui pretendi (arbitrariamente data la tua ignoranza) di dare giudizi,potresti capire come le vicende d'Italia siano di unica matrice,così quella del settentrione,così quella del meridione,appartengono entrambe all'esperienza storica che ci ha coagulato in nazione,e l'esistenza di una questione meridionale (con le tue rozze cazzate contro il sud Italia credo volessi alludere a questo tema...la questione meridionale) non mina di certo la consapevolezza dell'unitarità (storica e politica) della nazione italiana,fornisce solo pretesti (a irredentisti,a leghisti,e a comunisti con complessi d'inferiorità) per un regionalismo becero,insulso,che non ha lasciato e non lascerà alcun segno nella vita di questo paese (Bossi? ma non scherziamo...),e la mia reprimenda nei tuoi confronti sarebbe meno dura se tu avessi nozione di quanto sopra,almeno una minima cognizione,ma vabbeh,ci si accontenta...
Ripeto nuovamente (pur avendolo scritto) che per me l'astio tra popoli europei è un residuo della Storia passata e marginalmente continua ad esistere in sentimenti,di certo non in volontà politiche (la Slovenia entra nell'Ue,ci entreranno gli altri paesi slavi,inevitabilmente,e io ho anche espresso la mia personale opinione di come questo sia un bene...).
Ora mi getto in un campo minato,ma mi si titilla e io reagisco:il termine slavo.
E' offensivo?
In effetti potrebbe esserlo...slavo è sinonimo di schiavo.
Vediamo perchè:la parola "schiavo" deriva dal latino medievale "sclàvum",che si scriveva anche "slàvum" e che significa "slavo",mentre lo schiavo era detto "servum".
In Germania,nei secoli X–XI,ci fu un grande commercio di schiavi che venivano appunto dai Paesi slavi,e tale commercio continuò in Italia nel XIII secolo:e quindi,da allora,la parola prese anche il significato di “schiavo”. Nella forma "slavum" mantenne anche il primo significato,che è quello della nostra parola "slavo".
Dunque,appellandoti slavo,posso intendere:che tu sia uno "schiavo",o che tu sia per l'appunto slavo,cioè originario delle terre slave,non solo Jugo-slavia o slavia meridionale,ma anche slavia occidentale (Polonia,ex Cecoslovacchia) e slavia orientale (Russia).
Intendevo usare il termine col significato di schiavo?
No di certo,intendevo domandarti se tu fossi stato originario di uno qualunque dei paesi della ex Jugoslavia o slavia meridionale.
La pretestuosità è nel cercare un appiglio polemico dove l'incertezza del significante lo offre...sei stato pretestuoso,ma ora credo di aver chiarito,e posso riformulare la domanda:sei latino o slavo?
Per quanto riguarda la storia del comunismo e dei morti che ha causato,Portiere con il suo esaustivo e documentato intervento mi ha definitivamente illuminato.
Ora so cosa rispondere quando la stessa domanda mi verrà posta nuovamente,mi si ricorderanno cento milioni di morti,mi si ricorderanno i nomi di Stalin,Mao,Pol Pot,Ceausescu,Castro e mi si ricorderanno parole luoghi e eventi come gulag e kulaki,Tibet e Quemoy,muro di Berlino e Praga '68,Khmer rossi e Corea del Nord.
I crimini del comunismo sono tutte puttanate.

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A' professò
by Portieraus Thursday, Aug. 28, 2003 at 6:28 PM mail:

blablabla....Ma spegami un pò, mo pure Castro ha partecipato ad eccidi di massa?
Minchia, non lo sapevo.
Fai una cosa, quando qualcuno parla dei crimini dei comunisti, tu citagli a memoria le stronzate del libro nero su Che Guevara...
Pol pot? ma lo sai che al tempo la cia parlava di 200.000 morti causati dalle guerre lì svoltesi, e che la storia dei 2 milioni è una strozata inventata da un giornalista canadese?Lo ha scritto pure Chomsky su la "quinta libertà"
E comunque aggiornati, i tuoi pari stanno gia iniziando a parlare di 200 milioni di vittine...non vorrai rimanermi indietro?

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Tequila di MSN?
by Gabriele Thursday, Aug. 28, 2003 at 6:58 PM mail:

Tequila non odio gli slavi perchè mi stanno sul cazzo semplicemente, per me quando restituiranno il mal tolto all'Italia e rinunceranno ai loro continui propositi di avanzare verso la pianura padano-veneta, torneranno ad essere un popolo come tutti gli altri, coi quali vivere rapporti di amicizia e collaborazione; ma visto che ORA non hanno alcuna intenzione di restituire nulla,ed anzi continuano imperterriti quelle 2 minuscole nazioni di merda nelle loro offese all'Italia (come la dichiarata volontà croata di costituire a breve uan zona economica esclusiva sull'Adriatico, ricoprendo aree che ora sono internazionali; in pratica ci troveremmo le vedette e le navi da guerra croate ad appena 12 miglia nautiche, basterà andare troppo in là col barcone per rischiare di essere sparacchiati da quelle belve a casa nostra! Inutile ricordare poi che quel mare lo hanno perchè occupano la Dalmazia italiana; ricorderò invece che le Zone economiche esclusive sono si legali dal punto di vista internazionale, ma sono state finora attuate unicamente negli spazi aperti, ad esempio nel mare del Nord dalla Polonia, e ricoprono circa 200 miglia nautiche (l'intera larghezza dell'Adriatico non supera gli 80!).

E poi non chiamare alla slava quei territori solo per dispregio alla tua nazione, che non chiami la Provenza, Provence, o Parigi Paris, e potrei continuare a una lunghissima lista di città verametne straniere; altrimenti ti sfido a chiamare qualsiasi località non politicamente italiana col nome che le dà lo stato a cui appartiene, comprese le città cinese o arabe.

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Ti sorprendo!
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 7:05 PM mail:

Libro nero del comunismo? Macchè!
Cosa leggo?
Ecco:
"La storia del novecento" di Aurelio Lepre (gramsciano)
"Nazismo fascismo e comunismo:totalitarismi a confronto",di vari autori (ti giuro,non sono tutti stipendiati dal nano mafioso che ci ossessiona tutti)
Ho letto anche io il libero di Corti che parla dei duecento milioni di morti del comunismo...credo che il suo cattolicesimo incida sulla cifra...direi...mmmh...cento milioni di troppo.
Devo invece ammettere di non averlo ancora letto,"Il libro nero del comunismo"...ma è una lettura interessante? Me la consigli? Può aggiungere qualcosa alle mie conoscenze storiografiche attuali? C'è qualcosa che mi sia sfuggito?
A proposito,per quel che riguarda le mistificazioni di cifre in Cambogia da parte della CIA...ma mio caro,tu chiedi troppo...devo credere a te,alla CIA,alla storiografia contemporanea,ai libri neri sul comunismo o a Walter Veltroni che parla del comunismo come "del più grande orrore del novecento a cui tutti coloro che ambiscono alla libertà devono opporsi"? (citato da un'intervista alla Stampa del 16 Ottobre '99).
Non irridete il compagno Veltroni,per favore...tra una decina d'anni potreste dire lo stesso...cmq facciamo una media e i morti sulla coscienza di Pol Pot e dei Khmer rossi sono un milione (tra due milioni della storiografia e duecentomila di cui parli tu)?
Allora sono 99 milioni di morti,nella storia del novecento?
Devo adoperare una calcolatrice da macello per farti contento e dirti che le cifre oscillano in più e in meno di qualche milione?

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E comunque...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 7:14 PM mail:

...perchè discutiamo?
Tu mi hai già illuminato!
I crimini del comunismo sono tutte puttanate.

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W il comunismo
by Portier Thursday, Aug. 28, 2003 at 7:27 PM mail:

Comunismo?
Quello era socialismo reale, e comunque io condannerei
il regime staliniano o gli altri regimi che si rifecero alla sua urss anche se non avesse fatto nemmeno una vittima, caro il mio solerte, perchè, ebbene si, di marxista c'era ben poco.Basterebbe solo questo per azzittire gli zombies che ancora insistono co las olita solita quando gli parli di comunismo...
Mi chiedo se qualcuno parlerà mai dei crimini compiuti in nome di quella barbarie assurda nota come anti-comunismo...

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Distinguo...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 7:47 PM mail:

...scusa se sono professorale,ma se vuoi dialogare con una certa terminologia non puoi farlo a prescindere dal significato delle parole che utilizzi.
Il marxismo è la filosofia elaborata da Marx con il sostegno irrisorio di Engels (impropriamente detta marxismo,ad ogni modo è il materialismo dialettico-storico come visione dell'universo che si traduce,nella sua applicazione all'umanità,nella lotta di classe,nel sovvertimento dello stato borghese,nella costruzione della società perfetta dove "a ciascuno secondo i suoi bisogni,da ciascuno secondo le sue possibilità" e bla bla bla.
Comunismo è legato non più ad una teorizzazione,ma ad una ideologia concretizzatasi nella vita umana che dogmatizza il marxismo nella realtà...e comunismo era quello di proudhon,comunismo era quello di lenin,comunismo era quello di stalin,comunismo quello di pol pot,comunismo quello di Gorbaciov...etc etc (sono sbrigativo,ma sono anche stanco).
L'applicazione di una filosofia nella realtà,vorrei tu lo capissi,non coincide mai (è verità storica) con la stessa filosofia madre (ragion per cui si assolve Marx dalle colpe dei suoi fedeli a lui posteri).
Quindi se vuoi salvare una filosofia,il marxismo,puoi farlo senza doverti misurare con la realtà dei fatti,cioè con la Storia.
Se vuoi salvare il comunismo (o socialismo reale,ma sono sinonimi) invece devi fare molta,molta,molta fatica perchè devi districarti tra cento anni di disastri,e non basta inveire e predicare il messianesimo di ideologia,giacchè questa ideologia (a differenza della filosofia marxiana) ha il peso di ciò che è stata per l'umanità laddove è divenuta realtà.
Alla fine,è questione di prospettive.
Non c'è niente di vero,tutto è permesso.
Anche negare i morti del comunismo,così come quelli del nazismo.

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Per GABRIELE
by Federico Degni Thursday, Aug. 28, 2003 at 8:56 PM mail: federico.degni@degni.it

A proposito di MALTOLTO, quand'è che l'Italia restituisce il SUED-TIROL (per la canaglia fascista Alto-Adige) all'Austria? Sai, è una semplice informazione?
E la Vallée d'Aoste e la Valsoise alla Francia? E la Sardegna ai Sardi?

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Per Solerte
by Tequila Thursday, Aug. 28, 2003 at 9:14 PM mail:

Non mi hai risposto: come mai a parità di emigrazione e di povertà, in Argentina si è sviluppato il CLAN DEI SICILIANI e non quello dei PIEMONTESI o dei FRIULANI. Attendo risposte precise, non cazzate retoriche.

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....
by Portier Thursday, Aug. 28, 2003 at 9:26 PM mail:

socialismo reale= comunismo?

Uhm...a me sembra che Stalin e successivi sostenessero che il loro regime, pur dominato dai "comunisti", fosse la fase storica che avrebbe permesso di giungere al comunismo...dunque non era comunismo.

Riguardo al resto, mi pare contraddittorio che tu prima affermi che quello di Lenin Stalin pol pot ecc fossero
manifastazioni concrete del marxismo che debbono per necessità di cose essere diverse dal loro modello, e
poi sembri suggerire che chiunque si rifaccia a Marx debba forzatamente ricalcare quelle attuazioni concrete...
L' ora tarda mi spinge ad essere stringato, per cui dico solo che la rivoluzione d'ottobre ha preso una certa piega a partire dal contesto storico in cui si è trovata ad essere, esuccessivamente stalin ha preso misure che per me in quanto comunista non sono accettabili nè c'entrano col pebnsiero di marx, come il culto del capo, la perdita dlle varie libertà introdotte da lenin, lo sfruttamento intensivo della manodopera, il divario nei salari oppure un "socialismo" che si traduceva nel possesso dello stato dei mezzi di produzione senza il controllo degli operai su di essi.
Peer questo dico che oggi c'è bisogno di una azione politica che si rifaccia in modo serio a Marx. Tra l'altro non dimentichiamoci che Stalin in persona ostacolò la realizzazione dei Marx-Engels Gesammeltausgabe mandando nei gulag il curatore Rjazanov

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MALTOLTO
by Giovanni - Tv Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:22 PM mail:

Signor gabriele,Lei parla di maltolto,ma evidentemente non sa che l'Istria e La dalmazia furono ceduti e considerati come pagamento parziale dei danni di guerra alla Jugoslavia.
Per cui non si tratta di maltolto,ma di pagamento ,sebbene parziale,dei danni di guerra.Si documenti e mi faccia sapere.

Saluti da Tv

>A proposito di MALTOLTO, quand'è che l'Italia restituisce >il SUED-TIROL (per la canaglia fascista Alto-Adige) >all'Austria? Sai, è una semplice informazione?
>E la Vallée d'Aoste e la Valsoise alla Francia? E la >Sardegna ai Sardi?

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Mi sembra un incubo...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:31 PM mail:

...siamo circondati da leghisti-comunisti anti-italiani!
E disprezzano la retorica e la filosofia...e disprezzano i documenti storici e i libri...e disprezzano la sintassi e le coniugazioni...oh beh...allora l'abc.
La mafia (mafia:termine generico indicante una forma di organizzazione criminale ramificata nella società,lobbistica e usa alla violenza al fine di raggiungere i proprio obiettivi) non è una particolarità,un costrutto socio-criminale peculiare della Sicilia e dell'Italia,è in realtà una forma di amminstrazione del potere violenta e parafeudale esistente ed esistita in numerose realtà umane,non solo occidentali.
Non solo occidentali...la prima forma di organizzazione criminale definibile mafia è cinese,e risale addirittura al XVII secolo (una possibile antesignana di tutte le mafie dunque),la Triade del monastero di Fukien...successivamente sempre in continente asiatico sarebbero poi sorte le street gangs vietnamiti e le organizzazioni criminali birmane e taiwanesi (queste ultime fondate per lo più da esponenti delle Triadi).
Per quello che riguarda l'Argentina,osserverei che la situazione in tutto il sudamerica è caratterizzata dalla presenza di mafie (Colombia,Bolivia,Brasile) potentissime che addirittura sostituiscono le compagini statuali...quindi non vedo l'ammissibilità del sillogismo che proponi,del legame tra presenza italica in Argentina e mafia come originale in un contesto continentale governato dai sistemi mafiosi.
Ovviamente a noi occidentali interessa,per l'appunto,l'occidente,quello che siamo,la nostra cultura,anche se Tequila dubito sappia nulla sia della cultura occidentale,sia di quella orientale...in realtà dubito sappia qualcosa di preciso relativamente a qualunque argomento,cerco di erudirlo dunque...per quello che riguarda l'occidente,vorrei ricordare che il fenomeno mafioso italiano che gli sembra tanto originale e tanto specifico del meridione d'Italia,è presente in molti altri paesi d'Europa,anche avanzati,e non parlo quindi dei paesi slavi,dell'Albania,della Bulgaria o della Russia,tutti paesi dove esistono oggi mafie potentissime e sanguinarie...parlo di Francia e parlo di Gran Bretagna e di Irlanda...ebbene si.
L'Irlanda e la Scozia hanno prodotto infatti forme di organizzazioni mafiose o simili eredi dei cosiddetti "clan" (la dizione di clan che cita Tequila proviene appunto da quei contesti storici,non da quello siciliano) che per l'appunto erano gruppi paramilitari e feudali organizzati per fini privatistici,che col tempo si sono evoluti in organizzazioni dedite al crimine in maniera identica a tutte le altre mafie.
La Corsica (isola francese che forse pochi conoscono realmente) oltre ad un agghiacciante terrorismo interno autonomista,è provata anche dalla presenza di cartelli (sinonimo di clan) mafiosi che,caro Tequila,condizionano la vita isolana molto di più di quanto faccia la già pervasivissima Cosa Nostra...e non ho dimenticato il famoso clan dei Marsigliesi,dedito soprattutto al traffico di droga a livello mondiale.
Aggiungo,infine,che negli Stati Uniti (dove i clan siciliani sono si sbarcati,e spiegherò dopo quando e come) non erano solo i siculi,ma anche irlandesi,scozzesi,cinesi e...ebrei ad aver portato le loro mafie...perchè esiste anche una mafia ebraica dedita al controllo del territorio in maniera non dissimile a quella sicula (protezione,voti) e sono state soprattutto le mafie italiana ed ebraica ad aver inciso (maleficamente) nella società americana del novecento.
Ad ogni modo,a lui interessa la Sicilia che tanto sembra disprezzare,e che tanto sembrava pensare fosse una realtà completamente avulsa dalla socialità europea o addirittura mondiale (spero di averti dimostrato come non lo sia).
Cominciamo con la storia di Cosa Nostra (questo è il nome specifico della mafia siciliana):essa nasce quasi contemporaneamente al processo di unità d'Italia e al fenomeno della disgregazione del potere feudale precostituito (studiosi concordano sia nata tra il 1850 e il 1870,ma data la segretezza dell'organizzazione non abbiamo esattezza cronologica),prendendo la forma di una originalissima struttura criminale (sembra costituita da gli ex bravi ed ex sgherri dei feudatari siculi,rimasti senza lavoro dopo la statualizzazione) che adopera mezzi quali la violenza e l'intimidazione per conformare la società secondo un ordine feudale (paradossalmente cercando di riconvertire i rapporti sociali statualizzati nel pubblico ad un feudale privato).
Col tempo Cosa Nostra è rimasta immutata nelle pratiche e nelle logiche,adoperando il controllo dei voti,la corruzione di politici e l'omicidio per mantenere il suo dominio,cosa che,a fasi alterne,ad eccezione del ventennio fascista dove subì una durissima repressione che costrinse ad emigrare negli stati uniti migliaia e migliaia di mafiosi,per poi riemergere durante la seconda guerra mondiale,dopo lo sbarco degli americani in Trinacria e con la caduta di Mussolini,come supporto antifascista (o filoamericano che dir si voglia) degli americani.
Negli anni 50 e 60 si è fatta sentire (evis,banditismo),negli anni 70-80 si è estesa in tutta Italia,poi son venute le stragi del 92-92.
Questa è la mafia siciliana,Cosa Nostra.
La domanda che pone Tequila è perchè non sia nata in Friuli o in Basilicata o in Lombardia.
La risposta è in un coacervo di fattori (che ho sommariamente descritto sopra) che l'hanno portata a nascere:contesto sociale siciliano esistente al momento dell'annessione al regno d'Italia,l'originalità naturale di una società isolana,politica malcurante e imprudente del governo piemontese nei primi anni postunitari e corrotta nei successivi cento,potenziale industriale ed economico inferiore rispetto non solo al settentrione ma anche a Napoli ad esempio,perfino il clima è considerato un elemento possibile di influenza nella nascita del fenomeno...ci sono una infinità di fattori,alcuni importanti li ho elencati,studiosi ne elencano altri e altri ancora...tutti fattori che differenziavano la Sicilia dal Friuli (che ha una storia di confine con l'Austria) ma non differenziano la Sicilia dal contesto europeo,nè da quello italiano...chiaro?
La differenziano così come differenziano Scozia/Irlanda dall'Inghilterra o Corsica e Marsiglia dalla Francia.
Le aree di debolezza sociale sono presenti in tutte le nazioni,non per questo non ne sono componenti inevitabili delle stesse,e non queste debolezze non sono così uniformi come tu sembri pensare...infatti nel meridione d'Italia forme di criminalità organizzata esistono,natie,in quattro regioni (cosa nostra in sicilia,camorra in campania,'ndrangheta in calabria e sacra corona unita in puglia),ma non in Basilicata,non in Molise,non in Abruzzo...e aggiungerei che nelle stesse regioni di sopra dove tali fenomeni sono presenti,non riguardano tutte le provincie di quelle regioni,e riguardano invece anche province del nord pienamente,oramai.
E non sono tutte puramente meridionali...nel mio post di prima te l'ho già citata...la Mala del Brenta...per favore informati...non è stata fondata da siculi o calabresi...ed era un'organizzazione criminale di stampo mafioso (dedita alle solite cose:estorsioni,omicidi etc) che ultimamente,tra l'altro,accoglie nelle proprie file molti slavi...è una mafia veneta con manovalanza slava.
Dunque,la mafia siciliana o le organizzazioni criminali nel meridione...ma sono così originali?
Non nel contesto italiano,non nel contesto europeo e non in quello mondiale (ti ho già spiegato come i clan siciliani di cui parli che approdarono negli usa non fossero i soli,ma solo i più potenti),e per di più non sono sicuramente qualcosa di sconosciuto ad un italiano di confine o ad uno sloveno residente in Italia (le mafie slave sono relativamente giovani,in pochi anni hanno accumulato molti capitali e molto potere,dai loro tempo,Tequila,e potrebbero fare molto più dei siciliani).
Quindi se disprezzi così tanto i siciliani per la presenza di Cosa Nostra coerenza vorrebbe tu disprezzassi parimenti scozzesi,irlandesi,corsi,marsigliesi,slavi,bulgari,ebrei e perfino...perfino un pò di veneti.
Ti ho spiegato come e perchè una organizzazione mafiosa definita Cosa Nostra sia nata in Sicilia,ti ho spiegato come non sia affatto originale come fenomeno nè a livello italiano nè a livello europeo nè a quello mondiale,ti ho spiegato come non sia stata l'unica ad estendersi nel mondo e negli stati uniti,ti ho spiegato come il disprezzo che nutri per i siciliani dovresti orientarlo in molteplici direzioni arrivando magari a lambire te stesso...ti ho spiegato tutto e spero di averti chiarito tutti i dubbi evitando retorica inutile,cercando di dire tutto il necessario...ti ho spiegato...ora mi dici questo benedetto participio passato di splendere?

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Maltolto2
by Giovanni - Tv Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:41 PM mail:

P.s. e,sig.Gabriele,quado si documentera' sui danni di guerra da noi provocati pensi a questo;
NOI abbiamo invaso la Jugoslavia,siamo entrati con loro in guerra (da noi cominciata) e l'abbiamo PERSA.(La Jugoslavia e' stato l'UNICO paese che si e' liberato da solo ,senza l'aiuto degli alleati).
Parlare e avere pretese e' completamente fuori luogo.Li abbiamo invasi e loro CI HANNO BATTUTI.
Lei forse si dimentica che l'ITALIA HA PERSO la guerra cominciata.....e se l'Italia non fosse entrata in guerra con Hitler (ringraziare Benito per questo),ora non staremo qui' a parlare di queste cose e quelle terre non sarebbero perse per sempre.

C. saluti

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Stringatamente a mia volta...
by Solerte Thursday, Aug. 28, 2003 at 10:49 PM mail:

...faccio solo notare che non muoverei nessun attacco storico se ti definissi marxista,Portiere...cercherei dialetticamente di smentire la filosofia a cui fai riferimento perchè io faccio riferimento ad una filosofia diversa...se ti definisci comunista,la parola ha un significato STORICO...ed è necessario soffermarsi.
Ad ogni modo...lascio una domanda:ma invece di comunismo (con tutti il peso del passato etc etc) perchè non fare riferimento al giacobinismo?

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...
by rome boys Friday, Aug. 29, 2003 at 8:13 AM mail:

"...siamo circondati da leghisti-comunisti anti-italiani! "

leghisti e basta, se ti riferisci alle polemiche su Italia/Slovenia. Sono di sinistra da quando ero ragazzino e a Roma non ho mai sentito gente di sinistra dire puttanate simili. L'abbinamento odio antimeridonale/anti-italiano, poi, è la cifra distintiva del famigerato troll di cui parlavo sopra (usa molti pseudonimi e diversi registri comunicativi, dal provocatorio allo pseudo-erudito ed ha tratto in inganno anche me).

Caro Solerte, la tua preparazione è indiscutibile, ma va detto che con simili interlocutori ci vuole poco a fare bella figura :-)

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Ah...
by Solerte Friday, Aug. 29, 2003 at 10:16 AM mail:

...dunque Tequila quante persone sarebbe? Giusto per capire quante volte gli ho risposto fino ad ora...cmq grazie per i complimenti (spero di non fare bella figura solo in competizione con troll o tequila o Tito che siano) e a mia volta ti rendo onore di essere sicuramente una delle persone più ragionevoli e disponibili alla discussione (utile,non di stampo manicheo e fine a se stessa) che ho letto...mia opinione è che però un sentimento anti-meridionale o anti-italiano sussista sia tra persone che si collocano a sinistra sia tra quelle che si collocano a destra (se arbitrariamente si definiscano di sx o dx poi è da discutere)...a sinistra è più che altro dettato da un antagonismo ai concetti di nazione e di spirito patrio e dal globalismo culturale ed internazionalistico che sono storicamente un pilastro ideologico del socialismo (rilanciato come mai odiernamente,tanto che multietnicità e multirazzialità sembrano essere ormai le uniche parole d'ordine a sinistra,mentre oltre si osserva il vuoto)...poi vi sono movimenti che in gran parte riprendono valori tipici della destra (sicurezza e legalità,difesa delle tradizioni,richiamo ad una identità storica-popolare della collettività) ma li riducono su scala regionale o locale (non solo la famigerata e ormai elettoralmente misera Lega Nord in Italia,ma altri partiti in giro per l'Europa che propongono in antitesi al concetto di patria-nazione tradizionale quello squallido e cialtronesco delle piccole-patrie)...e se posso,aggiungerei che non per nulla la Lega in Italia,nel corso di questo decennio,sia stata lusingata e sfruttata come alleato sia a destra sia a sinistra secondo le opportunità politiche del momento (vorrei ricordare come Bertinotti nel 1995 parlasse della Lega come "di una forza politica con cui imbastire un dialogo sulla base comune dell'antifascismo").
Le cose non sono mai nette nella realtà politica come le teorizziamo,sciaguratamente...

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Per Solerte
by Federico Degni Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:20 PM mail: federico.degni@degni.it

In che senso il Friuli sarebbe diverso dalla Sicilia per la sua vicinanza con l'Austria? Puoi spiegarti meglio?

Federico Degni

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Uhm...
by Solerte Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:23 PM mail:

...forse perchè,a differenza della Sicilia,è stato parte del lombardo-veneto austriaco fino al 1866?

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Solerte, Sicilia e Austria
by Federico Degni Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:29 PM mail: federico.degni@degni.it

Sì, questo lo so, ma cosa c'entra con la mafia? Tu hai scritto che la mafia non è nata in Friuli perché il Friuli era sotto l'Austria. Cosa c'entra questo? Puoi spiegare meglio?

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La domanda sulla mafia...
by Solerte Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:31 PM mail:

...in Sicilia e non in Friuli l'aveva posta Tequila (che poi ho scoperto essere un troll),e tra i tanti fattori che differenziavano il Friuli dalla Sicilia ho citato anche la storia in comune con l'Austria (o meglio la storia di dominio sotto l'Austria). Hei...ma sei Tequila?

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Federico Degni
by federico.degni@degni.it Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:34 PM mail:

Io capisco i tuoi messaggi, tu forse non capisci i miei: in che senso il fatto di essere stati sotto l'Austria tange il discorso sulla mafia? Davvero non riesco a vedere un nesso.

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Allora c'è un problema di comunicazione...
by Solerte Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:38 PM mail:

...è uno dei fattori che differenziano storicamente Sicilia dal Friuli. Riguarda la nascita della mafia perchè mentre in Sicilia non è avvenuta statualizzazione fino al momento dell'unità d'Italia,il Friuli (che sottostava al regno austriaco) ha invece assimilato la statualizzazione del regno di cui faceva parte e la sua giurisdizione pubblica (non privatistica come quella feudale). Se non hai capito ora,non so che aggiungere...

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Sicilia e Friuli
by Federico Degni Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:51 PM mail: federico.degni@degni.it

Ho capito quello che dici, ma come mai l'Austria procedeva con la statalizzazione e in Sicilia ciò non avveniva? Di chi la colpa?

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Ma che razza di domanda è?
by Solerte Saturday, Aug. 30, 2003 at 1:57 PM mail:

Di chi la colpa? Leggiti dei manuali di storia mediovale,moderna e contemporanea e scoprilo da solo.

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Non vuoi rispondere
by Federico Degni Saturday, Aug. 30, 2003 at 2:11 PM mail: federico.degni@degni.it

Non vuoi rispondere, scappi dalle mie domende: ti ripeto allora che voglio sapere perché, secondo te, la statualizzazione procedeva in Friuli e non in Sicilia e cosa c'entra questo con una mia precedente domanda. La riformulo: come mai a parità di povertà e dovendo entrambi emigrare i popoli friulano e siciliano all'estero si comportarono in maniera diametralmente opposta.

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Fini e la destra amici di un criminale di guerra
by Pepito Saturday, Aug. 30, 2003 at 2:13 PM mail:

Lo zar dei Balcani, oggi rinchiuso in carcere a Scheveningen, è stato per
anni vezzeggiato dai protagonisti della vita politica italiana

Fini con Menia nella Belgrado di Milosevic

Nell’agosto del ’91 andarono nella capitale serba per trattare la
restituzione dell’Istria


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TRIESTE Tutti gli uomini del presidente. O quasi. Emilio Colombo, Susanna
Agnelli, ma anche Gianfranco Fini e Umberto Bossi non disdegnarono di
stringere la mano all’allora leader serbo Slobodan Milosevic, o alla sua
(adesso) vituperata nomenklatura. La «liason» italo-serba, del resto,
affonda le sue radici nella storia e la creazione di legami preferenziali
comincia nella seconda metà del secolo scorso quando coloro che combattevano
per la liberazione dei serbi dai turchi guardavano proprio all’Italia appena
unificata e al suo centro, il Piemonte, come a un modello per la formazione
di uno Stato nazionale.
È il 2 agosto del 1991. La Jugoslavia, o quel che resta di quella che fu la
«creatura» di Tito, brucia. La Slovenia e la Croazia se ne sono andate. La
Serbia reagisce e i suoi connazionali della Slavonia proclamano l’
indipendenza. Zagabria risponde al fuoco. È l’inizio delle fine. Eppure in
quel fatidico 2 agosto Gianfranco Fini, allora segretario nazionale dell’
Msi-Dn, si reca a Belgrado accompagnato dal dirigente del dipartimento
esteri del partito, Mirko Tremaglia (oggi ministro degli Italiani all’
estero) e dal presidente del Fuan Roberto Menia (oggi deputato triestino di
An). Oggetto dell’incontro è «un’eventuale richiesta dell’Italia per la
restituzione dell’Istria e della Dalmazia». Fini decide di partire perchè la
commissione Esteri della Camera guidata dal presidente Piccoli non aveva
posto nella sua agenda i temi proposti dal leader missino. Ma non basta.
Fini sostiene di essere venuto in Jugoslavia anche per dare appoggio alla
Repubblica serba relativamente ai diritti umani e ai confini. Fini relaziona
poi gli esiti dei suoi incontri all’allora capo dello Stato Francesco
Cossiga e conferma che esponenti del Movimento di rinascita serbo hanno
esplicitamente detto alla delegazione dell’Msi-Dn di trovare legittima una
richiesta sull’Istria e sulla Dalmazia.
Chi viene indicato come il «grande mediatore» dell’operazione Istria e
Dalmazia è l’allora senatore socialista Arduino Agnelli. «Sono tutte
fandonie, gigantesche balle, solo illazioni giornalistiche», sostiene oggi l
’ex inquilino di palazzo Madama al quale è stata imputata una lunga «liason»
con i serbi. «Sono stato a una riunione dell’autoproclamato parlamento serbo
a Beli Monastir nel 1993 - conferma Agnelli - perché mi trovavo a un
convegno nella vicina Subotica, ma non si parlò di cessioni territoriali.
Cosa che peraltro confermai in una conferenza stampa a Belgrado». «Se ci
fossero state possibilità in questa direzione - aggiunge Agnelli - De
Michelis avrebbe allora già fatto le sue mosse. Certo Fini aveva tutto l’
interesse che se ne parlasse anche per rompere l’accerchiamento mediatico di
cui erano vittime lui e il suo partito». Insomma un gigantesco «ballon d’
essai» ma che aveva sotto sotto qualcosa di vero. Frange dell’esercito
federale jugoslavo, infatti, chiesero allora aiuto militare diretto all’
Italia. Ne riferì anche l’allora «attachè» militare italiano a Belgrado,
generale Mazzaroli che valutò comunque le proposte come scarsamente
realiste. Da parte sua l’Esercito italiano prese in seria considerazione un
eventuale intervento armato in Istria per difendere gli interessi nazionali
della pesca e della nostra minoranza. «Ma l’avveduta politica posta in
essere dai sindaci istriani - spiega ancora Agnelli - con in testa il
borgomastro di Pola Del Bianco, scongiurarono ogni intervento e questa
rimase solo un’ipotesi».
È invece il 21 gennaio del 1993 quando il ministro degli Esteri, Emilio
Colombo, ignora l’embargo diplomatico nei confronti di Belgrado recandosi
personalmente in visita a Milosevic. Nel giugno del 1995 è la volta di
Susanna Agnelli, allora capo della diplomazia italiana, a rendere visita
allo «zar dei Balcani». Anche l’irredentista Lega Nord è stata apertamente
dalla parte di Milosevic, il quale ha accolto a Belgrado con tutti gli onori
il suo leader Umberto Bossi. È il 23 aprile del 1999 quando il senatùr varca
la soglia del Castello bianco della capitale serba e proclama la sua
contrarietà all’uso della forza per risolvere la questione del Kosovo. I
legami tra i leghisti e i serbi risalgono direttamente alla guerra in Bosnia
quando alcune camicie verdi si arruolarono nel battaglione «Garibaldi» nella
Krajina, formazione misteriosa e paramilitare sotto il comando diretto di
Milan Martic.
E, ciliegina sulla torta, nel corso del 1995 Adriano Bertasso, alto
esponente della Lega veneta ha consegnato al criminale di guerra Radovan
Karadzic il «Leone di San Marco».
m. manz.

da: http://www.ilpiccolo.it

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Ripeto...
by Solerte Saturday, Aug. 30, 2003 at 2:18 PM mail:

...premesso che mi sembri Tequila,ti rispondo nello specifico (scappo se mi chiedi di recitarti secoli di storia,perchè ci sono i manuali per questo).
Vuoi sapere perchè i friulani non portarono crimine dove emigrarono e i siciliani si?
Perchè i siciliani (e già l'ho spiegato prima e prima,e repetita iuvant,si spera...) provenivano da un contesto dove la mafia si era affermata (e quindi siciliani mafiosi emigravano accanto a siciliani onesti,e portavano delinquenza là dove si recavano) e i friulani no.
Perchè si sia affermata già scritto prima,etc,etc.
Se vuoi sapere altro sulla storia della mafia posso darti dei siti con bibliografie,se vuoi approfondire la questione è sicuramente positivo.
Credo di aver chiarito...

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Mafia, Solerte scappa
by Federico Degni Saturday, Aug. 30, 2003 at 2:23 PM mail: federico.degni@degni.it

Allora proprio scappi senza vergogna. Ti ho chiesto di spiegarmi PERCHE' si sviluppò la mafia in Sicilia e in Friuli no e cosa c'entra questo con la dominazione austriaca. O rispondi oppure devo giudicarti un vigliacco.

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Si,sono un uomo in fuga...
by Solerte Saturday, Aug. 30, 2003 at 2:28 PM mail:

...e scappo per salvarmi la vita. Se ti prendi la briga di leggere più su c'è un mio post che spiega tutto (come sia nata la mafia,perchè Cosa Nostra in Sicilia,per quali motivi,etc). Tu stai facendo sempre le stesse domande e io ho paura di te. Quindi scappo. Vado a farmi un giro. Sperando di non trovare sotto casa Gitano ad attendermi e che lo stesso gentil zingaro non mi pianti una revolverata in testa.
Salvati anche tu che puoi Federico!

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grazie Pepito
by Fabio Mosca Sunday, Aug. 31, 2003 at 9:23 AM mail:

Nel rovente agosto 1991 anche Cossiga cercò di aiutare l'Armata Jugoslava in fuga dalla Slovenia, offrendole il porto di Trieste!
Forse era in corso una trattativa segreta che per riconoscenza avrebbe pagato i terre slovene e croate...). Furono proprio i missini Menia e Fini a mandare all'aria questa bella trama cossighiana, evidentemente non messi a parte delle informazioni che aveva invece il superinformato ma sempre reticente Cossiga...Che inaugurò poi le genuflessioni ufficiali al suo nuovo Altare della Patria, la discarica di Basovizza promossa per decreto legge "Foiba" e "Monumento Nazionale" .

Come si incrociano le cose...

I DS non vollero essere da meno, seguiti anche da qualcuno di Rifondazione...

Fassino, dal canto suo, nell'ultimo suo libro sostiene egli pure che Istria e Dalmazia sono Terre Italiane sottratte dalla Jugoslavia...
Nemmeno nel trattato di Rapallo quelle erano state date all'Italia, ma solo l'aggressione fascista del 6 aprile 1941 le aveva annesse (contestate però dagli ustasci di Pavelic appoggiati dai Tedeschi che impedirono un'annessione vera e propria).

Fassino , che vorrebbe spacciarsi per socialdemocratico, dimentica la posizione dei socialisti italiani di allora, fra i quali....Mussolini (!) contrari a quella assurda "Grande guerra". Solo nel 1915 infatti l'Italia, alleata dell'Austria, entrava in guerra contro di essa colla scusa di completare il suo "Risorgimento nazionale", contestata dai socialisti che , quella volta, riconoscevano che erano terre abitate anche da italiani, ma in minoranza numerica rispetto le altre nazionalità...Nulla a che vedere col Risorgimento di Garibaldi e Mazzini ( anche se essi pure, male informati sulla realtà etnica mista di quelle terre, sostenevano la loro italianità).

Per tenerla neutrale l'Italia l'Austria era arrivata a prometterle Trento e Trieste !
Niente da fare! I generali Cadorna e Diaz - che dio li stramaledica - vollero fare quella che, secondo loro, sarebbe stata una passeggiata, che sarebbe costata al massimo 1000 (dicasi mille) morti ed un miliardo di lire (di allora), ed avrebbe fruttato all'Italia almeno tutta la costa adriatica sino all'alleato Montenegro, se non addirittura tutto l'ex impero degli Asburgo! A simile seduzione il re nano non seppe resistere...

(vedansi gli articoli dell'Espresso del 1965, quando vennero desegretati gli archivi segreti della diplomazia del 1915).

Le cose non andarono così, i morti furono 600.000, 2.500.000 i mutilati e gli invalidi, per avere ne più ne meno ciò che sarebbe stato ottenibile SENZA GUERRA!

Quale materiale per rivalutare le posizione del glorioso Partito Socialista di Turati e denunciare la demenza militarsita... Invece no! Tutto al contrario! Fassino vuole fare concorrenza ai nazionalisti e fascisti facendo proprie le loro tesi...

Nel 1991, Destra e Sinistra italiane erano di fatto unite colla Serbia, dove anche là i comunisti erano alleati ai cetniki, nell'accoppiata criminale Milosevic Seselj!

L'articolo di Manzin ci rivela altre schifezze, come i rapporti segreti coi generali di Milosevic del nostro Stato Maggiore... Ma i crimini dei cetniki furono indigeribili agli stomaci ben forti di Inglesi e Francesi, ed iniziò l'embarglo, na no fly zone ecc., e quei piani fallirono.
L'indimenticabile comizio di Fini nel '94, quand'era al governo, in Piazza Unità gremita di esuli, gettò acqua sul fuoco del "riprendiamoci l'Istria, Fiume, Dalmazia" con cui aveva fatto la campagna elettorale.
L'Europa ci ha salvati dal pericolo di simili progetti...

Comunque i soldi dati dall'Italia nel 1997 a Milosevic sono serviti a pagare le truppe speciali che hanno devastato il Kosovo dal giorno dell'apparizione dell'UCK, nel 1997 sino all'intervento NATO .

Dini allora implorava, assieme a D'Alema, dopo ogni raid a smettere i bombardamenti, che colpivano anche le aziende acquistate da sua moglie... (alla faccia dell'"autogestione operaia" -specchietto per allodole tirato fuori anche su Indy dai nostalgici del realsocialismo - Milosevic privatizzava tutto!)

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Sul caso SERBIA le colpe italiane
by federico.degni@degni.it Sunday, Aug. 31, 2003 at 4:15 PM mail:

Lo zar dei Balcani, oggi rinchiuso in carcere a Scheveningen, è stato per
anni vezzeggiato dai protagonisti della vita politica italiana

Fini con Menia nella Belgrado di Milosevic

Nell’agosto del ’91 andarono nella capitale serba per trattare la
restituzione dell’Istria


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TRIESTE Tutti gli uomini del presidente. O quasi. Emilio Colombo, Susanna
Agnelli, ma anche Gianfranco Fini e Umberto Bossi non disdegnarono di
stringere la mano all’allora leader serbo Slobodan Milosevic, o alla sua
(adesso) vituperata nomenklatura. La «liason» italo-serba, del resto,
affonda le sue radici nella storia e la creazione di legami preferenziali
comincia nella seconda metà del secolo scorso quando coloro che combattevano
per la liberazione dei serbi dai turchi guardavano proprio all’Italia appena
unificata e al suo centro, il Piemonte, come a un modello per la formazione
di uno Stato nazionale.
È il 2 agosto del 1991. La Jugoslavia, o quel che resta di quella che fu la
«creatura» di Tito, brucia. La Slovenia e la Croazia se ne sono andate. La
Serbia reagisce e i suoi connazionali della Slavonia proclamano l’
indipendenza. Zagabria risponde al fuoco. È l’inizio delle fine. Eppure in
quel fatidico 2 agosto Gianfranco Fini, allora segretario nazionale dell’
Msi-Dn, si reca a Belgrado accompagnato dal dirigente del dipartimento
esteri del partito, Mirko Tremaglia (oggi ministro degli Italiani all’
estero) e dal presidente del Fuan Roberto Menia (oggi deputato triestino di
An). Oggetto dell’incontro è «un’eventuale richiesta dell’Italia per la
restituzione dell’Istria e della Dalmazia». Fini decide di partire perchè la
commissione Esteri della Camera guidata dal presidente Piccoli non aveva
posto nella sua agenda i temi proposti dal leader missino. Ma non basta.
Fini sostiene di essere venuto in Jugoslavia anche per dare appoggio alla
Repubblica serba relativamente ai diritti umani e ai confini. Fini relaziona
poi gli esiti dei suoi incontri all’allora capo dello Stato Francesco
Cossiga e conferma che esponenti del Movimento di rinascita serbo hanno
esplicitamente detto alla delegazione dell’Msi-Dn di trovare legittima una
richiesta sull’Istria e sulla Dalmazia.
Chi viene indicato come il «grande mediatore» dell’operazione Istria e
Dalmazia è l’allora senatore socialista Arduino Agnelli. «Sono tutte
fandonie, gigantesche balle, solo illazioni giornalistiche», sostiene oggi l
’ex inquilino di palazzo Madama al quale è stata imputata una lunga «liason»
con i serbi. «Sono stato a una riunione dell’autoproclamato parlamento serbo
a Beli Monastir nel 1993 - conferma Agnelli - perché mi trovavo a un
convegno nella vicina Subotica, ma non si parlò di cessioni territoriali.
Cosa che peraltro confermai in una conferenza stampa a Belgrado». «Se ci
fossero state possibilità in questa direzione - aggiunge Agnelli - De
Michelis avrebbe allora già fatto le sue mosse. Certo Fini aveva tutto l’
interesse che se ne parlasse anche per rompere l’accerchiamento mediatico di
cui erano vittime lui e il suo partito». Insomma un gigantesco «ballon d’
essai» ma che aveva sotto sotto qualcosa di vero. Frange dell’esercito
federale jugoslavo, infatti, chiesero allora aiuto militare diretto all’
Italia. Ne riferì anche l’allora «attachè» militare italiano a Belgrado,
generale Mazzaroli che valutò comunque le proposte come scarsamente
realiste. Da parte sua l’Esercito italiano prese in seria considerazione un
eventuale intervento armato in Istria per difendere gli interessi nazionali
della pesca e della nostra minoranza. «Ma l’avveduta politica posta in
essere dai sindaci istriani - spiega ancora Agnelli - con in testa il
borgomastro di Pola Del Bianco, scongiurarono ogni intervento e questa
rimase solo un’ipotesi».
È invece il 21 gennaio del 1993 quando il ministro degli Esteri, Emilio
Colombo, ignora l’embargo diplomatico nei confronti di Belgrado recandosi
personalmente in visita a Milosevic. Nel giugno del 1995 è la volta di
Susanna Agnelli, allora capo della diplomazia italiana, a rendere visita
allo «zar dei Balcani». Anche l’irredentista Lega Nord è stata apertamente
dalla parte di Milosevic, il quale ha accolto a Belgrado con tutti gli onori
il suo leader Umberto Bossi. È il 23 aprile del 1999 quando il senatùr varca
la soglia del Castello bianco della capitale serba e proclama la sua
contrarietà all’uso della forza per risolvere la questione del Kosovo. I
legami tra i leghisti e i serbi risalgono direttamente alla guerra in Bosnia
quando alcune camicie verdi si arruolarono nel battaglione «Garibaldi» nella
Krajina, formazione misteriosa e paramilitare sotto il comando diretto di
Milan Martic.
E, ciliegina sulla torta, nel corso del 1995 Adriano Bertasso, alto
esponente della Lega veneta ha consegnato al criminale di guerra Radovan
Karadzic il «Leone di San Marco».
m. manz.

da: http://www.ilpiccolo.it

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campagna foibe e filoserbismo
by Fabio Monday, Sep. 01, 2003 at 3:14 AM mail:

Risulta evidente ormai, il tempo è galantuomo, che la "campagna foibe "scatenata sotto la presidenza Kossiga nel 1991 faceva parte della manovra al " recupero"delle "terre irredente".
Volta a preparare l'opinione pubblica italiana al blitz congiunto italo serbo in Istria, come maldestramente confermato da Arduino Agnelli intervistato da Mauro Manzin, la criminalizzazione di Slovenia e Croazia "infoibatrici" e le frequentazioni della diplomazia italiana di criminali come Milosevic, Seselj, Karadzic, Martic furono un tuttuno. Al solito "all'italiana", per nostra fortuna!

La Rai tempo fa fece una trasmissione sulla "feroce occupazione jugoslava di Trieste", mostrando invece immagini cinematografiche che parlavano da sole. Ecco qualcuna di quei "feroci titini"...

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ecco i "feroci titini"
by Fabio Monday, Sep. 01, 2003 at 3:17 AM mail:

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I meridionali prendano esempio da noi FRIULANI
by Federico Degni Monday, Sep. 01, 2003 at 10:02 AM mail: federico.degni@degni.it

Avete visto come si reagisce alle calamità naturali? Ci si rimbocca le maniche e senza nemmeno 1 lacrima, senza nemmeno 1 lamento, si ricomincia da capo e si va avanti.

Voi meridionali, invece, non sapete che piangere, lamentarvi, chiedere aiuto agli altri, aspettare la manna dal cielo...

Prendete esempio!

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...
by Solerte Monday, Sep. 01, 2003 at 12:30 PM mail:

Federico (o Tequila,o Tito,che qui sembra che il comunista irredentista anti-italiano sia uno solo che si firma con nick diversi) ma si può sapere di che diamine stai blaterando ora?

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meridionali sfatiicati
by Angelo Monday, Sep. 01, 2003 at 4:12 PM mail:

Forse voleva dire che nel Belice dopo piu'di 30 (T R E N T A) anni vivono ancora nelle BARACCHE e che dopo il terremoto del Friuli (ben piu' devastante) dopo 5 anni TUTTI i sono ricostruiti DA SOLI la casa.

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Approfitto...
by Solerte Monday, Sep. 01, 2003 at 4:25 PM mail:

...di questo post di Angelo (che altri non è,per me,che Tito alias Tequila alias Federico) per dire che,a parte che con le sue stronzate anti-italiane ha rotto,forse se si pubblicassero gli ip,accanto ad ogni intervento,si risolverebbe definitivamente il problema di questi troll. Lo dico anche perchè,in un altro post,ho una semicertezza (chiamiamolo istinto) di essere stato tirato in ballo ovviamente in maniera offensiva (e subdola) da una persona con cui ho avuto una dura polemica. Siccome l'anonimato protegge questi individui (non sono tutti di destra,sapete?),forse pubblicare gli ip non sarebbe malaccio. Sarebbe una questione di trasparenza. Se proprio non si vuol pubblicare l'ip,perchè allora gli admin non sgamano pubblicamente chi usa più nick per offendere o lanciare frecciate (mascherandosi per sembrare più credibile)? Vale per Tito-Tequila-etc chiunque sia,come vale per tutti quelli che provocano. Saluti.

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..si ma
by Fabio Monday, Sep. 01, 2003 at 5:30 PM mail:

Hai ragione riguardo agli ip,ma anche lui ha ragione;i Friulani sono dei gran lavoratori a diffrenza dei meridionali che dopo 30 anni vivono ancora nelle baracche.

Fabio

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Troll...
by Solerte Monday, Sep. 01, 2003 at 5:31 PM mail:

...sei vergognoso :)

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troll TUA MADRE
by Fabio Monday, Sep. 01, 2003 at 6:06 PM mail:

I terroni sfaticati vivono ancora nelle baracche DOPO TRENTA ANNI!
Prova a smentire se ci riesci!!!!!!!!!!!

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quel Fabio non sono io
by Fabio Mosca Tuesday, Sep. 02, 2003 at 3:38 AM mail:

C'è evidentemente un omonimia, o qualcuno fa il furbo!

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i fasci si vedono subito
by 8.03 Tuesday, Sep. 02, 2003 at 4:58 AM mail:

non cè bisogno di altro

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X Solerte
by rome boys Tuesday, Sep. 02, 2003 at 7:52 AM mail:

Caro Solerte, ti aiuto a risolvere la sciarada:
Federico Degni, Pepito, Angelo e lo pseudo-fabio sono lo stesso famigerato troll. Tito è invece un'altra persona.
Giovane, d'ora innanzi basta suggerimenti, anzi, cedo a te lo scettro di 'cacciatore di troll' :-)

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X Solerte (2)
by rome boys Tuesday, Sep. 02, 2003 at 7:54 AM mail:

Anche Tequila, of course, è un nick del troll Federico Degni-Pepito-Angelo-Pseudo Fabio

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X Fabio
by rome boys Tuesday, Sep. 02, 2003 at 8:02 AM mail:

Le immagini RAI ritrarranno uno scorcio di verità, ma resta il fatto che l'occupazione titina di Trieste non fu una scampagnata fuori porta e che in città non si respirava, da quel che ne so, un'atmosfera festosa e distesa.
Sennò non si spiega perchè i capi del CLN dovettero fuggire dalla città.
Sennò non si spiega la paura di tanta gente che pure aveva vissuto con gioia e sollievo la fine dell'occupazione tedesca.
In fondo perchè un antifascista italiano di Trieste, città non a totalità ma a maggioranza italiana, doveva sentirsi felice dell'occupazione di una potenza straniera nella sua città?
Il problema nazionale, caro Fabio, va tenuto distinto da quello ideologico perchè non esiste- questa almeno è la mia convinzione- un nazionalismo "buono" e uno "cattivo".

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nazioni che opprimono altre esistono, eccome!
by Fabio Mosca Tuesday, Sep. 02, 2003 at 9:15 AM mail:

nazioni che opprimon...
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Abbiamo vissuto momenti pericolosi durante la guerra in Jugoslavia, come dimostrato dalle inquietanti ammissioni del generale Mazzaroli e dallo stesso senatore Arduino Agnelli (tutt'ora in auge - dirige per il governo l'Università Popolare con fondi per la minoranza italiana in Istria). L'Armata Jugoslava sarebbe stata accondiscendente ad un intervento militare italiano contro Slovenia e Croazia... Quell'immagine TV dimostra che non era poi quel clima che si è voluto far credere soprattutto in tempi recenti, quando cominciano a scomparire i testimoni diretti. La Jugoslavia era per i comunisti triestini sinonimo di socialismo. Ed era ben vista. Oltre che ovviamente dalla minoranza slovena. Un libro scritto nel 1946 da Jaksetic, allora segretario del PCRG (partito comunista della regione giulia), parla di ben 4000 operai arruolati nella Guardia del Popolo, tutti italiani. Ciò è confermato anche in un libro di un anticomunista come Bogdan Novak "trieste 1941-1945", Mursia 1973. Essi costiuirono il tramite italiano col comando jugoslavo durante quei quaranta giorni. Il CLN, cui tu ti riferisci, e per il quale oggi nutro grande simpatia, era formato da ben pochi intellettuali staccati dalla massa. Giellini, ma anche cattolici, repubblicani e liberali... I membri del CLN arrestati spesso mentre combattevano nelle strade contro i Tedeschi (viene in mente Barcellona 1937) e deportati dagli Jugoslavi , circa 200, erano in realtà in maggioranza ex Guardia Civica, passati col CLN (mentre la maggioranza di questa Guardia - istituita dal podestà di nomina nazista Pagnini come forza collaborazionista - disertò semplicemente piantando i Tedeschi in asso, come d'altronde fece pure Junio Valerio Borghese colla sua "famosa" Xa Mas nella battaglia di Klana in istria, che si combatteva simultaneamente a quella di Trieste...). I comunisti italiani, ma addirittura Ursic nel suo libro, ancora oggi asseriscono che il CLN era formato da collaborazionisti, negando quanti suoi membri sono caduti sin dal '43 nelle grinfie dei torturatori collaborazionisti. Collo stesso spirito poi i comunisti si diffamarono gli uni gli altri nel 1948 quando Stalin scomunicò Tito. Allora i comunisti gli ordini non li discutevano. Se uno era qualificato "fascista" era finito. Se si dichiarava antifascista era forse anche peggio... Ma la promessa del paradiso dei lavoratori, la fine dello sfruttamento, l'eguaglianza sociale agognata, ecc.ecc. valevano bene la pena di un'obbedienza cieca. Il partito comunista jugoslavo era fornmato nei suoi quadri da gente temprata su più incudini: quella dei Karagiorgevic, quella di Stalin, quella della Spagna (quasi tutti avevano fatto la guerra in Spagna, in maggioranza coi carristi di Lister), e quella lunga e terribile della Jugoslavia... Il comandante di Trieste era uno di questi: Dusan Kveder. Un puro rivoluzionario, come i triestini sloveni che aveva al fianco, soprattutto Regent (che aveva combattuto coi partigiani abissini contro l'esercito fascista!)... Io ero bambino e ricordo parecchio. Non certo i primi due tre giorni, quando si sparava ancora, e venivano deportati quelli sorpresi in divisa. Ma dopo due settimane già il clima era disteso, come puoi constatare. Immetto altre foto di quei momenti. In quella di Via Donota si vede la casa dove abitavo io (all'angolo). Quelli che sparano erano gli operai di Trieste mescolati agli jugoslavi.

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Uhm...
by Solerte Tuesday, Sep. 02, 2003 at 9:29 AM mail:

...dei troll mi importa nulla,almeno ponessero domande sensate. Quella sui meridionali che vivono nella baracche post terremoto...dove? Quando? Chi? Che zona? Specifica e vedo di informarmi,chiunque tu sia.

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gli alpini in Jugoslavia
by nel 1942 Tuesday, Sep. 02, 2003 at 10:20 AM mail:

gli alpini in Jugosl...
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Ma avevi voglia di scrivere?
by Sarò breve Tuesday, Sep. 02, 2003 at 12:03 PM mail:

Quando esce il tuo prossimo romanzo?

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Occupazione Lubiana
by 1941-'43 Tuesday, Sep. 02, 2003 at 12:44 PM mail:

Occupazione Lubiana...
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occupazione Lubiana 2
by 1941-'43 Tuesday, Sep. 02, 2003 at 12:49 PM mail:

occupazione Lubiana ...
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occupazione Lubiana 3
by 1941-'43 Tuesday, Sep. 02, 2003 at 12:52 PM mail:

occupazione Lubiana ...
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incendio di villaggio per rappresaglia
by nel 1942 in Slovenia Tuesday, Sep. 02, 2003 at 5:21 PM mail:

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ignoranti
by dodi Tuesday, Sep. 02, 2003 at 6:41 PM mail:

qui si legge che i fascisti e i nazisti "con l'aiuto degli italiani" hanno ammazzato un milione di slavi.
Primo errore ... i fascisti ERANO italiani , tutti gli italiani all'epoca erano praticamente(molti con la tessera del partito) fascisti, con un'esigua minoranza di fuorisciti e confinati non tali. Le folle oceaniche che applaudivano Mussolini non le ho inventate io e si vedono in tutti i film LUCE. Non parliamo col senno di poi.

Secondo errore :gli slavi ( sloveni, croati, serbi ecc) dell' Iugoslavia SI AMMAZZAVAnO tra di loro... e il milione di morti slavi e' , per la gran parte, opera loro.Gli ustascia erano croati e se la prnedevano soprattutto con i serbi...ecc ecc

naturalmente escludiamo gli ebrei che avevano un trattamento diverso..ma per il resto era una "operazione " interna a quello stato che appena ha potuto è esploso e si è disintegrato.

Non potete attribuire ai tedeschi e agli italiani tutto quel milione di morti , ciò va contro l'incontrovertibile raltà storica. Siamo seri.


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Pola italiana
by dodi Tuesday, Sep. 02, 2003 at 6:49 PM mail:

A Emiliano dico che c'era un signore nato prima di lui che non è stato in Mauritania..ma a Pola si

un certo Dante Alighieri

che scrive ( cercalo nell' Inferno..)
si coma a POla presso del Carnaro
che Italia chiude e i suoi termini bagna


o Dante era un fascista?

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Per gli antitaliani
by Gabriele Tuesday, Sep. 02, 2003 at 6:52 PM mail:

A quei porchi bastardi per cui l'Italia non ha motivo di esistere benchè essi stessi essendo italiani,e vorrebbero che terre fisicamente italiane come Alto Adige, Valle d'Aosta, perfino la Val Susa ho letto dove non c'è proprio un cazzo di niente di francese, e sicuramente perchè no, l'Italia centrale al papa (con la p minuscola), il sud ai borboni e il lombardo-veneto all'Austria rispondo solo questo: Andatevi a farvi fottere voi e chi quest'odio di merda che provate verso voi stessi e verso la vostra nazione ve l'ha messa in testa!!
Forse non l'avete capita bene, ma per uno come voi, ce ne sono 100 pronti ad imbracciare il fucile e spedire all'altro mondo chi come voi attenterebbe volentieri alla vita d'Italia.

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Per Gabriele
by Valsoise, Valsusa Tuesday, Sep. 02, 2003 at 6:57 PM mail: federico.degni@degni.it

Caro Gabriele, la Valsoise - per i fascisti come te Valsusa - non ha niente di francese come non ha niente di italiano. Infatti è TERRA OCCITANA. Ma non penso che un ignorante razzista come te sappia cos'è l'Occitania. Ovvio che questa terra sia stata OCCUPATA dall'Italia, di cui non ha MAI fatto parte, essendo sempre stata proprietà del DELFINO di Francia. Studia la storia, ignorante criminale fascista!

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Dante
by federico.degni@degni.it Tuesday, Sep. 02, 2003 at 7:02 PM mail:

Dante scriveva secoli e secoli or sono. Dimenticava, comunque, che gli slavi in Istra e Dalmacija giunsero prima degli italiani (veneziani)

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senti federico (in)degni
by piemontese valsusina Tuesday, Sep. 02, 2003 at 7:10 PM mail:

datti una calmata che io -e non solo io-, la Valsoise, la chiamo la Valsusa
e da qui ad essere una fascista indegna ne passa.

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quindi Lubiana è ...italiana?
by Fabio Tuesday, Sep. 02, 2003 at 8:25 PM mail:

quindi Lubiana è ......
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Le immagini mostrano chiaro il motivo per cui gli Jugoslavi sono venuti a Trieste: quattro anni prima gli Italiani, certo allora ancora esaltati dal Duce, erano entrati in Jugoslavia. Ma hanno trovato pane per i loro denti, reagendo con rappresaglie crescenti alle azioni partigiane sino a distruggere migliaia di villaggi sloveni, croati, montenegrini e deportare centinaia di migliaia di civili nei campi di concentramento italiani. I morti in Jugoslavia. Ante Pavelic mai avrebbe potuto andare al potere a Zagabria se per ben 12 anni il Duce non lo avesse protetto, armato, finanziato. Ed al momento dell'invasione si precipitò a Zagabria con due autobus di ustasci provenienti dall'Italia, proclamando subito una cosidetta "NHR" o Repubblica idipendente croata, basata su principi fascisti. Ciò indispettì il re d'Italia che voleva metterci un suo nipote scpestrato, Ajmone di Savoja che prteferì restarsene a Roma a frequentare le sue osterie (l'unico Savoja meritevole!) E quindi non ci sarebbe stato Jasenovac coi suoi orrori contro i Serbi. Ed i Serbi non avrebbero risposto con eguali stragi di Croati e Mussulmani.... La causa prima del milione di morti ricade quindi sull'invasione nazifascista della Jugoslavia. E mai il piccolo Partito Comunista di Tito avrebbe potuto porsi come UNICA alternativa alle reciproche pulizie etniche potendo arrivare al potere in modo così trionfale nel 1945... Insomma la concatenazione di cause ed effetti dovrebbe essere chiara, o no? Ma non c'è peggior orbo di chi non vuol vedere, già... Non entro nella questione "unità nazionale", che è di lana caprina. Dico solo che essa è stata causa di indicibili sofferenze per tutti per come è stata raggiunta. Soprattutto le due guerre mondiali, che di risorgimentale NON HANNO AVUTO CHE LA RETORICA. Il fatto che l'Italia si sia riscattata dal peccato originale coll'8 settembre ha fatto si che non ci sia stato una Norimberga per i suoi crimini di guerra, ma le foto più sopra fanno parte del dossier che pesò sul tavolo della pace nel 1947, che l'Italia dovette firmare. La foto qui sopra mostra la consegna della armi avvenuta a Novo Mesto da parte di un generale italiano al comando partigiano sloveno, ed in cambio ebbe il salvacondotto.

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Per l'indegno
by Gabriele Wednesday, Sep. 03, 2003 at 2:39 PM mail:

Io la storia la conosco molto bene porco bastardo comunista antitaliano, a differenza tua; visto che non sai neanche che gli attuali confini occidentali, per altro mutilati nel 1860 e nel 1947 sono gli stessi del Ducato sabaudo almeno dal 1500, pur dovendo subire il piccolo stato piemontese le continue invasioni francesi tese, quelle si ad occupare terre non sue, ne geograficamente, ne linguisticamente ne storicamente! Ti consiglio invece di imparare anche qualcosa di geografia, giacchè ancora non sai neppure cosa significhi confine naturale e come si identifichi in base aagli spartiacque dei fiumi. Ma se vuoi posso sempre insegnartelo, sempre pronto a fare un'opera buona.

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X L'IGNORANTONE ITALIANO
by Tito Wednesday, Sep. 03, 2003 at 3:11 PM mail:

Se e' vero che sei sempre pronto a fare un'opera buona impiccati!
1) Farai un favore al mondo;un Italiano in meno.
2) Farai un favore a te stesso! :))))

Cordialita'

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X Gabriele
by rome boys Wednesday, Sep. 03, 2003 at 5:25 PM mail:

Il concetto di 'confine naturale' come spartiacque tra i popoli è un attimino reazionario e antiquato.
Zara è una città al di fuori dei 'confini naturali' dell'Italia, ma era certamente più italiana di Postumia o Idria, che di italiano non avevano praticamente nulla pur essendo comprese all'interno di tali confini.

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Gabriele, torna alla prossima sessione
by Federico Degni Wednesday, Sep. 03, 2003 at 5:49 PM mail: federico.degni@degni.it

La Valsoise (per la canaglia fascista come te Valsusa) ha sempre fatto parte del Delfinato, che tu non sai cos'è, e non ha mai visto la propria popolazione parlare italiano, lingua imposta dal fascismo. In Valsoise si è sempre e solo parlato PATOIS OCCITANO, che le cacche ignoranti fasciste come te non sanno cosa sia, e al limite francese e Piemontese. MAI italiano.

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Trieste-Trst VII Repubblica Jugoslava
by Federico Degni Wednesday, Sep. 03, 2003 at 5:54 PM mail: federico.degni@degni.it

Mi sembra evidente che, avendo l'italietta nazi-fascista invaso la Jugoslavija ed avendo annesso addirittura Ljubljana (per le canaglie fasciste Lubiana), dove gli italiani non erano nemmeno lo 0,000000001%.... mi sembra evidente - dicevo - che Trieste-Trst sarebbe stato giusto fosse stata - a guerra finita - Jugoslava, vista la forte presenza autoctona slovena e la gran parte dei partigiani italiani che invocavano Tito e innegiavano alla VII REPUBBLICA JUGOSLAVA.

W Tito!
W la fratellanza italo-slava anti-fascista!

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Per la sedicente Piemontese
by federico.degni@degni.it Wednesday, Sep. 03, 2003 at 5:59 PM mail:

Carissima, tu per prima cosa non sei della Valsoise (per le fogne fasciste Valsusa) perché altrimenti sapresti che si dice VALSEGUSINA e non VALSUSINA (ma che sei una prugna?). Per seconda cosa fino al 1800 il confine tra Piemonte e Dauphiné-Delfinato passava per Exilles, quindi tutta l'Alta Valle era in Delfinato.
Per terza cosa, sei sicura di essere Piemontese? E' facile a dirsi... non sarai mica piemonDeSSe, col nonno della calabria saudita e la nonna che dice "scennimi la pupa che la gioco"?!?!?

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x Federico Degni
by Fabio Mosca Wednesday, Sep. 03, 2003 at 6:56 PM mail:

Calmati Federico, che di VII Repubblica non solo non se ne parla più dal 1948- quando Stalin scomunicò Tito- ma le restanti Repubbliche della Federativa se ne sono andate tutte per conto loro, ed in un mare di sangue purtroppo!

L'IDEA FEDERALISTA è invece rimasta ed è sempre più valida, proprio come antidoto al nazionalismo che vedo spuntare in questo post, purtroppo.
E' comunque un'idea più accetta da noi in Occidente che laddove era stata introdotta in modo autoritario, come fu in Jugoslavia...
Perchè federalismo e dittatura, sia pur mascherata da "proletaria", sono concetti antitetici: una "aporia".
Come aporia è socialismo e stato, d'altronde. Ma Tito non era certo un fine pensatore, come Stalin e tutta la scuola bolscevica d'altronde.

I grandi Imperi sconfitti dall'idea nazionalista hanno lasciato dietro di sè uno strascico di problemi che il nazionalismo per sua natura non riesce mai a risolvere, come le MINORANZE estranee allo Stato-Nazione vincente.

Non che gli Imperi fossero da conservare, ma proprio il FEDERALISMO sarebbe stata la soluzione ottimale del loro superamento.

In questo senso il socialismo austro-marxista, rappresentato a Trieste da Vivante, era per la soluzione federalista. Il modello di riferimento era la CONFEDERAZIONE ELVETICA, dove ben quattro nazioni diverse convivono in uno stesso Stato.
Gli Slavi dell'Austria, maggioranza numerica dell'Impero, erano piuttosto per un trialismo, cioè mettere alla pari di Tedeschi ed Ungheresi gli Slavi.
Ma Ungheresi e Tedeschi , dominati dalla loro nobiltà, non lo volevano, e Frantz Joseph era troppo conservatore. I suoi fratelli invece ne erano assertori, ma Massimiliano venne fucilato in Messico dai rivoluzionari, e Francesco ferdinando venne assassinato dai nazionalisti serbi a Sarajevo -da cui la guerra.
Appena nel 1917, il successore imperatore Carlo introdusse quella riforma, e nacquero i parlamenti sloveno, croato, ceco. slovacco ecc.ecc... Ma ormai era troppo tardi. La guerra rendeva tutto difficile, se non impossibile.
Per il federalismo erano pure i socialisti balcanici, Serbi, Bulgari, Greci, Turchi...

La storia è andata purtroppo in senso opposto: le borghesie nazionali fondarono staterelli nazionalisti incapaci di concepire il "diverso" dal loro modello nazionale. Da qui le pulizie etniche, che non sono la novità della guerra scatenata da Milosevic, ma affondano le loro radici nell'origine stessa di quell'orribile risorgimento balcanico seguito alla distruzione degli imperi.

Già nel 1878 il Principato di Serbia, entrato in Bosnia e Kosovo dopo la sconfitta degli Ottomani da parte dei Russi, aveva iniziato la "pulizia" soprattutto dei mussulmani, fossero slavi come in Bosnia o Albanesi come nel Kosovo. Fu allora, per frenare l'orrore, che a Berlino le Grandi Potenze, Inghilterra, Francia, Russia, Germania ed Austria decisero di dare la Bosnia in "affidamento "all'Austria ed ordinarono il ritiro della Serbia anche dal Kosovo.

Per non parlare delle guerre balcaniche del 1912-13 dove gli "alleati" si sbranarono letteramente per contendersi i territori strappati alla Turchia.

L'Italia , dopo il 1918, si trovò a possedere un territorio mistilingue che non seppe gestire. Era per lo Stato italiano una novità assoluta, perchè da secoli erano gli Italiani ad essere soggetti agli stranieri, mai viceversa.
Non che mancassero persone illuminate: il generale Petitti di Roreto fece una dichiarazione sui diritti delle minoranze pienamente sottoscrivibile, ma i fatti andarono in modo contrario.

Il fascismo poi, movimento provincialissimo, fece il peggio che potè. Sino all'invasione della Jugoslavia e l'annessione di territori compattamente slavi...

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quel pezzo di merda di togliatti nn ha mosso un dito però
by anticomunista Wednesday, Sep. 03, 2003 at 7:30 PM mail:

tante cazzate.... potete girarci intorno finche volete... ma le vittime restano...e che ne siano morte 100 o 1000000 , che milosevic abbia ucciso mille o un miliardo di persone nn importa... tanto i comunisti piangeranno sempre i 6 milioni ( in realta sono stati meno) di ebrei uccisi,,, e che dire dei 6 milioni di kulaky uccisi in russia? nn ve ne fotte un cazzo perche siete degli insensibili ricordate solo quello che vi fa comodo...
per quanto riguarda le foibe,,,, buttare donne e bambini in un pozzo con le mani legate col fil di ferro fa schifo in qualunque contesto storico politico possibile...
vergognatevi

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a si?
by Fabio Wednesday, Sep. 03, 2003 at 8:03 PM mail:

"Il 12 giugno 1942 i FASCISTI rastrellarono i villaggi di Crni Vrh,Col e Ajdovscina.Presero tutti i neonati e li lanciarono in aria infilzandoli con le proprie baionette.!"
E poi qualcuno si meraviglia della reazione (foibe),logica e giusta,della popolazione che per anni ha subito l'occupazione dei fascisti....mah.

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Anticomunista ah ah ah
by Uno Wednesday, Sep. 03, 2003 at 8:05 PM mail:

1)Gli anticomunisti sono la feccia delle societa. Eì sempre stato così e sara sempre cosi, e l' idiota qui sopra lo conferma

2) federico degni, tu attacchi i fascisti e difendi Tito e fai bene, ma mi sembri abbastanza razzista nei confronti dei meridionali, visto che ogni volta che ne parli li dipingi come dei selvaggi incapaci e vigliacchi ,esattamente come facevano i fascisti con gli slavi e con gli africani. Quindi stai attento che stai facendomi girare le palle...

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.
by synthe.labo Wednesday, Sep. 03, 2003 at 8:09 PM mail:

hai capito?!?!

stai attento che a 'Uno' gli girano le palle....

AHAHAHAHAHAHA

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......
by Uno Wednesday, Sep. 03, 2003 at 9:11 PM mail:

Che c'è ?
Anche per te i meridionali sono selvaggi?
Ridi sto cazzo, buffone

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Per UNO
by Federico Degni Thursday, Sep. 04, 2003 at 3:28 AM mail: federico.degni@degni.it

Beh, non si può certo dire che i meridionali siano il più fulgido esempio di civiltà... Prendi esempio dai friulani, tera da pipe!

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Per UNO (parte DUE)
by Federico Degni Thursday, Sep. 04, 2003 at 3:34 AM mail: federico.degni@degni.it

Scusa, spiegami perché esistela mafia siciliana e non esistono la mafia friulana o quella slovena

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per
by Fabio Mosca Thursday, Sep. 04, 2003 at 3:37 AM mail:

per...
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per favore cambia nick per non confonderti con me. Io nego che la Resistenza jugoslava abbia gettato donne e bambini legati col filo di ferro ecc ecc.. Quella è tipica propaganda fascista. E se qualcosa di simile venne fatto, fu un'azione fascista. Comunque ci furono anche donne spie, che per denaro vendevano partigiani ai tedeschi ed ai fascisti che pagavano molto bene. leggete questo bell'avviso della X Mas.

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x l'Ignorantone Gabriele
by Tito Thursday, Sep. 04, 2003 at 9:28 AM mail:

Gabriele,vieni,vieni a Trieste che ti facciamo vedere cosa succede ai fascisti ignoranti come te! :)
Ciao


vieni,vieni...ti aspettiamo.CONIGLIO!

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prova
by prova Thursday, Sep. 04, 2003 at 1:07 PM mail: prova@prova.pr

prova prova prova

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.
by synthe.labo Thursday, Sep. 04, 2003 at 1:10 PM mail:

ma brutto scemo di 'uno', chi ha mai detto niente contro i meridionali!!??!?!

io ho riso, e rido ancora del fatto che tu abbia scritto ad un altro di smettere perchè 'ti stanno cominciando a girare le palle' o una cosa simile.

e chi sei tu? ahahah

ti rido in faccia , COGLIONE!

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....
by Uno Thursday, Sep. 04, 2003 at 1:10 PM mail:

"Caro" federico degni, ma che significano le cazzate che scrivi?
Il fatto che esista la mafia al sud implica che tutti i meridionali siano mafiosi?
Il fatto che esista una rete clientelare tra politici e protetti significa che tutti i meridionali sinao fannulloni, razza di coglione?!?
E quelli che venivano a lavorare nelle fabbriche del nord cos'erano, caro il mio decerebrato?
Ma ti rendi conto almeno che tu attacchi i fascisti e poi utilizzi gli stessi metodi di giudicare dei fascisti e dei borghesi, sottospecie di scimmia sottosviluppata che non sei altro?!?
"i meridionali sono fannulloni, cacasotto e delinquenti": ammazza che bel gruppo di luoghi comuni!
Simili cose le vedrei bene in bocca ad un leghista, non a uno che difende tito...capito STRONZO?
POi parli di civiltà, sembrando quasi uno di quegli stronzi
borghesi che disprezzavano gli operai e contadini perchè rozzi e incivili...MA VAFFANCULO VA', coglione!

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Degni=coglione?
by Uno Thursday, Sep. 04, 2003 at 1:30 PM mail:

FEDERICO DEGNI ha scritto

1)"Avete visto come si reagisce alle calamità naturali? Ci si rimbocca le maniche e senza nemmeno 1 lacrima, senza nemmeno 1 lamento, si ricomincia da capo e si va avanti.

Voi meridionali, invece, non sapete che piangere, lamentarvi, chiedere aiuto agli altri, aspettare la manna dal cielo...

Prendete esempio!"

2)"
Caro Gabriele, la Valsoise - per i fascisti come te Valsusa - non ha niente di francese come non ha niente di italiano. Infatti è TERRA OCCITANA. Ma non penso che un ignorante razzista come te sappia cos'è l'Occitania. Ovvio che questa terra sia stata OCCUPATA dall'Italia, di cui non ha MAI fatto parte, essendo sempre stata proprietà del DELFINO di Francia. Studia la storia, ignorante criminale fascista"

Gli danno fastidio i fascisti e razzisti, ma, ovviamente, solo quelli che sono contro i suoi amici, visto che non esita ad usare gli stessi metri di giudizio dei leghisti e razzisti nei confronti di noi meridionali...e ha pure il coraggio di lagnarsi dell' ignoranza altrui!Che stronzo!

Riguardo alle tue cazzate sulla civiltà meridionele, vatti aleggere il modo in cui il caro stato piemontese trattava(dal punto di vista economico e politico) le regioni del sud, e forse capirai qualcosa...ma ne dubito, razzista di merda...

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Per la merda slovena
by Gabriele Thursday, Sep. 04, 2003 at 6:55 PM mail:

Ma ti ho detto che ci sono stato a Trieste tito di merda caprina, o già te ne sei scordato? Se t'interessa tra qualche mese dovrei tornarci con i miei ex commilitoni, se vuoi ti dò appuntamento ovviamente da solo in quel caso in piazza Unità d'Italia (un bellissimo nome per una bellissima piazza :-) ) e provvedo a dare ad un 39enne come te una bella legnata per tutte le cazzate che hai detto nei miei confronti, solo un avviso, sono cintura nera di full contact, non vuol dire niente in certi casi sono il primo ad ammetterlo, però aiuta.. :-)))

Quanto ad indegni consiglio una visita nella Val Susa,e una buona lettura dei giornali locali del 16 settembre 1947,quando fu proclamato lutto cittadino a Susa per la perdita del lago e del passo del Moncenisio e potevi leggere in tantissimi muri delle case che si trovavano nei territori da cedere "Qui si parla italiano!" A chi vuoi fare il maestrino? Uno che poi assimila abruzzesi a sloveni (parole tue),ma di dove cazzo sei? E non ai molisani ad esempio che sono lo stesso identico popolo il quale ha condiviso per decenni la stessa regione ed ora si trovano divisi solo da un confine regionale amministrativo.

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X L'IGNORANTONE GABRIELE
by TITO Thursday, Sep. 04, 2003 at 7:00 PM mail:

Per tua conoscenza,la piazza si chiama Piazza Grande .Cambiato nome (Italianizzato come tutti i cognomi Sloveni di Trieste) in Piazza Unita'.


Ciao,ciao

P.s. hei cintura neeeeeera,gia' che ci sei vieni con tuo padre e con tua madre (se sai chi sono),cosi' facciamo tutto in una volta! :)

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X L'IGNORANTONE GABRIELE
by Tito Thursday, Sep. 04, 2003 at 7:02 PM mail:

P.s.2 : anche sulle case di Postojna e Ljubljana e altre localita' Slovene cera scritto "Qui' si parla in Italiano",ma guarda perche'; http://stifasci.shorturl.com

Cia ,ciao

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Per il NAZISTA Gabriele
by Federico Degni Friday, Sep. 05, 2003 at 10:27 AM mail: federico.degni@degni.it

Ascolta, ignorante fascista, mia madre è di Oulx, che tu non sai nemmeno dove sia. A parte questo, sulle case del Moncenis (si scrive così, è patois occitano, bestia! Moncenisio è un'italianizzazione forzata) c'era scritto QUI SI PARLA ITALIANO! perché a quell'epoca i lerci fascisti come te obbligavano la gente con la forza a parlare italiano e non patois occitano. L'italianizzazione proseguiva poi con la trasformazione dei toponimi.

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hey, titus...
by rome boys Friday, Sep. 05, 2003 at 11:56 AM mail:

/Per tua conoscenza,la piazza si chiama Piazza Grande/

Seguendo la tua logica, qui a Roma provvederemo a ribattezzare il Campidoglio con il nome di Campo Vaccino e sul palazzo senatorio isseremo il drappo dello Stato Pontificio al posto della bandiera della Repubblica Italiana.

PRPRPRPRPRPR!

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X Gabriele
by rome boys Friday, Sep. 05, 2003 at 12:05 PM mail:

Penso sia difficile attribuirmi sentimenti di odio anti-italiano (sempre che non intendi antifascista=anti-italiano), ma faresti bene a pensare meglio a quello che scrivi.
E' infatti indiscutibile che il comportamento della Francia, che era stata attaccata alla chetichella per ordine di quel buon uomo in camicia nera, sia stato estremamente moderato e addirittura benevolo nei confronti dell'Italia. Questo perchè, a differenza della Yugoslavia, aveva giustamente riconosciuto lo sforzo del nostro Paese nella guerra di liberazione.
Le perdite territoriali furono assolutamente esigue (Briga e Tenda e pochissimo altro).
Volendo, avrebbero potuto esigere l'annessione della Val D'Aosta, con argomentazioni sicuramente più fondate di quelle yugoslave su Trieste.
Think about it.

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prrrr?
by TITO Friday, Sep. 05, 2003 at 12:23 PM mail:

Per i Triestini e' stata e sara' SEMPRE piazza Grande.
E' grazie all'Italia che oggi Trieste e' una citta' MORTA e il porto (sotto l'Austria il piu' grande e il piu' importante d'EUROPA e' agonizzante a vantaggio dei porti di Koper e Rijeka).

Ciao

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Piazza GRANDE
by Marco Fangella Friday, Sep. 05, 2003 at 1:44 PM mail:

P.za Unità d'Italia è una puerile forzatura fascista. Quella Piazza ancor oggi qui a Trieste viene chiamata dalla gente PIAZZA GRANDE.
Ma perché qui c'è gente che parla di cose che non conosce?

Marco

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ben vengano ragionamenti pacati
by rome boys Friday, Sep. 05, 2003 at 2:34 PM mail:

Ehm, Signor Tito, sul fatto che Trieste non sia il massimo del dinamismo ed anzi una città vecchia e parecchio provinciale e spenta siamo d'accordo, ho avuto modo di constatarlo.
Se Trieste è in grado di trovare soluzioni in grado di farle superare l'impasse (compresa una crescente e magari completa autonomia da Roma)ne sarò ben felice, tanto di guadagnato. Il dissenso è su parecchie altre cose, e soprattutto sui toni che lei usa rispetto a tutta l'Italia senza fare distinzione alcuna.
Riguardo a Piazza Grande non si può dire che tutti le persone, almeno i giovani, la chiamino così, che io sappia. Entrambe le definizioni vanno bene, basta non essere fanatici.

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Ma insomma
by massimo Friday, Sep. 05, 2003 at 2:42 PM mail:

mi sembra agghiacciante il commento fatto sulle foibe. Come si può non capire il dramma, e inoltre come fai a minimizzare queste torture.

mi spiace sentir dire queste cose.

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risposte allucinanati da stadio
by massimo Friday, Sep. 05, 2003 at 2:45 PM mail:

risposte allucinanati da stadio

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giustifichi?
by massimo Friday, Sep. 05, 2003 at 2:49 PM mail:

non si giustificano queste cose chiedendo cosa sarebbe successo a san saba. Almeno io sono cresciuto con il concetto che esistono solo "notti cilene" tanto per citare una frase alla moda. Insomma c'è chi ha fatto uguale o peggio dei fascisti dei nazisti e non ha ancora una norimberga

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Per massimo
by Marco Fangella Friday, Sep. 05, 2003 at 3:15 PM mail:

Le foibe sono state degli episodi. Il fracasso fatto su questo tema è stata semplice speculazione politica. Circa 2 anni fa si chiese a non ricordo quale associazione di esuli di aprire la foiba di Basovizza e contare effettivamente quanti cadaveri ci sono. L'associazione si rifiutò: è facile capirne il perché. Chi vuol capire capisca.

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Ancora per massimo
by Marco Fangella Friday, Sep. 05, 2003 at 3:16 PM mail:

Chi avrebbe fatto peggio di fascisti e nazisti? Sai, la mia è semplice curiosità.

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Per la merda slovena
by Gabriele Friday, Sep. 05, 2003 at 6:24 PM mail:

Il titolo lo riservo all'insetto,ma prima rispondo un momento a rome boys. La Francia la Valle d'Aosta la voleva eccome, De Gaulle se non altro, a differenza di Leon Blum per il quale fu un errore anche acquisire Briga e Tenda che sapeva assolutamente non francesi, ma furono gli americani a far sloggiare i francesi da Aosta (che già avevano occupato, dando vita come a Briga e Tenda ad un comitato filo annessionista), con i soli metodi che riconoscano,ossia con la minaccia che gli avrebbero tolto ogni aiuto economico e se avessero insistito li avrebbero sloggiati con le divisioni corazzate, ed in questo tutte le forze alleate, dagli inglesi ai neozelandesi erano concordi. Per il resto io non ho mai detto di essere fascista, questa è l'etichetta che danno gli anarcocomunisti che frequentano questo sito di merda a chiunque contrasti le loro porcate, io ho sempre detto di essere irredentista, ma queste sono sottigliezze per dei bastardi comunisti internazionalisti.

Quanto a te insetto slavo, primo i miei genitori neanche li nomini figlio di troia slava, ce la giochiamo noi 2, anche perchè come vedi non sei il solo a saper offendere. Secondo impara a leggere le targhe, Piazza Unità d'Italia si chiama così e sempre si chiamerà così, guardati le bandiere che vi sventolano, c'è il Tricolore e quella europea, guarda i lampioni che commerano i fanti italiani, per non parlare del molo o del bar lì in piazza, che col loro solo nome e con i monumenti appresso ricordano l'evento della prima nave da guerra giunta nella città liberata!
Ah puoi non credere che sono cintura nera, a me frega davvero poco, ma se vuoi appena sò il giorno in cui tornerò a Trieste con i miei ex-commilitoni ti avviso, naturalmente è chiedere troppo ad un codardo sloveno di presentarsi da solo e disarmato,ma in fondo ti capisco, a quell'età(spero per te,altrimenti sei un poverino) avrai moglie e figli,un lavoretto e tutto da perdere, io invece non ho un cazzo da perdere,per cui sta rilassato, ti conviene.

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Per Gabriele
by Federico Degni Friday, Sep. 05, 2003 at 7:40 PM mail: federico.degni@degni.it

Caro Gabriele, il popolo più conosciuto al mondo per codardia è quello italiano, non certo quello sloveno.
Del resto, da Istra e Dalmacija sono scappati 300.000 vigliacchi italiani, non sloveni. Scappati a gambe levate, con le bandiere ben nascoste nel sedere...

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X Gabriele
by rome boys Saturday, Sep. 06, 2003 at 8:44 AM mail:

Se tu non sei fascista, ed ho motivo di crederlo ( i fascisti si riconoscono sovente in un ideologia europeista e "internazionalista" e non sembrano molto appassionarsi alle dispute nazionaliste tradizionali )dovrai riconoscere una cosa: se l'Italia ha perduto, accanto a terre etnicamente slovene e croate, terre ad indiscutibile prevalenza italiana (tale era certamente l'Istria costiera occidentale da Capodistria a Pola) lo deve alla politica sciagurata del regime fascista e del suo capo. Come ha notato Claudio Magris, l''inetta e ottusa politica di snazionalizzazione attuata dal fascismo negli anni precedenti, poi, ben lungi dal rafforzare l'italianità di quelle terre, l'aveva indebolita, provocando un esasperazione dei conflitti etnici e rendendo inviso agli slavi tutto ciò che fosse italiano.
Una volta riconosciuto questo, si può tranquillamente e in buona coscienza affermare che le foibe sono state una barbarie inaccettabile e che la Yugoslavia ci è andata con mano parecchio pesante nelle mutilazioni demografiche e territoriali inferte all’Italia.

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Roma boys
by Federico Degni Saturday, Sep. 06, 2003 at 10:17 AM mail: federico.degni@degni.it

Sono totalmente d'accordo con te e soprattutto con Magris.

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x rome boys
by Gabriele Saturday, Sep. 06, 2003 at 6:27 PM mail:

La politica fascista fu sciagurata, in quanto scelse la parte sbagliata e tentò l'occupazione di terre non italiane come ad esempio Lubiana, mentre per la Dalmazia si era ottenuto dalla debole Jugoslavia ( e ricordiamo che l'Italia uscita vittoriosa dalla Grande Guerra incuteva timore e rispetto al vicino slavo allora); una grande protezione per i nostri concittadini dalmati,almeno dal punto di vista istituzionale, che poi sul campo le cose fossero diverse è un fatto. Gli italiani di Spalato, Ragusa, Sebenico ecc. ottennero addirittura, caso unico per cittadini il cui territorio passa sotto la sovranità di un altro stato la cittadinanza italiana, e ricordo a proposito che allora non esisteva il concetto di doppia cittadinanza.
Il confine giuliano era favorevole, c'era un vasto retroterra per Trieste che poteva sperare di riprendere il suo antico ruolo di porto dell'Europa centrale, così come Fiume quello di porto verso l'Ungheria, e quasi sicuramente gli slavi si sarebbero a distanza di 80 anni italianizzati col tempo come è accaduto ai tedeschi del tarvisiano (uno dei pochi territori non italiani fisicamente, giacchè vi ha la sua fonte la Drava), ormai compattamente italiani, fin dal 45, quando gli alleati pensarono di restituire la vallata all'Austria, ma in loco si accorsero che di germanico non c'era più nulla. E come sarebbe stata l'Italia di oggi con quelle terre è solo ipotizzabile, sicuramente sarebbe stata più potente, avrebbe un prodotto interno lordo che non è paragonabile a quello attuale con l'aggiunta dei PIL di quei territori ora sotto sovranità straniera; tutto avrebbe funzionato in sinergia, e lo sviluppo occidentale sarebbe giunto fino a Fiume anzichè arrestarsi a Trieste. Un buon confine anche ad Italia sconfitta sarebbe stato non dico la linea Wilson, ma almeno la linea americana che dall'alto Isonzo scendeva fino a Pisino e curvava fino all'Arsa, rimanendo il resto in mani slave, sarebbe stata comunque una dura punizione che ci avrebbe tolto Fiume, Pisino (patria di Fabio Filzi) ed Abbazia, per non parlare dei territori a nord, ma sarebbe stato sicuramente più giusto. Mentre con un'Italia vincitrice, che avesse accettato le offerte di Churchill: Dalmazia, Nizza e Corsica (tolte alla Francia ormai battuta dai tedeschi), ora sarebbe tutta un'altra storia, e l'Italia oltre ad avere un seggio permanente all'Onu avrebbe un confine che dal Varo arrivava a Fiume, scendendo verso le città costiere della Dalmazia,anche escludendo Ragusa illirica a sud e Segna con Carlopago a nord.
L'Italia fascista fece l'errore della scelta di campo in guerra e della mancanza di libertà all'interno, ma ciò elude completamente da ciò che furono le foibe, fatte da un popolo per eliminare un altro popolo, il nostro popolo, da terre che voleva rendere per sempre sue.

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Mailing list HISTRIA
by Pahor Sunday, Sep. 07, 2003 at 7:36 AM mail: samo@samo.si

vi segnalo la mailing HISTRIA, un covo di fascisti schifosi. Iscriviamoci in massa e contrastiamo le opinioni dei fascisti di quel forum lercio e schifoso!

per iscriversi basta mandare una mail a: histria-subscribe@yahoogroups.com

il sito ufficiale del covo nazista è:
http://members.xoom.virgilio.it/histria/

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Gabriele, CHE IGNORANTE!
by Federico Degni Sunday, Sep. 07, 2003 at 7:16 PM mail: federico.degni@degni.it

La DRAVA nasce in Sued-Tirol, non nel tarvisiano. CAPRONE!

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prrrrrrrr
by TITO Monday, Sep. 08, 2003 at 9:03 AM mail:

Ma lascialo perdere.gabriele ha dimostrato tante di quelle volte quanto e' ignorante che non ne vale la pena......Evidentemente sua madre aveva altro a cui pensare ( o meglio altro da "fare" :))) ...a buon intenditor poche parole),che mandarlo a scuola..... :))))


Ciao,ciao

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X Gabriele
by rome boys Monday, Sep. 08, 2003 at 9:33 AM mail:

La guerra con la Francia fu una vicenda poco onorevole, sono ben contento che alla fine abbia prevalso l'"altra" parte - quella antitedesca- e poi è errato insistere sulla nozione del "confine naturale" fino al Varo. Nizza già nella seconda guerra mondiale era una città da tempo francesizzata e non nutriva ambizioni di riunione alla "madrepatria" italiana.
Per quanto riguarda il Tarvisiano accade effettivamente quello che dici te, ma è un area assai circoscritta e posta all'incrocio tra tre popoli. Non credo proprio che gli sloveni del Carso o della Carniola, che vivevano in nuclei compatti, sarebbero stati italianizzati a distanza di tanto tempo. Troppo avanzato era il processo di maturazione dell'identità nazionale perchè potesse essere considerato un fenomeno reversibile.
Nel quadro dell'Italia repubblicana gli Sloveni e i Croati dell'entroterra slavo avrebbero probabilmente avuto uno sviluppo analogo ai tedeschi dell'Alto Adige, almeno negli ultimi vent'anni: cioè avrebbero mantenuto orgogliosamente la propria identità linguistica e culturale nel quadro di un ampia autonomia, pur divenendo in larga parte bilingui e nel quadro di un atteggiamento lealismo e di fedeltà nei confronti delle istituzioni repubblicane (ben pochi sono tra i sudtirolesi coloro che attualmente auspicano un'annessione all'Austria).

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per rome boys
by Gabriele Monday, Sep. 08, 2003 at 8:19 PM mail:

Concordo, ma vaglielo a dire a certi personaggi che non hanno mai aperto neppure un atlante di geografia e che sanno usare solo l'insulto e l'etichettamento contro chi non la pensa come loro, che Tarvisio sta in Friuli, e li vi nasce la Drava.
Certi insetti che tutto preferirebbero, perfino i marziani piuttosto che la propria nazione meritano solo la forca. Per l'insetto più grosso, quello con la mamma che all'epoca del suo concepimento faceva divertire i soldati italiani stanziati a Trieste; visto che tra noi non la vuoi risolvere continuiamo pure, ma quando tornerò a Trieste ti avviserò, occhio per allora, ti aspetto a braccia aperte.

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Per il cocciuto Gabriele
by Federico Degni Tuesday, Sep. 09, 2003 at 4:25 AM mail: federico.degni@degni.it

Forse oltre ad essere un lercio fascista ignorante, sei anche un handicappato. La DRAVA nasce in Sued-Tirol (per la canaglia fascista alto-adige).

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prrrrrr
by JOSIP BROZ TITO Tuesday, Sep. 09, 2003 at 4:16 PM mail:

Degni,elimina il "forse". :)

Ciao!!

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Un Link
by Per Tutti Tuesday, Sep. 09, 2003 at 5:45 PM mail:

Un sito apolitico da visitare con attenzione: http://digilander.libero.it/lefoibe/

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attn
by Per capire Tuesday, Sep. 09, 2003 at 6:46 PM mail:

Un sito apolitico per capire perche' si e' arrivati alle foibe (...chi la fa l'aspetti) da guardare con attenzione;
http://edu.supereva.it/bravagente
http://edu.supereva.it/bravagente

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X attn
by rome boys Wednesday, Sep. 10, 2003 at 8:03 AM mail:

E' la decima volta che viene postato questo sito, non hai siti nuovi da suggerirci?
Evita la scema e lugubre chiosa "chi la fa l'aspetti", dal momento che è acclarato che perlomeno una parte considerevole degli infoibati non aveva nulla a che vedere con azioni criminali, fasciste o no.

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Questioni di principio.
by Maramaldo Wednesday, Sep. 10, 2003 at 8:13 AM mail:

E' incredibile l'attendibilità di alcuni thread tenda a vivere di vita propria. Mi spiego:

E.c.

1a) Fosse ardeatine:
Affermo trattarsi di barbarie nazista > ho ragione, sono un sincero democratico.
Affermo trattarsi di reazione ad azioni ostili > ho torto, sono un porco fascista, trattavasi di legittimo atto di guerra.

1b) Foibe:
Affermo trattarsi di barbarie comunista > ho torto, sono un porco fascista.
Affermo trattarsi di reazione ad azioni ostili > ho ragione, sono un sincero democratico.

Qua c'è qualcosa che non mi quaglia...

Maramaldo

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:)
by :) Wednesday, Sep. 10, 2003 at 8:25 AM mail:

Solo un para' di merda puo' paragonare le fosse ardeatine alle foibe.
E tu, come sappiamo, sei un para' di merda.
Sciacquone.

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CVD
by Maramaldo Wednesday, Sep. 10, 2003 at 8:36 AM mail:

Come volevasi dimostrare. Strumentalizzare queste cose in chiave politica...che schifezza. Ok,l'idiota statisticamente esce allaluce subito; parlando seriamente, qualcuno per piacere può spiegarmi perchè avrei detto una cazzata?

Maramaldo

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No
by :) Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:05 AM mail:

>>> qualcuno per piacere può spiegarmi perchè avrei detto una cazzata?

NO.
Non serve spiegarti, e' autoevidente.
E' autoevidente che sei un para' di merda.

Ti pulisci educatamente gli angoli della bocca col tovagliolo e non scoreggi a tavola, ma non basta per essere una persona civile.
Il tuo fondo di para' di merda emerge sempre.

Siete sempre gli stessi pezzi di merda: algeria, somalia, genova.... cambia l'epoca e la geografia, ma la costante e' sempre quella, se servono atrocita' si trovera' sempre un para' che le compie.

Merde col paracadute.

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...
by Maramaldo Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:18 AM mail:

Ok, evito di litigare, non è bello sprecare tempo...e poi è OT (chissà come mai).

Quello che mi disturba è quelli che "ragionano" a 'sta maniera, se poi se si ritrovano qualche incisivo attaccato ad un manganello della Benemerita hanno pure il coraggio di lamentarsi...

Bye

Maramaldo

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Ovvio
by :) Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:28 AM mail:

Umpffff. :)

Ovvio che per un para' di merda la *benemerita* serva a spaccare i denti a chi non ragiona bene.

CVD: sei un para' di merda.

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X Maramaldo
by rome boys Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:35 AM mail:

Ignoro se tu sia un para o meno, ma non cambia poi molto.
E' molto discutibile che le foibe siano state una barbarie comunista. Le motivazioni ideologiche non andrebbero sopravvalutate a scapito di quelle nazionali.
Le foibe furono in parte il frutto avvelenato dell'occupazione della Yugoslavia da parte italo-tedesca ed in parte- sicuramente nel 45- il risultato di una operazione condotta a freddo e con assenza di scrupoli dalle forze di occupazione yugoslava o parte di esse.
Anche al di là delle foibe, bisogna tener presente che in quelle zone e di quei tempi se tu eri di sinistra, o financo un comunista italiano, ma avevi idee contrarie agli intenti annessionistico-imperialistici della Yugoslavia rischiavi egualmente di fare una gran brutta fine (vedi l'episodio di Porzus in cui venne ucciso tra gli altri il fratello di Pasolini).

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rome
by Maramaldo Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:45 AM mail:

E' molto discutibile che le foibe siano state una barbarie comunista. Le motivazioni ideologiche non andrebbero sopravvalutate a scapito di quelle nazionali.
Ok, metodologicamente non hai torto.

Le foibe furono in parte il frutto avvelenato dell'occupazione della Yugoslavia da parte italo-tedesca ed in parte- sicuramente nel 45- il risultato di una operazione condotta a freddo e con assenza di scrupoli dalle forze di occupazione yugoslava o parte di esse.
Ok,può essere.

Anche al di là delle foibe, bisogna tener presente che in quelle zone e di quei tempi se tu eri di sinistra, o financo un comunista italiano, ma avevi idee contrarie agli intenti annessionistico-imperialistici della Yugoslavia rischiavi egualmente di fare una gran brutta fine (vedi l'episodio di Porzus in cui venne ucciso tra gli altri il fratello di Pasolini).
Mi sapresti indicare delle fonti per piacere? non è per farti le pulci, è che di questi ultimi episodi non ho letto molto.

Grazie.

Maramaldo

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P.s.
by Maramaldo Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:54 AM mail:

Ovvio che per un para' di merda la *benemerita* serva a spaccare i denti a chi non ragiona bene.
No, però in certi casi un certo tipo di violenza verbale e non (la tua, e.c.), soprattutto quando immotivata, quando è inutile fare appello al buonsenso, trovo possa trarre gran beneficio da un po'di sane mazzate. Se no facciamo la prova,io vengo da te, ti tiro sampietrini, mi bardo col cuscino del gatto sulla cappella, il casco di Darth Vader in testa, scrivo due cazzate su di uno striscione (Tipo: ":) bastardo assassino etc.) e ti sputo addosso. Se la tua reazione sarà non violenta, parla pure male dei CC, se non va' a cagare. Ora torna pure a farti seghe che ho trovato qualcuno col crevello fra le orecchie,pirla. Se vuoi rispondere, fa pure,scusa ma non posso più cagarti.

Maramaldo.

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Maiuscole
by Maramaldo Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:57 AM mail:

E ho perso pure i bold per la strada. Eh, 'sti fascisti...

Maramaldo

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hm...
by luigi Wednesday, Sep. 10, 2003 at 9:57 AM mail:

per precisare la verita' storica (indiscussa a differenza di molte altre di cui si parla e a volte si sproloquia qui sopra) il fratello di Pasolini e gli altri uccisi a Porzus non erano di sinistra, erano antifascisti cattolici della divisione autonoma Osoppo. Furono si' uccisi perche' si opponevano all'annessione del Friuli alla Yugoslavia ma non erano di sinistra.

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Umpfffh
by :) Wednesday, Sep. 10, 2003 at 10:07 AM mail:

La logica non e' il piatto forte dei para' di merda.
Troppo esercizio fisico e poco al cervello.
I carabinieri sono stipendiati profumatamente per eseguire gli ordini, se non gli piace possono sempre cambiare mestiere.
Se caricano lo fanno perche' qualcuno di autorizzato lo ordina, non perche' prendono sputi.
Un carabiniere che picchia perche' e' stato insultato e' un carabiniere di merda e io capisco anche che, essendo di merda, trovi la tua solidarieta'.
Siete in pochi ad essere cosi' di merda ed e' giusto e umano che solidarizziate tra voi.
Una bella squadra di parassiti.... complimenti.

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...
by rome boys Wednesday, Sep. 10, 2003 at 10:28 AM mail:


http://www.romacivica.net/anpiroma/dossier/Dossier1a1.htm

E' un ampio,sebbene non esauriente, repertorio bibliografico su Porzus e sulle Foibe.

X Luigi:
hai ragione, Guido e gli Osovani erano cattolici.
Comunque molti anni più tardi Pier Paolo, in un (raro) intervento sull'argomento, che non sono in grado di rintracciare, mostrava di condividerne le ragioni e di disapprovare le tesi titine sull'argomento.
In generale, chiunque non condivisse i disegni annessionistici dei Titini, a prescindere dal colore politico, si esponeva in quel contesto a seri rischi.
Mi sembra indiscutibile.











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X TUTTI,GUARDATE L'INDEGNO
by Gabriele Wednesday, Sep. 10, 2003 at 10:28 PM mail:

Guardate questo bel sito che ho pescato:
http://www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/6666/degni.html

Si conclude con le belle parole "noi liberali"


E tu ti credi liberale gran pezzo di merda???????? Leggete tutte le porcate che ha scritto questo maiale infame, che se ti becco ti spacco a suon di legnate finocchio! Tu liberale??? Ma lo sai chi sono i liberali almeno? Lo sai che sono i liberali che hanno fatto l'Italia che tu odi tanto sfigato???
Tu sei solo un antitaliano, nemmeno un comunista, l'unica cosa di liberale che hai è l'uso di sostanze stupefacenti che di sicuro fai, ecco il liberalismo alla pannelliana, ma vai a farti fottere STRONZO! E non sporcare il nome dei liberali teppa.

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hehehehehh
by Tito Thursday, Sep. 11, 2003 at 10:22 AM mail:

Paolo e "io" hanno sicuramente studiato (se lo hanno fatto) in qualche scuola Italiana,visto il livello culturale che hanno dimostrato di avere! :)))))

Hehehe

w la Slovenia nell'Unione Europea e w l'Italia oramai in recessione e parte del terzo mondo (fonte sito ufficiale Unione Europea)

Ciao,ciao

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heheheheh
by Tito Thursday, Sep. 11, 2003 at 10:27 AM mail:

Quasi mi dimenticavo dell'italiano Istriano :)))))
Idiota;non esistono Italiani Istriani.
L'Istra e' in Croazia/Hrvatska e gli Istriani sono Croati!
Prenditi in mano un atlante geografico (ma dubito che tu nella tua baracca ne abbia uno...) e guardati dove si trovano l'Istra e la Dalmacija!

Ciao

p.s. avrai anche letto su tutti i giornali che da ottobre la Hrvatska CONTROLLERA' mezzo Adriatico prendendosi e eliminadno le acque internazionali! :)))))

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X Tito
by rome boys Thursday, Sep. 11, 2003 at 11:52 AM mail:

Non fare la figura dell'esterofilo provinciale,dovresti dire Croazia, non tutti sanno che significa Hrvatska. MOCKBA si chiama Mosca in italiano e Stockholm Stoccolma. Non per questo qualcuno pensa di introdurre la toponomastica bilingue o l'italiano nei rapporti amministrativi in Russia e Svezia :-)
A parte questo, mi pare evidente che tu critichi l'Italia dalla prospettiva di un nazionalismo oltranzista di destra.
Solo per curiosità, caro Tito, ma tu che partito voti dalle parti di Trieste?

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.....
by Tito Thursday, Sep. 11, 2003 at 2:00 PM mail:

Voto per TITO!
E votero per il partito che si decidera' UNA VOLTA PER TUTTE ad aprire le foibe e a contare i corpi.
Ma evidentemente sanno che il numero di corpi e' bassissimo rispetto alle cifre sbandierate per anni.
E poi ,prima di chiederle le foibe,gettarci dentro gentaglia fascista e gabriele con la famiglia.

Ciao,ciao

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risposta
by Mario Monday, Sep. 15, 2003 at 4:44 PM mail:

GIUSTO!Concordo pienamente!
Cordialita'!

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Gabriele, sono qui
by Federico Degni Thursday, Sep. 18, 2003 at 6:15 PM mail: federico.degni@degni.it

Gabriele, eccoti il mio numero: 340.8442559; puoi chiamarmi così ci vediamo di persona.
Ti adiri perché difendo le minoranze che questo porco paese non tutela? Beh, non mi stupisco: sei un fascista. E non mi stupirò neanche del fatto che non mi chiamerai. Perché voi fascisti siete dei vigliacchi, come ampiamente dimostrato dalla FUGA che avete fatto da Istra e Dalmacija...

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SULLA QUESTIONE DELLE FOIBE: ORIGINE, STORIA, CAUSE E RESPONSABILITA'
by Koba Thursday, Sep. 18, 2003 at 6:20 PM mail:

http://www.pmli.it/questionefoibe.htm

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A
by Gabriele Friday, Sep. 19, 2003 at 3:02 AM mail:

Ah devo pure spendere soldi a chiamarti. E magari devo pure prendere il treno per venire da te, comodo però.
Per fare cosa poi? Vuoi una bella rissa? Per me va bene, non ci spendo certo i soldi, in ogni caso ti dico che ho 24 anni, sono alto 1,78 per 74 kg, faccio full contact da 5 anni e sono cintura nera. L'ho presa solo a luglio la nera devo essere sincero,ma sempre nera è, anche se ha poca importanza.
Ora tu non hai fatto niente a parte propaganda spicciola che leggono 4 gatti, se tu fossi un marrano che veramente combattesse per distruggere l'Italia come ardentemente vuoi puoi star certo che che se tu sei su un fronte per rovinare l'Italia, io sono sull'altro per salvarla, e col fucile.
Io sono di Ancona, se vuoi spendere tu i soldi fallo, così come non vedo cosa potresti dirmi per telefono (pagando io ovviamente), una gay line forse? No non sei gay, almeno questo, ci insulteremo un pò o magari si calmerebbero gli spiriti visto che dal vivo è sempre diverso, con quale risultato? Io sono e rimango nazionalista, tu rimani antitaliano,ed anche se ti riempissi di legnate o tu a me per farmi o farti sputare quello che vuoi sentire saresti, e sicuramente sarei, capace di rompermi/ti la testa alla prossima occasione. Quindi non risolvi proprio niente parlando al telefono,tanto meno se devo pagarti io la telefonata, organizza un'insurrezione di sloveni a Trieste e vedrai che vengo su un mezzo militare e in mimetica, guarda per l'occasione ti telefonerei pure.

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heheheh
by TITO Sunday, Sep. 21, 2003 at 7:05 PM mail:

Gabriele,vieni,vieni su.......ci sono ancora delle foibe aperte!E mi raccomando;porta pure tua madre (se sai chi e') ! :)))

Ciao,ciao

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....
by Uno Sunday, Sep. 21, 2003 at 8:41 PM mail:

Federico degni, è inutile che ti agiti tanto e dai del fascista agli altri, perchè tu sei solo una merdina di anti-meridionalista...fottiti asino

Comunista meridionale

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hihihihi
by TITO Monday, Sep. 22, 2003 at 12:06 PM mail:

Allora,Gabriele?Sei gia' in viaggio con la campagnola e con il moschetto dell' "esercito" Italiano?

heheheheh

Ciao,ciao

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.
by Gabriele Friday, Sep. 26, 2003 at 4:08 AM mail:

Appuntamento metà di gennaio, poi ti dirò il giorno e l'ora precisa, in piazza dell'Unità d'Italia, da solo.
Non ti risponderò più, ci vediamo quel giorno merda figlio di cane e troia slavi.

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***ds
by TITO Friday, Sep. 26, 2003 at 8:11 AM mail:

heheheh e mi raccomando: PORTA ANCHE LA PIZZA E IL MANDOLINO!!

Josip Broz Tito

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FASCISTI!
by Olindo Antico Sunday, Sep. 28, 2003 at 6:41 AM mail: olindoantico@supereva.it

Yeti, vediamo se hai il coraggio di confrontarti con me visto che per paura delle mie idee mi hai ripetutamente cacciato dalla vostra lista....

Hai scritto che voi sareste stati CACCIATI da Istra e Dalmacija.... CACCIATI? Ma la piantate con queste balle?
Ma spiegami come fate a dire CACCIATI se MIGLIAIA (non decine) di voi sono RIMASTI e sono stati trattati benissimo?!?!? Siete dei BUGIARDI, questa la verità. Dei FASCISTI animati da RAZZISMO e da complesso di superiorità anti-slavo. Ed allora è giusto che ve ne siate andati! Terre di convivenza come Istra e Dalmacija infestate da canaglia fascista che andava in giro a vietare ai fratelli slavi di usare lo sloveno ed il croato.

Nomi, cognomi e toponimi italianizzati. Ma non vi vergognate? Oggi venite a piangere? Cosa facevate allora? Appoggiavate il fascismo? E allora che possiate MARCIRE nel fango della storia, nel immondezzaio della società per sempre!

W la convivenza in Istra e Dalmacija!

W la fratellanza italo-slava anti-fascista!

W il Battaglione Pino Budicin: JURIS, JURIS, ALL'ATTACCO!

ZIVOT DAMO, TRST NE DAMO!

BOLJE GROB NEGO ROB!

W Trieste VII REPUBBLICA JUGOSLAVA!

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****
by TITO Monday, Sep. 29, 2003 at 8:26 AM mail:

SMRT FASIZMU,SVOBODA NARODU I GABRIELE U FOIBO!

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****
by TITO Monday, Sep. 29, 2003 at 7:08 PM mail:

Hei GABRIELE, vieni vieni a Trieste...tanto noi abbiamo la corrente elettrica GRAZIE ALLA SLOVENIA!!!(leggiti i giornali)..... :))))))))))))))))))

Ciao,ciao

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scusate
by scusate Monday, Sep. 29, 2003 at 8:04 PM mail:

Qualcuno mi spiega la contradizione per la quale un comunista non possa rispettare i morti delle foibe???
scusate,mio bisnonno era partigiano, C O M U N I S T A della garibaldi ed e'stato ucciso da quelli del corpus (infoibato);ora ,io che sono comunista,dovrei sputare sulla tomba di mio nonno solo perche'non era daccordo con la slovenizzazione della costa???grazie di un eventuale illuminazione

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re:
by maggio Monday, Sep. 29, 2003 at 9:09 PM mail:

Ma quale slovenizzazione????
Gli Sloveni sulla costa di cui tu parli sono AUTOCTONI.
Sai cosa significa??

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eeee
by eeee Monday, Sep. 29, 2003 at 9:12 PM mail:

forse tu non lo sai ma tito voleva prendere le terre della costa adriatica...secondo loro e'terra slava fino a monfalcone e oltre...chiudi la fogna prima di parlare EMERITO COGLIONE

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vero....
by Lucia Tuesday, Sep. 30, 2003 at 7:51 AM mail:

Invece ha raghione;a Triezte,Monfalcone,Gorizia,Udine e Tarvisio viviono circa 70.000 Sloveni, AUTOCTONI.
Proprio in questi giorni e' stata approvata la mappa dove verra' applicato il bilinguismo ed e' inclusa anche la CITTA' di Trieste (per la provincia era ovvio;li si parla solo in SLoveno..).Per cui ,studia un po di storia....

Cs

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....
by rome boys Tuesday, Sep. 30, 2003 at 8:14 AM mail:

Lucia, sarai mica quel coglione di Federico Degni?
Comunque, certo che sono autoctoni, ma è assurdo rivendicare tutti i territori dove si trovi anche un solo sloveno autoctono. Seguendo questo principio, sarebbe stato del tutto legittimo per l'Italia richiedere tutta la costa dalmata fino a Dubrovnik(Ragusa) e oltre, fino alle bocche di Cattaro. La cosa più equa in queste vicende è ovviamente quella di tenere conto della volontà della maggior parte della popolazione, cosa che purtroppo - e drammaticamente- non è stato sempre possibile nella storia!

Comunque le argomentazioni di sti titini so' un delirio, un arrogante nazionalismo mascherato da motivazioni antifasciste. Fortuna che la loro presenza malefica è limitata a Trieste e dintorni.

Saluti.




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Rispetto per i martiri delle foibe
by Federico Degni Wednesday, Oct. 01, 2003 at 9:53 PM mail: federico.degni@degni.it

ammesso, e non concesso, che nelle foibe siano finiti anche degli innocenti (e questo non è MAI stato dimostrato), noi liberali di sinistra non rispettiamo i morti delle foibe finché i LERCI FASCISTI - porci sciacalli - strumentalizzeranno questi morti.
Detto questo, si sappia che non proverò MAI rispetto ma solo DISPREZZO per chi, morto o vivo, abbia anche solo una volta pensato (o - peggio - detto): GLI SLAVI SONO ANIMALI, GLI SLAVI SONO INFERIORI, ECC. ECC.
Chi ha pensato - o detto - queste cose ed è finito in foiba SE LO E' MERITATO.
Chiedo poi a tutti coloro che oggi PIANGONO per l'esodo e le foibe DOV'ERANO quanto gli squadristi fascisti andavano in giro per l'Istria a seminare violenza contro i fratelli slavi.

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*****
by TITO Thursday, Oct. 02, 2003 at 8:05 AM mail:

Federiko, sta cemo radit sa GABRIELE?
BACIMO GA U FOIBO!!! :)

ZDRAVO!

Josip

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già
by rome boys Thursday, Oct. 02, 2003 at 8:51 AM mail:

Non c'e dubbio. Nessun rispetto per chi sostiene che gli slavi siano animali o esseri inferiori. Questo vale anche per chi si rivolge allo stesso modo nei confronti di - che so - ebrei, neri... o meridionali in quanto tali. Alza un po' la testolina e vatti a rileggere qualche tuo commento precedente prima di dare lezioni di antirazzismo a qualcuno.

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a degni
by rome boys Thursday, Oct. 02, 2003 at 11:32 AM mail:

Proprio perchè i fascisti, che non hanno minimamente le carte in regola per dare lezioni su questo tema, strumentalizzano tale vicenda, occorre che a parlarne siano gli antifascisti, senza che questi vengano etichettati in modo erroneo e insulso.
Che gli slavi siano esseri inferiori o animali è un'idiozia inqualificabile.
Come lo è descrivere gli americani come assassini imperialisti o i tedeschi come bastardi brutali nazisti.
Come lo è descrivere gli italiani come vigliacchi lavativi filofascisti.
Come lo è descrivere i meridionali come sottosviluppati mafiosi.
Se anzichè trolleggiare su internet, ti limitassi a sostenere tali sacrosante ( e banali ) verità tutti sarebbero d'accordo, tranne forse qualche fascista antislavo.

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x rome boys
by x rome boys Thursday, Oct. 02, 2003 at 12:07 PM mail:

caro mio casomai qualche FILOTITINO ANTIITALIANO definira'gli italiani dei fascisti ANIMALI,non certo un fascista antislavo(stiamo parlando della parte yugoslava mi pare...dnq)

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x udo
by x udo Thursday, Oct. 02, 2003 at 2:43 PM mail:

fatte du'risate....zio cattivo

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Gabriele? un fesso
by Federico Degni Thursday, Oct. 02, 2003 at 4:10 PM mail: federico.degni@degni.it

Ma sta me briga za Gabriele, neka ide u picku materinu....

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Poesi sull'Istra-Istria
by Federico Degni Thursday, Oct. 02, 2003 at 7:52 PM mail: federico.degni@degni.it

Oh Istra, bella e ridente
oramai non più schiava di quella gente
Dagli oppressori violenti resisti
Ora sei libera dai quei porci italiani fascisti

E nelle case dove il profumo è di mosto
non c'è più l'infame italiano ad occuparti il posto
Oramai quella gente se ne è per sempre andata
Giustizia è stata fatta ed è stata infoibata

Ora goditi Istra il vento della libertà
Ché Madre Croazia ti ha restituito la dignità
Dignità di parlare la tua nobile lingua
Con la speranza che il ricordo dell'italiano presto si estingua

Parla, o Istra, parla il tuo verbo
Ora che sei libera pure dal serbo
Non più oppressi, mai più schiavi
Liberi di vivere fieri dei vostri avi

Trst, Oktobar 2003, FEDERICO DEGNI

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bleah...
by rome boys Friday, Oct. 03, 2003 at 7:51 AM mail:

Proprio una bella poesiola, una vera cagata da fascista croato.
A questo punto devo proprio dirtelo, perchè non sbaracchi, te ne vai dai tuoi amici ustascia e chiedi la cittadinanza croata?

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*******
by TITO Sunday, Oct. 05, 2003 at 3:05 PM mail:

TRST JE NAS!

Josip

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rome boys si ritira dalla contesa
by rome boys Sunday, Oct. 05, 2003 at 4:32 PM mail:

Forse fareste bene a prendervela sta Trieste. Perderemmo una ridente(?)città di mare con un simpatico castello-bomboniera annesso. Ma anche alcuni dei concittadini più insopportabili e rompipalle presenti nello stivale e forse nell'intero globo terracqueo.

ridendo e scherzando sto thread sta assumendo dimensioni mostruose...sarà il caso di rottamarlo o di darci un taglio...beh, mi congedo definitivamente dalla discussione e lascio campo libero a tito e al troll.
bye bye




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****
by TITO Monday, Oct. 06, 2003 at 9:24 AM mail:

Ridente citta'???
Fino all'annessione alll'Italia,Trieste era il PIU'IMPORTANTE porto d'EUROPA!!!!
Dopo e' cominciato il declino!Trieste e' ora una citta' morta.Anche la ferriera ,la piu' grande industria di Ts,ha chiuso.Entro dicembre 300 aziende chiuderanno.....E' LA FINE!!! GRAZIE ITALIA!

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*****
by TITO Tuesday, Oct. 14, 2003 at 4:00 PM mail:

GABRIELE kde si? Jebem ti mater!

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Sloveni: Maestri di civilta'
by Alba Wednesday, Oct. 15, 2003 at 2:29 PM mail:

Gli sloveni, seppur per anni umiliati come "Sciavi!" dai civilissimi triestini, non hanno mai serbato ostilita' o sentimenti di vendetta...
Basta venire in Slovenia e vedere con proprio occhi come gli stranieri vengono rispettati e ben accolti.
Io sono privilegiato perche', essendo cittadino italiano in Slovenia, con ambedue le cittadinanze, mi posso rende conto delle sproporzionate diversita' di "trattamento" riservate agli italiani in Slovenia e agli sloveni in Italia. Per fare un esempio un po' "ridicolo"...poco tempo fa, un italiano del luogo (Capodistria), si e' spintio addirittura a chiedere al Comune, che venga messa anche la targhetta in bilinguismo anche sul cassonetto della spazzatura. E non c'e' niente da ridere ma da riflettere. Quando mai a Ts, uno sloveno potra' permettersi di chiedere una cosa simile, se non puoi neanche parlare liberamente la sua lingua per la strada, senza avere qualcuno che lo guardi "per traverso"?
Aveva ragione quel poeta triestino a dire "Trieste: la citta' piu' fascista d'Italia".
Fascistoni di Trieste, venire in Slovenia a cercare di capire cosa significhi la parola CIVLITA'!

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Per Gabriele
by Alba Wednesday, Oct. 15, 2003 at 6:56 PM mail:

Dando una veloce ma attenta occhiata alle tue dichiarazioni, posso solo dirti, da tuo coetaneo, senza usare parole volgari, che tu sei una persona indegna dell'appellativo "civile".
Sai, vero su cosa si basa la civilta'?
Non solo saper salutare qualcuno per la strada o comportarsi bene al bar, ma, soprattutto, sopra ogni altra cosa, il rispetto per il prossimo, che sia sloveno, albanese, negro, coreano, grasso, vecchio, rosso o biondo di capelli, malato, atletico o sulla carozzella!
Tu evidentemente sei uno di quelli, che io definisco "geneticamente maligni" cioe' quella razza bastarda di gente, che trae piacere ad infliggere sofferenze ad altri esseri umani. Allora ti dico una cosa:
c'e' un bel posticino verde, in Polonia, si chiama Auschwitz! Sei avrai occasione di andarci o perlomeno, di sentirne parlare, sappi che sei tu uno di quelli che l'ha ideato, sei tu che con il tuo "gene maligno" ha fatto trasferire migliaia e migliaia di esseri umani inermi, donne con i bambini, anziani malati...sei ancora tu che hai diviso le madri dai figli, che hai tolto a loro ogni dignita', che gli hai trucidati disumanamente nelle camere a gas, sei tu che hai svoloto orrendi e sadici esperimenti su persone, sei tu che hai azionato la valvola del gas che ogni volta spezzava la vita di tuoi fratelli e sorelle.
E ogni volta che vedrai, in Tv o nelle foto, le montange di cadaveri, i capelli e i denti strappati via con disumana ferocia alle vittime, le scarpette dei bambini, le lunghe colonne di treni con il loro carico di morte, il fumo nero e denso dei forni crematori...beh, sappi che sei stato TU a fare una cosa simile! TU e tutti quelli "geneticamente maligni" come te. Magari sarai anche un distinto signore, molto colto, che conosce la letteratura giusta, la musica piu' raffinata, amante della bella Arte e delle scienze ma ricorda che tu sei indegno dell'appellativo "essere umano"!

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Vi é andata bene che non ci sono più guerre!
by Pietro Micca Wednesday, Oct. 22, 2003 at 5:31 AM mail: Pietromicca@libero.it

Ho letto le cattiverie che dite sull'Italia e il vostro compiaciento per lo stupro di una ragazzina di 13 anni ad opera dei partigiani sloveni solo perché italiana, ovvero per le foibe.
Io vi dico solo questo: ricordatevi sloveni e croati, vi va di lusso che non ci sono guerre perché da noi le avete sempre prese a cominciare da quando eravate schiavi della Serenissima Repubblica di Venezia.
Potete baciare l'erba dove passano americani ed inglesi perché se non era per loro rimanevate i servi che siete stati sempre.
Eravate servi degli austriaci, vi usavano come manovalanza per i lavori sporchi (vedi le stragi che faceste nelle 10 giornate di Brescia durante il risorgimento italiano.
Quando avete cercato di distrugere l'ITALIA,con la compartecipazione di tedeschi, bosniaci, ungheresi e turchi, cioè nella prima guerra monidiale, le avete prese alla grande.
Nell'ultima guerra, se non fosse stato per gli Alleati eravate nuovamente i soliti servi dei tedeschi come ustascia e come lacché dei russi.
I nostri alpini erano stati distrutti in Russia sennò sarebbero bastati pochi battaglioni per mettervi in riga.
Ora non é piùil tempo di fare la guerra, l'ITALIA é una delle prime 7 potenze del mondo la tra i le grandi potenze economiche e voi siete rimasti i poveracci senza iniziativa che siete sempre stati ...é comprensibile il vostro odio per la nostra cultura, ilnostro genio, la nostra arte, la nostra laboriosità, la nostra ricchezza, non vi é bastato che vi regalassimo le nostre ( nostre perché furono da noi soli costruite) perle come Ragusa o Pola...putroppo ci odierete sempre perché siete avvelenati della stessa invidia che hanno i servi senza speranza di emancipazione nei confronti degli Dei.

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IDIOTA
by TITO Wednesday, Oct. 22, 2003 at 8:11 AM mail:

L'ignoranza degli Italiani non e' presunta;vai sul sito EU e guarda te stesso....I PIU' IGNORANTI D'EUROPA anche quest'anno.
7 potenza economica mondiale?SI,ma negli anni ottanta!! :)))
Vai su europa.eu.int/index_en.htm : L'Italia E'ULTIMA in TUTTO (con il Portogallo)
2) La Jugoslavija e' stato L'UNICO PAESE che si e' liberato degli occupatori DA SOLO ,senza l'Intervento della Russia e degli alleati (studia,studia IGNORANTE);non fai altro che confermare quanto gli Italiani siano ignoranti.
3)Spiega dove e quando l'Italia avrebbe vinto qualcosa (attendo una risposta) ! :)))))))))) ( o per vittoria intendi questo: http://edu.supereva.it/bravagente :)) )
L'ITALIA e' lo zimbello del mondo ,da sempre!
4)Me la cavo con l'Italiano,forse perche' sono Italiano...; IDIOTA!
Sono di Trieste/Trst e godo vedere ogni giorno di piu' come questa citta' sta andando a fondo (leggi i giornali) e a 5 km la Slovenia ha un economia forte e (Notizia de IL SOLE 24 ORE - settembre) tra 4 anni sara' tra i primi cinque paesi piu' sviluppati dell'Unione Europea.
G O D O !!!Godo vedere questa Italia di merda andare sempre piu' in basso (anche se e' gia' ultima in tutto...piu' in basso di cosi') a causa di gente ignorante come te! :)))

«L'Italia è l'unico paese che ha perso la guerra CON DISONORE.L'Italia e'un paese che non finisce mai una guerra con gli stessi alleati con cui l'ha cominciata»

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X l'IDIOTA
by TITO Wednesday, Oct. 22, 2003 at 8:33 AM mail:

P.s. Prendi in mano un'atlante geografico (ma tu da tipico Italiano,dubito ne abbia uno.Al contrario sicuramente ha la Gazzetta dello SPort .. :) Questa' e' l'Italia, CALCIO e VELINE!Il sistema scolastico e' vecchio e allo sfascio? Chissenefrega!Abbiamo Totti!!! ::))) )
Dicevo....Pola e Ragusa NON ESISTONO!Prenditi un atlante geografico e usa i NOMI ORIGINALI; PULA e DUBROVNIK! IGNORANTONE!

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istria
by padano Wednesday, Oct. 22, 2003 at 10:09 AM mail:

bella roba!

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idiota: sintesi del pensiero politico di Tito
by Pietro Micca Wednesday, Oct. 22, 2003 at 11:12 AM mail: pietromicca@libero.it

Caro Tito, presumo che il titolo "Idiota" scritto in calce ai tuoi sguaiati e livorosi interventi - tipici del servo arrabbiato abituato a intravedere gli altri da sotto in sù - rappresenti l'icastica sintesi del tuo pensiero politico.
A proposito, pensavo tu fossi slavo per via della lotta feroce che ingaggi con la grammatica italiana ogniqualvolta scrivi i tuoi interventi.
D'altronde, caro amico, capisco che il fatto di vivere male nella tua pelle (come la maggior parte dei frequentatori di questo sito), ti induca verso l'unica fonte di godimento che un poveraccio come te possa permettersi, ossia quella di sperare nelle disgrazie dell'Italia e degli altri in generale. Forma di piacere tipica dei falliti.
Ad ogni buon conto, insoddisfatto interlocutore, non dimenticare che il progresso umano deve molto all'Italia.
L'apparato legislativo romano, l'ingegneria, l'architettura, la scienza e tante altre cose derivano dalla fecondità del genio italico.
Che cosa deve l'Umanità al contado Croato-sloveno? Nulla, se non forse le sadiche tecniche per impalare i turchi e gli avversari in generale.
Un'ultima cosa, fa piacere vedere una persona istruita come te riesca ad articolare prevedibili sciocchezze anche in Storia. Dovresti sapere, caro Tito (nome di un famoso capomafia croato del secolo scorso), che senza gli Alleati e i Russi, che tenevano impegnate gli eserciti italo-tedeschi, la vostra lotta sarebbe stata ben poca cosa e sarebbe durata a while. La dimostrazione é nei fatti d'arme del 41, allorquando in poche settimane gli italiani arrivaro a Lubiana e i tedeschi a Belgrado.
Su una cosa hai ragione, furono gli italiani ad aggredirvi, ma solo a seguito della decisione di Hitler e questo la dice lunga sulle indubbie responsabilità del fascismo - regime violento e buffonesco come molti degli interventi che sin qui ho letto - che ci portò a fare gli scudieri ai tradizionali nemici( no, voi non potete ambire al titolo di nostri nemici.....austriaci e tedeschi sì, voi, poverini, no).
Un appello supergiovani quarantenni alla Casarini. Guardatevi dentro e annusatevi, c'é molto puzza di fascismo rosso e di intolleranza in quello che scrivete...altro che pace!
Prendo atto, peraltro, che é stato censurato il mio intervento quello al quale hai tentato goffamente di rispondere; d'altronde é tradizione dei rivoluzionari sconcusionati e violenti quella di cercare di controllare le idee altrui.
Vi saluto campioni della pace e della tolleranza, fautori del mondo nuovo, non credo che sprecherò ulteriormente il mio prezioso tempo per rispondere ai vostri deliri tipici di chi é costretto, dalla poca dotazione che madre natura gli ha concesso, a guardare e replicare al mondo e agli altri da una bassa posizione, ovvero da sotto in sù.
Pietro Micca

PS Ci vediamo a Trieste a Maggio 2004 sfilerò con gli Alpini all'Adunata Nazionale, tanto perché gente come te sappia che in Italia non ci sono solo fancazzisti, ma esiste ancora gente montanara e quadrata, e che sono la maggioranza .

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Tito campione
by Pietro M. Wednesday, Oct. 22, 2003 at 11:24 AM mail:

Caro Tito, presumo che il titolo "Idiota" scritto in calce ai tuoi sguaiati e livorosi interventi - tipici del servo arrabbiato abituato a intravedere gli altri da sotto in sù - rappresenti l'icastica sintesi del tuo pensiero politico.
A proposito, pensavo tu fossi slavo per via della lotta feroce che ingaggi con la grammatica italiana ogniqualvolta scrivi i tuoi interventi.
D'altronde, caro amico, capisco che il fatto di vivere male nella tua pelle (come la maggior parte dei frequentatori di questo sito), ti induca verso l'unica fonte di godimento che un poveraccio come te possa permettersi, ossia quella di sperare nelle disgrazie dell'Italia e degli altri in generale. Forma di piacere tipica dei falliti.
Ad ogni buon conto, insoddisfatto interlocutore, non dimenticare che il progresso umano deve molto all'Italia.
L'apparato legislativo romano, l'ingegneria, l'architettura, la scienza e tante altre cose derivano dalla fecondità del genio italico.
Che cosa deve l'Umanità al contado Croato-sloveno? Nulla, se non forse le sadiche tecniche per impalare i turchi e gli avversari in generale.
Un'ultima cosa, fa piacere vedere una persona istruita come te riesca ad articolare prevedibili sciocchezze anche in Storia. Dovresti sapere, caro Tito (nome di un famoso capomafia croato del secolo scorso), che senza gli Alleati e i Russi, che tenevano impegnate gli eserciti italo-tedeschi, la vostra lotta sarebbe stata ben poca cosa e sarebbe durata a while. La dimostrazione é nei fatti d'arme del 41, allorquando in poche settimane gli italiani arrivaro a Lubiana e i tedeschi a Belgrado.
Su una cosa hai ragione, furono gli italiani ad aggredirvi, ma solo a seguito della decisione di Hitler e questo la dice lunga sulle indubbie responsabilità del fascismo - regime violento e buffonesco come molti degli interventi che sin qui ho letto - che ci portò a fare gli scudieri ai tradizionali nemici( no, voi non potete ambire al titolo di nostri nemici.....austriaci e tedeschi sì, voi, poverini, no).
Un appello supergiovani quarantenni alla Casarini. Guardatevi dentro e annusatevi, c'é molto puzza di fascismo rosso e di intolleranza in quello che scrivete...altro che pace!
Prendo atto, peraltro, che é stato censurato il mio intervento quello al quale hai tentato goffamente di rispondere; d'altronde é tradizione dei rivoluzionari sconcusionati e violenti quella di cercare di controllare le idee altrui.
Vi saluto campioni della pace e della tolleranza, fautori del mondo nuovo, non credo che sprecherò ulteriormente il mio prezioso tempo per rispondere ai vostri deliri tipici di chi é costretto, dalla poca dotazione che madre natura gli ha concesso, a guardare e replicare al mondo e agli altri da una bassa posizione, ovvero da sotto in sù.
Pietro Micca

PS Ci vediamo a Trieste a Maggio 2004 sfilerò con gli Alpini all'Adunata Nazionale, tanto perché gente come te sappia che in Italia non ci sono solo fancazzisti, ma esiste ancora gente montanara e quadrata, e che sono la maggioranza .

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sempre in prima fila nel revanscismo
by arruolabili nel TEAM Wednesday, Oct. 22, 2003 at 12:29 PM mail:

sempre in prima fila...
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dal revanscismo al TEAM

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RIDICOLO
by TITO Thursday, Oct. 23, 2003 at 10:31 AM mail:

NOI DI TRIESTE AGLI ALPINI PISCIAMO ADDOSSO!

Ciao

P.s. e tu chi saresti?L'amichetta di GABRIELE?
NON GLI BASTA PIU' INCULARSI SUA MADRE??

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ammirazione
by Sara Friday, Oct. 24, 2003 at 1:06 AM mail: occhiverdi_s@hotmail.com

Pietro o comunque ti chiami, mi complimento con te per la bella figura che per fai fare al nostro paese, anch'io come te penso che l'Italia abbia fatto tanto se non di più degli altri, in ogni epoca.Se solo avessimo più amore e rispetto per la nostra patria!Se ne possedessimo un pò buzzurri come il signor Tito verrebbero fucilati per alto tradimento e la smetterebbero di inquinare questo mondo che di gente buona solo a lamentarsi ne ha già abbastanza.

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ssssss
by TITO Friday, Oct. 24, 2003 at 8:41 AM mail:

A far fare bella figura al nostro paese ci pensa gia' Silvio.. :)))

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hrrhr
by TITO Saturday, Oct. 25, 2003 at 11:11 AM mail:

GABIRIELE, invece di andare a piabgere in altri siti e cercare aiuto in giro.. :)))))))))))))) http://groups.msn.com/Lapatriaitalica/general.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=5216&LastModified=4675444187467816379&all_topics=0
BWAHAHAHAHAHAHAHAHA .... FATTI VIVO...D A L VIVO!!
Ma come...?Qui' parli di spaccare facce e denti e in giro ,dove vai a piangere,scrivi che odi la violenza??
heheheheh CONIGLIOOOOOOO

Ciao e salutami la tua mammina (se nel frattempo hai scoperto chi e') :))

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il gestore della patri italilica
by Spartaco Sunday, Oct. 26, 2003 at 4:03 PM mail:

rik il gestore della patri italica invita alla delazione alla polizia sul sito anticomunismo

http://groups.msn.com/anticomunismo/general.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=6389&LastModified=4675444189157892373

Da: Rick (Messaggio originale) Inviato: 24/10/2003 2.56
Invito tutti coloro detestano la violenza, le aggressioni verbali oltrechè fisiche a recarsi al sito:

http://www.poliziadistato.it/pds/cicomunicate/ci_comunicate_che.htm

Per segnalare le minacce, ingiurie, ed offese di ogni risma, alle persone, alle istituzioni, ed alla nazione, presenti sul sito:
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/131511_comment.php#276243

Che potete consultare, prendendo atto della necessità o meno di un controllo dell'autorità pubblica del su indicato sito.

Nell'inviare la lettera alla polizia dal sito: http://www.poliziadistato.it/pds/cicomunicate/ci_comunicate_che.htm indicare nome e cognome (non abbiamo nulla da nascondere noi persone oneste), ed e-mail, di seguito nell' apposito spazio per il messaggio io ho aggiunto questa frase, per chi volesse può copiarla ed incollarla, ovvero scrivere ciò che ritiene più opportuno:

--------------------------------------------------------------------------------


Vorrei segnalarvi un sito nel quale 2 personaggi, tale Federico Degni, e tale Tito, utilizza questo pseudomino, offendono, minacciano, ingiuriano pesantemente, io credo al limite della legalità, non solo persone che si oppongono al loro pensiero, ma anche le istituzioni e la nazione italiana in particolare.
Chiedo alla pubblica sicurezza di monitorare il sito:
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/131511_comment.php#276243
E di intervenire d'ufficio se vi siano gli estremi per un'azione penale o quanto meno in via amminstrativa.
Ringrazio per la cortese attenzione,
ossequi.


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ALLORA?
by JOSIP BROZ TITOTO Tuesday, Dec. 09, 2003 at 9:22 PM mail:

ALLORA CONIGLIO?
Dove sei sparito? LURIDO fascista Italiano del cazzo.Ti stai nascondendo?
Hai detto che passavi per Trieste.....non ti sei piu' fatto vedere.Prima di ripassare vedi di imparare lo Sloveno perche' qui' e' questa la lingua che si parla.

SMRT FASIZMU , SVOBODA NARODU!

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Triestino
by Eberniz Sunday, Dec. 28, 2003 at 8:22 PM mail:

Io sono triestino ed a Trieste parlo in italiano in qualunque attività stia facendo, forse tu vivi in una Trieste parallela piena di sloveni non sò.

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smrt denji
by Filippo Valguarnera Thursday, Mar. 04, 2004 at 10:14 PM mail:

Sempre tu brutto stronzo, sempre e solo tu dietro quei cloni.

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che stronzata hai detto....
by cassandra Tuesday, Feb. 01, 2005 at 10:11 AM mail: cassandra0205@yahoo.it

...la Foiba sarebbe vuota???Allora mio nonno e mio zio sono stati infoibati a casa tua???Erano antifascisti...colpevoli solamente di essere italiani e di esserne fieri...rileggiti la storia...ma quella vera....non quella costruita attorno ad una delle ennesime brutalita' perpretrate nei confronti dell'essere umano...e qui credo di aver detto tutto.

Cassy

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si
by x cassandra Tuesday, Feb. 01, 2005 at 10:20 AM mail:

tu informati sui crimini perpetrati in Jugoslavia da Badoglio e Roatta e vagamente capirai che l'odio per gli italiani era presente al di là dell'ideologia titina. Sai le guerre fomentano l'odio etnico. E chi ha cominciato per prima purtroppo ne deve sopportare il peso.

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E i Vostri Compagni che sono morti nelle Foibe?
by Un Fascista Monday, Feb. 07, 2005 at 10:30 PM mail:

Bè se 100mila donne e bambini sono un nulla..contenti voi però vi devo ricordare che tra quei 500.000 ci sono pure 400 partigiani comunisti Italiani gettati nelle foibe insieme ai "fascisti" quella non e stata una guerra tra fascisti e partigiani ma una pulizia etnica ai danni del nostro popolo almeno visto che non avete la coscienza di ricordare donne e bambini.....siate almeno riconoscienti ai vostri compagni che sono morti....per il solo motivo di essersi opposti alla strage di 100.000 italiani e vi devo anche ricordare che Tito e stato nemico del PCI visto che voi eravate Stalinisti e se sapete la vostra Storia chi era Stalinista in jugoslavia faceva la fine di di qualsiasi altro Italiano o Fascista

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Odio Etnico?
by SemPre Il Fascista Monday, Feb. 07, 2005 at 10:42 PM mail:

tu informati sui crimini perpetrati in Jugoslavia da Badoglio e Roatta e vagamente capirai che l'odio per gli italiani era presente al di là dell'ideologia titina. Sai le guerre fomentano l'odio etnico. E chi ha cominciato per prima purtroppo ne deve sopportare il peso.......ma d'avvero?
già quando parli di Badoglio ti do ragione visto che e stato il primo a volere la testa di Mussolini cmq allora visto che e chi comincia per primo......anche i tedesci avevano diritto a far fuori gli ebrei no? infondo chi aveva le banche chi aveva i terreni in germania? penso che oggi voi compagni vediate cosa succede in Israele no? non credo che ci sia bisogno di dire cosa combinano ai palestinesi.....e nella storia loro lo hanno sempre fatto ma nonostante io odio gli Ebrei e sono un Fascista non giustifico uno sterminio di 6milioni di persone...poi....non vi preocupate le foibe non toccano la vostra "resistenza partigiana" visto che i primi a finire nelle Foibe sono stati i partigiani Italiani

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IL MIO PENSIERO
by ELENA Tuesday, Feb. 15, 2005 at 5:06 PM mail:

PERCHE CANCELLARE DALLA STORIA ITALIANA UNA COSA DEL GENERE?! IL COMUNISMO HA FATTO SOLO DANNI.. HA RAGIONE SILVIO, BISOGNA DISTRUGGERLO!!!

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