Indymedia e' un collettivo di organizzazioni, centri sociali, radio, media, giornalisti, videomaker che offre una copertura degli eventi italiani indipendente dall'informazione istituzionale e commerciale e dalle organizzazioni politiche.
toolbar di navigazione
toolbar di navigazione home | chi siamo · contatti · aiuto · partecipa | pubblica | agenda · forum · newswire · archivi | cerca · traduzioni · xml | toolbar di navigazione toolbarr di navigazione toolbarr di navigazione toolbar di navigazione
Campagne

autistici /inventati crackdown


IMC Italia
Ultime features in categoria
[biowar] La sindrome di Quirra
[sardegna] Ripensare Indymedia
[lombardia] AgainstTheirPeace
[lombardia] ((( i )))
[lombardia] Sentenza 11 Marzo
[calabria] Processo al Sud Ribelle
[guerreglobali] Raid israeliani su Gaza
[guerreglobali] Barricate e morte a Oaxaca
[roma] Superwalter
[napoli] repressione a Benevento
[piemunt] Rbo cambia sede
[economie] il sangue di roma
Archivio completo delle feature »
toolbarr di navigazione
IMC Locali
Abruzzo
Bologna
Calabria
Genova
Lombardia
Napoli
Nordest
Puglia
Roma
Sardegna
Sicilia
Piemonte
Toscana
Umbria
toolbar di navigazione
Categorie
Antifa
Antimafie
Antipro
Culture
Carcere
Dicono di noi
Diritti digitali
Ecologie
Economie/Lavoro
Guerre globali
Mediascape
Migranti/Cittadinanza
Repressione/Controllo
Saperi/Filosofie
Sex & Gender
Psiche
toolbar di navigazione
Dossier
Sicurezza e privacy in rete
Euskadi: le liberta' negate
Antenna Sicilia: di chi e' l'informazione
Diritti Umani in Pakistan
CPT - Storie di un lager
Antifa - destra romana
Scarceranda
Tecniche di disinformazione
Palestina
Argentina
Karachaganak
La sindrome di Quirra
toolbar di navigazione
Autoproduzioni

Video
Radio
Print
Strumenti

Network

www.indymedia.org

Projects
oceania
print
radio
satellite tv
video

Africa
ambazonia
canarias
estrecho / madiaq
nigeria
south africa

Canada
alberta
hamilton
maritimes
montreal
ontario
ottawa
quebec
thunder bay
vancouver
victoria
windsor
winnipeg

East Asia
japan
manila
qc

Europe
andorra
antwerp
athens
austria
barcelona
belgium
belgrade
bristol
croatia
cyprus
estrecho / madiaq
euskal herria
galiza
germany
hungary
ireland
istanbul
italy
la plana
liege
lille
madrid
nantes
netherlands
nice
norway
oost-vlaanderen
paris
poland
portugal
prague
russia
sweden
switzerland
thessaloniki
united kingdom
west vlaanderen

Latin America
argentina
bolivia
brasil
chiapas
chile
colombia
ecuador
mexico
peru
puerto rico
qollasuyu
rosario
sonora
tijuana
uruguay

Oceania
adelaide
aotearoa
brisbane
jakarta
manila
melbourne
perth
qc
sydney

South Asia
india
mumbai

United States
arizona
arkansas
atlanta
austin
baltimore
boston
buffalo
charlottesville
chicago
cleveland
colorado
danbury, ct
dc
hawaii
houston
idaho
ithaca
la
madison
maine
michigan
milwaukee
minneapolis/st. paul
new hampshire
new jersey
new mexico
new orleans
north carolina
north texas
ny capital
nyc
oklahoma
philadelphia
pittsburgh
portland
richmond
rochester
rogue valley
san diego
san francisco
san francisco bay area
santa cruz, ca
seattle
st louis
tallahassee-red hills
tennessee
urbana-champaign
utah
vermont
western mass

West Asia
beirut
israel
palestine

Process
discussion
fbi/legal updates
indymedia faq
mailing lists
process & imc docs
tech
volunteer

Vedi tutti gli articoli senza commenti
LA VISITA IMPERIALE DI BILL GATES, AMERICANO A ROMA
by Wu Ming 1 Monday, Feb. 03, 2003 at 5:20 PM mail:

Il 31 gennaio 2003 il magnate dell'informatica Bill Gates sara' in Italia e interverra' in una delle conferenze sulla Globalizzazione promosse dalla Presidenza del Senato presso la Sala Zuccheri di Palazzo Giustiniani.


Chi scrive non ha elementi per sostenere che gli accordi per tale "qualificante" iniziativa siano stati presi dopo l'istituzione della commissione ministeriale "per l'open source nella pubblica amministrazione". Malignamente, aggiungo che quel "dopo" significa in realta' "a causa di".
Quel che e' certo e' che l'annuncio e' stato dato dopo la bocciatura di un emendamento alla Finanziaria 2003 presentato dal DS Pietro Folena, che riguardava proprio eventuali incentivi all'introduzione di software libero nell'amministrazione. Ed e' altrettanto certo che, nell'imminenza della visita, il ministro per l'innovazione Lucio Stanca - parlando anche a nome della suddetta commissione - si e' sperticato in lodi nei confronti di Gates, mostrando di bersi in una sola sorsata le fole di Microsoft sul suo progetto di "code source sharing" (ne parliamo sotto).
Saranno solo coincidenze, ma e' gia' successo che Bill Gates si recasse in visita in un dato paese (o avesse un incontro immancabilmente "franco e cordiale" col suo presidente) subito prima o subito dopo la rinuncia ad adottare il software libero. Durante tali visite e incontri, Gates ha ricompensato il paese di turno con cospicue donazioni. Nel giro di pochi mesi, e' toccato al Peru' (50 milioni di dollari in denaro, licenze e servizi di assistenza) e all'India (100 milioni di dollari per la ricerca sull'AIDS).
Cio' non e' servito a fermare l'effetto-domino dell'adozione di sistemi Gnu/Linux da parte delle istituzioni pubbliche di diversi paesi. Questo processo - gia' in fase avanzata nel Brasile di Lula - e' ormai ben avviato - o comunque all'ordine del giorno - in Norvegia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Finlandia, Messico, Corea, Thailandia, Filippine, Taiwan, Cina e Giappone.
Recentemente, la tendenza ha avuto un riconoscimento ufficiale da parte della Commission on Intellectual Property Rights, organismo indipendente nominato dal governo britannico: nel suo rapporto ufficiale, la CIPR ha criticato tutte le nuove leggi europee e nordamericane sul copyright digitale, facendo notare che la "pirateria informatica" e' favorita proprio dalle eccessive rigidita' e chiusure, indicando l'Open Source come alternativa credibile e concludendo: "Protezioni piu' forti e sviluppo di normative sul copyright possono ridurre l'accesso alla conoscenza necessario nei paesi in via di sviluppo per sostenere la formazione e la ricerca, e l'accesso a prodotti protetti come il software. Questo avrebbe conseguenze dannose per lo sviluppo delle loro risorse umane, delle capacita' tecnologiche, e per la povera gente".
Proprio qui sta il punto: i paesi poveri non possono piu' permettersi di pagare le licenze a Microsoft, stornando riorse che potrebbero essere investite in programmi di inclusione sociale. Da qui l'adozione di software "aperto", che in genere costa molto meno, puo' essere sviluppato e modificato in loco e corrisponde anche *filosoficamente* a un'idea di comunita', inclusione e partecipazione sociale.
E' innegabile che GNU/Linux si stia facendo strada in tutte le direzioni: ormai il 70% dei server di Internet "girano" su Apache, affidabilissima piattaforma GNU/Linux; nel mentre, sempre piu' singoli utenti adottano soluzioni open source: per chi ancora non "osa" cambiare sistema operativo, sono comunque adottabili valide alternative *libere*, programmi gratuiti e auto-installanti, altrettanto completi e meno ingombranti dei loro corrispettivi Microsoft:
senza sforzo si puo' passare da Office a Open Office (http://www.openoffice.org/) e da Internet Explorer a Mozilla (http://www.mozilla.org); infine, sono in via di sviluppo sistemi operativi open source per beni di consumo elettronici come palmari, telefonini, televisori, lettori DVD, forni a microonde...
Microsoft (e con essa i potentati del "sapere chiuso") tentano in tutti i modi di tamponare e correre ai ripari, ispezionando di persona le contrade dei ribelli, sviluppando sistemi hardware anti-"pirateria" (TCPA/Palladium, che con tutta probabilita' rendera' la situazione ancor piu' intricata e precaria) o battendo la via degli escamotages giuridici (la totale brevettabilita' di tutto cio' che concerna la programmazione, come se uno brevettasse l'alfabeto e pretendesse di percepire royalties ogni volta che lo si usa). Tuttavia il monopolista di Redmond non e' mai sembrato tanto alle strette e in difficolta'. Ricorda un po' quel ragazzino olandese col ditino nel buco della diga, con la differenza che non sta cercando di proteggere un intero paese bensi' la propria posizione di dominio e privilegio.
Nuove cause giudiziarie anti-trust si affiancano a quella - celeberrima - intentata dalla Netscape e non ancora giunta a termine: una corte federale di Baltimora ha da poco costretto Gates & compari a includere la tecnologia Java in Windows XP, dando ragione alla Sun Microsystems, che quella tecnologia ha inventato e che ha subito danni per via dell'incompatibilita' col sistema operativo piu' diffuso.
Dal canto suo, l'azienda inglese Sendo - ex-partner di Microsoft nello sviluppo di nuove tecnologie per cellulari super-intelligenti (gli "smartphones") - ha intentato una causa presso una corte federale texana, accusando Microsoft di aver messo in atto un "piano segreto" che prevedeva il sabotaggio e lo strangolamento del socio piu' piccolo, con accaparramento finale delle sue conoscenze (cfr. http://punto-informatico.it/p.asp?i=42610).
Per far piovere sul bagnato, basta aggiungere che il famigerato Digital Millenium Copyright Act, - legge ultra-repressiva entrata in vigore negli USA quattro anni fa - non ha ottenuto alcun risultato significativo nella lotta alla "pirateria" e anzi, i piu' strombazzati processi intentati a "pirati" sulla base del DMCA si sono risolti con assoluzioni ed effetti-boomerang mediatici (ne parleremo in seguito). In compenso, il DMCA ha diffuso paura, malessere e risentimento nelle comunita' di utenti, aumentando a dismisura l'odio per le grandi corporations (tra cui Microsoft) che avevano scatenato i loro lobbisti per farlo approvare.
La piu' recente mossa di Microsoft per allentare la stretta e' il progetto "Code Source Sharing", con cui si vorrebbe dare l'illusione di "andare incontro" al software libero/open source, ponendo l'accento sulla pubblica utilita': Microsoft ha annunciato che rendera' "trasparenti" a istituzioni accademiche e statali i codici sorgenti dei suoi programmi, e che la nuova release di Microsoft Office comprendera' il formato XML, formato aperto e non proprietario.
Da un lato si puo' parlare di una prima, parziale vittoria del movimento open source, che conquistando postazioni nelle pubbliche amministrazioni e nelle reti universitarie di molti paesi ha costretto Microsoft a scendere dal piedistallo e misurarsi su un terreno scivoloso; dall'altro lato, se si va oltre la retorica e il sensazionalismo di tali annunci, si vede che c'e' una forte componente di bluff.
Leggendo con attenzione si scopre che le pubbliche amministrazioni potranno vedere il codice sorgente ma non "alterarlo". La solita idiomatica montagna da' alla luce i soliti roditori, e Lucio Stanca si da' all'alpinismo. Quanto al formato XML incluso in Office, con tutta probabilita' si trattera' di una versione riadattata alle esigenze Microsoft, resa quindi "opaca" per limitarne la funzionalita' su altri programmi (cfr. http://www.apogeonline.com/webzine/2003/01/07/01/200301070101).
Ma torniamo alla visita di questo "americano a Roma" ("Macaroni... m'hai provocato e io te distruggo, macaroni! Io me te magno!"), a questo imperatore i cui "vestiti nuovi" sono ormai non-visibili a tutti: mentre le comunita' dei programmatori di software libero stanno organizzando iniziative di protesta e contro-proposta, il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana ha scritto una lettera aperta a Pera, Casini e B. chiedendo che - se la par condicio non e' solo questione miserella di cronometri e bilancini - si organizzi anche un incontro con Richard Stallman, fondatore del Free Software Movement e tra gli inventori di GNU, che sara' in Italia a marzo. All'indirizzo <http://www.quintostato.it/htmlstatic/080103gates/> e' possibile compilare un modulo per associarsi a questa richiesta.
Vogliamo accogliere l'imperatore con atteggiamento da sudditi? Perche' il "macaroni" dovrebbe lasciarsi magnare? E soprattutto, perche' assistere da semplici spettatori al trapasso di un'era, quando chiunque di noi puo' parteciparvi in prima persona, dando un piccolo contributo? Parafrasando Zarathustra, a cio' che sta per cadere bisogna dare una spinta, e mai come in questo momento i razziatori del sapere diffuso sono apparsi pericolosamente in bilico.

[Continua con "La guerra che stiamo vincendo / parte seconda: la fine dell'industria discografica"]

Per informazioni aggiornate su questi temi, si consiglia l'iscrizione a una o piu' delle seguenti newsletters:
Zeusnews - http://www.zeusnews.it/
Punto Informatico - http://www.puntoinformatico.it/
Quinto Stato - http://www.quintostato.it/
Apogeo on line - http://www.apogeonline.com/

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
boh
by asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 12:06 AM mail:

penso che il discorso open source, al di fuori dell'ambito professionale, purtroppo si riduca ad entusiasmare un'utenza particolare, (e nemmeno troppo numerosa a mio avviso), quella degli smanettoni, ex ragazzini cresciuti a botte di playstation, e quella degli idealisti che scelgono GNU come una forma di lotta (e convengo che ciò non è poco) contro Gates.
Il resto dell'utenza del pc, compreso il mondo femminile, se ne resta con Windows, non tanto perchè "non osa", ma perchè è poco stimolato dalle risorse offerte.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ah..
by sempre asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 12:20 AM mail:

tutto il resto del discorso è condivisibile, ma io uso winzozz, (di frode) insomma non mi frega proprio di buttarmi su linux, ho altre priorità di lotta.
amici come prima?

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Per asinello
by Pinguino Tuesday, Feb. 04, 2003 at 4:31 AM mail:

Amici come prima, ma se ti becchi un bel virus che ti fotte tutto il tuo lavoro poi non lamentarti...
Anch'io ho altre priorita', ma una cosa non esclude l'altra.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
precisazione sulla mia policy
by Wu Ming 1 Tuesday, Feb. 04, 2003 at 12:44 PM mail: giap@wumingfoundation.com

Come ho gia' dovuto fare un'altra volta, preciso che non sono stato io a postare questo mio articolo evidentemente gia' datato (era gia' stato postato qui sul NW, e non da me il 21 gennaio scorso).
Nel frattempo Bill Gates e' gia' venuto ed e' ripartito, e di cose nuove ce ne sarebbero da scrivere e infatti le scrivero'.
Non capisco perche' se uno forwarda qui un mio testo debba anche usare il mio nick, dando l'impressione che io sia un ossesso che continua a postare e ri-postare la propria roba. Io se un testo e' in Giap (com'era in questo caso) non lo posto da nessun'altra parte, ci pensi qualcun altro se vuole prenderlo da Giap e metterlo quassù, ma per favore che usi il suo, di nick.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ciai proprio raggione!
by AnaisNin Tuesday, Feb. 04, 2003 at 1:07 PM mail:

Alors, dicevo che hai ragione, ma si era capito, perchè ieri c'è stato un trasferimento dati pure da rk al newswire, un articolo dietro l'altro.
e chi non è fesso capisce che a postare non sono stati gli autori
ovviamente poi non tutti stanno dietro al newswire come ho fatto io ieri che Henry non ci stava e mi annoiavo e dunque fraintendono e ti scambiano per un invasato.
Bien, toutes les tristesses au vent e stame bin
A.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Per Pinguino
by asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 2:37 PM mail:

ehm..posso dirti che quelle dei virus mi sembrano un po' leggende metropolitane?
mai usato antivirus, e le poche volte che mi è crollato il sistema oppure ho perso dati, sono state le mie zampette.

hiho

asinello

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
x asinello
by *.é Tuesday, Feb. 04, 2003 at 3:47 PM mail:

Bene, allora, visto che sono "leggende metropolitane", speriamo che un bel virus ti mandi tutto a puttane, come successe con ILoveYou e compagnia varia, come e' successo col worm della settimana scorsa etc. Finche', come dice wu ming, si vorra' imporre alla rete una "monocoltura", allora lo stesso parassita potra' distruggere i raccolti dappertutto. Con la frankensteinizzazione si apre la strada alle pandemie.
Con la biodiversita' non c'e' epidemia che tenga. Comunque, speriamo che una bella dorifora divori tutte le tue piante, tanto a che servono Linux e gli antivirus?

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
hey!
by asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 4:33 PM mail:

ma perchè sei così cattivo con me da augurarmi tali atrocità?
intendevo solo che l'atteggiamento mio verso virus et simili e dunque antivirus, non è tale (leggasi non ne ho paura) da farmi scegliere di passare al programma GNU (ho bandito pure gli antibiotici, capirai) e per leggenda metropolitana sottintendevo il fatto che in "ultima analisi", quando rispondi che non sei coinvolto (seppur condividendolo) dal progetto open source, ecco subito che ti si ricorda lo spauracchio dei virus.
ma qui ci si dilunga in una discussione che non c'entra mica tanto, l'atteggiamento mio di asinello verso le pandemie (tocchiamoci le p...e) e dunque verso ogni tipo di parassita, quello da mono e quello da pluricoltura.
Non riesco a risponderti sulla frankeisteinizzazione chè non so cosa sia (immagino sia un processo di costruzione di mostri umani con pezzi di cadaveri), me lo spieghi?
La dorifora a me mi ha sempre rispettato, grazie, anche perchè non tengo piante di patate, ma in compenso ho un bellissimo papiro (un po' abbacchiato in questo periodo, che nella mia stalla fa freddino)
salutoni
asinello

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
per Asinello
by Wu Ming 1 Tuesday, Feb. 04, 2003 at 6:24 PM mail: giap@wumingfoundation.com

A parte che ormai l'interfaccia grafica di certe distribuzioni Linux (Mandrake, Red Hat, Debian) e' piu' user-friendly di Windows, nessuno vuole costringerti a cambiare sistema operativo (anche se Windows ha piu' bugs di un museo di entomologia), pero' spero per te che come mailer non usi Outlook Express: e' come andare di corpo, fare un buco nel tubo di scarico del water, infilarci il cazzo e solo allora tirare lo sciaquone. Spero anche che tu non stia usando Internet Explorer e soprattutto che non spedisci in giro allegati in formato .doc (che si portano dietro, embedded chissa' dove, grossi pezzi della tua privacy, come frammenti di lettere private etc.). Io nell'articolo ho dato qualche consiglio su come provare l'open source anche senza cambiare sistema operativo, per chi ancora crede che GNU/Linux sia roba "difficile" e "per smanettoni".

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
***
by conoscenze tecniche molto scarse Tuesday, Feb. 04, 2003 at 7:15 PM mail:

scusate qualcuno potrebbe consigliarmi un libro e/o un sito dove imparare un pò di roba di quello di cui state parlando.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
consigli
by Wu Ming 1 Tuesday, Feb. 04, 2003 at 7:23 PM mail: giap@wumingfoundation.com

Ti consiglio due libri, per leggerli non c'e' bisogno di particolari competenze tecniche:

"L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione"
di Pekka Himanen, Feltrinelli 2001

e (appena uscito)

"Codice libero: Richard Stallman e la crociata per il software libero"
di Sam Williams, Stampa Alternativa 2003

Il primo, se non vuoi spendere 13 euro, puoi trovarlo (o farlo prendere) in una buona biblioteca. Il secondo non so dirti quanto costa perche' io ho l'edizione in inglese...

R.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
uffi
by Asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 7:55 PM mail:

se rileggi bene io non ho ragliato che considero GNU/Linux un sistema operativo difficile, lo so che oramai è friendly!
Sostengo che entusiasma per ora un'utenza p-a-r-t-i-c-o-l-a-r-e, soprattutto il concetto open source e softWare libero,(che è la cosa fondamentale no?), amato dai programmatori, hackers, codatori/coder etc.(dunque appassionati!), universo tra l'altro poco amato dalle donne (Somarelle)
Uso Mozilla, perchè mi sono accorto che Explorer era un cesso.
Uso ancora Microsoft Autluc, che forse è ancora più merda di Express, ma sai..noi Asinelli il cazzo ce lo abbiamo resistente, anche se ce lo sommergono di merda.
Per l'uso che faccio il del piccì tanto basta, di allegati non ne spedisco un granchè, non ho html nella posta, e.. sì, quel virus che ti strappa i pezzi e li mostra in giro lo conosco
Ti dirò..non penso stiano girando in giro pezzi miei d'intimità, ma non mi suiciderei dovesse succedere... anche perchè mi sono fatto un sacco di ghignate/ragliate a leggere i pezzi degli altri, dunquè avrò il buon cuore di concedere che gli altri facciano altrettanto di me.
Questa di provare l'open source senza cambiare s.o, però mi è nuova, vedrò di provare openoffice (prima...o poi)
risalutoni
Little Donkey

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ah..
by Asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 8:05 PM mail:

qualcuno mi spiega che è sta frankesteinizzazione?

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ancora x asinello
by Wu Ming 1 Tuesday, Feb. 04, 2003 at 8:08 PM mail: giap@wumingfoundation.com

" Questa di provare l'open source senza cambiare s.o, però mi è nuova"

Non puo' esserti nuova se stai usando Mozilla. Mozilla e' un programma open source :-))))))
Il problema degli allegati .doc non e' questione di virus: e' proprio che nascosti dentro il formato .doc (facci caso quant'e' voluminoso un file, confrontalo con lo stesso testo ma in formato .txt o anche solo .rtf*) rimangono filamenti di altri testi scritti sempre con Word durante la stessa seduta o partendo da una versione precedente del file...
Lo spiega molto bene Paolo Attivissimo qui:
http://www.attivissimo.net/security/word_documents/word_documents.htm

--------------
(*) "Sono perplesso. Perché hai scelto di mandarmi 876,377 byte nel tuo recente messaggio, quando il contenuto è solo 27,133 byte" (Bob Chassell, citato da Richard Stallman)

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
frankenstein
by *.é Tuesday, Feb. 04, 2003 at 8:12 PM mail:

Frankensteinizzazione e' (mi sembra ci si potesse arrivare per intuizione, porco zio!) il processo avviato da chi con arroganza vuole manipolare la vita per ridurre i molti all'uno: come il dr. Frankenstein giocava a impersonare Dio prendendo parti di diversi organismi per creare un Superuomo (e si vede come va a finire!), cosi' i suoi eredi spirituali prendono geni da diverse specie per creare il super-animale (da usare come serbatoio di organi da espianto) o il super-vegetale (che possa ciucciarsi dosi elefantiache di pesticidi). E' una parola usata nel dibattito sul biotech.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
ancora per Wu Ming 1
by asinello Tuesday, Feb. 04, 2003 at 8:14 PM mail:

spero che tu non prenda lo scambio come un flame, ma io non uso Word, io uso formato testo
fammi capire, spedisco tutta questi merdobyte lo stesso?
e...cmq..uso si Mozilla, ma l'uno per cento delle sue risorse, capisci ora perchè prediligo altre forme di lotta e questa la delego (non si puo' fare tutto, un passo alla volta)
graz comunque
asinello

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
risposta
by Wu Ming 1 Tuesday, Feb. 04, 2003 at 8:23 PM mail: giap@wumingfoundation.com

"spero che tu non prenda lo scambio come un flame, ma io non uso Word, io uso formato testo
fammi capire, spedisco tutta questi merdobyte lo stesso? "

No, in quel caso no.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
©opyright :: Independent Media Center
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.

Questo sito gira su SF-Active 0.9