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cutonilli
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antifa Sunday, Mar. 02, 2003 at 1:20 AM |
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Nel maggio 1993 quasi tutte le formazioni neonaziste italiane (Movimento Politico, Meridiano Zero, Azione Skinhead e tutti i gruppi che componevano la prima Base Autonoma) vengono sciolte o si sciolgono spontaneamente, e le centinaia di militanti che ruotano attorno a quell'area vanno ad ingrandire le file del Movimento Sociale Italiano, poi Movimento Sociale - Fiamma Tricolore. E' qui che avviene l'incubazione di Forza Nuova, intorno al giornale "Foglio di Lotta", finanziato dal latitante a Londra Roberto Fiore.
Nel 1997, il leader del Movimento Sociale - Fiamma Tricolore, Pino Rauti vieta la diffusione del giornale, che inizia a raccogliere troppe simpatie tra i più giovani. I militanti di Foglio di Lotta decidono invece di uscire dal partito, e di dar vita ad una nuova creatura politica, Forza Nuova.
Forza Nuova nasce a Londra il 27 settembre 1997, e già nella data (Sant'Arcangelo Michele) fa riferimento diretto alla Guardia di Ferro, il movimento cattolico integralista, ultranazionalista e antisemita rumeno. Le attività di Forza Nuova saranno durante i primi mesi dirette da Londra, dove risiedono i due leader del partito, Roberto Fiore e Massimo Morsello. Entrambi sono due figure della destra neofascista anni 70. Fiore e' stato uno dei capi di Terza Posizione mentre Morsello, in gioventu' cantautore missino nei Campi Hobbit, viene dai Nuclei Armati Rivoluzionari (N.A.R.).
Fuggiti a Londra nel 1980, inseguiti dai mandati di cattura della magistratura italiana, i due hanno costruito un piccolo impero economico che ha offerto la base materiale per la creazione del nuovo gruppo in Italia alla fine degli anni 90. Il giro d'affari delle societa' controllate dai due si aggirerebbe sui trenta miliardi l'anno. Al centro di questo piccolo impero economico l'agenzia di viaggi e societa' di servizi Meeting Point.
In Italia esiste una rete di agenzie turistiche collegate a questo circuito imprenditoriale, la Easy London, che offre pacchetti di casa-lavoro-studio a Londra. Fiore e Morsello devono aspettare il 1999 per poter tornare in Italia, il primo dopo la caduta in prescrizione dei reati di cui è accusato, il secondo per motivi di salute (Morsello morirà infatti di tumore nel 2001). Al rientro di Morsello, a dargli il benvenuto è un comitato d'accoglienza composto da deputati di Alleanza Nazionale come l'attuale presidente della regione Lazio Francesco Storace, Alberto Simeone, oltre al parlamentare europeo di Forza Italia Ernesto Caccavale e all'ex sottosegretario alla giustizia Carlo Taormina.
Forza Nuova ha articolato il suo programma in otto punti centrali, che mostrano il tentativo di recuperare un po' in tutte le direzioni del radicalismo di destra. Si va dalla richiesta di abrogazione della legge sull'aborto a quella in favore di una legislazione che mette la famiglia tradizionale e la crescita demografica al centro della societa'.
Si arriva a chiedere il ripristino del Concordato tra Stato e Chiesa voluto dal fascismo, la messa al bando della massoneria e di tutte "le sette segrete". Si chiede il blocco dell'immigrazione e un "rimpatrio umano" per gli immigrati, l'abolizione dell'usura e la formazione delle corporazioni dei lavoratori. Infine, Forza Nuova vuole che siano abrogate le "leggi liberticide" Scelba e Mancino.
Ritornano le parole d'ordine "contro ogni droga" e una campagna intitolata "compra italiano" in difesa dei prodotti nostrani. Oltre a questo ci sono i riferimenti al patrimonio caro a Terza Posizione, quella che fu la scuola quadri degli attuali capi di Forza Nuova. Altri riferimenti a Terza Posizione passano per l'esaltazione dello "stile legionario", l'idea di un combattente politico sempre pronto, sempre in azione.
Forza Nuova si presenta come un partito (beneficiando in questo modo di fondi pubblici presentandosi alle elezioni), anche se fin dall'inizio aggrega intorno a sé i fuoriusciti dal Movimento Sociale - Fiamma Tricolore, e i sopravvissuti dell'esperienza politica di Base Autonoma dei primi anni 90. L'ultras calcistico padovano Paolo Cartossidis, l'ex leader di Azione Skinhead Duilio Canu, quello di Movimento Politico Maurizio Boccacci, sono solo alcuni dei personaggi che in questi anni si sono ritrovati in ruoli da quadri all'interno di Forza Nuova.
I militanti vengono pescati tra i gruppi più estremisti dello stadio, nell'integralismo cattolico a destra di Comunione Liberazione, dai giovani delle altre formazioni di destra ormai sull'orlo del baratro (Movimento Sociale - Fiamma Tricolore, Fronte Sociale Nazionale).
Eppure, la xenofobia, l'omofobia, le continue rivendicazioni di diretta discendenza dal fascismo, non fanno di Forza Nuova un partito isolato. A livello locale non si contano le collaborazioni intorno a specifici temi (ad esempio raccolte firme contro l'immigrazione), oppure iniziative di quartiere (spesso organizzate fianco a fianco a Azione Giovani) e gli accordi elettorali con la Casa delle Libertà (a Bologna, Padova, Milano...), mentre Fiore stesso, invitato al congresso di Comunione Liberazione, annunciò l'appoggio di Forza Nuova a Berlusconi per sconfiggere i "comunisti" alle elezioni.
Nel 2002 si è anche saldato e solidificato il rapporto con la Lega Nord, in particolare con i suoi esponenti più radicali che fanno fronte comune nella lotta contro gli immigrati. Borghezio ad esempio è stato più volte invitato a parlare al termine di manifestazioni di Forza Nuova (anche a Roma il 2 novembre), perfettamente a suo agio di fronte a una selva di braccia tese. Perfino ultimamente, quando Forza Nuova è stata al centro delle polemiche mediatiche per l'aggressione in diretta TV a Verona del presidente dell'Unione Islamici Italiani Abdel Smith, per quale sono stati messi ai domiciliari 21 militanti (tra cui i dirigenti veneti), esponenti di Alleanza Nazionale e della Lega non hanno esitato ad esprimere solidarietà nei confronti degli arrestati, il solito Borghezio è andato a trovarli in carcere e il Sindaco di Treviso Gentilini (Lega Nord) ha auspicato collaborazioni in vista delle elezioni.
A Roma Forza Nuova ha un negozio, "Emporio Italico" e la sede in Via Luigi Ungarelli, nella zona della Batteria Nomentana e in questi ultimi anni è stato senza dubbio il gruppo più attivo a livello cittadino (senza contare i gruppetti di quartiere). Ogni estate i forzanovisti riesumano la loro opposizione al Gay Pride, affiggendo manifesti omofobi e organizzando contromanifestazioni. In particolare nel 2000, quando Roma ospitò il World Pride, Forza Nuova iniziò una grossa mobilitazione che portò in piazza 600 neofascisti, e che sarebbe dovuta culminare il giorno del corteo del World Pride, in cui Forza Nuova avrebbe dovuto sfilare in una contromanifestazione annunciata con minacce e paventati scontri. Ma la morte, qualche giorno prima, della giovane figlia di Morsello, e il lutto di tutto il partito, portano all'annullamento della provocatoria manifestazione (forse anche in previsione delle scarse probabilità di riuscire a sostenere quanto annunciato).
Agli appuntamenti fissi di Forza Nuova (28 ottobre, commemorazione della marcia su Roma con visita alle tombe dei fascisti al Verano e 25 aprile, Festa della Liberazione, sempre al Verano per quello che loro considerano lutto nazionale) quest'ultimo anno si sono aggiunti banchetti, volantinaggi e raccolta firme quasi settimanali in centro a via del corso, oltre che la manifestazione a piazza venezia svoltasi il 2 novembre 2002, con comizio finale dell'onorevole Borghezio della Lega Nord.
Romano è anche Andrea Insabato, che nel dicembre 2000 rimane ferito nell'esplosione dell'ordigno che lui stesso ha collocato davanti alla redazione del Manifesto. Insabato, fino ad allora "cassiere" di Forza Nuova e anello di congiunzione con il movimento ultracattolico Militia Christi, viene declassato da allora nelle conferenze stampa al rango di semplice simpatizzante del movimento, seppure "amico di sempre" di Fiore e Morsello. D'altronde, il primo a far visita a Insabato in ospedale è proprio un militante di Forza Nuova, Giuliano Castellino (attuale capo di Base Autonoma). Il (o ex?) responsabile a Roma, Francesco Bianco, e' un ex NAR protagonista di alcune rapine e azioni insieme ai fratelli Fioravanti, Alibrandi e Anselmi, pur rimanendo un personaggio minore della galassia NAR. Arrestato e condannato ad alcuni anni per banda armata.
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Ancora su Forza Nuova
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Antifa2 Sunday, Feb. 01, 2004 at 9:13 PM |
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Forza Nuova è fondata il 27 settembre 1997 da Roberto Fiore e Massimo Mosello, condannati per associazione sovversiva rispettivamente per Terza Posizione e il FUAN-NAR. La data scelta, San Michele Arcangelo, afferma la filiazione ideale dalla Guardia di Ferro rumena, altrimenti nota come la Legione dell'Arcangelo Michele, movimento ultracattolico e antisemita. Il nuovo gruppo, che si caratterizza per il forte richiamo al fascismo storico e al cattolicesimo tradizionalista, aggrega il dissenso giovanile della Fiamma Tricolore - che si è coagulato intorno alla redazione di Foglio di Lotta, che ha raggiunto una diffusione militante di 20mila copie - frange di skinhead (al seguito di leader del peso di Duilio Canu e di Maurizio Boccacci) e nuclei autonomi della destra radicale. prodotto della diaspora missina dopo la svolta di Fiuggi. La disponibilità delle ingenti risorse finanziarie dei due leader, che hanno accumulato un patrimonio miliardario durante la latitanza a Londra, consente un'aggressiva politica di espansione sul territorio con l'apertura di decine di sedi. Meeting Point, l'agenzia di viaggi e società di servizi, organizza concerti in Inghilterra e trova lavoro ai giovani stranieri, fatturando almeno 30 miliardi all'anno. Ma i due fondatori si divertono a sostenere che in realtà la maggior fonte di proventi sono le querele vinte contro i giornalisti che li diffamano: in effetti Fiore diventa latitante per un mandato di cattura emesso nella prima inchiesta per la strage di Bologna (il 28 agosto 1980), ma alla fine dell'iter processuale risulterà parte lesa (come vittima di un depistaggio dei servizi segreti), ma pochissimi giornalisti se ne sono accorti. Tra le più frequenti voci diffamatorie circolate sul loro conto, il reclutamento come agenti dei servizi britannici; la presenza nei campi di addestramento falangisti (in realtà non si sono mai sporcate le mani con il passaggio all'azione), la fuga di Fiore dall'Italia con la cassa di Terza Posizone. I collegamenti internazionali di Forza Nuova si diramano attraverso il circuito dell'International Third Position con gruppi in Germania, Polonia, Romania, Galles, Inghilterra e Stati Uniti, ma alle elezioni europee del 1999 i candidati di Forza Nuova - presentatisi con la Lista Cito - hanno ottenuto poche centinaia di voti. Meglio è andata alle amministrative: 1,6 per cento alla provincia di Lodi, con punte del 14 per cento a Somaglia e Salerano e un 8 per cento a Metaponto. La prima uscita pubblica del gruppo è un convegno a Borgo Piave, vicino a Latina, nell'aprile del 1998. L'arrivo annunciato di Roberto Fiore è bloccato dall'inchiesta contro gli hammerskin che coinvolge l'ex fondatore di TP. Forza Nuova si pone fin dall'inizio il preciso obiettivo di occupare uno spazio politico movimentista a destra del Polo, rappresentando l'area giovanile di tutta la destra e cercando, sul piano locale, contatti allargati su campagne concrete contro l'immigrazione, l'aborto, la sicurezza. Un esempio concreto, nella primavera 1999, è la raccolta di firme insieme alla Lega, alla Fiamma tricolore di Rauti e al Fronte Nazionale di Tilgher per la legge di iniziativa popolare contro l'immigrazione. A sostegno della campagna, un giovane militante romano, Giuliano Castellino, il 2 aprile 1999, sale sull'obelisco di Axum per esporre uno striscione antimmigrati. L'onorevole Borghezio (Lega Nord) si precipita ad esprimere la sua solidarietà, come racconta il bollettino di FN. Mesi dopo Castellino sarà arrestato per l'attentato antisemita al cinema Nuova Olimpia del 27 novembre 1999, ma allora sarà retrocesso al semplice rango di simpatizzante. Il giovane ultrà sarà il primo a precipitarsi in ospedale da Andrea Insabato, rimasto gravemente ferito dalla bomba al Manifesto. Uno dei punti di forza del movimento è il Veneto, grazie alla confluenza dei padovani di Gioventù Nazionale, una scissione della Fiamma, guidati dal leader degli ultrà calcistici Paolo Caratossidis. Sono gli stessi che hanno promosso una campagna a sostegno dei Serenissimi, i militanti dell’irredentismo veneto che si arrampicarono a Venezia sul campanile di piazza San Marco. In FN confluiscono anche numerosi quadri dell'area skinhead: dal nucleo veronese ad Ambro, il leader vicentino del gruppo nazirock Gesta Bellica, espulso da segretario del Fronte della Gioventù di Vicenza per la marcia degli skinhead nel maggio 1994 che costano l'incarico a questore e prefetto locali. Forza Nuova rivendica con i 1500 voti raccolti dal suo candidato - in seguito inquisito per alcune rapine e per possesso di esplosivo - l'elezione del sindaco di centrodestra di Padova. E proprio a Padova viene lanciato il progetto di Forza Nuova Studenti, che ottiene buoni risultati alle elezioni universitarie, coinvolgendo rappresentanti di Azione Giovani, la costola giovanile di Alleanza nazionale. A Verona, nel marzo 1998, FN organizza un convegno sulla detenzione politica (di destra) a cui invita diversi esponenti del Polo: Alfredo Biondi, Aldo Brandirali (ex leader carismatico dell’Unione dei comunisti italiani marxisti-leninisti), Piero Buscaroli. Al convegno assiste anche Franco Freda. Il segretario provinciale veronese, Roberto Bussinello, è l'avvocato di skin, leghisti e cattolico-tradizionalisti perseguiti dal procuratore della città, Guido Papalia, per violazione della legge Mancino. A Trieste, a maggio, Forza Nuova organizza incontri pubblici con la redazione dell'Uomo Libero. Partecipano: Sergio Gozzoli, uno dei dirigenti nazionali dell'organizzazione e Piero Sella. Nel giugno 1998, a Padova, si tiene un incontro studentesco con il responsabile del lepenista Front de la Jeunesse, Samuel Marechal. Nell'aprile 1999, Caratossidis, studente di Scienze Politiche, spiega la strategia movimentista di FN in un'intervista a Repubblica: «Lo stadio, le discoteche, le birrerie e anche i centri sociali sono un bacino da sfruttare per la ricerca di voti e consensi… Se si fa propaganda con i volantini, mille distribuiti tra gli spalti hanno più valore che davanti a un supermercato con pochi soldi, uno striscione allo stadio ha una visibilità nazionale". Per questo le bandiere con la croce celtica o la svastica, oppure lo slogan razzista, non sono elementi su cui soprassedere, sono messaggi simbolici che vogliono ottenere precisi effetti. La tattica di espansione di Forza Nuova si basa, infatti, nell'occupare spazi dove non già ci sono “concorrenti”. Entrambi i leader di Forza Nuova sono rientrati in Italia nel 1999: Massimo Morsello (morto di tumore nel marzo 2001) torna per motivi di salute, accolto all'aero- porto dai deputati di AN Francesco Storace, Alberto Simeone e Vincenzo Fragalà, oltre al parlamentare europeo di Forza Italia, Ernesto Caccavale, all'avvocato Carlo Taormina e a Paolo Giachini, presidente dell'associazione Uomo e Libertà che ha sostenuto, durante tutto il processo a suo carico, l'ex ufficiale della SS Erich Priebke, ospitandolo a casa sua. Roberto Fiore, invece, dopo che il reato era finito in prescrizione, ha dovuto aspettare che cadesse l'ultimo provvedimento restrittivo per l'inchiesta contro gli hammerskin. Nel solco del tradizionalismo cattolico, Forza Nuova pone in cima al proprio programma l’abrogazione delle leggi abortiste e la difesa della “famiglia”, oltre al ripristino del Concordato fra Stato e Chiesa del 1929. Cercando di far sua la lezione di Haider, Forza Nuova si erge a difesa delle tradizioni religiose e culturali minacciate dall’invasione extracomunitaria. Tra i suoi dirigenti, non a caso, anziani protagonisti dell’oscurantismo cattolico, come Piero Vassallo, in gioventù tra i fondatori degli evoliani Figli del Sole e poi al fianco di Baget Bozzo nei ranghi del cattolicesimo anticonciliare. Ma FN ha reclutato anche quadri storici della destra extraparlamentare, come l'avanguardista Mario Di Giovanni. Il rapporto con l'integralismo cattolico paga in termini di visibilità: Roberto Fiore, il 23 agosto 2000, è invitato al Meeting di Comunione e Liberazione. Forza Nuova ha dato buona prova di sé nella campagna omofobica contro il Gay pride. Il 22 giugno, al grido “l'Italia ha bisogno di figli”, Fiore ha organizzato un incontro all'Hotel Nazionale di Roma. Vi prendono parte il professor Possenti, responsabile per la Consulta etico religiosa di AN, Marco Ferrazzoli, giornalista del Borghese, Pietro Giubilo, ex sindaco di Roma, meglio noto come “il signor Nessuno”, portato al trionfo di 100mila preferenze agli inizi degli anni '90 da una strepitosa campagna porta a porta organizzata dai ciellini romani, attualmente esponente del CDU nella giunta Storace. Il 1° luglio un corteo di seicento neoforzisti sfila per il centro di Roma, tra saluti romani, croci celtiche e slogan razzisti contro immigrati e omosessuali. In serata segue la fiaccolata istituzionale promossa dagli integralisti del Circolo Lepanto. Lo showdown finale, la contromanifestazione in contemporanea con la sfilata gay, è disdetta all'ultimo momento in segno di lutto per la morte della figlia di Massimo Morsello, riconosciuto come leader spirituale della comunità militante ma anche noto in un più ampio ambito come il “De Gregori nero”, per alcuni cd di successo. Al dibattito di Rimini, dall'eloquente titolo: “Aborto: il genocidio del XX secolo”, Fiore annuncia la disponibilità di Forza Nuova a sostenere il Cavaliere «se promuoverà un referendum contro l'aborto, se si impegnerà per una legge forte contro l'immigrazione ». L'aborto è il vero cavallo di battaglia di Forza Nuova: un convegno per la vita è stato organizzato da Donne in Azione (aderenti a FN), nella "Bergamo bianca", insieme all'associazione irlandese Youth Defence, nel febbraio 1999. Dopo l'arresto di Andrea Insabato per l'attentato al Manifesto, Francesco Storace rivendica lealmente l'amicizia giovanile con Massimo Morsello, che lo ringrazia dalle colonne dell'Espresso: «Ha avuto coraggio. Quell'intervista gli poteva costare politicamente». «Finanziatori italiani non ce ne sono», si schermisce Morsello nella stessa intervista, precisando i termini sulle “amicizie pericolose” dei leader di FN: «L'imprenditore Tonino Molinari è solo un amico. Quereleremo chi dice il contrario. Abbiamo però un imprenditore ebreo che ci ha affidato centinaia di milioni da investire. Come ha fatto il Comitato che difendeva Franco Freda e altri detenuti politici». La conferenza stampa nella sede del movimento, la mattina del 28 dicembre 2000 ha un'antipatica anteprima. Il federale romano di FN, Francesco Bianco, già condannato per il FUAN-NAR (era alla guida dell'auto durante la rapina in cui perse la vita Franco Anselmi), prende a cazzotti Guido Ruotolo, ex-giornalista de il Manifesto, da qualche mese a La Stampa. Bianco di lavoro fa l'edicolante, rivendica l'amicizia con Insabato e sostiene di averlo incontrato la mattina dell'attentato: perché il Manifesto - chiede provocatoriamente Bianco prima di prendere a pugni Ruotolo - può ospitare in redazione ex brigatisti (Geraldine Collotti e Francesco Piccioni), mentre i leader di Forza Nuova non possono dare lavoro a camerati ex detenuti (Insabato, ma anche Rosario Lasdica o Davide Petrini)? Il Manifesto ha riesumato i suoi precedenti, creandogli qualche problema di sicurezza, ma forse Bianco ha commesso uno scambio di persona. Colpendo Guido Ruotolo ha infatti detto «Iacona, tu sei un provocatore». E anche Iacona è un giornalista, ma della redazione di Michele Santoro, il cui vice è il fratello gemello di Guido, Sandro Ruotolo. La conferenza stampa è stata indetta per ribadire l'estraneità di Insabato a FN, ma anche per difendere l'ex di TP «che non è un terrorista». «Siamo vittime della politica degli opposti estremismi, un tempo targata DC ora DS - dicono Fiore e Morsello - bersaglio designato di chi teme la nostra volontà di presentarci alle elezioni» (ma il risultato elettorale sarà l'ennesimo tonfo, con percentuali omeopatiche). Nell'inverno 2002 l'ultima clamorosa iniziativa pubblica del movimento è la creazione di un Osservatorio contro le sette, affidata ai militanti veneti, un'iniziativa che sembra confermare il peso crescente dei rapporti con gli ambienti dell'integralismo cattolico.
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grazie giudici : ]
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HiTeK_H4T3 Wednesday, Apr. 21, 2004 at 3:19 AM |
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complimenti ai giudici per aver fatto arrestare 16 luridi camerati,speriamo che gli sia inflitta una pena esemplare,questa e' gente che della politica non sa niente,a loro interessa solo menare,andare in palestra,e poi a meditare in galera,la maggioraprte hanno tutti 20 anni e sono dei rifiuti della societa',mi meraviglio come mai gente come Fiore agisca indisturbata nella riorganizzazione del partito fascista senza che nessuno faccia niente,auguro a questa gente di fare piu galera possibile e i loro siti vengano tutti defacciati....................(+_+)
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correzione
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io Wednesday, Apr. 21, 2004 at 7:50 PM |
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ma siete sicuri che le voci sul fatto che Fiore e morsello fossero pagati dai servizi inglesi siano false?!?! A me risulta che emerga da un indagine del parlamento europeo. Se questo non è vero, se non è vero il furto della cassa di terza posizione, così come i campi con i falangisti (con cui comunque organizzano conferenze su conferenze e le pubblicano sui loro siti), mi dovete spiegare i soldi per avviare una società come meeting point questi dove li hanno trovati?!?!? Che è il frutto del lavoro in miniera?!? Boh, se fate un inchiesta fatela bene!
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Precisamento
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pirosigma Friday, Sep. 02, 2005 at 6:35 PM |
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I semiti sono tutti quei popoli che vivono nel nord africa e nel medio oriente (Persiani a parte).Un antisemita non può definirsi tale se ,come i politici d'avanguardia ,è un neofascista che è dalla parte della palestina. Quindi essere solo contro gli ebrei è un errore,se si è veri antisemiti.Ragiona meglio fascista di merda. Saluti a pugni chiusi.DARZ VIDANIA
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