Al ventesimo giorno dell’aggressione all’Iraq, i media ci hanno detto che la guerra è finita. Non è vero. A Baghdad e nelle altre città occupate dagli americani si spara ancora, e continua la resistenza all’invasore del popolo iracheno, mentre già la propaganda americana minaccia di aprire nuovi fronti di guerra.

L'Occupazione dell'Orientale è la forma di mobilitazione scelta dagli studenti per opporsi al meccanismo di guerra che ha nell'università un suo nodo fondamentale. Essa ha dimostrato, smentendo clamorosamente scetticismi e vari tentativi di boicottaggio, come sia possibile costruire percorsi di dibattito e di iniziativa politico-culturale al di fuori e in alternativa al nozionismo passivizzante della didattica ufficiale. Un percorso che ha richiamato al confronto, dentro l'occupazione, numerosi docenti di questo e di altri Atenei, centinaia di studenti, disoccupati, lavoratori, cittadini.

L’autorità accademica, oltre ad essersi dimostrata, nel confronto con gli studenti, incapace di andare oltre uno sterile paternalismo, ha messo in atto una campagna di criminalizzazione contro gli occupanti attraverso la stampa.

I giornali ci accusano di aver “rubato” computers e altri mobili dall’Orientale.

Nulla di più falso, non è stato commesso alcun furto: l’Assemblea degli occupanti, dopo una settimana di silenzio da parte dell’istituzione accademica, ha coscientemente deciso di riappropriarsi dei mezzi minimi necessari per dar seguito al progetto orientaleokkupata: alcuni computer e fotocopiatrici, qualche sedia e qualche scrivania sono stati portati nell’aula S1, nel sotterraneo di palazzo Giusso. Questo è infatti il luogo individuato dall’assemblea per far vivere il progetto: questo sotterraneo, adibito dall’istituzione a deposito ammuffito di migliaia di libri, è stato liberato dagli studenti.

Il vero furto è operato da chi si appropria indebitamente di attrezzature che, in quanto finanziate dall’Università, e quindi dalle nostre tasse, dovrebbero essere a disposizione di noi studenti. Con questo spirito abbiamo attrezzato i sotterranei: i baroni chiudono a chiave i dipartimenti, sequestrando computer, fotocopiatrici, stampanti, ecc. pagati con denaro pubblico, noi intendiamo collettivizzarli e renderli beni di tutto l’Ateneo quali in realtà sono.

Gli attacchi al diritto allo studio continuano, l’acriticità della didattica resta, come proseguono le lotte sociali di disoccupati, precari, immigrati, studenti.

La guerra quotidiana continua, la nostra resistenza pure.


guerra alla guerra


orientaleoKKupata

http://www.inventati.org/orientaleokkupata

www.inventati.org/orientaleokkupata

Se e' vero anche solo un miliardesimo di quello che si dice in giro circa l'utilizzo dei pc e delle connessioni telematiche da parte degli occupanti dell'Orientale, la cosa piu' saggia da fare sarebbe consigliarvi un pronto suicidio, o quantomeno l'immediato ritiro da ogni forma di attivita' politica e sociale...
State diventando lo zimbello della penisola italiana; basta cosi' o avete intenzione di continuare?

...la pornografia... ma ve ne rendete conto o no....!!

Gli occupanti ora scappano, si dileguano, si tolgono tutte le responsabilità da dosso. Alle continue assemblee mi avevano quasi imbambolato, specie quella che assomiglia a Monica Bellucci ma molto più grassa e piagnucolosa, che inveiva contro il "sistema violento e omologante" che a sua detta ci distrugge. Poi c'era quella sorta di Enrico Ghezzi , ma molto più grasso ancora lui, che in compenso ha una voce fina fina degna del suo nome: Alfonsino. Quello si che sa parlare, e mi stava convincendo!!!
Però c'era qualcuno che non mi convinceva, quella specie di MAo TZE tung ma molto, molto più brutto e cattivo, persino più cinese. Da quando l'ho visto il mio sonno non è più stato tranquillo. Che orribile che è.
Ora non li vedo più, dopo la conta dei danni. E nessuno mi venga a dire che le attrezzature sono state liberate... ero lì ed ho occhi, occhi che senza pregidizio hanno vista niente altro che tanta, ma tanta idiozia concentrata in un solo luogo.
Fate ridere, siete ridicoli. Il solo discutere con voi mi mette in uno stato che è fra l'ansietà di picchiarvi e la voglia di coccolarvi come dei bambini.
Se volete rispondermi fatelo di persona.
Avanti all'orientale, mezzogiorno, martedi 22, dopo i fottuti bagordi di pasqua e pasquetta. Sempre se ce la fate a svegliarvi per quel giorno, voi che siete già morti e non lo sapete...

l' occupazione dell' orientale è finita per buona pace dei contras. ma la nostra presenza come singoli compagni e come strutture politiche neanche un pò...il progetto orientale occupata continua...
tutti questi intellettualoidi radical-chic, pieni di sè, di critiche e di "vorrei ma non posso" dovranno continuare a frustrare le loro visioni pre-politiche alla nostra vista.
bello...sentirvi disquisire sulle caretteristiche fisiche e para-psicologiche dei compagni...
brutto.. non potervi rispondervi visto che non sappiamo mai chi diavolo siete.....
appuntamenti pasquali...
e i siti porno..
che livelli infimi..

Pochi discorsi, Compagnia dell'Orientale.

P R E T E N D O di sapere se quel che si dice circa l'utilizzo dei pc in dotazione all'Orientale e' vero o no.
Perche' se quanto tutti affermano sul loro utilizzo e' vero, gli occupanti hanno dato di se stessi e dell'antagonismo politico da cui prendono le mosse uno spettacolo lercio, miserando, italiota e segaiolo. Perfettamente intonato a quello di chi, a Baghdad, ha "festeggiato" la "liberazione" saccheggiando il museo nazionale.
Riformulando il titolo del tuo post, verrebbe da concludere che i "disadattati" -che in Indymedia si trovano davvero, e sono proprio i pornofili cocainergici che spedirei tutti in campo di lavoro- si trovano abbondanti anche nelle universita'.