Forumgbltq mailing list * Forumgbltq@inventati.org * http://www.inventati.org/mailman/listinfo/forumgbltq
dalla lista forum GLBTQ, su parigi.
qualche impressione dalla rena: è stato bellissimo, avreste dovuto essere lì. ti dico subito la cosa più importante albert: le pompom queers c'erano :la vostra casa madre di new york ci ha addestrate e messo su un gruppo che apriva il pinkblock ERAVAMOFAVOLOSE! la sintonia con le pantere rosa è commovente (almeno per antagonismogay) e la costruzione di una rete europea glbtq procede. Intanto una mailing list che faranno le pantere. poi vari incontri tipo a luglio a marsiglia. Unico cruccio: ci siamo perse l'est europeo, ma lo recupereremo con la mailing list. A nessun frega molto della direttiva europea ecc.. però si vogliono trovare mobilitazioni comuni. più interesse per cogestire queerforpeace. La vibrazione era fortissima, mi tremava la parrucca e non solo quella. Abbiamo manifestato giovedì davanti alla grand halle (il fse era così burocratizzato che non ci facevano nemmeno mettere all'interno i volantini del reseau ). Il venerdì siamo andate travestite e in corteo improvvisato per Bobigny alla conf glbtq. Qui sono venute fuori tutte le differenze di approccio teorico e specificità regionali possibili.netta la presa di posizione delle donne e glbtq italiane per il ritiro delle truppe di occupazione dall'iraq. nonostante tutto al pink blok di sabato c'erano tutt@ , siamo state le più riprese e fotografeee (seguirà documento filmato) fuck the system/ fuck fuck the system/AND fuck your gender/fuck fuck your gender/and fuck the war/fuck fuck the war/and fuck your neighbour/fuck fuck your neighbour!
per la prima volta nella storia è stato urlato in piazza lo slogan queer-decostruzionista: ni homme/ni femme/deconstrusion (o come si scrive...)
i workshop congiunti un po' stile drag 'a bbestia , cioè buttate in terra sotto un tendone,sono cmq andati bene e la sintonia è stata sia teorica che pratica oltre che culinaria (a chi non piace il fois gras?animaliste a parte). seguirà documentazione
certo il movimento nell'insieme non si è capito dove stia andando, ma le froce pazze imperversano sempre più! vedi anche la festa al glad-integalactique di sabato sera.
2468/Barby likes to masturbate/she's been doing since age 8/and her style is really great 2468/everybody masturbate!
per ora basta così e ricordate : heterosexualitè SYSTEME POLITIQUE! JOUIRE PLOUTOT QUE (RE)PRODUIRE!
rena
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ancora dal forumGLBTQ su parigi.
- ça va sans dire che parlo a titolo personale e non "a nome" del queeringsapienza-
A proposito della presenza lgbt a Parigi, almeno di quella più direttamente legata alla partecipazione al (fitto) calendario di incontri organizzati dalle pantere rosa, già durante i giorni del Forum è stata notata e lamentata da alcun* italian* la separatezza rispetto alle altre iniziative contemporanee. Tuttavia tale separatezza (rispetto, ma parlo per sentito dire, alla partecipazione al Forum di Firenze dell'anno scorso) era conseguente, mi sembra, alle difficoltà incontrate dalle pantere nei rapporti con l'organizzazione ufficiale, la cui burocratizzazione ha di fatto impedito a tutta una serie di realtà (ad esempio studentesche, ma non solo) la partecipazione alle iniziative "ufficiali". Da questo punto di vista noi, come si sapeva in partenza, eravamo un po' dentro e un po' (molto) fuori del circuito, dal momento che avevamo la plenaria (sp. ufficiale) di venerdì, ma per il resto gli incontri si sono tenuti al GLAD (non uff.). Il problema del rapporto "tra noi e il Forum" si è posto a più riprese e ha portato alla protesta di cui parla Renato nella sua mail. Per il resto, la centralità, direi quasi assoluta, data all'argomento-rete europea all'interno dei workshop proposti dalle pantere (all'interno di uno dei quali è stato anche fatto rientrare quello proposto dal Forum lgbtq italiano) era proprio funzionale al rafforzamento della mailing list già esistente come strumento di comunicazione/discussione e all'individuazione di una serie di date intermedie per incontrarsi prima del prossimo Forum (vedi Marsiglia, di cui si parla).
Per il resto eravamo tutti d'accordo sulla necessità di approfondire il collegamento delle realtà lgbtq col movimento aprendoci (...) a tematiche diverse da quelle strettamente relative a noi ma anche chiamando il movimento a confrontarsi con queste ultime, e contemporaneamente di far saltare gli spazi limitati (e stereotipati) di visibilità che ci vengono normalmente concessi (quindi riflettere anche sulla funzione cje possono avere alcune battaglie, come quelle sulle coppie di fatto).
Il movimento, a livello europeo, è oggettivamente diviso, al momento, dal momento che ogni parte ha un percorso proprio che per ora è stato solo in piccola parte condiviso (molti da altri paesi erano inoltre presenti a titolo personale). Tuttavia, la critica al modello neoliberista da un punto di vista lgbtq si svolge in forme affini alle nostre e mi sembra che la sintonia con le pantere sia particolarmente significativa, anche perché loro si trovano ad affrontare una situazione politica che ha molti punti di contatto copn la nostra.
Infine: a livello di cooperazione pratica nel giro dei quattro giorni si è creata un'osmosi molto bella tra i gruppi dei diversi paesi che dalla manifestazione delle donne e da quella davanti alla grand halle, ancora un po' incerte, ha portato al corteo di venerdì a Bobigny e al pink block di sabato, con scambio di slogan, striscioni e distintivi di riconoscimento (le fluenti e ricciute parrucche italiche e la diversa e varia oggettistica delle pantere), con un risultato indubbio sul piano della visibilità (anche perché eravamo in una posizione avanzata nel corteo - merito delle pantere e soprattutto eravamo TANT* - merito di tutt*).
Insomma: se il movimento è in delirio mi sembra ci sia la possibilità che Parigi abbia (partendo dall'esperienza di Firenze dell'anno scorso) gettato le basi per una presenza europea più significativa del movimento glbtq all'interno del Forum. Certo è che l'anno prossimo sarà necessario partecipare in maniera diversa, individuando un'agenda di impegni più diversificata rispetto a quest'anno. Tuttavia mi sembra che il movimento non stia né azzerando la propria storia politica né chiudendo spazi di confronto. Credo che quello di quest'anno sia stato soprattutto un'importante (anche se alle volte è stato molto difficile starci dentro) punto di partenza.
Massimiliano (queeringsapienza)
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