cosa significa per voi "disobbedire non e' reato" ?
per come la vedo io, un'azione di disobbedienza nasce da desideri di liberta' che non trovano risposta, sfociando in un comportamento collettivo che -per definizione- disobbedisce ad una qualche regola prestabilita. i nostri bisogni, cioe', legittimano ("rendono legittimo", e non "rendono legale") un comportamento che normalmente non e' considerato tale, e che quindi e' sanzionato da leggi e punizioni.
a quanto ne so, non si rivendicano come "azioni di disobbedienza" comportamenti che si possono attuare in tutta legalita': non avrebbe senso. sono azioni di disobbedienza ad es.: le occupazioni di case sfitte, il blocco dei treni carichi di armi, il consumo sociale antiproibizionista di stupefacenti...molte altre cose. quando si disobbedisce, si e' mossi da sogni e desideri di liberta' che vengono negati, e ci si confronta (ci si scontra) con leggi inadeguate ad essi.
quindi, secondo me, quello che va rivendicato e' la LEGITTIMITA' delle proprie azioni, non la loro legalita': la loro legalita' e' per forza di cose negata (dalle leggi, appunto). quando si trasgredisce una legge, si a che fare con -sistemi di controllo sociale (le telecamere e gli archivi informativi) -forze dell'ordine (le manette) -apparato giudiziario (i tribunali e le prigioni) ...in ultima analisi, si a che fare con lo Stato.
se si parte dal presupposto che la propria azione e' non-legale (disobbediente), anche se legittima (legittimata dai propri bisogni), non si puo' pero' confidare che lo Stato rinunci a se' stesso, e dichiari ufficialmente non solo legittimo ma anche legale tale azione di disobbedienza.
da qui in poi gli sviluppi e le riflessioni possono essere molteplici. per esempio si puo' decidere che in ogni caso si intende compiere le proprie azioni a volto scoperto. questo significa accettare di essere identificati, e in seguito denunciati ed eventualmente condannati per le infrazioni commesse. questa puo' essere una scelta legittima: va attuata pero' con la piena consapevolezza di tutti coloro che partecipano all'azione. si puo' decidere invece che le proprie azioni, essendo leggittime secondo noi, ma illegali per lo Stato, non meritino alcuna punizione. questo significa fare tutto il possibile per evitare di essere riconosciuti durante l'azione, per i motivi descritti qui sopra.
io credo che molti reati siano legittimi, e credo che lo siano numerose in particolare "azioni di disobbedienza" di cui ho sentito parlare. penso pero' che non abbia molto senso portare avanti uno slogan come "disobbedire non e' reato", perche' le azioni di disobbedienza SONO reati, reati che accettiamo di compiere in nome delle nostre esigenze di liberta' e di giustizia. mi sembrerebbe piu' correto dire invece "disobbedire e' legittimo".
non e' una pura questione di terminologia: si tratta invece di discutere del fatto che "NON BISOGNA CONFONDERE LEGALE CON GIUSTO"
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