rassegna stampa 03/02
IL MANIFESTO La parola passa al governo Oggi il governo dovrà dire la sua sulla minaccia della Thyssen Krupp di chiudere il reparto acciai magnetici di Terni che comporterebbe la perdita di 900 lavoratori. All'incontro con l'esecutivo, sindacati e istituzioni arrivano con la determinazione di difendere il lavoro e la fabbrica e hanno dalla loro l'intera città umbra e la regione. Mentre continuano gli scioperi e il blocco delle merci alle portinerie, si moltiplicano le iniziative di solidarietà. Ieri a incontrare i lavoratori è arrivata la presidente della regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. Insieme al vescovo di Terni, ai commercianti, a Gianni Morandi, anche l'allenatore del Perugia Serse Cosmi si è schierato con i siderurgici: «Sono al vostro fianco. So bene cosa vuol dire faticare per garantire un futuro per sé e per la propria famiglia». Domani arriverà a Terni anche il segretario dei Ds Piero Fassino, mentre la città si prepara allo sciopero generale di venerdì prossimo. Nello stesso giorno si fermeranno anche i dipendenti torinesi della Thyssen Krupp.
IL MESSAGGERO
Agli operai l’aiuto di tanta gente e quello della Provincia di Perugia
«Via siamo e vi saremo vicini anche concretamente, perché la vostra lotta costa», ha detto, tra le altre cose agli operai ternani Maria Rita Lorenzetti. «Sa com’è ha risposto con molta dignità un giovanotto coi baffi e il giubbetto con scritta Thyssen Krupp abbiamo i figli da mandare a scuola, il mutuo da pagare...». La Presidente della giunta regionale proporrà di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri regionali alle Rsu dell’Ast. Ci sono intanto i quindicimila euro del premio San Valentino che, è stato già annunciato, andranno a sostenere la lotta degli operai. E ci saranno anche gli aiuti finanziari dell’Amministrazione provinciale di Perugia che si è dichiarata disponibile per sostenrere «le spese che i lavoratori ed i sindacati stanno sostenendo». Una solidarietà concreta che si esprime anche attraverso l’azione di chi porta agli operai delle portinerie pasticcini, pizza, bibite, damigianette di vino. Ognuno fa quel che può.
IL MESSAGGERO 2
La solidarietà di Serse Cosmi: “Sono con voi”
Anche Serse Cosmi ha voluto esprimere la sua solidarietà ai lavoratori dell'Ast in lotta contro l'ipotesi di chiusura del reparto magnetico. L'allenatore del Perugia ha scelto il proprio sito internet (http://www.sersecosmi.it) per manifestare il proprio interesse per i problemi dello stabilimento ternano. «Voglio esprimere tutta la mia solidarietà ai lavoratori della Thyssen Krupp di Terni, ai loro familiari e alla città - ha sottolineato il tecnico del Perugia - e sono al loro fianco nella lotta per la difesa del posto di lavoro perchè so bene cosa provano. Il fatto di essere oggi un privilegiato non mi ha fatto dimenticare cosa significa la fatica quotidiana per garantire dignità e futuro alla propria famiglia. Seguirò con attenzione tutta la vicenda e mi auguro che le autorità sappiano trovare al più presto una soluzione adeguata». Ieri sugli spalti dello stadio Curi, in occasione della gara con il Parma, i tifosi del Perugia avevano esposto uno striscione con la scritta «No allo smantellamento industriale umbro».
IL MESSAGGERO 3
RABBIA AST
La Lorenzetti tra gli operai: “Resistete”
TERNI «Insistete, la vostra incazzatura, passatemi il termine, è importante anche per noi, ci aiuta a sostenere le nostre ragioni, le ragioni dell’Umbria intera, al tavolo nazionale ed anche oltre. Questi devono trattare. Non possono pensare che noi paghiamo i loro errori». Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione, parla così agli operai del picchetto alla portineria del Serra, esortandoli aresistere. Non la portineria principale di viale Brin, quella dove vanno tutti, ma, appunto, quella vicino al torrente Serra, la più ”scorbutica” perché è quella che collega le acciaierie di Terni alla ferrovia. Appena scende dall’auto del presidente della Provincia di Terni, in mezzo agli operai in sciopero per difendere lo stabilimento del magnetico che la Thyssen Krupp vuol chiudere, tutti le si fanno intorno. «Insistete, dateci una mano, non fateli passare». Lei quasi si schermisce, le si arrossano gli occhi e cerca di nascondersi, di non farlo vedere, di mantenere l’àplomb di ”uomo duro”. Un rapido giro per tutte le portinerie bloccate dagli operai in lotta: viale Brin e via del Serra, poi a Prisciano. «Buonasera», dice lei agli operai. «Speriamo», rispondono loro. «A Palazzo Chigi dateci dentro» esortano, pensando all’incontro che ci sarà a Roma questa sera col Governo. «Faremo l’impossibile» dice lei e la voce le trema un poco. Sa che la battaglia difficile. Molto difficile.
TERNINEWS.IT
ThyssenKrupp non sembra voler cambiare idea riguardo alla chiusura del reparto magnetico
ThyssenKrupp non sembra voler cambiare idea riguardo alla chiusura del reparto magnetico delle acciaierie di Terni (Ast), che da' lavoro a 500 dipendenti e coinvolge quasi 1.000 persone, considerando l'indotto. E lunedi' prossimo, il consiglio di sorveglianza del colosso siderurgico tedesco, che si riunisce a Essen, nel cuore industriale del bacino della Ruhr, dovrebbe prendere ufficialmente la decisione di chiudere i battenti dell'impianto. Lo ha confermato oggi all'Ansa il portavoce di ThyssenKrupp Electrical Steel, il gruppo tedesco che controlla l'impianto produttivo della regione umbra. ''Ogni decisione definitiva verra' presa lunedi' dal consiglio di sorveglianza'', ha spiegato Erwin Schneider, ''e sarebbe prematuro rilasciare gia' adesso commenti al riguardo''. Tuttavia, alla domanda relativa al grado di probabilita' della chiusura del reparto magnetico, Schneider ha risposto che ''sembra molto elevata, almeno a giudicare da cio' che sta accadendo in questi giorni a Terni''. La decisione di ThyssenKrupp, ha spiegato ancora Schneider, verra' presa sulla base di uno studio messo a punto da una nota societa' di consulenza, che sottolinea la ''difficile situazione di mercato'' dell'acciaio magnetico e l'opportunita' di concentrare e razionalizzare gli insediamenti produttivi del gruppo, attualmente presente in Francia, a Gelsenkirchen (Germania) e, appunto, a Terni. Sul fronte politico, Schneider non ha negato che il governo italiano si sia fatto vivo con la casamadre tedesca, ribadendo tuttavia che ''il governo puo' diventare veramente attivo solo dopo che una decisione verra' presa''. Decisione che, comunque, terra' conto degli argomenti giunti da Roma. In ogni caso, ha sottolineato Schneider, ThyssenKrupp non ricorrera' a licenziamenti e cerchera' di trovare ''soluzioni socialmente accettabili''. Oggi alle 19, intanto, si terra' sulla vicenda un incontro tra sindacati, enti locali e governo a Palazzo Chigi
ARTICOLO 21 LIBERI DI
La vicenda Ast di Terni arriva alla Ue Questa sera atteso un presidio davanti a Palazzo Chigi Venerdì lo sciopero generale cittadino
Un ordine del giorno relativo ai rapporti tra territori e imprese multinazionali con particolare riferimento al caso dell'Ast di Terni. Lo presenterà il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, al Consiglio nazionale dei Comuni italiani, che si riunirà il 17 febbraio a Bruxelles. Alla riunione straordinaria dell' organismo, dedicata alle politiche di sviluppo delle aree urbane, parteciperà - si legge in una nota del Comune di Terni - il presidente della Commissione europea, Romano Prodi. (segue) - nella foto il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti in un incontro con i lavoratori
Raffaelli ha concordato stamani con la presidenza nazionale dell' Anci una proposta che punta a definire una politica di concertazione permanente tra la Commissione europea e i Comuni dell' Unione. Questo - prosegue il comunicato dell'amministrazione comunale ternana - al fine di definire "un quadro concordato di politiche territoriali per la promozione dello sviluppo anche per prevenire ed evitare di fronteggiare emergenze come quella che in queste ora ha portato all' annuncio del disimpegno della multinazionale tedesca Thyssen Krupp dal reparto di produzione dell' acciaio magnetico di Terni". "La nostra proposta - ha spiegato il sindaco - parte dal presupposto che gran parte delle politiche per la promozione dello sviluppo, la competitività territoriale, gli incentivi di cui si avvalgono le multinazionali, sono supportate da fondi strutturali comunitari e da misure che sono in capo a Regioni e Comuni. Deve esserci una reciprocità tra l' impegno dei territori e quello delle imprese, e ciò non può prescindere dalla definizione di un sistema di relazioni e responsabilità che impegni insieme le città, le Regioni e l' Europa. Oggi è la vicenda di Terni che assurge al ruolo di banco di prova nazionale ed europeo sotto questo angolo di visuale - sostiene ancora Raffaelli - ma se si accetta la logica dell' assenza di reciprocità e del disimpegno unilaterale delle multinazionali anche dai punti alti dello sviluppo, la stessa emergenza del magnetico ternano può riproporsi domani in mille altri siti europei e per tutti i segmenti delle produzioni". oggi Sono numerose organizzazioni sindacali, istituzioni e forze politiche, sono intervenuti sulla vicenda dell' Ast. L' Anci Umbria, l' associazione dei comuni, è solidale con i lavoratori dell' Ast, con la città di Terni, e sostiene l' appello lanciato dal sindaco di Perugia, Renato Locchi, che ha invitato tutte le istituzioni dell' Umbria, a partecipare con gonfaloni e fasce tricolori allo sciopero generale di venerdì prossimo. Il sindaco di Todi, Catiuscia Marini, ha confermato la sua adesione e partecipazione allo sciopero. "Molti operai e lavoratori di Todi - ha detto - si sono recati pendolari alle Acciaierie di Terni e in diverse imprese dell' indotto: c' è un legame forte tra Todi e la rete delle imprese ternane, a cominciare proprio dall' Ast". La Rsu della Provincia di Terni esprime la solidarietà dei dipendenti provinciali ai lavoratori dell' Ast "in lotta non solo per la salvaguardia di posti di lavoro, ma anche per conservare professionalità e competenze che hanno da sempre contraddistinto Terni e che devono costituire elemento di sviluppo per il futuro dell' intera collettività ternana". Piena adesione del gruppo Ds alla Provincia di Perugia, alla manifestazione di venerdì prossimo a Terni. "Il problema dell' Ast - ha detto Donatello Tinti - non è una questione ternana, ma riguarda l' intera Umbria, oggi più che mai c' è bisogno di una forte mobilitazione e solidarietà da parte di tutti gli umbri. Dobbiamo stare vicini ai lavoratori, alle famiglie". La Uil federazione poteri locali "mobilita la categoria a sostegno della lotta intrapresa dai lavoratori e dai sindacati garantendo la presenza di una propria delegaione a tutte le manifestazioni a partire dallo sciopero di venerdì". Anche rappresentanti della politica nazionale sono intervenuti questa mattina stigmatizzando la gravità della situazione; "Come sindaco di una grande città - afferma il sindaco di Roma Walter Veltroni - so bene quanto complicati e dolorosi siano i problemi sociali che affliggono i cittadini, in modo particolare quelli più esposti e specialmente in questi tempi di difficoltà economiche e finanziarie così pesanti per il Paese. Immagino dunque che cosa possa significare per una comunità come quella ternana la perdita di una realtà produttiva così rilevante, che è fonte non solo di lavoro e di reddito per gli abitanti, ma anche fattore di certezza e di identità, di speranza per il futuro". Per questi motivi, Veltroni si dichiara "vicino ai lavoratori ed alle loro famiglie", e raccoglie l' invito del vescovo di Terni, Vincenzo Paglia, a sostegno delle iniziative che il sindaco e la giunta comunale ternana assumeranno "per evitare un colpo così drammatico per la città, la regione e l' intero paese". Duro il giudizio di Antonio di Pietro: "Ecco il bel risultato che la politica di Berlusconi ha prodotto e continua a produrre nel Paese". "Ogni giorno - ribadisce il leader dell' Italia dei valori - un crack annunciato e un' azienda che chiude. La politica economica del Cavaliere ha prodotto finora solo incertezze, nuova povertà e disoccupazione reale. Noi di Idv crediamo che la chiusura degli impianti Tyssen Krupp sarebbe un gravissimo errore che porterebbe ad una depauperazione delle risorse per il territorio ternano, per la regione e per il Paese, ma soprattutto - conclude Di Pietro - causerebbe una situazione insostenibile per le 900 famiglie dei lavoratori dell' azienda interessati alla chiusura". Domani a Terni arriva Piero Fassino. Il segretario dei Ds incontrerà alle 11,30, nel palazzo comunale, i rappresentanti delle istituzioni umbre e dei sindacati, per poi recarsi, alle 12,30, davanti ai cancelli dell' Ast, dove gli operai sono impegnati nei presidi contro la chiusura del magnetico. Alle 13, al cancello principale in viale Brin, la manifestazione pubblica con il segretario Ds, presenti anche i consiglieri regionali umbri del suo partito. Una nota della direzione nazionale diessina annuncia infine la presenza a Terni del responsabile economico dei Ds, Pierluigi Bersani, alla manifestazione di venerdì prossimo in occasione dello sciopero generale cittadino. Intanto questa sera davanti a Palazzo Chigi è previsto un presidio dei lavoratori.
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