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Niente piazza per Priebke
by da Liberazione Saturday March 06, 2004 at 01:58 PM mail:  

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Vietate tutte le manifestazioni previste per oggi a Roma. Ciampi: «Come si fa a parlare di grazia?»
Niente piazza per Priebke
«Bisogna sapere cosa ha significato per l'Italia del dopo 8 settembre 1943, in quel doloroso periodo che durò fino al termine della guerra, l'orrendo eccidio delle Fosse Ardeatine. La grazia presuppone il perdono dei familiari delle vittime e non credo che tutti i familiari delle vittime delle Fosse Ardeatine condividano un tale provvedimento. L'eccidio delle Fosse Ardeatine è qualcosa di più di un delitto contro l'umanità. E' una tragedia che ha colpito profondamente i sentimenti del popolo italiano».

Arrivano in serata le parole del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, quando ormai è già chiaro che nessuno potrà sfilare per le strade di Roma in sostegno all'ex ufficiale delle Ss Erich Priebke, condannato come uno dei responsabili della strage delle Fosse Ardeatine. Ciampi interviene con autorevolezza sul fondo della questione sollevata sulla vicenda Priebke e rilanciata, tra l'altro anche da Adriano Sofri su "Repubblica" di ieri.

Intanto nella Capitale si tira però un sospiro di sollievo. Già dal pomeriggio infatti, il Prefetto di Roma Achille Serra aveva deciso di vietare, per motivi di ordine pubblico, la manifestazione in favore della grazia a Priebke che era stata annunciata dall'associazione di estrema destra "Uomo e libertà". E di vietare però, contemporaneamente, anche le contromanifestazioni indette rispettivamente dall'Anpi, dalla Comunità ebraica di Roma, dalle associazioni degli ex deportati nei campi nazisti e da un'ampio cartello di personalità della politica cittadina e nazionale, tra cui parlamentari e eletti di Rifondazione e dei Verdi. La decisione di Serra era maturata dopo la riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che aveva valutato "i pericoli per l'ordine pubblico legati ai due eventi contrapposti".

«Si tratta di una decisione motivata e responsabile, tesa innanzitutto a garantire la serenità e la tranquillità della città che l'annuncio della manifestazione in favore della concessione della grazia a Priebke aveva messo in discussione - era stato il commento del sindaco della Capitale Walter Veltroni, che aveva aggiunto - Tale manifestazione sarebbe stata inopportuna e irrispettosa dei sentimenti profondi della città di Roma, della Comunità ebraica, specialmente a pochi giorni di distanza dal sessantesimo anniversario dell'eccidio dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine». Proprio per questo nei giorni scorsi il Sindaco non aveva concesso l'uso del suolo pubblico per la manifestazione.

Anche il Presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra ha espresso il suo plauso alla decisione di Serra, annunciando come oggi non avrà più luogo la seduta straordinaria del Consiglio provinciale che era stata convocata proprio sul caso Priebke.

Anche tra i promotori delle manifestazioni democratiche che intendevano opporsi all'iniziativa dell'estrema destra, si respira soddisfazione, anche se la decisione di Serra risolve in termini di ordine pubblico una vicenda che ha invece evidenti e gravi connotati politici.

Guido Caldiron

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«Ora più facile il dialogo con la sinistra»
by da Liberazione Saturday March 06, 2004 at 01:59 PM mail:  


Intervista a Leone Paserman, presidente della Comunità ebraica di Roma
«Ora più facile il dialogo con la sinistra»

La notizia che il prefetto di Roma Achille Serra ha deciso di vietare tutte le manifestazioni previste per questo pomeriggio a Roma, cancellando così la possibilità che i sostenitori di Erich Priebke svolgessero la loro provocatoria iniziativa nel cuore della Capitale, arriva mentre già Leone Paserman sta rispondendo per telefono da Bruxelles alle domande di "Liberazione". «Sono davvero soddisfatto, accolgo questa decisione con un sospiro di sollievo - commenta il Presidente della Comunità ebraica romana - mi sembra che i responsabili dell'ordine pubblico abbiano preso coscienza del fatto che la manifestazione in favore della grazia a Priebke era ritenuta davvero inopportuna da una parte molto ampia della cittadinanza romana, come ha dimostrato l'ampia mobilitazione di questi giorni. La Prefettura ha recepito questa determinazione anche dopo il passo decisivo compiuto dal sindaco Veltroni che aveva vietato l'uso del suolo pubblico all'iniziativa».


La mobilitazione che ha coinvolto tutti gli antifascisti e le forze democratiche della città ha mostrato come la vicenda di Priebke non riguardi certo solo la Comunità ebraica. Si tratta di un segnale importante...

Sì, mi sembra molto importante che sia emerso come l'idea di considerare "il caso" Priebke e la tragedia della Fosse Ardeatine come qualcosa che toccasse solo gli ebrei, sia stata battuta nei fatti. Quella violenza, sessanta anni fa, è stata fatta a tutto il popolo romano, di cui gli ebrei fanno parte da ventidue secoli, ma anche all'intera umanità.


Nell'organizzazione dell'iniziativa in favore dell'ex ufficiale delle Ss sono emersi evidenti contatti tra la destra politica e i gruppi estremisti, cosa ne pensa?

Non tutti i promotori e gli aderenti all'iniziativa erano allineati sulle stesse posizioni. In particolare l'avvocato Taormina mi sembra si sia espresso sui termini giuridici della vicenda di Priebke, sostenendo come si tratti dell'unico responsabile delle Fosse Ardeatine che ancora sta scontando una pena, mentre gli altri sono tutti liberi. Ciò detto, questa mi sembra una lettura davvero particolare delle cose: visto che altri non hanno pagato per quella strage, sono rimasti impuniti, allora anche Priebke dovrebbe essere scarcerato. Mi sembra una posizione priva di ogni logica.


La mobilitazione di questi giorni, a difesa di valori comuni, sembra riaprire anche un confronto più sereno tra la sinistra e la Comunità ebraica. Come valuta questa possibilità?

Me lo auguro davvero. Abbiamo fatto tante battaglie comuni e per così tanti anni, che la frattura che si registra oggi tra la Comunità e la sinistra mi reca un vero dolore. Questa frattura che è originata dal conflitto del Medio Oriente può essere superata se si riesce a dare spazio, da entrambe le parti, ad un'analisi più serena dei fatti. E' questa la strada migliore per ricucire i nostri rapporti reciproci, una possibilità che la Comunità ebraica si augura sinceramente.

Gu. Ca.

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ma come cazzo si può
by bomboklaat979 Saturday March 06, 2004 at 02:14 PM mail:  

e no cazzo ora basta abbiamo condannato milioni di irakeni ad una morte lenta abbiamo tranquillamente dimenticato i morti dell'afghanistan cambiando canale ora ci manca che si dia la grazia a priebke si rivaluti il fascismo e il comunismo totalitario e siamo a posto basta con gli estremismi bisogna avere duttilità di pensiero BASTA ORKODDIO BASTA

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