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RAI: dimissioni di Lucia Annunziata
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corriereonline Tuesday, May. 04, 2004 at 2:15 PM |
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Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla presidenza della Rai
Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla presidenza della Rai
Centrosinistra: ora è necessario un nuovo Cda La maggioranza: è solo un gesto propagandistico, non c'è nessuna occupazione militare della tv di Stato
Le dimissioni di Lucia Annunziata suscitano, come prevedibile, reazioni nettamente contrastanti. Claudio Petruccioli, presidente della Commissione di vigilanza Rai, poco prima che la presidente Rai annunciasse le sue dimissioni, profeticamennte aveva detto che «l'attuale Cda non potrebbe continuare ad operare qualora una delle due parti costitutive (direttore generale e presidente) decidesse di abbandonarlo». Enzo Carra (Margherita) parla di «un gesto di grande responsabilità con cui si denuncia la prevaricazione che la maggioranza vuol compiere alla vigilia di un voto importantissimo per il paese e l'Italia». E aggiunge: «Alla Rai c'è uno stato gravissimo di legittimità. A questo punto è necessaria l'elezione di un nuovo Cda».
CASO MORRIONE - Fausto Bertinotti parla di «un nuovo golpe di Berlusconi contro il pluralismo radiotelevisivo» e aggiunge: «Se fosse confermato il licenziamento di Roberto Morrione da RaiNews 24 e la sua sostituzione con Berti, proveniente da Isoradio e uomo di Bonaiuti, saremmo letteralmente al bavaglio di qualsiasi voce critica e all'intimidazione in piena campagna elettorale». Alfonso Pecorario Scanio dei Verdi definisce le dimissioni «un atto di coraggio, un allarme lanciato al Paese. Esplode in tutta la sua gravità l'emergenza informazione in Italia. I presidenti di Camera e Senato hanno il dovere di intervenire». Per Marco Rizzo (Pdci) «siamo in piena emergenza democratica sul fronte della comunicazione». Antonio Di Pietro esprime solidarietà a Lucia Annunziata, «per non aver prestato la sua faccia all’ultima trovata del regime mediatico di Berlusconi che voleva cambiare le strutture giornalistiche della Rai in funzione del rush finale della tornata elettorale».
LA MAGGIORANZA - La motivazione con cui Lucia Annunziata ha giustificato le sue dimissioni «sono semplicemente ridicole», ha detto il vice premier Gianfranco Fini per il quale «dire che la Rai è occupata è dire una sciocchezza». Per altri rappresentanti della maggioranza si tratta di un gesto propagandistico la maggioranza. Così il capogruppo di An alla Camera, Ignazio La Russa: «Le dimissioni mi sembrano una mossa elettorale». «Si lamenta di un'occupazione dell'azienda che non c'è», anzi, secondo La Russa «c'è stata una occupazione dei media ad uso propagandistico da parte di Lucia Annunziata. Un'occupazione che si conclude come era prevedibile». Anedda (An) definisce la decisione di Annunziata come «l'ammissione di un'incapacitá a dirigere un organismo complesso come la Rai». Paolo Barelli (Fi), vicepresidente del Senato, dice che «Accogliamo con viva soddisfazione la notizia delle dimissioni di Lucia Annunziata dalla presidenza Rai. Una soddisfazione motivata dal clima di assoluto scontro che la stessa Annunziata ha creato fin dal suo insediamento a Viale Mazzini con una condotta politica, di parte, che nulla aveva a che fare con il ruolo di garanzia per il quale era stata scelta». Sulle dimissioni arriva anche un lapidario «Meglio tardi che mai» per il capogruppo leghista alla Camera Alessandro Cè.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/05_Maggio/04/annunziata_reazioni.shtml
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l'Annunziata
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corriereonline Tuesday, May. 04, 2004 at 2:17 PM |
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In una lettera le motivazioni: «Il Cda diventato buca delle lettere»
Rai, Lucia Annunziata si dimette
La presidente Rai annuncia le dimissioni con una conferenza stampa: «I limiti del pluralismo sono stati superati»
ROMA - La presidente della Rai Lucia Annunziata si è dimessa: «contro l'occupazione dell'azienda» in procinto, a suo giudizio, attraverso le nomine che il cda sta per varare.
Immediate e contrastanti le reazioni del mondo politico.
L'ANNUNCIO - «Mi dimetto - spiega in una conferenza stampa - per sottolineare che i limiti del pluralismo sono stati superati e che Lucia Annunziata. In secondo piano, sulla destra, il direttore della Rai, Flavio Cattaneo (Emblema) questo Consiglio opera in condizioni di illegittimità». A provocare le dimissioni, tra i motivi principali «una serie di nomine chiave per la gestione dell'azienda» proposte dal direttore generale al Consiglio «con meno di tre ore di preavviso».
LA LETTERA - Annunziata ha diffuso una lettera nella quale spiega le motivazioni: «Alle 12.15, dunque con meno di tre ore di preavviso - scrive nella lettera - a spregio dunque di ogni regola del diritto societario, il direttore generale ha proposto al Consiglio una serie di nomine chiave per la gestione dell'azienda e di sue società consociate. (Questo è possibile perchè la maggioranza dei consiglieri sin dall'inizio ha autorizzato una interpretazione forzata dei regolamenti che ha trasformato il Cda in una buca delle lettere nella quale vengono ratificate decisioni prese in luoghi altri che non sono quelli aziendali)». «Queste nomine - continua Annunziata - inviate in 18 pagine scritte a mano, a testimoniare la fretta e mancanza di ogni rispetto di iter aziendale, stravolgono completamente il profilo dell'azienda, rendendo chiari i condizionamenti esterni e di fatto eliminando ogni pluralismo interno».
ILLEGITTIMITA' - «Adesso per quanto mi riguarda - ha dichiarato - questo Consiglio è illegittimo. Nel Cda si suppone che siano rappresentate tutte le forze politiche del Parlamento. Con la mia dipartita c'è almeno metà del Parlamento e metà delle istituzioni non più rappresentati». Nessuna anticipazione invece sulle nomine (si parla di una settantina) che sarebbero state proposte: «Li saprete prestissimo, le sorprese stanno sempre nell'uovo di Pasqua che non è lontano dall'essere aperto anche se è arrivato un pò più tardi». Per quanto riguarda infine un bilancio della sua esperienza come presidente, secca la replica: «Un ottimo bilancio».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/05_Maggio/04/annunziata.shtml
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la lettera
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corriereonline Tuesday, May. 04, 2004 at 2:18 PM |
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Le dimissioni di Lucia Annunziata: la lettera
«Alle 12.15, dunque con meno di 3 ore di preavviso, a spregio di ogni regola del diritto societario, il direttore generale ha proposto al Consiglio una serie di nomine chiave per la gestione dell'Azienda e di alcune sue societá consociate. Questo è possibile perché la maggioranza dei consiglieri fin dall'inizio ha autorizzato un'interpretazione forzata dei regolamenti che ha trasformato il Cda in una buca delle lettere nella quale vengono ratificate decisioni prese in luoghi altri che non sono quelli aziendali.
Queste nomine, inviate in 18 pagine scritte a mano, a testimoniare la fretta e la mancanza di ogni rispetto di iter aziendale, stravolgono completamente il profilo dell'azienda, rendendo chiari i condizionamenti esterni e di fatto eliminando ogni pluralismo interno. Questo è l'ultimo atto di una campagna organizzata dalla maggioranza tesa al controllo pieno del servizio pubblico. Le tappe più recenti di questa campagna le ricordo qui per la pubblica opinione: un piano industriale votato senza l'approvazione della Presidenza, perchè concentrato in investimenti immobiliari di 800 mln di euro per il rifacimento degli studi a Roma e Milano. La presentazione di un piano di riorganizzazione dell'azienda, anche questo votato con il parere contrario della presidenza, perchè concentra in poche mani l'azienda, riducendo l'autonomia delle reti e dei giornalisti. Infine queste nomine che ratificano il progetto di occupazione della Rai, sono fatte non a caso dopo l'approvazione della Gasparri, e dopo una intensa campagna di delegittimazione della presidenza di garanzia, da mesi schiacciata sotto la maggioranza del 4 a 1, passata anche per attacchi personali e minacce al presidente.
Con queste nomine e con questo metodo si cambia radicalmente l'azienda sia nelle strutture che nei suoi dirigenti, un atto che porta all'annullamento di ogni forma di autonomia e pluralismo a danno di almeno metá del Parlamento e di quella metá del paese che il Parlamento rappresenta. Tutto il potere viene concentrato nelle mani di pochi fedelissimi. Di fronte a tali atti non posso limitarmi a votare contro dopo mesi di isolamento dentro il Cda e di mancanza di qualunque positiva interazione con la direzione generale, non posso che sottolineare la illegittimitá di questo modo di procedere, nella maniera più dignitosa che io conosco: esercitando il mio ruolo di presidente di garanzia un'ultima volta, in testimonianza alle istituzioni che questo ruolo mi hanno affidato.
Mi dimetto dunque per sottolineare che i limiti del pluralismo interno sono stati superati e che questo Cda opera ora in condizioni di illegittimitá. Finisco con un saluto e un invito ai colleghi giornalisti e a tutti i dipendenti della Rai: ci sono molte più regole nella nostra professione e in questo paese di quante ne potrá violare o annullare un qualunque Cda della Rai. Li invito a rispettare queste regole, che rimangono la base del servizio pubblico e del nostro rapporto, come Rai, con i cittadini. Grazie a tutti».
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Era l'ora.....
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Ellittico Tuesday, May. 04, 2004 at 2:24 PM |
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Era l'ora che si levasse dalle palle, 'sta "presidentessa di garanzia" che fin'ora ha garantito solo risse da riunioni di condominio invece che dimostrare il polso necessario per gestire una realta' importante e complessa com'e' la RAI.
NON la rimpiangeremo, chiunque mettano al suo posto.
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rai: avanti con le nomine
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corriereonline Tuesday, May. 04, 2004 at 2:26 PM |
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Cambiano le regole anche per il cda che diventa di 9 componenti
Ciampi firma, Tremonti decide il dopo Annunziata
Il Capo dello Stato avrebbe già firmato il testo della Gasparri: con le nuove regole il ministro dell'ecomia sceglie il presidente
MILANO - Nonostante le dimissioni del presidente Lucia Annunziata e le polemiche dell'opposizione, che considera decaduto anche il Consiglio di amministrazione Rai (ridotto da tempo a quattro membri) il cda si riunisce per procedere con le nomine che hanno causato l'addio dell'Annunziata. Ma nel frattempo arriva la notizia della firma di Ciampi sulla legge Gasparri che cambia il quadro complessivo del sistema radiotelevivo e anche le procedure di nomina alla Rai, cda compreso.
LE NUOVE REGOLE - Fino a oggi il futuro della Rai sarebbe stato nelle mani di Pera e Casini, presidenti di Senato e Camera. Ora invece cambia tutto e il successore dell'Annunziata sarà nominato dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Secondo gli articoli 20 e 21 della legge Gasparri, la Rai avrà un cda di 9 membri che resteranno in carica tre anni e rieleggibili una sola volta. Fino alla prima fase della privatizzazione (alienazione del 10% del capitale), sarà la Commissione di Vigilanza a nominare sette membri del Cda (con voto limitato ad uno, cioé 4 alla maggioranza e 3 all'opposizione), mentre gli altri due, tra cui il presidente, saranno invece scelti dal Ministero dell'Economia. La nomina del presidente diventa efficace con il sì, a due terzi, della Vigilanza.
INTERIM - Le nuove regole tuttavia valgono dal momento dell'entrata in vigore della nuova legge. Con la firma di Ciampi, il testo della Gasparri deve essere pubblicato sulla Gazzetta Uffiale e le nuove regole saranno in vigore dopo 15 giorni da quel momento. A questo punto si apre un periodo «transitorio» nel quale, per ipotesi, Pera (tra l'altro in trasferta negli Usa) e Casini forse in teoria dovrebbero nominare un presidente, forse ad interim, al posto dell'Annunziata. Ma sul tema il confronto giuridico è aperto, così come sulla decadenza o meno dell'attuale cda dopo le dimissioni dell'Annunziata. D'altra parte un'eventuale interim potrebbe essere politicamente irrilevante e inutile, dal momento che fra due settimane la questione del presidente e dei consiglieri sarebbe risolta in altro modo. E i presidenti di Camera e Senato, che già nell'ultima occasione avevano avuto non pochi problemi nella decisione sulla Rai (che non fu tra l'altro raggiunta in breve tempo), avevano anche fatto capire di non volersene più occupare.
LE NUOVE NOMINE - Intanto il cda di 4 membri (3 a Milano) con la presidenza del consigliere anziano Francesco Alberoni procede con le nomine. All’ordine del giorno ci sono, diverse nomine, tra le quali alcune direzioni generali.
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IndyCorp annuncia:
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Annunziata nuovo DG di Indy Tuesday, May. 04, 2004 at 2:48 PM |
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COMUNICATO STAMPA
La IndyCorp e' lieta di annunciare che da oggi Lucia Annunziata e' la nuova Santa Patrona del sito conosciuto come IndyMedia; la dottoressa Annunziata si e' detta entusiasta dell' idea affermando che "Peggio della RAI non puo' essere".
da.da.
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