Rovereto, è una vendetta
per i fatti di Trento?
Il clima di tensione cresce a
Rovereto, alimentato anche
dal fuoco. Quello divampato
ieri notte, contemporaneamente,
poco prima delle ventitre
in due punti diversi del centro
città. Due fiammate violentissime,
provocate dal liquido infiammabile
contenuto in altrettante
taniche, che hanno bruciato
i portoni d’ingresso di
due abitazioni.
Sono state prese di mira le
case nelle quali risiedono giovani
riconducibili all’area anarchica
cittadina.
È successo ieri sera, alla
stessa ora, in via Santa Maria
al civico 5 e all’inizio di viale
dei Colli n. 12, a pochi metri
dalla centralissima piazza Rosmini.
L’allarme è stato lanciato
da alcuni passanti, che hanno
chiesto l’intervento dei Vigili
del fuoco e delle forze dell’ordine.
Non c’è voluto molto
a capire la chiara origine dolosa
dei due gravi episodi (secondo
una prima ricostruzione
le fiamme potrebbero essere
divampate all’interno), ma
quello che più preoccupa in
questo momento le forze dell’ordine
è l’escalation di tensione
e le conseguenze che potrebbero
scaturire da questi
due atti.
A pochi minuti dall’accaduto,
infatti, ai giovani occupanti
le due abitazioni prese
di mira dal fuoco, in piazza
Rosmini si sono aggiunti numerosi
altri anarchici, controllati
a distanza da Carabinieri e
Polizia. Momenti di concitazione
e di rabbia, nel corso dei
quali le allusioni ai possibili responsabili
di questi attacchi
sono state anche molto esplicite
e la parola «fascisti» è stata
la più ricorrente.
Un doppio episodio inquietante,
che segue le tensioni di
sabato a Trento, in occasione
della conferenza all’Università
organizzata dalla destra giovanile,
contestata dagli studenti
del Coordinamento universitario
e di «Charta 91».
Proprio
un gruppo di anarchici
provenienti da Rovereto era
stato fermato dalle forze dell’ordine
al ponte di Ravina e
costretto a fare ritorno nella
città della quercia.
Una delle ipotesi al vaglio degli
investigatori è che gli attentati
incendiari siano un «segnale
» in vista della manifestazione
di sabato prossimo, che vedrà
gli anarchici roveretani
protagonisti della manifestazione
in piazza «contro tutti i
fascismi», con un appello rivolto
agli esponenti del movimento
di altre città italiane.
Giovedì
17, inoltre, in tribunale saranno
processati Massimo Passamani
e Juan Antonio Sorroche
Fernandez per l’aggressione
a Pappolla.
Ma noi ci facciamo qualche domanda..
1.-) Vendetta di cosa, dato che gli anarchici a Trento NON sono arrivati e NON erano presenti ?
2.-) Com'è possibile che le fiamme siano divampate all'interno invece che all'esterno ?
3.-) E' un caso che questo atto avvenga proprio a pochi giorni da un processo con un esito già segnato ?
4.-) E' un caso che questo "attentato" avvenga proprio prima della settimana dell'antifascismo organizzata ormai da settimane ma malcagata dai giornalisti ?
5.-) E' possibile che questo attentato sia stato auto-causato al fine di passare per vittime della violenza "fascista" (???) per sperare in una mano più lieve durante il processo ?
www.ladige.it/20050307/pdf/AD0703TN02.pdf
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