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Bifo e mazzetta, da neurogreen
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ska Friday, May. 20, 2005 at 7:18 PM |
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botta e risposta su questi giorni
Dice Bifo
Bologna, maggio 2005. Che dobbiamo fare a questo punto? Evitiamo di drammatizzare ulteriormente questa situazione psicopatica. Facciamoci venire in mente un gesto che sia forte, visibile, irresistibile, inequivocabile.
Riepiloghiamo le puntate precedenti. Alle elezioni municipali di Bologna un anno fa molti votarono pensando che si potesse creare un laboratorio della tolleranza, della solidarietà verso i più deboli, un laboratorio dell'innovazione culturale e della libertà, un laboratorio di progettazione sociale utile a preparare il momento in cui nel 2006, il centrosinistra dovrebbe andare al governo. Purtroppo in questi ultimi giorni abbiamo capito che Bologna è effettivamente un laboratorio ma di altro genere: è il laboratorio dell'intolleranza, della violenza contro i più poveri, dell'arroganza del potere e della repressione.
Il clima umano in città non è mai stato così plumbeo. Invece di puntare ad un armonico rapporto tra le diverse componenti sociali, il nuovo sindaco sta attizzando l'odio di tutti contro tutti. Votato perché si presentava come l'uomo che difende i diritti dei più deboli, il pover'uomo ha rivelato di essere un personaggio torvo, aggressivo, cupo, forse perseguitato da rancori che non possiamo decifrare, o da sensi di colpa che sono uno psicanalista potrebbe curare. Usa l'incarico conquistato grazie all'inganno per esercitare un protervo potere di umiliazione.
La sua minacciosa esaltazione dell'ordine e della legalità sollecita gli istinti repressivi. Un giudice ha fatto arrestare tre studenti. Cosa avevano fatto? Avevano occupato temporaneamente un locale nella zona universitaria. E questo basta per arrestare qualcuno? Non basta, a meno che non si attribuisca agli occupanti il proposito di sovvertire l'ordine costituito. Ma quei tre studenti intendevano sovvertire l'ordine costituito, e si erano dotati di mezzi idonei per ottenere il loro scopo? Risulta che nel locale occupato i tre studenti si limitassero a fotocopiare libri. E' questa la loro colpa?
Ma al di là di questo evento sorgono in tutti noi domande inquietanti: è questo il laboratorio bolognese? Sarà questo l'ordine del governo di centrosinistra? Dopo cinque anni di sfruttamento, privatizzazione, depredamento berlusconiano, pensavamo che il centro sinistra potesse sperimentare la strada della redistribuzione del reddito, dell'aumento dei salari, del rilancio della ricerca, della democratizzazione del sistema comunicativo. Ma se Bologna ha il valore di un esempio, cosa dobbiamo attenderci? Il carcere per chi chiederà rispetto dei suoi diritti, la violenza contro chi chiederà un reddito di cittadinanza?
Per sabato 21 maggio il movimento ha deciso di chiamare alla mobilitazione. Ha tutte le ragioni per farlo. Ma occorre evitare una contrapposizione tra il movimento e la città, perché la città è stanca degli arroganti che l'hanno presa in ostaggio. Il tono che dobbiamo usare non è quello truce del muro contro muro. Il sindaco di questa città è visibilmente uno squilibrato, non prendiamolo troppo sul serio, cerchiamo di giocare al suo gioco. Sabato ci vedremo, e penso che saremo in tanti. Ma invece di sfilare in pose truculente, invece di mostrare i muscoli che non abbiamo, io propongo di compiere un gesto un po' stravagante.
"In ginocchio mai" disse qualche tempo fa Valerio Monteventi. Aveva ragioni da vendere, ma ora la situazione è cambiata. Il disegno di isolamento del dissenso non è passato. Adesso potremmo anche pensare di metterci in ginocchio. Proprio questa è la mia proposta: sabato pomeriggio, sotto il sole di maggio, mille, duemila, cinquemila persone o non so quante saranno, assumono la posa a ginocchioni del nostro beneamato San Precario. Con l'aureola sulla testa ci inginocchiamo e restiamo inginocchiati per tutto il tempo che ci va. Un'ora in ginocchio, immobili, mentre qualcuno recita il mea culpa, qualcuno si flagella, qualcuno implora pietà. Non per chiedere perdono di orribili peccati che non abbiamo commesso, né per arrenderci a un potere che più che spaventarci ci fa ridere. Bensì per implorare. Sì, implorare. Vi imploriamo signori della Giunta, smettetela di fare così. Vi state comportando come una giunta di occupazione in una città che vi considera ormai degli estranei, dei prepotenti e dei lunatici. State facendo un piacere immenso ai predoni del governo Berlusconi i quali presto potranno dire: eccola la sinistra che vuole governare. Eccola, invece di creare strutture di accoglienza per gli immigrati li scaraventa per strada con la violenza. Invece di migliorare le condizioni di vita degli studenti vieta la birra in strada e mette in galera i focopiatori. Vi imploriamo, signori della giunta rendetevi conto che vi state coprendo di ridicolo. In ginocchio, mettiamoci in ginocchio e a mani giunte imploriamo i fanatici della legalità di andare a farsi fottere.
risponde mazzetta
che dobbiamo fare?
prima di tutto, da buon bolognese, dico scordiamoci bologna che ci fa male e ci deturna davvero.....
stare su cofferati mi pare dimenticare, o oscurare, il resto. i ragazzi di bologna non sono gli unici, e sono solo gli ultimi di una serie lunghissima da tempo è diventato lecito inventarsi pretesti per ingabbiare chi protesta, perchè questa è la -categoria privilegiata- che in questi anni ha visto aumentare gli arresti, insieme ai migranti, non a caso.
E' un problema grosso, perchè significa che chi è fuori dal gioco economico, chi non tiene la testa bassa e sta al suo posto a tirar la cinghia in silenzio, in realtà è destinato a finire dentro. E' fascismo? Sicuramente è l'introduzione di uno standard non previsto dal nostro ordinamento, e ciò basta a legittimare la protesta, e che sia ad alta voce. Qui la battaglia è sul diritto alla libertà personale, ancora più importante di Cofferati, del precariato e di parecchio altro. Non facciamoci distrarre; decine di attivisti sono in galera o attendono processi con imputazioni lunari.
Li conosciamo quasi tutti, l'idea che siano terroristi o che abbiano familiarità con fantasie eversive o con le armi è semplicemente assurdo.
Qui di eversivo c'è solo il processo alle intenzioni dal quale a Bologna hanno tratto l'accusa.
E' di fronte a questa evidenza che bisogna stanare chi indegnamente si definisce compagno, ma anche i fautori del garantismo e della libertà; che dimostrino che non parlano solo della loro.
Bologna è parte civile a Genova, e il suo sindaco lascia montare in città una tensione assurda, alcuni di sinistra tacciono, altri addirittura vanno in sostegno al sindaco, vedi l'Arci. Questa gente va salutata. Senza neanche dargli il contentino di un riot.
Se proprio devo fare qualcosa contro la maggioranza della maggioranza bolognese, arrivo davanti al comune, mi giro, gli mostro il culo e me ne vado. Loro sono i principali responsabili, e loro sono quelli che si stanno facendo travolgere, ancora una volta, da illusioni e dai loro stessi interessi. Li conosciamo, hanno strutture gerarchiche occupate da gente strana, che ha perso la luce ed il ricordo di quelli che sono i basics della democrazia, non capiscono neanche i disastri, hanno reazioni stereotipate. Per loro tutto questo e' una rottura di balle, si relazionano con noi solo se siamo disposti a seguire i loro piani; sono una palude più che una risorsa.
Adesso sono diventati pericolosi, perchè ormai han dimenticato "i valori"; hanno detto che li stanno cercando, mentre rivalutano i fascisti, mentre si fanno prendere in giro dai briganti.
Se vayan con dios.
Continuiamo le lotte, rafforziamo le reti, le solidarietà e non abbandoniamo nessuno per strada; la libertà dell'ultimo degli scemi è sacra come quella Mandela; chiediamo a tutti un passo indietro, via da loro, a questo punto possiamo fare senza, non ci serve a nulla frequentare chi ci vuole in galera. Stiamo vicini ai colpiti, attiviamoci per assisterli, e comunichiamo quello che succede, tenendo a mente che nessuno di loro è stato arrestato per fatti specifici, ma solo per scelte politiche e attraverso forzature del diritto. I buoni sono in galera, non saranno eroi, ma di sicuro sono vittime come domani lo potrebbe essere ciascuno di noi se passa questa visione dell'esercizio penale.
Imho. Giovagnoli è l'eversore; noi siamo cittadini, nella pienezza dei nostri diritti, che gridiamo ad un ceto politico di pessima qualità di tenere giù le mani dai diritti e dai compagni. Battiamoci contro il 270, battiamoci per l'amnistia, battiamoci per tutti e lasciamo soli questa gente. Se avranno bisogno di aiuto contro Berlusconi, lo chiederanno.......
- dalla galera neanche un voto- ciao m
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neurocomiche
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max Saturday, May. 21, 2005 at 12:08 AM |
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“In ginocchio mai... al limite supini!”, era la battuta di due settimane fa.
Si è poi visto fino a che punto gli Amleti che avevano sostenuto la candidatura “progressista” di Cofferati a sindaco, invece di assumersi la responsabilità di un gesto fermo come quello di uscire dalla giunta, si arrabattano a fare l’opposizione di governo e il governo all’opposizione al grido sottovoce di: “C’è del marcio in Danimarca”.
Ora arriva anche il prelato sdoganatore revisionista Bifo a chiedere di metterci ginocchioni (un’altra volta ci voleva nudi). Non si sa mai che ci sia chi ci prende sul serio. Non il valium dell’ironia, ma la capacità di capire e di rilanciare una prospettiva di lotta sociale oggi ci deve interessare. Né bisognerebbe dimenticarsi che chi ci chiede oggi di prostrarci in ginocchio per scherzo, solo ieri era tra coloro che rivalutano i fascisti, e scriveva sulle loro riviste e presentava i loro libri per davvero.
Che fare? Le battaglie in una prospettiva democratico-borghese di diritti formali e di solidarietà generica non hanno possibilità di riuscita senza lotte sociali contro lo sfruttamento e il ricatto e l’intimidazione contro tutti i lavoratori e gran parte della società.
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ebbasta,dai...
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mox Saturday, May. 21, 2005 at 3:10 AM |
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Ma ancora con questa gigantesca cazzata di Bifo che riabilitava i fascisti? Ma l'avete letto "Come si cura il nazi", il libretto "incriminato" del '93? E' un testo con delle parti satiriche dove Bifo dice che i nazi sono degli alienati, soffrono psichicamente, sono schizofrenici e carenti d'affetto, e allora perché non sussurrargli paroline dolci all'orecchio, hai visto mai che diventano più umani... Uh, mamma mia, proprio un testo revisionista e filo-nazista! Saranno stati contentissimi, i fasci, di questa descrizione. Da anni c'è una cerchia di imbecilli che costruisce le peggio ipotesi su questa "base", e chiaramente su Indy, dove si accettano come sensate le peggio patacche, trova terreno fertile.
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mix
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me Saturday, May. 21, 2005 at 8:00 AM |
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Dai mox, non fare il pesce in barile. Lo sanno tutti. “Come si cura il nazi” è un libro contro l’antifascismo, pubblicato qualche anno dopo le dichiarazioni di Violante su Salò. Ognuno fa cazzate e Bifo in qualcosina almeno si è riscattato. Però c’ è stato un tempo in cui scriveva su “Trasgressioni”, faceva (e lo rivendicava per iscritto) presentazioni pubbliche ad es. assieme a Alain De Benoist, faceva pubblicare i libri di Zekkini, ha organizzato una serata in discoteca per nazi e compagni insieme, anzi c’è stato un breve periodo in cui qualche suo amico/discepolo girava in coppia con un nazi per curarlo e voleva entrare così nelle assemblee ecc. Poi lui è simpatico e divertente, è comunque una parte storica del paesaggio, ma questa cosa che chiede sempre di fare gesti spettacolari che sono sempre straordinariamente stupidi e vuoti (così era, credo, anche per lo sdoganamento dei fasci intellettuali: un gesto spettacolare e stupidissimo su cui per qualche anno s’è incanaglito soltanto perché qualcuno lo aveva contestato), ecco ha ragione Mazzetta quando dice che non bisogna personalizzare troppo su Cofferati (e quindi non inginocchiarsi), e ha ragione Max quando dice dei diritti formali e delle lotte sociali, e ha ragione Bifo quando dice di non drammatizzare ulteriormente (ossia di trovare una determinatissima pacatezza).
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mavalà...
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mox Saturday, May. 21, 2005 at 2:31 PM |
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Bifo non "faceva pubblicare i libri di Zekkini". Zekkini i libri se li faceva pubblicare da sé. Un libro di Zekkini su Orwell lo pubblicò la Synergon, casa editrice di compagni ex-Mongolfiera, e fu un errore, ma Bifo non c'entrava niente ed era l'unico libro di un autore di destra in tutto il catalogo (per il resto, libri su Lenin, Mao, libri di Pierre Lévy, e ovviamente libri di Bifo, ma non "Come si cura il nazi" che uscì invece per la Castelvecchi). Bifo è andato a un convegno di "Elementi", la rivista che faceva Tarchi prima di Trasgressioni, e pure questo è un errore, ma non è certo andato là a dire cose fasciste. E' che Bifo è un pezzo di pane, dopo tutti questi anni è ancora ingenuo, spera sempre di smuovere qualcosa in qualunque interlocutore. "Come si cura il nazi" non è un libro contro l'antifascismo. Nessun "discepolo di Bifo", che mi risulti, ha mai girato con a fianco un nazi "per curarlo" pretendendo di entrare in assemblea con lui. Sono stronzate. Se non si è daccordo con Bifo, lo si contesti sulle cose che fa o dice davvero, non sulle invenzioni del pipaiolo di turno (che poi è un turno lungo, chissà quando finisce).
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neurocomiche 2
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Max Monday, May. 23, 2005 at 2:45 PM |
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La prossima volta m’inginocchio così non vi angosciate, ma in coscienza non posso che chiosare:
PRELATO: perché ha invitato i fedeli a inginocchiarsi volendo assumere ironicamente il carisma di un capo spirituale (la chioma e il look sarebbero perfetti).
SDOGANATORE: perché è stato tra i primi confusi interlocutori dell’estrema destra nei primi anni Novanta, e tra i primi ha normalizzato il dialogo con i fascisti offrendo loro qualche strumento culturale di camuffamento. E non è stata solo UNA presentazione di “Elementi” (poco importa se lo abbia fatto per rendersi ben accetto ai DS che sdoganavano, oppure per bontà o megalomania o altro). Magari su scala locale, ma sdoganatore è stato. Nemmeno Violante ha detto “cose fasciste”, ma cose che hanno avuto conseguenze, questo sì.
REVISIONISTA: sugli anni Settanta dovrebbe andare a rileggersi e sorridere, esercitando un po’ di dolcezza verso se stesso, invece di questa risentita e prometeica vocazione di riplasmare a forza il passato.
L’opinione è opinabile, sono certo un grezzo che non capisce le altrui finezze speculative, ma insomma volevo dire altro. Era un’opinione nel merito dei ragionamenti per me insufficienti di Bifo e Mazzetta. La sintetizzo. Con questi che hanno sostenuto Cofferati in nome dei movimenti, siamo ormai in piena commedia. Speriamo almeno nel lieto fine. Non in ginocchio, però.
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p.s.
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mazzetta Monday, May. 23, 2005 at 3:25 PM |
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....e continuo a sostenere che cofferati sia una conseguenza locale di problemi su scala ben più vasta, e che in questo caso il punto della questione sia la REPRESSIONE GENERALIZZATA di qualsiasi tipo di protesta, qualunque ne siano le modalità.
parlare di Bologna, oltre che noiosetto ed egocentrico, allontana dal vero PROBLEMA.
ma a questo punto pare che non interessi a quasi nessuno, almeno finchè non finiscono in galera gli amichetti suoi....eppure si parla dei fondamenti della convivenza comune....
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argh argh
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ma va' a mazzetta Monday, May. 23, 2005 at 3:58 PM |
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"si parla dei fondamenti della convivenza comune"... non mi pare proprio: si parla di salvare il culo a 3 stronzetti che sproloquiano di conflitti e riappropriazioni degli spazi e poi occupano uno spazio privato per fare delle fotocopie a gratis... ma secondo te a chi cazzo gliene puo' fregare qualcosa?
A lotte vere corrispondera' solidarieta' vera, a lotte del cazzo corrispondera' fine settimana a gabicce (forse se invece che prendervela con cofferati vi foste presi la briga di ripulire piazza verdi dagli spaccia secondo me sabato avreste avuto piu' persone, ma certo sono un proibizionista anch'io...)
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SI?
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mazzetta Monday, May. 23, 2005 at 4:03 PM |
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mi sembra chiaro che tu non sia in grado di vedere oltre le tue antipatie.
trascurando il fatto che l'aggravante eversiva è stata contestata anche a quelli che sono andati al cinema, senza alcuna violenza, nel quadro delle iniziative di s.precario, le 15.000 denunce in corso, ed i numerosissimi provvedimenti restrittivi delle libertà di DECINE di attivisti di ogni tipo, se continua a menarla (in quanti messaggi?) con quanto erano cattivi e quanto se lo -meritavano- abbiamo davvero finito di discutere.
torna a preoccuparti delle beghe di cortile e non ne parliamo più, a me interessa poco la discussione come la imposti tu, o meglio, sui temi sui quali la vorresti deviare.
non ho ancora capito se dici/dite sul serio o se mi prendete per il culo scopiazzando la linea deboluccia del sindaco e condividendone l'atteggiamento sprezzante :D
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terze e ultime
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Max Monday, May. 23, 2005 at 8:46 PM |
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Però c’è chi ha fatto campagna elettorale in nome dei movimenti (ad esempio promuovendo l’inconsistente fantasticheria che il sindaco potesse chiudere il CPT). E sono quelli che ci portano in piazza in ginocchio (manifestazione nazionale in duemila, chiusa sul fatto singolo, letto di sghimbescio = Cofferati cattivo, anzi “Kofferaten, il fascista rosso è tra noi” ecc.: roba nauseante perché bisogna contrastare Cofferati per quello che fa o non fa, non sciroppare revisionismo per la gioia idiota della destra locale, e il primo è sempre Bifo con l’ormai celebre “mi tengo Berlusconi”).
Sono d’accordo con Mazzetta quando dice che non tutti percepiscono appieno la gravità di questi e altri arresti, ma trovo insufficiente il suo discorso sul che fare (un discorso garantista contro la repressione non sta in piedi da solo, e la “convivenza civile” è un eufemismo sempre più illusorio). A lui era evidentemente rivolta solo questa battuta:
Che fare? Le battaglie in una prospettiva democratico-borghese di diritti formali e di solidarietà generica non hanno possibilità di riuscita senza lotte sociali contro lo sfruttamento e il ricatto e l’intimidazione verso tutti i lavoratori e gran parte della società.
O fuori o dentro. Non credo ci sia altra via. Tranne le comiche.
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CMQ
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moh Thursday, May. 26, 2005 at 12:27 PM |
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CMQ la questione del controllo dei movimenti è una cosa seria, invece era una pirlata cercare di discutere su qual'è il vero Bifo, come ha cercato di farci fare mox (moh?!): quello che dà una mano all'ex PCI per sdoganare i fasci o quello che che ha fiutato il vento antifascista e si adegua? rimoh!!! ??? E il sesso degli angeli?
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ma ancora?
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prrrr Thursday, May. 26, 2005 at 2:33 PM |
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Basta con questa stronzata riproposta in tutte le salse migliaia di volte... non si capisce perché una roba vecchissima, scritta in clima di scazzi di movimento che oggi nessuno si ricorda più, e soprattutto scritta per attaccare un collettivo rivale che stava sul cazzo, venga ripresa così, a se stante, come se fosse una prova di qualcosa, vangelo, oro colato, se anche chi la pubblicò ha preso le distanze e se nel corso degli anni si è capito benissimo che era una bufala cosmica. solo un cretino accecato dall'odio (e fose dall'invidia) può dire che i wu ming sono nazi o filo-nazi o nazi in segreto. criticateli su quello dhe fanno e dicono davvero, che c'è già abbastanza materiale, se no gli fate un favore, e tanta pubblicità gratis.
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S. Petronio nazi
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x Thursday, May. 26, 2005 at 3:12 PM |
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I vari ossessionati da presunti trascorsi e complotti dei wu minghia sono al livello di chi vede le statue delle SS in piazza a Bologna. Indy è una casa accogliente x tutte le allucinazioni. continuiamo così, facciamoci riconoscere. Oh, ma avete visto che nella statua che c'è sotto le Torri, San Petronio somiglia un casino a Morsello di Forza Nuova! E' chiaro che c'è un complotto.
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plausibile zero
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. Saturday, May. 28, 2005 at 2:10 PM |
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ma come si fa a dare per scontato che la ricostruzione di quel volantino di sciroccate (ammesso che sia vero e non un fake, un testo inventato anni dopo per la bisogna, ma dai, firmarsi "Lorena Bobbit", cioè il nome di una povera pazzoide...) abbia una qualche plausibilità, anche minima? a parte che fa di tutte le erbe un fascio: pratellanti, transmaniaci, radio K, riferimenti a bifo, alle posse, come se fossero stati tutti d'accordo e tutti la stessa cosa, comunque, chiunque fosse a bologna in quegli anni lo capisce dopo due righe che sono idiozie paranoiche... Le date che cita non coincidono con l'esistenza dei collettivi che nomina etc. per il resto, dà versioni non verificabili sul comportamento di tizio e di caio. In ogni caso, è roba anzianotta, che coi wuminghi e con la situescion bolognese di oggi non c'entra proprio una sega. continuare a mettere 'sto link su indy cento, duecento , trecento volte fa solo capire quanto piaccia perdere tempo alla gente con tutte le robe gravissime che stanno succedendo al movimento.
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boh
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. Saturday, May. 28, 2005 at 3:03 PM |
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A parte che qui si continuano a mettere titoli e mai i testi, sempre i riflessi e mai le immagini, e bisognerebbe vedere cosa diceva Bifo in quel contributo per quella rivista, se era un pezzo scritto appositamente o se era stato ripreso da un altro contesto, se quell'accostamento significa una collaborazione, se la collaborazione ha avuto seguito o no ecc., se Libero pubblica una mia lettera in cui li smerdo oppure smentisco una cosa che hanno scritto, ha senso dire "X ha scritto su Libero"? dipende da COSA ho scritto e in che contesto. Però io non capisco che c'entra con le cose di cui si stava parlando (il confronto tra le posizioni di Bifo e quelle di Mazzetta), né che c'entrano i wuminghi...
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atti
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. Saturday, May. 28, 2005 at 3:47 PM |
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Ma siccome c'è scritto che sono gli atti di un convegno che poi è saltato, i motivi per cui è saltato possono essere mille, tipo che Bifo ha deciso di non andare, che l'accozzaglia di relatori non reggeva, che qualcuno si è messo in mezzo ecc. Insomma, noi non sappiamo niente di cosa sia successo, non basta buttare lì l'indice di una rivista mai vista né sentita. La cosa più seria è procurarsi quel numero e vedere effettivamente com'è il testo di bifo, che non mi risulta abbia mai avuto nè espresso posizioni negazioniste, e le precisazioni di Mox sono tutto sommato convincenti. qui sul nw è già capitato che si costruissero enormi castelli in aria partendo dalla citazione di una citazione di una citazione... Io sono d'accordo con Mazzetta: invece che inquisire nei curriculum delle persone, si faccia lo sforzo di criticare nel merito quello che fanno e dicono.
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Puntino perchè parli di cose che non sai?
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Taltos Saturday, May. 28, 2005 at 5:14 PM |
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In tutta l'area bolognese-nord est a metà anni 90 non si parlava altro che di superamento del blocco destra-sinistra, tute bianche comprese. Pensiero che aveva in Cacciari, nel nord est, il primo cantore; il quale se ricordate, era stato assieme all'industriale Carraro e a Luca Casarini sul punto di formare un nuovo partito, tirando dentro, senza turarsi il naso, fuori-usciti da destra della lega Nord(comencini)
Sarebbe curioso sapere se a tutte queste persone(Cacciari, Bifo ecc ecc)il superamento del blocco è venuto in mente a tutte nello stesso momento o se ci fosse qualcuno dall'alto che gli eterodirigesse.
Ps: ricordo bene una tuta bianca bolognese (di quelle andate da Santoro a Italia 1 x intenderci) venuta appositamente nel NE x andare ad ascoltare Cacciari, che appunto, parlava di queste cose.
Ricordo che all'epoca l'idea di una rinascita del movimento era ipotesi lontanissima e la gente si guardava morbosamente attorno in cerca di nuove situazioni.
PS X la cronaca Castelvecchi ha ripreso a pubblicare. Non vorrei sbagliare clamorosamente ma mi pare fosse un libro sulla Kabbala.
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discre/panza
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x Sunday, May. 29, 2005 at 12:50 AM |
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"In tutta l'area bolognese-nord est a metà anni 90 non si parlava altro che di superamento del blocco destra-sinistra, tute bianche comprese."
Giusto, peccato che a metà anni novanta le "tute bianche" (come soggetto politico nazionale, o almeno interregionale) non esistessero. A quei tempi, la tuta bianca era semplicemente il simbolo della resistenza del Leoncavallo al secondo sgombero, e di certo il Leo non parlava di superamento del blocco etc. etc. etc. etc.
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Equache?
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anti e-kazzoni Tuesday, Jun. 07, 2005 at 1:19 PM |
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<<l'equazione: non paga=israeliano e' vagamente antisemita... >>
peccato che l'equazione te la sei inventata di sana pianta! è una e-kazzata. Per difendere Bifo & C. dalle sue pesanti compromissioni revisioniste provi a rigirare la frittata, ma come dicevano alcuni all'inizio di questa discussione sulla sinistra revisionista: non siamo mica trutti scemi!!!
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E' un libro (di merda, ma è un libro)
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Attenzio' Tuesday, Jun. 07, 2005 at 2:54 PM |
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<<Ma siccome c'è scritto che sono gli atti di un convegno che poi è saltato, i motivi per cui è saltato possono essere mille, tipo che Bifo ha deciso di non andare, che l'accozzaglia di relatori non reggeva, che qualcuno si è messo in mezzo ecc. Insomma, noi non sappiamo niente di cosa sia successo, non basta buttare lì l'indice di una rivista mai vista né sentita. La cosa più seria è procurarsi quel numero e vedere effettivamente com'è il testo di bifo, che non mi risulta abbia mai avuto nè espresso posizioni negazioniste, e le precisazioni di Mox sono tutto sommato convincenti. qui sul nw è già capitato che si costruissero enormi castelli in aria partendo dalla citazione di una citazione di una citazione... Io sono d'accordo con Mazzetta: invece che inquisire nei curriculum delle persone, si faccia lo sforzo di criticare nel merito quello che fanno e dicono.>>
Se sai che c'è scritto che è un convegno eccetera... perché parli del numero di una rivista? Vuoi sembrare estraneo? E' un libro e si trova nei cataloghi delle biblioteche!!! Basta sfogliarli. Cmq in tanti anni non ho mai letto nessuna precisazione di Bifo o della Graphos su questa sporca storia. Se tu hai notizie facci sapere... Se no ke kazzo ce ne facciamo dei tuoi forse?
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ummmmm
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talpa Wednesday, Jun. 22, 2005 at 12:07 PM |
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Nessuno ha notato che il titolo dell'ultimo libro di Bifo "Il sapiente, il mercante, il guerriero" ricalca esattamente la tripartizione delle società indoeuropee ipotizzata da Dumézil (del quale già Ginzburg in un saggio di Miti, Emblemi, Spie mette in luce le - passate - simpatie per il nazionalsocialismo)?
coincidenze...
ora lo leggo e poi vediamo
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Questo no
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L'orologio Wednesday, Jun. 22, 2005 at 1:29 PM |
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Però ho notato che la bici su cui Bifo passa ogni giorno per via San Vitale presenta delle somiglianze con un modello della fabbrica "Herkules" di Norimberga che era tra i favoriti dei gerarchi nazisti da giovani. Solo la forma della sella si differenzia chiaramente.
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L'età delle talpe
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tempisti Thursday, Jun. 23, 2005 at 11:41 AM |
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Un'altra coincidenza à che, come sanno tutti quelli che hanno letto Vidal Naquet, il gruppo che ha lanciato il revisionismo "di sinistra" in Francia si chiamava proprio LA VECCHIA TALPA...
E anche queste talpe che escono adesso per fare polverone secondo noi non sono giovanissime.
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imho
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zazà Thursday, Jun. 23, 2005 at 12:19 PM |
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anch'io penso che i paragoni bifo hitler siano una cazzata e che il problema più importante sia quello del revisionismo di sinistra e dell'appoggio che a avuto dai vari bifo, blissettiani ecc.
è una questione che in tanti vorrebbero insabbiare, non credete? io direi proprio di SI'
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farneti diocane
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ordine! Wednesday, Jun. 29, 2005 at 4:12 AM |
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c'è un idota che tutt'oggi ha spammato quella foto
tu invece sei l'idiota che spammi le tue puttanate, quindi
1) smettila di fare la vittima dopo che usi questo mezzo insultandolo 2) in nw posta notizie o verrai segato 3) non allargare su ogni thread il tuo delirio o verrai segato
4) vai a cagare e poi vai a letto che è tardi e io non sono la voce amica
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Segaioli???
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noricatti Friday, Jul. 01, 2005 at 7:09 PM |
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Questa storia che siccome ci sono i compagni in galera non si dovrebbe discutere di revisionismo e lotte sociali, mi sembra un ricatto e anche poco riuscito. Da quando ci sono lotte fatte da compagni, diciamo da un po' di secoli, ci sono compagni in galera, e c'è bisogno di lottare anche per liberarli. Ma se non ci fosse stata discussione sulle lotte sociali e sulle scelte giuste o sbagliate, sui kompaagni che scazzano (e che hanno scazzato alla grande come wuminghi e bifo) credi che saremmo più avanti? te l'immagini se per discutere si dovesse aspettare che non ci siano compagni in galera? per fortuna non è mai andata così. si è discusso sempre e sulla discussione i movimenti crescono, e questo è un bene anche per i compagni in galera. Cmq lo Stato mette dei compagni in galera anche per terrorizzare e per bloccarci... non facciamoci impanikare, è il modo migliore per combatterlo!
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