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Solo tre anni di carcere per Lynndie England, l'aguzzina di Abu Ghraib
by dall'unità Thursday, Sep. 29, 2005 at 11:20 AM mail:

Solo tre anni di carcere per Lynndie England, l'aguzzina di Abu Ghraib.

È stata condannata a tre anni di carcere e radiata dall’esercito con disonore Lynndie England, la soldatessa fotografata con un detenuto iracheno nudo al guinzaglio, divenuta l'emblema delle torture nel carcere di Abu Ghraib. Il suo è stato l’ultimo processo per i riservisti accusati per lo scandalo degli abusi sui detenuti nel carcere iracheno, esploso nell'aprile 2004, con la pubblicazione di una serie di foto-shock, ma sono state solamente due le condanne a pene detentive: quella di England e del suo ex compagno Charles Graner, il capo degli aguzzini, che dovrà scontare 10 anni di carcere e che non si è mai pentito. Si chiude così in maniera alquanto discutibile un altro triste capitolo della guerra irachena.

La corte marziale di Fort Hood, in Texas, lunedì aveva giudicato la ventiduenne colpevole di maltrattamenti e atti osceni ma la sentenza sulla pena è arrivata solo martedì sera. England rischiava fino a nove anni di carcere mentre l’accusa aveva chiesto dai quattro ai sei anni. E invece dovrà scontarne solo tre.

Prima che la giuria si riunisse per stabilire la pena, la soldatessa ha lanciato un ultimo appello affermando che resta una patriota americana e dicendosi dispiaciuta che dal suo comportamento siano conseguiti attacchi contro le forze Usa. «Chiedo scusa alle forze della coalizione e a tutte le famiglie» ha detto rivolgendosi alla giuria composta da cinque ufficiali. E parole di scuse sono venute anche per i detenuti, quelli che ha perseguitato per mesi. Un atto di pentimento che non cancella l’orrore di Abu Ghraib e neanche lo scandalo in cui ha trascinato l’esercito americano.

Lynddie, che ha un bambino di 11 mesi concepito mentre era in servizio nel carcere iracheno, è scoppiata a piangere al momento della lettura della sentenza. Ma un anno e mezzo fa si faceva fotografare mentre puntava la mano, mimando una pistola, contro i genitali di un prigioniero iracheno nudo in una sezione del carcere dove non aveva alcun incarico ufficiale.

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come "solo"?
by est Thursday, Sep. 29, 2005 at 11:36 AM mail:

Tre anni son tre anni o no?

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ma..
by Squalo Thursday, Sep. 29, 2005 at 11:43 AM mail:

Certo che per gli stalinisti dell'Unità una pena a vita in un bel gulag sarebbe stata più opportuna.
Non si smentiscono mai, i comunisti.

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il solito capro espiatorio.
by ............. Thursday, Sep. 29, 2005 at 12:00 PM mail:

ma la caserma dove è stata addestrata lei e dove a loro tempo furono addestrati gli ufficiali di pinochet, la chiudono o rimane?

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giustizia & giustizia
by red Thursday, Sep. 29, 2005 at 12:38 PM mail:

giustizia & giustizi...
molotov.jpg, image/jpeg, 150x150

In america per avere tirato una molotov contro una sinagoga
tra l'altro senza causare danni oltre al fumo nero...uno stronzo nazi se beccato.......30 anni di galera!!!!!!!!!!

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Non esageriamo, Abu Graib è come Genova
by marcos Thursday, Sep. 29, 2005 at 1:03 PM mail:

Tra anni per semplici maltrattamenti (anche se ingnobili, ingistificati ed ingiustificabili) e foto goliardiche sono una pena più che adeguata.
Non dimentichiamo che un altro carceriere è stato condannato a 10 anni.
Detenuti talebani, tagliagole, estremisti islamici che a loro volta normalmente trattano le donne come degli oggetti, anzi peggio.
Ed anche loro trovano la loro "strega".
Ma "gli aguzzini" di abu graib non hanno ammazzato nessuno.
Giustamente vengono condannati a pene pesanti (tre anni la soldatessa ma ben dieci anni il fidanzato) e addirittura si scatena una canea forcaiola e giustizialista, che vorrebbe, che so, l'ergastolo ? la pena di morte ?
Ma nessuno ha nulla da dire quando in Iran impiccano due gay oppure una minorenne per comportamenti contro la morale sessuale.
Non solo nessuno "condanna" il giudici e gli esecutori di quel crimine ma ancora si intrattengono affari con qelle bestie che sono i preti dittatori iraniani.
Non si può in nome dell'idiota antiamericanismo stravolgere sempre.

Con questo non voglio certo giustificare questi trattamenti indegni ma occorre non perdere il senso delle dimensioni. Tre e dieci anni di carcere sicuro (siamo in america) non sono pochi per quel tipo di reati.

A GENOVA PROBABILMENTE HANNO FATTO PEGGIO, massacrando di botte (si e visto anche in telvisione) gente sdraiata inerme e fabbricando prove false, ma nessuno è stato ancora condannato.

Ci sono stati che rispettano i diritti dell'uomo (come l'america) in cui chi commette odiosi reati viene giustamente punito e stati che non rispettano i diritti dell'uomo come l'Iran, in cui è lo stato che tortura e uccide peggio che ad abu graib.

Poi ci sono stati tartufeschi dove i fatti di Genova rimangono impuniti e nessuno si lamenta.

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A proposito, e i "parà" in somalia ?
by marcos Thursday, Sep. 29, 2005 at 1:07 PM mail:

Altro esempio di doppiopesismo antiamericano idiota.

Qualcuno ricorda i "paraà della folgore" fotografati mentre torturavano con gli elettrodi un prigioniero incaprettato somalo ?
E stupravano una donna con una specie di granata ?
Le foto sono apparse su tutti i giornali poi ..... più nulla.

NEMMENO UNO STRACCIO DI UN PROCESSO.

E qui gli idioti giustizialisti solo in nome del doppiopesismo antiamericano ed idiota stanno a lamantarsi sul fatto che tre anni sono pochi, laddove in Italia fatti del genere vengono vergognosamente insabbiati. E nessuno ha nulla da ridire.

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Effettivamente....
by Abigail Thursday, Sep. 29, 2005 at 1:17 PM mail:

Effettivamente tre anni appaiono una pena irrisoria (salvo a quei cialtroni tipo squalo o marcos che la ritengono pure
eccessiva).

Non dimentichiamo pero' che essere stata radiata con disonore costituira' una macchia perenne che 'sta sciagurata si portera' dietro per tutta la vita.

In un paese militarista come gli USA essere cacciati dall'esercito e' un marchio d'infamia gravissimo.

Diciamo un...."effetto collaterale".

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x abigail
by Squalo Thursday, Sep. 29, 2005 at 1:28 PM mail:

Per te sarebbero sicuramente pochi 3 anni di galera, avanzo di terrorista.

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Nessuno ha parlato di pena eccessiva
by marcos Thursday, Sep. 29, 2005 at 1:44 PM mail:

Non ho mai detto che la pena è eccessiva ma che è adeguata.
Ho lamentato che per gli stessi fatti qui in italia non si fa neppure un processo senza che i filoislamici abbiano nulla da dire.
Ho lamentato che in Iran si fa molto di peggio impunemente senza che i filoislamici hanno nulla da dire.
Ho ribadito la superiorità civile di uno stato come gli Usa che perseguita e punisce i suoi soldati per fattacci del genere, cosa che in italia non si fa.
Ho ribadito che negli stati del golfo - quelli che giustamente mazzetta ha definito (ironicamente, rispondendo ad "convertita" islamica assillante peggio dei testiomoni di geova ) paradisi dei diritti civili- la tortura e la pena di morte è legale (vedi il caso della giornalista canadese massacrata dai preti iraniani) e nessun filoislamico radicale fascista ed anche un po nazista come te ha nulla da dire.

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proposta equilibrata
by anti-americano Thursday, Sep. 29, 2005 at 2:46 PM mail:

Perche' la signorina in questione non viene incarcerata assieme ad una ventina di musulmani? Gliela fanno loro dopo la 'festa'!

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sei un vero fascista
by est Thursday, Sep. 29, 2005 at 3:53 PM mail:

anti-americano, dunque le torture per te vanno bene? basta che siano contro quelli che ti stanno sul cazzo... e poi sei proprio un razzista, dai per scontato che gli arabi-musulmani siano delle bestie infoiate che si tromabano come tori tutte le fighette... sai che ti dico? che ti vedrei bene te in una cella con una ventina di arabi-musulmani infoiati.

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LYNNDIE LIBERA SUBITO!
by individualità (A)narchica Thursday, Sep. 29, 2005 at 5:20 PM mail:

Bruciare tutte le galere!

La proletaria Lynndie ha sbagliato, certo, ma non è con il carcere che si risolvono i problemi.

LYNNDIE LIBERA, LIBERI TUTTI!

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E' un problema culturale
by Clelia Thursday, Sep. 29, 2005 at 5:27 PM mail:

Vorrei tanto sapere chi ha addestrato la England a certe pratiche, contrarie oltretutto alla sua stessa identità di donna. Inorridisco a sapere come possano aver preso queste immagini le femministe americane, tradizionalmente su posizioni antimilitariste. Secondo me, l'addestramento della England (come quello di altre donne) alla violenza, ha avuto un duplice effetto: umiliare culturalmente i detenuti musulmani e indebolire i movimenti delle donne negli States, che si sono dichiarati contro la guerra. E' come dire: "anche una donna è capace di questo, avete fallito".
La verità è che li addestrano all' umiliazione e alla violenza come arma soprattutto psicologica, dimenticando diritti umani, principi e la propria identità.

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