|
Vedi tutti gli articoli senza commenti
|
Sullo sgombero del CS M. LUPO
|
|
by
Carc Modena Friday, Oct. 07, 2005 at 12:52 PM |
mail:
|
La sezione di Modena dei Comitatidi Appoggio Alla Resistenza per il Comunismo ribadisce la piu' ferma solidarieta' e sostegno ai compagni del C:S. Mario lupo di Parma che stanno resistendo in questo momento allo sgombero. Hanno gia' iniziato a murare le finestre. Un gruppo di compagni sta sul tetto dello spazio, la zona e' circondata da polizia e carabinieri. Gli sbirri stanno provocando con lancio di oggetti contro i compagni che sono sul tetto. Ci appelliamo a tutte le realta'comuniste anarchiche e rivoluzionarie a convergere nella zona il prima possibile per sostenere la resistenza allo sgombero. Difendiamo gli spazi collettivi delle masse popolari! Difendiamo il Mariano Lupo di Parma!
http://www.carc.it
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
AGGIORNAMENTI
|
|
by
dal NW Friday, Oct. 07, 2005 at 12:54 PM |
mail:
|
Il comune di Parma ha deciso di iniziare a demolire lo stabile nonostante gli occupanti siano sul tetto
alle ore 12 di oggi il comune di Parma ha deciso l'inizio della demolizione del primo piano dello stabile mettendo in pericolo di vita gli occupanti che sono sul tetto. i compagni e le compagne bloccano il traffico delle vie limitrofe per informare e coinvolgere su quanto avviene.
http://www.libera-unidea.org
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
SOLIDARIETA' AL MARIANO LUPO!
|
|
by
Felicita Friday, Oct. 07, 2005 at 4:49 PM |
mail:
|
I militanti del comitato casa via s.Pietro, impossibilitati a venire per la mobilitazione locale, solidarizzano con gli sgomberati
SOLIDARIETA' AL MARIANO LUPO!
Vogliono fare dell'emilia una "terra di sgomberi", ma noi dobbiamo resistere!Uniti si vince La maggior parte di noi modenesi e sassolesi sta lavorando qui per domani, solo alcuni del Libera sono venuti. Siccome però molti di noi sono di falcemartello, abbiamo contattato il gruppo di Parma. Vi invitiamo a venire domani in grande numero con striscioni e a preparare un intervento per il dibattito. Organizzeremo poi la nostra presenza alle iniziative prossime di Parma. Uno striscione che faremo sarà per voi. In bocca al lupo... comitato casa s.Pietro
http://www.marxismo.net
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Con il Mariano Lupo
|
|
by
C.A.R.C. Modena Friday, Oct. 07, 2005 at 4:54 PM |
mail:
carcmo@carc.it |
Lo Spazio Sociale “Mariano Lupo” di Parma e’ uno dei centri sociali storici della nostra regione. In 25 anni i compagni del “Mariano Lupo” si sono sempre posti in prima linea per sostenere e promuovere sul territorio le lotte dei lavoratori, le mobilitazioni contro la guerra imperialista, contro il razzismo e il fascismo, le lotte per la casa ed il sostegno ai compagni ed alle organizzazioni colpite dalla repressione. Quando c’è stato e c’e’ da rivendicare i diritti delle masse popolari, lo Spazio ”Mariano Lupo” e’ stato presente con i suoi compagni. I lavoratori, i giovani e le masse popolari di Parma hanno sempre avuto in questo spazio un punto di riferimento. I compagni del “Mariano Lupo” hanno sempre denunciato le operazioni speculative e le ruberie dei potenti di turno che la stampa locale suddita ha sempre taciuto. Per la borghesia di Parma e’ sempre stato una spina nel fianco avere in citta’ uno spazio comunista di lotta e di aggregazione. La borghesia non tollera che i lavoratori e le masse polari organizzino i propri spazi autonomamente. Per questo il sindaco Ubaldi ne ha ordinato lo sgombero. La settimana scorsa vigili urbani e polizia mandati a sgomberare lo spazio, si sono dovuti ritirare con la coda tra le gambe di fronte alla mobilitazione di giovani, lavoratori e compagni accorsi da Parma e da altre citta’ per dire no allo sgombero. Questa mattina la celere si e’ ripresentata in forze per attuare lo sgombero. A questo momento hanno gia’ iniziato a murare le finestre. C’e’ un gruppo di compagni sul tetto dell’edificio mentre altri sonovicino allo spazio. I carabinieri provocano i compagni che sono sul tetto lanciando oggetti. Invitiamo tutti i compagni a recarsi sul posto per sostenere la resistenza del “Mariano Lupo”. Il sindaco Ubaldi e i suoi compari affaristi non credano di poter cancellare anni di lotte e non si illudano di mettere a tacere la resistenza delle masse popolari a Parma. Difendere gli spazi autonomi dalla borghesia ! Difendere il Mariano Lupo !
www.carc.it
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
NON E' CHE L'INIZIO, LA LOTTA CONTINUA !!!
|
|
by
CS Mariano Lupo Sunday, Oct. 09, 2005 at 12:14 AM |
mail:
|
NON È CHE L’INIZIO, LA LOTTA CONTINUA
Ieri (venerdì 7 ottobre) alle cinque del mattino ha avuto inizio lo sgombero di forza dello Spazio Sociale Mario Lupo. I militanti che presidiavano lo Spazio sonosaliti sul tetto per dare avvio alla resistenza, durata fino a notte. I metodi impiegati per stroncarla hanno compreso il lancio di bulloni contro i compagni sul tetto da parte di alcuni appartenenti alle forze dell’ordine e la chiusura dall’interno dell’abbaino, in seguito sventata dagli occupanti del tetto, esposti alla pioggia torrenziale. Alle 12 su ordine del Comune alcuni operai hanno cominciato a demolire il pavimento del primo piano e il sottotetto. Un vero atto criminale, che ha determinato rischi enormi per le persone presenti sul tetto. La demolizione è stata interrotta solo in conseguenza della reazione dei manifestanti sotto la palazzina e dell’immediato intervento del nostro legale. È assurdo che dopo aver dichiarato la struttura pericolante e dopo aver motivato lo sgombero con questa presunta inagibilità, si sia proceduto adderittura a demolire parti della pavimentazione e del sottotetto in presenza di persone sul tetto impossibilitate a muoversi. Nei prossimi giorni verrà presentato un esposto alla magistratura affinchè venga aperta una indagine e si perseguano i responsabili di questa decisione delirante. É inconfutabile la responsabilità dell’Amministrazione comunale che ha ordinato ai propri tecnici di eseguire quella operazione, probabilmente allo scopo di rendere impossibile una riappropriazione della palazzina da parte nostra.
Per tutta la giornata centinaia di persone hanno manifestato la loro protesta contro lo sgombero. Lo Spazio Sociale ha ricevuto la solidarietà di molti esponenti della sinistra politica e sindacale. Pere tutta la giornata la controparte, il Comune, si è scandalosamente resa irreperibile, salvo per negare ai presenti, privati della loro sede, la possibilità di utilizzare temporaneamente la vicina sala Adorni per riunirsi al chiuso, confermando ancoras una volta la propria arroganza.
Dopo aver ottenuto l’impegno per un incontro da tenersi lunedì in Comune nel corso dell’assemblea dei capigruppo, si è chiusa ieri notte questa prima fase della mobilitazione. Lunedì rinnoveremo la proposta, fino ad ora inascoltata, di realizzare Centro di documentazione sull’antifascismo – con archivio, biblioteca, sala lettura e sala conferenze - utilizzando una parte della palazzina di piazzale Allende, dopo che il comune avrà riparato ai danni prodotti ieri e ripristinato lo stabile che – ribadiamo – siamo disposti a condividere con altre associazioni. Il progetto del centro di documentazione non decade affatto con lo sgombero, al contrario in questi giorni ha ricevuto l’adesione di decine di personalità della cultura, dell’istruzione e del sindacalismo locali. Su questo progetto invitiamo fin d’ora i consiglieri di minoranza ad assumere per primi una posizione chiara e decisa.
L’azione violenta del comune, anziché risolvere la situazione, ha acuito il problema della mancanza di spazi sociali in questa città, un diritto a cui con la lotta torneremo a dare risposte. Una città che si sta deindustrializzando e in cui i poteri forti puntano a forme di rendita legate ai servizi e alla speculazione sulle aree pubbliche; dove con la spesa pubblica si gonfiano le tasche della solita cordata di imprenditori edili chiamati a “riqualificare” selvaggiamente molte aree della città realizzando faraoniche opere pubbliche, sulla cui opportunità non conta nulla il parere dei cittadini né le loro reali esigenze.
Su questi argomenti convochiamo per il 15 ottobre una grande manifestazione di protesta.
Se il fine ultimo del Comune era quello di cancellare il Mariano Lupo, le sue lotte, la sua memoria, questa è le nostra risposta: non è che l’inizio, la lotta continua.
Spazio Sociale Mariano Lupo
----- cronaca
Parma, ore 5.00
E' iniziato lo sgombero dello Spazio Sociale "Mario Lupo" di Parma. Massiccia presenza di sbirri (300 tra caramba e sbirri)e ruspe in azione che demoliscono le massicce barricate costruite nel parco dai compagni dopo l'ultimatum giunto dal comune. 5 compagni sono sul tetto dell'edificio. Diversi compagni e compagne stanno cercando di recarsi nella zona, ma l'accesso non e' semplice a causa della grossa presenza di sbirri e di transenne.
ore 8
I poliziotti sono dentro l'edificio e stanno portando via un po di roba e sfasciandone altra. Ci sono ancora compagni sul tetto. Fuori ci sono almeno 50 compagni a presidiare. La situazione continua a essere tesa.
Parma ore 12
I 5 compagni sono ancora rimasti sul tetto dell'edificio (nonostante il diluvio) che e' stato completamente svuotato dalla polizia e gli operai del comune. Sono rimasti bloccati perchè da dentro è stata chiusa la botola da cui si accede al sottotetto. Stanno gia iniziando a murare gli ingressi e le finestre. Massiccia presenza di forze del disordine: polizia, carabinieri, vigili urbani. E' stata portata anche una gru per cercare di far scendere i compagni rimasti sul tetto. Stanno distruggendo il pavimento che collega il piano terra con il primo piano. gli sbirri hanno lanciato dei bulloni sul tetto per provocare i compagni. Continua il presidio di circa 200 compagni fuori dal Mario Lupo,ci si sta organizzando anche per il pranzo sotto gazebo montati dai compagni.
ore 16.00 i compagni sul tetto sono riusciti ad entrare nel sottotetto sfondando la botola. tramite un medico si è riuscito a portare qualche maglione e coperta. le richieste lanciate dal presidio non sono state accettate dalla giunta. fuori i 200 compagni in presidio hanno installato dei gazebo per ripararsi dalla pioggia e ci sono blocchi stradali in giro per la città
ore 24
i compagni sono scesi dal tetto, sono stati identificati e rientrati nell'ancora numeroso presidio sottostante che si è sciolto verso l'una. Lunedi' ci sarà un incontro urgente con i capigruppo del consiglio comunale. Il presidio (durato venti ore sotto la pioggia) è stato partecipato durante tutta la giornata e ha visto la partecipazione di 200/300 persone nei momenti di maggiore presenza. La città era blindata (più di 300 tra sbirri e caramba). Un grazie a tutti i compagni venuti da fuori e a tutti quelli accorsi in soidarietà. Il posto è ora murato e presidiato (anche ora) da decine si sbirri.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Cosa fa Cofferati???
|
|
by
xxx Sunday, Oct. 09, 2005 at 3:27 PM |
mail:
|
Non per strumentalizzare, ma questo sgombero mi appare un esempio di come il sindaco di Bologna sia un grosso pezzo di merda che invece di andare a colpire gli interessi dei palazzinari attacca i compagni che occupano e liberano spazi per concederli alla collettività. Cofferati merda!
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
La loro repressione fomenta la nostra rabbia!
|
|
by
CPO GRAMIGNA _ PADOVA Monday, Oct. 10, 2005 at 10:48 PM |
mail:
|
La loro repressione fomenta la nostra rabbia! Nessuno sgombero deve fermare la lotta dei compagni!
Esprimiamo la nostra solidarietà militante ai compagni e alle compagne dello spazio sociale Mario Lupo di Parma che coraggiosamente hanno resistito fino all'ultimo allo sgombero del 7 ottobre scorso. Questo ennesimo atto repressivo mostra con sempre più chiarezza la natura fascista dello stato borghese, che censura e chiude ogni spazio di agibilità politica, di antifascismo, di organizzazione proletaria contro speculazioni e sfruttamento che stia al di fuori del controllo padronale e revisionista e con il quale, lo dimostra la pratica, nessuno spazio di mediazione è possibile. E' lo stesso stato che reprime i lavoratori in lotta per il posto di lavoro, che massacra i popoli con la guerra imperialista, che condanna ad anni di carcere duro le avanguardie comuniste e rivoluzionarie. Gli attacchi repressivi, per quanto duri possano essere, non riusciranno tuttavia a fermare la lotta se questa sarà sostenuta e rafforzata dalla solidarietà popolare.
Tutti alla manifestazione in sostegno ai compagni del Mario Lupo sabato 15 ottobre a Parma!
La solidarietà è un'arma invincibile!
Facciamo vivere gli spazi occupati!
CPO GRAMIGNA _ PADOVA
info@cpogramigna.org
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
no allo sgombero del maf
|
|
by
gli anarchici del vicolo Tuesday, Oct. 11, 2005 at 1:44 PM |
mail:
|
NO ALLO SGOMBERO dopo una serie di riunioni proposte da comune per lascire il posto occupato in via del del panico in cambio di un altro stabile arriva l'ora che i "PUFFI" ci vengono a sgomberare. sono le sei del mattino quando si sente che qualcuno picchia sulla porta, ci si affaccia dalle finestre e si vedono "I PUFFI". subito si inizia a svegliare tutti i compagni, si inzia a pensare a barricare tutto. si barrica il secondo piano. si barrica il terzo piano, e si inizia fare un po' di casino per svegliare firenze, per far vedere a tutti cio' che sta succedendo. un signore apre la finestra, mi guarda, guarda un po' da per tutto, e dopo aver visto che ci stavano buttando fuori richiude tutto facendo finta che non stesse succedendo niente. ore sei e trenta. gli "SCOPINI DEL FUOCO" buttano giu'la barricata d'entrata. nel frattempo si cerca di far perdere tempo alle ai repressori, e si informano altri compagni di cio' che sta succedendo. anche la barricata del secondo piano viene distrutta, a questo punto si cerca di far rallentare la repressione dicendo "AI PUFFI" che se provano a far saltare la barricata del terzo piano ce il rischio che una bombola di gas salti in aria. il tutto serve a guadagnare qualche minuto ancora. sono intanto le sette e venti, dopo una serie di scontri avuti dalle finestre con i "BIDDITTI"(LE BELLE FACCIE DI MERDA), decidono di buttar giu' la barricata, intanto si decide di salire sui tetti. due compagni decidono di rimanere in camera, ond'evitare che venisse fatto del male ai cani. arrivano gli sbirri che subito provano a salire sul tetto. gli si chiede che fine avessero fatto i nostri compagni. ci dicono che stanno bene e che gia' erano scesi. provano a metterci le loro convinzioni in testa, di farla finita, di arrenderci e soprattutto di accettare lo stabile e cio' che ci venisse offerto. si rifiuata tutto. " vogliamo che ve ne andiate e tenerci il nostro posto!" questo e quello che gli si rispondeva. durante alcuni scontri con le "MERDE" un nostro compagno veniva ferito al volto. chiedo a tutti se potevo cercare una via di fuga. vado. negli scontri avevo ferito due sbirri al volto. dopo una lunga resistenza alcuni di loro sono stati caricati e portati in questura. tanti compagni stanno cercando di mobilitare altre realta' occupate, cercando di combattere la repressione e dire NO ALLO SGOMBERO DEL M.A.F. questa lettera e rivolta a tutti coloro che in un modo o nell'altro combattono i sistema e la repressione. scendiamo tutti in piazza della republica alle 14 per dire "NO AGLI SGOMBERI" GLI ANARCHICI DEL VICOLO
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
[TO] 22 OTTOBRE CORTEO NAZIONALE CONTRO SGOMBERI E REPRESSIONE !
|
|
by
sabot Tuesday, Oct. 11, 2005 at 2:56 PM |
mail:
|
SENZA TREGUA CONTRO SGOMBERI E CITTA’ GALERE.
L’inverno olimpico incombe su Torino. Politicanti e imprenditori si ingrassano, devastando l’ambiente e saccheggiando le risorse. Tutti gli altri, depredati e presi in giro, sono costretti al silenzio dalla TREGUA OLIMPICA, un ignobile ricatto che nessuno ha firmato.
In una società in guerra stretta tra precarietà e paura, Torino diventa così un vero e proprio laboratorio di repressione, avanguardia di quella militarizzazione della società in atto ovunque. Ogni giorno, gli immigrati vengono rastrellati, internati, deportati; la polizia spara nelle strade; gli stadi divengono campi di concentramento per la domenica; i lavoratori, sfruttati, ricattati e gettati via dopo l’uso; i territori e le popolazioni martoriati per progetti inutili e nocivi come il TAV.
Su tutto, il tentativo di cancellare chi non si allinea, i recenti sgomberi di Alcova e RRosalia, sono l’ultimo capitolo di una campagna di arresti, denunce, e attacchi polizieschi e fascisti, contro gli spazi autogestiti e il “movimento antagonista”. Nella democrazia totalitaria il dissenso diventa un “nemico interno” da schiacciare.
Le esercitazioni antiterrorismo e le restrizioni della libertà sancite dal “decreto Pisanu” vogliono assuefarci alla catastrofe, a vivere terrorizzati e sotto assedio. Noi non ci stiamo! Non ci abitueremo mai a vivere in trincea, all’ombra dei gipponi e delle telecamere ad ogni angolo di strada! Nessuna tregua contro guerra e repressione! Per una città viva, libera e solidale. All’assalto dell’Olimpo!
CORTEO NAZIONALE TORINO - SABATO 22 OTTOBRE 2005
- dettagli a breve
intanto ascolta sostieni e resisti....
http://diciannove.net:8000/blackout
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Comunicato Filiarmonici - Scripta manent?
|
|
by
Filiarmonici Thursday, Oct. 13, 2005 at 7:40 PM |
mail:
filiarmonici@ecn.org |
SCRIPTA MANENT? Nell'epoca della comunicazione elettronica le parole sono bolle di sapone, si può dire praticamente qualsiasi cosa senza trarre conclusione alcuna dalle proprie affermazioni. Filiarmonici però è fatto da gente un po' all'antica, abituata a considerare con attenzione le cose dette e scritte; e, se proprio è necessario, financo adusa a ricordarle per molto tempo. È per questo che, pur non essendo nostro abito commentare il materiale estraneo alle tematiche sul carcere che spesso ci viene recapitato, quando abbiamo letto il comunicato dello Spazio Sociale Mario Lupo, inviatoci un paio di giorni addietro, siamo trasaliti. Come già si è fatto notare, abbiamo la consuetudine di leggere tutto ciò che riceviamo, e la lettura del documento scritto dopo lo sgombero del Mario Lupo (e in particolare del seguente passaggio: "È assurdo che dopo aver dichiarato la struttura pericolante e dopo aver motivato lo sgombero con questa presunta inagibilità, si sia proceduto adderittura a demolire parti della pavimentazione e del sottotetto in presenza di persone sul tetto impossibilitate a muoversi. Nei prossimi giorni verrà presentato un ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA affinchè venga aperta una indagine e si PERSEGUANO i responsabili di questa decisione delirante") ci ha sprofondati nella costernazione. Se chi ci ha inviato il comunicato conosce il nostro indirizzo significa che conosce Filiarmonici, che ha letto qualcosa di ciò che pubblichiamo, di ciò che scriviamo. Possibile che noi non si sia stati capaci di trasmettere il nostro assoluto e radicale ripudio del ricorso alla magistratura, come strumento di affermazione di ragioni, per fondate e pacifiche che queste siano? Possibile che non solo non sia stato influenzato dai nostri argomenti, ma nemmeno abbia intuito l'assoluta, completa, totale estraneità fra le nostre tesi e quelle scritte nero su bianco nel comunicato del Mario Lupo? Ci rendiamo conto di quanto sia davvero sconcertante la patente contraddizione fra lo sgombero per ragioni di sicurezza e la demolizione di uno stabile non ancora sgomberato, ulteriore prova questa della natura strumentale di qualsiasi affermazione che provenga dalle autorità; ma ancor più sconcertante è volgersi fiduciosi verso quelle stesse autorità, delegando il ristabilimento della giustizia o anche solo del senso comune a chi ha per compito istituzionale quello di cancellare senso comune e giustizia dalla faccia della terra. E oltremodo sconcertante è il riproporre quella logica del "perseguire" che sta alla base dell'intera società carceriera e carcerata in cui siamo precipitati e dello sgombero che è stato decretato nei confronti dello Spazio Sociale Mario Lupo. Vogliamo informare, per questi motivi, che non solo non pubblicheremo né divulgheremo in alcun modo il comunicato del Mario Lupo (che peraltro per il suo argomento esula completamente dai contenuti specifici di Filiarmonici) ma invitiamo ognuno, per il futuro, a trattenersi dall'inoltrarci scritti in cui si invita a perseguire chicchessia per qualsivoglia motivo, inviti che possono suscitare in ogni persona dabbene e dignitosa, ed effettivamente suscitano in noi, unicamente fastidio e disgusto. In ultimo, si vuole concludere queste brevi note con un auspicio: desideriamo porgere a tutti i nostri migliori auguri per una riflessione serena sui temi del rifiuto della legge - di ogni legge -, insostituibile strumento per la riconquista della libertà di tutti, nessuno escluso.
Filiarmonici, 13/10/2005
www.filiarmonici.org
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
x filiarmonici
|
|
by
un@ Monday, Oct. 17, 2005 at 4:08 PM |
mail:
|
pienamente in linea con quanto scrivete tranne ke per una cosa. La questione dell'esposto. purtroppo tra la teoria e la pratica c'è un oceano di mezzo.. fatto di lotta ke necessariamente deve calarsi nella realtà di questa società(qui intesa come, tra le altre cose, insieme di leggi). Anke a me fa skifo dover ricorrere a tali mezzi,creandomi in continuazione dubbi perplessità e incazzature,nonostante ciò ritengo che tutto quello quello ke può arrecare anche il minimo danno al "nemico" sia da mettere in atto. La rivoluzione non si fà dall'oggi al domani, ma dallo sconfessare quotidianamente i potenti di fronte a chi ci crede e da una rivoluzione interna ad ogni persona Poi sull'uso della terminologia del comunicato quello è altro discorso saluti ebbaci
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
22 OTTOBRE TORINO CORTEO NAZIONALE !
|
|
by
info aggiornate Monday, Oct. 17, 2005 at 6:15 PM |
mail:
|
ORE 14:00 CORSO GIULIO CESARE STAZIONE (TORINO CRERES)
CONTRO SGOMBERI E CITTA' GALERE, A TORINO CORTEO NAZIONALE CONTRO GLI SGOMBERI DELLE CASE OCCUPATE, E DEI CENTRI SOCIALI, CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE CITTA, CONTRO LE CARCERI, E I CPT !
CORTEO NAZIONALE !
ORE 14:00
CORSO GIULIO CESARE STAZIONE (TORINO-CERES)
ALTRE INFO : 0115806888
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
x filarmonici
|
|
by
compagno di Parma Tuesday, Oct. 18, 2005 at 1:12 PM |
mail:
|
Capisco che i termini usati non siano stati dei più felici, anche tra noi si è discusso se fare o meno questa cosa. Si è deciso di farla per motivi di opportunità: nel contesto locale certi mezzucci danno un minimo di agilibità in più, a volte. Con tutti i difetti che può avere il collettivo del Mariano Lupo, sicuramente non c'è quello di perseguire le persone: siamo stati in 25 in corteo a Biella, abbiamo inviato soldi (per quanto possano servire) a detenuti politici in varie parti d'Italia, abbiamo lavorato sui casi Dorigo, Lonzi e tanti altri.
Per cui, pur ribadendo che sulle parole avete ragione, a fare delle mezze prediche ci andrei piano.
Sperando che l'intervento possa essere utile per chiarirsi, saluti, un compagno di Parma
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
SENZA CENSURA PER FILIARMONICI
|
|
by
xxx Thursday, Oct. 20, 2005 at 8:37 PM |
mail:
|
SENZA CENSURE
Il dibattito, aldilà della vicenda specifica del Mario Lupo, a cui va tutta la mia solidarietà nella certezza di una prossima riscossa, si mostra assai interessante e mi spinge a intervenire,nella speranza di essere in qualche modo interessante per qualcuno.
Un dibatitto che non liquiderei affatto, come sembra invece fare Filiarmonici con l'invito a non inoltrargli più messaggi con contenuti.... non condivisibili da loro..... E' proprio sul confronto (anche aspro) sui contenuti che si giocano le possibilità di salti coscienziali corposi e di massa, l'unico strumento che unito alla rivoluzione sociale può garantire, in un tempo futuro, una società in cui le carceri e i tribunali saranno percepite solo come un triste ricordo della preistoria umana. La critica al passaggio contenuto nel testo dei compagmi del Mario Lupo è in parte condivisibile perchè effettivamente la frase è formulata in maniera superficiale e potrebbe far sorgere illusioni sul ruolo della magistratura nella risoluzione positiva della vicenda. Ma ciononostante a me pare molto più lontana da una possibile soluzione delle questioni nodali poste sul tappeto, la posizione espressa dai Filiarmonici, che scivolando in una specie di "idealismo letterario",tendono a trascurare le dinamiche concrete della lotta e i suoi necessari passaggi tattici, passano attraverso un'autoreferenziale sottolineatuta di alcuni ....puntini sulle i e finiscono, nei fatti, con il de-solidarizzare con i compagni del Mario Lupo Ma, con questo, siamo ancora ad un'analisi sulla forma e alla superficie delle cose. Entrando più nel merito di alcune questioni sollevate dal comunicato dei Filiarmonici 1) Possibile che dopo due secoli di lotte del movimento operaio a livello mondiale non si sia ancora capito che i poteri (tutti) e il potere in quanto tale non siano semplicemente dei mostri istituiti dai cattivi di turno per reprimere e fuorviare le masse popolari, ma siano invece parte della società, che riflettano, non meccanicamente, i rapporti reali tra classi sociali contrapposte? D'altraparte Filiarmonici sembra immettere una concezione del conflitto pericolosamente interclassista; per esempio quando ripudia la persecuzione di chicchessia e afferma un'astratta lotta per le libertà di tutti. Quali libertà? Per quali classi sociali? Libertà di mercato, di sfruttare? Possiamo forse analizzare la storia umana alla luce di una generica unità della specie? Affermazioni quali "siamo tutti esseri umani!" sebbene possano essere la generica cornice di un "umanesimo rivoluzionario" possono anche diventare la tomba di ogni possibile sviluppo del conflitto e quindi uno strumento per chi propugna la pace, in particolare quella sociale. No cari compagni, gli esseri umani non sono tutti uguali. Essi si distinguono per le condizioni sociali a cui la storia li ha destinati e, dentro questo quadro determinato, per le scelte che operano. Sostanzialmente, oggi, la scelta giusta è determinata dalla guerra mondiale già cominciata, contrapponendosi tanto a chi la guerra (imperialista) l'ha scatenata quanto a chi decide di scappare magarti finendo per rinchiudersi in inuili elucubrazioni idealiste. Una guerra che va combattuta per vincerla.
2) Guerra che porta inevitabilmente con sè la questione della repressione, della violenza, A maggior ragione oggi, che l'Italia é in prima fila nel ruolo di aggressore colonialista, con tutti gli inevitabili riflessi all'interno del paese, che vanno dalla militarizzazione dei territori alle leggi speciali contro gli immigrati e non solo. Uno degli effetti più evidenti è la polarizzazione sociale e politica, un terremoto che non mancherà di coinvolgere anche il terreno istituzionale. Un terreno che va compreso per poterlo affrontare nel migliore dei modi. Per esempio con la capacità di intervenire per approfondire le contraddizioni interne alle istituzioni, indeblire l'avversario, creare varchi migliori per la lotta delle classi subalterne e per un loro futuro potere,completamente rovesciato nei suoi presupposti sociali ed economici (per capirsi: non un potere politico centrale, uno stato, presuntuamente buono perchè rosso, operaio, socialista, comunista ecc.). Attenzione quindi: rivolgersi alla magistratura non significa necessariamente riporre fiducia nelle istituzioni borghesi. Al contrario può essere una strada, agita coscientemente, per creare contraddizioni al loro interno, per demolirle, tenendo conto di quanto detto prima: esse, in qualche modo, sono un riflesso dei rapporti di forza delle classi e quindi anche della loro coscienza. Cioè del processo storico concreto. In nome di una presunta "anti- istituzionalità pura" si rischia invece di percorrere una strada che non porta distanti da una sorta di eremitismo politico, dando sempre ragione a sè stessi, ma totalmente incapaci di agire nella realtà.
3) In altre parole non è davvero ammissibile non essersi resi ancora conto che nella lotta bisogna dotarsi di strategie, di tattiche e di linee politiche. Forse si possono rimproverare varie cose ai compagni del Mario Lupo, incluso le scelte maturate immediatamente in seguito alla manifestazione di sabato,velleitarie e avventuriste. Ma non li si può certo accusare per aver scelto di non lasciare nulla di intentato affinchè lo sgombero di uno spazio sociale storico del movimento, costringa i nemici a pagare un prezzo politico il più alto possibile, sia per costruire le premesse più forti per nuove occpazioni nel prossimo futuro (per questo forse l'occupazione post-corteo è stata una leggerezza), sia per aiutare l'intero fronte che si oppone, in vari modi, al potere costituito e soprattutto, ai suoi magnati. Credo quindi che quel passaggio politico del comunicato un po' discutibile,sia l'effetto di questo arduo tentativo, tra l'altro a botta calda, dopo uno sgombero di quel genere e francamente mi sembra molto più grave la dichiarazione di Filiarmonici che non si dispone a divulgare il comunicato, in quanto contiene passaggi, per loro non condivisibili. Se si presuppone di stare dalla stessa parte della barricata (oppure oltre alle galere e al potere Filiarmonici è anche contro la guerra di classe?) la censura non è certo un grande strumento nelle nostre mani. E' un invito esplicito a sostituirla con la solidarietà militante.
4) Per concludere. Nessuno di noi ha in mano la ricetta giusta per spazzare via il capitalismo e tutta la merda che ha prodotto e continua a portare con sè. Però a tutti coloro che vogliono illudere che si possa cambiare il mondo con le parole e con le idee, o che questo mondo è migliorabile, a coloro che aborriscono il conflitto, la violenza, la lotta politica, posso solo augurare che finalmente, insieme si possa vedere l'alba del giorno in cui tutto sarà paralizzato dal più grande sciopero mai visto, quello che prelude al mondo nuovo che si comincia a realizzare. Allora, e solo allora, i detrattori di ogni forma di potere getteranno la maschera e si uniranno ai borghesi per pretendere, con la forza, che noi operai si ritorni a produrre,per il bene della società intera. E sarà allora che avremo l'occasione storica di seppellirli per sempre. Con un'enorme risata, sì, ma prodotta con un enorme coltello fra i denti. Allora, e solo allora, si apriranno definitivamente le carceri, anche se,prima di diventare giustamente musei, o meglio ancora essere definitivamente distrutti, sarà forse necessario popolarle di coloro che sarebbero pronti a tutto pur di non perdere i loro attuali privilegi. Per adesso, lavoriamo per preparare quel giorno.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Convalidato l’arresto per il ferimento dell’esponente della Fiamma Tricolore. ...
|
|
by
antifa' Wednesday, Oct. 26, 2005 at 6:46 PM |
mail:
|
di Luigi Grimaldi
Resta in carcere Giorgio Brighenti, 25 anni. È l’impiegato informatico vicino all’area della sinistra radicale, in passato frequentatore saltuario del centro sociale La Chimica, che è stato arrestato sabato mattina perché accusato di aver ferito con una coltellata l’esponente della Fiamma Tricolore e skinhead Francesco Guglielmo Mancini e di aver colpito un giovane in via Galvani. Ieri mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari Enrico Sandrini, l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il magistrato, su richiesta del sostituto procuratore Paolo Sachar, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. I reati contestati sono lesioni aggravate dall’uso del coltello e porto abusivo di arma. Oltre ai danni provocati ai due aggrediti (dieci giorni di prognosi per la ferita al dito di Mancini, e sette giorni di prognosi per un calcio sferrato a Davide P.), sulla posizione giudiziaria di Brighenti ha pesato anche un altro episodio avvenuto nel quartiere Carega venerdì sera. Quattro persone che erano in un locale e che non sono militanti politici avevano chiamato i carabinieri perché un giovane aveva attaccato briga e provocato una zuffa. Fuori dal locale, poi, lo stesso ragazzo aveva danneggiato un’auto dell’istituto La Vigile ed era scappato. L’episodio, addebitato a Brighenti, è descritto negli atti del sostituto procuratore Paolo Sachar consegnati ieri mattina al giudice Sandrini. Gli avvocati Stefano Zanini e Roberto Malesani che assistono il giovane della sinistra radicale hanno immediatamente avviato indagini difensive per tentare di ricostruire la dinamica dei fatti avvenuti in via Galvani. La versione fornita da Mancini e Davide P. agli investigatori della Digos è questa: verso le 9,40 di sabato Brighenti arriva in motorino all’altezza della Banca popolare di Bergamo-Credito varesino e si ferma. È alle spalle di Davide e della ragazza che stanno andando a piedi verso corso Milano. Sono diretti al negozio di Guglielmo Mancini, il «Black Brain», rivendita di gadget dell’Hellas Verona. Sempre secondo la ricostruzione del solo Davide, lui viene colpito dal giovane appena sceso dal motorino. Proprio in quel momento Guglielmo Mancini arriva in via Galvani con l’auto perché non ha trovato un posto libero vicino al negozio. Percorre pochi metri in direzione del Chievo, quando si accorge che due ragazzi si stanno picchiando. Allora si ferma in seconda fila, apre il finestrino e, sempre secondo il suo racconto, urla nel tentativo di farli smettere. «Poi ho visto che quello lì, Brighenti, aveva un coltello», ha spiegato ieri. E così, scende dalla macchina con «un bastone della lunghezza di novantatrè centimetri avvolto da un tricolore», termini usati negli atti della polizia per descrivere l’oggetto. Guglielmo Mancini invece lo definisce così: «È una bandiera che avevo usato alla manifestazione di solidarietà per Castorina (il commerciante della Fiamma preso di mira con una bomba fatta esplodere di notte davanti al suo negozio in via IV Novembre, ndr)». Pochi secondi dopo aver fermato l’auto, anche lo skinheads è sul luogo delle botte brandendo il bastone. Alla Digos ha detto che voleva fare da paciere e che invece è stato colpito dalla coltellata al dito. Brighenti a quel punto abbandona il motorino, una sciarpa, un paio di guanti e il coltello. E scappa. In questa storia, che si inserisce in una preoccupante escalation di violenza iniziata a volto San Luca il 17 luglio scorso (due simpatizzanti del centro sociale La Chimica aggrediti da trenta estremisti di destra), almeno per adesso manca la versione di Brighenti. C’è però una telecamera della Banca popolare di Bergamo puntata proprio verso il punto in cui i tre protagonisti si sono scontrati. E le immagini, qualora l’angolo di ripresa non sia circoscritto soltanto al Bancomat, potrebbero chiarire definitivamente la dinamica dei fatti.
© Copyright 2003, Athesis Editrice S.p.A. - Tutti i diritti riservati - [Credits]
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
SGOMBERATA NUOVA OCCUPAZIONE PARMA
|
|
by
Collettivo Occupazione Tuesday, Nov. 15, 2005 at 5:31 PM |
mail:
collettivo_occupazione_pr@autsitici.org |
Sgomberata nuova occupazione a Parma, era attiva da sabato 5 novembre.
Collettivo d’Occupazione Comunicato del 15/11/05
SGOMBERATO IL BUNKER DI VIA S.PELLICO
Stavamo arrivando in Via Pellico un po’ alla spicciolata per la solita assemblea del lunedì, era la prima volta dal giorno dell’occupazione che il posto non era presidiato e puntualmente sono arrivati gli uomini blu. Si tratta del 6° sgombero poliziesco effettuato in città in un mese e mezzo, partendo dal primo tentativo contro il Mario Lupo passando per gli sgomberi delle case occupate dai migranti. Ieri, 14/11, siamo arrivati sul posto poco prima delle 21 mentre la D.I.G.O.S. stava cambiando le serrature, orario e modalità del tutto insoliti. Non tutti i posti si possono difendere allo stesso modo, non tutti i posti si sgomberano allo stesso modo. Di fatto, era stato occupato uno stabile abbandonato da anni e la polizia è intervenuta per richiuderlo, dopo la denuncia del proprietario. Ma chi è questo proprietario? (vedi in fondo al testo) Sono padroni della sanità privata romana, sono editori di giornali, sono speculatori. A questi poveri privati cittadini è stato restituito il “Bunker”, occupato sabato 5 novembre da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare parmigiana. “La legalità democratica” ha fatto il suo corso e la finanziaria Tosinvest può rientrare in possesso del suo palazzo, ora è libera di tenerlo vuoto per altri 4-5 anni in attesa che il valore del terreno aumenti ulteriormente. Intanto, i giovani di Parma dovrebbero rassegnarsi al fatto che non esistono luoghi di libera aggregazione, almeno non in questa città, dove non si debba pagare per entrare: vuoi fare teatro, vedere un film con gli amici, scrivere una fanzine? Devi pagare! Troppo spesso si tende a dimenticare come questa legalità sia creata e finalizzata per proteggere interessi economici di pochi davanti alle istanze di molti. Palestra gratuita, corsi di informatica gratuiti, cinema gratuito, ristorazione a rimborso spese (attività in corso al “bunker” dopo solo una settimana di occupazione) sono tutte attività “illegali” che non potrebbero esistere in un contesto “legale” con tanto di bilancio d’esercizio. (A meno che non lo si falsifichi, come insegna il buon Cavaliere….) Ecco perché è tanto importante difendere la legalità, perché altrimenti si minerebbe il meccanismo dell’economia di mercato, la vera causa per cui si fanno le guerre, si sfruttano le persone, si controllano le fonti di informazione. Assumere immigrati in nero nelle proprie imprese edili e poi sedersi in consiglio comunale reclamando legalità (come fanno alcuni esponenti della destra locale) si può fare, è legittimo perché “fa girare l’economia”. Occupare palazzi abbandonati da anni NO perché è improduttivo. Non ci rassegneremo MAI a questa logica, a questa mistificazione della realtà portata avanti con l’ausilio dei mezzi di informazione di massa. Da oggi torneremo nelle nostre “banlieu”, i quartieri dormitorio senz’anima dell’europea Parma. Presto ne usciremo di nuovo, poi di nuovo ancora. La destra in doppiopetto che governa questa città vorrebbe cancellarci, con la complicità di un’opposizione inesistente, ci etichetta come teppisti, ottusa come sempre nel non chiedersi da dove arrivano certi fenomeni e perché, sorda davanti alle esigenze dei cittadini, capace solo di inviare celere e polizia. IL LORO DIALOGO È LA VIOLENZA! Ci si scandalizza per ciò che avviene in Francia, siete tutti sorpresi che in “democrazia” ci sia qualcuno in grado di rispondere al dialogo con le stesse modalità di chi impone le regole, mentre il monopolio della violenza è il cardine su cui si basa l’arroganza del libero mercato e delle istituzioni che lo difendono.
PUGNO DURO CONTRO LA NOSTRA ILLEGALITÁ PUGNO CHIUSO CONTRO LA VOSTRA LEGALITÁ ORA E SEMPRE RESISTENZA
DI CHI È IL “BUNKER”? Appartiene alla finanziaria Tosinvest, controllata dagli Angelucci, una vera famiglia bipartisan romana, vicina a Massimo D’Alema ma molto amica dei fratelli Fini. Gli Angelucci hanno forti investimenti nel campo della sanità privata e in quello immobiliare. Inoltre, sono gli editori di Libero, il giornale di Feltri, e del Riformista, il quotidiano di D’Alema. In passato controllavano l’Unità. Nel 2003 Tosinvest ha ripianato debiti dei DS per almeno 40 milioni di Euro, oggi controlla quote di capitale di Capitalia e Cofiri. Sempre nel 2003 sono stati al centro di una torbida operazione legata alla compravendita dell’Ospedale S. Raffaele di Roma. L’hanno acquistato soffiandolo al ministero della sanità per 270 miliardi delle vecchie lire, lo hanno rivenduto alla regione Lazio dopo pochi mesi per 315 miliardi (plusvalenza netta 45 mil.)
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|