Vaticano: niente comunione a politici pro aborto, dice cardinale
CITTA' DEL VATICANO (Reuters) - Uno dei più eminenti cardinali del Vaticano si è espresso oggi duramente nei confronti dei politici cattolici che sostengono il diritto all'aborto ed i matrimoni omosessuali, affermando che dovrebbe esser negata loro la comunione.
Il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, a capo del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha espresso i suoi giudizi in uno dei più duri discorsi al sinodo di oltre 250 vescovi.
Lopez Trujillo ha detto che è stato già male che politici cattolici abbiano difeso il divorzio ma che è "molto peggio" quando difendono i diritti delle coppie omosessuali.
In un discorso diffuso dal Vaticano, ha definito i matrimoni gay ed il permettere agli omosessuali di adottare bambini "questi falsi legalizzati".
"Tutte queste tendenze, che possono invadere così tanti Paesi, sono chiaramente contrarie alla legge divina ed ai Comandamenti di Dio e violano chiaramente la legge naturale", ha detto ai vescovi.
Dopo aver attaccato matrimoni gay ed aborto, ha poi rivolto le sue critiche ai politici cattolici che sostengono leggi del genere.
"Possiamo permettere loro di negare valori umani e cristiani per ricevere la comunione? La responsabilità dei politici è grande. Non possono separare le posizioni personali dai doveri sociopolitici", ha aggiunto.
Il tema delle tre settimane di sinodo che consiglia il Pontefice su tematiche ecclesiastiche con incontri periodici, è il sacramento della comunione.
La questione dei doveri dei politici cattolici aveva diviso lo scorso anno i cattolici Usa nel corso della campagna elettorale del candidato democratico John Kerry, un cattolico che sostiene il diritto all'aborto.
Un avvocato esponente dei gruppi cattolici conservatori, Marc Ballestrieri, aveva chiesto la scomunica per Kerry.
Lopez Trujillo ha chiarito di ritenere che tali politici non dovrebbero avvicinarsi all'altare per la comunione.
"Politici e parlamentari dovrebbero sapere che proponendo e difendendo leggi ingiuste hanno una grave responsabilità e devono rimediare ai danni provocati e diffusi, prima di poter ricevere la comunione", ha detto
it.news.yahoo.com/051007/58/3fd8i.html
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