Oggi corteo interno all´ateneo, non si ferma la protesta anti Moratti.

L´obbiettivo ora, dopo tre notti di occupazione, è quello di coinvolgere gli studenti che ogni giorno frequentano la Statale. E chiedere a professori e ricercatori di partecipare alla lotta sospendendo la didattica. «Ora che la riforma Moratti è passata in Parlamento bisogna fare in modo che non venga messa in pratica nelle università» spiegano i ragazzi del collettivo Unisurfers da venerdì chiusi dentro l´ateneo di via Festa del Perdono. Anche ieri, per tutta la giornata, si sono alternate assemblee e collettivi di studio sulle riforme dell´università (contestata anche la Zecchino), sul diritto alla studio e alla casa («tanti studenti fuori sede sono costretti a fare i pendolari perché i prezzi a Milano sono proibitivi» spiegano), sul copy right e sulla liberalizzazione dei saperi. Oggi si va avanti. Con un corteo interno che parte dalle aule occupate del piano terra verso i piani alti dove qualche professore riprenderà le lezioni. «Vogliamo coinvolgere più gente possibile - dice Alessandro -. Ora che la didattica riparte e gli studenti tornano in università, andremo in giro per l´ateneo a spiegare le ragioni della protesta». Una contestazione iniziata con il presidio davanti alla Bocconi in occasione dell´inaugurazione dell´anno accademico, che doveva terminare con il ponte di Ognissanti, ma proseguirà a oltranza.

in questo momenti il gruppo di studenti che tiene i contatti con la stampa sta rettificando quantovaffermato dalla giornalista nell'articolo per la repubblica
seguiranno comunicazioni

tengo a precisare che unisurfers è l'unico gruppo/realtà(di cui per altro si è sentito parlare per la prima non più di una settimana fa)che continua ad anteporre il proprio nome e il nome di singoli ad idee ed iniziative collettive;il risultato è che i giornalisti arrivano davanti all'entrata della "Statale liberata" e chiedono di parlare con *** del collettivo unisurfers che, logicamente continuando il proprio gioco, si sbrodola addosso tante belle parole condite con da gli unici nomi che si pronunciano:i loro!
a una cosa UNISURFERS=CANTIERINI e questo lascia da pensare

guardate che l'università è fatta per studiare e basta...non per stilare manifesti politici. Comunque sono felice: avrò del materiale da utilizzare e comandare a mio piacimento quando vi deciderete a svegliarvi e laurearvi (fuori corso di alcuni anni, naturalmente). Io mi sono laureato sette anni fa, senza aver mai occupato l'università e sono stato assunto a tempo indeterminato in una società NON pubblica: in sette anni ho fatto carriera e adesso gestisco già svariate persone: vi aspetto per farvi sgobbare un po'.

Sei un vero figo!
Contento tu...

car* un* sei content*? Io sarei figo? certo ho qualcosa di concreto di cui vantarmi. A te basta scrivere un asterisco alla fine dei nomi/aggettivi per sentirti fig*... il confronto non regge di certo....

ciao,
sono d'accordo con te riguardo all'utilizzo dell'asterisco: una pratica veramente inutile e da coglioni.

i* loro problem* sono/è che cosi si sentono important*