|
Vedi tutti gli articoli senza commenti
|
Torino-Lione: presidio e manganellate
|
|
by
l'unita' Monday, Oct. 31, 2005 at 5:16 PM |
mail:
|
Un nuovo presidio di protesta contro l’inizio dei sondaggi propedeutici all'inizio dei lavori per la Torino-Lione, è in corso dalle prime luci dell’alba. Tafferugli tra manifestanti e polizia si sono verificati poco prima di mezzogiorno nella parte bassa di Mompantero, la località che dà accesso ai siti che dovrebbero essere recintati in vista dei lavori per l’Alta Velocità Torino-Lione. Nel corso dello scontro, un manifestante, Paolo Benedetto, colpito alla schiena, è stato soccorso dagli operatori del 118 e portato in ospedale. Appena dimesso, però, «la Digos se l'è portato via e probabilmente gli ha tolto anche il telefonino», fa sapere il presidente della Comunità Montana, Antonio Farrantino....[continua]
italy.indymedia.org/news/2005/10/910440.php
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
bloccati i sondaggi tecnici !
|
|
by
no tav Monday, Oct. 31, 2005 at 5:33 PM |
mail:
|
Tensioni tra la polizia che scortava i tecnici incaricati dei lavori e il corteo guidato dai sindaci della zona. Tafferugli, un ferito Proteste contro la Tav Torino-Lione bloccati i sondaggi in Val di Susa In mattinata è stata occupata anche la linea ferroviaria internazionale da Torino a Modane. I manifestanti ricorrono alle vie legali
Gli scontri in val di Susa (Photonews/A. Contaldo) SUSA (TORINO) - Protestano i "No Tav" della Val di Susa e riescono a fermare (almeno per oggi) i sondaggi sui terreni alle pendici del Roccia Melone propedeutici ai cantieri dell'alta velocità ferroviaria. Giornata campale e di tensione con gli abitanti della valle guidati da sindaci e assessori che fronteggiano per ore la polizia in assetto da guerriglia urbana.
Si comincia nella notte, con i primi blocchi e si continua in mattinata con lo stop ai treni sulla linea ferroviaria internazionale Torino-Modane: alcune decine di persone sui binari alla stazione di Bussoleno bastano a bloccare il tutto. Il primo treno ad essere fermato è stato il regionale 10010 Torino-Bardonecchia.
La manifestazione è proseguita per tutta la giornata con momenti di forte tensione verso mezzogiorno quando ci sono stati gli scontri con la polizia nella parte bassa di Mompantero, la località che dà accesso ai siti che oggi dovevano essere recintati in vista dei carotaggi. Nel corso dei tafferugli un giovane è rimasto ferito alla schiena ed è stato portato in ospedale.
La scintilla è scoccata quando l'imponente schieramento di forze dell'ordine ha tentato di rimuovere il blocco di manifestanti che stavano presidiando la zona per impedire l'accesso ai luoghi dei sondaggi.
Il presidio aveva preso il via alle prime luci dell'alba, ma già nella notte si erano verificati momenti di tensione tra la polizia e i manifestanti, capeggiati dai sindaci della valle, che hanno raggiunto le pendici del monte Roccia Melone passando anche attraverso i vecchi sentieri usati dai partigiani. Le tensioni anziché scoraggiare la protesta hanno fatto da richiamo, e con il passare dei minuti si è radunata una folla di oltre 500 persone.
Dopo le prime cariche dalla polizia, i manifestanti sono riusciti a rinserrare le fila e a fermare gli agenti che scortano la squadra di tecnici sul ponte del torrente Ganduia, l'accesso verso il Roccia Melone e verso i siti che dovrebbero essere monitorati. La polizia ha anche tentato di aggirare i blocchi, ma è stata respinta a valle e in tutta la giornata è riuscita a guadagnare soltanto 200 metri. Nel pomeriggio sono arrivati sul posto anche i vigili del fuoco e qualcuno tra i dimostranti teme che possano essere utilizzati gli idranti per disperderli.
I manifestanti tendono a far durare la protesta almeno fino al tramonto poiché i rilievi possono essere fatti soltanto con la luce del giorno. Intanto, il presidente del tribunale di Torino, Mario Barbuto, sta esaminando un ricorso con il quale si vuole bloccare l'accesso ai terreni in questione per le prime operazioni preliminari. L'iniziativa giudiziaria è degli avvocati Roberto Lamacchia e Gian Paolo Zancan (senatore dei Verdi), secondo i quali ci sarebbero state delle irregolarità formali nelle comunicazioni ai proprietari dei terreni. Il ricorso è stato inoltrato "in via di urgenza", e la decisione è attesa già per le prossime ore.
"Il clima è particolarmente pesante", conferma il presidente del Consiglio della Provincia di Torino, Sergio Vallero che, durante un tentativo di mediazione, sarebbe stato spintonato dalla polizia. "Sono cose che succedono in queste circostanze, non voglio esagerarle. Non c'è stata volontà da parte di alcuno", minimizza Vallero che puntualizza di essere presente alla manifestazione come consigliere e non come presidente del Consiglio provinciale, con l'intenzione di trovare un compromesso, evitare - dice - che la situazione degeneri. Ma aggiunge anche di essere stato colpito al volto con un manganello mentre cercava di difendere una manifestante caduta.
Secondo quanto riferiscono alcuni presenti, il sindaco di Condove, Barbara De Bernardi, ha avuto un malore mentre veniva schiacciata dallo scudo impugnato da un agente. Antonio Ferrentino, sindaco di Sant'Antonino e presidente della Comunità Montana Bassa Valsusa, è stato spintonato ed è caduto. Due persone, riferiscono i manifestanti, sarebbero state fermate.
I manifestanti, che possono contare anche sulla solidarietà di diverse fabbriche della zona, scese subito in sciopero per protesta, hanno già annunciato il presidio ad oltranza, ma altrettanto determinate appaiono le forze dell'ordine a far rispettare la data del 31 ottobre per recintare i terreni interessati ai lavori.
"Il ministro Pisanu e il prefetto sospendano immediatamente l'azione di polizia che si sta conducendo in quella zona - ha chiesto il segretario dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio - le opere pubbliche non si impongono con la forza e i manganelli. Pisanu blocchi immediatamente le cariche contro i manifestanti, i sindaci e i cittadini inermi contrari alla Tav".
(31 ottobre 2005)
www.repubblica.it
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
E' rabbia contro l'Alta velocità
|
|
by
no tav Monday, Oct. 31, 2005 at 5:51 PM |
mail:
|
Blocchi sulla Torino-Lione E' rabbia contro l'Alta velocità Protesta contro l'Alta velocità in Val di Susa. *SUI BINARI Bloccati i binari della Torino-Modane *TENSIONE ALLE STELLE Scontri tra i manifestanti guidati dai sindaci della valle e le forze dell'ordine. *NO ALL'ALTA VELOCITA' Il movimento 'No Tav' si oppone alla costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità: 'Costosa e inutile'. *A MACCHIA D'OLIO Presenti anche rappresentanti dei centri sociali torinesi.
Torino, 31 ottobre 2005 - A quasi sei ore dall'inizio del blocco dei binari della stazione di Bussoleno, all'inizio della Val di Susa, il territorio interessato dalla realizzazione dell'Alta Velocità Torino-Lione, si registra una situazione di stallo.
Forze dell'ordine schierate in gran numero fin dalle prime ore del mattino, (si parla di più di 900 unità) e manifestanti, tra i quali i sindaci e gli amministratori dei territori interessati, si «fronteggiano» a distanza.
I primi con l'intento di consentire ai tecnici della «LTF», (la società incaricata dei lavori), di prendere possesso di tre terreni in località Mompantero per dare avvio ai sondaggi geologici necessari per la realizzazione della linea ad Alta Velocità, (da anni osteggiata dalle associazioni degli ambientaliste e da un gran numero di cittadini della Val di Susa), gli altri, il popolo dei «no Tav», decisi ad opporsi ad oltranza per impedire i sondaggi e, quindi, la realizzazione dell'opera.
Il braccio di ferro allo stato attuale ha prodotto pesanti disagi alla circolazione dei treni internazionali tra Italia e Francia ed anche a quelli regionali; forti tensioni e qualche tafferuglio tra forze dell'ordine e manifestanti, un ferito e qualche contuso.
*ALTA TENSIONE Il presidio di protesta, in valle di Susa (Torino), contro l'inizio dei sondaggi sui terreni dove dovrà passare la galleria della Torino-Lione è scattato nella mattinata.
Sulle pendici del monte Rocciamelone, nella zona di Monpantero, si sono anche verificati stamane momenti di tensione tra i manifestanti (qualche centinaio) guidati dai sindaci della valle e le forze dell'ordine presenti nell'area.
IN PRIMA FILA I sindaci, oltre una ventina, dei Comuni della Valsusa, sono alla testa dei dimostranti che da ore stanno bloccando la strada che conduce ai terreni interessati ai lavori dell' Alta Velocità. Sono in prima fila, forti soltanto della fascia Tricolore che indossano, davanti allo schieramento delle forze dell' ordine. Intanto polizia e carabinieri hanno istituito posti di blocco che dalla città di Susa impediscono l' accesso a Mompantero, luogo della protesta.
Il braccio di ferro siconsuma in uno scenario da Robin Hood , sulle pendici di un bosco, a metà strada tra Urbiano, parte a valle di Mompantero, e Seghino, dove si trovano i terreni che oggi dovrebbe venir recintati per essere trivellati e dove polizia e carabinieri intendono arrivare. Alla meta manca meno di un chilometro. A momenti di quiete apparente si alternano altri in cui le forze dell' ordine si spingono avanti per guadagnare terreno.
'Da stamattina - racconta una delle manifestanti - sono avanzati di una cinquantina di metri, due metri alla volta'. Per impedire il procedere delle forze dell' ordine, sono stati messi in mezzo alla strada principale tronchi, pezzi di guard-rail, massi di pietra. Intanto si è appreso che negli incidenti verificatisi in mattinata, sono rimasti coinvolti anche una vigilessa di Villar Focchiardo e l' ex sindaco di sindaco di San Giorio, Danilo Bar, che sono ricorsi alle cure dei sanitari.
Infine, dal primo pomeriggio, è impossibile andare oltre Susa per impedire che altre persone raggiungano i manifestanti.
I MOTIVI DELLA PROTESTA Il movimento 'no Tav' valsusino si oppone alla costruzione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe prevedere una galleria lunga 52 km tra San Didero (Italia) e Saint Jean de Maurienne (Francia) ed un tunnel di 12 km a Bussoleno (Italia).Gli abitanti e gli amministratori della valle di Susa denunciano il rischio di inquinamento dell'aria e delle falde acquifere a causa dei lavori in un territorio già attraversato un'autostrada (laTorino-Bardonecchia-Frejus), da una statale e da una linea ferroviaria 'normale'.
Per queste ragioni gli abitanti della valle di Susa si oppongono anche alle opere 'esplorative' che in Francia sono invece iniziate da circa un anno. Già dalla scorsa notte i manifestati erano arrivati nell'area dove dovrebbero iniziare oggi i carotaggi e hanno montato un campo con tende e altre strutture.
Presenti anche alcuni rappresentanti dei centrisociali e dei gruppi antagonisti torinesi e del movimento 'no Tav' del Mugello.
SI SPERA NEL RICORSO
Il presidente del tribunale di Torino, Mario Barbuto, sta esaminando un ricorso con il quale si vuole bloccare l'accesso ai terreni in questione per le prime operazioni preliminari. L' iniziativa giudiziaria e' degli avvocati Roberto Lamacchia e Gian Paolo Zancan (senatore dei Verdi), secondo i quali ci sarebbero state delle irregolarita' formali nelle comunicazioni ai proprietari dei terreni.
Il ricorso e' stato inoltrato ''in via di urgenza'', e la decisione e' attesa gia' per le prossime ore
ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2005/10/31/5390151
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
I MANIFESTANTI LASCIANO PRESIDI VALLE SUSA
|
|
by
ansa Monday, Oct. 31, 2005 at 8:36 PM |
mail:
|
TORINO - I manifestanti stanno lasciando spontaneamente i presidi in valle Susa. Hanno, infatti, raggiunto il loro obiettivo di impedire la recinzione dei terreni interessati ai lavori della TAV. Allo scadere della giornata di oggi - hanno spiegato il consigliere di Rifondazione Comunista, Luca Robotti e il presidente della Comunita' Montana dell' Alta Valle Susa, Mauro Carena - la procedura impone che sia rinotificato ai proprietari dei terreni l' avvio dei sondaggi. Con il calare del buio, e quindi l' impossibilita' oggettiva da parte dei tecnici di intervenire, tutto viene rinviato di almeno una settimana.
Una trentina di persone aveva occupato stamani la stazione ferroviaria di Bussoleno, bloccando la linea internazionale Torino-Modane. Tafferugli tra manifestanti e polizia, con un ferito, sono avvenuti nella parte bassa di Mompantero, all'accesso ai siti che dovevano essere recintati in vista dei lavori. 31/10/2005 18:30
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|