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[sciopero val susa] post dinamico
by imc piemunt Saturday, Nov. 12, 2005 at 12:50 PM mail:

.

.: leggi la feature Sciopero Generale contro il TAV :.

:: post dinamici - howto ::

15 Novembre
FIOM CGIL e l'"altra" CGIL alla manif no tav
No limitazioni al diritto di sciopero
Treno da Roma a Bussoleno
Da Bergamo a Bussoleno
Treno da Milano a Bussoleno
SMI oscura previsioni meteo per solidarietà-ANSA
Tutti in Val Susa il 1 Novembre
Aperto il cantiere di Mompantero-ANSA

14 Novembre
Sciopero generale della Valle Susa
Comunicato nimbus.it e meteo per mercoledì

Pulman dal nord-est
Pulman da Novi Ligure e da Alessandria
Pulman dal Nord Est
NOTAV marcia ai cippi partigiani
lettera aperta vigili del fuoco cgil cisl e uil torinesi su TAV
MOBILITIAMOCI CONTRO L'ALTA VELOCITA'

13 Novembre
Il Comitato No Tir della Valle d'Aosta si unisce alla protesta No TAV

12 Novembre
manifesto sciopero sociale no tav 16/11
***VALSUSA 16 NOVEMBRE*** [Carta]
il 16 tutt* in Val di Susa

11 Novembre
[No Tav] 16 Novembre decine di Pullman da tutta italia
TAV e DS: crisi nel partito

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16 novembre sciopero generale valsusa...
by diffondi, duplica, attacchina Sunday, Nov. 13, 2005 at 3:25 PM mail:

16 novembre sciopero...
sciopero.jpgxhyian.jpg, image/jpeg, 400x629

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comunicato stampa confederazione COBAS
by Conf COBAS Monday, Nov. 14, 2005 at 12:12 PM mail:

download PDF (22.0 kibibytes)

Sciopero di popolo in Val Susa: questo è lo storico significato dello sciopero del 16 novembre, che arriva al culmine della lotta di resistenza di un'intera popolazione. Nell'assemblea del 2 dicembre a Bussoleno abbiamo vissuto qualcosa di straordinario: la autodeterminazione di un soggetto collettivo di idee e di lotta, lavoratori del privato e del pubblico, sindaci e amministratori, studenti e famiglie intere, sacerdoti coraggiosi.

Da qui è uscita la volontà di uno sciopero generale della valle, al cui servizio si è messa la Confederazione Cobas con la formale dichiarazione di sciopero e il volantinaggio di massa nelle fabbriche, le ditte dei servizi e le scuole in Val Susa, in cui da un decennio si sono costituiti i Cobas.

La nostra valle ha già dato. Ha già dato troppo, in nome di un ipocrita concetto di "interesse generale" del Paese, buono solo per i businnes del profitto privato travestito da "progresso". E chi ci accusa di non vedere al di là del proprio orticello, si dovrebbe chiedere come mai questi "orticelli", le rivolte delle genti contro le tratte Tav, il Ponte sullo stretto, il Mose e quant'altre devastatrici "grandi opere", coprano ormai l'intero paese.

La Val Susa è di fatto una cartina di tornasole: se qui si tratta di una valle devastata per farne un servizio di passaggio, chiediamoci anche se - con il just in time del trasporto merci là dove la mano d'opera costi meno- non sarà l'intera Italia ad essere ridotta a un corridoio di attraversamento.

Torino 12-/11/2005

Confederazione Cobas e i Cobas delle fabbriche,
della Scuola e dei Servizi della Valle di Susa

---------------------------------
SEDE PROVINCIALE TORINO
via San Bernardino 4 10141 Torino
tel/fax 011 334345
e-mail cobas@cobastorino.org
---------------------------------------

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Volantario del 2006: diserta!
by [NO TAV] Monday, Nov. 14, 2005 at 6:49 PM mail:

Volantario del 2006:...
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Volontario del 2006, senza il tuo lavoro gratuito la macchina olimpica si ferma: DISERTA!
NO TAV! NO TORINO 2006!


++++++

FORMATO PDF: http://italy.indymedia.org/uploads/2005/11/volontari.pdf

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Info Treni - Bus
by info Monday, Nov. 14, 2005 at 6:53 PM mail:

Perchè non mettere nella features centrale uno specchietto con le informazioni sui treni e sui pulman che raggiungeranno la valle il 16?
Se non sbaglio c'è anche un treno gratuito da torino, che dovrebbe partire da Porta Nuova prima delle 8.

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16 NOVEMBRE AGGIORNAMENTI DI LOTTA SU RADIO BLACKOUT...
by blackout 105.250 Fm Monday, Nov. 14, 2005 at 7:30 PM mail:

Nel corso della manifestazione No Tav in val Susa, il 16 novembre aggiornamenti di lotta su RADIO BLACKOUT...
105.250 IN FM A TORINO.

CONTATTI:__________________________________________________

TEL: 011/5806888

MAIL: blackout@ecn.org

WEB: http://www.ecn.org/blackout

STREAMING: http://diciannove.net:8000/blackout

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Palermo: presidio di solidarietà il 16
by @@@ Monday, Nov. 14, 2005 at 7:34 PM mail:

Mercoledi 16 novembre presso la Stazione Centrale di Palermo, in contemporanea allo sciopero generale indetto in Val di Susa contro la costruzione delle infrastrutture
per l'Alta Velocità, si terrà un presidio informativo per sostenere la lotta delle popolazioni che vogliono difendere i loro territori dalla cementificazione, dalla distruzione, dall'aggressione degli interessi dello Stato e del Capitale.

SOLIDARIETA' ALLLA LOTTA ANTI-TAV!

Dalle ore 17 presidio alla Stazione Centrale di Palermo

- ANARCHICI CONTRO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE -

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Treni da Porta Nuova (to)
by info fs Monday, Nov. 14, 2005 at 8:01 PM mail:

Per chi non riuscisse ad arrivare in Val Susa in macchina, ricordiamo che alle 7,45 alla stazione di PORTA NUOVA, parte un treno per Bussoleno.

No Tav Sempre !

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IN MARCIA PER IL NOSTRO FUTURO !
by umanisti Monday, Nov. 14, 2005 at 11:28 PM mail:

IN MARCIA
PER LA VALLE DI SUSA
DIFENDIAMO IL NOSTRO FUTURO

in una valle già compromessa da una pesante infrastrutturazione (attraversata da una
ferrovia, una autostrada, due strade statali, due elettrottrodotti)

dove passa un terzo delle merci che attraversano le Alpi

vogliono ancora costruire un’altra linea ferroviaria ad alta velocità e
raddoppiare il traforo autostradale del Frejus

IGNORANDO GLI ENORMI PROBLEMI AMBIENTALI E
LA COMPROMISSIONE DELLA VIVIBILITÀ
E DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE
DELLA VALLE DI SUSA


continuiamo la mobilitazione per ribadire

il NO AL PROGETTO TAV/TAC
TORINO LIONE
il NO ALLA SECONDA CANNA DEL TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS

 con la FERMATA GENERALE della VALLE
 con lo sciopero di 8 ore dei lavoratori delle aziende private e con lo sciopero e tutte le possibilità di astensione del lavoro nei servizi e nella pubblica amministrazione
 con la sospensione dell’attività nel commercio

nella giornata di

MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2005

partecipando alla

MANIFESTAZIONE
che partirà da Bussoleno, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (piazza del mercato)
per giungere a Susa in piazza d’Armi
Ritrovo alle ore 9,30 – partenza alle ore 10,00

ed al
CONCERTO
che si terrà a Susa in piazza d’Armi
dalle ore 15,00





Promuovono: la Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia, i Comuni della Valle di Susa, i 4000 lavoratori firmatari dell’appello alla lotta, i rappresentanti sindacali delle aziende di Valle, i Comitati NO TAV, csa Takuma, la Fiom Cgil, l’Area programmatica “Lavoro e Società” della Cgil, RdB, Coldiretti Torino, Confederazione Cobas, l’Arci, Legambiente, Pro Natura, l’associazione HIROSHIMA, Federazione Piemontese della CUB, Libera – Piemonte, Partito Umanista, ferrovieri dell’ORSA, ...

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Trasporto notav da Trieste...
by info pulman (nordest) Tuesday, Nov. 15, 2005 at 10:40 AM mail:

Partenza da Trieste, appuntamento ore 23.30 Piazza Oberdan
Partenza da Monfalcone, appuntamento ore 00.00 Piazza del Municipio

Costo biglietto 20

Adesioni appello e prenotazioni viaggio
alessandro.metz@regione.fvg.it

040 3773240

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Partenza da Bergamo arrivo Bussoleno
by info trasporti Tuesday, Nov. 15, 2005 at 11:51 AM mail:

Partenza da Bergamo ore 4,41 arrivo Bussoleno ore 9,42

Bergamo 16.11.05 da 04:41 R 5038 Regionalzug
Solo 2a classe
Milano Porta Garibaldi 16.11.05 a 05:33
Milano Porta Garibaldi 16.11.05 da 05:33 Passaggio 35 min. Proseguimento con i trasporti locali
Milano Centrale 16.11.05 a 06:08
Milano Centrale 16.11.05 da 06:43 EC 9240 EuroCity
Prenotazione obbligatoria, Carrozza-bar, Spazio per la sistemazione delle sedie a rotelle
Torino Porta Susa 16.11.05 a 08:08
Torino Porta Susa 16.11.05 da 08:26 R 9840 Regionalzug
Torino Porta Nuova 16.11.05 a 08:35
Torino Porta Nuova 16.11.05 da 09:00 R 10010 Regionalzug
Bussoleno 16.11.05 a 09:42

reiseauskunft.bahn.de/bin/query.exe/in?ld=212.18&seqnr=8&ident=6a.01552242.11...

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TRENI DA MILANO PER BUSSOLENO
by info trasporti Tuesday, Nov. 15, 2005 at 11:53 AM mail:

Partenza ore 6 milano centrale arrivo bussoleno 9,10

Milano Centrale 16.11.05 da 06:00 IR 2004 InterRegio
Torino Porta Nuova 16.11.05 a 08:00
Torino Porta Nuova 16.11.05 da 08:15 R 10008 Regionalzug
Solo 2a classe
Bussoleno 16.11.05 a 09:10


reiseauskunft.bahn.de/bin/query.exe/in?ld=212.18&seqnr=4&ident=6a.01552242.11...

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TRENI DA ROMA:
by infofs Tuesday, Nov. 15, 2005 at 12:08 PM mail:

Roma Ostiense partenza 00:18 arrivo Bussoleno ore 9,42. Stazioni intermedie: Civitavecchia , Grosseto , Livorno Centrale , Pisa Centrale , La Spezia Centrale , Chiavari , Rapallo , Genova Brignole , Genova Piazza Principe , Alessandria ,Asti

Roma Ostiense 16.11.05 da 00:18 Pregasi prenotare
Civitavecchia da 01:01
Grosseto da 02:00
Livorno Centrale da 03:13
Pisa Centrale da 03:30
La Spezia Centrale da 04:18
Chiavari da 05:05
Rapallo da 05:16
Genova Brignole da 05:49
Genova Piazza Principe da 06:00
Alessandria da 07:05
Asti da 07:27
Torino Porta Nuova 16.11.05 a 08:10
Torino Porta Nuova 16.11.05 da 09:00 R 10010 Regionalzug
Collegno da 09:09
Alpignano da 09:14
Avigliana da 09:22
Condove-Chiusa S.M. da 09:29
S.Antonino-Vaie da 09:33
Bussoleno 16.11.05 a 09:42

reiseauskunft.bahn.de/bin/query.exe/in?ld=212.54&seqnr=4&ident=j1.02815312.11...

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Ultima moda autunno-inverno 2005: tutti No Tav
by Francesco Morelli Tuesday, Nov. 15, 2005 at 12:13 PM mail: franmorelli@yahoo.it

Basta che non sia solo una moda.
La questione TAV mi pare troppo importante per ridurla ad una scampagnata o una moda. Ho letto anche la firma del verde Pizatti tra i primi sottoscrittori della carovana organizzata da Metz.
Facevo parte dei primi comitati no-tav organizzati nel 2003 a Trieste. L'effetto delle sue dichiarazioni sulla stampa è stato devastante. Credo sia utile ricordarle, e le riporto qui d seguito. Tutti, inclusi Metz e Pizatti hanno il dititto di cambiare idea ma dovrebbero spiegare il percorso mentale. La lotta no-tav è una cosa seria. Francesco.

da "Il Piccolo" del 5 giugno 2003
Titolo: Corridoio 5? Noi siamo decisamente per il sì.

"Padovano, a Trieste da una decina d’anni, titolare di una scuola di shiatzu e presidente dell’associazione delle scuole di shiatzu italiane, Gianni Pizzati è il presidente provinciale dei Verdi, movimento entrato da un paio
d’anni in una nuova dimensione che all’ambientalismo affianca l’impegno nel sociale. Una correzione di rotta che nel 2001 ha portato allo strappo con esponenti «storici» del movimento, tra i quali Alberto Russignan passato in seguito alla squadra degli illyani. Già candidatosi alle comunali 2001, Pizzati è in questa tornata il capolista del Sole che ride. Su cosa
concentrerebbe il suo impegno, in caso di elezione? Il nostro punto centrale è l’ampliamento delle forme della democrazia. I comitati di cittadini che si costituiscono su varie tematiche - dalla sanità alla baia di
Sistiana - sono oggi completamente fuori della politica anche se in realtà costituiscono la politica stessa. Per questo noi puntiamo sull’Agenda 21 locale (documento di intenti e obiettivi programmatici su ambiente, economia e società sottoscritto da più di 170 Paesi durante la conferenza delle Nazioni unite su ambiente e sviluppo svoltasi nel 1992, ndr) quale strumento che riconosce un ruolo decisivo alle comunità locali nell’attuazione delle politiche di sviluppo sostenibile, e trasforma dunque
la volontà dei singoli in strumento di governo. Qualunque sia il problema in discussione, a mancare è sempre l’aggancio tra governo e istanze della popolazione: non si tratta solo di consultare i cittadini, ma di renderli
protagonisti. Ricordo che già al tempo della candidatura a sindaco di Federico Pacorini, nel 2001, ero stato delegato a occuparmi proprio di Agenda 21, oltre che dell’ufficio preposto all’inclusione nel sociale.
Corridoio 5: il ministro leghista Tremonti ha detto che se vince Illy i Verdi, suoi alleati, gli permetteranno al massimo di costruire il Corridoio due e mezzo. È vero? È una stupidaggine, nel senso che noi abbiamo materialmente scritto il punto del programma in cui si parla di Corridoio 5 proprio perché è quello più scottante. Noi crediamo che non si possa fare alcun progetto di disinquinamento se non si favoriscono le rotaie, quindi il
progetto secondo noi va realizzato e non solo a livello di terminal ma nella sua interezza. Noi poi guardiamo al Corridoio 5 anche come network, rete di merci, persone e informazione: è proprio il Corridoio 5 che dà la
possibilità di mettere dei paletti all’ulteriore distruzione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia. È un po’ come la storia della Ferriera... Cioè? La situazione denota il nulla, c’è mancanza di progettualità. Noi vogliamo sviluppo e posti di lavoro, verifichiamo invece una perdita sistematica di posti di lavoro e salute devastata di tutti i quartieri. Noi non blocchiamo
nulla, vogliamo anzi dare degli indirizzi: un grande progetto di bonifica porta grandi capitali. Rush finale della campagna elettorale: un consiglio a Riccardo Illy? È difficile dargliene. Ha fatto sempre bene, dando il senso
della serietà della politica a fronte della politica-spettacolo. Se Illy diventasse governatore della Regione potrebbe dare filo da torcere ai partiti? Neanch’io gradisco le interferenze dei partiti, gradisco i programmi e le persone. p.b."

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ADESIONE
by gIAN gIACOMO pARIGINI Tuesday, Nov. 15, 2005 at 1:30 PM mail: parigini@arci.it

L’arci aderisce e partecipa allo sciopero generale del 16 Novembre.
L’Arci sostiene con convinzione la lotta delle cittadine e dei cittadini, delle comunità locali e degli amministratori della Val di Susa che per il 16 novembre hanno indetto lo sciopero generale della Valle contro la Tav/Tac Torino-Lione. Parteciperà alla marcia che da Bussoleno raggiungerà Susa e alle altre iniziative indette in quella giornata.

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Lettera aperta degli anarchici della FAI al presidente della Comunità Montana bassa Val Su
by FAI - Torino Tuesday, Nov. 15, 2005 at 4:13 PM mail: fat@inrete.it

Lettera aperta degli anarchici della FAI al presidente della Comunità Montana bassa Val Susa, Antonio Ferrentino

Egregio presidente,

abbiamo letto su “La Stampa” di sabato 12 novembre l’intervista da lei rilasciata dopo la sua visita al giudice Laudi. Non ci soffermeremo troppo a rimproverarle le brutte compagnie che frequenta: Laudi è quello che nel ’98 imbastì una montatura antianarchica sostenendo di avere “prove granitiche” contro tre compagni accusati di essere gli autori di vari attentati avvenuti in valle.
Come lei ben sa, o dovrebbe sapere, le “prove granitiche” in tribunale si sciolsero come neve al sole: peccato che nel frattempo due dei tre imputati morirono “suicidi” mentre erano detenuti. Palese il tentativo di trovare dei capri espiatori per una serie di avvenimenti oscuri e di criminalizzare gli anarchici e la lotta contro il Tav. Un tentativo che Laudi, non pago delle smentite di ieri, vorrebbe rifare oggi. Ma non di questo vogliamo parlare: in fondo Laudi è della sua stessa area politica, i DS, ed è logico che abbiate buoni rapporti. Veniamo piuttosto a quanto lei dichiarato nell’intervista.
Su di un punto, sebbene le nostre motivazioni siano ben diverse dalle sue, siamo d’accordo: il netto rigetto delle scatole alla dinamite o delle buste con proiettili. Questi fatti servono solo agli amici del Tav, perché non tengono conto della volontà popolare sulle modalità della lotta e soprattutto perché sono funzionali all’equazione mediatica nemico del Tav = terrorista, favorendo la criminalizzazione di tutto il movimento.
Il gioco è tanto sporco e il tempismo tanto perfetto che a chiunque verrebbero dei dubbi su chi realmente stia dietro a questi gesti. In fondo, (ricorda piazza Fontana?) viviamo in un paese dove le bombe le ha messe lo Stato ogni volta che si è trovato in difficoltà. Ma lei dubbi non ne ha. Alla domanda “Non ha timore di ricevere minacce come per Bresso?”, ha risposto “di sicuro una domenica decine di anarchici distribuirono volantini a Condove e a Bussoleno: accusavano qualche amministratore pubblico di voler svendere la lotta no-Tav”. Complimenti, presidente! Riesce ad avere la spudoratezza di mettere sullo stesso piano la critica politica e la minaccia di attentati.
Ricordiamo i fatti. L’estate scorsa la sua compagna di partito Mercedes Bresso, governatore del Piemonte e paladina del Tav, tenta di dividere il movimento e di far passare i sondaggi inserendo nella commissione incaricata del controllo sugli stessi due tecnici rappresentanti la Comunità Montana. Una bella idea per far iniziare i lavori per il Tav, trasformandoli in “sondaggi buoni”. La maggior parte delle istituzioni della valle abbocca immediatamente all’amo e solo la rottura delle trattative voluta dall’“impaziente” ministro Lunardi manda a monte il tentativo DS di far passare il Tav con la vaselina. Non furono solo gli anarchici ma bensì tutti i comitati popolari contro il Tav a denunciare il tentativo di truffa A quanto pare, per lei, chi critica quell’imbroglio è un terrorista.
Bell’esempio di logica stalinista: ma voi DS non avevate abbandonato lo stalinismo? A quanto pare avete abbandonato solo la critica al capitalismo, ma la pratica della calunnia e della repressione verso chi dissente resta per voi un baluardo incrollabile.
E con la spudoratezza che la contraddistingue alla vigilia dello sciopero generale si è seduto allo stesso tavolo con alcuni suoi compagni di merende (Bresso, Chiamparino e Saitta) per gettare le basi di un nuovo tentativo di inciucio.
Veniamo al pezzo forte della sua intervista. Lei afferma che “dopo il pacco bomba e quel terribile avvertimento alla Bresso dobbiamo dare i segnali giusti. Il movimento sta crescendo a vista d’occhio e non accetteremo che nessuno pensi di poter occupare la linea ferroviaria o l’autostrada”. Insomma, per lei terroristi non sono solo quelli che si permettono di criticare i suoi cedimenti di fronte al governo, ma anche tutti i valligiani la cui lotta ha dato all’opposizione al Tav un rilievo nazionale, tutti quei valligiani che con la loro iniziativa hanno impedito che lo scempio iniziasse. Queste sue affermazioni si commentano da sole e non ci pare il caso di aggiungere altro. Se non dirle chiaro e forte: si vergogni!
Da parte nostra le assicuriamo che non ci faremo certo intimidire dagli attacchi concentrici di giornalisti, poliziotti e politici di ogni colore, lei compreso, e che resteremo, come sempre siamo stati in questi anni, a fianco della popolazione della Val Susa in lotta contro il Tav, certi che la gente saprà capire che in questa lotta non ci sono scorciatoie.
Non ci sono le scorciatoie “avanguardiste” di chi si pone al di fuori del movimento con salti in avanti “esplosivi” che fanno solo il gioco dei padroni del Tav.
Non ci sono scorciatoie “politiche” di chi tratta con il governo prescindendo dalla volontà popolare, ottenendo solo di “addormentare” il conflitto, a favore, poco importa se in buona o cattiva fede, dei padroni.
Solo l’autorganizzazione popolare, la lotta dal basso, senza deleghe e senza mediazioni, può fermare il Tav.
La vicenda di Scanzano, dove la gente impedì l’installazione di una discarica nucleare, ci insegna che quando la gente è unita e non ha paura di lottare, non si affida ad improbabili mediazioni politiche ma scende in piazza e blocca strade e ferrovie e sfida con dignità, in modo aperto e collettivo, la repressione, la vittoria è certa.
Un’ultima notazione, presidente. Lei contrappone lo sciopero (buono) ai blocchi (cattivi). Noi abbiamo creduto e crediamo fermamente a questo sciopero. Alcuni di noi, nei sindacati di base, sono stati tra i promotori. Tuttavia questo sciopero non deve essere il canto del cigno del movimento ma solo un momento, seppure importantissimo della lotta.
La Commissione di Garanzia ha dichiarato questo sciopero illegale: forse che per questo motivo è diventato meno giusto?
Se il giorno dopo lo sciopero non saremo ancora in tanti in piazza i signori del Tav, che già occupano militarmente le pendici del Rocciamelone, prenderanno poco a poco possesso dell’intera Valle.
Entro l’anno inizieranno i lavori per la galleria di servizio di Venaus, e non saranno certo le mediazioni politiche a fermarli. Solo l’azione diretta popolare e di massa può fermare il treno della morte.
Tanto le dovevamo.
Gli anarchici e le anarchiche della Federazione Anarchica Torinese - FAI

Ci dicono che farci morire per l’amianto e l’uranio è legale
Ci dicono che rendere la valle un deserto attraversato da un treno superveloce che non vogliamo è legale
Ci dicono che noi non contiamo niente, che gli interessi superiori di chi comanda devono prevalere e anche questo è legale
Ci dicono che possono occupare militarmente i nostri paesi e anche questo è legale

Ci dicono che se ci mettiamo di traverso per le strade siamo dei fuorilegge
Ci dicono che se ci mettiamo di fronte alle ruspe siamo dei fuorilegge
Ci dicono che chi sciopera oggi è fuorilegge
Ci dicono che per difendere le nostre case, le nostre vite, il futuro dei nostri figli siamo dei fuori legge

Oggi, come ai tempi della Resistenza ai nazifascisti, chi si ribella è chiamato fuorilegge ma noi, come i nostri vecchi, sappiamo che quando è in ballo la vita, la dignità, la libertà
Ribellarsi è giusto

Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 – ogni giovedì dopo le 21,15
Mail: fat@inrete.it
Info: 011 857850 338 6594361

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adesione alla manifestazione
by wild wild west Tuesday, Nov. 15, 2005 at 6:35 PM mail:

SOSTEGNO ALLA LOTTA CONTRO LA T.A.V. DELLA VAL DI SUSA

Siamo una serie di realtà sociali ed ambientaliste, comitati di cittadini, gruppi, reti, associazioni, attivisti di movimento, singoli cittadini, qualche amministratore locale, viviamo e combattiamo per un altro mondo nell'ovest milanese e a cavallo del fiume Ticino.

Negli ultimi anni siamo stati protagonisti in diversi fronti nella salvaguardia dell'ambiente e contro le devastazioni delle “Grandi opere”, nella tutela dei diritti sociali e contro la precarietà che, assieme a queste opere, invade sempre più le nostre vite; siamo quelli del No alla TAV sulla Milano-Torino, del No ai centri commerciali che spuntano come funghi, del No alle tangenziali del traffico e dello smog, siamo gli stessi del Si alla mobilità sostenibile, il Si ad un altro modello di sviluppo locale, il Si alla salvaguardia del Ticino e del suo ecosistema, quelli per i diritti universali per tutte/i.

Esprimiamo la più sentita solidarietà ed appoggio alle lotte delle/gli abitanti della Val di Susa, che da anni, nel mantenere viva la protesta per la salvaguardia del proprio futuro e delle proprie terre, stanno smascherando e mettendo a nudo gli intricati meccanismi di potere e gli interessi particolari che, dietro alle menzogne sull'utilità delle mega infrastrutture, divorano i luoghi, le storie, le vite delle/i residenti.

Vi giunga quindi il nostro saluto fraterno, sappiamo che il vostro impegno per la difesa della valle è un impegno per la difesa dell'umanità che in quella vallata vive, così, come per quell'umanità che in ogni angolo del globo lotta ogni giorno per la propria sopravvivenza, noi ci sentiamo naturalmente e spontaneamente di resistere al vostro fianco.

Forum della Resistenza Ambientale del Ticino
Wild Wild West

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comunicato di solidarietà
by zanchi fabrizio Tuesday, Nov. 15, 2005 at 10:11 PM mail: segr-naz-usi@libero.it

15-11-2005

Comunicato di solidarietà

A tutti gli abitanti della Valsusa.
Vi esprimo la solidarietà dei lavoratori dell’USI per la lotta a difesa del territorio vallivo in cui vivete, contro la progettata ferrovia internazionale per i treni ad alta velocità, volta a modificare significativamente le vostre condizioni di vita ed ambientali.
Un augurio di vittoria.


Il Segretario Nazionale
dell’Unione Sindacale Italiana
Zanchi Fabrizio

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ma va là
by La Bresso mi ha convinto Tuesday, Nov. 15, 2005 at 10:15 PM mail:

Se la menate con le balle (tipo uranio) vi screditate da soli.

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PARALIZZATA LA VAL SUSA
by reporter NO TAV Wednesday, Nov. 16, 2005 at 11:37 AM mail:

In migliaia sono partiti intorno alle 10 dalla centralissima piazza del mercato di Bussoleno (Torino)

In migliaia sono partiti intorno alle 10 dalla centralissima piazza del mercato di Bussoleno (Torino) per protestare contro la realizzazione dell'Alta velocita' in Valle di Susa. I manifestanti sono iniziati ad affluire intorno alle 8,30, incuranti del freddo. Bandiere con la scritta "No Tav", di Rifondazione, della Fiom, di Legambiente e tantissime altre sigle. La Valle di Susa oggi e' paralizzata dallo sciopero generale.
Nemmeno un bar aperto per rifocillare i manifestanti intenzionati a percorrere a piedi gli otto chilometri che separano Bussoleno da Susa. Alla testa del corteo anche diversi parlamentari di Rifondazione, a cominciare da Vittorio Agnoletto e dalla piemontese Marilde Provera. Alla marcia ci sono anche il leader dei Disobbedienti, Francesco Caruso; il sindacalista di Fiom Piemonte Airaudo e la gran parte dei sindaci dei Comuni interessati dalla Tav della Valle di Susa. In testa al corteo dei manifestanti il primo cittadino di Bussoleno, Giuseppe Joannas, di Rifondazione comunista. "Andremo avanti nella nostra lotta. Siamo fiduciosi in un risultato positivo perche' - ha sostenuto - l'Unione europea non ha ancora deciso i finanziamenti dell'opera che, secondo noi, distruggera' la Valle di Susa". Dei circa settemila abitanti di Bussoleno, una gran parte questa mattina ha risposto all'invito alla protesta, scendendo in strada anche con i bambini in carrozzina e i cani con la mantellina con la scritta "No Tav". "Continueremo a far sentire la nostra voce in modo pacifico ma deciso - ha spiegato Joannas - non e' accettabile continuare ad andare avanti in una valle completamente militarizzata dalle forze dell'ordine". Tra i moltissimi striscioni presenti al corteo, anche quelli di Fiom-Cgil Mirafiori-Rivalta; Cgil Funzione pubblica, Collegno-Valle di Susa. Tra gli slogan: "Non voglio l'occupazione militare della valle. No sondaggi"; "Per una valle libera, oggi sciopero, no Tav"; "No allo smog, no Tav"; "Vogliamo una valle senza Tav".
Per sostenere la lotta e' stata indetta nei giorni scorsi la raccolta di un euro. Raccolta "che ha gia' portato in cassa circa tremila euro - ha spiegato il sindaco di Bussoleno - i soldi verranno usati per proseguire la protesta".



Per lo straming in diretta della lotta no tav di radio 2000 blackout: http://diciannove.net:8000/blackout

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collegamenti audio da RADIO 2000 BLACKOUT
by link utili Wednesday, Nov. 16, 2005 at 11:47 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/923686.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/923654.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/923644.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/923634.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/923583.php

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Val Susa. La marcia dei 70.000
by FAI - Torino Thursday, Nov. 17, 2005 at 1:08 AM mail: fat@inrete.it

Grandissima manifestazione popolare. Chi dice 70.000, chi arriva ad azzardare centomila.
Lo sciopero ha bloccato interamente la Valle: solo i treni passavano e, rallentando al massimo nei punti in cui la ferrovia corre parallela e vicina alla strada, i macchinisti fischiavano a lungo mentre dai finestrini i passeggeri salutavano a pugno chiuso e sventolando bandiere No-Tav. Tutte le fabbriche della valle (5.000 addetti), tutti gli esercizi commerciali, compresi bar e distributori, tutte le scuole, uffici postali, banche, officine artigiane, allevamenti, erano chiusi. Sulle porte dei negozi bandiere e cartelli No-Tav e la scritta: “Per una valle viva, oggi sciopero: No Tav”.
Il divieto imposto dalla Commissione di garanzia che aveva intimato alla CUB di revocare lo sciopero è stato ignorato dai valligiani che hanno scioperato sia nel privato dove non esistono limitazioni sia nel pubblico, dove le leggi antisciopero vengono usate come una clava per reprimere i movimenti sociali. La decisione della CUB di ignorare la richiesta di revoca dello sciopero ha incontrato ampia solidarietà.
Anche nei confronti dei vigili del fuoco, la cui adesione alla giornata di lotta è stata all’insegna del rifiuto della militarizzazione del corpo, non sono mancate le provocazioni. La questura ha infatti richiesto il loro intervento per liberare da chiodi la strada che conduce al Seghino, il sito ove era stata portata nottetempo una trivella per i sondaggi. I vigili hanno seccamente rifiutato dichiarando che la gestione dell’ordine pubblico non rientra tra le loro competenze che sono di soccorso alla popolazione.
Lungo le strade della Valle i cartelli, gli striscioni, le bandiere erano dappertutto. Significativa la volontà di respingere al mittente le provocazioni di Pisanu e di Lunardi. Numerosi i cartelli ironici in cui si stigmatizzava la frase del ministro sui “pelandroni” della Val Susa che perdono tempo a manifestare e quelli contro il tentativo di criminalizzazione della lotta in Valle.
Non sono mancati i politici di professione venuti alla marcia a caccia di consensi ma la loro presenza non era che un elemento di contorno in una giornata i cui grandi protagonisti sono stati i valligiani e le tante persone solidali accorse soprattutto dalla provincia e dal resto del Piemonte.
Ferma e chiara l’opposizione ad un progetto di morte e la resistenza contro uno Stato che non solo ignora la volontà popolare ma arriva brandendo manganelli, esibendo scudi, caschi e fucili sparalacrimogeni. Non si contavano gli striscioni contro l’occupazione militare della valle, contro l’imposizione violenta della trivella a Seghino di Mompantero entrata provocatoriamente in funzione il giorno prima dello sciopero generale.
Andata letteralmente a ruba la lettera aperta al Presidente della Comunità montana Bassa Val Susa, Antonio Ferrentino, da noi diffusa in migliaia di copie alla manifestazione. Nella lettera veniva denunciata l’esplicita criminalizzazione degli anarchici da parte di Ferrentino che, in un’intervista al quotidiano “La Stampa”, aveva insinuato che dietro al pacco contenente esplosivo fatto rinvenire sulla statale del Moncenisio e i proiettili inviati alla governatore Mercedes Bresso, non ci potessero essere che gli anarchici, gli stessi che si erano permessi di criticare pubblicamente le scelte di chi, come lui, si è prodigato nella ricerca di improbabili scorciatoie istituzionali. Di fatto la criminalizzazione degli anarchici è il preludio al tentativo di criminalizzare la resistenza della popolazione al TAV. Non a caso Ferrentino ha provato a contrapporre lo sciopero alla pratica dei blocchi dei cantieri, delle strade e della ferrovia. In questo modo ha, nei fatti, condannato le pratiche che hanno consentito sinora di tenere fuori dalla valle il TAV.
Il gioco di Ferrentino e di chi come lui ha tentato di gettare ombre sulla lotta contro il Tav, è sinora fallito. Nonostante l’allarmismo dei giornali e dei politici, allarmismo che ha giustificato l’imponente dispiegamento di tutori del disordine statale, lo spezzone di corteo in cui sono sfilati gli anarchici con i loro striscioni e bandiere è stato accolto con la consueta simpatia sia alla partenza della marcia da Bussoleno sia all’arrivo a Susa.
La giornata del 16 novembre ha sicuramente rappresentato una tappa importante nella lotta contro il TAV, quella nella quale i valsusini hanno detto chiaro e forte che non vogliono che la valle divenga un corridoio per treni superveloci che collegano periferie anonime attraversando un deserto.
Ma una tappa è una tappa non è ancora l’intero viaggio. La meta è ancora lontana. In regione i politici di ogni colore sono nettamente schierati per il TAV e l’hanno pubblicamente ribadito in questi giorni. Dall’incontro del 14 novembre tra la presidente della Regione Bresso, il presidente della Provincia Saitta, il sindaco di Torino Chiamparino e Ferrentino è emerso in modo chiaro che l’unica preoccupazione degli amministratori piemontesi è arrivare alle Olimpiadi di febbraio ed alle elezioni di aprile senza conflitti in corso. In questi giorni cercheranno di inventare un compromesso che consenta di dilazionare nel tempo la questione TAV per rendere meno aspro lo scontro con la gente della Val Susa. Naturalmente Lunardi e la sua cricca, come già è avvenuto nell’ultimo mese, potrebbero decidere di scompaginare ancora una volta le carte, tentando un’ulteriore azione di forza. Questi i giochi della politica. Fuori, in valle come a Torino, spetta alla gente tenere saldamente in mano quello che hanno conquistato con la loro lotta: la facoltà di decidere da se del proprio destino, affrontando, se necessario, la repressione dello Stato.
Il prossimo banco di prova potrebbe essere molto presto. Entro fine mese è previsto un nuovo tentativo di LTF, il general contractor che ha in appalto questa tratta dell’Alta Velocità, di prendere possesso dei terreni di Venaus per far partire i lavori della galleria di ispezione. In valle è chiaro a tutti che non saranno certo le mediazioni politiche a bloccarli. Solo l’azione diretta popolare e di massa può fermare il treno della morte.

Resistere al Tav si può
Sulla vita, la salute e la libertà non si tratta!

Federazione Anarchica Torinese – FAI
Corso Palermo 46 – la sede è aperta ogni giovedì dopo le 21,15
fat@inrete.it - 011 857850 – 338 6594361

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NO TAV
by FALCRI Bnl Thursday, Nov. 17, 2005 at 7:25 PM mail: falcribnl@yahoo.it

NO TAV



Ci sono tanti motivi per solidarizzare con le popolazioni interessate dal passaggio dei Treni ad Alta Velocità (TAV), primo fra tutti il rischio che la costruzione di oltre 100 chilometri di gallerie comporterebbe per la salute sia di chi ci abita ma anche per i passeggeri che si trovassero ad utilizzare quella linea.
Diciamo questo perché è dimostrato che in alcuni punti la montagna è composta da amianto ed uranio, sostanze entrambe cancerogene, ed è quindi evidente che la trivellazione per la costruzione delle gallerie scatenerà questi agenti sia attraverso la volatilità dell’amianto che attraverso la radioattività dell’uranio.
Bisogna anche cominciare a domandarsi se è così attuale e fondamentale investire miliardi e miliardi affinché le valli si trasformino in un lungo corridoio finalizzato principalmente al traffico industriale quando utilizzando meglio le attuali linee ferroviarie esistenti, che vengono sfruttate al 50% circa, si potrebbe risparmiare parecchio.
Ieri, in maniera colorata ed attraverso cartelloni “fatti in casa” nel senso più stretto della parola, 70.000 persone si sono fatte sentire e vedere ed in quelle 70.000 persone c’era rappresentato tutto, dall’operaio alla casalinga, dal negoziante all’imprenditore, dagli studenti agli insegnanti, dalle Istituzioni agli impiegati, dai vigili del fuoco ai centri sociali.
Manca all’appello una larga fetta della società civile rappresentata da alcuni partiti e dai sindacati, ma anche in questo caso si cominciano ad intravedere le prime crepe, solo così si spiega la partecipazione della FIOM e quella a titolo personale di numerosi uomini della politica e del sindacato.
Per quanto riguarda la nostra organizzazione sindacale registriamo con soddisfazione la partecipazione attraverso proprie delegazioni della FALCRI San Paolo, della FALCRI Unicredito e della FALCRI Bnl attraverso il Coordinamento dalla Parte dei Lavoratori di cui fa parte.
Non possiamo che augurarci e ci attiveremo in tal senso, che nel prosieguo di questa vicenda anche le Organizzazioni Nazionali dei Sindacati prendano posizione così come già avvenuto per la FIOM.


Roma, 17 novembre 2005

Segreteria ODC FALCRI BNL

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by x Thursday, Nov. 17, 2005 at 7:43 PM mail:

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by x Friday, Nov. 18, 2005 at 9:41 PM mail:

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by x Friday, Nov. 18, 2005 at 9:46 PM mail:

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by x Friday, Nov. 18, 2005 at 10:54 PM mail:

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by x Friday, Nov. 18, 2005 at 10:56 PM mail:

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by x Friday, Nov. 18, 2005 at 10:59 PM mail:

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FUORI I TERRORISTI DI STATO DALLA VALSUSA..
by Torino Squatters Saturday, Nov. 19, 2005 at 12:06 PM mail:

FUORI I TERRORISTI DI STATO DALLA VALSUSA..

Non avevano mai trattato del TAV, SOLE e BALENO, nella loro casa
occupata a
Collegno. Nonostante questo furono sacrificati sull?altare dell?alta
velocità, perché anarchici. Morti impiccati in stato di detenzione,
SUICIDATI
DALLO STATO per intimare un avvertimento forte a chi lotta contro
l?alta
velocità. Era il 1998, da allora gli squatter partecipano al movimento
anti-TAV.
Abbiamo cercato di portare le CONOSCENZE ACQUISITE SULLA NOSTRA PELLE
al
movimento popolare di opposizione all?alta voracità del potere. Abbiamo
raccontato in decine di assemblee e di volantini COME FUNZIONANO LE
MONTATURE
POLIZIESCHE E GIUDIZIARIE fabbricate per criminalizzare i movimenti
scomodi,
quelli che toccano i grandi interessi del potere. È stato scritto un
libro, LE
SCARPE DEI SUICIDI.
I tre OSSERVATORI ECOLOGICI occupati in città sono stati sgomberati a
tempo di
record. Evidentemente ai poteri locali e forse anche più in alto, non
andava
bene che ci fosse uno spazio di informazione a Torino dedicato a
trattare della
NOCIVITÀ DELLE GRANDI OPERE, DALLE OLIMPIADI AL TAV.
GLI INTERESSI INCONCILIABILI DEGLI SPECULATORI DEL TAV E DEGLI
ABITANTI DELLA
VALLE vennero a conflitto il 31 ottobre, quando il movimento bloccò per
un?intera giornata nei boschi di castagni di Mompantero le TRUPPE DI
OCCUPAZIONE, 1200 uomini dello Stato, al servizio degli speculatori.
Soltanto ingannando gli amministratori e tutta la comunità riuscirono a
passare, di nascosto, di notte. L?autore della truffa, uno specialista,
è
Giuseppe Petronzi, capo della Digos di Torino, già impegnato ad
accusare Sole,
Silvano e Baleno.
Ma il movimento si mostra troppo forte. TUTTA LA VALLE SI BLOCCA, NON
SOLO LA
STRADA PER LE TRIVELLE.
Scatta a questo punto un piano predisposto.
?La montatura terroristica?. 1) VOLANTINO INNEGGIANTE ALLA LOTTA
ARMATA.
Che somigli il più possibile a quelli sconclusionati dei fantomatici
?Lupi
Grigi? degli anni ?90. La stessa mano?
Grazie a quel ridicolo volantino ENTRA IN BALLO IL POOL ANTI-TERRORISMO
DIRETTO
DALLO SPECIALISTA IN MONTATURE MAURIZIO LAUDI, che da tempo scalpita
per
entrare in gioco (ricordate l?articolo terrorista su Luna Nuova del
settembre
2004?), per uno scatto decisivo in carriera.
2) IL VOLANTINO NON BASTA. CI VUOLE LA BOMBA. LA BOMBA-PACCO,
NATURALMENTE. Non
era innescata, ma fa molto più rumore di una bomba vera. Proprio lì, a
Giaglione, dove ci fu uno degli ?attentati? degli anni ?90, firmato
?Lupi Grigi?. Giusto per creare un collegamento.
Esplode la CANEA MEDIATICA. Compaiono articoli deliranti compitati
dagli
emissari scelti dai Servizi. A distanza di un giorno Repubblica e
Stampa ci
assicurano che Silvano Pelissero si nasconde in Valle, indicandolo come
autore
dell? ?attentato?, così come di quelli del passato, opera dei terribili
?Lupi Grigi?. Peccato che da più di un anno Silvano viva fuori
dall?Italia.
Dovrebbe essere chiaro anche ai più sprovveduti che le presunte
infiltrazioni
e/o azioni di "estremisti" nel movimento NO TAV sono una bugia utile
esclusivamente a chi vuole giustificare la blindatura del territorio e
impostare le prossime montature giudiziarie, lo dimostra persino il
ministro,
che cita un guard rail divelto come un gravissimo delitto. Nonostante
ciò UNA
PARTE DEL MOVIMENTO È SUBITO CADUTA NEL TRABOCCHETTO TENDENDO A
SEPARARSI E A
CHIAMARSI FUORI DALLA PRESUNTA STRATEGIA DEL TERRORE.
3) Per rincarare la dose arrivano i BOSSOLI DI STATO per la Bresso; e
la
scorta, per lei e Saitta.
Ma l?ultimo che aveva mandato dei proiettili ad una PM che indagava
proprio
sulle trame dei Servizi in Valle (i fascisti della Brown & Bess, che
spacciavano pistole ? 397 ? dichiarando olimpicamente ?noi lavoriamo
per
lo Stato?) era un agente di polizia residente a Venaus, un certo Emilio
Souberan?

ACCUSIAMO
LA BANDA DEGLI STRANGOLATORI DI SOLE E BALENO, riattivata dopo un
periodo di
?sonno?. Magistrati, polizia politica e ROS dei CC, fascisti,
giornalisti e
naturalmente i Servizi segreti. Alcuni componenti sono stati eliminati
o messi
fuori gioco o in pensione: il killer di Stato Fuschi, i fascisti
dell?armeria
di Susa , Tex ed altri. Sicuramente rimpiazzati da nuovi elementi
smaniosi di
carriera.
LA MONTATURA PER DIVIDERE E ANNIENTARE IL MOVIMENTO POPOLARE CONTRO IL
TAV IN
VALSUSA CE L?HANNO GIÀ PRONTA. HANNO COMINCIATO A METTERLA IN ATTO.
L?HANNO SPERIMENTATA SU SOLE, SILVANO E BALENO.
MA QUELLA ERA SOLTANTO UNA PROVA GENERALE.
La vera montatura sta partendo adesso contro un movimento che mette in
dubbio
interessi ultramiliardari protetti dallo Stato.
Sta al movimento NO-TAV non abboccare e smascherarla.

osservatorio ecologico volante + fenix per gli squatter
torino,14 novembre 2005

str.barocchio 27 grugliasc-turin

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Dissociati mentali
by NOTAV Monday, Nov. 21, 2005 at 1:12 AM mail:

"Non avevano mai trattato del TAV, SOLE e BALENO, nella loro casa occupata a Collegno. Nonostante questo furono sacrificati sull’altare dell’alta velocità, perché anarchici"

Cos'è questa se non una dissociazione?

"Era il 1998, da allora gli squatter partecipano al movimento anti-TAV. Abbiamo cercato di portare le CONOSCENZE ACQUISITE SULLA NOSTRA PELLE al movimento popolare di opposizione all’alta voracità del potere."

Se non arrestavano tre dei vostri, non vi sareste mai interessati della lotta contro il TAV?


Anarchico e NO TAV (già prima del 98)

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Grandi opere...
by zeiko Monday, Nov. 21, 2005 at 11:59 PM mail:

...Enormi velleità!!!

http://www.mondodisotto.it/notav/index.html

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Val Susa: la lotta non si ferma
by Federazione Anarchica Torinese Saturday, Nov. 26, 2005 at 4:28 PM mail: fat@inrete.it


Val Susa: la lotta non si ferma

Mercoledì 30 novembre i tecnici di LTF, spalleggiati da una folta schiera di poliziotti e carabinieri tenteranno per l'ennesima volta di entrare nei terreni destinati all'esproprio per notificarlo ai proprietari e poter procedere all'allestimento del cantiere per il tunnel esplorativo di Venaus (10 KM), primo atto della costruzione della linea per il Tav in Val Susa. Anche questa volta i valsusini saranno lì ad attenderli e a tentare di impedire con la propria presenza l'avvio dei lavori. La sera precedente e per tutta la notte è previsto un concerto, mentre sin dalla mattina presto ci saranno presidi e consigli comunali convocati a Venaus.

Maggiori dettagli si sapranno nel corso della settimana.
Per info: 011 857850; 338 6594361; fat@inrete.it

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