Contestato l'assessore alla casa Amorosi a Scienze Politiche
Oggi pomeriggio l'assessore alla casa del comune di Bologna Amorosi è intervenuto a Scienze Politiche per un dibattito sulla questione abitativa organizzato dalla Sinistra Universitaria.
Le studentesse e gli studenti, che da tempo attendevano un uscita pubblica dell'assessore, ne hanno approfittato per portare avanti le istanze degli studenti in mobilitazione e degli occupanti di case. A precise domande sull'emergenza sociale della casa non sono state fornite dall'assessore risposte minimanente coerenti. La contestazione nei suoi confronti è cresciuta fino a quando l'assessore stesso ha deciso di andarsene, venendo così meno alle sue responsabilità politiche. Essendo lui, assieme al sindaco Cofferati, uno dei principali promotori della campagna di legalità che vorrebbe sgomberare case e centri sociali.
Sotto qui il volantino del Collettivo Spa, collettivo autorganizzato di Scienze Politiche:
La casa è un diritto di tutti, non un affare per pochi
Il diritto alla casa a Bologna è vissuto in questi anni come una negazione di fatto. Una negazione che crea un enorme disagio sociale che attraversa diversi soggetti all’interno della città (studenti, precari, migranti). Una città universitaria, Bologna, che trae gran parte della sua ricchezza dalla massa di studenti che quotidianamente la vive: dalle tasse universitarie ai trasporti, dai libri ai bisogni più elementari come il cibo e l’abitare si calcola che siano all’incirca 1.600.000 gli euro che ogni giorno si riversano nelle casse di amministrazione comunale, negozianti , università e padroni di casa. Ma nessuna di queste ricchezze torna a noi studenti in nessuna forma.
Il livello di costi dettati dal mercato privato degli affitti, viene aggravato dalle scelte della Giunta Cofferati in materia. Dopo mesi di decantate promesse elettorali, il sindaco e il suo diretto assessore Amorosi si stanno spingendo nella direzione opposta: mantengono in toto una gestione aziendalisti-ca dell’Acer (l’agenzia addetta alla gestione dell’edilizia residenziale pubblica) e favoriscono, con la non assegnazione di centinaia di appartamenti sfitti, l’innalzamento del costo degli affitti, lasciati in balia delle leggi del mercato.
La volontà politica di questa Giunta Comunale è quella di criminalizzare il movimento delle occu-pazioni di case. Un movimento che vede nella riappropriazione, oltre che la soddisfazione di un bi-sogno, un metodo efficace per denunciare la disastrosa situazione delle politiche abitative. Crimina-lizzare questo movimento è il tentativo (mediatico) di costruire un teatrino intorno alla questione: una guerra tra poveri, dove ognuno cerca di rubare all’altro il proprio piccolo spazio assegnato. Non è proprio così. Di fatto le case che vengono occupate illegalmente sono solo una piccola parte di quei 7400 appartamenti lasciati sfitti dal comune di Bologna e dai privati, in modo da mantenere elevati i prezzi sul mercato. Inoltre, per quanto riguarda le graduatorie, esiste un problema legato alla condizione dello studente fuorisede: per fare richiesta di inserimento in lista bisogna dare la garanzia di reddito continuativo, una condizione insostenibile per qualsiasi studente che abbia un contratto interinale, o addirittura che lavori in nero.
Oggi nella nostra facoltà di Scienze Politiche alle ore 16.30 l’assessore Amorosi interverrà in un dibattito per “spiegarci” la sua politica in materia di case
Visto che l’ultimo tentativo di confronto è finito con le cariche di Palazzo D’Accursio…
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