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Da leggere a stomaco vuoto
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Redman Monday, Jan. 02, 2006 at 10:22 PM |
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Accade a Pisa...
Vi racconto una storia sul posto dove lavoro (lavapiatti). Qualcuno conosce già questa storia, molti conoscono il posto. Si chiama Caracol, ed è un circolo Arci di Pisa. E’ vicino a Borgo Stretto, in via Battichiodi. La struttura, su due piani, è di proprietà di Rifondazione Comunista: sotto c’è il circolo, sopra la sede del partito. Il circolo non fa particolari attività culturali, anzi non ne fa proprio, (non è l’Agorà, insomma) ma è stato predisposto come ristorante e praticamente svolge solo questa funzione. Inizialmente era stato propagandato come il futuro nuovo centro dell’aggregazione pisana, se non sbaglio all’inaugurazione è stato invitato Bertinotti. Ma oggi quella prospettiva è morta. A lavorare al circolo (al ristorante) aperto circa un anno fa, vengono chiamate quattro persone: una la conoscete, è xxxxx, la moglie di xxxxxx, un’altra è la sorella, gli altri, due compagni con alle spalle una lunga militanza negli anni “buoni”. Uno è il fratello di xxxxxx, il responsabile del servizio d’ordine di Lotta Continua e negli ultimi anni di Rifondazione, che venne un pomeriggio a Livorno ad incontrare il Movimento Spontaneo e fece un “seminario” sulla guerriglia urbana. Ma andiamo avanti. I quattro vengono assunti con un contratto di compartecipazione a 1000 euro al mese, con annessa la possibilità di dividere parte degli utili qualora ci fossero stati. Dimenticavo, tu tti, svolgevano già un lavoro, e lo lasciano. Dopo appena due mesi di avviamento dell’attività, il partito non ritiene conveniente continuare la gestione con quei contratti. Cambiano i giochi. Il partito “propone” (prendere o lasciare) che la gestione passi interamente in mano ai quattro, in cambio però questi devono versare 2000 euro tutti i mesi al partito, indipendentemente dall’andamento del circolo. Rifondazione pretende quei soldi in modo che possa coprire le spese del mutuo che ha fatto per l’acquisto dell’intera struttura. Ora, una proposta del genere va spiegata all’interno di quelle che sono le condizioni di un circolo Arci. Una struttura del genere, per essere tale, ha delle restrizioni: non può avere una insegna fuori dal locale, non può pubblicizzare eccessivamente le proprie iniziative, l’ingresso è riservato ai soci che pagano una quota annuale, ecc… Caracol nonostante la buona cucina e i prezzi contenuti, non riesce a fare più di 15/20 coperti al giorno di media. Insomma pagarsi, e in più dare il pizzo di 2000 euro a Rifondazione, è DÜRA! Sono costretti a tagliare una persona e a dividersi il suo orario per tre. Chi era stato assunto come aiuto-cuoco, passa a cuoco, perché di fatto assumerne uno professionale è impossibile nella nuova condizione economica. Per alcuni mesi non danno i soldi al partito, e riescono a tirare fuori degli stipendi neanche troppo decenti. Poi Rifondazione riparte all’attacco. Entro Novembre vuole i soldi. Risultato: gli stipendi per 40 e più ore settimanali passano a 600 euro al mese. Sia chiaro che il tutto è fatto al nero, quindi niente contributi, niente ferie, malattie, niente di niente. Il partito nella gestione del posto è totalmente assente, ma non solo, è totalmente assente anche nella frequentazione del ristorante. Solo un paio di persone ogni tanto si fanno vedere a mangiare o al massimo a prendere un caffè. Nell’ultimo mese al circolo si è avvicinata la comunità Senegalese che utilizza il locale per organizzare delle cene e dei momenti ricreativi. Questi eventi sono stati inizialmente molto partecipati e sono circolati molti soldi. Rifondazione ha chiaramente notato le iniziative e soprattutto gli “hanno fatto gola” (citazione) i soldi che sono girati . La scorsa settimana c’è stata l’ennesima riunione dove il partito ha chiesto una nuova soluzione per uscire dall’empasse degli ultimi mesi (ovvero come riscuotere 2000 euro). “Perché se è vostro sacrosanto diritto prendere lo stipendio e non venire a lavorare gratis è ancora più importante che il partito abbia i 2000 euro” (citazione dall’ assemblea). E poi la controproposta di Rifondazione: l’inserimento all’ interno del circolo della comunità Senegalese, che gestisca i locali nelle sere in cui il circolo attualmente è chiuso (Lunedì-Marte dì-Mercoledì-Giovedì-Domenica) in cambio della metà della quota da versare a Rifondazione, ovvero 1000 euro. Il corteggiamento ai senegalesi è stato fatto all’oscuro degli attuali gestori, che qualche sentore comunque l’avevano avuto. Ai senegalesi è stata fatta costituire anche una cooperativa. Il problema per definire questo nuovo accordo è che i senegalesi vogliono anche il sabato, che chiaramente non può esser lasciato dagli altri, a meno che non vengano cedute altre due serate. Insomma si tratta, per cercare di lavorare a stipendi decenti, e garantire il pizzo a Rifondazione. Oggi quasi a fine giornata si sono presentati due emissari del partito, quelli con la faccia e le intenzioni buone. Uno, manco a dirlo è xxxxxxxi. Rigidi sulla proposta, e fieri del fatto “che si integrano gli immigrati attraverso il lavoro”, hanno ribadito che la trattativa parte dall’accettazione che il partito ogni mese viene a riscuotere 2000 euro. Gli stipendi dei lavoratori (e le condizioni) non sono un problema loro. Io ho smesso di lavorare per andare a guardarli negli occhi mentre facevano queste affermazioni, mentre respingevano le accuse di ragionare come i padroni, “che loro fanno parte di un partito che ha nel nome ha la qualifica COMUNISTA”, ecc… Io vi giuro, non so cosa mi ha trattenuto da prenderli a seggiolate. Ora la cosa che più mi fa rabbia della vicenda è questa: Rifondazione vuo le questi soldi a tutti i costi. Pensa che tenendo aperto il locale per più sere possa raggiungerli. Però sa che “di italiani” non ci viene nessuno, perché insomma, lavorare quasi gratis per il partito, il loro partito, senza nessuna garanzia, insomma, con il cazzo che trovano qualcuno. Quindi gli serve manodopera a basso costo. Cosa fa? La tratta dei negri. E la rivendica, come “attuazione di uno dei punti del programma del partito, favorire l’integrazione degli immigrati attraverso il lavoro”. Nero. Fatto da negri. E mal pagato. Se pagato. Insomma, VOTA FAUSTO!!!
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E'il psudocomunismo bellezza...
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Schifato. Monday, Jan. 02, 2006 at 10:38 PM |
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Mi ricorda il film"quei bravi ragazzi"succede qualcosa?vaffanculo e paga!ti incendiano il locale?vaffanculo e paga!hai un infarto?vaffanculo e paga. Sai che un procuratore della repubblica troverebbe molto interessanti queste cose??? Per legge puoi notiziarlo anche in forma anonima e avvierà le indagini.Che aspetti???
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brutte storie
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di passaggio Monday, Jan. 02, 2006 at 10:41 PM |
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In base a cosa asserisci sia un fascista? Un fascista che fa il lavapiatti in un circolo ARCI, credi sia un infiltrato? Ed anche fosse, cosi' come l'ha raccontata lui mi sembra che quei "comunisti" siano oltre che fascisti pure parecchi ipocriti. Zitto che ti sentono forse?
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scusa
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una cosa Monday, Jan. 02, 2006 at 11:34 PM |
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Per capire c'è bisogno di maggiori informazioni.. Mi sembra di capire che stiate aperti solo il venerdì ed il sabato..2 giorni alla settimana. Quando lavoravo nei pub di zona per due giorni alla settimana, naturalmente in nero, guadavano 600 mila lire a dire tanto.. Com'è organizzato il circolo dal punto di vista organizzativo? Cioè chi paga le forniture di cibo/utenze varie? Pagate le tasse? In media quanto costa un piatto ed a quanto lo rivendete? Quando i senegalesi fanno le loro serate: chi compra il cibo? chi cucina? chi pulisce? chi pensa a far venire gente? chi incassa? E' possibile che in tanto tempo non ci sia mai stato un controllo che uno dell'ispettorato del lavoro o dell'inps? Lo sapete o no che per far mangiare la gente bisogna assicurare determinati parametri di igiene?
Se siete sicuri di quello che dite, la questione è semplicissima: segnalazione alla magistratura. La dignità sul lavoro va pretesa.
P.S. Ma il quarto lo avete fatto fuori voi???
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Ma sati zitto tu NAZISTA!
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VERGOGNA!!! Tuesday, Jan. 03, 2006 at 12:21 AM |
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Ecco perchè non andremo mai da nessuna parte cazzo:per merde umane naziste sfaciste razziste come queso qua cazzo!!!Basta che uno si metta contro il partito ed è un fascista ma andate a cagare fate proprio venire voglia di non votare nessuno.Bravo stare zitti perchè non ci sentano!!!Compagni non ho parole qui abbiamo lavoro nero estorsioni etc etc ec'è chi ha il coraggio di dare del fascista.MA FATEMI IL PIACERE!
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forse ho capito male
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spero Tuesday, Jan. 03, 2006 at 1:04 AM |
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a pisa vi danno 600 euro al mese per lavorare due giorni alla settimana? Qui in calabria ve ne danno 300 per lavorare 25 giorni al mese, ed è quasi una prassi comune, e la gente quasi quasi ringrazia. Bo! Sarà che non vi siete spiegati bene o sarà che non ho capito io.
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spiegala bene
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keter Tuesday, Jan. 03, 2006 at 2:13 AM |
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spiegala bene sta storia, non ci ho capito molto in effetti, sarò stupido. comunque conosco un pò l'ambiente di rifondazione, e mi sembra un pò strana. da come la racconti vi chiedono una cosa più vicina all'affitto che al pizzo, visto che i mutui tutti li devono pagare nel mondo, purtroppo. e poi i senegalesi hanno la cooperativa, voi come vi siete organizzati? non voglio difendere nessuno, solo capire meglio la storia.
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una volta erano diversi
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i comunisti Tuesday, Jan. 03, 2006 at 12:58 PM |
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E' proprio vero che non esistono più i comunisti. Una volta i comunisti lavoravano più degli "altri" e pretendevano i loro diritti forti del fatto che il loro dovere (e qualcosa di più) lo avevano fatto. Un locale in centro a Pisa costa ben più di 2000 euro al mese..provate a chiedere ai commercianti vostri vicini. Nessun locale a Pisa non riesce a decollare. Se poi, come sostenete, si spende anche poco..beh..è IMPOSSIBILE che non ci ricaviate un bel gruzzolo. Le presunte limitazioni dei circoli ARCI sono barzellette. Lo dimostra il fatto che praticamente tutti i locali a Pisa e non solo, se non sono arci sono endas e così via. Perchè? Per il semplice fatto che si risparmia ed alla grande! Zero tasse zero (quasi) burocrazia. La tessera arci è annuale e vale in TUTTI gli arci del mondo. Quindi chi frequenta anche solo 2 locali l'anno ce l'ha. Il socio arci può portare con se degli ospiti..su una tavolata di 15 persone possono avere la tessera anche solo 3 persone, per dire. La pubblicità non è vero che non può essere fatta..è chiaro che un circolo culturale non può fare la pubblicità come fosse "solo un ristorante"..non mi sembra che l'Agorà si faccia grandi problemi a pubblicizzare le sue molte attività..il fatto è che all'Agorà le attività ci sono.. Lungi da me difendere quei venduti di rifondazione..ma se il locale non vale niente non è certo colpa loro, ma di chi quel locale lo gestisce. Forse pensavate che la vostra militanza nel partito bastasse a procurarvi una sedia da scaldare con annesso stipendio assicurato..ecco..svegliatevi..il mondo è diverso. Lasciate il locale ai senegalesi, loro sicuramente sapranno trasformarlo in un bel posto e sapranno lavorare senza farsi sfruttare da nessuno. Voi pensate che siano idioti che si fanno manovrare dal primo danti che passa..vi sbagliate..sono instancabili ma non sono stupidi. E magari la loro presenza farà capire ai pisani qualcosa di più della cultura senegalese.
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calma...
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chi ha scritto Tuesday, Jan. 03, 2006 at 8:43 PM |
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allora. questa mail è stata estrapolata da una lista privata ed inserita senza nessuna autorizzazione su indy. è ovvio, da molti passaggi, che non è un testo formale, e che inserito in questo modo, può creare delle difficoltà a chi continua a lavorare in quel posto. non ho nessuna intenzione di rispondere alle varie perplessità sui contenuti del testo, perchè ripeto, non doveva esserci. sono stati fatti dei nomi, senza che queste persone abbiano acconsentito o lo sappiamo. non sono personaggi pubblici, ma lavoratori, tra l'altro in difficoltà. perchè non eliminarlo? chi poi voglia veramente approfondire e saperne di più, passi al circolo.
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adesso è pubblico
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spiegazioni Tuesday, Jan. 03, 2006 at 10:26 PM |
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<può creare delle difficoltà a chi continua a lavorare in quel posto. >
Da quello che raccontate sembra che non possano stare peggio di così..
<non ho nessuna intenzione di rispondere alle varie perplessità sui contenuti del testo, perchè ripeto, non doveva esserci>
Ok non doveva esserci e per questo prenditela con chi ha pubblicato sta cosa. Adesso però è giusto che le risposte vengano date..altrimenti viene quasi il dubbio che l'intenzione fosse quella di infamare rifondazione..pensando di trovare immediato consenso...ma siccome il consenso senza spiegazioni non è stato dato, che fate? tirate i remi in barca?
<passi al circolo.> quando è aperto ci sono i senegalesi...lo avete scritto voi no?
Se i fatti sono realmente come scritti nella news allora la faccenda è gravissima, ed è grave anche perchè riguarda un tipo di struttura, l'associazione arci, che beneficia di agevolazioni non indifferenti che gravano sulle tasche di tutti. E' inutile che facciate presidi contro il precariato, blitz nelle interinali (con giornalisti al seguito naturalmente!), e scritte sui muri..se poi voi stessi non siete capaci di rompere le catene dello sfruttamento. I bastardi vanno sputtanati, quando lo vogliamo capire?
Il vero problema è che probabilmente le cose sono un pò diverse da come le avete raccontate...e magari vi è salita anche quella punta di invidia verso questi senegalesi che sicuramente hanno più talento di voi e più voglia di mantenersi con il proprio lavoro.
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chiarimenti
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chi ha scritto Wednesday, Jan. 04, 2006 at 11:50 AM |
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due chiarimenti.
1)la diffusione di questa mail doveva avere un carattere interno. eventuali altre diffusioni pubbliche dovevano essere ridiscusse e realizzate in un documento formale.
2)il circolo è gestito tutti i giorni a pranzo, più il venerdì e il sabato a cena, dai lavoratori in difficoltà (chiamiamoli così). lavorano circa 42 ore settimanali al nero, per circa 600/700 euro. I senegalesi sono entrati adesso e lavorano le sere che il circolo è chiuso (ripeto le sere). quindi ripeto chi vuole chiarimenti...
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al nero???
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??? Wednesday, Jan. 04, 2006 at 3:29 PM |
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Perchè al nero? Rifondazione di Pisa compra la sede, contro il parere di molti decide di darne un piano in gestione a "esterni", per pagare con quello il mutuo. Puo' essere che i comunisti non debbano ragionare di soldi come gli altri, debbano rifiutare la proprietà privata e si debbano scifare degli investimenti. Ma se non è di questo che vogliamo parlare, non sono lavoratori al nero: c'è un circolo arci e un gruppo di persone che lo gestisce. Quanti siano e a quali condizioni non è un'imposizione di rifondazione. Rifondazione chiede 2000 euro e quelli che ci sono non ce la fanno a tirarli fuori.
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uno che ormai ha letto
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gabriele Wednesday, Jan. 04, 2006 at 3:31 PM |
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indipendentemente dall'opportunità di pubblicare questa mail, visto che quando uno fa parte di una ML è anche responsabile di eventuali fuoriuscite di messaggi privati, credo sia legittimo rispondere
credo che tutto il tono della mail sia offensivo e infamante nei confronti di rifondazione (di cui comunque non sono iscritto) se fosse per me farebbero bene a mandarti via a calci nel culo senza neanche fiatare
comunque sia visto i molti punti dubbi sulla mail ci tengo a dirti che:
>Dimenticavo, tutti, svolgevano già un lavoro, e lo lasciano.
scelta vostra non ha colpa rifondazione
>Inizialmente era stato propagandato come il futuro nuovo centro dell’aggregazione pisana, se non sbaglio all’inaugurazione è stato invitato Bertinotti. Ma oggi quella prospettiva è morta.
colpa anche di chi ci lavora se non siete capaci di attrarre l'attenzione della città
>Entro Novembre vuole i soldi. Risultato: gli stipendi per 40 e più ore settimanali passano a 600 euro al mese. Sia chiaro che il tutto è fatto al nero, quindi niente contributi, niente ferie, malattie, niente di niente.
se la gestione è lasciata a voi siete voi che avete scelto di fare tutto al nero, nessuno vi impone di non fare una cooperativa
>gli “hanno fatto gola” (citazione) i soldi che sono girati .
beh se voi non li pagate! è chiaro che rifondazione accende un mutuo per avere una sede e poi non la usa per regalartela a te, se impiega mezzo stabile in un circolo pretende una compartecipazione nelle spese di realizzazione della sede, cmq non capisco sei libero di andartene no?
> E poi la controproposta di Rifondazione: l’inserimento all’ interno del circolo della comunità Senegalese, che gestisca i locali nelle sere in cui il circolo attualmente è chiuso (Lunedì-Marte dì-Mercoledì-Giovedì-Domenica) in cambio della metà della quota da versare a Rifondazione, ovvero 1000 euro.
mi sembrerebbe ottima la controproposta vi sgravano da metà del contributo affitto (per il pizzo ti ci prenderei io se fossi di rifonda) e utilizzano a pieno il locale (due serate la settimana per tirare avanti mi sembra poco)
>Ora la cosa che più mi fa rabbia della vicenda è questa: Rifondazione vuole questi soldi a tutti i costi.
immagino che anche la banca cui si è rivolta rifondazione per il mutuo faccia lo stesso, cmq potrebbero pignorarti la casa a te se pensi sia meglio
> Pensa che tenendo aperto il locale per più sere possa raggiungerli.
lo penso anche io e mi sembra anche lecito pensarlo
>Cosa fa? La tratta dei negri.
a questo punto dimmi chi sei e le seggiolate te le do io
>E la rivendica, come “attuazione di uno dei punti del programma del partito, favorire l’integrazione degli immigrati attraverso il lavoro”. Nero. Fatto da negri. E mal pagato.
non mal pagato ma "autogestito" tanti darebbero molto per aver l'opportunità di lavorare in proprio. la triste realtà è che anche in mezzo ai "sedicenti comunisti" come te la volgia di avere stipendio garantito non è pari alla voglia di lavorare
Concludo dicendo che sei uno stupido, infame, ragazzino dsalla pancia piena spero ti mandino via a calci nel culo e se passo dal caracoll ti vengo a cercare
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hai capito tutto
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... Wednesday, Jan. 04, 2006 at 10:34 PM |
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>Dimenticavo, tutti, svolgevano già un lavoro, e lo lasciano. scelta vostra non ha colpa rifondazione
------hanno lasciato il lavoro a determinate condizioni, gliene sono stati imposte altre (non proposte)
>Inizialmente era stato propagandato come il futuro nuovo centro dell’aggregazione pisana, se non sbaglio all’inaugurazione è stato invitato Bertinotti. Ma oggi quella prospettiva è morta.
colpa anche di chi ci lavora se non siete capaci di attrarre l'attenzione della città
-----non credo sia colpa degli operai che fabbricano un modello di scarpa se il modello è disegnato da far schifo e pubblicizzato peggio
>Entro Novembre vuole i soldi. Risultato: gli stipendi per 40 e più ore settimanali passano a 600 euro al mese. Sia chiaro che il tutto è fatto al nero, quindi niente contributi, niente ferie, malattie, niente di niente.
se la gestione è lasciata a voi siete voi che avete scelto di fare tutto al nero, nessuno vi impone di non fare una cooperativa
------perchè secondo te rifondazione vorrebbe buttar giù due righe? è tutto sulla parola
>gli “hanno fatto gola” (citazione) i soldi che sono girati .
beh se voi non li pagate! è chiaro che rifondazione accende un mutuo per avere una sede e poi non la usa per regalartela a te, se impiega mezzo stabile in un circolo pretende una compartecipazione nelle spese di realizzazione della sede, cmq non capisco sei libero di andartene no?
-----e perchè non fà lavorare i suoi iscritti. se io vengo assunto da un'azienda, prendo lo stipendio e la storia finisce lì. Il discorso per come rifondazione voleva gestire la cosa è uguale.
> E poi la controproposta di Rifondazione: l’inserimento all’ interno del circolo della comunità Senegalese, che gestisca i locali nelle sere in cui il circolo attualmente è chiuso (Lunedì-Marte dì-Mercoledì-Giovedì-Domenica) in cambio della metà della quota da versare a Rifondazione, ovvero 1000 euro.
----------mi sembrerebbe ottima la controproposta vi sgravano da metà del contributo affitto (per il pizzo ti ci prenderei io se fossi di rifonda) e utilizzano a pieno il locale (due serate la settimana per tirare avanti mi sembra poco)
-------due sere la settimana+gli altri giorni significano 42 ore la settimana. potrebbero metterci anche le tende, no? l'affitto? e di cosa? loro lavorano, stop.
>Ora la cosa che più mi fa rabbia della vicenda è questa: Rifondazione vuole questi soldi a tutti i costi.
--------immagino che anche la banca cui si è rivolta rifondazione per il mutuo faccia lo stesso, cmq potrebbero pignorarti la casa a te se pensi sia meglio
-------ma saranno, cazzi loro? ripeto, ci vadano i loro iscritti a lavorarci gratis.
>Cosa fa? La tratta dei negri.
a questo punto dimmi chi sei e le seggiolate te le do io
-----cosa significa dire: italiani non se ne trovano a lavorarea a queste condizioni, i senegalesi sì, perchè sanno un cazzo loro del diritto del lavoro...però loro i soldi ce li danno a costo di lavorarci in 24 in cucina e di prendere 50 euro il mese...mah?
>E la rivendica, come “attuazione di uno dei punti del programma del partito, favorire l’integrazione degli immigrati attraverso il lavoro”. Nero. Fatto da negri. E mal pagato.
non mal pagato ma "autogestito" tanti darebbero molto per aver l'opportunità di lavorare in proprio. la triste realtà è che anche in mezzo ai "sedicenti comunisti" come te la volgia di avere stipendio garantito non è pari alla voglia di lavorare
-----autogestito, nel posto di quell'altri....stipendio chi ha scritto non ce n'ha, pigli 20 euro il giorno, per quattro ore (all'inizio anche 5) e lava i piatti, aiuta a servire ai tavoli, e da una mano alla cuoca
Concludo dicendo che sei uno stupido, infame, ragazzino dsalla pancia piena spero ti mandino via a calci nel culo e se passo dal caracoll ti vengo a cercare
------se avevo la pancia piena lavavo i piatti...comunque il caracol per te è sempre aperto, okkio però, perchè dentro ci trovi gentaccia e per di più incazzata. pochi discorsi.
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mah
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mah! Thursday, Jan. 05, 2006 at 1:20 PM |
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Ma chi diavolo gestisce questo posto? (ovvero sceglie orari di apertura, menu, iniziative, chi fa cosa ecc ecc) CHI paga la merce? CHI paga le utenze? CHI incassa? Di chi sono mobili e attrezzature varie? E quando ci sono i senegalesi? Quanto costa un primo vegetariano? Una birra? Perchè siete così omertosi? Non sarà che sperate che il vostro partito vi elargisca qualche soldo per evitare discorsi?
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ri-mah...
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mah... Thursday, Jan. 05, 2006 at 5:49 PM |
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aggiungo anch'io il mio mah...
Che non vada una sega non me ne stupisco. Mi stupisco che cio' non sia stato previsto, specialmente viste le premesse di divisione degli utili ecc. Poi penso ai rincoglioniti che dirigono il prc a Pisa e allora non mi stupisco: CHIUNQUE informato sulla situazione di partenza avrebbe potuto prevedere l'andamento delle cose per filo e per segno... tranne loro. (Si sappia che Rifondazione a Pisa, tranne poche scarsissime lodevoli eccezioni, raggruppa altro che rincoglioniti o burocrati, che' chi ha un minimo di capacita' o di sale in zucca si guarda bene dal mischiarcisi, o al limite lo fa per un anno e poi non rinnova la tessera [cosa peraltro frequentissima nel partito di bertinotti e ammessa anche ufficialmente - ma provvedimenti tanto non se ne prendono mai... - e che a Pisa assume proporzioni bibliche]; cose ulteriormente peggiorate dopo l'abbandono di un sacco di giovani capaci negli ultimi anni.
A Pisa di posti bellini dove mangiare a modo spendendo poco ce n'e' una marea. Tentare di impiantarne un altro era gia' un azzardo in cui io non avrei messo una lira. Almeno, pero', lo si doveva caratterizzare in qualche modo per renderlo attrattivo (so una sega: almeno pigliarci a lavorare qualche pisano con un vasto giro di conoscenze, o almeno, scusate la trivialita', un bel topone che attraesse un po' di ghiozzi pisani). Invece non ci si fa pressoche' una fava, fra l'altro personalmente non ho neanche mai trovato un valido motivo per andarci e infatti non ci sono mai stato.
Come pretendere poi di creare a Pisa chissa' quale luogo di attrazione in quel buchettino quando ce ne sono altri cinquantamila e cinquantamila volte piu' grossi?
Intanto perlomeno ci poteva essere una mobilitazione degli iscritti al prc pisano che costituissero il nerbo sia della manodopera sia della clientela. E invece col cazzo. Ma ve l'ho detto che sono un'accolita di rincoglioniti!!!
Dopodiche' ognuno puo' avere le sue ragioni ma il lavoro nero (et similia) sempre nero (et similia) e': se queste sono le basi su cui il prc vuole costruire un altro mondo possibile, io e loro abbiamo bisogno di due pianeti diversi.
Che poi dei lavoratori con lo stipendio assicurato non si impegnassero particolarmente nel far funzionare il circolo lo poteva prevedere anche la mi' nonna con l'Alzheimer: scusate, ma QUANTI lavoratori dipendenti conoscete che si impegnino particolarmente nel loro lavoro?!? (me compreso...) E' del tutto umano, no? A meno che non vuoi investirci politicamente, ma non mi pare questo il caso. (Guardacaso nei centri sociali pisani si lavora come ciuchi senza vedere una lira ma si fanno le cose a modo.)
Cosi' come si poteva prevedere che con due sere a settimana non ci cavi nulla. E qui bastava un pallottoliere.
Cosi' come lo sapevano dall'inizio anche i muri stessi del circolo, che il mutuo va pagato: e qui scusatemi ma non ci sono seghe o "pizzo" (della fava) che tengano.
Si aggiunga poi, cosa non di poco conto, che te laverai anche a modo i piatti, ma i tuoi colleghi non solo li' dentro non sanno fare un cazzo, ma non hanno manco voglia di farlo! E allora scusate ma sara' bene che di mestiere ne cerchino un altro invece di discettare di politica economica.
Se i senegalesi costituiscono una cooperativa e si gestiscono il posto pagando l'affitto al prc, viva gesu'. Incontreranno i problemi di tutte le cooperative e di tutti gli affittuari, ma non mi sembra davvero ci siano gli estremi per definirlo schiavismo. Poi almeno portano un po' d'interesse nel posto. Vedrai che ci viene parecchia piu' gente (anche dei loro, che seddiovole non sono tutti alla fame).
Insomma sintetizzando a me mi pare che quelli di Rifondazione siano rincoglioniti E scorretti, e i gestori del circolo incapaci E fancazzisti.
E te, lava che ti lava, sei finito tra l'incudine e il martello. Levati di culo alla svelta, vai, che mi sa che ti conviene.
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stai solo infamando
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Rifondazione PISA Thursday, Jan. 05, 2006 at 6:38 PM |
mail:
prcpisa@interfree.it |
Caro Redman, anzi senza il caro, visto che sono talmente tante le infamie e le falsità che hai scritto che puoi essere chiamato in tanti modi, certo non "caro". Hai scitto delle robe che francamente è difficile anche capire da dove cominciare per risponderti e ripsonderti su tutto. E poi davvero, non c'è proprio nulla da ripsonderti, visto che tutti a Pisa sanno della coerenza e dell'onestà intelletuale del PRC pisano e dei suoi dirigenti. C'è invece solo da mettere alcune cose in chiaro.
1) All'inizio partimmo con un contratto di compartecipazione agli utili, termine bruttissimo per le finalità di aggregazione e socializzazione per cui è nato caracol e per le quali ti assicuro, malgrado le tue infamie, continuiamo a lavorare, cominciando proprio dal progetto di integrazione della comunità senegalese cosa di cui, giacchè ti ritieni un compagno, dovresti essere contento. Dopodichè non si doveva "compartecipare" solo agli utili, si "compartecipava" anche a l'organizzazione dell'iniziativa poliitco - culturale. Non mi pare che i contraenti si spendessero più di tanto in quella direzione... Dunque se oggi "caracol fa solo ristorante", come giustamente tu dici, le resposabilità non sono certo solo del PRC il quale, anzi, come dicevo prima si sta organizzando per restituire il circolo alle finalità originarie.
2) Dunque se la formula della compartecipazione agli utili non ha funzionato la responsabilità non è certo solo del PRC, che si prende per intero le sue. Allora quello che è stato proposto è un contratto di comodato d'uso, ossia la formula di gestione che c'è in tutti i circoli Arci, dov'è lo scandalo?
3) Noi non abbiamo imposto nessuna "costrzione di cooperativa", ma quella la fa la comunità senegalese sulla base di un progetto di integrazione finanziato dalle istituzioni. Se la cooperativa ha poi scelto e chiesto di insediare la sua attività proprio presso caracol per noi non è proprio uno scandalo, ma casomai un motivo di orgoglio. E dei soldi che erano girati nelle cene che avevano organizato che secondo te "a noi ci fanno gola"? Bhe, c'è qualcuno che ha chiesto una parte ai senegalesi, non certo il PRC ma gli attuali gestori. Dunque mi pare che siano altri a "trattarli da negri" (ancora una volta frase incompatibile per chi come te si ritiene un compagno)Dunque hai perso una buona occasione per tacere anche in questo caso.
4) cerca di darti una regolata con le parole, visto che frasi come "non so cosa mi ha trattenuto dal prenderli a seggiolate" non sono certo da uno che, come te, si ritiene un compagno, e in ogni caso non sono accettabili da parte di chi, indipendentemente dal motivo, frequenta una struttura come caracol di proprietà del prc. Questo mettitelo bene in testa altrimenti la tua presenza all'interno di Caracol DIVENTA INCOMPATIBILE.
www.rifondazione.it/pisa
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rc ohi ohi
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gian paul Thursday, Jan. 05, 2006 at 8:41 PM |
mail:
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'un v'offenderete mia eh? a me mi pare che queste siano pari pari le logiche dei padroni. a me devi dare tanto. poi come ci arrivi sono cazzi tua per me puoi anche sputare il sangue. e non vedo sbagliata l'interpretazione un po' forte magari, che i senegaledi li abbiate presi perchè hanno meno cultura sindacale. Scusate ma se ci lavora la gene di rifondazione no, ci sarà giovani, o meno giovani che un lavorano? E c'è una disoccupazione fa paura. Poi fate tutto al nero (non è una battuta), e poi fate le campagne sul lavoro, che coerenza!!!!!
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te sei briao!!!
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il saggio Thursday, Jan. 05, 2006 at 10:15 PM |
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Il circolo non fa particolari attività culturali, anzi non ne fa proprio, (non è l’Agorà, insomma)
- ah, proprio l'agorà, mangiasoldi a ufo alle istituzioni...
Caracol nonostante la buona cucina e i prezzi contenuti, non riesce a fare più di 15/20 coperti al giorno di media
- vuol dire che te e i tuoi colleghi siete degli incapaci...
Sia chiaro che il tutto è fatto al nero, quindi niente contributi, niente ferie, malattie, niente di niente
- ma voi siete i destinatari del contratto di comodato, organizzatevi come meglio credete, magari imparando dai senegalesi e costituendovi in cooperativa...
Rifondazione ha chiaramente notato le iniziative e soprattutto gli “hanno fatto gola” (citazione) i soldi che sono girati
- a quanto pare l'unico ad aver chiesto dei soldi ai senegalesi per quelle serate è uno dei comodatari, non il PRC...
in cambio della metà della quota da versare a Rifondazione, ovvero 1000 euro
- oh ebete, e ti lamenti? ti sgravano della metà delle spese...
garantire il pizzo a Rifondazione
- ma che pizzo brutto stupido, se è scritto tutto nero su bianco su un contratto di comodato...
Uno, manco a dirlo è xxxxxxxi.
- almeno abbi i coraggio di afre i nomio, coniglio!
Rigidi sulla proposta, e fieri del fatto “che si integrano gli immigrati attraverso il lavoro”
- dovresti essere fiero pure tu...
Io vi giuro, non so cosa mi ha trattenuto da prenderli a seggiolate
- ecco, se io fossi rifondazione ti vieterei di metterci piede a vita e ti manderei a lavorare al gozzilla.
Morale della favola, sei un deficiente infamatore.
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qual'e' il problema?
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livorno Thursday, Jan. 05, 2006 at 10:42 PM |
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hai qualche problema con noi?
vuoi minacciare? du' poveracci di rifondazione di pisa che ragionano del godzilla se avete qualche problema basta dirlo le botte le avete gia' prese con i vostri amici all'astra ne volete altre?
gli unici infami in questa storia siete stati voi ma se questo non vi va giu' non sono problemi nostri
quando volete fate un fischio
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Pisa - Livorno
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Ultrà Thursday, Jan. 05, 2006 at 10:49 PM |
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eccoli i livornesi che vogliono pchciare i pisani! Ma i tempi di barbana e vitulano sono finiti, riagguntatevi!
Come dice il proverbio? meglio un morto in casa che un pisano all'uscio. come ripsondono i pisani? che dio t'accontenti! o via, stete boni su, siete grandi....
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ma quale ultras
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livorno Thursday, Jan. 05, 2006 at 11:27 PM |
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cosa c'entra la questione livorno-pisa di ultras in questo non c'e' niente
il problema e' fra un circolo di rifondazione composto dal peggior ceto politico rampante e 4 operai che lavorano 40 ore a settimana per 600 euro senza ferie malattia ecc
conosciamo bene i compagni di pisa e non siete di certo voi con loro non abbiamo mai avuto nessun problema
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spiegazioni
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spiegatore Thursday, Jan. 05, 2006 at 11:44 PM |
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"Perchè per risolvere la questione chi può non si avvicina al circolo e va a chiedere spiegazioni sia ai lavoratori sia a rifondazione? Così ci si fa un'idea con le persone davanti e non con la fantasia"
Non c'è da chiedere nessuna spiegazione, è tutto nero su bianco su un legalissimo contratto di comodato d'uso.
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oh pagliacci !!!
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tech Friday, Jan. 06, 2006 at 3:44 AM |
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ma quanti discorsi fate se a 2.000 € al mese un posto in centro, GIA' ATTREZZATO, come il caracol ti sembra sfruttamento VATTENE sai quanti aspettano un occasione così!? tanti ma gente che ha voglia di lavorare e non di infamare
per il godzilla: il riferimento a voi suppongo sia stato fatto perchè dalle cose che so io la mail era indirizzata alla lista del godzilla e uno del godzilla l'ha mandata su indymedia, partendo dal presupposto che voi non avete fatto un cazzo e personalmente mi siete anche simpatici, rendetevi conto che avete in lista 2 teste di minchia il primo è l'autore del post che ha detto una massa di emerite cazzate il secondo uno che gira su una lista nazionale un delirio come questo credendo di fare politica contro rifondazione l'unica cosa che fa è una figura di merda (oltre che rovinare indy sport nazionale dei masimalisti di movimento)
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Non ho parole
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Andrea Friday, Jan. 06, 2006 at 10:40 AM |
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Sono un compagno pisano e frequentatore (anzi da oggi ex frequentatore, finchè ci sarà quel lavapiatti li) di caracol. Un posto attrezzato di tutto, in pieno centro storico, affiliato all'arci e quindi, grazie alle agevolazioni fiscali riconosciute all'associazionismo, che può praticare prezzi popolarissimi. La realtà è che gli attulali gestori sono 4 incapaci. me li ricordo bene anatrone e compagnia... fin dall'inizio a sedere ad aspettare che "qaulcuno" gli porti i frequenatatori. Tutte le associazioni a pisa (compresi i circoli arci del centro, agorà, leningrad ecc) tappezzano i muri del centro con locandine per propagandare le proprie iniziative. Perchè il lavapiatti e i suoi colleghi non hanno mosso il culetto per far sapere ai cittadini pisani delle cose che fanno? semplice, perchè non fanno nulla per natura, sono 4 vagabondi. E poi danno la colpa al partito, roba da matti... Un posto così, con quelle potenzialità, potessi averlo io... a proposito, se pensate di lasciare fatemi sapere, così chiedo a rifonda se lo da a me, ovviamente con un contratto di comodato regolare, quello che il lavapiatti chiama sfruttamento, ma che è la forma in cui vengono gestiti la stragrande maggioranza dei circoli arci. Solo ristorante? ma che cazzo dici, li si può fare di tutto, la sala è anche attrezzata (da rifondazione, non dai 4 vagabondi) di un impianto voci con mixer, si può fare di tutto, musica, teatro, se solo il lavapiatti e i suoi 4 colleghi nullafacenti avessero voglia di sbattersi un po'... Ma per piacere lavapiatti, sei proprio un grosso cretino!!! Taci che è meglio!
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campanilismi
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pisano d'adozione Friday, Jan. 06, 2006 at 11:34 AM |
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a parte il fatto che questo post a Pisa ha creato un terremoto che manco a San Francisco...
non tiriamo fuori cazzate su Pisa-Livorno ecc., che non c'entrano una sega. Il riferimento al godzilla, comunque infelice, e' stato spiegato. Fra i compagni di Livorno e di Pisa, a parte le ovvie prese per il culo, c'e' massimo rispetto.
Inviterei piuttosto i non pisani a fare due chiacchiere con i pisani: avrebbero piu' chiaro il quadro della situazione, tanto della coglionaggine della dirigenza prc che del notorio culo pesante degli attuali gestori; che, dopo questo post, mi sa che sono "attuali" ancora per poco, che' fra l'altro la gia' scarsa clientela del Caracol, una volta letto questo scemenzaio, prima di ritornarci sta aspettando che loro si levino di culo.
Morale della favola: chi ha fatto questo post s'e' pure dato la zappa sui piedi: doppio coglione col botto!!!
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piccolo particolare
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la befana Friday, Jan. 06, 2006 at 11:46 AM |
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ma quante cazzate dite? primo, il lavapiatti lava i piatti, punto. la storia coinvolge i lavoratori di caracol e rifondazione. sono mesi che va avanti questa diatriba. quello che c'è scritto qua, (che non ci doveva essere perchè in questa forma rischia di creare fraintendimenti) è solo una piccola parte delle cose successe. basterebbe riportare i verbali, stile parlamento, delle riunioni tra lavoratori e rifondazione. Ripeto, passate da caracol, parlate con loro, poi si guarda chi è l'infame. Questa è nè più ne meno una storia da Fiat, padroni che vogliono guadagnare, e lavoratori che per salvare il posto di lavoro devono adattarsi a tutto. mi spiegate perchè non ce nè uno di quelle sede di rifondazione disposto a lavorarci? La questione senegalese se portata avanti da un'azienda la chiamano "utilizzo di manodopera a basso costo", perchè qui si deve parlare di opportunità? SVEGLIAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!
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befana proprio befana
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befanotto Friday, Jan. 06, 2006 at 12:42 PM |
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Cara befana, sei proprio una befana di nome e di fatto! Lo vuoi capire o no che non c'è un contratto di dipendenza dei 4 subordinati a rifondazione? Cioè i 4 NON SONO DIPENDENTI. C'è invece un contratto di comodato d'uso, col quale i gestori (controfirmatari del contratto, tutto regolarmente e legalmente depositato presso l'arci) devono organizzarsi, non solo fare da mangiare, almeno questo sarebbe l'auspicabile... o ma sei dura come le pietre però!
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ora parlo io
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5 Friday, Jan. 06, 2006 at 12:44 PM |
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Ora parlo io. Avrei voluto non farlo più dopo aver invitato Indymedia a cancellare il post, ma vista la situazione credo sia più opportuno aggiungere delle spiegazioni. Ripartiamo. Sono alcuni mesi che lavoro al circolo. Dal primo giorno in cui sono entrato ho ininterrottamente ascoltato le lamentele dei miei compagni di lavoro riguardo alla situazione che s’è venuta a creare all’interno del circolo. Sono stati chiamati a lavorare con un preciso contratto, con delle garanzie, con una prospettiva piuttosto chiara di come si sarebbero dovute svolgere le cose. Per un incredibile errore di calcolo, Rifondazione, obbliga dopo pochi mesi a cambiare le carte in tavola. Da lavoratori garantiti, a responsabili di una struttura che non gli appartiene, sotto vari profili. La storia per quel che mi riguarda potrebbe finir qua. Ma purtroppo per tutti va avanti. Cambiano e peggiorano le condizioni di lavoro. I lavoratori si arrivano a sentir dire delle cose che ripeto in un qualsiasi fabbrica si mettono in bocca solo i peggiori padroni. E sottolineo padroni. Tutti questi passaggi non escono dalla mia bocca, ma dai continui incessanti racconti dei lavoratori di Caracol, che decidono di cominciare a far conoscere meglio questa storia. Io che avevo memorizzato i passaggi più importanti, non tutti, di questa vicenda, butto giù un quadro informale da far circolare a livello di mailing list interne. Consegno e dopo l’approvazione (in cui mi era stato detto che altre cose erano state tralasciate), faccio circolare. Poi uno che vive sulla luna, mette su Indymedia nazionale la mail. Quello che più mi dispiace, è che i tempi, i modi e le forme di quest’ultimo passaggio, ovvero di una diffusione più capillare della storia, dovevano essere i lavoratori di Caracol a deciderlo e non un imbecille (che poi non è neanche un infame o uno che si voleva divertire, è solo un povero incapace). In questo mi sento anch’io responsabile, anche se ripeto, i meccanismi dovevano essere altri. Personalmente non ho nessun pregiudizio contro Rifondazione di Pisa, ma chiaramente aver vissuto a contatto con persone che fanno i salti mortali per mandare avanti un posto che gli è stato scaricato sulle spalle, contro la loro volontà, un’idea fortemente negativa dell’operato di alcuni soggetti di quel partito me la sono fatta. Poi se mettono un cartello fuori con scritto “tu qua non puoi entrare”, i capelli non m li strappo, i posti che frequento sono da sempre, quelli in cui certe dinamiche non accadrebbero mai, perché vissuti da compagni e compagne veri, non da soggetti che anche se talvolta onesti devo cedere per sottostare ai giochi sporchi della politica istituzionale. Il mio è un altro mondo. Prego tutti, di non tirare in ballo questioni di campanilismo o ultras, perché non c’entrano niente. I rapporti con l’area pisana di movimento sono da sempre ottimi, grazie alle lotte comuni. E ugualmente vorrei che non fosse inserito il centro sociale Godzilla, perchè anche questa struttura in questa situazione, non c’entra niente. Detto questo, io non me ne lavo le mani nonostante la diatriba è tra Rifondazione e i lavoratori di Caracol, due parti che in questa situazione, purtroppo mi appaiono ben distinte. Io, quindi, resto a disposizione dei miei compagni di lavoro, per le iniziative che vorranno intraprendere i futuro, con i loro tempi e i loro modi, e mi scuso con tutti quelli che possano aver pensato ad un mio scavalcamento in questa vicenda. Non ho manie di protagonismo, e ripeto, cercherò quando gli altri vorranno di sostenerli nella loro battaglia, che vuole arrivare solo alla riconquista di una dignità sul lavoro, persa in questi mesi. Un abbraccio
p.s: ho sognato che Rifondazione mi contattava con un documento intestato per un chiarimento ufficiale, per la mia devianza dalla linea maestra, e io mi ritrovano in un’aula magna, silenziosissima, piena di quadri, seduto in una piccola sedia di legno. Davanti a me, rialzati, due seggioloni, dove poco dopo comparivano due vecchi baffoni con un martelletto da giudice in mano. Succederà? Speriamo…
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ma cisei o ci fai
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luigi Friday, Jan. 06, 2006 at 3:37 PM |
mail:
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Prima ragioni di tratta di negri senza sapere di che parli ora fai il puro dicendo che il tuo è un 'altro mondo. Deciditi, non è i tre scanzafatiche li giù ti hanno riempito di discorsi non veri e te che mi sembri un po un frescone c hai creduto alla prima? La coop di Senegalesi si forma grazie ad un progetto finanziato dalla comunità europea ed è fotrmata da persone con lavori saltuaria che per la prima volta sperimentano un percorso di imprenditorialità. Ma cosa c'entra la mano dopera a basso costo! volete per un attimo chiudere quella testolina ideologizzata che vede il mondo ad un colore solo e ragionare! un contratto di locazione a 1000€ il mese non è sfruttamento,la volete vedere o no la diversità tra un imprenditore e un dipendente! il rischio è ovviamente diverso, tutto al più un attività chiude ma non può fare rivendicazione sindacali in quanto non si basa sullo stasso parametro. ma dove vivete!
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per chiuderla
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pisano Friday, Jan. 06, 2006 at 3:40 PM |
mail:
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Come in tutte le cose la colpa ha molti padri, ed in questo caso il partito da un lato e i gestori dall'altro. Il partito conferma l'approccio di una certa sinistra: da un lato il Fassino che si masturba mentalmente a sapersi "Padrone" di una banca, dall'altro il sindacato che non applica ai propri collaboratori quelle regole minime di garanzia che chiede ai padroni....Rifondazione non fa eccezione. D'altra parte - ed al caracol ci ho tirato più di un pranzo lungo - c'è un manipolo di gestori che definire col culo di pietra è dir poco, con attitudine alla gestione di un locale (parlo di "relazione" con il cliente, efficienza del servizio, promozione) paragonabile a quella di un annulla biglietti delle ferrovie dello stato. Per tirare le somme: una guerra tra poveri dove la cosa più tragica è che la povertà in questione non è tanto quella economica ma quella morale, politica, intellettuale scatenata (o per meglio dire scaturita), quello si, da problemi di soldi. Visto che il livello raggiungo è proprio questo non rimane che affidarci alle strategie delineate da uno dei primi poster: mettiamo a servire una figa in minigonna e un omosessuale analogamente attraente....
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si si
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malkovic Friday, Jan. 06, 2006 at 4:01 PM |
mail:
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rifondazione è andata a cercare i senegalesi nel momento in cui quegli altri non ce l'avrebbero più fatta a garantirgli i 2000 euro ("italiani non se ne trovano"). ora succederà che manderenno via gli attuali gestori e lasceranno tutto ai senegalesi, che a costo di prendere 5 lire di stipendio daranno i soldi al partito. w l'integrazione!
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archivi
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palaia Friday, Jan. 06, 2006 at 4:16 PM |
mail:
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meno male ci sono gli archivi! perchè non andate a vedere quante iniziative ha fatto rifo in questi mesi(questo era un suo compito). volete saperlo in anticipo: zero. le uniche iniziative le hanno organizzate i gestori, come la presentazione del libro con maria turchetto.
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Circolo Caracol di Pisa e Comunità senegalese
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Riccardo Friday, Jan. 06, 2006 at 4:27 PM |
mail:
riccardocerchiai@yahoo.it |
Scrivo in merito ad una lunga discussione apparsa su indy in questi giorni riguardante la gestione del circolo Caracol di Pisa e la comunità Senegalese.Da anni lavoro nel terzo settore per la cooperativa "Il Cerchio" che è presente sul territorio da circa 15 anni con progetti di riduzione del danno indirizzati a categorio a rischio, e progetti in genere di educativa con adolescenti e bambini.Per la USL 5 coordino una struttura di prima accoglienza per immigrati (Da 7 anni) e una unità di strada che si occupa di contattare senza dimora in strada e collegarli sia con i servizi che con il dormitorio notturno tramite accompagnamenti. In sostanza il nostro lavoro è rendere fruibile da parte di tutti l'accesso ai servizi e accompagnare le persone verso il pieno riconoscimento degli elementari diritti di cittadinanza.Quest'anno mi sono occupato di costruire, grazie ai fondi comunitari europei (Progetto scritto dalla mia cooperativa)una cooperativa,nello specifico di cittadini Senegalesi,che costituisse poi un ristorante etnico nella nostra città. Le dieci persone che hanno partecipato al corso di formazione (120 ore)retribuito, sono state scelte perche tutte senza un lavoro stabile e ritenute capaci di seguire un percorso di imprenditorialità immigrata. Con i fondi del progetto che comprendono la somma necessaria per pagare la costituzione della cooperativa e le altre spese per sostenere i costi dell'attività ho inziato a cercare una soluzione stabile.La mia cooperativa ha inviato una richiesta formale per poter occupare i giorni lasciati vuoti dai gestori attuali del ristorante all'interbno del circolo "Caracol"per inserire il progetto del ristorante. Dopo una riunione con i gestori attuali e la cooperativa sono stati divisi i giorni e firmati due contratti separati ma uguali specificano sia la presenza dei due soggetti sia la divisione delle spese al 50%. Tutto questo per dire che rifondazione Comunista è la prima forza politica che a Pisa da uno spazio reale ad una comunita di immigrati (la seconda come presenza numerica a Pisa) e che non è semplice confrontarsi con i soggetti reali e insieme a loro provare a fare società e integrazione.Sarò lieto di far leggere alla cooperativa l'articolo dove si parla di tratta dei negri per sentire cosa ne pensano, mentre loro stanno sperimentando nuove forme di imprenditorialità anche grazie a chi appunto è considerato un negriero. L'imprenditorialità del resto ha le sue contraddizioni, nel senso che non puoi aspettarti un salario fisso sennò saresti un impiegato delle poste, ma devi cercare di lavorare bene e fare buona pubblicità alla attività.
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..le cazzate del lavapiatti viste da una che il caracol lo conosce
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pisana Friday, Jan. 06, 2006 at 8:22 PM |
mail:
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ritengo che tutta questa vicenda sia una calunnia di un piccolo, mediocre vigliacchetto sedicente di sinistra. Uno che candidamente dice che lo sputtanamento feroce di un partito doveva essere una roba un po' più intima: era destinata a girare in rete alle spalle di rifondazione, che -tra l'altro- non avrebbe avuto nessuna notizia delle falsità sparse in rete e non avrebbe mai potuto replicare. Bene, io non sono iscritta ma ho un'idea di quello che rifondazione fa a pisa ( penso che sia una delle migliori in toscana ed un punto di riferimento per un sacco di cittadini pisani)....conosco forse meglio il circolo caracol. Inviterei chi non lo conosce a farci una capatina: un invidiabile posto stracentrale, completamente ristrutturato, dotato di tutti dispositivi di sicurezza, arredato e già con un clientela potenziale che bisogna solo consolidare. Un posto dalle enormi potenzialità, che è così perchè qualcuno vi ha investito.E quel qualcuno sono gli iscritti, i compagni di rifondazione che si sono fatti un mazzo così a ristrutturarlo ( era un'officina, se non sbaglio..). Mi chiedo: un gruppo di compagni si immola per mesi a lavorare ( esattamente come avviene negli spazi sociali di cui parlate)e poi, arrivano quattro belli, puliti puliti che (pensando di aver vinto un conocorso pubblico) cominciano a gestire un potenziale circolo culturale, ricreativo, gastronomico come se fosserio dei burocrati impiegati all'anagrafe. E del mutuo acceso da rifondazione per avere una sua sede e per costruire uno spazio politico e culturale di sinistra cosa ne è? nulla!!! (tranne comportare qualche problemino per il tesoriere se non viene pagato il mutuo...) Bisognerebbe spegare al lavapiatti che anatrone e compagni sapevano della necessità di un "investimento" di lavoro iniziale per lanciare un posto nuovo e sapevano (come sa chiunque gestisca uno spazio in qualsiasi città) che da questo dipendeva la possibilità del circolo di far guadagnare quattro stipendi. in tutto il mondo se la tua attività non va bene non va bene neppure il tuo pagamento. Non mi meraviglierei di scoprire che all'inizio rifondazione oltre ad aver cosegnato il giochino nuovo nuovo ad anatrone gli ha pure pagato lo stipendio.. E poi si arriva a definire il pagamento dell'affitto come il pagamento di pizzo!!..fossi in rifondazione alla procura ci trascinetrei il lavapiatti per calunnia, altrochè!! E se fossi in rifondazione, approfitterei di questa ignobile vicenda per fare piazza pulita dell'attuale gestione e cercherei di trovare gente un po' più onesta, più trasparente, più intelligente. Solo così io potrei tornare a mangiarci, visto che ora i miei amici che ci sono stati tante volte hanno deciso di non fare ritorno e di fare obiezione alle mille scortesie ricevute dalla pantofolaia banda dei quattro.....
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Ora parli te? Ora ti quereliamo!
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compagni di pisa Saturday, Jan. 07, 2006 at 11:12 AM |
mail:
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Siccome insisti a dire che dentro il caracol il PRC sfrutta 4 lavoratori, mentre la verità è che il PRC ha dato in comodato d'uso locali di proprietà con regolare contratto depositato presso l'arci (a tre contraenti, non a te che sei stato "assunto" dai 3 contraenti, al nero, dunque sono loro che ti sfruttano e non il PRC), allora:
1) da un punto di vista politico noi (compagni di pisa, alcuni iscritti al prc, altri no, ma con in tasca la tessera arci presa qualcuno al caracol stesso, ma anche agorà, leningrad, rinascita, cavallino rosso, unità cep) valuteremo se puoi continuare a mettere piede dentro caracol, alla luce dello statuto dell'arci, giacchè il medesimo non crediamo consenta a chicchessia di aver voglia di "prendere a seggiolate qualcuno";
2) da un punto di vista legale, visto che ti riempi la bocca di rispetto della legalità, ti quereliamo in quanto stai evidentemente calunniando.
Vediamo se ora insisti.
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e pure le denunce..
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compagno di livorno Saturday, Jan. 07, 2006 at 3:29 PM |
mail:
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per il godzilla: [..] >partendo dal presupposto che voi non avete fatto un cazzo <personalmente mi siete anche simpatici
meno male, vediamo se ci si chiarisce
, rendetevi conto che >avete in lista 2 teste di minchia <il primo è l'autore del post che ha detto una massa di <emerite cazzate <il secondo uno che gira su una lista nazionale un delirio <come questo credendo di fare politica contro rifondazione <l'unica cosa che fa è una figura di merda
Prima di tutto non cominciamo ad offendere e minacciare e diamoci tutti una calmata. Quanto alle querele, aggiunte alla denigrazione al dare dell'idiota a questo e a quello ..calma e gesso e soprattutto rispetto per dei compagni che la pensano diversamente. Chi non ritiene di essere stato rispettato lo dica ma si smetta con questo gioco dell'insulto. Conosco bene, e sottolineo bene, il compagno autore del post mentre il compagno che l'ha messo su Indy riteneva che fosse materiale di discussione. Niente di concordato..e poi a qualsiasi cosa si possono dare risposte politiche senza darsi del demente. La mail che è finita su Indy serviva ai compagni di qui per farsi un'idea di quello che stesse succedendo a Pisa. Nessuno pensi a complotti o manovre preordinate solo che a Livorno abbiamo l'abitudine di informarci a vicenda. Per quel che mi riguarda mi aspetto risposte politiche:
1) cosa non funziona in una struttura dove si assumono persone e poi cambiano le condizioni contrattuali in questo modo ? Possibile dare la responsabilità solo ai lavoratori ? Cosa va e cosa non va in quell'organizzazione del lavoro ?
2)sul piano sindacale. Possibile che non ci siano soluzioni ? In un modo o in un altro i posti di lavoro non possono essere persi. Delle quattro persone almeno una la conosco e so che sgobba..insomma di questi tempi lasciare la gente a piedi dandogli anche dell'incapace non e' una soluzione grandiosa da compagni
Insomma risposte lungimiranti fanno bene a tutti. Spero sia chiaro che non ci sono veleni preordinati e preparati. Ma se è uscita vuol dire che il problema c'è
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sincale
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si Saturday, Jan. 07, 2006 at 5:38 PM |
mail:
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<2)sul piano sindacale. Possibile che non ci siano soluzioni ? In un modo o in un altro i posti di lavoro non possono essere persi. Delle quattro persone almeno una la conosco e so che sgobba..insomma di questi tempi lasciare la gente a piedi dandogli anche dell'incapace non e' una soluzione grandiosa da compagni
Le tre persone rimaste hanno il comodato d'uso..dovrebbero costituirsi in coop, snc..quello che vogliono, ma devono farlo e qui non c'entra PRC. Poi, se hanno voglia (ma mi sembra di no), comincino a far funzionare quel posto. Altrimenti, lascino tutto alla coop dei senegalesi che sicuramente funzionerà..i 3 posti di lavoro li creeranno loro.
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.....
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compagno di livorno Saturday, Jan. 07, 2006 at 6:15 PM |
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a me sembra che una coop si faccia in almeno 9 e non in tre. Quanto alla snc e il resto: un partito si vede dalla capacità di proposta e di assorbimento dei problemi, organizzazione del lavoro e del marketing comprese. Dire è un problema loro e non del prc mi sembra semplicemente scaricare su tre lavoratori, che sono oggettivamente in difficoltà, tutto il peso del problema. Se per i senegalesi avete trovato il percorso non si vede perchè non possa venir fuori anche per questi. Capisco che queste situazioni sono sempre controverse però certe volte metterci una pietra sopra e ricominciare da capo fa bene a tutti. Potrebbe essere un esempio di buona volontà nei rapporti di vicinato visto che a Livorno se ne è parlato eccome
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forse ho capito
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uno che ha letto tutto Sunday, Jan. 08, 2006 at 4:37 AM |
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allora: 1- rifondazione da in comodato d'uso un locale, appena riaggiustato e ripulito, da gestire a tre persone
2- queste tre persone assumono vari lavoratori tra cui un lavapiatti senza contratti (al nero) ma con promesse di stipendi fissi
3- il locale non tira e soldi non ce n'è, ai lavoratori vengono ridotti gli stipendi e i tre gestori non pagano l'affitto, da contratto stipulato, a rifondazione
4- i lavoratori, il lavapiatti almeno, si incazzano con rifondazione
bene a questo punto mi sembra di capire che
A) Rifondazione se l'è presa in quel posto economicamente e pure politicamente viene accusata di sfruttamento di manodopera, schiavismo, estorsione
b) Il lavapiatti lavora da un anno dentro un posto e non ha ancora capito chi glielo ficca in culo (non me ne vogliano i ricchioni all'ascolto)
anitrone e gli altri due però che cazzo fanno? Brindano con la bottiglia alla faccia del partito?
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mi hanno fatto far tardi al lavoro
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dipendente comunale pisa Sunday, Jan. 08, 2006 at 5:34 PM |
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Vi racconto la mia storia, così forse capite perchè il caracol non tira come davrebbe (e potrebbe vista la posizione).
sono un compagno iscritto al prc e dipendente comunale di pisa. dal posto di lavoro basta attraversare il ponte di mezzo, fare 2 passi ed andare a mangiare al caracol. Qual'è miglior posto per la pausa pranzo, posto di rifondazione, economico e a 3 minuti a piedi dal lavoro? dunque appena so dell'apertura vado... esco dal comue alle 13, arrivo al caracol alle 13,10, devo rientrare al alvoro alle 14,00. ordino una pastasciutta (buonissima) e una bistecca di maiale con un contorno che non ricordo... mi prtano la pasta alle 13,25, il secondo alle 13,50! Poi vorrei anche prendere un caffè prima di tornare al lavoro, mi pare di meritarmelo... morale della favola esco da caracol alle 14,05, e devo riattraversare il ponte di mezzo per tornare in comune. arrivo al lavoro alle 14,15, un quarto d'ora di ritardo e la mia collega d'ufficio, giustamente, incazzata come una biscia. mi dispiace, ma con tutto il bene per rifondazione non ci torno più, almeno che non cambi l'andazzo. Spero che quando ariveranno i senegalesi siano un po' più sveltini, proverò a tornarci certo, ma se fanno coem anatrone e il tridenti che per portarti un pezzo di carne te la fanno sospirare allora ciao anche ai simpaticissimni nuovi gestori...
Morale della favola, chi ha scritto che li dentro c'è un andazzo non proprio svelto non ha tutti i torti. D'altra parte che volete... sapete che vuo dire caracol in spagnolo? Lumaca!!! Una coincidenza? può darsi....
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...
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... Sunday, Jan. 08, 2006 at 9:56 PM |
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< a me sembra che una coop si faccia in almeno 9 e non in tre.> Ti sbagli. Il numero minimo per fare una coop (per la quale non e' richiesto alcun capitale sociale minimo) è di tre soci lavoratori.
<Dire è un problema loro e non del prc mi sembra semplicemente scaricare su tre lavoratori, che sono oggettivamente in difficoltà, tutto il peso del problema. >
Allora io sono una persona di 34 anni, da quando ne avevo 19 ho sempre avuto lavori precari (e spesso anche sottopagati, spesso completamente in nero). Solo da 3 anni ho un lavoro che si può chiamare stabile. Io sono convinta che in MOLTI vorrebbero avere un locale già ATTREZZATO e con un bacino di utenza solo da consolidare, in centro a Pisa, con la possibilità (data dall'affiliazione all'ARCI) di fare prezzi popolari PER 2000 EURO AL MESE. Quelle persone avevano solo da anticipare i soldi del notaio per fare la coop..e poi solo da incassare. Obbiettivamente..vedere questi tre scansafatiche, perchè questo sono, avere una tal fortuna e sputare in faccia a chi gliel'ha procurata FA GIRARE I COGLIONI. Prova a chiedere ai vicini locali quanto pagano di affitto, quanto hanno speso per tirar su un barretto ecc ecc Questi qui hanno avuto la pappa scodellata e non sono stati manco capaci di mangiarsela!
<Se per i senegalesi avete trovato il percorso non si vede perchè non possa venir fuori anche per questi.> Questo gruppo di senegalesi non lo conosco..ho però esperienza di altri senegalesi che dal nulla si sono sistemati. Il fatto è che questi ragazzi hanno da mantenere famiglia mentre questi 3 scansafatiche c'hanno mamma e babbo che gli pagano i conti. Pensavano che le leccate al partito bastassero a garantirgli uno stipendio!! Era meglio se si facevano raccomandare per entrare in posta!
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dai cazzo
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il pugnettista Sunday, Jan. 08, 2006 at 9:59 PM |
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se ci mettiamo pure il dipendente comunale che si lamenta perchè gli hanno fatto ritardo nel portargli la bistecchina vuol dire che sto thread è proprio alla frutta (per rimanere in ambito culinario). non mi sorprende che il lui medesimo appartenga a Rif Com. Cazzo all'inizio sto thread era pure divertente....ma più si va avanti più i Rifondaroli fanno proprio una bella figura di padroni più dei padroni veri....veramente un bel campionario di umanità di cui non si vede però mai traccia nei bei cartelli e striscioni che preparate in occasione delle manifestazioni....li tutti compagni e quel che tuo e mio...poi nella realtà tutti pronti a sputare sui compagni se ti portano la bistecchina alle 13.50....ma annate affanculo e piantatela qui con sto thread che sennò ad aprile perdete voti a raffica (anzi: ad involtini)
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intervengo ancora
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5 Monday, Jan. 09, 2006 at 9:53 AM |
mail:
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Mi permetto di intervenire ancora, visto l’evolversi del dibattito, cercando di chiarire alcuni passaggi per evitare ulteriori fraintendimenti. Ho cercato di spiegare da subito che il testo comparso erroneamente su indymedia è stato calibrato per un certo utilizzo e diretto a soggetti, che solo loro, ne avrebbero capito la portata. Dico questo perché al momento mi sembra che il problema più grosso sia l’utilizzo nel testo di una serie d’espressioni, che, e non mi sembrava il caso di doverne dare spiegazioni a parte, sono chiaramente grossolane, volutamente grossolane. Uscendo dalla letterarietà del testo è chiaro che nessuno paga nessun “pizzo” e che nessuno fa “la tratta dei negri”. Mi pare ovvio e quasi stupido che io debba rimarcarlo. Nei contesti privati in cui è circolata la mail, questi elementi sono stati assorbiti per quello che in realtà solo, nient’altro che forzature letterarie. E infatti in quei contesti si è subito centrato il dibattito sulla realtà dei fatti, sul perchè si è determinata una tale situazione, quali sono state le cause e le responsabilità e quali sono le prospettive future. Allo stesso modo ritengo fuori luogo il processo alle intenzioni, di chi prende in considerazione il passaggio, emotivo, in cui si manifesta una volontà immaginaria di prendere qualcuno a seggiolate. Anche in questo caso tornerei alla realtà. Ho capito che il partito a cui ci riferiamo sostiene una svolta pacifista, ma un comunista, come tutti quelli che contestano questo passaggio si definiscono, che di fronte ad una situazione nella quale dei lavoratori sono offesi nella loro dignità da chi di chi comunista in quel momento non rappresenta nulla, tutt’altro, ne dimostra di essere nemico, se in questa situazione non ha neanche l’istinto, controllato, di tirare una seggiola, insomma, non può certo dire a me di avere dei problemi. Però, come accetto lo smarrimento, di chi ha letto certe espressioni, seppur inserite in un piano surreale e informale, allo stesso tempo, invito chi l’ha fatto, a non utilizzare in documenti pubblici, espressioni del tipo “italiani, a lavorare non se ne trovano”, “i soldi dei senegalesi ci fanno gola”, (e tutte quelle altre che adesso non cito), per evitare lo stesso problema. Per concludere, non vedo altra soluzione, che dialogare in maniera più costruttiva sull’argomento, che è veramente un peccato, dover affrontare attraverso uno strumento improprio come questo. Inviterei quindi, visto che ognuno si sente forte nella propria posizione a momenti di dibattito pubblico, a restituire il campo alla parola che si dà guardandosi negli occhi, senza intercessioni di macchine, e senza possibilità di fraintendimenti. Sono certo che con il buon senso di tutte le parti, qualche soluzione possa essere trovata. Se così non fosse,e i problemi rimanessero, attraverso un confronto reale, si farebbe comunque luce, (e non scandalo, e non attacchi ideologici a un partito, come non è intenzione di nessuno fare), su una situazione che al di là delle impressioni personali vede dei lavoratori in serie difficoltà, lavoratori che, perdendo delle garanzie sulle quali potevano contare ad occhi chiusi (così era stato loro promesso), vivono oggi una condizione, imposta e di forte disagio.
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Onestamente ...
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C.D. Monday, Jan. 09, 2006 at 12:53 PM |
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Someone has written:
>c'è un manipolo di gestori che definire col culo di pietra è >dir poco, con attitudine alla gestione di un locale (parlo di >"relazione" con il cliente, efficienza del servizio, >promozione) paragonabile a quella di un annulla biglietti >delle ferrovie dello stato.
Sono un po' sconcertato da tutto questo canaio. E sconcertato per sconcertato, l'unico commento che mi viene da fare e': Nelle ferrovie dello stato non esiste la figura professionale dell'annulla-biglietti. Chi controlla i biglietti di solito e' il "conduttore" o, piu' raramente, il "capotreno".
Per il resto ... che tristezza
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Basta polemiche.
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PRC, Caracol e cooperativa senegaleseTeranga Monday, Jan. 09, 2006 at 7:36 PM |
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Scriviamo per smentire quella lettera-scandalo pubblicata senza alcuna autorizzazione e piena di cose inesatte e travisate: probabilmente il ragazzo ha sentito qualche lamentela dovuta a problemi di gestione che gli ha fatto prendere qualche cantonata. La vita del circolo continua con le consuete attività e con un'ottima ristorazione messa in atto dagli attuali operatori. A fine mese, inoltre, la cooperativa Teranga avvierà le sue iniziative culturali e gastronomiche realizzando così un importante progetto politico-culturale e una reale contaminazione fra soggetti nella città di Pisa.
Partito della Rifondazione Comunista Circolo ARCI Caracol Gli operatori del Circolo ARCI Caracol Cooperativa senegalese Teranga
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stop deliti
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D Tuesday, Jan. 10, 2006 at 1:27 AM |
mail:
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Una considerazione rispetto al pessimo utilizzo di indymedia. Essere indymedia significa fare INFORMAZIONE, essere quindi parte di uno dei pochi strumenti di comunicazione realmente liberi ed indipendenti. Invece spesso, come in questo caso, indy viene utilizzata per fare cattiva informazione inesatta e faziosa e per infamarsi(come se questa fosse politica). A chi intende essere fonte di informazione o aprire delle riflessioni(sia in una lista di un gruppo politico,sia su indymedia) va il mio invito ad informarsi bene prima di pretendere di informare e a riportare i fatti con esattezza altrimenti si generano i soliti deliri da kaos mediatico. A tutti quegli altri frustrati che passano ore al computer infamandosi invece consiglierei di dirvele in faccia cosi è più facile che le infamate-sfogo diventino dialogo ed assumano così almeno una parvenza di connotazione politica. Al compagno che ha scritto tutte la cazzate su "pizzo e tratta dei negri" vorrei infine dire due cose: 1 mi fa piacere che ti stia un po rimangiando le parole ma ti ricordo che le parole(in modo particolare alcune)hanno un peso soprattutto se scritte. Felicia Impastato (mamma di Peppino), che il pizzo sapeva bene cosa fosse perchè il sistema mafioso le ha sottratto la vita del figlio, diceva che le parole sono pietre. 2 ti consiglio di parlare con Boubakar Sow, presidente della cooperativa senegalese, e chiedergli cosa ne pensa di quello che hai scritto.Spero anche che tu possa avere l'onestà intellettuale di raccontarcelo. 3 se non lo sai , prendila come un consiglio, il tuo datore di lavoro si chiama Anatrone non Rifondazione. Gli consiglierei di andare all'arci e di farti assicurare e poi gli farei presente di muoversi un pò, perchè con un locale così in centro a 1000 euri al mese se ne possono fare di soldi da farci uscire 4 stipendi! Se del resto Caracol, che sta aperto principalmente a pranzo, non fa nemmeno nemmeno menù a prezzo fisso o qualche convenzione per i lavoratori li intorno complimenti alla cucina ma quanto al senso degli affari....
Un ultima cosa , mi è stato detto che per un bel periodo Caracol non pagava nemmeno l'affitto e le spese per dargli una mano ad avviare l'attività.Ma è vero? Anche questo particolare non mi sembra proprio pizzo.
Per informazione: non sono di rifonda è che mi piace dire o sapere le cose come stanno!
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se preferite così
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5 Friday, Jan. 13, 2006 at 12:21 PM |
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Vedo che alla fine è stata privilegiata una soluzione interna. Mi auguro che il silenzio imposto sulla vicenda, sia ricompensato con un forte miglioramento delle condizioni lavorative di tutti, e soprattutto con una maggior chiarezza dei ruoli e delle responsabilità, elemento che in passato ha creato non pochi problemi all'interno del circolo. Detto questo, ribadisco che il testo comparso erroneamente su indymedia è stato calibrato per un certo utilizzo e diretto a soggetti, che solo loro, ne avrebbero capito la portata. Nei contesti privati in cui è circolata la mail, infatti gli elementi che hanno fatto gridare allo scandalo, sono stati assorbiti per quello che in realtà solo, nient’altro che forzature letterarie. E infatti in quei contesti si è subito centrato il dibattito sulla realtà dei fatti, sul perchè si è determinata una tale situazione, quali sono state le cause e le responsabilità. Con questo voglio dire che capisco lo smarrimento di qualcuno nell'accogliere con una certe terminologia forzosa una vicenda così delicata, ma allo stesso tempo non tollero chi ha approfittato della situazione per attacchi personali e comunque esterni al contesto. Nonostante, come è giusto che sia, il timone della vicenda è in mano a chi è rimasto a lavorare al circolo, mi metto a disposizione "vis a vis" di chi vuole dei chiarimenti, su quello che è stato il mio ruolo nella vicenda e sulle mie intenzioni, che non erano certo quelle di creare scandali e attacchi ideologici. Per quanto riguarda la smentita, firmata anche dagli operatori del circolo, credo che basterà uno sguardo (ancora non ho avuto modo di vederli tutti, ma solo qualcuno) per intenderci su quale sia stata la portata della loro firma nel comunicato. Sinceramente avrei usato altre espressioni, ma allo stesso tempo, ripeto, è una loro vertenza, a cui io avrei solo voluto fornire un appoggio e non, per colpe che comunque non mi attribuisco, creare delle difficoltà. Con questo chiudo, ricordando a tutti che non sono un romanziere, nè un ingenuo, e che il testo comparso non è stato inventato "di radica", purtroppo, quindi l'idea di fondo, frasi, caffè, pastasciutte, seggiole, piatti, personaggi, insegne, pubblicità, lumache, djambè, vini speziati, bandiere scolorite, cassieri, bottiglie ammezzate, sabati, giovedi e venerdì, cuoche incazzate e gole profonde....hanno una precisa attinenza con la realtà.
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