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Vita in un quartiere fascista di Roma
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wentily Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:20 PM |
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qui è da uscire pazzi.. bisognerebbe reagire.. ma già anche solo un po' di consapevolezza non guasterebbe..
Vivo da quando sono nato nel quartiere africano-trieste, un quartiere decisamente nero, che purtroppo non ha nulla da invidiare alla difficile situazione nelle periferie.. Invito i compagni a venirci qualche volta, visto che questo sembra un quartiere dimenticato.. Forza Nuova, Azione Giovani-Nucleo Trieste Salario, Raido, altre associazioni "culturali".. Tutte concentrate in un piccolo quartiere come il mio.. Non un muro pulito, non uno che non sia marchiato da celtiche o svastiche.. Se si riesce a cancellare qualche piccola celtica senza fare a botte, nel giro di una sola notte la riscrivono.. Sono troppi.. Il proselitismo aumenta.. Manifestazioni, commemorazioni, volantinaggi, ronde notturne, tutto si sussegue con una frequenza spaventosa, con il benestare delle autorità e delle forze dell'ordine.. A nulla è valsa qualche sporadica protesta di qualche abitante.. Anzi, recentemente Veltroni ha dato il nome del picchiatore fascista Di Nella a una via.. Tutto nel mio quartiere.. Che già dai nomi delle vie è costretto continuamente ad avere sotto gli occhi le più cruente conquiste coloniali di epoca mussoliniana.. L'estrema destra qui ha una presenza così capillare da mettere paura.. Vi dico solo che qualche tempo fa Alessandra Mussolini di alternativa sociale, attraversava la strada con le buste della spesa senza neanche uno straccio di scorta.. La puttana dovrebbe abitare qui vicino.. C'è una sede di rifondazione comunista che sembra come trasparente.. Ne ho scoperto la presenza solo dopo molte ricerche, praticamente fantasma, non un volantino o un manifesto in anni che è lì.. Praticamente non la conosce nessuno, perché è come se non ci fosse.. C'è (o dovrei dire c'era) un centro sociale, "la maggiolina", che una volta ottenuta l'autorizzazione non si dedica da anni che a feste e concerti.. Un covo di accannati, altro che compagni.. Militanza zero.. E intanto i fascisti stanno dominando, devo aver paura anche soltanto a girare x strada da solo di notte.. Coraggio, datemi del piagnone, no? Sono anni che va sempre peggio, le iniziative di pochi singoli non bastano più.. Compagni, rinnovo il mio invito anche solo a farvi un giretto da queste parti, giusto x capire di cosa parlo.. Schiodatevi da san Lorenzo, dalle roccaforti di un tempo, venite qui anche solo un pomeriggio.. Le periferie stanno entrando in città.. I topi sono usciti dalle fogne.. Cosa vogliamo fare?
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! Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:38 PM |
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massí piagniti addosso. non è che fai il fascio infiltrato? non ci sono solo fasci là; ci sono 2 centri antifa' e non ci credo alla mussolini a mo' di popolana con le borse della spesa;; a roma ci potrebbero essere molti fasci nella pula ma ci sono molti antifascisti in giro e centri sociali.
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cretino
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wentily Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:41 PM |
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io non sono un fascista, ho fatto più lotte io di quante tu ne farai nella tua esistenza di sparlatore.. e la puttanella io l'ho vista con i miei occhi.. e x quanto riguarda i compagni del quartiere, non sono compagni, dormono.. vieni qua invece di fare il so tutto io, vieni qua e fatti un giro nel mio quartiere!
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quanti anni hai?
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valmelaina city rockers Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:48 PM |
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scusa ma quanti anni hai? storicamente l'africano, intendo la parte bassa tra via etiopia e via tripoli non era un quartiere nero, anzi. solo l'imborghesimento di quel quartiere l'ha reso destroide. discorso diverso per la zona di piazza vescovio, quartiere trieste e nemorense.. pero' bastava oltrepassare il ponte delle valli e per i fascisti erano cazziamari. la situazione attuale e' che mentre piazza vescovio e' un covo nazi (MA NUN VE FATE INTIMORI' DA QUEI 4 COJONI DE FN)il resto del quartiere e' la solita degli altri quartieri..l'apatia. hai citato la maggiolina ma e' in un quartiere diverso e ha una storia diversa..peccato che non ti sei accorta che li per esempio c'e' il bencivenga e ha poca distanza altri spazi autogestiti (branca escluso).. visto che presumo sei piuttosto piccola/o studia un po' de storia. comincia da quella del tuo territorio. ..ultima cosa... dare della puttana alla mussolini non e' un'offesa. casomai offende chi per 1000 motivi sceglie (spesso no) di vendere il proprio corpo con dignita'. per essere antifa comincia dal linguaggio.
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EFFETTIVAMENTE .....
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keoma Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:52 PM |
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Effettivamente quel quartiere e' stato sempre nero come egemonia "di strada", forse il piu' nero di Roma.
Tutto sommato in altre zone cosiddette nere, come Parioli, Balduina o Piazza Bologna, soprattutto nella seconda meta' dei settanta, si riusci' ad avere una presenza politica di sinistra significativa, all'Africano mai.
E anche gli episodi di Cecchin e Di Nella, nella loro tragica inutilita' politica, furono del tutto casuali.
Qualche freno veniva dalla anomala presenza di una sede di braccianti della Cgil ( tra l'altro furono alcuni di questi ad essere accusati per la morte di Cecchin, anche se poi furono assolti) e dalla vicina presenza di Valmelaina e Tufello, borgate rosse piene di sedi politiche di sinistra.
Quella sede di Rifondazione rappresenta la timida ed esangue eredita' della citata antica presenza dei braccianti ed anche le due borgate, pur essendo rimaste "rosse" elettoralmente ( ma del resto, elettoralmente, anche all' Africano non e' che stravinca la destra)non hanno certo la presenza politica di quegli anni.
Si, data la situazione attuale, non sbaglia chi parla di improbabili "miracoli" ......
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allora
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wentily Thursday, Jan. 19, 2006 at 10:59 PM |
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primo sono un maschio secondo ho 20 anni terzo, il quartiere africano (visto che ci abito saprò dov'è che ne pensi?) va da nomentana (batteria) fino a oltre viale somalia.. e non è altro che un pezzo del quartiere trieste.. ti dico solo che a piazza vescovio ci arrivo con 10 minuti a piedi (e ho le gambe corte).. la maggiolina è praticamente a via nomentana.. ma sai almeno di cosa stai parlando? è vero, mi ero dimenticato il bencivenga, ma la sostanza è la stessa.. la militanza è assente completamente assente x l'offesa alla mussolini hai ragione, mi sono espresso male.. x il resto 6 tu che devi studiare, perchè non sai di cosa stai parlando..
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allora allora
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valmelaina city rockers Thursday, Jan. 19, 2006 at 11:05 PM |
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se so di cosa sto parlando?????? AHAHAHHAHA ho qualche anno piu' di te e dal nick dovresti aver capito dove abito. so cosa sto parlando, fidati. e l'africano non arriva fino dove dici tu, scusa eh? :-p detto cio' se vuoi conoscere compagn* di zona.. 22 febbraio - via monte bianco - valerio vive
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x valmelania city rockers
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wentily Thursday, Jan. 19, 2006 at 11:09 PM |
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ma ci 6 o ci fai?!? viale SOMALIA, secondo te, non fa parte del quartiere AFRICANO?!? te lo dice anche il nome stesso della via, una delle tante dedicate a ex possedimenti coloniali in africa.. proprio xkè so di dove 6 so che non 6 del mio quartiere.. e a quanto pare nemmeno lo conosci troppo bene.. almeno però potresti usare un po' di intuito..
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bbboni... tate bbboni
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concigli pe gli acquitti Thursday, Jan. 19, 2006 at 11:11 PM |
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....non è il caso di afre a gara di punti-militanza, via. Ci saranno sicuramente occasioni per vederci in piazza, magari a qualche manifestazione antifa, e mettere in comune le nostre esperienze. Senza disperderci, senza impermalire. Sono tempi di riflusso, è facile sentirci soli in un quartiere "nero"... Abbiamo bisogno, credo, di stare tutti un po' più uniti.
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sfogo
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resistente Thursday, Jan. 19, 2006 at 11:25 PM |
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La Maggiolina non centra nulla con il quartiere Africano, mi sembra...cmq i fascisti nella capitale ci sono stati sempre in forze fin dal dopoguerra (terzo partito dopo DC e PCI), del resto l'esperienza resistenziale a Roma per vari fattori (anche cronologici) non può essere paragonata ad altre situazioni lontane (Val D'Ossola, Genova..) o anche vicine (Bassa Umbria). E quel poco di Roma che era in qualche modo legato alla resistenza, tipo (seppur indirettamente) San Lorenzo, va a farsi fottere senza nessun grido di dolore da parte nè dei vecchi nè dei giovani del luogo. Sì, quello che ho scritto non centra un cazzo con il quartiere Africano, ma il punto è che eliminare i retaggi del fascismo a Roma è impresa piuttosto disperata...
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Quartiere Trieste
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una Friday, Jan. 20, 2006 at 1:32 AM |
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Anch'io abito al quartiere Trieste e posso informarvi che non è così fascista come si dice. Alle ultime elezioni regionali ha vinto Giovanna Melandri per il centro sinistra! Il problema però è che in questo Municipio (che comprende oltre al quartiere Trieste, Vescovio - fa parte di questo viale Somalia, anche se il nome fa pensare ad altro - Salario, Nomentano (Bencivenga e Maggiolina), Flaminio, Africano, Pinciano, Parioli) la destra più fascista ha parecchi attivisti. Passo tutti i giorni davanti alla sezione di AN di via Agri e c'è sempre qualcuno dentro che arrotola i manifesti (è per questo che ne attaccano tanti). Più o meno tutte le sere attacchinano i manifesti senza utilizzare persone pagate. E' vero le scritte sono troppe e la gente normale ormai per abitudine non ci fa più caso. Un mese fà ha aperto un'associazione culturale (?) a via metauro 6 e lì ora è tutta una scritta nera! Se è vero che si muovono indisturbati perchè nessuno li ostacola, è altrettanto vero che vengono ignorati dai più che spesso rifiutano anche i volantini.
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mi chiedo una cosa
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una compagna del nomentano Friday, Jan. 20, 2006 at 9:39 AM |
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mi chiedo come mai vedo scorrazzare, a piedi e sui motorini, la peggior gentaccia con le magliette "zetazeroalfa" a via nomentana proprio all'altezza del quartiere africano, dove abito io? c'è qualche sezione fascia o vanno e vengono tutti da raido? e perché non si può fare niente contro questa gente? lì vicino non c'è il distaccamento universitario di villa mirafiori, con i suoi disparati coordinamenti di sinistra? mai vista una sola iniziativa antifa!
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nuovo salario..
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uno Friday, Jan. 20, 2006 at 9:52 AM |
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io credo che bisognerebbe ripartire alla grande in questa enorme zona di roma..da trieste a fidene..etc.. La situazione è grave: zona conca d'oro, dominio di azione giovani; africano etc. manco a parlarne; tufello in ritirata;fidene in mano a 4 mentecatti da curva norde; casal de pazzi e talenti in ritirata;..peggio di così?? e prende piede, ATTENZIONE,una destra del nulla, cresciuta a ululati nello stadio, qualcosa di pseudoumano, che porta poi alle aggressioni tipo quella fuori la torre o altre.. QUALI PROPOSTE??
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aahah
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ahahah Friday, Jan. 20, 2006 at 10:26 AM |
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io ce l'ho una proposta!!! chiudete sto post! è pieno di stronzate o quasi! poi perfavore censuarate sto wentili poraccio lo scambiano tutti pe na donna! c'ha 20 anni e pare che sà tutto lui, il compagno de mille lotte! ma va a cagà te e tutto il quartiere trieste!hahahah
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x quello sopra
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28enne Friday, Jan. 20, 2006 at 10:33 AM |
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Datti una calmata. Non esiste un principio di autorità legato all'eta o almeno va preso con le pinze. Ci sono "vecchi" in gamba (come Keoma) e altri che non capiscono un tubo. I capi sanlorenzini avranno pure 35-40 anni, ma se sto bagaglio di esperienza gli è servito solo a muoversi maldestramente con i fascisti e a produrre in loco una situazione francamente sgradevole, allora largo ai giovani e ai giovanissimi...
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...
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un compagno Friday, Jan. 20, 2006 at 10:38 AM |
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aldilà delle solite lamentele e piagnistei, perlomeno evitiamo di scrivere cazzate come "il picchiatore fascista Di Nella". Va bene l'antifascismo ma è bene informarsi su certe cose. Di Nella non era un picchiatore, aveva idee diverse dalle nostre, ma è morto in un modo che a parti inverse definiremmo infame. Dico questo perchè se si vuole argomentare un concetto è meglio farlo senza scrivere cazzate facilmente confutabili. ciao
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allora...
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28enne Friday, Jan. 20, 2006 at 10:39 AM |
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A parte che l'Africano non è i Parioli, ma chi sarebbero i 'proletari delle periferie'? Ragazzini un po' shtupidi con il motorino comprato da papà a 14 anni? Conoscendo la situazione dei veri emarginati e degli immigrati irregolari, mi fa solo ridere parlare delle "periferie" come se fossero quelle di Accattone nel 1960.
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28enne Friday, Jan. 20, 2006 at 11:08 AM |
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Abito all'Ostiense...è alto o basso? Difficile da dire, è un quartiere in trasformazione. Io dico che ormai da un sacco di tempo si è prodotta un'omogeneizzazione di stili, aspirazioni, mentalità e consumi di vita a Roma tra ragazzi delle periferie e quartieri semicentrali (lo diceva 30 anni fa PPP). Differenze ci sono ancora, ma per aspetti legati alla qualità della vita in genere, non è il reddito in sè e di per sè ad essere una grossa discriminante. Conosco gente non ricca che abita proprio all'Africano; poi ci sono palazzinari come Ricucci e gente piena di impicci danarosi che abita nella periferia est. Sarà l'eccezione che conferma la regola, ma eviterei discorsi di tipo 'classista', il quadro è più complesso.
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x il tizio a cui sto tanto simpatico..
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wentily Friday, Jan. 20, 2006 at 11:13 AM |
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primo: se mi scambiano x donna non è un dramma, io non sono maschilista, il mio ego non sente il bisogno di nessun tipo di conferma..
secondo: ho 20 anni embè? x riunirsi, occupare, manifestare, ecc.. (cose che faccio da almeno 5 anni, tanto da meritarmi telefono sotto controllo e digos che sa pure quanti peli ho nel culo) c'è bisogno di essere 50enni? Ma che ne sai tu di me?!? Ma vai a cagare, stronzo provocatore! Questa è l'unica cosa che sai fare..
Ps: già, forse Di Nella non era proprio un picchiatore da record, ma essendo un militante di estrema destra negli anni 70, c'è qualcuno di voi che crede non abbia mai sprangato nessuno ne la sua seppur giovane vita? sono contrario alla pena di morte, sono contrario alla violenza, ma se un fascista muore non può diventare un santo (e tantomeno veltroni deve dedicargli una via!)
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cerca di ragionare
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WWW Friday, Jan. 20, 2006 at 12:44 PM |
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Ps: già, forse Di Nella non era proprio un picchiatore da record, ma essendo un militante di estrema destra negli anni 70, c'è qualcuno di voi che crede non abbia mai sprangato nessuno ne la sua seppur giovane vita? sono contrario alla pena di morte, sono contrario alla violenza, ma se un fascista muore non può diventare un santo (e tantomeno veltroni deve dedicargli una via!)
eddai, ti stai squalificando da solo, e così facendo squalifichi anche tutte le tue istanze, qualora fossero giuste. Ma che vergogna! Siamo arrivati al punto che siccome militava nella destra degli anni 70, è impossibile che non abbia mai sprangato nessuno??? Insomma, questo qui viene ammazzato, e si fva a vedere che era lui lo sprangatore??? E il problema è che gli dedicano una via??? Le vie non si dedicano ai santi (e Di Nella era solo un ragazzo come tanti altri, lo storto sei tu che lo chiami "picchiatore"... oltre al danno anche la beffa???) ma ai ragazzi morti ammazzati barbaramente in quel modo sì. O il problema è solo che era un morto "nero"? Ti prego, cerca di ragionare.
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beh..
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wentily Friday, Jan. 20, 2006 at 12:57 PM |
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"Siamo arrivati al punto che siccome militava nella destra degli anni 70, è impossibile che non abbia mai sprangato nessuno???"
guarda, io la certezza matematica non ce l'ho, ma nemmeno tu.. però conoscendo il modo di fare politica dell'estrema destra (ancora oggi, figuriamoci ieri) il mio è molto più di un sospetto.. ne te ne me conoscevamo paolo di nella, quello che faceva e come è morto (x altro la storia della sprangata mentre attaccava un volantino non è certo nemmeno che sia vera).. quindi le mie supposizioni sono valide quanto le tue, e non mi "squalificano" affatto..
un ragazzo della mia età come lo era paolo non merita in nessun caso di morire.. è una tragedia.. ma una via con il nome di una persona dal passato poco chiaro e senza un briciolo di merito, io nel mio quartiere non ce la voglio..
ci sono ragazzi come valerio verbano che dalla tomba ancora aspettano giustizia.. e non una via, non un riconoscimento.. io ragiono, e questo non lo accetto
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...
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WWW Friday, Jan. 20, 2006 at 1:12 PM |
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dietro l'apparente logica del tuo ragionamento si celano mostri che non vedi. Parli di sospetti, di nessuno che abbia matematiche certezze... ma che certezze vuoi? A parte il fatto che Di Nella è stato ammazzato nel 1982, a 18 anni mi pare (o 20) quindi nei violenti anni 70 era un ragazzino, in ogni caso non si può ragionare coi forse, con il "non abbiamo la certezza del contrario". Non serve alcuna certezza! Affermare che fosse un picchiatore solo perché nessuno può provarti che in ogni singolo minuto della sua vita era con lui e non l'ha mai visto picchiare nessuno, è calunnia! L'onore della prova spetta all'accusa. Quindi, se "Di Nella picchiatore" è un'accusa, la devi provare. "Forse" e "se era di destra magari qualcosa avrà fatto" non varrebbero in un tribunale e non valgono neanche nella società civile, dove ancora la gente ha il coraggio di indignarsi e provare ribrezzo se di un ragazzo morto ammazzato si dice che era lui che sprangava gli altri. Non si può ragionare così. Se "Paolo Di Nella picchiatore" non è un'accusa, ma un modo, magari inconscio, di rendere un po' meno "santo" un morto fascista perché fascista ("hai visto mai la gente pensi che i fascisti sono bravi ragazzi martiri") meglio lasciar perdere. Non giova innanzitutto a te portare avanti delle cause screditando un morto che è stato vittima della violenza, per di più imputandogli la stessa violenza che l'ha ucciso. E le vie ai ragazzi morti ammazzati in questo modo si dedicano, certo. Serve ad insegnare il passato, a non dimenticare, a costruire il futuro. Molto meglio chiedere al sindaco di dicdicare vie anche ai morti "dell'altra parte" (con tutte le virgolette del caso) come Valerio Verbano, piuttosto che arrabbiarsi se ad un ragazzino ammazzato in quel modo si dedica una via (e arrabbiarsi perché era "fascista", era "l'altro"... suvvia, ora basta ragionare così).
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x il rompicoglioni (senza rancore)
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wentily Friday, Jan. 20, 2006 at 1:48 PM |
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dalla policy: "nel newswire puoi inserire le tue notizie, il racconto della tua versione dei fatti, LE TUE ANALISI"
ecco, questo post era una mia analisi.. cos'hai da dire? è più di un anno che posto su di indymedia, non sono mai stato hiddato neanche una volta, forse non ho bisogno delle tue spiegazioni, non credi?
x il benpensante non credo di essere l'unico a non volere il nome di un fascista a una via.. è grazie alla gente come te, che considera i morti tutti uguali, che si sta diffamando la resistenza.. è grazie alla gente come te che oggi comandano loro.. il revisionismo storico trova terreno fertile.. tra la gente come te..
x tutti gli altri.. massimo rispetto a chi ha azzardato analisi, anche diverse dalle mie.. un vaffanculo a chi si è solo divertito ad insultarmi, perchè non aveva nient'altro da fare.
se volete hiddatemi pure, io con questo ho chiuso.
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concordo
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tommy Friday, Jan. 20, 2006 at 1:51 PM |
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Sono d'accordo con WWW. Va anche detto che la lezione a Roma è stata appresa dai compagni, ma non dai fascisti che ora come ora hanno sostanzialmente il monopolio della violenza politica più vigliacca. Ricordo anche che l'ultimo morto per ragioni politiche non fu Di Nella nell'83 ma Auro Bruni nel '91.
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povero wently
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come i finocchi a amsterdam Friday, Jan. 20, 2006 at 2:39 PM |
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essere compagno all'africano è come essere finocchio ad amsterdam l'unica è emigrare, cmq quelli delle periferie sono piu pericolosi dico a livello fisico per loro essere fascio vuol dire avere la lama da piantare in gola in tasca quelli delle zone africano ecc si interessano di politica sara che vengono dal giulio cesare ecc gli altri a 15 16 anni gia lavorano come muratori ecc
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per favore
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rispetto per paolo Friday, Jan. 20, 2006 at 4:57 PM |
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fate ragionare wentily e fategli moderare il linguaggio! stà dicendo cose inaudite su questa vicenda, se lo sentisse qualche ex del fronte della gioventù di allora(ma non solo...) avrebbe una targa assicurata anche lui a villa chigi... ci sono dossier su dossier sulla vicenda di di nella e quella ancor più grave di cecchin... si documentasse un pò...
uno che non vuole più un morto nè nero nè rosso, perchè se gli anni 70 ci hanno insegnato qualcosa è che, oltre all'assurdità di morti così giovani(e anche inconsapevoli) questo clima ha giovato solo al sistema e anche a politicanti che ci hanno speculato sopra...
in campana ragazzi, non fate cazzate
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NON CI è BASTATO?
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FA E ANTIFA Friday, Jan. 20, 2006 at 5:27 PM |
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ma non ci è bastato quello che hanno creato quei porci manovratori(quelli della stanza dei bottoni....)nel 70?non posso credere che c'è gente che non sappia cosa sia la strategia della tensione!qualsiasi ragazzo....fascista o compagno che fosse ,morto in quel periodo è una sconfitta per tutti noi che ci definiamo ribelli,e una vittoria con tanto di risatina finale da parte del sistema....SVEGLIA....
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mettiamo le cose in chiaro..
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robbie Friday, Jan. 20, 2006 at 6:25 PM |
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nessun ragazzo deve morire a vent'anni.. è sempre e comunque una tragedia.. ma i morti non sono tutti uguali.. chi muore x un ideale di giustizia e di uguaglianza sociale non può essere paragonato a chi muore lottando x l'opposto.. non siamo così stupidi da rifugiarci dietro questo buonismo insensato, x favore.. di questo passo arriveremo a paragonare i morti partigiani ai morti fascisti di salò.. e perchè no, anche ai nazisti..
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ci sono morti ed uccisioni ben diverse tra loro
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old style Friday, Jan. 20, 2006 at 10:29 PM |
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Le tristi vicende capitate a Francesco Cecchin e Paolo Di Nella nulla c'entrano con gli anni di piombo e ben poco pure col clima violento di quegli anni. Ha ragione chi le ha definite tragicamente casuali e politicamente inutili.
Cecchin cadde da un muro alto tre metri, c'erano state botte tra fasci di Terza Posizione e braccianti della Cgil, puo' darsi che fosse rincoglionito da un po' di botte prese nel parapiglia, ma dal muro cadde da solo e comunque morire per una caduta di tre metri ci vuole una gran bella sfiga e in ogni caso non è che i braccianti della Cgil fossero ne' estremisti ne' tantomeno "terroristi". Ed erano stati i braccianti ad essere stati aggrediti e non il contrario.
La vicenda Di Nella avvenne negli anni 80, quando gli anni di piombo e pure le botte di strada erano finite da un pezzo ; non si è mai capito se ha preso una bastonata o una sassata ma certo se fosse andato subito in ospedale e non il giorno successivo non sarebbe morto.
In compenso, in quella zona nel 1980 un compagno dell' autonomia operaia, Valerio Verbano di 17 anni, fu ucciso a casa sua da un commando militare che prima sequestro' e lego' i genitori e poi lo attese un ora in casa per freddarlo al suo arrivo nell'appartamento. Storia decisamente non "casuale" e anche con chiare implicazioni "di stato" come riconosciuto in tempi recenti anche da esponenti missini di allora.
Si, decisamente, ferma restando la "pietas" umana per vite cosi' giovani stroncate inutilmente, ci sono pero' morti ed uccisioni ben diverse tra loro.
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una discussione un po' stralunata
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new dada Friday, Jan. 20, 2006 at 11:37 PM |
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mi pare una discussione un po' stralunata, oltre che sostanzialmente inutile.
innanzitutto non e' vero per niente che il quartiere africano propriamente detto ( lasciamo perdere viale somalia e corso trieste che sono vicine ma sono un altra realta' ) sia un quartiere "nero", a tutte le recenti elezioni dalle comunali del 1993 ad oggi in quella zona ha sempre regolarmente vinto la sinistra.
e' vero invece che ha una tradizione storica di egemonia "stradarola" dei fascisti, soprattutto a piazza vescovio e piazza s.emerenziana da cui le scritte, i manifesti e anche qualche sparuta aggressione, quasi sempre solo verbale.
ma da questo a dipingere il quadro fosco che ne fa wentily ce ne passa parecchio.
la verita' e' che oggi le cose vanno cosi', conta poco il confronto di piazza, contano di piu' la politica mediatica, i giornali ecc. ecc. ecc.
ed e' anche vero che giustamente ( anche se qualche eccezione non sarebbe male ) i compagni oggi se ne fregano di fare le "guerre per bande", le puttanate alla "ragazzi della Via Paal" con i fascisti, preferendo casomai la presenza nelle lotte sociali, contro il potere vero e proprio e non contro i fascistelli, che al massimo di questo potere sono servetti di quarta serie.
e' vero che qualche centro sociale della zona e' diventato soprattutto luogo "culturale" e non piu'direttamente di intevento nel territorio, e' vero che qualche altro centro sociale ha addirittura perso per strada qualsiasi caratteristica politica.
ma soprattutto, sono cambiati i tempi e i modi della politica stessa.
del resto, pure i fascisti non sono mica gli stessi degli anni 60 e 70, spesso si tratta di fasci-bar o fasci-stadio, antipacissimi e ignorantissimi, ma pure lontani mille miglia dai fasci assassini di quegli anni.
e' vero anche che le morti di cecchin e di di nella furono del tutto casuali. quella di cecchin non fu nemmeno una uccisione involontaria, cadde da un muro nemmeno troppo alto da solo, e' probabile che fosse intontito da qualche cazzotto preso, ma i fasci se la erano andata a cercare aggredendo un gruppo della federbraccianti sulla quarantina che attaccava manifesti sindacali e che non erano certo in cerca di risse coi fascistelli. e al processo fu appurata senza dubbio alcuno la tesi dell' incidente.
e pure di nella, oltre che e' avvenuto in anni tranquilli, fu veramente un caso, non si esclude nemmeno la possibilita' di una "coattata" notturna senza alcuna motivazione politica. ed e' pure vero che se fosse andato al pronto soccorso subito e non 24 ore dopo se la cavava con un grosso livido e basta.
in nessuno dei due casi si tratto' dunque di "antifascismo militante" vero e proprio.
mi pare quindi inutile ritirare fuori queste vecchie storie, piu' di cronaca nera che politiche.
poi, oltre a verbano, episodi politici pesanti in zona ( anche se piu' a montesacro che all'africano) ce ne furono ben altri anche da sinistra, come le storie di cecchetti e poi di mancia.
ma anche li' si tratto' piu' che altro di episodi di gruppi clandestini, di "lottarmatismo minore" piu' che di contendibilita' del territorio nell' agibilita' politica.
e comunque tutto questo non c'entra un tubo con la situazione odierna .....
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siete dei vigliacchi!
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incredibile! Saturday, Jan. 21, 2006 at 3:11 PM |
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come fate a parlare di morti casuali?? di nella è morto in seguito ad una bastonata in testa ricevuta alle spalle mentre affiggeva manifesti da due tizi, ci sono testimoni, c'è stato un processo e una grande copertura del pci che li ha scagionati! se fosse andato in ospedale subito bla bla bla... e certo vè? gli è stato fracassato il cranio, appena tornato a casa è antrato in coma! è come dire se valerio non fosse tornato a casa quel giorno non gli avrebbero sparato! è assurdo!!! stessa cosa per cecchin! aggredito da 4 persone identificate, con testimoni (ancora libere per il quartiere...) processo e solita copertura con alibi costruito a tavolino... mi spiegate come un ragazzo di 17 anni fa a scavalcare un muro e volare di sotto cadendo supino, senza emettere un urlo con i piedi dalla parte del muro, con le chiavi in una mano e il pacchetto di sigarette in altro? senza calcolare una "strisciata" di sangue che arriva fino al muretto stesso... trascinato e gettato? ragazzi dire queste assurdità è ignobile per loro, le oro famiglie ecc ecc... è quasi peggio della loro stessa morte! è pieno di dissier su internet, perchè non li leggette invece di parlare a sproposito?
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non lavatevi la coscienza
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Marika Guido Saturday, Jan. 21, 2006 at 3:25 PM |
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è vero, quello di Cecchin non fu un incidente, è stato buttato giù. Anche la ricostruzione è del tutto errata. Gli assassini non furono "provocati" da nessuno, ma tesero un agguato in cui restò ucciso Cecchin. Se queste sono le morti casuali...! Poi però uno ci lascia la pelle in una rissa fra squilibrati, ma vittime e carnefici si scambiano il colore, e subito diventa "assassinio fascista". Siamo nel 2006, ragionate da terzo millennio per cortesia.
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scusa, messa cosi' hai ragione
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new dada Saturday, Jan. 21, 2006 at 3:39 PM |
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Scusa, messa cosi' hai ragione.
Non volevo affatto banalizzare due tristissime vicende.
Volevo soltanto dire che non si tratto' di cose premeditate e che anche una incredile sfortuna, nel caso di Cecchin, ebbe il suo ruolo ...
E che comunque entrambi gli episodi poco c'entrano con le pistolettate incrociate che pure sicuramente si scambiavano quasi quotidianamente in quegli anni e che comunque, per fortuna, interessarono assai poco il quartiere Africano
La vicenda di Paolo Di Nella, poi, e' avvenuta molti anni dopo, quando la violenza politica era ormai un pallido ricordo. Non mi sembra ci furono in quel caso "coperture" di nessun genere ; semplicemente un giovane autonomo del Tufello, che fu arrestato molto tempo dopo, non fu pero' poi riconosciuto dalla ragazza che era con Di Nella quella sera. Del resto, il Pci che tu citi non aveva certo in quegli anni particolari simpatie, ne' tantomeno "coperture" nei confronti degli "autonomi".
Sicuramente invece ci fu, da parte del Pci, una strenua difesa nei confronti dei sindacalisti della Federbraccianti, alcuni dei quali anche militanti dello stesso Pci, in ordine alla morte di Cecchin. Ma, se ben ricordo, in quel caso non fu nemmeno mai formulata l' accusa di omicidio, nemmeno preterintenzionale, ritenendo la storia un tragico incidente seguito ad una banale scazzottata provocata dai giovanissimi fascistelli di T.P. nei confronti di gente di oltre 40 anni.
Una volta detto questo, il rispetto per giovani morti cosi' assurdamente e senza alcuna seria utilita' politica di nessun genere, rimane tutto, ci mancherebbe altro.
Pero', e ce l' avevo soprattutto col compagno Wentily che all'epoca non era nemmeno nato, non credo si possa parlare di un quartiere Africano in preda alla violenza fascista e nemmeno alla violenza politica in genere, ne' allora ne' tantomeno oggi.
Tutto qui.
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assurdo
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wentily Saturday, Jan. 21, 2006 at 4:45 PM |
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e pensare che mi ero ripromesso di non scrivere più niente su questo post, ma adesso non ne posso proprio più..
ma ci siete o ci fate?
primo: adesso caro new dada mi citi dove cavolo ho detto all'interno del mio articolo che nel mio quartiere ci sono episodi di "violenza fascista".. peccato, tu 6 uno dei pochi che scrive cose decenti in questo sito, ma non vedo perchè mi devi mettere in bocca parole non mie.. questo non lo accetto.. (sorvolo sul fatto che dalle mie parti abbastanza recentemente c'è stata pure qualche aggressione, e un paio d'anni fa sono stato preso a cazzotti pure io a due passi da casa mia)
secondo: non mi sembra che ho messo di mezzo io la faccenda degli anni 70.. la discussione non è stata aperta da me, e io ho solo detto che i morti non sono tutti uguali e che non ho trovato giusto che veltroni ha dedicato una via a di nella.. per questo si è innalzato un processo nei miei confronti che trovo del tutto ingiustificato..
terzo: con questo post volevo solo comunicarvi la situazione odierna nel mio quartiere (che, visto che ci vivo se permettete conosco un po' meglio di voi).. e la situazione è che azione giovani e nucleo trieste salario spadroneggiano indisturbati..
punto e basta
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sveglia
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ancora Saturday, Jan. 21, 2006 at 5:14 PM |
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il nuclo trieste salario non esiste più da anni, casomai vorrai dire che è arrivata forza nuova a p. vescovio... le scazzottate non solo all'ordine del giorno, il quartiere non è nero, la maggior parte della gente se ne frega è solo che quei pochi neri sono molto attivi con volantini e manifesti.. fate voi anche lo stesso no? hai preso qualche cazzotto? ci sono state molte aggressione pure da parte di quelli di sinistra.. una su tutte ricordo 2 18enni di ag che attacchinavano per l'anniversari di di nella(mi pare 2 anni fà...) aggrediti da una ventina di ragazzi a volto coperto con cinte catene e bastoni che gli avevano teso un vero e proprio agguato... morale della favola: uno dei 2 ragazzi stava per fare la stessa tragica fine di di nella in seguito ad una catenata ricevuta in testa fortunatamente di poco non letale... il tutto avvenuto in via conca d'oro... è il tuo quartiere no? dovestri saperlo o no? dimmi se non c'è niente di più vigliacco che aggredire due ragazzini che attacchinano per commemorare un loro morto... e poi ci si lamenta se alcuni invasati all'anniversario di giaquinto durante la commemorazione provano ad "assaltare" il forte prenestino...
vedì un pò tu...
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non ti si può sentire
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wentily Saturday, Jan. 21, 2006 at 5:21 PM |
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"le scazzottate non solo all'ordine del giorno, il quartiere non è nero, la maggior parte della gente se ne frega è solo che quei pochi neri sono molto attivi con volantini e manifesti.. fate voi anche lo stesso no?"
"la maggior parte della gente se ne frega, fate voi anche lo stesso no?"
bel consiglio, complimenti.. da vero compagno antifascista.. fesso io che mi spreco pure a risponderti.. chissa se il tuo cervello riesce a garantirti la sopravvivenza.. lo spero x te..
bye bye
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caro wentily
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new dada Saturday, Jan. 21, 2006 at 5:22 PM |
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personalmente non avevo nessuna intenzione di processare nessuno, tantomeno te.
e e' pure vero che non hai tirato tu in mezzo la questione degli anni settanta ( anche se la storia di Di Nella e' di molti anni dopo).
ferme restando le aggressioni di cui parli, e delle quali non ho motivo alcuno di dubitare, volevo semplicemente dire che, a parte le scritte sui muri, tutta sta situazione "nera" all' Africano ( in cui non vivo ma bazzico spesso per lavoro) non mi sembra che ci sia, con particolare riferimento poi ai risultati elettorali che anzi lo indicano addirittura cone "quartiere rosso" o se vuoi "rosa pallido" ma sicuramente non "nero".
quanto alla Mussolini che gira senza scorta ( non mi ricordo se sei stato tu a citarla ) a me, sempre per lavoro, capita spesso di incontrare ministri come Giovanardi e Buttiglione pure loro senza scorta ( e la Mussolini non è nemmeno ministro o altra carica istituzionale).
la verita' e' che, semplicemente, al di la' degli allarmi strumentali di Pisanu,la violenza politica in Italia non esiste piu'quasi per niente.
e volevo dire che ,paradossalmente, all' Africano, non esisteva quasi per niente nemmeno nei mitici (?) anni di piombo, nonostante quel quartiere fosse la base di Terza Posizione e i due tristissimi ( ed inutili) episodi che venivano citati, nella loro tragica e sconcertante casualita', non cambiano questo giudizio.
poi, piu' in generale, mi danno un po' fastidio le descrizioni catastrofiche che periodicamente appaiono su indy ( con te e' pero' solo la prima volta ) e che descrivono una citta' che sembrerebbe totalmente in mano alla destra.
quando invece non solo alle elezioni vince sempre il centrosinistra (pure quando A.N. vinse alle regionali e alle provinciali, a Roma e anche all' Africano la destra risulto' in netta minoranza) ma non e' nemmeno vero ( salvo ovviamente eccezioni) che i compagni non possano girare e anche fare attivita' politica del tutto indisturbati, persino ai Parioli o in altri quartieri di alta borghesia.
c'e' il rischio invece, a furia di questi "pianti" ricorrenti, di avallare la cazzata dei fascisti stadiaroli che espongolo in curva lo striscione "roma e' fascista".
quando invece, soltanto mercoledi' scorso, l'intera Curva Sud, compresi i gruppi di destra, ha inteso onorare la memoria di un compagno come Antonio di Acrobax, morto tragicamente il giorno prima in un incidente stradale.
e anche la ricorrente questione di s.lorenzo e' molto piu' complessa di come spesso su indy la si descrive e comunque i cosiddetti "boys", da non confondere con la "mafia del cocco" a cui sono legati solo da qualche parentela, in quel quartiere, che continua complessivamente ad essere "rosso", non svolgono alcuna attivita' di tipo politico.
casomai e' di quella "mafia del cocco" che bazzica pure un centro sociale di s.lorenzo ( che pero' e' ormai solo un ristorante a prezzi popolari ) che sarebbe il caso di preoccuparsi piu' seriamente ....
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x new dada
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wentily Saturday, Jan. 21, 2006 at 5:29 PM |
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sono d'accordo con te su quasi tutta la linea..
ma secondo me alla luce dei risultati elettorali non possiamo permetterci di trascurare la politica "di strada", che localmente è molto più importante di quella istituzionale, in quanto fa proseliti fra i giovani, che sono i futuri elettori, se non vogliamo tra qualche anno trovarci con un municipio completamente nero..
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credo che ancora ..
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new dada Saturday, Jan. 21, 2006 at 5:50 PM |
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Credo che il compagno che si firma "ancora", quando diceva "fate anche voi lo stesso" non intendeva dire "fregatevene pure voi" bensi' "fate pure voi manifesti e volantini".
Rileggendo bene il suo post, la cosa mi sembra evidentissima.
Ovviamente, da anarcoide ( anche se da quando gira Berluconi tendo ad andare sempre o quasi a votare, spesso per il Prc)come sono, non credo certo che la politica sia solo quella elettorale, istituzionale, mediatica, giornalistica e "internetiana".
Pero' è un fatto che il confronto " di strada" e' oggettivamente meno importante, sostanzialmente sterile, di alcuni decenni fa.
Casomai quindi unapolitica non istituzionale dovrebbe ( ed in effetti molti compagni hanno fatto questa scelta) occuparsi dei problemi concreti della "gente in carne ed ossa", delle lotte sociali, per la casa, per il verde, contro l'elettrosmog, contro il carovita ecc. ecc.
E non delle guerre sui manifesti, sulle scritte, delle logiche da "ragazzi della Via Paal" rispetto ai fascistelli.
Del resto, persino i fascistelli piu' intelligenti e meno prepolitici, hanno da tempo scelto, a modo loro, la stessa strada.
Gli altri fascisti, quelli che fanno i "tamarri" davanti a qualche bar o allo stadio, purche' non rompano troppo i coglioni, è meglio lasciarli cuocere nel loro mefitico brodo ....
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x new dada
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il realista Saturday, Jan. 21, 2006 at 6:12 PM |
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Mi sembra eccessivo dire che l'episodio Di Nella avvenne molti anni dopo gli anni di piombo, in un contesto del tutto diverso. Era il febbraio dell'83, all'epoca io ero un bambino ma credo che la situazione risentisse ancora abbastanza dell'atmosfera degli anni di piombo. Episodi come quelli di Valerio Verbano e Angelo Mancia risalgono ad appena tre anni prima.
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all'epoca .....
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new dada Saturday, Jan. 21, 2006 at 6:58 PM |
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All'epoca , anche un anno era un secolo, figuriamoci tre ...
E gia' le uccisioni di Verbano e di Mancia c'entravano poco con le "guerre di strada".
L'uccisione di Valerio, un compagno che si occupava - forse un po' troppo in solitario - di controinformazione, puzza tremendamente di "apparati dello stato"
Valerio era stato denunciato per una cazzatella di scuola e, dalla conseguente perquisizione in casa sua, fu sequestrato un voluminoso dossier, correlato da numerose fotografie, sui rapporti tra alcuni ambienti fascisti e personaggi di criminalita' mafiosa, a loro volta legati ad ambienti dei "servizi" e quel dossier fini' sul tavolo del giudice Mario Amato che indagava proprio su quegli intrecci ( che poi erano piu' o meno quelli legati all'uccisione del giornalista scandalistico Pecorelli e ad altri episodi di "terrorismo di stato")
Risultato, nel 1980 furono uccisi sia il giudice Amato che Valerio Verbano e anche il "dossier" scomparse misteriosamente dagli uffici di Piazzale Clodio.
E anche le modalita' "militari" e "mafiose" della uccisione di Valerio fanno pensare male e del resto i numerosi pentiti dei Nar e lo stesso Giusva Fioravanti che dei Nar era leader indiscusso hanno dichiarato che, nonostante la rivendicazione Nar, LORO DI QUEL DELITTO NON HANNO MAI SAPUTO NIENTE.
E visto che hanno confessato molti altri omicidi, alcuni dei quali non venivano nemmeno considerati "politici" e quindi nessuno glieli contestava, e' assai probabile che abbiano detto la verita'.
Quindi, come vedi, un contesto ben lontano dalle "guerre di strada" e anche dal lottarmatismo propriamente detto.
L'uccisione di Mancia, rivendicata dalla Volante Rossa, va probabilmente inquadrata come una vendetta, stupida e sterile, per la morte di Valerio.
Mancia era effettivamente stato uno squadrista della peggiore specie nella zona di Piazza Bologna, aveva ridotto in fin di vita a botte un ragazzotto del Pci molti anni prima, pero' apparteneva alla generazione precedente e da tempo era fuori dei giochi "di quartiere" e anche da quelli del lottarmatismo di destra, facendo invece il fattorino per l' avvocato missino Marchio, consigliere comunale.
E comunque anche la sua uccisione nasceva da ambienti di gruppi lottarmatisti clandestini, sia pure di serie b, del tutto estranei a chi faceva ancora ostinatamente politica alla luce del sole.
Tutto cio' nel 1980, figuriamoci tre anni dopo quando avvenne l'episodio relativo a Di Nella.
Il quale Di Nella poi, pur abitando in zona, faceva politica nella sede missina di Via Sommacmpagna, vicino alla stazione Termini, ben distante dal quartiere Africano, dove era invece del tutto sconosciuto.
Quella sera, insieme soltanto ad una ragazza ( a dimostrazione di quanto i tempi fossero cambiati), attacchinava manifesti scritti a mano per l'esproprio di una villa della zona, manifesti che si caratterizzavano come "di destra" solo per il carattere gotico delle lettere scritte a mano.
Fu aggredito da due persone, uno dei quali lo colpi', non si è mai capito se con una sprangata o con un sasso alla testa,la sera si reco' regolarmente a casa e entro' in coma nel sonno per morire poi in ospedale il giorno successivo.
Insomma, oltre ad una notevole sfiga, non minore di quella di Cecchin, sicuramente un episodio avvenuto in un contesto casuale, involontario rispetto a velleita' omicide, e comunque assai distante dal clima degli anni settanta.
All'epoca ci fu pure chi arrivo' ad insinuare, avendo il Di Nella, contrariamente alla classica iconografia fascista, i capelli lunghissimi ed essendo i manifesti che attaccava non immediatamente riconducibili alla destra, addirittura una responsabilita' fascista nell'agguato.
Francamente, questa mi è sempre sembrata una cazzata pero' l' ipotesi della "coattata" non politica e comunque senza volonta' omicida mi e' sempre parsa invece piu' plausibile.
E comunque le indagini sulla estrema sinistra dei quartieri limitrofi non porto' mai a nessun risultato ed anche l' unico compagno arrestato alcuni anni dopo non fu poi riconosciuto dalla ragazza che era con Di Nella come uno degli aggressori, che erano, a dimostrazione comunque della casualita' dell'episodio, tutti e due a volto scoperto.
Poi, per carita', il fatto che possa avere influito il ricordo del clima del decennio precedente, non posso certo escluderlo completamente.
Ma certo erano anni assai diversi.
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x il fascio spaccone
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wentily Saturday, Jan. 21, 2006 at 7:33 PM |
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carissimo spaccone..
a parte il fatto che non ti ho mai visto, altrimenti me ne ricorderei di uno che va in giro con la maglietta zero zero alfa, il mio antifascismo militante e la politica di strada che io invoco, non sono la vostra squallida violenza fascista, basata sullo scontro fisico e sullo spaccare le teste, soprattutto se in maggioranza numerica, come nel vostro stile.. queste sono cose che fate voi.. i fascisti.. e io posso dire a testa alta di essere un antifascista, se accettassi le tue provocazioni sarei come te.. riguardo a quello che dici sia successo al ragazzo di cui parli, x favore non generalizzare, xkè queste non sono sicuramente cose nel mio stile.. queste sono cose nel vostro stile, visto che tempo fa scendendo di notte lungo una traversa della sedia del diavolo, essendo in 2 contro uno vi siete divertiti a fare gli omaccioni all'americana.. tu forse (ma ne dubito) non farai queste cose, ma i tuoi amici si.. e tu resta pure al bar haway, che con i prezzi che fa solo i figli di papà come te ci possono andare.. come vedi ti ho risposto.. buon sabato sera.. e ricordati piazzale loreto
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x new dada
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il realista Saturday, Jan. 21, 2006 at 7:50 PM |
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Grazie per l' "amarcord" storico. Io sono di Roma sud, all'Africano ci passo ogni tanto e le scritte sui muri mi sembrano più che altro ispirate a un filone commemorativo-reducistico. Certo lordume iconografico di stampo prettamente razzista e squadrista (vs. zecche, negri ed 'ebbrei') è più facile trovarlo nelle zone controllate dai fascisti dell'Appio Latino e di P.zza Bologna. Questi ultimi in particolare secondo me sono i più pericolosi, anche a causa dei loro rapporti con il mondo ultras.
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bo??
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io Saturday, Jan. 21, 2006 at 11:32 PM |
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ma se vedete tutti sti "fascisti" in giro, comè che alle elezioni non vanno mai oltre un misero 1,5 % se gli va di lusso??
o ve li sognate, o le elezioni sono truccate, o a loro non gliene frega un cazzo e non votano, cioè non portano acqua ai due coglioni berlusconi&fini.....
spiegatemi...
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porci
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ultimo di san basilio Sunday, Jan. 22, 2006 at 6:22 PM |
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era attivissimo a talenti e dintorni andando a levare i ragazzi dalle strade, dalle bische e da zone socialmente disastrate.. insomma levandoli alla delinquenza facile organizzandogli attività sportive escursioni ecc ecc per questo dava fastidio ai compagni.. per il suo impegno sociale!
ahaha sisi gli dava la robba da vendere
p.s. non sono un compagno. è un problema o si può parlare?
secondo me no perche sei una merda di provocatore
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x s basilio
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ancora Sunday, Jan. 22, 2006 at 7:51 PM |
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provocatore?!?! mi pare che finor'ora ho scritto tutto l'opposto!!! cercando di esortare tutti a non ripere l'assurdo errore degli anni 70 ecc ecc!!! il provocatore mi sembri tu visto quello che dici di mancia... lo conoscevi? ti ha spinto roba pure a te? perchè metti zizzania in un'ambiente già delicato di per se? sei una guardia?
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.....
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antifascista Sunday, Jan. 22, 2006 at 8:02 PM |
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Invece lasciatelo il commento sull'aggressione di ieri, esprime la mentalità fascista in modo molto più coerente di quello degli zeta zeta alfa che si presentava a Wently come un gentleman propenso agli scontri alla pari... Le aggressioni fasciste a Roma sono più frequenti dal 2005, erano diventate abbastanze sporadiche negli anni precedenti. C'è probabilmente un nesso con la sconfitta elettorale di rotolodecoppa storace nel 2005. Più che comandarsela, i fascisti sembrano reagire in modo scomposto e anche violento alla loro perdita di incisività politica anche a livello istituzionale.
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Internazionale?
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Suddelmondo Tuesday, Feb. 07, 2006 at 2:11 PM |
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E Roma sarebbe internazionale e meno provinciale di Venezia? Certo che voi romani siete comici, state in un paesone, dove non succede un cazzo se non comprato dal vostro sindaco coi soldi stornati dal bilancio statale, nulla di quanto prodotto a roma negli utlimi duemila anni è da imputare ad un romano, e state lì a farvi belli, a destra come a sinistra, a riesumare fantasmi letti (per quei pochissimi che l'hanno fatto) su libri di storia. Ma emigrate, fatevi un giro per il mondo, c'è ancora vita oltre il raccordo sapete? Questo stesso topic vi dipinge: ancora a ragionare di un quartiere, se bisogna conquistarlo al nemico fascista, se i morti di 30 anni fa non hanno insegnato niente...sguazzate nei vstri pesieri morti ma lasciate stare quei pochi italiani liberi che esistono. Città di merda...
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al leghista veneziano
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uno di roma Tuesday, Feb. 07, 2006 at 2:41 PM |
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Italiani liberi? Non sei patano? O ti riscopri italiano quando fa comodo? E comunque Roma purtroppo è tuttora decisamente più provinciale di Londra, Parigi e New York ma con Venezia il confronto non regge, caro mio, e lo sai anche tu, e non solo per le dimensioni. Città di merda te lo può risparmiare, è buffa tutta questa acredine di taluna gente del nord contro Roma, come manco tra coniugi dopo 30 anni di matrimonio. La gente straniera sa apprezzare virtù e limiti di questa città, voi leghisti invece non vi regolate proprio nei vostri giudizi. Impara l'educazione e valuta con minore superficialità le realtà diverse dalle tue.
PS: io ho viaggiato, caro leghista, tu sei mai stato più in là di Lignano Sabbiadoro o Vergate sul Membro?
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e poi...
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uno di Roma Tuesday, Feb. 07, 2006 at 2:48 PM |
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Basta poi co sta panzana dei soldi stornati dallo Stato a Roma. La capitale riceve in proporzione molti meno trasferimenti di Milano, per fare un esempio (se non lo sapessi, l'attuale coalizione di governo non ama molto la Roma veltroniana). Roma ha una crescita economica del 4,1% annuo, Milano -0,3% e Venezia ed il nord-est stagnano. La crescita romana non dipende dalle pubbliche amministrazioni, caro mio (c'è il blocco del turn-over e non tale settore non da per nulla lavoro a quelli under 40) dipende semmai dal turismo, dal terziario avanzato e dallo spettacolo. Documentati prima di ripetere gli stessi clichès antiromani di quelli che vanno in giro con corna ed armature a Pontida.
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Belle balle
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Venessian Tuesday, Feb. 07, 2006 at 10:00 PM |
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Primo,io non sono leghista,ma il fatto che un romano si senta in diritto di sfottere qualcuno perche ha fatto notare che sarebbe opportuno scrivere in italiano anzichè in dialetto romanesco,mi fa girare i coglioni.Secondo,il Veneto è la prima regione in Italia per il turismo (dati ISTAT di pochi giorni fa),terzo, fino al 2002 il nordest esportava piu del portogallo ed è tuttora il territorio con il più alto tasso di imprese procapite in Europa.Attualmente l'economia ristagna,è vero,ma ne usciremo.In 50 anni noi veneti abbiamo portato una delle regioni più povere e arretrate d'Italia ad essere il fiore all'occhiello di un Paese che ci tratta come dei polentoni ignoranti.Voialtri romani(e non i meridionali) siete pieni di boria,e basta accendere la Tv per sentire solo "ahò, anvedi,ammazza.."ecc.Per cui siamo tra italiani,parlate italiano.Viva Venessia,perla del mediterraneo!!
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x il veneziano
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uno di roma Tuesday, Feb. 07, 2006 at 10:22 PM |
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Primo io sono sì romano, ma da un ramo di famiglia derivo direttamente dalle tue parti. Perchè vedi, anche se tu lo dimentichi, ben pochi di quelli che abitano qui possono vantare una limpieza de sangre. Viva la mescolanza e il multiculturalismo. Secondo, non sopporto però la boria di molti (non tutti)degli attuali abitanti del nord-est, la pretesa (infondata) che siate voi mantenere il resto degli italiani, la colpevole omissione del duro (e onorevole) passato di povertà ed emigrazione dei veneti, la xenofobia dei Gentilini e l'etnocentrismo purtroppo diffuso dalle vostre parti. Il discorso sul dialetto è sciocco, è una ricchezza e comunque il romano è intellegibile a tutti e sai bene che se c'è un popolo che (rispettabilmente) usa il dialetto in tutti i gangli della comunicazione sociale sono proprio i veneti. Per farti capire meglio cosa ne penso, ti segnalo le valutazioni della "Stanza di Montanelli".
Dal Corriere della Sera del 7/1/2001
Domenica, 7 Gennaio 2001 L'orgoglio di essere italiani
Caro Montanelli, Ho 22 anni e vivo in Veneto. Voglio chiederle, visto che di storia se ne intende, di spiegarmi per quale ragione è così terribile parlare di secessione (non violenta, è ovvio). Gli italiani, secondo me, non esistono come popolo e l’Unità è stata solo una guerra di conquista. Quel che è capitato dopo l’esasperato nazionalismo fascista ha solo causato grandi sofferenze, perché si è voluto unire con la forza popolazioni diverse e cancellare culture locali preziose, al Nord e al Sud. E, perché in uno Stato che dovrebbe essere democratico chi la pensa come me si sente accusato, quando va bene, e tacciato di razzismo?
Daniele Bergamin, dbergamin2...@yahoo.it
-------------------------------------------------------------------------------- Caro Daniele, Tu credi che le differenze etniche che dividono le altre Nazioni europee siano meno profonde di quelle che dividono l’Italia? Una volta che mi azzardai a parlargli d’Europa, che lui vedeva come il fumo negli occhi, il Generale De Gaulle mi disse: «Per fare la Francia ci sono voluti settanta Re e sette secoli di sangue. E lei vorrebbe che ora si contentasse di diventare una provincia d’Europa?» Leggi la Storia, ragazzo mio, e ti accorgerai che tutte le Nazioni sono nel loro interno frutto di guerre di conquista da parte della componente più forte, o più spietata. La Germania fu unificata da un Re che vinse sette guerre a furia di tradire i suoi alleati. In Russia la minoranza slava s’impose sulle altre etnìe grazie a Ivan il Terribile e a Pietro il Grande, due pesi massimi della violenza. In Inghilterra gli scozzesi si considerano Paese a sè (ma abbastanza intelligente da capire che senza quello di Londra non sarebbero nulla né l’uno né l’altro). Gli Stati Uniti nacquero sulle macerie e i cadaveri di una guerra fratricida spaventosa, di fronte alla quale quelle per l’unità nazionale italiana sembrano minuetti. E tu, veneto, cosa credi che fosse Venezia prima di diventare una città italiana? Non tirarmi fuori la Serenissima, morta di morte naturale, cioè di decadenza, già da oltre un secolo. Dimmi cosa diventò nel vasto e multietnico organismo dell’Impero asburgico, se non una città di provincia periferica bene amministrata come tutte le province asburgiche, ma nulla di più, costretta a imparare il tedesco per farsi capire dai poteri centrali. Cosa produceva, che ricordasse la sua passata identità e grandezza, la Venezia di quei tempi? La lingua di Casanova era il francese, quella di Goldoni nasce dal dialetto. Stammi bene a sentire, ragazzo mio, visto che solleciti la mia opinione. A me l’Italia attuale non piace affatto. Non ha una coscienza morale. Non ha una coscienza civile. È un Paese di mafie. Lo è perfino la sua cultura, incapace di comunicare alcunché a coloro che più ne avrebbero bisogno, e di uscire dai suoi circuiti chiusi come cosche. È un Paese corrotto, e non soltanto nelle sue alte sfere che riproducono anche quelle basse; un Paese fazioso, insieme timorato e miscredente, un Paese in cui ognuno è inteso soltanto al suo «particulare» come la chiamava il Guicciardini. Ma quando raffronto questa che abbiamo sotto gli occhi all’Italia apolide del Sei e Settecento, semplice «espressione geografica», come spregiosamente ma giustamente la chiamava Metternich, l’Italia servile e ruffiana di «Francia o Spagna - basta che se magna», compreso, caro ragazzo, il tuo Veneto; mi sento quasi orgoglioso di essere nato nell’Italia post-unitaria, pur oberata di tutti i difetti di cui sopra, e che confermo. Ho molto amato, e seguito ad amare, il Veneto. Lo considero uno dei due grandi (l’altro è la Toscana) depositi delle nostre glorie culturali. Una buona decina di anni fa feci sul mio Giornale una veemente polemica per strappare questa città unica al mondo alla insipienza amministrativa romana, ma anche veneziana, e porla sotto la diretta sovranità dell’Onu. Qualche eco la suscitai in sede comunitaria; i veneziani non se ne accorsero nemmeno. Ora volete andarvene, voi veneti, dall’Italia? Andatevene. Andatevene coi vostri Bossi a fare lega magari con la Slovenia e la Slovacchia. Noialtri (non so quanti siamo) restiamo, bestemmiando contro l’Italia, italiani.
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Risposta al romano
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Venessian Tuesday, Feb. 07, 2006 at 11:49 PM |
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Nessuno in Veneto rinnega la passata povertà,anzi ne siamo fieri.Se leggi il mio precedente post: ("In 50 anni noi veneti abbiamo portato una delle regioni più povere e arretrate d'Italia ad essere il fiore all'occhiello di un Paese..") te ne renderai conto.Io non voglio la secessione e neppure la stragrande maggioranza dei veneti;noi siamo e ci sentiamo prima di tutto italiani.Dico solo che un cittadino di Roma non puo permettersi di fare lo sborone solo perche residente nell'Urbe.Venezia,Verona,Padova... hanno una storia antica e gloriosa e sono città uniche al mondo.Per quanto ne so io il Veneto è la sola regione italiana che ha 3 città(Venezia,Vicenza e Verona) inserite nel patrimonio internazionale dell'umanità dall'UNESCO...per cui figheggiare xke "io so'de Roma"....beh..xe proprio da mona!
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Risposta al romano
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Venessian Tuesday, Feb. 07, 2006 at 11:52 PM |
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Nessuno in Veneto rinnega la passata povertà,anzi ne siamo fieri.Se leggi il mio precedente post: ("In 50 anni noi veneti abbiamo portato una delle regioni più povere e arretrate d'Italia ad essere il fiore all'occhiello di un Paese..") te ne renderai conto.Io non voglio la secessione e neppure la stragrande maggioranza dei veneti;noi siamo e ci sentiamo prima di tutto italiani.Dico solo che un cittadino di Roma non puo permettersi di fare lo sborone solo perche residente nell'Urbe.Venezia,Verona,Padova... hanno una storia antica e gloriosa e sono città uniche al mondo.Per quanto ne so io il Veneto è la sola regione italiana che ha 3 città(Venezia,Vicenza e Verona) inserite nel patrimonio internazionale dell'umanità dall'UNESCO...per cui figheggiare xke "io so'de Roma"....beh..xe proprio da mona!
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Risposta Trieste
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Peter Wednesday, Feb. 08, 2006 at 8:45 PM |
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Anche io abito qui e ti diro a me sembra uno dei quartiri piu vivibili e mglio tenuti dell'intera citta di roma nonostante il nostro sindaco sia veltroni, corso trieste è tenuto perfettamente i palazzi sono stati ristrutturati, di svastiche come dici te ce ne sono bene poche e tutte legate a fenomeni di ultras di calcio...nn so su cosa tu ti possa lamentare vivendo in questo meraviglioso quartiere
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Roma internescional
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Suddelmondo Friday, Feb. 10, 2006 at 10:20 AM |
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I tassi di crescita che citavi soo da imputare al terziario avanzato e ad alcuni rami palesemente secchi e deviati come l'immobiliarsimo. Secchi e deviati perchè perpetuati da una bolla che sta stornando e prosciugando i risparmi degli italiani. Il terziario avanzato è soltanto il prolungamento della vocazione burocratica di Roma. In forma privata, certo, ma in regime di sussistenza dagli Enti istituzionali, ovvero, ancora e sempre, dei contribuenti. C'è stato un momento felice in Italia, di innovazione, freschezza di idee, competizione, dinamismo culturale...e non è stato a Roma. La mole di spettacoli che il vostro sindaco compra coi nostri soldi in giro per il mondo, non mette radici, non ha seguito. Oltre al fatto che, quanto gira, per chiunque abbia messo il naso fuori, è vecchio di 15 ani se va bene. E, tornando IT, questa discussione sulle beghe di quartiere, è la conferma che Roma è uno stagno. Tranne che per voi che la chiamate "capitale", quando nessuno, in Italia, da Nord a Sud, la considera tale; tranne che per voi, che vi sentite il sale della terra e non v'accorgete che vivete in mezzo a ruderi...avevano ragione Ariosto, Montaigne, Leopardi che, riconoscerete, hanno uno spessore maggiore di calderoli... Un saluto, internazionali a la matriciana...
E, tanto per informazione: non sono padano, non sono un ragazzino, non sono fassssista e mia sorella, qualora sentiste il bisogno di tirarla in causa, si chiama Carla...
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x il signore del sud del mondo
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uno di roma Friday, Feb. 10, 2006 at 10:51 AM |
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Uh, che palle. A sud del mondo, sei una persona diversa da Venessian, spero, con cui avevo appena finito conciliantemente de litigà? E comunque non tiro mai in ballo sorelle e affini, cosa che lascio volentieri a fascisti e trolloni. Ti ho detto che i trasferimenti che riceve Roma sono proporzionalmente inferiori a quelli delle principali città italiane. La bolla speculativa prodotta nell'immobiliare dalle iniziative di quel "geniaccio" del padano Tremonti non è stata concepita tanto a favore dei palazzinari romani (Mezzaroma, Caltagirone), quanto di certa finanza parassitaria che alberga un po' più a nord ovest. Vero è che da qualche anno il costo di case e affitti è divenuto nella capitale insopportabilmente alto. La tua descrizione delle origini "parassitarie" della crescita economica di Roma è in larga parte fuorviante, legata a un clichè del passato, ma non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentire. Si è creata semmai una sinergia positiva tra amministrazione comunale-provinciale-dal 2005 regionale, ma al governo nazionale berlusco-legaiolo la nostra crescita non deve praticamente nulla. Non citare Montaigne a sproposito che un mio autore cult. Quanto all'internazionalità, qui c'è sempre l'opportunità di poter fare una capatina alle varie Accademie e Istituti di Cultura Stranieri per fare un esempio. Oppure andare in giro per l'Esquilino alla casbah del mercato o fare una visita al tempio buddista cinese di recente inaugurazione. Oppure andare all'Auditorium ad ascoltare a 5 euro quel matto di David Lynch o per sentire della musica internazionale di ottimo livello. Non abbastanza per reggere il confronto con la triade New York-Londra-Parigi, forse, ma dimmi tu una città italiana che offra altrettanto in questi termini.
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Auditorium e dintorni
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Suddelemondo Friday, Feb. 10, 2006 at 6:51 PM |
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Amico caro, lo vedi che mi porti clichè su clichè? Andiamo con ordine: Roma è la seconda città in Europa, dopo Londra, per compravendite e affitti di case. Chi è che s'arricchisce? Gli orrendi Padani? Tremonti? E' una situazione nazionale, parte del sud escluso, ma a Roma si verifica in misura preoccupante ed ad arricchirsi sono gli Immbiliaristi vecchi, da te citati, e nuovi, da Ricucci a salire. Questo per ribadire definire un'economia basata non su prodotti, idee e progetti, ma su leggine e controlli di cda societari e bancari. Il tesrizario avanzato: societa di consulenza agli enti istituzionali, d'ingegneria, di urbanistica, di finanza. Tutto quanto è un di più rispetto ad una produzione "normale", senza pareri e controparei, studi di fattibilità, analisi, ecc. Intendiamoci, sono soldi in tutt'e due i casi, ma sono soldi che non ne portano molti altri e sono bastai su meccanismi economici parassitarii, a mio parere... Mi dici di piazza Vittorio. Il sud d'Italia, per fare un es., è stracolmo di esempi intergrativi molto più ampi e ben riusciti. Così come il Nord. Moschee, magari non costruite dagli architetti amici di Veltroni, ma fatte da muslumani con soldi propri ci sono in tutta Italia; Pratiche religiose e luoghi di culto diffusi non per una politica cittadina ispirata dal vaticano, ma per necessità reale; politche di integrazione, ancora una volta, fondata sull'esborso di denaro pubblico, filtrato da migliaia si micro società (piccoli cortigiani crescono). Politica culturale? Anche qua, milioni impiegati in teatri a perdita costante, il cui esempio più vistoso è, appunto, l'Auditorium. Mi dici di Lynch? Se ti dicessi che lo vidi a Parigi 12 anni fa? Gratis? Per non parlare degli oltre mille cinema parigini dove vei cinema di tutto il mondo e non i tanto cari vanzina e st'italietta all'amatriciana. I concerti di elettronica, vecchi e sentiti; con l'esempio più clamoroso di Aphex Twin...a 15 anni dal suo successo. Anche lui, visto tanti anni fa. I concerti di classica? Molto belli ma...a che prezzo? E, soprattutto, con chi ne parli? Con i nipotini di Abbado piazzati a gestire trasmissioni e management varii? Siete una città di cortigiani, con poche idee e accessi iper controllati al mercato del lavoro intellettuale e cultural. Le industrie del polo tiburtino? Tutte ex statali adesso in golden share col ministero, con attacchi da tutto il mondo per violazione delle regole sulla concorrenza. E tutte in difficoltà costante, senza i fondi governativi. Hai sentito parlare di un prodotto importante uscito fuori da una di ueste fabbriche? No, non ce ne sono. Dalla tua triade Londra, NY, Parigi, io direi di aggiungere anche Berlino, Madrid, Bruxelles, Barcellona, Amsterdam, Stoccolma, Manchester, Dublino...hai mai vissuto, lavorato in una di queste città? Da tutto questo discorso immagino si capisca che la mia è più incazzatura ce volgia di ferire il vostro orgoglio cittadino. E' un discorso superficiale ma estendibile a tuuta Italia, ed è un peccato. Predno Roma ad esempio perchè nella tua città si sono verificati in maniera esmeplare le derive nefaste nazionali. Montaigne, Leopardi e Arioto, per spiegarmi, scrissero tutti di Roma come un mucchio di macerie....e fatte le debite prporzioni col periodo diverso in cui scrivevano... Ciao
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x suddelmondo
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uno di roma Friday, Feb. 10, 2006 at 7:42 PM |
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La tua è finalmente una replica convincente e ben argomentata. Sai, mi da fastidio istintivamente qualsiasi cosa che possa ricordare "mai mulààà...tegn dur...pataniaaa libera..." e dopo 4 anni di governo con la lega sono diventato quasi sciovinista. Vero è che, se non poni la questione non in termini di meschinelle rivalità interregionali ma in un discorso di respiro europeo, questo è un Paese per certi aspetti moolto provinciale, arretrato. E la stessa Roma in alcune aree e in alcune situazioni è un vero e proprio pianerottolo che effettivamente ricorda ben poco alcune delle città da te citate. La mia polemica non è quindi sulle altre città europee. In fin dei conti condivido - sorpresa - condivido tutto il discorso che dici, con qualche riserva sulle migliori politiche di integrazione di altre città italiane rispetto a Roma (cfr. Piazza Vittorio): convincente se il raffronto è con buona parte dell'Emilia, Toscana; meno se ti riferisci a Milano o Napoli. PS: Non so se Portoghesi sia un amico di Veltroni, la costruzione della moschea di Monte Antenne è comunque un fatto anteriore all'era Veltroni.
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ROMA BRUCIA ANCORA!
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S*H Thursday, Feb. 16, 2006 at 6:29 PM |
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RONDE SU RONDE SU RONDE SU RONDE... COME LORO VENGONO FINO AI CONFINI DI S.L.( ANCHE SE PER QUALCHE DECINA DI SECONDI) LASCIANDO MESSAGGI E "MINACCE" PER QUELLI CHE ANCORA JE MENANO. SVEJA,ROMA,SVEJA, BASTA LITIGA' TRA DE NOI PER LE CAZZATE, SOLO UNA BANDIERA,ANTIFASCISMO MILITANTE.
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boria padan"i"a
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Alba Saturday, Feb. 18, 2006 at 12:27 AM |
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Spiace davvero constatare il livello di boria raggiungibile dal padano medio daziario
1 l'auditorium si è ampliamente ripagato, autosostenuto, intendo, senza sovvenzioni, il suo funzionamento e il suo successo è dovuto tutto a un pubblico, quello romano, che a molti conviene vedere comne caciarone e superficiale, invece vero intenditore assetato di cultura. 2La percentuale di laureati a Roma supera di gran lunga quella di ogni altra dotta città italiana. 3 La spesa per il cinema in città è doppia rispetto alla seconda città in assoluto 3 Una attuale ricerca, di un istituto milanese, corona Roma, come la città più creativa d'Italia. 4 dio bono tutta sta boriosa invidia contro Veltroni, inernazionalmente riconosciuto, la rinascita economica è culturale di Roma degli ultimi anni, campeggia sulle stampe di riviste francesi e inglesi che strizzano l'occhio e prendono a esempio le politiche lungimiranti della città eterna. Se altri c'hanno er mutanda albertini e polenta galan, non ne hanno colpa i romani. 5 I teatri a Roma sono sempre pieni, se non ti basta, esempio unico in Italia, sono stati aperti due teatri nelle periferie più estreme: Ostia e Tor Bella Monaca, non ho detto via Condotti e piazza duomo, chiaro??? 6 Roma si sta costuendo da sola il polo tecnologico, perchè i governi sostengono sempre e solo la stagnante industria del nord, a scapito del resto del paese, per fare contenti i vari mafiosi dall'accento non siculo, travestiti da imprenditori. 7 la milano da bere è morta 20 anni fa, adesso elemosina e ottiene tratte aeree dall'alitalia legaiola, in compenso malpensa è stato un flop economico e ambientale, aveva più passeggeri 5 anni fa, Fiumicino con 10% di passeggeri in più ogni anno si deve far coprire da altre compagnie. Robba che un turista per arrivare a Roma deve fare scalo in palude, ma che cazzo di nazione è? 8 l'80% dell'industria aereospaziale si trova nell'area romana, ma il nano su pressioni legaiole, regala l'agenzia spaziale a Monaco, per dare quella alimentare a Parma
ecc. ecc. ecc.
W l'Italia +padana -padania
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Giulietta e Romeo
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Shakespeare Monday, Feb. 20, 2006 at 3:03 PM |
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Due casate, di pari nobiltà, nella bella Verona per antico rancore ora prorompono a nuove risse, da cui mani fraterne escono immonde di fraterna sangue. Per i lombi fatali di quei due, nemici a morte, discende una coppia di amanti generati sotto cattiva stella, che tra molte disavventure e casi miserandi si portano sottoterra con sè, venuti a morte, l'odio funesto delle due famiglie. La vicenda terribile del loro amore marcato di morte, e il tenace rancore dei lor parenti, che nulla estingue prima della fine di questi figli,sarà materia di un paio d'ore del nostro armeggiare, oggi, su queste scene: e se vorrete voi prestare attento orecchio, noi potremmo ingegnarci a rimediare, col nostro zelo alle manchevolezze. Romeo e Giulietta
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