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LOMELLINA: presto una nuova autostrada
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Indymedia Lomellina Friday, Feb. 10, 2006 at 11:51 PM |
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indylom@libero.it |
La Vercelli-Mortara-Broni è una bretella di 65 km fortemente voluta da provincia e unione industriali di Pavia. A chi gioverà? Non certo a fauna e flora, ben poco ai residenti, molto alle tasche di chi la vuole: i difetti di un progetto inutile.
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Nell’estate del 2005, contemporaneamente all’annuncio della mancata destinazione di fondi utili al raddoppio della importante quanto trascurata linea ferroviaria Milano-Mortara, il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni dichiarava aperte le fasi preliminari per l’inserimento di una nuova opera viabilistica nel piano regionale di sviluppo. La Vercelli-Mortara-Broni, un’autostrada fortemente voluta da Provincia di Pavia e Unione Industriali di Pavia (che hanno commissionato lo studio di fattibilità), e ad un passo dal progetto esecutivo (cioè a due passi dall’apertura dei cantieri) pare risponda a una voglia di asfalto a cui si sono presto uniti tutti i comuni della zona senza che si levassero proteste o sollevassero almeno dei dubbi. Anche questa volta non hanno idee nuove: “occasione di sviluppo economico” e “snellimento del traffico locale” sono le sole giustificazioni che hanno saputo dare alla loro volontà di costruire, spianare e inquinare; come se non stessero manipolando la realtà così come esiste ma giocando a qualcosa di simile a Simcity. Il progetto definitivo già entrato nel piano delle opere pubbliche prevede qualche milione di metri cubi di cemento che, se è sicuro che porteranno qualche vantaggio, è certo che procureranno a questo territorio già sufficientemente martoriato i seguenti, gravi problemi: la Lomellina risulterà tagliata in due proprio in corrispondenza della “fascia delle garzaie”: una fila di piccole oasi naturali risparmiate all’agricoltura intensiva in cui puù riprodursi la garzetta o airone bianco. Quelle maggiormente danneggiate saranno la garzaia di cascina Isola (Langosco) e quella di cascina Verminesca (Sant’Angelo Lomellina). Secondo i primi studi progettuali l’autostrada, arrivando da Stroppiana (VC) scavalcherebbe letteralmente alcuni insediamenti umani come i paesini di Caresana (VC), Langosco, Celpenchio (Cozzo) e Olevano. Sfiorerà inoltre altre località come Cergnago e Alagna. Dove non ci sono case o riserve c’è campagna coltivata a risaia, che notoriamente necessita di crescere nell’acqua e quindi su di un terreno pianeggiante. E se il riso ha sfruttato la piattezza morfologica di questa terra per crescere rigoglioso, così politici e ingegneri civili trovano evidentemente facile tracciare linee rette dove non ci sono montagne ad intralciare il percorso, forse dimenticando che l’ambiente qui è un reticolo fitto di fiumi, canali di irrigazione, strade e campi dove tra l’altro, otre alle garzette (airone bianco) sopravvivono specie protette come l’airone cinerino. I costi ambientali secondo la Provincia, che comunque promette rigorosi studi di impatto, sono spendibili se rivolti allo “snellimento del traffico” senza contare peraltro che in un territorio a prevalenza agricola e poco popolato davvero di traffico ce n’è molto poco, se si escludono – e solo in determinati orari – la statale 494 Alessandria-Mortara-Milano e quella dei Cairoli Mortara-Pavia. Sessantacinque chilometri di cemento e asfalto per portare auto e camion a spasso sulla direttrice Barcellona-Kiev con un nuovo tracciato che permette di risparmiare “ben” una dozzina di kilometri, andando per esempio da Aosta all’Emilia, tagliando fuori il nodo milanese e che forse porterà più facilmente le merci all’interporto previsto a Mortara (un progetto esistente da prima di quello dell’autostrada, senza la quale sarebbe stato – una volta costruito – una specie di cattedrale nel deserto). Invece di implementare il trasporto su rotaia, i politici locali vogliono buttare (sulla testa di chi ci vive) 810 milioni di euro in cemento (e almeno altrettanti per rimborsare i proprietari espropriati) togliendo alla collettività un’altra fetta di natura in cambio di “sviluppo”. Per ora gli unici ad aver mosso più che semplici perplessità sulla realizzazione dell’autostrada sono i Verdi di Vigevano, che hanno realizzato un documento ricco di prospetti cartografici e intendono discuterlo nell’ambito politico. E la gente? Non sa, non si preoccupa, delega. O gioisce al pensiero di un’autostrada lomellina, la “loro” autostrada: non riflettendo sul fatto che sarà anche su di loro che ricadranno i costi dell’opera – prima di tutto quelli ambientali – ma anche quelli economici. Infatti ci sono grosse probabilità (ma attenzione: nessuna voce ufficiale!) che ad aggiudicarsi gli appalti sarà la ImpreGilo, una società pubblico/privata messa su dallo stesso Formigoni (e plurindagata ai tempi di Tangentopoli) destinata alle grandi opere pubbliche pagate con soldi altrettanto pubblici. Indymedia Lomellina (alla stesura dell'articolo ha collaborato Giovanni Molina dei Verdi di Vigevano)
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autostrada x vercelli
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giuseppe Monday, Feb. 13, 2006 at 2:18 PM |
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>passo spesso da quelle parti in macchina e vi posso assicurare che non c'è nessun bisogno di un'autostrada.
io invece ci abito a mortara, e confermo che il traffico x vercelli è inesistente. la strada fino a robbio è +usata semmai come pista ciclabile. sarebbe interessante contattare Giovanni Molina dei Verdi di Vigevano x organizzare qlche forma di protesta tipo anti-tav.
>Però certo che se le infermiere di Mortara lavorano a Vigevano e quelle di Vigevano a Mortara e così via, ne dovranno costuire tre di autostrade. Possibile che non si possa vietare di lavorare a più di 1 km da casa?
sarà la prox proposta di legge di berlusconi;; ..io veramente vorrei un'autostrada anche x andare in stazione e al supermercato!! o meglio ancora uno svincolo x il futuro ponte sopraelevato che permetterà al traffico Kiev - Hong Kong - Barcellona - Tokyo (in qst'ordine, senza tener conto della posizione geografica) di passare finalmente da Mortara.. e mi raccomando, il ponte dev'essere panoramico!
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no dell'Europa ai finanziamenti
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indylom Wednesday, Apr. 05, 2006 at 5:46 PM |
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volevano farla passare per un pezzo della "barcellona kiev" ma l'Europa nega i finanziamenti dicendo semplicemente: la barcellona kiev è molto più a nord (non fate i furbi)
qui sotto il link ad un atto del senato del 22 aprile 2004 (è un po' vecchia ma l'ho scoperta solo ora...)
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novità 28 aprile 06
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indylom Monday, May. 01, 2006 at 2:08 PM |
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Aimè i passi sono lunghi e suonano lugubri... )-:
> dalla Provincia Pavese venerdì 28 aprile > > Broni-Mortara, vince la Satap > > La società si aggiudica la corsa per il progetto preliminare Scalzata > la spagnola Cintra-Merloni. A ottobre la prossima gara > > > > Associazione d´impresa con la Serravalle L´appalto ha un valore di 970 > milioni > PAVIA. Manca solo il "timbro" dell´ufficialità, ma la scelta del > promotore del progetto per la Broni-Mortara è compiuta. Ad > aggiudicarsi la gara è stata la Serravalle per il gruppo Gavio Satap, > a cui spetterà il compito di redigere uno dei progetti più importanti > degli ultimi tempi in provincia di Pavia. Un progetto che prevede > lavori per circa 970 milioni di euro, e che contribuirà a dare un > volto nuovo al sistema viabilistico del territorio. Le promesse di una > decisione veloce, che significa un´accellerazione dell´intero iter, > sono state mantenute. Toccherà ora alla promotrice del bando, la > "Infrastrutture lombarde Spa", ufficializzare il risultato. Alla > vincitrice, invece, l´obbligo di partecipare alla gara per la > concessione dei lavori a ottobre. > La società Serravalle-Satap batte quindi la spagnola Cintra-Merloni, > la stessa che aveva invece ottenuto il conferimento del progetto per > l´autostrada regionale Cremona-Mantova. Determinante, per quella > aggiudicazione, la concessione di un anno di risparmio sui tempi e il > ricorso a un project cosiddetto "puro", cioè senza necessità di > attingere a fondi pubblici. In campo sarebbero entrate, in altre > parole, solo risorse private. E, anche se non sono ancora noti i > parametri che hanno contribuito alla vittoria della società italiana, > appare chiaro che anche in questo caso il fattore economico, insieme > all´affidabilità dell´impresa, potrebbe essere stato determinante. A > questo bisogna aggiungere la questione dei tempi di realizzazione, > come era già accaduto per la società spagnola, e dei pedaggi. > Dopo aver quindi portato a casa un primo importante risultato, un > altro tassello all´iter procedurale si aggiungerà a ottobre, quando la > serravalle-Gavio Satap avrà l´obbligo di presentarsi alla gara per la > concessione dei lavori. Se nessun´altro dovesse essere presente, il > progetto verrà assegnato automaticamente all´unica partecipante. > Questo non chiuderà tuttavia la possibilità da parte dei soggetti > interessati di rivedere alcuni passaggi, o avanzare critiche. La > stessa conferenza di servizi sarà una sede opportuna per arrivare a > tessere le valutazioni necessarie attorno al progetto. La velocità > della procedura consente comunque di recuperare i ritardi accumulati > nel corso di questi mesi, determinati dall´iniziale assenza di > interlocutori per la presentazione di offerte. L´iter aveva quindi > portato alla costituzione di un comitato promotore, e questo aveva > inevitabilmente allungato i tempi, pur assicurando un grado di > consenso territoriale utile alla prosecuzione del progetto. Sono > rimaste invece, lungo tutto il percorso, le perplessità di > Legambiente, in primo luogo sul fronte dei costi, ma senza tralasciare > i dubbi sui tempi. I 970 milioni di euro serviranno a coprire solo la > realizzazione della prima tranche, tra Broni e lo svincolo della A7. > Per questo primo tratto i tempi parlano di una concretizzazione entro > il 2013. La seconda fase prevede invece un collegamento dalla A7 a > Mortara sud, da dove poi è pensabile un ulteriore collegamento verso > la A2. > Dopo la scelta del promotore, che avrà il compito di sviluppare il > progetto preliminare, seguiranno altri passaggi: verrà bandita la gara > per la ricerca del concessionario (i cui risultati saranno resi noti a > ottobre) e si passerà quindi al progetto definitivo. Di non minore > importanza la valutazione dell´impatto ambientale, passaggio obbligato > per arrivare al progetto esecutivo ed infine, nel gennaio 2009, > all´attuazione del piano per l´esproprio delle aree. (m. fio.) > >
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