Il centrosinistra calabrese d'acordo su Europaradiso. CORRETE A VOTARE .
QUANLCUNO HA ANCORA DUBBI SU QUANTO STA SUCCEDENDO IN CALABRIA RIGUARDO AD EUROPARADISO ? Ma chi bisogna far intervenire per bloccare questa nuova follia ? Leggete qui :
GAZZETTA DEL SUD DEL 31 MARZO 2006-03-31 In Confindustria il vicepresidente Adamo e gli assessori Tommasi e Donnici si dicono convinti di poter coniugare sviluppo e ambiente EUROPARADISO : IL PROGETTO PUO’ ESSERE APPROVATO Di Virgilio Squillace CROTONE -- Chi ha detto che la Regione è contro Europaradiso? Già il presidente Loiero, esattamente un mese fa, aveva chiarito che sul colossale investimento turistico israeliano (10 miliardi di euro) nessuno in Calabria, ragionevolmente, avrebbe potuto dire di no a cuor leggero. Ma ieri mattina, nei corso di un incontro in Confindustria, mezza giunta regionale si è espressa con chiarezza sul progetto, in verità talvolta un pò banalizzato dall’uso elettoralistico e di parte fattone da alcune parti politiche. il vicepresidente Nicola Adamo, l’assessore all’ambiente Diego Tommasi, e l’assessore al turismo Beniamino Donnici hanno spiegato a chiare lettere che da parte della Regione non c’è mai stato un atteggiamento ostile nei confronti di Europaradiso e che gli stessi vincoli ambientali posti sulla foce del Neto non dovranno essere necessariamente ostativi per la realizzazione delle opere progettate. Nicola Adamo ha sgombrato il campo dagli equivoci. «Facciamo una conferenza dei servizi - il vicepresidente ha risposto ad Enrico Romanò, che chiedeva notizie essendo formalmente incaricato della società israeliana — organizziamo subito una riunione, con gli imprenditori e con le parti sociali: stiliamo un protocollo, decidiamo». Adamo -ha insistito: «Se si fa di mattina, sono disponibile ad un incontro anche prima del 9 aprile». Il vicepresidente ha puntualizzato: «La Regione non è contro. Quel progetto può essere valutato ed approvato in sede di valutazione ambientale, anche in presenza di quel vincolo che chiede ecocompatibiità. Non è preclusivo». Diego Tommasi, assessore all’ambiente, si è espresso in maniera didascalica: «Non c’è un diniego. Non si può dire no a tutto. Bisogna pèrò che ci siano degli interventi mirati, collegando sviluppo e ambiente». L’assessore ha aggiunto: «Se dobbiamo fare sviluppo concertato, non possiamo essere integralisti, nemmeno dal punto di vista ambientalista. Qui si tratta di amministrare. Se ci sono parti che non vanno, si chiamano i progettisti e si modifica». Ecco di che si parla, di progetto Europaradlso, redatto dalla società israeliana Madpit, prevede la realizzazione di una città delle vacanze alle porte di Crotone, lungo la costa a nord dell’area urbana, fino alla foce del Neto. L’investimento complessivo annunciato enorme: 10 miliardi di euro, per costruire su un’area di 1.200 ettari alberghi, strutture balneari, sportive e per il tempo libero, linee di comunicazione e collegamento veloce con ‘aeroporto ed il porto. Più preciso è il progetto per il primo stralcio di lavori, presentato in Comune lo scorso 21 settembre. Con un investimento di 2 miliardi, il primo stralcio riguarderà 140 ettari (sui quali il Piano regolatore vigente prevede 1.222.000 metri cubi edificabii). Il progetto del primo stralcio è per 550.000 metri cubi di costruzioni, di cui 55.000 destinati a strutture commerciali e 500 mila per strutture alberghiere. Si tratta dei primi 6 alberghi per complessive 9000 camere. E’ stato previsto che per tre anni lavoreranno ai cantieri 4000 addetti. Da Settembre è tutto fermo. C’è chi dice (da centro- destra) che a bloccare tutto èla Regione con I’imposizione dl vincoli (“Zps’ ,“Iba”) alla foce del Neto e chi (da centrosinistra) sostiene che tutto s’è impantanato perché il Comune dl Crotone essendo sostanzialmente in crisi non sarebbe in grado di decidere nulla. Ieri mattina l’incontro di Confmdustria su “Ambiente, turismo e Internazionalizzazione” è stato l’occasione per chiarire un po’ di cose. Sollecitati dalle domande il presidente degli Industriali Crotonesi Raffaele Vrenna e del presidente della Camera di commercio Luigi Siciliani, interpellati dal rappresentante di Europaradiso Enrico Romanò, gli amministratori regionali hanno avuto anche modo dl ascoltare ill presidente della Provincia Sergio Iritale lche spiegava: «Su Europaradiso finora si è fatto solo baccano. Tutto si è fermato perchè come sempre ultimamente, è mancato il Comune . Credo che ciò abbia anche frenato gli imprenditori israeliani» Inoltre ha poi osservato: «Su un’iniziativa così seria non bisogna fare demagogia. Noi stiamo dialogando. Abbiamo chiesto -al presidente Loiero- un un accordo di programma su Europaradiso, epr andare avanti per correggere”. Alla fine, l’impressione è stata che su Europaradiso si sia instaurato un clima nuovo di fiducia, dialogo. Il progetto sembra uscito dalle pastoie in cui l’avevano gettato alcune acide polemiche politiche, per ritornare alla sua natura di straordinaria occasione di confronto sul futuro turistico della Calabria.
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