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25 aprile a Pordenone
by Collettivo Riff Raff Thursday, Apr. 20, 2006 at 7:17 PM mail: info@zapatapn.org

Per un 25 aprile resistente

Dopo la buona riuscita del sit-in di sabato pomeriggio, dove una trentina di persone si sono trovate per manifestare la loro solidarietà ai/alle compagni/e arrestati a Milano durante una contro-manifestazione antifascista e tuttora in carcere, abbiamo deciso di continuare la nostra iniziativa di solidarietà e mobilitazione antifascista ed antiautoritaria con la proposta di un presidio per il 25 aprile.

Anche quest'anno i fascisti e i razzisti saranno in piazza con il chiaro obiettivo revisionista di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici.

Il 25 aprile non sarà solo l'occasione per svergognare questi provocatori, ma sarà anche un'opportunità per denunciare quel processo autoritario che ha generato effetti devastanti sul piano sociale e delle condizioni materiali e che rappresenta ancora oggi una minaccia, dopo la sconfitta del governo clerical-fascista di Berlusconi-Bossi Fini.

Visto il buon risultato riscontrato negli anni passati, riteniamo importante continuare questo percorso, soprattutto qui a Pordenone dove l'affermazione delle destre è a dir poco preoccupante, per non lasciare cadere nel nulla un lavoro costante e puntale che ha visto coinvolti molti compagni e compagne e per "rompere" lo squallore della vuota ricorrenza e della parata militare.

Pertanto, invitiamo tutti/e a partecipare al presidio in programma per martedì 25 aprile a Pordenone in piazzale Ellero dalle ore 08:00 in poi.

Collettivo Riff Raff

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La disinformazione della stampa locale
by Collettivo Riff Raff Friday, Apr. 21, 2006 at 7:34 PM mail: info@zapatapn.org

dal "Gazzettino" di
Mercoledì, 19 Aprile 2006

Anarchici e Azione Giovani intenzionati a partecipare alla Festa della Liberazione
25 aprile, test sicurezza
Si cerca una soluzione per evitare contatti tra fazioni in piazzale Ellero

Pordenone
Di certo c'è ancora poco di concreto, ma gli umori e le prime avvisaglie sono sufficienti a Questura e Prefettura per cercare di prevenire un altro 25 Aprile, Festa della Liberazione, all'insegna della tensione. Prove di sicurezza, insomma. Non a caso, anche se la data non è ancora stata fissata, la questione finirà nella prossima riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che sarà coordinato dal prefetto Vittorio Capocelli. L'obiettivo è di evitare che Anarchici e giovani di An che vogliono deporre, come ogni anno, una corona in memoria di tutti morti, possano arrivare ad un contatto come è accaduto due anni fa in piazzale Ellero dopo la manifestazione ufficiale. Ma quest'anno c'è anche un problema in più che è di competenza del presidente Elio De Anna: evitare che la ricorrenza storica possa "sconfinare" nella politica attuale come è accaduto invece lo scorso anno quando il relatore lanciò pesanti bordate nei confronti del Governo in carica. Due aspetti sicuramente diversi, ma che peseranno entrambi martedì prossimo, 25 Aprile. Sino a ieri comunque, in Questura (e in Comune) non era ancora arrivata alcuna richiesta per svolgere manifestazioni da parte di Anarchici e di Azione Giovani in piazzale Ellero.

25 Aprile, prove di coabitazione
Summit in prefettura per scongiurare il "contatto" in piazza tra Anarchici e Azione Giovani

Di certo non c'è ancora molto di concreto, ma gli umori e le prime avvisaglie sono sufficienti a Questura e Prefettura per cercare di prevenire un altro 25 Aprile, Festa della Liberazione, all'insegna della tensione. Non a caso, anche se la data non è ancora stata fissata, la questione finirà nella prossima riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza che sarà coordinato dal prefetto Vittorio Capocelli. L'obiettivo è di evitare che Anarchici e giovani di An che vogliono deporre, come ogni anno, una corona in memoria di tutti morti, possano arrivare ad un contatto come è accaduto due anni fa in piazzale Ellero dopo la manifestazione ufficiale. Ma quest'anno c'è anche un problema in più che è di competenza del presidente Elio De Anna: evitare che la ricorrenza storica possa "sconfinare" nella politica attuale come è accaduto invece lo scorso anno quando il relatore lanciò pesanti bordate nei confronti del Governo in carica. Due aspetti sicuramente diversi, ma che peseranno entrambi martedì prossimo, 25 Aprile.
Anarchici e Azione Giovani. Sino a ieri in Questura (e in Comune) non era ancora arrivata alcuna richiesta di manifestazioni da parte di Anarchici e di Azione Giovani per occupare piazzale Ellero. L'unica presente, invece, era quella per la celebrazione ufficiale organizzata dalla Provincia. L'assenza di domande, però, non significa nulla anche perchè c'è tempo sino a tre giorni prima dell'evento per presentare la richiesta. Una volta arrivate le richieste la Questura comunica alla Prefettura le domande ricevute e insieme valutano se ci sono i presupposti per poterle autorizzare. C'è un dato "politico", ma anche di opportunità (proprio per evitare inutili tensioni) sul quale Questura e Prefettura dovranno fare il punto nel caso in cui arrivino le domande sia di Azione Giovani che degli Anarchici : autorizzarle entrambe, seppur a orari diversi, oppure - per questioni di ordine pubblico - vietarle tutte e due. Autorizzare una e bloccare l'altra sarebbe come dar fuoco alla miccia. Ci sono alcune indicazioni sulle volontà politiche dei due schieramenti. «C'è la nostra precisa idea - spiega Emanuele Loperfido, responsabile di Azione Giovani e neo consigliere comunale - di deporre una corona il 25 Aprile per tutti i morti. Cercheremo, come sempre, di evitare i contatti e per questo valuteremo se utilizzare piazzale Ellero o un altro sito cittadino. Stiamo cercando anche di studiare un orario che non vada ad interferire con altre manifestazioni. Resta il fatto - conclude - che la nostra corona la vogliamo deporre». Inutile dire che oramai da anni gli Anarchici cercano invece di evitare che i rappresentanti di Azione Giovani omaggino tutti i morti della Resistenza. Toccherà insomma a Questura e Prefettura cercare di disinnescare quella che potrebbe essere una "mina".

La questione politica. Elio De Anna ha già organizzato l'intera manifestazione ufficiale. Discorso in piazzale Ellero dell'avvocato Francesco Longo (scontato l'equilibrio politico), poi corteo sino a palazzo Pera per la commemorazione della Medaglia d'oro al valor militare della Provincia e deposizione di una corona al centro studi. Nessun prolungamento, invece, almeno per quest'anno, sino alla caserma di via Montereale dove fu fucilato Franco Martelli. In quel sito si terrà una cerimonia alternativa.

Loris Del Frate

LA SASSAIOLA

25 APRILE 2004
È stata la manifestazione sicuramente più dura degli ultimi anni. In piazzale Ellero, infatti, si sono fronteggiati gli anarchici del gruppo "Resistenza Antifascista", dall'altra c'erano i giovani di Alleanza Nazionale. Una violenta sassaiola ha investito in pieno i rappresentanti di Azione Giovani che sono stati protetti dagli scudi degli agenti della Celere. La piazza, dopo la manifestazione degli anarchici avrebbe dovuto essere libera, ma all'arrivo del corteo degli esponenti di An (in testa c'era il sottosegretario Manlio Contento) è scoppiato il finimondo anche con scontri con la polizia.

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Comunicato stampa
by Iniziativa Libertaria Friday, Apr. 21, 2006 at 7:35 PM mail: info@zapatapn.org

Il carro davanti ai buoi e i buoi davanti agli occhi
Alcune note sul paradosso del 25 aprile a Pordenone: antifascisti no, fascisti si!

Questo sarebbe il sesto anno consecutivo che a Pordenone gli anarchici e i libertari, assieme a diverse altre realtà e soprattutto a singoli antifascisti, partecipano al 25 aprile in P.le Ellero a Pordenone, seguendo fin dalla mattina, senza disturbarle, le “improbabili” commemorazioni ufficiali per poi prendersi la piazza. Lo scopo è quello d’informare sull’attualità della resistenza come valore ed impedire a una ventina di postfascisti di Alleanza Nazionale di mistificarne il significato attraverso una sfilata con deposizione di corona a titolo di “pacificazione nazionale”, in realtà null’altro che una provocazione. Che il 25 aprile sia la data simbolica della cacciata del nazifascismo e della vittoria del fronte antifascista in Italia non è, come sappiamo, a conoscenza di pochi e intimi ciurmatori. Ecco perché, indipendentemente quali siano gli approcci con cui si ricorda o su cui ci si confronta, questa resta la giornata di chi si riconosce nell’antifascismo.
Non serve dunque scomodare questioni politiche o filosofiche per condividere l’inopportunità di una presenza provocatoria di nostalgici del regime in piazza, basta servirsi della logica, della ragionevolezza. Tuttavia Pordenone in qualità di Questura, di una buona parte istituzionale e a seguito i vari media locali, dimostra di farne scarso uso tanto da trasformare un’anomalia in un diritto per alcuni e in un fastidio/problema per gli altri: i postfascisti DEVONO sfilare mentre gli anarchici dovrebbero evitare e semmai bussare alla porta “fornendo garanzie”. Nossignori.
Noi come anarchici e libertari rivendichiamo la partecipazione dei nostri compagni e delle nostre compagne alle lotte di quegli anni, al confino, alla galera, alla resistenza, all'insurrezione popolare contro il fascismo.
Rivendichiamo come movimento anarchico d’essere stati i primi, e in parte i soli, già dagli anni venti, a sostenere e organizzare gli Arditi del Popolo quale prima forma di resistenza armata alla reazione incalzante, quando le dirigenze del partito socialista e comunista di allora ne presero la distanza ostacolandone di fatto la legittimità, in barba alla gran parte della base dei partiti che decise di parteciparvi ugualmente (un esempio fra tutti si pensi alle barricate di Parma ben raccontate nel recente libro Oltretorrente di Pino Cacucci).
Il contributo libertario alla resistenza fu di migliaia di uomini e donne in gran parte dislocati presso varie formazioni politicamente miste e dove fu possible con formazioni proprie.
Soltanto l’ignoranza o la cosciente menzogna possono far metter sullo stesso piano di legittimità anarchici e fascisti in piazza il 25 aprile. Così come disinformazione mirata è stata in tutti questi anni la cronaca di quotidiani e televisioni locali rispetto a quanto avvenuto in piazza: non ci sono MAI stati scontri, ne tafferugli e neppure violenza. La scelta della resistenza passiva è sempre stata sostenuta e condotta in piazza da tutti coloro che sono scesi a impedire la provocazione di AN, le uniche violenze sono da imputare alle forze dell’ordine che hanno sempre usato la forza per trascinare via I manifestanti, spesse volte forzando la mano e lascinado lividi e slogature, giovani o ragazze che fossero. Così come la presunta sassaiola non ha mai portato a nessuna imputazione (eppure c’erano almeno 2/3 telecamere a riprendere tutto), il processo in corso ad un compagno accusato di aver colpito un polizziotto risulta essere un bluff montato ad hoc dalla questura (il diretto interessato non ha mai visto in faccia il presunto aggressore e I due testimoni si contraddicono) tanto che allo sfortunato non gli furono chiesti neppure I documenti, ed ancora non è vero che l’anno scorso non ci fu nulla perchè la provincia decise di spostare la commemorazione in Aula Magna; dale 9.00 fino oltre le 10.00 in P.le Ellero c’erano tutti sotto la pioggia, dall’esercito alla polizia e fu solo in ultima istanza che decisero di spostare l’evento; così come c’erano quasi un centinaio di antifascisti che sono rimasti fino a tarda mattinata mentre gli unici assenti furono proprio I provocatori: coloro che da diversi anni creano problemi di ordine pubblico.
Calando il sipario sulla disinformazione mediatica concludiamo denunciando:
- il clima di tensione orchestrato dai giornali in occasione del prossimo 25 aprile, mentendo sulle mancate notifiche in questura giunte invece da diverso tempo, nel tentativo di legittimare la negazione della piazza per motivi di ordine pubblico
- che non rinunceremo alla presenza in piazza indipendentemente dall’autorizzazione o meno della questura in quanto eredi legittimi dei valori della resistenza rappresentati simbolicamente dalla giornata del 25 aprile
- se si presentassero I fascisti non rinunceremo a contestare la loro presenza così come è sempre avvenuto e nei modi non violenti che ci hanno caratterizzato in questi anni imputando la responsabilità della tensione e di quanto avverrà alla questura di Pordenone

Per questo sabato 22 aprile alle ore 11.00 presso Via Pirandello 22 a Villanova terremo una conferenza stampa in cui spiegheremo le ragioni e il senso della nostra presenza in piazza.

Iniziativa Liberatia - PN

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Tassan Solet, padre e figlio uniti nella lotta contro il fascismo
by alterlinus Friday, Apr. 21, 2006 at 7:57 PM mail:

dal Messaggero Veneto del 07.04.2006
Tassan Solet, padre e figlio uniti nella lotta contro il fascismo

AVIANO. La pena variava da cinque a quindici anni di carcere, seguiti da un lungo periodo di confino di polizia. La sentenza veniva emessa non da magistrati, ma da un luogotenente generale della milizia fascista che presiedeva una corte composta da consoli fascisti e noti squadristi. Era il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, istituito il 25 novembre 1926 da Mussolini e dal guardasigilli Alfredo Rocco. Chi distribuiva volantini, giornali o scritti contro il regime fascista, se scoperto, veniva processato per cospirazione contro lo Stato e diffusione di stampa sovversiva. E coloro che diffondevano clandestinamente l’Unità erano imputati anche di propaganda comunista e ricostituzione del Partito comunista, reati puniti sempre con condanne per almeno quindici anni di carcere. Durante un trasloco, Ines Tassan di Aviano, con le lettere del padre Giordano e del nonno Luigi, ha rinvenuto una copia de l’Unità clandestina del primo aprile 1930. Stampata in tipografia, su doppia facciata, quell’Unità ha le dimensioni di un volantino e costava “5 soldi”. L’articolo di fondo, firmato da “Gallo”, pseudonimo di Luigi Longo, invita allo «sciopero politico di massa», cui fa seguito un appello per festeggiare il primo maggio. Dalla data del 21 aprile, “Natale di Roma”, viene tratto spunto per esaltare la figura di Spartaco e della rivolta degli schiavi. Una dura polemica contro l’attendismo dei fuorusciti a Parigi – democratici, socialisti e repubblicani – completa la prima pagina. Il retro contiene varie notizie di scioperi a Legnano, Palazzolo d’Adda e Vignola, del fallimento di una banca a Frosinone, di ulteriori proteste popolari contro il regime a Guardiagrele di Chieti e l’informazione di un attentato, con lancio di tre bombe a mano, a Trieste. E’ difficile dire se quella copia clandestina dell’Unità, ingiallita dal tempo, sia appartenuta a Luigi Tassan Solet o a suo figlio Giordano, probabilmente era di entrambi: due persone eccezionali che la comunità avianese ancora ricorda. Il profilo politico di Luigi appare sul “Dizionario biografico degli anarchici italiani”. Scalpellino migrante, nato a Venezia nel 1867, Luigi Solet partecipa a lavori ferroviari e stradali in Carnia, Romania, Austria e Prussia, da dove viene espulso per propaganda antimilitarista a qualche mese dallo scoppio della prima guerra mondiale. Tornato a Marsure di Aviano, Luigi è artefice della rivolta popolare per il pane ai primi di marzo del 1915. Deportato durante l’occupazione austriaca, dopo il conflitto subisce la persecuzione dei fascisti, tanto da dover emigrare in Francia. Schedato quale pericoloso sovversivo, dal 1913 al 1942, il suo impegno di antifascista e diffusore della stampa clandestina non viene mai meno. Luigi muore a Marsure nel 1948. Di suo figlio Giordano (1905-1993) è la prima officina meccanica ad Aviano, che funge anche da scuola per giovani apprendisti. Attivo nel Cln e nella giunta comunale antifascista, Giordano ricopre più volte la carica di consigliere comunale comunista sino agli anni Settanta, che lo vedono impegnato anche nella locale cooperativa di consumo. Quelle di Luigi e Giordano sono state due esistenze dedicate al lavoro e al riscatto dei lavoratori, idealmente unite dall’impegno politico e sociale.
Sigfrido Cescut

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I fasci rinunciano
by Iniziativa Libertaria Sunday, Apr. 23, 2006 at 12:32 AM mail:

dal Messaggero Veneto
SABATO, 22 APRILE 2006

Pagina 2 - Pordenone

Festa della Liberazione. Oggi Iniziativa libertaria annuncerà le ragioni della propria presenza: ci saremo con o senza il permesso della Questura

Venticinque aprile, An anticipa la manifestazione

«Deporremo la corona il 24 per evitare i soliti problemi». La mattina dopo la cerimonia ufficiale

Non ci sarà la “tradizionale” doppia manifestazione, il 25 aprile, davanti al monumento ai caduti di piazza Ellero dei Mille. Alleanza nazionale, infatti, anticiperà la deposizione di una corona «per tutti i caduti» alla mattina precedente per «evitare i soliti problemi con quelli che intendono mettere in atto lo scempio del monumento». La cerimonia ufficiale, il 25 aprile, alle 9.30.
«Alleanza nazionale non partecipa alla cerimonia del 25 aprile, salvo la libertà di ciascuno. E’ una manifestazione ormai sorpassata, un involucro celebrativo un po’ secco». Parole del presidente provinciale Alessandro Ciriani secondo il quale «tolte le autorità, l’Esercito e la banda, non ci va più nessuno. Il cemento per unire le nuove generazioni non può nascere dal sangue, bensì dalla riconciliazione». Il 25 aprile, prosegue Ciriani, «è diventato il teatrino dei circoli che intendono attuare lo scempio del monumento, ma a queste provocazioni non rispondiamo». E quindi una delegazione di An si presenterà davanti al monumento, per una conferenza stampa e per deporre una corona «per tutti i caduti», il giorno prima, lunedì 24 aprile, alle 11.
Preannuncia che sarà in piazza, invece, Iniziativa libertaria che oggi alle 11 terrà una conferenza stampa a Villanova per spiegare «le ragioni della nostra presenza».
Che anticipa: «Sarebbe il sesto anno consecutivo che a Pordenone gli anarchici e i libertari, insieme agli antifascisti, partecipano al 25 aprile, seguendo le “improbabili” commemorazioni ufficiali per poi prendersi la piazza». Lo scopo «è quello di impedire a una ventina di postfascisti di Alleanza nazionale di mistificare il significato attraverso una sfilata con deposizione di corona a “titolo di pacificazione nazionale”, in realtà null’altro che una provocazione». Manifestazione pacifica, «visto che le presunte accuse dello scorso anno non hanno portato a nulla di concreto», puntualizzano da Iniziativa Libertaria che intende manifestare con o senza il permesso della questura di Pordenone.
Per quanto riguarda, infine, la cerimonia ufficiale, comincerà alle 9.30 del 25 aprile, davanti al monumento ai caduti di piazza Ellero dei Mille alla presenza del prefetto Vittorio Capocelli, del presidente della Provincia Elio De Anna e del sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello.
Alle 9.40 è in programma l’alzabandiera, cinque minuti dopo, la deposizione delle corone al monumento, quindi i saluti del presidente della Provincia e dell’Anpi, Giuseppe Giust Vitas e l’intervento del professor Francesco Longo dell’Istituto provinciale per la storia del Movimento di liberazione e dell’Età contemporanea di Pordenone. In corteo, i presenti si sposteranno nel piazzale interno della Provincia dove sarà scoperta una targa commemorativa. (e.l.)

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Fascisti su marte
by Resistenza AntiFascista Sunday, Apr. 23, 2006 at 12:39 AM mail:

dal Gazzettino di
Sabato, 22 Aprile 2006

In prefettura il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha dato il via libera alla celebrazione. Nessun "incrocio pericoloso"
25 Aprile, An fa un passo indietro
Azione Giovani per evitare contatti in piazza con gli anarchici deporrà la corona il giorno prima

I giovani di Alleanza Nazionale fanno un passo indietro e la "mina" per le celebrazioni del 25 Aprile viene disinnescata. Ieri, infatti, nel corso della riunione in prefettura del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza è stato preso atto che la richiesta di manifestazione presentata dai rappresentanti di Azione Giovani non andrà a "collidere" con quella degli Anarchici. Nessun incrocio pericoloso, dunque, in piazzale Ellero come era accaduto due anni fa: ci saranno due celebrazioni, ma saranno effettuate in giorni diversi. I giovani di An, infatti, hanno scelto di deporre la loro corona al monumento dei caduti di piazzale Ellero il 24 aprile. Il giorno prima, insomma. «Abbiamo scelto questa strada - ha spiegato Emanuele Loperfido, neo consigliere comunale di An e sino a pochi giorni fa responsabile di Azione Giovani ora sostituito da Alberto Locatelli - perchè il nostro obiettivo non era certo quello di cercare lo scontro. Anzi. Lo scopo è quello di poter commemorare tutti i morti. Questo ci interessava di più e quindi abbiamo deciso di deporre la corona al monumento dei caduti lunedì 24 aprile». L'ora della cerimonia è stata fissata per le 11.
Discorso diverso, invece, per gli Anarchici di Resistenza Antifascista che hanno confermato (e già presentato) la richiesta per poter festeggiare il giorno della Liberazione in piazzale Ellero il 25 Aprile, subito dopo la manifestazione ufficiale della Provincia. Del resto loro lo fanno da parecchio tempo e quindi non avrebbero mai rinunciato ad essere in piazza per la Liberazione .

Resta il fatto che a questo punto - salvo improbabili fughe in avanti - la tensione dovrebbe essere stata smorzata e anche di questo si è parlato nel corso della riunione di ieri in Prefettura. A questo punto la celebrazione del 25 Aprile pur avendo ovviamente tutte le protezioni necessarie sul fronte della sicurezza non dovrebbe creare problemi. Non a caso nella riunione presieduta dal prefetto Vittorio Capocelli non sono emerse particolari prescrizioni. Unica cosa da verificare - come del resto è già accaduto in passato - che fine farà la corona dei giovani di An deposta al monumento dei Caduti. Gli anni scorsi era stata completamente distrutta. «Non siamo neppure sicuri - ha spiegato Loperfido - che resti intatta sino a martedì, ma quello che a noi interessava era il gesto per onorare tutti i morti. Per il resto se vorranno distruggerla facciano pure, sono loro che hanno sempre avuto un atteggiamento arrogate e aggressivo».

C'è da ricordare infine che alle 9.30 inizierà la cerimonia ufficiale organizzata dalla Provincia. Alle 9.40 l'alzabandiera, poi la deposizione delle corone e subito dopo i saluti del presidente De Anna, del presidente dell'Anpi Giust - Vitas e l'intervento del professor Francesco Longo. Il corteo poi proseguirà lungo piazza XX Settembre per arrivare davanti alla sede dell'amministrazione provinciale a palazzo Pera dove sarà commemorata la medaglia d'Oro al Valor Militare e infine nuovamente in corteo per la deposizione di un'altra corona al cippo che si trova al centro studi.

Loris Del Frate

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Anarchici in piazza per il 25 aprile
by Collettivo Riff Raff Sunday, Apr. 23, 2006 at 6:31 PM mail:

dal Messaggero Veneto di
domenica 23 aprile 2006

Pagina 4 - Pordenone

Ieri il collettivo cittadino “Riff raff” ha annunciato ruolo e iniziative nell’ambito della commemorazione

Anarchici in piazza per il 25 aprile

Il gruppo ribadisce: «Le nostre manifestazioni sono sempre pacifiche»

Tra i partecipanti alle celebrazioni del 25 aprile, in piazza Ellero dei Mille, sarà presente anche il collettivo “Riff raff”, un gruppo che raccoglie gli anarchici e altre realtà della sinistra della città di Pordenone. Ieri, nel corso di un incontro con la stampa, gli organizzatori hanno sottolineato come, tramite la loro presenza sulle vie e piazze pordenonesi, «si ribadisca la legittimità storica del movimento anarchico libertario alla commemorazione della liberazione del Paese, a differenza invece del partito di Alleanza nazionale che, come annunciato ieri a mezzo stampa, non sarà presente».
Il collettivo Riff raff, infatti, presenzia da sei anni alla manifestazione del 25 aprile per opporsi alla partecipazione del gruppo politico di An, che, negli ultimi due anni, dopodomani compreso, ha fatto marcia indietro. «Ci prendiamo la paternità di questo risultato - hanno asserito - dato che la loro presenza sarebbe stata stridente dal punto di vista storico-politico. Vorremo inoltre sottolineare che le nostre manifestazioni sono sempre pacifiche e non vogliono scadere nella violenza: la nostra è resistenza passiva, disobbedienza civile, modi di operare che ci ha permesso di ottenere questo esito politico, ovvero l’assenza dei militanti di Alleanza nazionale alle celebrazioni della liberazione del Paese».
Saranno un centinaio, molti dei quali giovani, gli anarchici e membri di altri gruppi della sinistra alternativa che manifesteranno in piazza Ellero dei Mille: sono previsti momenti musicali, conviviali e fuochi d’artificio. Tra le iniziative correlate alla liberazione d’Italia, «ricordiamo che lo scorso 15 aprile abbiamo fatto un sit-in di solidarietà nei confronti degli antifascisti milanesi che, a seguito di una manifestazione contro i fascisti di Fiamma tricolore, sono stati rinchiusi in carcere».
Gli organizzatori hanno annunciato, infine, che giovedì 27 aprile alle 20.30, il collettivo Riff raff dà appuntamento per la proiezione di un documentario, all’ex convento di San Francesco, “The Gonars memorial — 1942-1943, il simbolo della memoria italiana perduta, un campo di concentramento fascista”. (m.t.)

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Gli anarchici: «Intrusi erano quelli di An»
by Iniziativa Libertaria Sunday, Apr. 23, 2006 at 6:35 PM mail:

Domenica, 23 Aprile 2006

Dopo la decisione di Azione Giovani di anticipare la cerimonia del 25 Aprile "Iniziativa Libertaria" spiega la sua posizione
Gli anarchici: «Intrusi erano quelli di An»

(ldf) Non possono che essere soddisfatti per la decisione di Azione Giovani di anticipare la Festa del 25 Aprile di un giorno. Del resto loro, gli anarchici, in piazzale Ellero ci vanno oramai da parecchio anni. E xxx è sicuro. «Se per le celebrazioni del 25 Aprile in piazza c'erano degli intrusi, non c'è alcun dubbio che erano quelli di An. Del resto questo è il sesto anno consecutivo che a Pordenone gli anarchici e i libertari, assieme a diverse altre realtà e soprattutto a singoli antifascisti, partecipano al 25 Aprile, seguendo fin dalla mattina, senza disturbarle, le commemorazioni ufficiali per poi prendersi la piazza. Lo scopo è stato quello di informare sull'attualità della resistenza come valore ed impedire a una ventina di postfascisti di Alleanza Nazionale di mistificarne il significato attraverso una sfilata con deposizione di corona a titolo di pacificazione nazionale, in realtà null'altro che una provocazione».
E per spiegare le ragioni della loro partecipazione ieri si è tenuta una conferenza stampa. «Per prima cosa - spiega ancora xxx per conto di Iniziativa Libertaria - c'è da ribadire il diritto, sancito dalla storia, degli anarchici ad essere in piazza per la giornata della Liberazione. La nostra presenza, inoltre, è sempre stata tesa anche ad impedire che qualcuno voglia svuotare di significati quella che invece è una data importante: la Liberazione dal nazifascismo. Ed è per questo - è andato avanti - che ci siamo sempre opposti al fatto che quelli di An potessero svuotare di contenuti una festa che ha una motivazione precisa, forte e chiarissima».

C'è infine un altro passaggio che xxx vuole ricordare. «Oltre ai contenuti storici dell'antifascismo, la nostra presenza in piazza deve servire anche per attualizzare quella ricorrenza. Oggi ci sono nuove situazioni che stanno emergendo, pensiamo ai Cpt che sono dei lager in cui si priva della libertà persone che non hanno fatto nulla, pensiamo ad una legislazione che discrimina gli immigrati e pensiamo infine dal punto di vista sociale alle repressioni che sono state messe in atto e che vanno ad incidere sui diritti civili dei singoli. Ecco - conclude - la nostra presenza serve anche a riempire di questi contenuti il 25 Aprile».

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