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Nazi-Gays fuck off !!!!
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VomitoArcobaleno Tuesday, Sep. 12, 2006 at 9:24 PM |
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"Trasmettiamo comunicato stampa con preghiera di diffusione attraverso i vostri canali. Per informazioni ulteriori, contattare il 340 8135204 o scrivere a ufficiostampa@arcigayfirenze.
Matteo Pegoraro
Segreteria, Ufficio Stampa e Cerimoniale relazioni con l’esterno Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”
Tel: 340 8135204
ufficiostampa@arcigayfirenze.it
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 11 settembre 2006
LA SEDE DI ARCIGAY FIRENZE OCCUPATA
ABUSIVAMENTE DAI CLANDESTINI
Il Presidente e il Segretario del Comitato Provinciale Fiorentino “Il Giglio Rosa” onlus hanno trovato scassinata la serratura della porta e all’interno dei locali di via del Leone 60 – sede operativa dell’associazione fiorentina, da poco assegnata dal Comune di Firenze – tre clandestini che, probabilmente da metà agosto, si erano abusivamente introdotti e stabiliti all’interno dell’edificio. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno momentaneamente sgomberato lo stabile; tuttavia, disastrate le condizioni della sede, che doveva essere operativa proprio a partire dalla settimana di lunedì 11 settembre 2006.
Porta scassinata, serratura sostituita, luci accese e strani rumori. Così si è presentata domenica 10 settembre 2006, alle 20,30 circa, la sede di Arcigay Firenze agli occhi del presidente Francesco Piomboni e del segretario Matteo Pegoraro che, al ritorno dalle vacanze, si apprestavano a recarsi in via del Leone 60 per verificare – sulla base di segnalazioni da parte di alcuni abitanti del luogo – che nessuno si fosse introdotto nei locali e avesse arrecato danno alla struttura.
Immediato l’intervento di quattro volanti della Polizia di Firenze, che hanno invitato gli occupanti ad aprire la porta e, dopo le numerose verifiche di rito all’interno dello stabile e dell’annesso giardino, hanno prelevato gli abusivi (due uomini e una donna – quest’ultima probabilmente originaria dell’est, con svariati precedenti penali) e condotti in tarda serata in questura, dove sono stati sottoposti al fermo di una notte.
Basiti Piomboni e Pegoraro di Arcigay Firenze, che avevano lasciato la sede intorno al 9 agosto per la chiusura estiva. “I lavori di miglioria dei locali erano quasi terminati, e sin da questa settimana avremmo comunque reso operativa la sede per consulenze e incontri” dichiarano. “Ora la sede si presenta in uno stato disastroso, con una porta completamente scassinata, una serratura da sostituire, una sporcizia e un puzzo che richiederanno nuovamente tempo e dispendio di energie e denaro prima della regolate apertura al pubblico”. Rovinato anche gran parte del materiale informativo dell’associazione, custodito all’interno del n°60 di via del Leone; materiale, quello di Arcigay Firenze, che già era stato danneggiato più volte, nei mesi scorsi, in occasione della Festa Regionale de L’Unità alla Fortezza Da Basso di Firenze.
“Vogliamo lanciare un chiaro appello” continuano Presidente e Segretario del Comitato Provinciale “alle Istituzioni fiorentine, affinché ci tutelino il più possibile da altri casi del genere e possano assicurarci un sostegno per il proseguimento della nostra importante e funzionale attività nel territorio fiorentino. Abbiamo bisogno di un aiuto concreto su tutti i fronti per riuscire ad abbattere questo tipo di difficoltà ed evolverci il più possibile al servizio della comunità LGBT fiorentina e toscana.”
Piomboni e Pegoraro lanciano anche un appello ai media, e in particolare alla stampa fiorentina e toscana, affinché vengano dati la giusta visibilità e il giusto spazio all’accaduto e si possano riscontrare una volta tanto, sin dai prossimi giorni, positivi sviluppi della vicenda e riscontri rassicuranti da parte dell’Amministrazione Comunale.
Matteo Pegoraro
Segreteria, Ufficio Stampa e Cerimoniale relazioni con l’esterno Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”
Tel: 340 8135204
ufficiostampa@arcigayfirenze.it
Comitato Prov.le Fiorentino Arcigay “Il Giglio Rosa” onlus
Via Del Leone 60 – 50127 Firenze
Tel: 334 2426483 ::: Fax: 055 0518897
circolo@arcigayfirenze.it http://www.arcigayfirenze.it
Segreteria, ufficio stampa e organizzazione eventi culturali:
Tel: 340 8135204 ::: cultura@arcigayfirenze.it
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 11 settembre 2006
“ORA ABBIAMO BISOGNO DI UN AIUTO
CONCRETO PER RIPARTIRE”
L’APPELLO DI ARCIGAY FIRENZE DOPO L’OCCUPAZIONE ABUSIVA,
LE PERQUISIZIONI E I CANI ANTIDROGA IN SEDE
Nella giornata di oggi, alle 13, si è svolta la conferenza stampa sul luogo; alle 14 un nuovo intervento della polizia di Stato, che ha perquisito i locali di via del Leone 60 – sede di Arcigay Firenze occupata abusivamente da tre clandestini e sgomberata ieri in tarda serata – coadiuvata dal servizio cinofilo della Guardia di Finanza. Nessun ritrovamento durante l’operazione di polizia; la sede del Comitato Provinciale Fiorentino “Il Giglio Rosa” rimane in evidenti condizioni critiche, e i rappresentanti dell’Associazione chiedono aiuto urgente per la sistemazione dei locali e, ove possibile, una maggiore tutela da parte delle Istituzioni.
Sembra sia finita così, con un’ultima operazione di polizia giudiziaria mirata “alla prevenzione e alla repressione di traffico di sostanze stupefacenti” la vicenda che ha tenuto il presidente di Arcigay Firenze Francesco Piomboni, il segretario Matteo Pegoraro e gran parte della comunità LGBT fiorentina con il fiato sospeso per diverse ore. I tre individui (due uomini e una donna originaria dell’est ma di cittadinanza italiana) che, in base alle testimonianze di alcuni abitanti del luogo, avevano occupato lo stabile, di proprietà del Comune di Firenze, da poco prima di Ferragosto – mentre gli operatori di Arcigay Firenze erano in ferie per la consueta chiusura estiva – sono stati trattenuti dalla Questura di Firenze in stato di fermo fino alle 16 di oggi con ingenti quantità di denaro liquido al seguito e numerosi precedenti per produzione e spaccio di droga.
Alle 13 numerosi i giornalisti e le agenzie di stampa accorsi sul posto assieme ai vigili urbani di Firenze, sollecitati dai rappresentanti de “Il Giglio Rosa”. Alle 14 l’avviso dalla Questura di una nuova operazione di polizia, che avrebbe occupato i locali di via del Leone 60 per un paio d’ore: una perquisizione del materiale lasciato in loco dagli occupanti abusivi (borsoni, valigie, diverse lettere e foto, materassi, vestiti e quant’altro), del giardino sul retro e della cantina sottostante l’appartamento. Nessun ritrovamento di sostanze stupefacenti, nonostante i sospetti del commissariato di polizia di Firenze, e un sospiro di sollievo che si leva dai volontari del comitato provinciale fiorentino Arcigay.
“Al momento la sede si presenta in uno stato critico” affermano però amareggiati Piomboni e Pegoraro “con gran parte del materiale informativo dell’associazione (volantini, opuscoli e manifesti) andato distrutto e due mesi di lavoro buttati al vento”. La sede di via del Leone era infatti stata affittata dal Comune a “Il Giglio Rosa” intorno alla prima settimana di giugno, e aveva richiesto svariati lavori di pulizia e ristrutturazione interna dei locali. “A oggi siamo al punto di partenza. La sede doveva essere operativa già da questa settimana, con consulenze, un primo meeting del gruppo giovani LGBT fiorentini e alcuni incontri. E ancora una volta siamo ahinoi costretti a rimandare l’apertura al pubblico, nonostante ci sia il grande bisogno di partire”. E’ infatti di nuovo necessaria, tengono a sottolineare gli operatori dell’Arcigay, una grossa attività di pulizia degli ambienti occupati e trasformati dagli abusivi in alloggio improvvisato, con sporcizia e puzzo ovunque. Anche la porta dello stabile – la cui serratura era stata addirittura sostituita dagli occupanti – è gravemente danneggiata, e richiede quanto prima la sua sostituzione per preservare l’unico materiale rimasto intatto all’interno: la mostra fotografica sulla persecuzione degli omosessuali durante il nazismo “Eldorado nuova apertura – Un simbolo di libertà contro il pregiudizio” donata all’Associazione dallo scrittore, studioso della Shoah e sceneggiatore Roberto Malini e dal giovane, promettente fotografo peruviano Steed Gamero e patrocinata dai maggiori musei sull’Omocausto a livello internazionale.
“Contiamo di avere il sostegno concreto dell’amministrazione comunale di Firenze e di tutti coloro che possano appoggiarci finanziariamente per porre rimedio quanto prima a questa situazione, che per la nostra associazione onlus, itinerante da un anno e senza sede fissa fino a pochi mesi or sono, rappresenta un duro colpo” si augurano ancora Piomboni e Pegoraro. “Siamo grati ai media per aver contribuito alla diffusione della notizia il più possibile, e al Movimento dei Repubblicani Europei di Firenze per averci, come in altre difficili occasioni passate, sostenuto pubblicamente con chiare prese di posizione”. Concludono nello sperare in una partecipazione attiva e collaborativa del Comune di Firenze allo sgombero totale dell’edificio, che ancora presenta al suo interno quasi tutti gli effetti personali degli occupanti, e così a un aiuto concreto per il riordino e la parziale ristrutturazione dei locali e del materiale danneggiato: “Di certo i tanti servizi socio-sanitari e culturali in programma nel territorio fiorentino, che vedranno la loro realizzazione non appena la sede sarà nuovamente operativa, contribuiranno a dare un aiuto non indifferente alla nutrita comunità LGBTQ del territorio provinciale. E’ per questo motivo che contiamo fermamente sull’amministrazione fiorentina, affinché ci aiuti a perseguire quest’importante obiettivo.”
Matteo Pegoraro
Segreteria, Ufficio Stampa e Cerimoniale relazioni con l’esterno Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”
Tel: 340 8135204
ufficiostampa@arcigayfirenze.it
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 12 settembre 2006
IERI IN SERATA ALTRO BLITZ DEI CARABINIERI
IN VIA DEL LEONE 60, SEDE DI ARCIGAY FIRENZE:
DI NUOVO LE PORTE SFONDATE
I rappresentanti di Arcigay Firenze chiedono un incontro tempestivo, sin dalla mattinata di oggi 12 settembre 2006, con il sindaco del Comune di Firenze, affinché si attivino provvedimenti urgenti per porre risoluzione
immediata ai fatti di via del Leone
Sembrava tutto concluso ieri, con l’intervento della Polizia di Stato e dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, che avevano sottoposto i locali, di proprietà del Comune di Firenze e affittati al Comitato Provinciale Fiorentino “Il Giglio Rosa” onlus, a un’accurata perquisizione in seguito allo sgombero coatto degli abusivi, domenica sera. In realtà, intorno alle ore 20 di lunedì 11 settembre 2006, Francesco Piomboni e Matteo Pegoraro – rispettivamente presidente e segretario del Comitato Provinciale Arcigay di Firenze hanno ricevuto da alcune persone in loco la segnalazione che, probabilmente in seguito al rilascio dei pregiudicati – che erano stati sottoposti a fermo in Questura per dodici ore dalla notte prima –, gli stessi erano penetrati nuovamente all’interno dello stabile, troncando il lucchetto che gli operatori avevano apposto alla porta per evitarne la possibilità di apertura e aprendo con un’ulteriore copia della chiave (oltre a quella già sequestrata dalla Polizia la sera prima) la serratura che gli abusivi avevano sostituito nel periodo di assenza dei rappresentanti Arcigay.
Catapultati sul luogo verso le 21, Piomboni e Pegoraro hanno avvisato il 112 e subito individuato due pattuglie dei Carabinieri della zona, che si sono recate in via del Leone per accertarsi che nessuno avesse occupato i locali. Contemporaneamente uscivano da via del Leone 60 due individui (uno già identificato la sera prima dalla Polizia e trattenuto in stato di fermo fino alle ore 16 di lunedì), immediatamente fermati dai Carabinieri; dopo una perquisizione e un breve interrogatorio, gli occupanti hanno dichiarato di essersi introdotti in sede forzando la porta per prelevare i propri effetti personali (valigie, vestiti, borsoni e materassi), in mancanza di personale di Arcigay Firenze che potesse loro aprire l’appartamento.
L’Arma li ha successivamente condotti in caserma per gli accertamenti di rito, mentre il Presidente e il Segretario di Arcigay Firenze hanno sporto querela nei confronti dei due occupanti per la ripetuta violazione di domicilio e gli ulteriori danni arrecati alla struttura.
Attualmente la situazione è critica: gli effetti personali degli abusivi sono tuttora all’interno della struttura di via del Leone 60, ma le stesse Forze dell’Ordine non sanno dare disposizioni su come permettere – in maniera incolume per gli operatori e la sede stessa de “Il Giglio Rosa” – ai clandestini di prelevare il materiale senza ulteriori violazioni e conseguenze negative che si ripercuotano su terzi. Piomboni e Pegoraro avevano inoltre cercato più volte, nella giornata di ieri lunedì 11 settembre, di contattare l’Assessore al patrimonio immobiliare non abitativo del Comune di Firenze, Tea Albini, per un incontro chiarificatore e per studiare una soluzione al problema; tuttavia, il suddetto ufficio, e con esso il distaccamento di via Baracca, si è rifiutato di mettere in contatto l’Associazione con l’Assessore e, all’avviso della conferenza stampa imminente nella mattinata, ha dichiarato che gli impegni cui l’Amministrazione doveva far fronte avevano ben altra priorità e importanza.
A seguito di tutto ciò, i dirigenti del Comitato Provinciale Fiorentino Arcigay “Il Giglio Rosa” si recheranno in mattinata presso gli uffici del Sindaco di Firenze Leonardo Domenici nella speranza di un incontro che porti a una risoluzione immediata del problema e senza ulteriori spiacevoli conseguenze.
“Arrivati a questo punto abbiamo bisogno di avere risposte certe ed esaurienti dall’Amministrazione Comunale, con cui c’è grande difficoltà di dialogo e confronto in questo tipo di occasioni. Chiediamo al Sindaco o al Vicesindaco di riceverci e intervenire sugli assessorati per permettere una maggiore cooperazione con le svariate realtà associative di volontariato come la nostra che operano nel territorio provinciale di Firenze” dichiarano infine presidente e segretario dell’Associazione, che ringraziano le Forze dell’Ordine per il loro operato e la disponibilità dimostrata in ogni momento di bisogno."
>Ecco la risposta della frazione punk-frocia VomitoArcobaleno:
Abbiamo appena letto i vostri comunicati SULL'"OCCUPAZIONE DELLA SEDE"(???), inoltrati con urgenza... ci chiediamo: "MA NON PROVATE PENA PER VOI STESSI????" La vostra xenofobia ha raggiunto livelli allucinanti... ma avete paura di due uomini "virili", un pò maleodoranti, e una donna straniera, da acide e snob checchette che siete???? ed ora chiedete solidarietà????ma per cosa????c'è solo da vergognarsi! magari solo qualche associazione dell'estrema destra potrebbe rispondere al vostro appello! siete solo degli ipocriti, per nulla di sinistra! situazione critica???rischio per l'incolumità????ma di chi????? è proprio vero, prima la popolazione omosessuale veniva oppressa e mandata al rogo...ora invece le cose son cambiate.... "essere gay" vuol dire essere borghesi fino all'osso...e l'intolleranza per il "diverso" viene ora incarnata dagli ex-perseguitati...che sono diventati i nuovi carnefici! Siete davvero penosi e fascisti!questa è la verità!
i Frociabbestie di VomitoArcobaleno
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che pieta' certa "sinistra" che sembra la destra peggiore!
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comunista Wednesday, Sep. 13, 2006 at 1:32 AM |
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certo che i termini "puzza e sporcizia" ASSOCIATI AI CLANDESTINI ricordano tanto le crociate contro i campi rom fatte dalla peggiore destra fascista e leghista... l'amplificazione di un episodio isolato e l'incitamento alla repressione e alla severita' delle forze dell'ordine ricorda tanto le campagne della peggiore destra contro clandestini e squatter... che pena, come e' caduta in basso certa "sinistra" e come si sono ridotti i gay.... proprio i gay vittime dei pregiudizi della destra peggiore dovrebbero essere solidali con i poveri, i clandestini e gli squatter! e invece cosa fanno? invocano la repressione, la forza pubblica, le pene esemplari, e parlano di puzza e sporcizia dei clandestini, demonizzano questi 3 poveracci, facendo credere che sono bernardo provenzano! ma andate a cacare! sempre piu' a sinistra crescono sentimenti di odio, intolleranza, razzismo, reazione.... un po' come i patetici benpensanti di certe regioni rosse che si sentono di sinistra solo perche' votano ds o margherita e poi gridano al lupo al lupo per "l'uomo nero" clandestino uscito dal carcere con l'indulto! che pena, che pieta', questa gente non è mia compagna! cacciamo definitivamente i rafanielli ("rossi fuori, bianchi dentro") dai movimenti e dalla sinistra, diamoli in pasto a forza italia e alla lega! devono stare a destra, sta gente non la vogliamo! RAZZISTI, BORGHESI, MORALISTI, FORCAIOLI, GIUSTIZIALISTI, AUTORITARI, CAPITALISTI, LIBERISTI NON DEVONO STARE A SINISTRA! CACCIAMOLI! HASTA LA VICTORIA SIEMPRE
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non mitizziamo i gay
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comunista Wednesday, Sep. 13, 2006 at 1:35 AM |
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non rimpiango certo i tempi di quando l'omosessualita' veniva considerata "vizio borghese" da contrapporre alla moralita' proletaria... pero', cazzo, molti gay si stanno davvero imborghesendo, hanno perso la carica libertaria e antagonista...e la sinistra torni a fare la sinistra anticapitalista e proletaria, senza mitizzare i gay (ci sono gay buoni e cattivi, gay di destra e gay di sinistra, borghesi e proletari, quindi non mitizziamo uno solo perche' e' gay, ci sono anche gay reazionari, non ci appiattiamo sui gay!) GRANDI I COMPAGNI DI VOMITO ARCOBALENO! QUELLI SI CHE SONO VERI ANTAGONISTI, NON I MOLTI GAY FINTI PROGRESSISTI E RAFANIELLI!
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non basta essere gay
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lesbica e antifa Wednesday, Sep. 13, 2006 at 11:17 AM |
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Questa faccenda di Firenze è disgustosa, ma non mi stupisce: gli arcigay sono nella maggior parte diessini, nella tessera e nell'anima. Che gli costava trattare coi i tre 'ospiti', contattare le associazioni antirazziste fiorentine e trovare una soluzione per i migranti? Servi dei servi! Altro che lotta contro le discriminazioni! Ma il mondo gayo non finisce lì, non finisce con arcigay. Il mondo gayo antifascista e antirazzista sarà determinato e visibile in piazza a Catania sabato 16. Ci vediamo là. FROC* SEMPRE RAZZISTI E FASCISTI MAI!
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Ipocrisia unica via...
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Compagnovic Wednesday, Sep. 13, 2006 at 2:01 PM |
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Mettiamo che voi restate via di casa per 2/3 mesi per lavoro o perchè andate per un pò a stare da un'amico, da un parente, dalla ragazza...
e quando tornate vi ritrovate la serratura sfondata e la vostra amata casettina devastata con 3 arabi che si fanno i cazzi loro lì dentro...
Come reagireste:
A- Fate appello a tutta la vostra concilianza e antirazzismo e cedete in usucapione gratuita la vostra casa ai poveri extracomunitari e voi cercate ospitalità altrove.
B- Convertite la vostra casina in un bivacco e vi tramutate in cuoco e uomo delle pulizie per far stare meglio possibile i nuovi padroni di casa e possibilmente allargare l'ospitalità a quel gruppetto di rumeni e albanesi che normalmente stazionano ai giardini comunali.Segnalate poi su Indy il caso come esempio riuscito di integrazione razziale e culturale.
C- Vi incazzate come una biscia e chiamate qualcuno per farli cacciare fuori dal cazzo.
C'è tanta gente bisognosa in giro... orsù aprite le vostre porte!Non fate come l'Arci!
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Ha ragione l'ARCI!
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popolano Wednesday, Sep. 13, 2006 at 2:22 PM |
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Ipocriti del cazzo politicamente corretti!
Voglio vedere se facessero una cosa del genere a casa vostra come reagiresti!Voi e la vostra solidarietà pelosa!
L'unica cosa sensata qui dentro l'ha scritta Compagnovic!
Se vi piacciono tanto portateveli a casa vostra no?
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la mia risposta
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inviata ad arcygayfirenze Wednesday, Sep. 13, 2006 at 2:25 PM |
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Sono profondamente dispiaciuto dell'atteggiamento che avete avuto nella gestione dell'occupazione da parte di 3 persone, probabilmente in difficolta' vista la necessita' di occupare un'edificio. Bastava indirizzarle ad una delle tante realta' che si occupano di aiutare persone senzatetto e spesso senza documenti presenti a firenze o nella regione, o anche solo parlare con loro spiegando la situazione senza per forza coinvolgere le forze dell'ordine con le successive gravi conseguenze che si troveranno costretti a subire a causa della loro condizione economica quasi sicuramente molto precaria e della loro difficile regolarizzazione legale.
Ma pensare due volte prima di chiamare le forze dell'ordine non vi e' mai passato per la testa? Cercare di parlare con queste persone (che vergogna i termini con cui li descrivete e la puzza sotto il naso che manifestate chiedendo pubblicamente disinfestazione e pulizia radicale, evoca atteggiamenti razzisti che spero sinceramente di non vedere mai piu' da parte di una realta' che di discriminazioni dovrebbe saperne qualcosa) e trovare una sistemazione alternativa o almeno indirizzarli verso chi poteva aiutarli vi e' sembrato una cosa troppo poco "gay" per poter essere presa in considerazione?
Forse e' ora che usciate da saune e locali che probabilmente vi hanno fatto dimenticare che esiste anche un mondo la' fuori, un mondo in cui, evidentemente, essere gay non significa piu' cercare anche di aiutare chi e' discriminato ed emarginato, ma ormai assume come unico significato quello di avere una visibilita' politica e divertirsi. Questo non e' il mio modo di essere gay ne' il mio modo di rivendicare e pretendere cio' che dovrebbe essere un diritto per tutti, il rispetto e la consapevolezza che non e' con la forza che si migliora la situazione esistente, ne' con l'utilizzo di qualcuno che, sempre con la forza, risolve (almeno apparentemente) i piccoli inconvenienti che fanno parte della vita e della condivisione di realta' che potrebbero non appartenervi, ma che comunque esistono e che dovete, se ne avete l'intelligenza e un minimo di coraggio, affrontare...
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inoltro comunicato di azione gay e lesbica Firenze
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lesbica e antifa Wednesday, Sep. 13, 2006 at 7:16 PM |
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COMUNICATO DI AZIONE GAY E LESBICA
In seguito al comunicato dell‚‰Ufficio Stampa e Cerimoniale relazioni con l‚esterno di Arcigay Firenze‰ e alle notizie apparse sulla stampa locale che riferiscono della richiesta di intervento delle forze dell‚ordine in seguito all‚occupazione abusiva dei locali assegnati dal Comune all‚associazione da parte di tre senza tetto, Azione gay e lesbica specifica quanto segue:
Non condividiamo il comportamento dei responsabili di Arcigay che hanno scelto di dare estrema rilevanza massmediatica ad un avvenimento certamente spiacevole ma che non richiedeva per la sua risoluzione l‚intervento della stampa. L‚occupazione della sede di Arcigay, difatti, non si ricollega ad atteggiamenti discriminatori nei confronti dei gay e delle lesbiche bensì alla complesso problema dell‚immigrazione che segna l‚Italia ormai da tempo.
Grave è il fatto che si sia scelto di dare risalto sulla stampa proprio a questa vicenda, mentre in Toscana una donna è stata violentata in quanto lesbica, a Bologna due ragazzi sono stati picchiati in quanto gay, a Catania Forza Nuova ha cercato di impedire lo svolgimento di un Gay Pride scendendo in piazza con slogan omofobi accompagnati da mazze.
Sottolineiamo inoltre che i toni usati da Arcigay per descrivere l‚accaduto non rispecchiano metodi „moderati‰ (come si sono definiti i rappresentanti dell‚Arcigay), né di sinistra né di destra, e anzi rimandano a quella matrice culturale integralista che criminalizzando indistintamente tutte le diversità legittima la violenza su immigrati, rom, gay, lesbiche e donne più in generale, violenza di cui si sono riempite le cronache degli ultimi mesi.
Precisiamo infine che sta divenendo sempre più intollerabile l‚atteggiamento con cui Arcigay sminuisce e svalorizza le altre realtà gay e lesbiche d‚Italia, proponendosi alla stampa e alle istituzioni quale unico rappresentante degli/delle omosessuali italiani/e (nella fattispecie ci riferiamo alle dichiarazioni rilasciate dal presidente di Arcigay Firenze al giornale „il Firenze‰, che tuttavia rappresentano solo uno dei tanti esempi di una linea di comportamento ormai inveterata), dei/delle quali peraltro fornisce un‚immagine omologata e estremamente moderata che non rispecchia certo la totalità della comunità gay e lesbica e che, in questo momento di grave attacco da parte delle forze reazionarie, mette gravemente a rischio - invece di difenderli - gli spazi di vita, di pensiero, di legittimità che faticosamente ci siamo conquistati/e.
Azione gay e lesbica
Via Pisana 32 R - Firenze
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Altro comunicato stampa sulla vicenda
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CIGS- Arci Ganimede onlus Wednesday, Sep. 13, 2006 at 9:54 PM |
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Il CIGS- Centro Interculturale GLBT Senese - Circolo ARCI Ganimede onlus esprime la propria totale condivisione rispetto ai dissensi e alle critiche espresse da Azione gay e lesbica di Firenze nel proprio comunicato e dalle diverse associazione che sono intervenute sulla vicenda della occupazione della sede di Arcigay firenze.
La nostra associazione, Centro Interculturale della Regione Toscana, opera da un decennio a Siena, dentro l'Arci, fuori da Arcigay, come parte della comunità glbt, per i diritti di tutti. Crediamo che gli interventi di AG Firenze ledano il lavoro fatto anche da noi in questi anni e diano un'immagine della comunità francamente penosa, tanto più gravi in quanto spacciati come rappresentativi di tutta la nostra comunità.
CIGS- Arci Ganimede onlus http://www.gaysiena.it Roberto Mancuso
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E allora?
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cask Thursday, Sep. 14, 2006 at 8:52 AM |
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Non capisco il problema. Se un gruppo non e` nemmeno in grado di mantenere il proprio dominio su uno spazio, e` piu` che giusto e naturale e ovvio e normale che qualcun altro lo occupi. Personalmente, ho piu` simpatia per dei migranti che hanno bisogno di casa che per delle checche isteriche che la casa ce l`hanno gia` e magari piu` d`una e che sanno solo chiamare la simpaticissima PoLiZiA per difendersi. Ma che senza palle!
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inoltro da Circolo Pink Verona
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lesbica e antifa Thursday, Sep. 14, 2006 at 10:19 AM |
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Continua il dibattito sull'azione razzista intrapresa da Arcigay Firenze. Inoltro questa importante esperienza del Pink di Verona.
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Sono in totale accordo con il comunicato di Azione gay e lesbica e trovo vergognosa e spropositata la reazione di Arcigay Firenze . La cittadinanza è anche dei senza tetto e la loro scelta di occupare la sede sarà scaturita dal fatto che probabilmente la pensavano abbandonata e nulla più. Il problema della casa è un fatto serissimo e succederà sempre più spesso che a fronte dei continui sgomberi si moltiplichino le occupazioni di case, soprattutto ora che ci si avvicina all'inverno. Credo che a queste tre persone si poteva dare un'altra risposta sicuramente più difficile da trovare ma più in linea con il rispetto del diritto di cittadinanza di ognuno ed ognuna.
Al Pink a Verona abbiamo ospitato per tre mesi una quindicina di donne e bambini Rom e per circa un anno due persone immigrate. Abbiamo occupato case con i migranti, difeso case dallo sgombero, abbiamo perfino occupato una chiesa con i Rom per difendere il loro diritto alla dignità e cioè alla possibilità di poter vivere in case o in campi che non fossero discariche.
Tutto questo è difficile e non privo di contraddizioni, di ricatti, di angosce, di deliri di onnipotenza, ma tutto questo è parte del nostro percorso di lotta gay, lesbica e transessuale che trova significato quando diventa strumento per abbattere muri piuttosto che confine di chiusura e di difesa identitari. Forza Nuova, la Lega, gli integralisti cattolici sono contro i senza tetto, gli stranieri, gli immigrati ma lo sono anche molti gay lesbiche e trans che votano a destra , pensano borghese, vivono e vogliono vedere solo la parte 'friendly' dell'essere movimento ed allora non ci si stupisce se su gay.it si trovano informazioni abberranti che attaccano la manifestazione politica antifascista che ci sarà sabato a Catania!! invece di scagliarsi contro chi violenta, stupra , pesta e ammazza gay lesbiche e trans, compagne/i dei centri sociali, immigrate/i in nome di una identità superiore.....che non vuole i senza tetto.....in casa propria.
Roberto Aere
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il perchè di fuck off....
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Damaged* Friday, Sep. 15, 2006 at 10:22 PM |
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fa riferimento ad una canzone dei Dead Kennedys.... invece di dire cretinate, potresti riflettere di più su ciò che ti circonda.... c'è gente che lotta, mentre tu te ne stai da fascistello coatto a schernire, ma poi non fai e non dici un cazzo! puoi usare il cervello, non serve solo ad occupare la testa!!!!!
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ma la polizia coi cani no!
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Elena Thursday, Sep. 21, 2006 at 5:13 PM |
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elena.biagini@virgilio.it |
Nessuno contesta il diritto di Arcigay di rientrare in possesso della propria sede ma prima di chiamare la polizia (e poi inviare comunicati a tutti i giornali locali credendo, credo, di aver compiuto un'azione politica) si potevano fare parecchie cose: parlare con queste persone e spigargli che lì non potevano stare, mettere in moto gruppi e persone che dell'accoglienza a le persone senza tetto si occupano, per altro a Firenze, gestisce un servizio così anche l'Arci Provinciale! Quindi non era nemmeno necessario allontanarsi troppo dal proprio naso...
Elena, lesbica, militante da anni a Firenze nel movimento gay e lesbico, che si è vergognata parecchio per chi avesse potuto assimilarla a certe posizioni
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la strategia dell'arcigay giglio rosa...
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damaged Tuesday, Oct. 03, 2006 at 3:33 PM |
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quello che i due gay inaciditi hanno fatto, fa solo parte di una strategia di visibilità che l'Arcigay rincorre continuamente....volevano farsi notare, dato che l'arci è sempre meno seguito perchè moderato e diessino....direi molto catto-borghese..... io sono una frocia...orgogliosa di esserlo e che combatte la gay-leadership istituzionale.... per il resto Azione gay e lesbica di Firenze invece ha davvero i coglioni!!!!
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