In questi giorni in Italia si stanno tenendo una serie di incontri organizzati dalla campagna “giù le mani dal Venezuela”. Vediamo di cosa si tratta e analizziamo le parole di Alan Woods il promotore di questa iniziativa.
Alan Woods è sicuramente uno dei più grandi intellettuali del 900, in molti lo definiscono un vero e proprio rivoluzionario, io però preferisco vederlo come un grande studioso del marxismo, o meglio ancora come un grande intellettuale che crede fermamente negli assunti teorici di Marx, Trotsky e Lenin. Personalmente non mi rispecchio totalmente nella sua visione politica, lo scopo di quest’articolo è però quello di riportare le tematiche trattate nel dibattito “giù le mani dal Venezuela” che Woods ha tenuto l’altra sera a Bologna perché condivido i due punti cardine che hanno caratterizzato la serata (in fondo all’articolo troverete i prossimi appuntamenti italiani di questa campagna). Da grande conoscitore della realtà venezuelana, infatti, Woods basa le sue argomentazioni su due tematiche principali: l’esigenza di un alternativa al capitalismo e la promozione del modello Venezuela. A seguire riporterò le parole e il pensiero di Woods con l’aggiunta di alcune considerazioni personali che per certi versi si discostano dalla sua visione a volte estremista e anacronistica.
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