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Udine: No alle TASSE per il TAV
by Coordinamento Regionale No Tav Monday, Oct. 16, 2006 at 5:23 PM mail:

Un po' di controinformazione l'abbiamo fatta: Abbiamo tenuto il presidio per 5 ore consecutive con volantinaggi e speakeraggi dalle 9.30 alle 14.30 durante le quali hanno partecipato circa cinquanta sessanta che si sono anche date il cambio

Udine: No alle TASSE...
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Testo del VOLANTINO


Cosa sono le tasse lo sanno tutti. Cos’è il Tav (Treno ad Alta Velocità) un po’ meno.
Lo sanno gli abitanti della Val Susa che nel dicembre 2005 hanno bloccato i cantieri da cui doveva incominciare il traforo per la tratta ferroviaria ad Alta Velocità Lione-Torino e che sabato hanno manifestato a Roma contro le grandi opere inutili.

In questa foto i Sindaci della Val Susa a Roma sabato 14 ottobre, contro il Tav, mentre il giorno prima i loro colleghi della bassa friulana (di centrodestra e centrosinistra) tradivano miseramente la causa popolare firmando una intesa favorevole al TAV.

Lo sanno in Friuli gli abitanti di molti paesi della bassa friulana (in particolare Bagnaria Arsa e Villa Vicentina) che si vedranno demolire le case per far passare la nuova inutile linea ferroviaria. Ma lo sapranno nell’immediato futuro tutti i contribuenti perché per i prossimi decenni saranno chiamati a farsi carico, finanziaria per finanziaria, dei costi da miliardi di euro per le opere del cosiddetto “Corridoio 5”.
Per esempio anche la scandalosa operazione sul Tfr è legata al reperimento dei soldi per il TAV.
Perché questo volantino? Perché oggi 16 ottobre nel Castello di Udine c’è il vertice (tenuto nascosto fino all’ultimo momento) dei Ministri dei Trasporti di Italia, Francia, Slovenia, Ungheria, Ucraina per siglare l’accordo ufficiale per il famigerato percorso ferroviario Lisbona-Kiev che non si è ancora capito a cosa debba effettivamente servire. Infatti per esempio la Slovenia non voleva l’alta velocità ma Illy gli ha garantito che l’Italia gli andrà fortemente incontro per le spese.
Lo slogan più appropriato per la denuncia di questa operazione è TAV = Tangenti ad Alta Velocità.
Mentre l’opinione pubblica continua ancora stupidamente a dividersi in sostenitori di Prodi o Berlusconi, i due poli sottobanco (ma neanche tanto) siglano accordi di spartizione della torta. Per esempio è ben noto che da un lato ci sono le Ditte di Lunardi e dall’altro le Coop “Rosse” come la CMC. Proprio venerdi in terra friulana il consociativismo affaristico DS-Forza Italia ha siglato il suo patto operativo, in quel di Cervignano. Politicamente, sotto la guida di Galasso (FI) e Travanut (DS), i Sindaci dei Comuni interessati al passaggio del TAV hanno praticamente firmato il loro consenso al progetto, pur criticando l’attuale tracciato particolarmente devastante per il territorio, senza peraltro essere sicuri che esistano alternative non devastanti. Bravo anche Strassoldo (pure lui oggi su in Castello) che durante la recente campagna elettorale aveva detto che il TAV “è una cosa insensata” e che ora si è praticamente convertito anche se “non porterà nessun beneficio al friuli”. Chiaramente l’operazione è guidata dalla follia pseudo manageriale del “RE” Riccardo Illy che considera il territorio come fosse il suo reame (con l’appoggio di verdi, pdci e rifondazione oramai professionisti del doppiogiochismo) coadiuvato da quel personaggio oscuro ed incompetente che va sotto il nome di Lodovico Sonego (Assessore Regionale ai trasporti e all’energia).

COORDINAMENTO REGIONALE NO TAV
piu info su

http://www.ecologiasociale.org/pg/notav1maggio06.html

Fip Udine via scalo nuovo

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foto messa sul volantino
by Coordinamento Regionale No Tav Monday, Oct. 16, 2006 at 5:23 PM mail:

foto messa sul volan...
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Il Gazzettino 16 ottobre
by Coordinamento Regionale No Tav Tuesday, Oct. 17, 2006 at 9:54 AM mail:

Lunedì, 16 Ottobre 2006

Castello vietato per evitare disordini
Mobilitazione "no Tav" al summit dei ministri
Anarchici e no global in piazza Libertà
Il loro avamposto sarà la loggia del Lionello. Qui verranno issate il più grande numero possibile di bandiere con lo slogan "No Tav" e altre frasi ad effetto. Gli autonomi del Centro sociale autogestito di via Scalo Nuovo hanno messo a punto, fra sabato e domenica, la loro ennesima protesta, in concomitanza con quello che hanno ribattezzato il "G8 sulla Tav", by Paolo De Toni, leader degli anarchici friulani. Ci saranno anche i disubbidienti goriziani e monfalconesi, ora ribattezzatisi "reti anti-razziste" e comitati anti-proibizionisti? «Vedremo chi verrà», fa sapere De Toni che spera anche nella presenza, se non di Rifondazione («Non vanno certo in piazza contro i loro ministri...»), almeno della falce e martello a supportare le ragioni del no. Gli ex-disubbidienti non si sono mai interessati direttamente della questione alta velocità, ma in questa circostanza particolare, visto l'afflusso dei ministri dei Paesi dell'Est oggi in Castello a Udine, non è detto che restino in disparte, secondo alcune indiscrezioni.

Proprio mentre tutta l'area del Castello, e non solo, è stata sottoposta a delicate operazioni di bonifica, che verranno ripetute oggi stesso con il monitoraggio anche di tombini e cestini e uno spiegamento massiccio di forze dell'ordine, gli autonomi si danno appuntamento dalle 10 alle 15 per gridare ancora una volta che "della terra non si abusa". Il programma iniziale prevedeva un sit-in di dissenso sul colle del Castello, ma la Questura ha posto il divieto segnando tutta l'area come "zona rossa". Inaccessibile. Quindi, niente opzione Castello. Seconda chance: un mini corteo da piazza Libertà con toccata e fuga fuori dal Castello. Niente da fare nemmeno per questa opzione. Non è rimasto che concentrarsi sul sit-in in loggia del Lionello.

«Hanno tenuto nascosto a lungo i dettagli del vertice», attacca De Toni, che non molla. Dopo l'eliminazione dell'opzione zero e le battaglie perse, gli autonomi non rinunciano a dissentire fino alla fine. «È chiaro che non possiamo bloccare più nulla, ma questo non significa di certo rinunciare alla mobilitazione», chiarisce De Toni che intona definitivamente il de profundis degli interessi locali: «Il criterio della razionalità locale e degli interessi locali è stato sacrificato sull'altare del capitale globalizzato». Che tipo di protesta ci si deve aspettare per oggi? «Non saremo molti, perchè noi lavoriamo, ad ogni modo, faremo sentire la nostra voce, elencando le responsabilità dei politici che hanno ignorato la volontà della popolazione, profondamente contraria, o quanto meno scettica». L'errore fatto dai sindaci, costretti a firmare per un ricatto, secondo De Toni, verrà ripetuto anche oggi.

Irene Giurovich

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Obbedire non è mai stata una virtù
by E. Thursday, Oct. 19, 2006 at 1:02 AM mail:

Le tasse pro TAV essendo ingiuste non si pagano ...

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