Alla stazione centrale per essere ovunque di casa.
Migliaia di persone - donne e anche uomini - si sono ritrovati ieri sera nel piazzale est della Stazione centrale di Milano per l'iniziativa organizzata dalle donne di «Usciamo dal silenzio». Musica di tutti i tipi, anche rom, e t-shirt distribuite con su scritto «Usciamo la notte», e con alle spalle il motto «stop alle violenze» in cinque lingue. Tra gli interventi della manifestazione - che richiama il precedente del 1976, quando le donne scesero in piazza al grido «la notte ci piace, lasciateci in pace» - quello della ministra per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, e di Susanna Camusso per «Usciamo dal silenzio». L'iniziativa ha voluto puntare l'attenzione su un luogo pubblico (poco ospitale per tutti), non certo per dimenticare le violenze perpetrate contro le donne in casa, ma per portare fuori dal «chiuso» dello spazio domestico queste parole e la voglia di essere viste. Durante la manifestazione è stata distribuita una lettera firmata da donne italiane (Assunta Sarlo, Susanna Camusso, Adriana Nannicini) e straniere (Ainom Marikos eritrea e Kaha Asen, somala) in cui si legge: «Il peso eccessivo che la famiglia e la comunità hanno nello spazio pubblico ci espropria della parola, azzera la nostra libertà, non ci rappresenta... pensiamo necessario che si affermi un'idea di rappresentanza legata alle singole e ai singoli che abbia luogo in uno spazio pubblico condiviso».
|