Video choc: ecco la prova dei pestaggi milanesi Un filmato realizzato da un cittadino prova i pestaggi subiti dai ragazzi dei centri sociali milanesi la notte in cui uno di loro fu ucciso per strada. Immagini choc di calci e inutili manganellate.
MILANO - "Se qualcuno ha esagerato pagherà". Il questore di Milano era stato fin troppo chiaro, all'indomani degli scontri notturni avvenuti nel capoluogo lombardo tra forze dell'ordine ed esponenti dei centri sociali, dopo che uno di questi ultimi era stato assassinato per strada da un vero e proprio "commando punivito" costituito da un padre e due fratelli simpatizzanti di estrema destra.
Davanti all'ospedale San Paolo di Milano, esponenti dei centri sociali milanesi radunatisi in tutta fretta durante la notte, avevano denunciato un vero e proprio pestaggio, accusando addirittura gli agenti di avere usato mazze da baseball e spranghe.
Le forze dell'ordine hanno sempre negato qualsiasi addebito ma adesso, di quei pestaggi, c'è un filmato, girato da un cittadino che che abita proprio di fronte all'ospedale. Un videoamatore che, svegliato in piena notte dalle urla e dai rumori, è uscito sul balcone e ha imbracciato la propria telecamera.
Le immagini sono inquietanti: un ragazzo, sdraiato in terra, inerme, si copre la pancia e la testa con le mani. In piedi, di fianco a lui, un poliziotto e un carabiniere lo colpiscono ripetutamente.
Il video, stando a chi lo ha visto, sarebbe chiarissimo. E d'altronde, fin troppo nette sono le immagini della sequenza più scioccante, pubblicate oggi dal quotidiano La Repubblica: il carabiniere si avvicina, mentre il ragazzo è assolutamente immobile, e gli sferra una manganellata. Poi un'altra, e un'altra ancora. Il ragazzo non reagisce, resta a terra, dolorante, e sempre immobile. Il carabiniere insiste, sebbene non abbia tentato alcuna reazione, gli assesta diversi calci, lo colpisce al ventre e ai testicoli. Una sequenza impressionante, che oggi finirà nelle mani della magistratura.
Peraltro, la scena accade lontano dall'entrata del Pronto Soccorso, in una zona dove, in quel momento, non sembrano esserci pericoli. La telecamera del videoamatore milanese infatti, lascia le finestre dell'ospedale, dall'interno del quale provengono urla e rumori, e si concentra sul piccolo gruppetto poco distante. a richiamare l'attenzione le urla di qualcuno che non appare, ma che grida: "Lasciatelo stare, lasciatelo stare".
Sotto l'occhio elettronico finiscono le gesta del carabiniere e del poliziotto, che ad almeno un centinaio di metri dagli scontri veri e propri infieriscono su un ragazzo a terra. Nella calma più assoluta. Per giunta più tardi, quando tutti si saranno ormai allontanati, i due esponenti delle forze dell'ordine se ne andranno anche loro. Il ragazzo che, presumibilimente, avevano bloccato per poterlo arrestare, viene lasciato lì, dolorante.
I ragazzi del centro sociale O.r.s.o., protagonisti della vicenda, oggi presenteranno le prove delle propie accuse, filmato compreso, alla magistratura milanese, che ha già aperto un'inchiesta su quei fatti. Il questore di MIlano Vincenzo Boncoraglio, pur ricordando che quella notte 17 agenti sono rimasti feriti negli scontri, avrebbe già ribadito:"Quel che è accaduto al San Paolo va chiarito, se qualcuno ha esagerato deve pagare".
Una posizione decisamente più realistica di quella sfoggiata invece dal ministro Giovanardi, che in Parlamento aveva spiegato:"Non emergono comportamenti censurabili da parte delle forze dell'ordine intervenute al San Paolo di Milano". affemrazioni che sembrano destinate ad essere smentite da inoppugnabili filmati.
Il Nuovo del 29/3/2003
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